Benvenuto paziente pubblico dell' Italian Indie Comics Award! Sapete oggi che giorno è? È il giorno in cui vi parliamo di Chakra - Battle of the Titans di Maura 'Arven' Pompili.
 
Maura Pompili, in arte Arven, è una fumettista di 23 anni che viene da Roma. Disegna sin da quando riesce a ricordarselo (lo scarabocchio più vecchio che ha conservato risale ai quattro anni di età) ed è sempre stata affascinata dalla natura, dagli animali, dai colori vivaci e dalle.. matite colorate! Non avendo mai avuto cani o gatti in casa nella sua infanzia si divertiva a creare i propri amici a quattro zampe su carta, abitudine che le permette tuttora di sentirsi a proprio agio disegnando animali. La sua passione per il disegno successivamente crebbe ulteriormente quando iniziò a guardare film d'animazione e cartoni in TV, tramite i quali imparò ad ampliare il significato delle semplici illustrazioni e cominciò ad associarci delle storie, ma conobbe il mondo dei fumetti solo più tardi, durante il liceo, dopo aver scoperto la piattaforma online "DeviantART", tramite la quale venne in contatto con molti autori che proponevano al mondo le loro storie, che le fece desiderare di poter fare la stessa cosa un giorno. Tuttavia, essendo una semplice autodidatta con poche "vere" nozioni artistiche (e con davanti un futuro favolistico ed incerto) una volta arrivata la "scelta importante" dovette optare per un percorso universitario che con l'arte non aveva nulla a che fare: Farmacia. Nonostante ciò, invece di allontanarsi dalla sua passione, questa scelta non fece che rafforzare in lei l'idea che il fumetto fosse ciò che più la gratificava sopra ogni altra cosa. Oggi quindi è una studentessa all'ultimo anno del corso di laurea in Farmacia che, in procinto di laurearsi, tra un esame e l'altro, trova sempre e comunque il tempo per aggiungere una nuova pagina alle oltre 300 già prodotte.  Il suo riferimento artistico principale è Juanjo Guarnido con la sua serie "Blacksad". In seconda posizione "Nordguard", di Tess Garman e Teagan Gavet. Apprezza inoltre il classico "Asterix" di Groscinny e Uderzo. Tra i suoi lavori preferiti spiccano inoltre opere autoprodotte ed amatoriali, soprattutto di artisti provenienti da DeviantART, quali Kay Fedewa (in arte "Kayfedewa"), E. Jokinen ("Paperiapina"), Valeria Romanazzi ("Tenaga") e Jessica Byrne ("Evilddragonqueen"). Ha un debole per i fumetti realizzati in tecnica tradizionale, soprattutto con acquerelli.

Ecco di seguito la trama di Chakra:
 
Un gruppo di lupi con poteri elementali guidati da C.Y. e Led viene incaricato da un ambiguo profeta di ritrovare un oggetto potentissimo: la Spada del Destino, in grado di rubare l'anima di chiunque essa trafigga. Tuttavia, i nostri protagonisti devono vedersela con il perfido Jackal e la sua banda di scagnozzi. Il tutto a misura di animale!

Chakra è sicuramente un’opera che ha avuto un destino imprevisto: nata come fancomic di Okami, un famoso videogioco del Clover Studio con un lupo/divinità protagonista, l’opera ha preso una strada diversa mantenendo l'ambientazione ma guadagnando una propria autonomia dall'opera di ispirazione. A differenza di altre opere presentate all'interno del concorso questa quindi non presenta animali antropomorfi che si comportano come umani, bensì animali classici con l'unica caratteristica di saper parlare ed avere poteri particolari, caratteristica peculiare che aggiunge alla narrazione una dimensione completamente diversa che esalta l'espressività e le emozioni dei protagonisti senza perdere la suggestività e selvaticità delle loro figure. Questo genera una sensazione di assistere a qualcosa di semplice, ma oltremodo primordiale, che vi colpirà fin da subito e che non vi lascerà mai durante il corso della lettura, migliorando man mano come resa con il passare delle pagine. Sensazione questa che viene utilizzata sapientemente dall'autrice per sviluppare al meglio la trama dell'opera che non solo si presenterà ricca di sentimenti, ma anche di scontri e di tanta azione, in un vortice di avvenimenti che punterà a tenervi incollati davanti al vostro monitor fino alla fine della sua lettura.
 

