I giochi in scatola fino ad un decennio fa erano una prerogativa quasi esclusivamente tedesca, con qualche eccezione ovviamente, ma è solo negli ultimi anni che sviluppatori di tutto il mondo si sono cimentati a creane di tutti i generi. Il Giappone non è eccezione e, anzi, ha trovato una tipologia di giochi in cui i suoi sviluppatori sono maestri, ovvero i micro games. Il più famoso è forse Love Letter, di cui magari un giorno parleremo, Too Many Cinderellas ne prova a ricalcare le orme e il successo.
Il gioco è composto solamente da 18 carte, da 9 tasselli in legno, che sono usati per le votazioni, e dalle gemme segnapunti. La partita dura una ventina di minuti, da 2 a 4 giocatori. Too Many Cinderellas è stato sviluppato da Nobutake Dogen e Nao Shimamura, mentre le illustrazioni sono di John D-C e Hinami Tsukuda.
Il setup è semplice: ogni giocatore riceve 4 carte, che non mostrerà agli altri.
La partita si svolge in 2 round in cui ogni giocatore deve, a turno, scegliere e mettere in gioco una carta. Segue una votazione, basta un "NO" per annullarla, ma ognuno possiede solo una possibilità di veto per l'intera durata della partita, quindi dovrà usarla con attenzione.
Un esempio del primo round in 3 giocatori:
Il giocatore 1 gioca una carta "Cenerentola non ama i dolci", che viene annullata dal giocatore 2. Le altre due sono accettate ("Cenerentola non è castana" e ""Cenerentola non è bionda") ed eliminano diverse aspiranti cenerentola. Si gioca allo stesso modo un secondo round:
In questo secondo round vengono annullate 2 carte, mentre la terza ("Cenerentola non ama i libri") non esclude nessuno dei pretendenti rimasti validi. Nel gioco completo viene girata un'ulteriore carta pescata da quelle rimanenti, che viene a sua volta votata (ho omesso questo passaggio negli esempi illustrati).
Tutti i giocatori a questo punto svelano la proprio mano, il principe sposerà la candidata/o tra quelle rimaste valide con il numero più basso.
Ci sono 3 carte speciali: il gatto, se passa, fa in modo che il principe scelga la pretendente con il numero più alto. Un'altra carta vi fornisce un "NO" aggiuntivo, mentre l'ultima vi permette di rimuovere un "NO" già giocato, attivando la carta precedentemente esclusa.
Il gioco è ben confezionato, con materiali curati e disegni molto simpatici: man mano che il numero cresce e le candidate sono meno probabili, escono dei soggetti veramente curiosi. Forse avrei optato per dei segnapunti diversi, ma sono funzionali e fanno il loro dovere.
Le meccaniche di gioco sono molto semplici e offrono qualche scelta significativa, per esempio vi capiterà molto spesso di non avere queste grandi carte in mano, ma la prospettiva di poter eliminare tutte quelle delle avversarie vi offre comunque qualche chance di vittoria. Il fatto di avere solo un "NO" a disposizione vi obbliga a dover accettare dei compromessi, anche in quanto i numeri più bassi, le pretendenti migliori, sono spesso anche le più semplici da eliminare. Forse conviene puntare su un'inaspettata outsider, senza contare che il gatto potrebbe sconvolgere gli equilibri acquisiti. Se è pur vero che si tratta di un filler e che non offre profondità tattiche rilevanti, permette un minimo di controllo, abbastanza per farvi appassionare alla partita.
Al contrario del più illustre Love Letter risulta meno immediato, serve infatti un attimo per capire il meccanismo di eliminazione e servono un po' di partite per imparare le caratteristiche peculiari delle pretendenti avversarie, tanto che mi sono creato i riepiloghi che potete vedere in questa recensione. E' inoltre ripetitivo, va preso a piccole dosi, non è certo un gioco su cui puntare per occupare un'intera serata, ma è ottimo mentre si attende che il gruppo sia al completo o per rilassarsi dopo un gioco pesante e impegnativo.
Per vincere uno dei giocatori deve arrivare a ottenere 3 punti, tuttavia preferisco chiudere la partita al secondo. Se giocato per 4 o 5 partite regge senza problemi e rimane divertente, se si va oltre rischia di diventare un po' lungo.
