Netflix ha annunciato che produrrà la nuova serie animata di quattro episodi dal titolo Eden. L’anime debutterà in esclusiva sulla piattaforma di streaming nel 2020.
Yasuhiro Irie (famoso per il suo lavoro nella serie anime Fullmetal Alchemist: Brotherhood, fedele trasposizione del manga cult di Hiromu Arakawa) dirigerà l’anime presso gli studi Qubic Pictures e CGCG mentre Justin Leach svolgerà il ruolo di produttore. Kimiko Ueno si occuperà della sceneggiatura. Toshihiro Kawamoto (Cowboy Bebop, Noragami) e Christophe Ferreira lavoreranno al character e al concept design. Clover Xie è il background art director. Kevin Penkin (Made in Abyss, The Rising of The Shield Hero) comporrà le musiche per la serie.
Fonti consultate:
Anime News Network
Crunchyroll
Migliaia di anni nel futuro la città di Eden 3 è popolata solo da robot, i loro padroni sono svaniti molto tempo addietro. Un giorno, durante un lavoro di routine, due robot-contadini risvegliano accidentalmente una bambina umana da un sonno profondo indotto. Questo incontro mette in discussione ogni loro convincimento e tutto ciò che gli era stato insegnato, ovvero che gli umani non sono mai esistiti e la loro intera permanenza sulla terra solo un antico mito tabù. I due crescono la bimba in segreto, lontano dalla città.
Yasuhiro Irie (famoso per il suo lavoro nella serie anime Fullmetal Alchemist: Brotherhood, fedele trasposizione del manga cult di Hiromu Arakawa) dirigerà l’anime presso gli studi Qubic Pictures e CGCG mentre Justin Leach svolgerà il ruolo di produttore. Kimiko Ueno si occuperà della sceneggiatura. Toshihiro Kawamoto (Cowboy Bebop, Noragami) e Christophe Ferreira lavoreranno al character e al concept design. Clover Xie è il background art director. Kevin Penkin (Made in Abyss, The Rising of The Shield Hero) comporrà le musiche per la serie.
Fonti consultate:
Anime News Network
Crunchyroll
Se per i robot gli umani rappresentano un antico mito tabù e, a quanto ho capito, alcuni di loro addirittura reputano che non siano mai esistiti...soprattutto quest'ultimi non si fanno due domande nel sapere che esistono robot-contadini in grado di coltivare la terra e raccoglierne i frutti quando, in teoria, i robot non possono consumarli o non ne hanno il bisogno?
Di conseguenza, se dei prodotti agricoli non consumabili dai robot vengono accumulati(non penso che li coltivino per poi distruggerli), visto che teoricamente sono tecnologicamente e logicamente avanzati, non sono in grado di fare 2+2 e pensare che forse tale cosa dipenda o da un'antica programmazione effettuata da creature intelligenti come dovevano essere gli umani o oppure dall'obiettivo(magari inconscio)di raccogliere risorse che possano tornare utili proprio agli umani nel caso in cui essi apparissero nuovamente sul pianeta non rappresentando più solo un mito?
Alla fine, anche se gli umani sono considerati un mito, si dovrebbe comunque sapere qualcosa sulle loro abitudini o i loro stili di vita seppur considerati anche loro un mito...il fatto di produrre e raccogliere risorse non adatte ai robot, che, in teoria, secondo il mito erano consumabili dagli umani, non fà pensare ai negazionisti che seppur miticanente parlando gli umani potrebbero essere esistiti...oppure sono tipo i terrapiattisti del mondo reale che pur di sostenere le loro convinzioni arrivano anche a negare l'evidenza? O.o
piuttosto non sappiamo cosa coltivano in questi campi e di cosa vengono alimentati questi robot (componenti organici che sostituiscono batterie? tecnologia diventata non inquinante?). Un mondo futuro ci potrebbe essere di tutto che non abbiamo oggi.
Non saprei, potrebbe anche starci che funzionino grazie a un combustibile biologico!
A me il dubbio è venuto perché guardando l'immagine presente nella news ho avuto la sensazione che quelli ivi presenti fossero campi da verdura e visto sia che solitamente i robot non ne hanno bisogno e sia che si parla di una bimba umana mi è apparso strano che i robot non fossero stranito!
Cioè, comprendo che la bimba è sconosciuta ai più, ma ho pensato che potesse esserci lo zampino di qualche potente di turno(anche se sottoforma di robot) che cercava di nascondere la possibile esistenza degli umani cercando di mantenere l'ignoranza generale!
Vedremo, attenderò qualche informazione in più!
Anche noi umani facciamo tante cose che non hanno senso e le facciamo solo per tradizione o per credenze che necessitano un urgente update. Sappiamo fare 2+2 ma non sappiamo essere obiettivi quando qualcosa tocca i valori che ci hanno inculcato fin da piccoli (per buone o cattive ragioni, non è il punto).
Ripeto: molto interessante.
Comunque ci sarebbe da aggiungere un fosse tra terra e solo nella trama.
propio il target del 75% degli anime esistenti, che per la cronaca Netflix ha fatto Devilman Crybaby che supera quella fascia d'età.
Continua a farmi ridere che mettete le mani avanti appena leggete Netflix ma a conti fatti anche la produzione anime non Netflix sono prodotti con le stesse intenzioni.
fino a prova contraria qui si parla di netflix e non di pincopallino studio, che poi tu che ne sai che a me non facciano schifo pure altre produzioni? Mi fa ridere come certi individui scrivano cazzate solo per il gusto di farsi vedere, non è forse il nostro caso?
no gli anime si divino per target di età/genere/stile e una piccola parte ha un target adolescenziale ( quelli che vendono di più sono in questo settore )
si su netflix metto le mani avanti perchè ho guardato quasi tutte le loro produzioni e fanno schifo si salva castelvania almeno per me poi il resto è un ammodernamento e puccettamento delle vecchie serie
tu dici?
Prima parti con avversione per ogni serie Netflix che per altro ha un catalogo variegato pieno di generi che vuol dire apprezzare propio nulla, e poi te ne esci con "sarà per la classica titubanza del consumatore medio o qualsivoglia altro motivo" ma chè?
sui certi individui scrivano cazzate solo per il gusto di farsi vedere meglio che prima ti guardi allo specchio o meglio rileggi il tuo post-
una piccola parte sono destinati a un target adolescenziale? ma sei serio o guardi solo seinen?
come ho scritto quelle che vendono di più sono per un target più giovane però se lo conti sul numero di pubblicazioni il loro numero è piccolo
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