Come avrete notato dalle immagini presenti a corredo dell'articolo, riguardo al fronte grafico invece non  si può che rimanere colpiti in positivo dal disegno di Chakra, fatto tutto interamente a mano in modo tradizionale utilizzando solo pastelli, rendendo ogni pagina un pezzo unico ed inimitabile da parte dell'autrice sia a livello di resa del colore che dei personaggi. Uno stile disegno molto particolare che migliora con evidenza con il passare delle pagine fino ad arrivare ad un'uso magistrale del colore che rasenta quello di molti professionisti, capacità che l'autrice ha poi utilizzato per sviluppare nuove opere come i recenti Afrika e Azarian Stories. Ci troviamo quindi di fronte ad una grande crescita professionale, nata in otto lunghi anni di lavoro soprattutto grazie a molta pazienza, sacrificio e costanza da parte dell'autrice, che pur percorrendo un'altra strada nella vita, non si è mai allontanata dal disegno che tanto ama e che tanto ha voluto migliorare per rendere sempre meglio le proprie storie. Impegno che traspare anche nella coraggiosa scelta di rilasciare il fumetto solamente in inglese, puntando quindi fin da subito all'impervio mercato estero piuttosto che a quello interno, una scelta particolare che nel lungo periodo di pubblicazione di quest'opera ha certamente dato i suoi frutti visto che l'autrice nel frattempo ha aperto un proficuo profilo patreon che assieme alle commissioni le permette di portare a casa un buon arrotondamento dello stipendio, risultato che non possiamo che apprezzare e condividere visto l'impegno e costanza di Maura che si è dedicata a questa sua opera fin dalla tenera età di 16 anni.. ma questo aspetto lo approfondiremo meglio qui sotto.

Ecco, quindi a voi la nostra intervista a Maura Arven Pompilii:



Maura, benvenuta all' IICA! Sei pronta a rispondere alle nostre domande?

Ohhh fantastico! Prontissima!

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi ?

Il mio stile preferito è un semi-realistico con qualche elemento cartoonesco. Per le pagine dei miei fumetti tento di mantenere fisiologie e proporzioni anatomicamente corrette, ma lasciando spazio ad espressioni facciali ed atteggiamenti in stile più caricaturale. Creo i miei fumetti in tecnica tradizionale, su semplici fogli di carta da stampante, e colorando con matite Caran d'Ache Supracolor Soft. L'unico elemento digitale è l'aggiunta dei balloon in Photoshop. Inoltre, come già detto, sono follemente innamorata dei fumetti colorati ad acquerello. Trovo che sia una tecnica unica e dalla potenza visiva impressionante, ed è per questo che mi sto esercitando con questo nuovo metodo, e spero di poter dar vita ad un nuovo fumetto realizzato in questo modo.
Disegni praticamente tutto in modo tradizionale, a mano, come mai?

Quando ho cominciato, non avevo che una manciata di matite e dei fogli di carta! Ho provato ad usare il computer, ma disegnare con un mouse è infernale! Ho iniziato dunque con le matite, e man mano che sfornavo pagine, affinavo la mia tecnica, la cosa è divenuta qualcosa di naturale, che non cambierei molto facilmente. Adoro la sensazione della carta sulle dita e l'odore del legno delle matite e nonostante disegnare tutto a mano sia una gran fatica e mi piacerebbe moltissimo imparare a disegnare con una tavoletta grafica o usare decentemente programmi come photoshop (con cui sono veramente negata!), non riesco proprio ad immaginare i miei fumetti fatti in nessun altro modo!
Cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia per te i fumetti da tutto il resto?

Sono sempre stata una persona alquanto timida, e con una certa difficoltà ad esprimere con esattezza quello che provo. Fare fumetti significa per me superare questo ostacolo, e rappresentare visivamente i miei pensieri, in modo che tutti possano intuire esattamente come mi sento. Il fumetto, e l'arte in generale, non sono per me solo un hobby, ma la mia maniera di comunicare con il mondo.
Cos’è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.

Ciò che più mi piace del fare fumetti è il brivido dell'attesa. Quando creo i miei fumetti, mi metto spesso nei panni del lettore, che non sa cosa accadrà esattamente nella prossima pagina. Io, in quanto autrice, conosco ovviamente tutta la storia, ma ogni pagina è sempre una piccola sorpresa per me, e vederla in corso di produzione aumenta la mia voglia di portarla a termine e ammirare il prodotto finito, così che un nuovo tassello venga aggiunto, e la storia sia un pizzico più completa. Ciò che apprezzo un po' meno, invece, è il pregiudizio che molte persone hanno sul mondo dei fumetti, ovvero, che esso sia inutile ed infantile, e che non porti nulla di nuovo, innovativo o provocatorio alla letteratura corrente. Mi dispiace soprattutto per il fatto che molta gente non consideri "fare il fumettista" un vero lavoro. Per un lungo periodo della mia vita questa credenza mi ha indotto a pensarla allo stesso modo e a volte fa ancora insinuare dei dubbi.
Com’è nata la tua opera? Quali sono i tuoi piani per essa?