Si può facilmente trovare tra i 10 e i 15 euro, per esempio io l'ho trovato su Amazon a 13,54. Ha una dipendenza dalla lingua veramente minima, potete comprare l'edizione inglese pur non conoscendolo.
Il gioco è composto solamente da 18 carte, da 9 tasselli in legno, che sono usati per le votazioni, e dalle gemme segnapunti. La partita dura una ventina di minuti, da 2 a 4 giocatori. Too Many Cinderellas è stato sviluppato da Nobutake Dogen e Nao Shimamura, mentre le illustrazioni sono di John D-C e Hinami Tsukuda.
In Too Many Cinderellas un principe vede scomparire, alla mezzanotte, la donna della sua vita, che lascia dietro di se solo una scarpetta di cristallo. Il giorno dopo, nel villaggio, si sparge la voce che il bel principe sta cercando la sua amata per sposarla. Ognuno cercherà di trarre profitto dalla vicenda, facendo circolare una serie di pettegolezzi che mirano a sponsorizzare il parente o amico. Chi sposerà alla fine il principe?
Il setup è semplice: ogni giocatore riceve 4 carte, che non mostrerà agli altri.
La partita si svolge in 2 round in cui ogni giocatore deve, a turno, scegliere e mettere in gioco una carta. Segue una votazione, basta un "NO" per annullarla, ma ognuno possiede solo una possibilità di veto per l'intera durata della partita, quindi dovrà usarla con attenzione.
Un esempio del primo round in 3 giocatori:
Il giocatore 1 gioca una carta "Cenerentola non ama i dolci", che viene annullata dal giocatore 2. Le altre due sono accettate ("Cenerentola non è castana" e ""Cenerentola non è bionda") ed eliminano diverse aspiranti cenerentola. Si gioca allo stesso modo un secondo round:
In questo secondo round vengono annullate 2 carte, mentre la terza ("Cenerentola non ama i libri") non esclude nessuno dei pretendenti rimasti validi. Nel gioco completo viene girata un'ulteriore carta pescata da quelle rimanenti, che viene a sua volta votata (ho omesso questo passaggio negli esempi illustrati).
Tutti i giocatori a questo punto svelano la proprio mano, il principe sposerà la candidata/o tra quelle rimaste valide con il numero più basso.
Ci sono 3 carte speciali: il gatto, se passa, fa in modo che il principe scelga la pretendente con il numero più alto. Un'altra carta vi fornisce un "NO" aggiuntivo, mentre l'ultima vi permette di rimuovere un "NO" già giocato, attivando la carta precedentemente esclusa.
Il gioco è ben confezionato, con materiali curati e disegni molto simpatici: man mano che il numero cresce e le candidate sono meno probabili, escono dei soggetti veramente curiosi. Forse avrei optato per dei segnapunti diversi, ma sono funzionali e fanno il loro dovere.
Le meccaniche di gioco sono molto semplici e offrono qualche scelta significativa, per esempio vi capiterà molto spesso di non avere queste grandi carte in mano, ma la prospettiva di poter eliminare tutte quelle delle avversarie vi offre comunque qualche chance di vittoria. Il fatto di avere solo un "NO" a disposizione vi obbliga a dover accettare dei compromessi, anche in quanto i numeri più bassi, le pretendenti migliori, sono spesso anche le più semplici da eliminare. Forse conviene puntare su un'inaspettata outsider, senza contare che il gatto potrebbe sconvolgere gli equilibri acquisiti. Se è pur vero che si tratta di un filler e che non offre profondità tattiche rilevanti, permette un minimo di controllo, abbastanza per farvi appassionare alla partita.
Al contrario del più illustre Love Letter risulta meno immediato, serve infatti un attimo per capire il meccanismo di eliminazione e servono un po' di partite per imparare le caratteristiche peculiari delle pretendenti avversarie, tanto che mi sono creato i riepiloghi che potete vedere in questa recensione. E' inoltre ripetitivo, va preso a piccole dosi, non è certo un gioco su cui puntare per occupare un'intera serata, ma è ottimo mentre si attende che il gruppo sia al completo o per rilassarsi dopo un gioco pesante e impegnativo.
Per vincere uno dei giocatori deve arrivare a ottenere 3 punti, tuttavia preferisco chiudere la partita al secondo. Se giocato per 4 o 5 partite regge senza problemi e rimane divertente, se si va oltre rischia di diventare un po' lungo.
