«Vienimi incontro: ti offrirò un caffè latte, e parleremo di manga!»
KURAGEHIME – LA PRINCIPESSA DELLE MEDUSE è stata una delle rare serie che la casa editrice giapponese Kodansha ha cominciato a pubblicare in seguito alle pressanti richieste dei fan, iniziate ben prima che fosse data alle stampe. Come si spiega questo hype? In parte è giustificato dall’accurata e divertente descrizione della vita delle ragazze “otaku”, e in parte dal valore del nome di Akiko Higashimura, carismatica mangaka specializzata in josei manga e grande appassionata del genere fujoshi.
In occasione dell’uscita del vol. 14 della serie KURAGEHIME – LA PRINCIPESSA DELLE MEDUSE, pubblicata in Italia da Edizioni Star Comics, riportiamo in traduzione italiana la versione integrale dell’intervista di Misaki C. Kido (Twitter: @_mckido) ad Akiko Higashimura, pubblicata il 14 Giugno 2016 sul sito ufficiale della casa editrice Kodansha (qui il link all’originale).
Biografia di Akiko Higashimura
Nata a Kushima, nella prefettura giapponese di Miyagi, debutta come mangaka con Fruits Koumori, edito da Shueisha. Nel 2001 inizia a lavorare alla sua prima serie, Kisekai Yuka-chan, inserito nell’antologia shojo Cookie, pubblicata da Shueisha. Tra i suoi lavori più famosi ricordiamo Mama wa Temparist, Himawari: Kenichi Legend, Kakukaku Shikajika: quest’ultimo nel 2015 vince l’8° Annual Manga Award e anche il 19° Annual Japan Cultural Affair Media Art Festival Manga Award. Higashimura è conosciuta per la capacità di lavorare contemporaneamente a più serie, tra cui Yukibana no Tora (pubblicata da Shogakukan), Kuragehime – La Principessa delle Meduse e Tokyo Tarareba-Musume (queste ultime entrambe pubblicate da Kodansha).
Com’eri da bambina?
Il lavoro di mio padre richiedeva molti trasferimenti, così la mia famiglia doveva spostarsi spesso. Ci siamo trasferiti cinque volte durante gli anni delle mie scuole elementari e due durante le scuole medie. Ero una bambina molto vivace, così non mi era difficile farmi degli amici, ma dovetti accettare il fatto che, ogni volta che ci spostavamo, dovevo costruire di nuovo delle amicizie con nuove persone. Ricordo che pensavo «ok, devo solo superare quest’intero anno senza creare guai». Ero riflessiva, per essere una bambina.
Leggevi i manga durante gli anni della tua crescita? Qual è il manga che ti ha influenzato di più?
A partire dagli anni ’80, in generale, sono stata molto influenzata dagli shojo manga. Più che esserlo da una serie in particolare, sono stata influenzata da tutti gli shojo che ho letto in quel periodo.
Come e perché sei diventata una mangaka?
Stavo sempre a disegnare sin da quando ero piccola, e anche i miei genitori mi hanno supportato in questo. Per quanto io possa ricordare, era scolpito nella mia mente che un giorno sarei diventata una mangaka, anche se mi ci è voluto un po’ di tempo per farlo. Quando ho realizzato e sottoposto alle case editrici il mio primo manga ero già una professionista.
In che modo è nata la storia di KURAGEHIME – LA PRINCIPESSA DELLE MEDUSE?
Mi piacciono i manga shojo sin da quando ero piccola, così quando ho iniziato seriamente a lavorare alla mia prima opera di questo genere ho messo insieme tutti gli aspetti che preferisco, come il tema della conoscenza tra ragazzo e ragazza, il “gap-moe” (innamorarsi di un lato di una persona che ci sembra inaspettato) e l’amicizia tra ragazze.
sono basati sulle mie amiche otaku."
Hai scelto dei modelli per i personaggi di KURAGEHIME? In quale personaggio ti identifichi di più?
Ci sono dei modelli per questi personaggi: la maggior parte di loro sono basati sulle mie amiche otaku. Quand’ero una studentessa ero davvero appassionata di meduse: trascorrevo molto tempo a disegnarle, o a sfogliare libri di fotografie che le ritraevano. In questo senso Tsukimi, l’amante delle meduse, è ispirata a me stessa, anche se le persone mi dicono che il mio carattere è più simile a quello di Kuranosuke, il ragazzo che si traveste da donna.
Parlando di Kuranosuke, come mai hai scelto di creare un personaggio principale maschile che pratica il travestitismo?
