Tramite i suoi canali social, Yamato Video annuncia l'arrivo a partire dal 5 febbraio su ANiME Generation, canale tematico su Amazon Prime Video, di My Isekai Life - Il mio secondo mestiere mi ha reso il più forte del mondo.

Chiaki Kobayashi ha dato voce al protagonista Yūji, con Wataru Takagi nel ruolo di Proud Wolf, e Hitoshi Bifu a dar voce a Steyl.
Keisuke Kojima ha diretto l'anime uscito in Giappone nell'estate del 2022, assistito da Kiyotaka Suzuki, e si è occupato anche del character design per lo studio Revoroot. Naohiro Fukushima ha curato la series composition, mentre Keisuke Gotō la direzione generale delle animazioni. Di seguito, un video promozionale ed opening ed ending:
Video senza crediti della opening "Mujikaku no Tensai", eseguita dal gruppo Non Stop Rabbit:
Qui in basso, invece, la ending "Gohan da yo! Dadadadan!!", cantata dalle doppiatrici che danno voce agli slime sempre presenti a fianco del protagonista: Hikaru Tōno (Sura), Mai Kanno (Surapatch), Haruna Mikawa (Mayusura), Erisa Kuon (Saruhappa), Nichika Ōmori (Higesura), e Miharu Hanai (Pekesura):
Shinkoshoto ha fatto debuttare la sua storia nel 2017 sul sito Shōsetsuka ni Narō, e SB Creative la pubblica dall'anno successivo in volumi, con le illustrazioni di Fūka Kazabana. Sempre nel 2018 è iniziata la serializzazione del manga, realizzato da Ponjea per Square Enix.
Fonte consultata:
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Yūji Sano è un impiegato in un'azienda che tratta terribilmente i propri dipendenti. Un giorno, mentre continuava a svolgere il suo lavoro da casa, gli arriva un messaggio sul computer: "Sei stato convocato in un mondo alternativo!". Il mondo sembra quello di un videogame, con barre di salute e abilità speciali. Yūji diventa velocemente un domatore di slime, per poi risvegliare un potere magico dopo aver acquisito l'abilità da saggio. Le avventure di Yūji in questo mondo iniziano grazie agli slime, conosciuti come i mostri più deboli.

Chiaki Kobayashi ha dato voce al protagonista Yūji, con Wataru Takagi nel ruolo di Proud Wolf, e Hitoshi Bifu a dar voce a Steyl.
Keisuke Kojima ha diretto l'anime uscito in Giappone nell'estate del 2022, assistito da Kiyotaka Suzuki, e si è occupato anche del character design per lo studio Revoroot. Naohiro Fukushima ha curato la series composition, mentre Keisuke Gotō la direzione generale delle animazioni.
Video senza crediti della opening "Mujikaku no Tensai", eseguita dal gruppo Non Stop Rabbit:
Qui in basso, invece, la ending "Gohan da yo! Dadadadan!!", cantata dalle doppiatrici che danno voce agli slime sempre presenti a fianco del protagonista: Hikaru Tōno (Sura), Mai Kanno (Surapatch), Haruna Mikawa (Mayusura), Erisa Kuon (Saruhappa), Nichika Ōmori (Higesura), e Miharu Hanai (Pekesura):
Shinkoshoto ha fatto debuttare la sua storia nel 2017 sul sito Shōsetsuka ni Narō, e SB Creative la pubblica dall'anno successivo in volumi, con le illustrazioni di Fūka Kazabana. Sempre nel 2018 è iniziata la serializzazione del manga, realizzato da Ponjea per Square Enix.
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Il distributore non gli ha concesso la licenza, lo hanno già detto. Tra l'altro nemmeno in Francia questi due (assieme a Beheneko) non sono disponibili perché i diritti non sono stati concessi.
Hai perfettamente ragione, a me piacerebbe ma so che sono vane speranze.
Rabbrividiamo [cit]
Infatti. A occhio e croce ogni anno in Giappone vengono fatti almeno una trentina di anime Isekai, non si esagera nel dire che forse gli Isekai sono diventati il genere di anime più diffuso e sfruttato al momento.
Io da Yamato aspetto ancora Hime-chan no ribbon - Un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare.
Due serie che mi interessano ma come scritto da altri non han voluto concedere la sublicenza… perché non ti so dire.
