Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così: è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domande che vi frullano in testa da un po'? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Ecco, AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Non si placano le polemiche suscitate dalle decisioni artistiche prese sul prossimo film Space Jam: A New Legacy. Avevamo appena finito di parlare delle nuove chiacchierate decisioni circa il design di Lola Bunny (QUI il precedente agoraclick) che subito un nuovo personaggio dei Looney Toones è salito alla ribalta delle polemiche.
Questa volta infatti tocca a Pepé Le Pew prendersi la prima pagina. La popolare puzzola con accento francese, creata nel lontano 1945 e addirittura vincitrice di un Premio Oscar nel 1949, non sarà presente nel nuovo Space Jam, sequel dell'iconico film dells Warner Bros la cui uscita è prevista per l'estate 2021. Il personaggio, tipicamente raffigurato come un "tombeur des femmes" molto insistente, potrebbe promuovere la “cultura dello stupro”. L'accusa arriva dall'editorialista del New York Times Charles M. Blow, che ha additato il personaggio di essere promotore di maschilismo e di incoraggiare, appunto, la cultura dello stupro. Oggi scopriamo che proprio per evitare polemiche, la Warner Bros aveva già deciso da mesi di eliminare Pepè Le Pew dal cast animato del film e di tagliare le scene già previste con il personaggio.
ll giornalista Charles M. Blow ha chiarito la sua posizione anche su Twitter. Condividendo uno dei vecchi cartoni animati in cui la puzzola era protagonista, ha messo in evidenza che: "Afferra/bacia una ragazza/sconosciuta, ripetutamente, senza il su consenso e contro la sua volontà". Inoltre: "Lei lotta con forza per allontanarsi da lui, ma lui non la lascia andare". E infine: "Chiude a chiave la porta per non permetterle di fuggire ".
Pepé doveva apparire in una specie di sequenza alla Casablanca, in un Rick's Cafe, in bianco e nero. Nel ruolo di un barista, iniziava a corteggiare una donna, l'attrice Greice Santo, che alla fine lo schiaffeggiava, mettendolo al suo posto. La decisione di cancellare la scena non è andata giù alla Santo, fondatrice di un’organizzazione non-profit, “Glam with Greice”, che ha come obiettivo quello di aiutare le vittime di violenze domestiche a cambiare vita e ricominciare. La Santo si era divertita a girare la scena del sequel in cui finalmente la puzzola riceveva la giusta punizione
continua su: https://cinema.fanpage.it/space-jam-2-perche-il-personaggio-della-puzzola-pepe-le-pew-e-stato-rimosso-dal-film/
https://cinema.fanpage.it/
Questa volta infatti tocca a Pepé Le Pew prendersi la prima pagina. La popolare puzzola con accento francese, creata nel lontano 1945 e addirittura vincitrice di un Premio Oscar nel 1949, non sarà presente nel nuovo Space Jam, sequel dell'iconico film dells Warner Bros la cui uscita è prevista per l'estate 2021. Il personaggio, tipicamente raffigurato come un "tombeur des femmes" molto insistente, potrebbe promuovere la “cultura dello stupro”. L'accusa arriva dall'editorialista del New York Times Charles M. Blow, che ha additato il personaggio di essere promotore di maschilismo e di incoraggiare, appunto, la cultura dello stupro. Oggi scopriamo che proprio per evitare polemiche, la Warner Bros aveva già deciso da mesi di eliminare Pepè Le Pew dal cast animato del film e di tagliare le scene già previste con il personaggio.
ll giornalista Charles M. Blow ha chiarito la sua posizione anche su Twitter. Condividendo uno dei vecchi cartoni animati in cui la puzzola era protagonista, ha messo in evidenza che: "Afferra/bacia una ragazza/sconosciuta, ripetutamente, senza il su consenso e contro la sua volontà". Inoltre: "Lei lotta con forza per allontanarsi da lui, ma lui non la lascia andare". E infine: "Chiude a chiave la porta per non permetterle di fuggire ".