La mia opera, "Chakra - Battle of the Titans" è nata nel 2008, ed è stata ispirata dal videogioco "Okami", a cui ho giocato poco tempo prima, e la cui rara bellezza mi ha affascinato. "Chakra" voleva inizialmente essere un "fan comic", ovvero un fumetto che riprendesse elementi e personaggi del gioco e li incorporasse nella storia. Durante lo sviluppo, tuttavia, l'idea di base è cambiata, ed ora "Chakra" è un fumetto con personaggi e situazioni indipendenti da "Okami" ma che contiene tuttavia piccole allusioni e rimandi al videogioco. Poiché è stato iniziato come hobby all'età di 16 anni, il fumetto segue una trama piuttosto semplice e per certi versi prevedibile, adatta ad un pubblico più giovane. Con il passare degli anni, Chakra è divenuto un progetto amatoriale su DeviantART, tradotto in numerose lingue da lettori appassionati, e addirittura stampato (privatamente, in numero limitato) in forma cartacea. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto ricevuto su DeviantART. Oggi, i miei piani sono di ovviamente terminare l'opera, e stamparla poi in maniera "ufficiale".
Sei un’autrice quindi che vive principalmente su DevianART (al contrario di quasi tutti gli altri concorrenti che vivono o sono nati su Facebook) quali sono le maggiori differenze, dal punto di vista di un disegnatore, tra le due piattaforme?

Sinceramente ho provato FB per postare fumetti in passato, ma lo trovo un po' "scomodo". Non è una piattaforma costruita per i lavori artistici e trovo che la qualità di visualizzazione delle immagini non sia delle migliori, ad esempio non c'è lo zoom, per cui leggere fumetti su Facebook può diventare spesso problematico. DevianArt invece è costruita appositamente per i disegni ed ha una sezione interamente dedicata ai fumetti. Facebook è comunque ottimo per pubblicizzare i propri lavori, magari per mostrare anteprime ed attrarre un pubblico, ma per la visualizzazione vera e propria DA è un sito ottimale. Non è l'unico, ovviamente: Tapastic sta prendendo piede diventando sempre più popolare poichè è un sito costruito appositamente per leggere fumetti che offre inoltre una piccola chance di fare soldi grazie all'ad revenue, che è assente su DeviantArt.
Hai un nutritissimo gruppo di fan che ti segue! Beh, non possiamo non chiederti che rapporto hai con loro!

I lettori sono la ragione principale per cui continuo a sfornare pagine ogni settimana. Non mi piace considerarli "fan", ma persone tali e quali a me, al mio stesso livello e con molte passioni in comune. Ricevo molti messaggi sulle mie pagine, e adoro leggere le reazioni dei lettori, e vederli discutere fra loro su cosa succederà nella prossima "puntata". Il minimo che possa fare, è rispondere a tutti i messaggi, nessuno escluso! È il mio modo di dire grazie a chi apprezza ciò che faccio. Non importa quanti ne riceva, alla fine, tutti quelli che commentano ricevono una risposta! Ho incontrato persone straordinarie in quei commenti, tra cui anche artisti che idolatravo. Ancora non mi capacito che i miei autori preferiti di DeviantART seguano e amino i miei fumetti!
Parliamo adesso invece dei tuoi potenziali fan italiani! Non temi che possano sentirsi scoraggiati nel vedere che Chakra sia totalmente in inglese?

Quello era il mio dubbio più grande. Ed è anche il motivo per cui non ho mai provato a chiedere uno stand ad una fiera del fumetto finora poichè temo che la lingua possa intimorire i lettori.
Sicuramente molti lettori italiani resteranno confusi, ma spero che in ogni caso la lingua non rappresenti un ostacolo! Il mio più grande obbiettivo infatti è riuscire a raccontare la storia attraverso le immagini, poiché questo risultato è nella natura stessa del fare fumetto. Se questo obbiettivo viene raggiunto, la lingua di narrazione passerà in secondo piano… ma ovviamente questa non è una scusa per non tradurre!
Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Mi piace molto il fatto che l'opera sia fatta al tradizionale, con matite colorate. E' una tecnica considerata non proprio "professionale", ma al tempo stesso mi permette di creare effetti tipicamente digitali in una maniera completamente alternativa, per dare un look "unico" al fumetto. I fumetti tradizionali diventano sempre più rari con il passare del tempo e sinceramente sono fiera di essere ancora fra coloro che li producono!
 

Come fai ad avere tutta questa inesauribile energia, una passione così forte per quel che fai ancora dopo anni?

Il fatto è che, sono fisicamente incapace di smettere di disegnare!! Durante la giornata, quando non disegno, penso spesso alle avventure che potrebbero vivere i miei personaggi. Vedo praticamente intere scene nella mia testa e guardarmi intorno non fa che incrementare questo fatto. Già solo una passeggiata all'aria aperta, magari con la musica nelle orecchie, mi dà molto tempo per immaginare per cui quando torno a casa, metto per iscritto tutto quello che mi è passato per la testa e da lì nascono nuove storie, nuovi incipit per continuare a creare.

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

Ciao ragazzi, e benvenuti nel mondo di "Chakra"! Pronti a scatenare il vostro vero potere?! Preparatevi ad un'avventura leggendaria!
 
 
Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti. Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!