Comunque questa cosa del basta isekai comincia ad essere un po’ esagerata:
1) ci sono ogni stagione una marea di serie di ogni genere, non è che tolgono spazio a qualcosa
2) ne fanno tanti perché ci sono tante serie manga e soprattutto LN di questo genere
3) anche da noi è un genere evidentemente apprezzato, visto che negli ultimi tempi sono aumentati anche i manga di questo genere… o per esempio yamato ha deciso di doppiare isekai farming perché aveva fatto molte visualizzazioni…
4) molti sono normalissimi fantasy, il fatto che il protagonista venga da un altro mondo cambia poco o niente per la trama
5) evitando a priori una serie perché isekai si perdono varie opere belle, poi certo c’è anche roba di basso livello, ma come in tutti i generi… potrei capirlo solo se proprio non piace il fantasy
Tra l’altro molti ormai vedono una serie fantasy con un nome un po’ lungo e già commentano con è il solito isekai schifoso… anche quando non è un isekai! vedi per esempio adesso la receptionist, persino nei commenti agli episodi qualcuno parla di isekai, e non lo è…
Detto questo, questa serie in particolare a me non era piaciuta molto, anche tecnicamente mi pare non fosse un granché, tant’è che l’avevo sospesa… magari proverò a dargli un’altra opportunità, ma non è una priorità.
Questo perché abbiamo disimparato a discutere delle opere per quello che sono realmente, perdendo invece una marea di tempo a discutere come le opere vadano classificate.
Io ogni tanto ho portato avanti la mia donchisciottesca battaglia contro il termine slice of life, ma si potrebbe probabilmente farla su un sacco di altri termini usati male e/o a sproposito e che non aggiungono nulla di concreto al discorso intorno all'animazione.
Fatta questa premessa è un po' una battaglia inutile la tua, la gente non assume che un opera sia un isekai e gli va contro perché odia il fatto che un personaggio finisca in un mondo fantasy, lo fa perché, per ignoranza, viene semplificata la questione.
Quello che molti odiano non sono gli isekai, sono le novel narou-kei, ossia, la tipologia più comune e abusata della novel amatoriali pubblicate su Shousetsuka ni Narou.
Il titolo lunghissimo è appunto una delle caratteristiche di buona parte di queste novel, perché è il modo migliore di generare interesse verso la propria opera quando il lettore si ritrova a scorrere una lista di titoli.
Sarebbe bello che tutti usassero i termini più corretti, ma è davvero così importante per la comunicazione del proprio parere che la receptionist sia o meno isekai (o sia stata pubblicata o meno su shosetsuka) quando comunque prende a piene mani da quel filone di storie?
Io ancora aspetto shinsekai yori e nagi no asukara, ma non sono isekai, quindi non se li inculano
ci sono anime migliori che potrebbero prendere i diritti acnhe della stagione appena passata.
Sei importante allora, dovresti chiedergli qualcosa di decente allora xD
https://www.animeclick.it/news/105735-yamato-video-le-novita-di-gennaio-del-catalogo-di-anime-generation
Concordo.
ormai isekai è divenuto per molti sinonimo di fantasy.
Personalmente ciò che non sopporto sono le storie uguali una all'altra col protagonista imbattibile, con i poteri più forti di tutto il resto della galassia e etc etc...
Non dico che debba essere una nullità, ma almeno apprezzerei vedere un miglioramento o una crescita del personaggio, un qualcosa che mi spinga a vedere le puntate successive che non siano le tette dal personaggio femminile di turno o il super potere/skill fine-di-mondo.
In pratica realizzano il sogno di quegli otaku che vivono reclusi nelle loro camerette senza avere rapporti sociali, che, non a caso, sono il target di riferimento di tali "opere".
sì al 80-90%
Ma ci sono anche -rare- eccezioni, la prima che mi viene in mente è il Tuttofare Saitou.
Perché continuate a puntare il dito al termine sbagliato, il problema che voi indicate come gli isekai è in realtà il modo di fare light novel diventato popolare tramite Shousetsuka ni Narou.
Saito-san o, per citare un titolo ancora più recente, Isekai Shikkaku, sono originariamente dei manga, e sono scritti e strutturati prendendo molto più spunto da altri manga rispetto alle light novel tipo "mi sono reincarnato in un lampione e sono diventato l'essere più forte di un mondo fantasy generico da far schifo".
Ovviamente ci sono anche light novel che si discostano dal canovaccio, ma è abbastanza evidente che siano l'eccezione, mentre se prendiamo opere tratte da manga la percentuale è ovviamente molto più alta (sono pensate per un tipo di pubblico diverso).
Vabbè ma quanti termini inventati in Occidente vengono utilizzati ogni giorno? Mi vengono in mente i celebri filler per gli episodi non tratti dai manga e battle shonen per le serie d'azione, avventura, combattimento.