Pepé doveva apparire in una specie di sequenza alla Casablanca, in un Rick's Cafe, in bianco e nero. Nel ruolo di un barista, iniziava a corteggiare una donna, l'attrice Greice Santo, che alla fine lo schiaffeggiava, mettendolo al suo posto. La decisione di cancellare la scena non è andata giù alla Santo, fondatrice di un’organizzazione non-profit, “Glam with Greice”, che ha come obiettivo quello di aiutare le vittime di violenze domestiche a cambiare vita e ricominciare. La Santo si era divertita a girare la scena del sequel in cui finalmente la puzzola riceveva la giusta punizione
continua su: https://cinema.fanpage.it/space-jam-2-perche-il-personaggio-della-puzzola-pepe-le-pew-e-stato-rimosso-dal-film/
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Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Stavo pensando esattamente a questa scena mentre leggevo, grazie!
E concordo con chi ha detto che, con tutti questi paletti, sarebbe quasi meglio non fare un sequel.
Io mi considero complice di tutte le cose di cui non parlo, perchè non faccio nulla per cambiarle.
Ma dato che non me ne frega una cippa allora non mi turba l'esserne complice.
Non mi sembra un concetto difficile da capire, non pretendo parlino di tutto ciò che mi interessa ma se non ne parlano (e non intendo singolarmente ma anche solo come gruppo) assumo vada loro bene così e posso criticare questo fatto.
PS Cosa ne sai tu che non parlo della situazione degli Uiguri, del tema del femminicidio o del tema del me Too? O anche della situazione in Myanmar, Siria, Libia? Della politica estera USA e del tema dei test di ingresso all'università? Mi segui forse su ogni social? E se si come fai a sapere il mio vero nome? O pretendi forse io parli di politica cinese su un sito di anime e manga?
PPS Fidati quando ti dico che commento tutto e solo quello a cui sono interessato
Dicasi mitomania, la tua.
No, dicasi sentimento comune.
"Chi non denuncia è complice" è forse la frase più comune delle pubblicità progresso dopo "la droga ti uccide".
Allo stesso modo "perchè non parla di [ ]" è una delle più comuni domande fatte ai politici (tant'è che ogni schieramento ha la sua versione in Italia fra "e i 49 milioni", "e Bibbiano" , "e le foibe" anche se poi fingano non sia così quando ne diventano il bersaglio)
Tra l'altro la definizione di mitomania presuppone il raccontare bugie facilmente smascherabili, un opinione non è smascherabile di natura.
Il che casualmente fa diventare il tuo comportamento mitomania visto che mi sono bastati 5 secondi di ricerca per provare, e questa volta senza paura di smentita, la falsità della tua affermazione
Diceva Oscar Wilde
…per bocca del suo straordinario personaggio Dorian Gray: “There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about.”
Come spesso accade con le traduzioni, non rendono fino in fondo il significato della frase. In questo caso meglio restare letterali: “C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé.”.
Le altre traduzioni, più diffuse, introducono arbitrariamente il concetto di “bene” e “male”:
“Parlarne bene o parlarne male non importa, purché se ne parli.” o “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli.”
Il significato muta leggermente e punta l’attenzione sul giudizio positivo e negativo, che nella citazione originaria rimane abilmente sottinteso.
Condivisibile o non condivisibile?
Se sia condivisibile o meno, dipende molto dalle epoche e dai contesti.
Successivamente anche la traduttrice scelta come alternativa è stata attaccata sui social tanto che ha rinunciato solo perché bianca.
Nota bene l'uomo inizialmente scelto è catalano quindi di un etnia a lungo repressa.
Se non vedete anche voi l'assurdo non saprei più come spiegarlo.
L'idea di raggiungere la parità tra uomini e donne, tra neri e bianchi ecc... Non dovrebbe essere quella di discriminare con gli stessi principi che si usavano prima solo al contrario ma piuttosto quella di smettere di discriminare.
Allo stesso modo vanno presi i vari scherzi più o meno razzisti /sessisti come semplici scherzi senza più malizia a cui se ne possono aggiungere altri senza aver paura di osare.
Il modo in cui si sta cercando di porre rimedio ai problemi di "ieri" è semplicemente infantile e altrettanto razzista.