Si può facilmente trovare tra i 10 e i 15 euro, per esempio io l'ho trovato su Amazon a 13,54. Ha una dipendenza dalla lingua veramente minima, potete comprare l'edizione inglese pur non conoscendolo.
Too Many Cinderellas è un filler divertente, si gioca in pochi minuti ed è perfetto per chiudere o aprire la serata. Offre solo 18 carte, non permette grandi strategie, ma da la sensazione di potersi arrangiare con quello che si ha, cercando di ottenere il miglior risultato possibile, che spesso è eliminare tutte le pretendenti, incluse le proprie, sperando basti.
Alla fine è un filler e svolge egregiamente il suo lavoro, è semplice, rapido e vi farà sicuramente fare molte risate. Poi, siamo onesti, far sposare al principe il gatto è irrinunciabile.
Alla fine è un filler e svolge egregiamente il suo lavoro, è semplice, rapido e vi farà sicuramente fare molte risate. Poi, siamo onesti, far sposare al principe il gatto è irrinunciabile.
Pro
- Grafica simpatica e tema divertente
- Si spiega in pochissimi minuti
- Si gioca velocemente
- Ottimo filler per chiudere o aprire la serata
- Vi farà fare qualche risata
Contro
- Meno immediato di altri microgiochi
- Va preso a piccole dosi alla volta
- Le 4 carte iniziali potrebbero condannarvi da subito
Personalmente adoro i giochi di carte/da tavolo e sono costantemente alla ricerca di nuovi titoli interessanti, specialmente se sono facili da imparare e non troppo cari, quindi ben venga.
Da un po' di tempo ho un amore non corrisposto verso Tanto Cuore, ma purtroppo non è né facile da trovare né a buon mercato >.<
P.S. non so quando tu l'abbia trovato, ma adesso su amazon italiano i prezzi sono alle stelle o.O
Costava però, mi pare 40 euro, non poco per un deck building. Mi aspetto di trovarlo di nuovo a Essen quest'anno.
Ciao,
Tacchan
Di giochi Giapponesi ce ne sono un sacco, questo è un filler. Direi più che onesto. Volevo partire con qualcosa di semplice...
Il necessario per giocare è un pennarello di colore diverso per giocatore, fogli di carta per disegnare e lavagnette di metallo su cui poter scrivere coi pennarelli (ma anche foglietti volanti e matita, volendo).
A turno un giocatore scrive sulle lavagnette un oggetto da disegnare e lo distribuisce a tutti i giocatori al tavolo... tutti tranne uno, che avrà disegnata una semplice "X"; ecco, quel giocatore è il Fake Artist.
Quindi a turno si fa passare un grosso foglio da disegno dove ogni giocatore disegnerà UNA SOLA RIGA del soggetto assegnato, passando poi il foglio al giocatore a fianco. Finisce il turno quando tutti i giocatori al tavolo avranno il sospetto di chi sia il "Fake Artist", scrivendone il nome sulla propria lavagnetta.
Si assegnano quindi un punto per ogni giocatore che indovina chi è il "Fake Artist", più tre punti se il "Fake Artist" indovina qual è il soggetto che avrebbe dovuto disegnare.
Le cose divertenti del gioco sono diverse: il fatto che il "Fake Artist" non sappia cosa deve disegnare e quindi deve giocare d'astuzia per non farsi scoprire, l'abilità dei giocatori col disegno e col saper essere chiari in ciò che espongono (risate garantite quando le linee sono poche e ognuno ha un'idea diversa su come disegnare, creando una gran confusione), e soprattutto la forte interazione diretta che coinvolge tutti i giocatori al tavolo, in modo da non annoiare nessuno.
L'ideale è giocarci in sei, di meno si rischia di indovinare troppo in fretta chi è il "Fake Artist" e se si è di più il gioco diventa dispersivo, ma... dai, chi non ha un po' di pennarelli e dei fogli di carta?
Mi ricorda Barbarossa, anche se là si usa il pongo. Non è un titolo per tutti, anzi, diciamo che non è assolutamente il mio genere, ma è nella mia wish list di acquisti sopratutto perchè potrebbe piacere a mia moglie (ne ho ben 6 da acquistare di giapponesi, spero ad Essen...). Si può fare facilmente artigianalmente, ma la versione giapponese risulta molto più comoda da giocare.
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