Quale sarebbe il termine inventato in occidente?
stavo facendo un esempio di "opera generalmente indicata come isekai" che si discosta come trama dal ribollito sfigato con skill iperfiga e circondato da harem adornate.
ma comunque esattamente allora cosa sarebbero gli iseaki, perchè nei tuoi post non l'hai detto:
Quindi qual'è la definizione di isekai (o cos'è un isekai)?
Per me -sarò un ignorante sempliciotto- non è da quale opera originaria deriva (manga, novel, romanzo, pensiero telepatico, sogno fatto sott o allucinogeni) ma è tutto ciò che è riassumibile con: tizio muore e si reincarna in un mondo alternativo/fantasy.
Filler sicuramente e molto probabilmente anche battle shonen.
Filler è un termine occidentale nato quando radio e televisione erano fatti live e quindi all'interno della programmazione erano previsti slot "filler" di roba economica per riempire il palinsesto.
Magari puoi non gradire che venga associato agli anime, però è un termine abbastanza appropriato per quello che si invente quando viene usato.
Battle shounen in realtà è un mezzo calco di come gli stessi giapponesi chiamano certi titoli, visto che usano, ad esempio バトルアクション (battle action in katakana) o anche solo バトル.
Termini che poi vengono usati come generi in vari siti giapponesi online (tipo qui o qui).
Se sta bene ai giapponesi che DragonBall sia shounen battle action non trovo così sbagliato che in occidente si semplifichi in battle shounen onestamente.
Detto questo il mio dubbio era quale fosse il termine inventato in occidente che hai visto in questa news.
Perché non era lo scopo, la definizione si fa prima a leggerla su Wikipedia.
Il mio punto era un altro, cioè che se andate a discutere di certe caratteristiche (quotando "solito canovaccio del protagonista sfigato di turno che, dopo essere morto nel modo più ridicolo possibile, si reincarna in un mondo fantasy dove, senza alcuno sforzo, è il più forte di tutti e si forma il suo harem di ragazze"), quelle più che una caratteristica del tipo di storie isekai (alla fine lo erani anche Juuni Kokki o Ima, soko ni iru boku, che non c'entrano niente con gli isekai che venivano criticati) sono una caratteristica del contesto di pubblicazione.
Penso che nessuno mettendosi a discutere di manga romantici mischierebbe Blue box (shounen) con Wotakoi (josei), sono pubblicati in contesti diversi e ovviamente hanno caratteristiche diverse, ma non è che uno o l'altro siano l'eccezione di un genere.
Isekai vuol dire altro mondo… può essere come dici te morto e reincarnato, oppure evocato, oppure trasportato più o meno volontariamente.
Spesso sono mondi fantasy, ma non tutti.
Anche il mondo di partenza non è detto sia la terra.
Anche quando qualcuno da un altro mondo finisce sulla terra è un isekai, tipo l’anime che c’è adesso dell’elfa.
Quello che penso intendesse @Chibi Goku è che ci sono serie isekai come le descrivi te, ma anche isekai che non rientrano in quel tipo di trama.
Come d’altra parte ci sono serie, normalmente fantasy, non isekai, ma che rientrano nella tua descrizione… per restare a qualcosa pubblicato da noi mi viene in mente berserk of gluttony.
Quello che invece contesto io, è che ormai di base qua appena viene annunciata una serie che può sembrare di questo genere, non è nemmeno detto in realtà lo sia, partono la sfilza di commenti, solita schifezza isekai, ma non possono fare altro, il top è roba per sfigati otaku…
Quando invece è pieno di serie fatte bene, come di altre che magari non sono niente di eccezionale ma van bene per passarsi il tempo, e altre effettivamente brutte… ma questo vale per qualsiasi genere.
Poi ci sta che a qualcuno non piaccia il genere, come ad altri non piacciono i battle, ad altri le romcom, io per esempio non amo gli horror… ma con i (forse) isekai è pieno di commenti del genere, manco si dovesse fare gli intellettuali che guardano solo roba impegnata…
Se si guarda è comunque un andazzo generale, che ha negli isekai la punta dell’ iceberg… vatti a vedere nei commenti a questa stagione, ma vale anche per le altre, quanti hanno scritto che non c’era niente di decente… stagione dove solo per restare ai titoli più famosi abbiamo la speziale, solo leveling, blue box, il movimento della terra, il mio matrimonio felice, medalist, re:zero, le 100 ragazze, ecc…
Ti ringrazio soprattutto per battle shonen.
Su filler io preferisco usare il più corretto "episodio originale" perché filler viene inteso in maniera negativa.
Su isekai hai chiarito bene ti ringrazio di nuovo.
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