Inizialmente, Kuranosuke doveva essere una bella ragazza. Quando spiegai quest’idea al mio editor, mi rispose «e se questo personaggio fosse un ragazzo?». Pensai «wow, quanto sarebbe fico se il protagonista maschile avesse le sembianze della “principessa” che la protagonista femminile sogna di diventare?». Così ho cambiato impostazione immediatamente. Originariamente avevo immaginato che Kuranosuke avesse una personalità davvero forte, ma il trasformarla in un ragazzo che si traveste da donna lo ha reso un personaggio dal carattere ancora più forte, davvero sicuro di sé.
Preferisci disegnare o scrivere le sceneggiature? Trovi una cosa più difficile dell’altra?
Provo solo gioia, sia che disegni o scriva sceneggiature. Non l’ho mai percepita come un’attività difficile o faticosa.
Cosa provi nel vedere che il tuo manga è stato adattato in un anime o in un live-action?
Mi rende veramente felice. È davvero eccitante vedere altri creativi espandere l’universo che ho creato per il mio manga.
Pratichi qualche hobby in particolare?
Coltivo piante grasse: trascorro tutta la mia giornata libera a fare giardinaggio.
A quale manga stai lavorando in questo momento?
Ultimamente sto lavorando a due serie: Tokyo Tarareba-Musume, che riguarda i problemi delle donne single trentenni e Yukibana no Tora, basata sia su una storia vera che sulla mia immaginazione, rispondendo alla domanda «cosa sarebbe successo se Kenshin Uesugi, l’eroe di guerra giapponese [grande samurai e daimyo vissuto nel XVI secolo, NdT ], fosse stato una donna?».
Hai qualcosa da dire riguardo ai tuoi fan non giapponesi?
Ho notato che attualmente anche le persone fuori dal Giappone sono molto appassionate di manga. È stimolante poterne parlare con qualcuno che provenga da una nazione diversa. Io sono solita muovermi nei dintorni di Harajuku, dov’è il mio studio: semmai tu dovessi vedermi da quelle parti, vienimi incontro: ti offrirò un caffè latte, e parleremo di manga!
Grazie!
Edizioni Star Comics pubblica in Italia la prima edizione di KURAGEHIME – LA PRINCIPESSA DELLE MEDUSE. Tutti i volumi sono attualmente disponibili in fumetteria, nello shop online Star Comics o su Amazon.
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Intervista molto bella, ora mi sta ancora più simpatica!
Spero che pubblicheranno più manga di questa fantastica autrice e naturalmente io sarò pronta ad aggiungerli subito alla mia collezione!^-^
Divertente, ben disegnato e nemmeno troppo scontato in alcune situazioni, consiglio a tutti di dargli una possibilità.
Ps: la sensei Higashimura è davvero una bella donna, forse una delle mangaka più belle sulla piazza, a mio avviso
Scherzi a parte, proprio una bella donna, sinceramente me la immaginavo diversa (lo ammetto, la credevo più simile a Chieko XD). Di suo ho letto solo Kuragehime e ho visto anche l'anime e il live action, è un'opera che apprezzo tantissimo e mi piacerebbe poter godere di altre sue opere! ^^
Io alzo la mano, io adoro questa donna PERCHE' LEI E' UNA VERA FANGIRL, si comporta da fangirl (pur essendo madre single XD) e comprende l'animo di una fangirl!!!
Awwwww <3
Come vorrei vedere tutte le sue opere qui pubblicate, è prolifica e capace di narrare a tutto campo (non a caso scrive per riviste di genere diverso tra loro), ogni volta che leggo che si è avviata su questo o quel nuovo manga, mi esalto tantissimo alla sola idea di cosa può esserle passato per la testa e cosa avrà messo su carta della sua genialità.
Mi ha intristito un sacco quando ha dovuto interrompere il suo ultimissimo manga per le proteste dei lettori, quindi spero che prima o poi anche quest'ultimo possa ritornare alla luce...Se solo sapessi leggere i kanji, in Giappone mi sarei comprata tutti i suoi volumi che avevo scovato (Mama wa temparist ahahahhaah <3), e là rimane comunque quotatissima e questo mi rende felice per lei.
"le persone mi dicono che il mio carattere è più simile a quello di Kuranosuke, il ragazzo che si traveste da donna."
meraviglia <3
Non a caso questa donna ha cosplayato proprio lui a una festa che Kodansha aveva dato per Kuragehime... grazie omake di Kuragehime, vi adoro <3
Le sue disavventure raccontate a fine volume mi fanno sempre scompisciare XD
L'Italia ha bisogno di un po' più di Akiko Higashimura... onegaishimasu!
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