Sta per alzarsi il sipario sull'edizione italiana del nuovo anime di Captain Tsubasa (Holly e Benji), ultima versione animata del celebre manga di Yōichi Takahashi che verrà trasmessa su Italia 1 a a partire dal 23 dicembre alle ore 13:45.
Nello spot dell'anime che al momento circola su Italia 1, si ascolta anche un breve passaggio della sigla italiana che sarà cantata da Cristina D'Avena. Il brano “Tutta d’un fiato (fino al fischio finale)” sarà anche in vendita sugli store digitali dal prossimo 20 dicembre. Alla scrittura della sigla, oltre alla D'Avena partecipano anche Jacopo Ettorre, Giordano Cremona e Federico Mercuri.
Ricordiamo inoltre che il direttore del doppiaggio dell'edizione italiana sarà Claudio Moneta (doppiatore veterano e nuova voce titolare di Goku in Dragon Ball Super) e a prestare la voce a Tsubasa sarà Renato Novara. Con questa serie, al fine di uniformare in tutto il mondo il marchio Captain Tsubasa, i doppiaggi esteri del nuovo anime manterranno il titolo originale della serie e i nomi originali dei personaggi.
La serie è andata in onda in Giappone dal 2 aprile 2018 al 1º aprile 2019 con la regia di Toshiyuki Kato (Full Moon wo Sagashite), sceneggiatura di Atsuhiro Tomioka (Inazuma Eleven), character design di Hajime Watanabe (School Rumble) e musiche di Hayato Matsuo (Drifters). La serie è stata realizzata dalla David Production.
Il manga originale, è stato pubblicato dal 1981 al 1987 e raccolto 37 volumi, ha poi generato diverse serie sequel (purtroppo non pubblicabili all'estero per questioni di diritti sui marchi e i nomi di club e giocatori) e adattamenti animati. Star Comics ha negli scorsi anni pubblicato in Italia una nuova versione della prima serie manga.
Fonti Consultate:
YouTube
TGCom24
Nello spot dell'anime che al momento circola su Italia 1, si ascolta anche un breve passaggio della sigla italiana che sarà cantata da Cristina D'Avena. Il brano “Tutta d’un fiato (fino al fischio finale)” sarà anche in vendita sugli store digitali dal prossimo 20 dicembre. Alla scrittura della sigla, oltre alla D'Avena partecipano anche Jacopo Ettorre, Giordano Cremona e Federico Mercuri.
Ricordiamo inoltre che il direttore del doppiaggio dell'edizione italiana sarà Claudio Moneta (doppiatore veterano e nuova voce titolare di Goku in Dragon Ball Super) e a prestare la voce a Tsubasa sarà Renato Novara. Con questa serie, al fine di uniformare in tutto il mondo il marchio Captain Tsubasa, i doppiaggi esteri del nuovo anime manterranno il titolo originale della serie e i nomi originali dei personaggi.
La serie è andata in onda in Giappone dal 2 aprile 2018 al 1º aprile 2019 con la regia di Toshiyuki Kato (Full Moon wo Sagashite), sceneggiatura di Atsuhiro Tomioka (Inazuma Eleven), character design di Hajime Watanabe (School Rumble) e musiche di Hayato Matsuo (Drifters). La serie è stata realizzata dalla David Production.
Il manga originale, è stato pubblicato dal 1981 al 1987 e raccolto 37 volumi, ha poi generato diverse serie sequel (purtroppo non pubblicabili all'estero per questioni di diritti sui marchi e i nomi di club e giocatori) e adattamenti animati. Star Comics ha negli scorsi anni pubblicato in Italia una nuova versione della prima serie manga.
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Per i nomi originali e un imposizione del mangaka.
Lunedì ci do un sguardo su italia 1.
Che affidare la sigla a Cristina D'Avena significhi rovinare tutto lo dici tu, e ti smentisce tutto il successo che lei ha avuto in 20 e passa anni di carriera.
E infatti alcune sue sigle mi piacciono ancora, Nanà, Pollon, Creamy. Sono le ultime che mi hanno deluso e non poco.
Perché i diritti delle canzoni delle sigle vengono frequentemente venduti a parte rispetto alle serie, spesso a peso d'oro, molte volte non si possono proprio comprare e tutto questo sbatti per cosa? Il pubblico a cui vogliono indirizzare Tsubasa (i bambini italiani) non penso apprezzerebbe una sigla giapponese rispetto ad una italiana orecchiabile che possono canticchiare, né francamente penso che se ne curi.
Non è una cosa solo degli anime, a esempio anche cartoon americani recenti come Steven Universe hanno le sigle originali adattate e ri-cantate in italiano per motivi simili.
Cristina è apprezzata, capace di attirare ancora oggi un pubblico nostalgico, e anche se le canzoni che canta lei sono totalmente diverse dalle sigle giapponesi, ha un suo perché commerciale. Anche se il trend ultimamente era quello di mantenere almeno una certa fedeltà alla sigla originale (penso a sailor moon crystal per dire), se il suo stile è quello e lei vogliono...