Io voglio una società che dia le stesse opportunità a tutti non voglio una società che mi tratti meglio o peggio a seconda del periodo. Allo stesso modo in cui sostengo che si debba fare di più per dare più opportunità alle donne sul luogo di lavoro, non penso che si debba escludere a priori un uomo capace.
Stesso discorso per l'etnia.
Bisogna trattare tutti come esseri umani. Senza fare distinzioni.
Non li prendevo sul serio, suvvia... il masso che cadeva sulla testa del povero coyote, lo sapevo che era surreale. Ma davvero questi pseudo censori pensano che un bambino non abbia un minimo di senso critico, che va sviluppandosi in quegli anni?
Iriza Legan di Candy Candy è un personaggio negativo!! Crudelia Demon è un personaggio negativo, la strega di Biancaneve. Sono esempi di cattiveria pura, esiste anche quella e un bambino la riconosce, ed è giusto che sappia riconoscerla per poterla evitare nella vita reale.
Ma davvero qualcuno vede cattiveria o crudeltà, o strani messaggi pericolosi in personaggi che sono perlopiù buffi e comici?
Qui il problema è dei censori, non di chi guarda queste opere per quello che sono.
Sapevo solo della scrittrice, non sapevo che prima era stato chiamato un'altro scrittore!
l'ho sentito al tg. e la dichiarazione che ha fatto sul fatto che fosse catalano (appunto discriminato per lungo periodo) mi ha fatto riflettere sull'assurdità del periodo attuale in cui chi combatte contro le discriminazioni senza farlo con testa finisce per discriminare.
Ritrovarsi in un mondo che richiede che i neri interpretino i neri, le donne interpretino le donne, le donne nere interpretino le donne nere, i catalani interpretino i catalani ecc... non mi sembra molto meglio di un mondo dove tutto viene interpretato da maschi bianchi...
Penso che sia necessario finirla con le discriminazioni in tutti i sensi, tutti possono interpretare tutti (in base a semplice meritocrazia, chi è più bravo/a ottiene il posto e fa il suo lavoro) e le battute, anche se leggermente offensive, non vanno prese seriamente (quindi niente censura).
Demonizzare tutto e restringere la visione a tal punto da discriminare per sesso e colore della pelle in modo simile a come si faceva prima è una ricetta che porterà alla sopravvivenza del razzismo e del sessismo che è esattamente il contrario dell'obbiettivo che si dovrebbe perseguire.
Il discorso di @ALUCARD80 è legittimo e concordo che il fulcro sia considerare caso per caso.
Non sono d'accordo su due affermazioni.
1) i tempi cambiano e va accettato
Nì. Del cambiamento e dell'accettazione facciamo parte anche noi, quindi che sia giusto o sbagliato il cambiamento o che sia giusta o sbagliata l'accettazione non è così facilmente definibile. Infatti molto del malcontento che si genera con il modo di discutere degli ultimi anni è che si è messi nella posizione di potersi schierare solo da una parte del discorso altrimenti si è immorali, complici o peggio. Viene tolta tutta la possibilità di discutere della questione e delle diverse posizioni senza.
2) non c'è un'unica entità a decidere cosa è corretto oppure no
Nì di nuovo. Formalmente non c'è, perché comunque ognuno dice la sua. Però ormai certe ideologie sono consolidate in movimenti e identità di gruppo che polarizzano le persone, o ne fai parte o sei all'estremo opposto. Quindi in certi ambienti, soprattutto dove si concentra la parte che si fa più sentire, di fatto si crea la situazione che indicavo al punto 1, ovvero si crea una narrativa secondo cui se ci si oppone alla visione di quell'ideologia si è automaticamente colpevoli di qualcosa, motivo per cui vediamo tante aziende prendere le distanze da qualunque cosa per paura.
Non a caso vediamo situazioni estreme come persone di colore che hanno una visione critica sul BLM e che per questo vengono considerati non abbastanza di colore.
Idem per persone femministe, ma non abbastanza per la versione radicale del movimento.
Questo modo serve solo a togliere individualità alle opinioni e a costringere ad adeguarsi o soccombere.
@Haizhong_Musume
Come dicevo, caso per caso è il miglior modo di procedere.