Pazienza per la sigla, magari nei DVD metteranno l'opzione sigla jap/ita. Meglio una sigla che non c'entra niente con l'originale e un doppiaggio fedele, piuttosto che lasciare sigle originali con doppiaggi pieni di nomi inventati come successo con DB Super
Cosa hanno bisogno bambini e ragazzi attuali? Semplicemente di vivere la fanciullezza con un intrattenimento sano...
Ben vengano serie doppiate e sigle italiane (senza nulla togliere alle originali)
Chi ci campa con social network e compagnia brutta.... Prova enorme fastidio nelsentire la verità....
P.S. Sia chiaro non è colpa delle nuove generazioni casomai loro sono le vittime di questo peggioramento.
concordo perfettamente con te. Una volta che mediaset porta serie di qualità, si sente " eh ma non porta le cose per le nuove generazioni", come se ci fossero serie valide ( quando forse una su un milione ce la fa). Per cui viva Cristina d'avena, viva captain tsubasa e viva mediaset
Boh.
Se non fosse che tsubasa non è un franchise come guerre stellari
Se non fosse che questo è un remake pensato per prendere nuovi spettatori
Se non fosse che tutti noi siamo cresciuti con le sigle in italiano e non quelle giapponesi e comunque siamo cresciuti apprezzando il tutto a 360°
Seriamente?
Genzo si allena, parando i rigori?
“Holly si allena tirando i rigori,
Benji si allena parando i rigori,
sembran partite gli allenamenti
tanta è la classe dei due contendenti,
Holly rincorre ogni pallone,
Benji lo segue con attenzione,
e questa sfida senza vincenti
fa i due ragazzi felici e contenti!”
?
Davvero per te è meglio morire da piccoli per una questione su una sigla di cristina d'avena? madò non continuo sta discussione per non averti sulla coscienza, che ansia
Il purismo estremo è esattamente il lato opposto della girella, dannatamente sbagliati in egual misura.....
Nessun estremismo, ma semplice buon senso. Tanto mi scontrerò sempre con il solito muro anche con chi, in teoria, dovrebbe comprendere ed abbracciare un semplice concetto: l'opera andrebbe vista così come concepita dalla sua uscita originale, con lo stesso video, gli stessi suoni e le stesse musiche. Tutto qui, tanto semplice. Da bambini si canta la qualunque, spesso senza far mai caso a cosa e come. Ma torno a ripetere, non è la qualità della canzone, ma che questa è un artificio forzato.
Si ok, ma allora secondo il tuo ragionamento non dovrebbero esistere nemmeno i doppiaggi allora?
Nono, secondo me sotto diversi punti di vista sbagli..
Le opening sono marketing? Certo! Ovvio! Ma non ha importanza alcuna, sono parte del prodotto così come viene venduto al pubblico. Modificarlo vuol dire vendermi un'esperienza diversa da come è uscito. Siamo nel 2020 ormai, molto lontani dai tempi di junior tv e mediaset, eppure sembra che ci sia un muro di gomma insormontabile anche da chi in teoria, se viene qui, dovrebbe abbracciare e comprendere. Bha... A quel punto potremmo anche tagliarla del tutto, tanto se vi si rinuncia fin da subito, a che pro un surrogato che non c'entra niente con il prodotto?
mi piacerebbe capire come una opening piuttosto che un'altra possa davvero cambiare l'esperienza, per carità poi io le salto perché semplicemente le opening e le ending se ascolto separatamente come canzoni in se, io ormai ascolto principale musica giapponese, quando guardo l'anime non me ne può frega di meno della op
in giappone nella maggioranza dei casi le opening non vengono pensate per essere davvero adatte per l'anime ma semplicemente sono operazioni di marketing dove si prendono grandi cantanti/e come potrebbero essere per fare esempi aimer, eir aoi, lisa, sawano hiroyuki ecc, ecc, che hanno tanta utenza che magari grazie a questa opening arrivano a guardare l'anime
Si ma non ha alcuna importanza ai fini del discorso. Non importa se è messo lì per pubblicizzare, come al solito, il cantante o la band di turno, conta che è stata messa e quella deve rimanere. Il concetto per me vale uguale anche al contrario: se noi producessimo un prodotto con caratteristiche xyz e in francia decidono di cambiare il tema sonoro principale per venderlo meglio ai francesi, per me sarebbe altrettanto sbagliato.
Detto questo, perché mi pare che i vostri orologi sono settati nel 1999 e non nel 2019 e quindi è meglio uscire da questo loop infinito in cui io scrivo le stesse cose basilari da quindici post, è ovvio che poi si fa, come al solito, buon viso a cattivo gioco e si guarda così come c'è la propinano, compreso anche l'adattamento che, essendo mediaset, sicuramente sarà edulcorato qui e lì dove serve (a parte l'imposizione dei nomi). Il punto finale che non si dovrebbe fare queste cose, sono vent'anni che tra appassionati ci diciamo ste cose.