Riguardo la questione doppiatore coerente con l'etnia del personaggio è corretto sentire tutte le opinioni, però secondo me è un errore farne un ragionamento di gruppo (in questo caso l'etnia) perché non esiste un "loro", c'è chi lo ritiene un problema e chi no. Esattamente come tu dovresti poter avere la tua opinione senza essere penalizzata dal tuo colore della pelle. Trovo più giusto discriminare le opinioni di chi si informa rispetto a chi non lo fa rispetto alla mera appartenenza ad un gruppo di cui non è detto si condivida problemi ed esperienza.
Sul discorso doppiaggio non ne viene fatto tanto un discorso di accesso al lavoro quando di rappresentazione: la tesi è che non essere dell'etnia coerente al personaggio sia offensivo e una cattiva caratterizzazione. Penso sia inequivocabile che distinguere per etnia l'accesso ad un lavoro sia razzista, è proprio nella definizione del termine: bisognerebbe scegliere le persone più adatte al compito, in questo caso conta la recitazione e saper interpretare un personaggio che può essere diverso dalla persona che lo interpreta (appunto recitato).
Doppiatori di colore ne esistono, sinceramente non conosco le statistiche, ma esistono e non mi risulta venga loro negato lavoro. A me viene sempre in mente Logan Cunnigham, doppia per lo più videogiochi ed è famoso soprattutto per i titoli di Supergiant Games (tra cui Bastion e Hades). Ha una voce bellissima e doppia personaggi non per forza appartenenti alla sua etnia e anche all'interno dello stesso gioco senza essere riconoscibile. Per coerenza si dovrebbe applicare lo stesso ragionamento a lui ed escluderlo da questi ruoli e a me preoccupa che una cosa del genere sia possibile.
Alcuni esempi:
Doppiaggio di vari titoli Supergiant Games: https://youtu.be/cX56xOTAbiA?t=61
Doppiaggio di Hades: (qui ci sono anche altri doppiatori dopo di lui) https://youtu.be/qOT6YMy0j6s
Oppure prendiamo James Earl Jones, voce storica di Darth Vader.
Inoltre spesso si fa l'errore di generalizzare e pensare che l'etnia sia sufficiente a stabilire una connessione 1:1 con il personaggio doppiato quando non è detto che: parlino allo stesso modo (spesso si suppone che personaggio e doppiatore parlino slang, ad esempio), abbiano lo stesso background culturale ed economico, abbiano lo stesso punto di vista, abbiano la stessa personalità. Quando in realtà è un lavoro di recitazione e conta di più sapersi immedesimare e servire il personaggio. Altrimenti con lo stesso ragionamento dovremmo togliere anche tutti gli accenti e i dialetti se non coerenti con le origini del doppiatore, quando è pieno di professionisti in grado di replicarne fedelmente più di uno.
Adesso emergono i primi tentativi di impedire le traduzioni da parte di persone non della stessa etnia dell'autore originale. A me sembra assurdo e assolutamente l'opposto dell'essere inclusivi.
Molto raramente una persona è anche rappresentante dell'intera categoria in cui viene collocato.
Il problema è che si vuole tirare la conclusione che questi punti secondari siano la causa alla base dei problemi di discriminazione che vengono percepiti e su cui ci sono tanti scontri (in particolare la questione con la polizia, ancora da sbrogliare). Per me sono cose diverse e vorrei fosse possibile discuterne separatamente senza essere etichettati. Allo stesso modo vorrei che l'industria facesse parte del dialogo invece di pontificare decisioni sulla base di una supposta superiorità morale.
Quello che dici sull'ambiguità del politically correct lo trovo sensato, secondo me implicitamente viene omesso il nocciolo del problema ovvero "l'uso estremo ed esasperato del politically correct", che forse è quello che si avverte e si critica veramente rispetto al semplice politically correct che ha una sua ragione d'essere.
Sono perfettamente d'accordo. Non ci ho mai visto un senso nella polemica dei doppiatori. Una voce non dovrebbe essere scelta per associazione con la pelle dei personaggi.
Ma solo per la voce di per sé, se sta bene o meno su un personaggio, indifferentemente dal colore della pelle nero, bianco, a pois, a strisce,...