Casomai ci saranno i puristi che hanno il loro punto di vista, ma da qua a dire che sia il pensiero di tutti gli appassionati...
Se però si va a parlare di inficiare il prodotto originale, paradossalmente allora il discorso ha senso parlando proprio delle sigle di 30/40 anni che sono state cambiate, perché erano sigle composte appunto per l'anime, con testi e melodie appartenenti all'anime. Ribadendo che il mettere sigle italiane non ha inficiato in alcun modo la visione degli anime, ma anzi a mio avviso ha contribuito enormemente al loro successo (cosa che spesso i più giovani e i puristi dimenticano), però in quei casi è sì vero che è stato inficiato un prodotto fatto e compiuto. Non capisco però perché questa cosa valga per le sigle attuali, sigle che non hanno alcuna attinenza con l'anime, sigle praticamente a caso messe così, per mettere una musica iniziale e finale. Non sto discutendo la loro bellezza, sia chiaro, sto discutendo il loro essere così appartenenti all'intero prodotto.
Poi, mi permetto di dire che fa sempre un po' sorridere quando si cerca di chiudere la discussione accusando chi la pensa diversamente di essere arretrato. Un'accusa sempre buona per questi casi. "La pensi diversamente? Sei arretrato e adesso se vuoi continuare devi pure giustificarti". In base a cosa sarebbe il ragionamento che essere puristi, a mio avviso eccessivamente, vuol dire essere attuali e quindi nel 2019, mentre pensarla diversamente vuol dire essere antiquati (televisivamente parlando) e quindi nel 1999? Io rispetto il tuo pensiero, lo comprendo ma non lo condivido e anzi lo trovo sbagliato, come tu trovi sbagliato quello degli altri e il mio. In che modo quindi il tuo pensiero è però di vent'anni avanti? Io non penso proprio.
Provate a immaginare Maison ikkoku con la D'Avena e il coro dei piccoli cantori di italia1 che cantano il ritornello:
Kyoko e Godaiiii
Sono innamoratiiii
Ma dei vicini scalmanatiiii
Non ne possono proprio più
Secondo me si scatenerebbe il putiferio tra i fan.
Alla fine questo vale solo perché all'epoca Maison Ikkoku è stato uno dei pochissimi anime a non avere avuto la sigla in italiano. Ora parrebbe un delitto se fossero state cambiate e invece se fosse successo ora ricorderemmo quelle, tutto qua, come per tutti gli altri anime. Che poi la colonna sonora originale di Maison Ikkoku sia splendida e sia stato meglio avercela goduta, senz'alcun dubbio, sto dicendo però che se l'avessero fatto non ci sarebbe stato nessun putiferio. Almeno, non 30 anni fa quando le sigle giapponesi non erano reperibili come adesso.
Comunque Cristina ha fatto sigle brutte ma altre belle, perché dare per scontato che sarebbe stata una sigla brutta? Che poi Maison Ikkoku è passato sulle TV private, dove non c'erano le sigle di Cristina ma di altri come Rocking Horse, I Cavalieri del Re, Le Mele Verdi... gente che ha fatto sigle bellissime e magari l'avrebbe fatta pure per Maison Ikkoku, chi lo sa!
C'è stato un lungo periodo in cui le sigle italiane erano anche più belle delle originali, perché dietro c'erano musicisti e autori del calibro di Vince Tempera o Albertelli. Cristina D'Avena fino a Prendi Il Mondo e Vai ha sfornato belle canzoni. Poi però negli anni 90 si è rotto qualcosa nell'ingranaggio. I testi sono divenuti sempre più ripetitivi e puerili. Mentre in Giappone accadeva l'esatto contrario.
Concordo pienamente. Quando parlo di sigle mi riferisco indicativamente al periodo fino a inizio anni 90.
Tranquillo, nessuna indignazione. All'epoca la scelta di utilizzare nomi più orecchiabili da persone dell'occidente e non abituate a nomi tipicamente asiatici è stata giusta, ma oggi lo smercio di anime e manga ha raggiunto livelli tali che non fa più strano sentire nomi di quel genere. Sono i giapponazi a rompere che ogni cosa la vogliono in originale "perché in italiano non c'entra nulla con l'opera". Insomma, cavolate da fanatici; perché alcuni questo sono, fanatici non fan.
Lascia perdere va, troppa gente pensa che la novità sia sempre, indiscutibilmente, ovviamente, automaticamente ed obbligatoriamente meglio del "vecchio": gente che parla senza contestualizzare e senza conoscere bene come stanno le cose, dischi rotti che ripetono le stesse cose in continuazione.
Esatto.. purtroppo non tutti sanno almeno un minimo come funziona il marketing.
Mosè Singh, questo il suo nome, doppia un giocatore di una delle formazioni avversarie di Tsubasa. Un ruolo magari minore, ma è importante per farsi le ossa. ?
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