Tutto sto politically correct esagerato in molti casi non serve a combattere la discriminazione razziale o lo stupro o il maschilismo o l'omofobia o chennesò francamente.
Serve solo a fare qualche polemica lol... D'altronde il mondo va avanti di polemiche a quanto pare, altrimenti ci si annoia🙄
In un discorso generale sta diventando sempre peggio onestamente.
Ah sì, geniale quel collegamento...
Posso solo immaginare che i media avevano bisogno di un capro espiatorio, e quale meglio dei cartoni? Corrompono i giovini e li trasformano in adulti viulenti!
Me lo ricordo.
Il problema è che troppo spesso i media possono dire sostanzialmente quello che vogliono senza fatti o prove senza doverne prendere responsabilità e senza un vero obbligo di rettifica di pari visibilità. Io come minimo obbligherei a far occupare lo stesso spazio dato alla notizia falsa alla scusa che ne deve seguire.
Beh tecnicamente nell'anime c'erano cavalcavia, e Ken ogni tanto lanciava massi giganti (ma non dai suddetti cavalcavia), quindi alcuni geni hanno fatto 2+2=...5!
Concordo e rilancio. Prima di evitare un comportamento nella realtà, quel comportamento va riconosciuto, per poter discriminare tutte le varie azioni che si possono fare e conseguenze che si possono avere. C'è una cosa che si chiama "schema delle storie" e riguarda proprio la letteratura per l'infanzia... bé ovviamente non sono presenti solo personaggi positivi con cui empatizzare, ma anche quelli negativi per riconoscere appunto i comportamenti scorretti, che di fatto vengono puniti.
Ora a Pepè è mai andato bene qualcosa? Direi di no, la prende sempre in quel posto col suo modo di fare, quindi d cosa si ha paura? Del tentativo di emularlo? Sicuro? Andrebbe emulato uno che prende pali su pali? I censori non sono pedagogisti, purtroppo eseguono censure a tappeto a seconda delle richieste della massa(che guarda caso, non è formata da esperti, piuttosto da gente che strilla).
Un conto sarebbe stato se la puzzola avesse consensi, e allora ti dici "ma come, la molesta tutto il tempo e va a finire che la conquista anche? Messaggio super sbagliato e pericoloso".
La realtà dei fatti è che lui ci prova e prende pali, e con quel suo modo di fare risulta perdente. Poi, comportamento conseguente? Schernimento. Queste sono le due componenti, uno che ci prova, fallisce e viene deriso dal pubblico. Perché viene deriso? Perché quel comportamento non porta a nulla, non rinforza niente che possa aiutarlo alla causa, e di certo lui non rilancia con un tentativo di stupro vero.
Purtroppo, la censura, da quando esistono grossi movimenti ecc... ha perso il suo diritto di essere studiata, analizzata, riveduta, corretta. Parliamo di calderone, perché questo è la censura attualmente.
sono felice tu sia d'accordo e tanta gente lo è con te mi pare dai pollici, mentre mi meraviglio che il mio commento non sia stato molto gradito, eppure dove sono finiti quelli che danno ragione a te che dai ragione a me? 😂😂😂
Ma qui abbiamo taaaanta gente che crede che "politically correct" sia il nuovo cancro da osteggiare senza nemmeno rifletterci, evitando accuratamente di valutare CASO PER CASO. Diamine, che approssimazione.
Si sa che la gente da buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente da buoni consigli quando non può più dare il cattivo esempio, diceva De André.
così come c'è chi ciecamente deve andare contro il "corretto" odierno perchè "io non sonoh d'accordohhh non siamo liberihh", troviamo anche quelli a cui davvero non va bene niente, che poi sono la causa per cui quelli che odiano il politicamente appostoh non ragionino più caso per caso ma facciano un aberrante calderone di timori apostrofati da luoghi comuni.
Bel livello di disagio s'evince aspro da questo post.
Esatto, ma tanto sono sicuro che qualcuno finirà con il trovare lo stesso qualcosa che non va, perché ci sarà sempre qualcosa che offenderà qualcuno.
Concordo appieno.
Geniale, dico solo questo.
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