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Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Netflix, la piattaforma di streaming diffusa in tutto il mondo, ha presentato da poco i dati del suo andamento nel terzo trimestre del 2022. La situazione è più rosea di come l'abbiamo lasciata, migliore dunque di come l'abbiamo vista in #Agoraclick 188 e 185; infatti gli abbonamenti nel mondo sono cresciuti di 2.4 milioni. Tuttavia, i ricavi sono in calo rispetto al trimestre precedente; ciò è dovuto alla particolare situazione odierna del mercato dei cambi (come si può vedere dall'immagine di seguito).
L'azienda si trova, dunque, a dover cercare modi nuovi con cui monetizzare e far aumentare i ricavi. La scelta è stata quella di agire sulla condivisione degli account, come? Facendo pagare gli account extra, si pensa già a partire dal 2023.
Questo si può notare dai test fatti in America Latina negli scorsi mesi. In Cile Costa Rica e Perù ha lanciato, a marzo, un nuovo piano che consente di aggiungere al proprio account uno o due account extra di utenti che non vivono con il titolare dell'account, in base al piano che si ha: standard o premium; ovviamente pagando un sovrapprezzo. In Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras e Repubblica Dominicana ha, invece, provato ad aggiungere lo stratagemma delle Abitazioni, un utente poteva aggiungere fino a 3 case (dunque luoghi fisici geolocalizzati) oltre a quella del titolare dell'account. Questo secondo test è stato poi interrotto, il primo ancora no; probabilmente l'azienda ha indirettamente comunicato su quale metodo vuole puntare.
Netflix, inoltre, sta facendo in modo che il proprio abbonamento possa essere condiviso da altri account senza dover usare username e password del titolare della sottoscrizione.
Netflix resta convinta che il suo modo di intendere lo streaming sia ancora il migliore e in occasione della presentazione del documento trimestrale ha dichiarato: “È difficile costruire un'attività di streaming grande e redditizia: secondo le nostre migliori stime, tutti questi concorrenti stanno perdendo denaro con lo streaming, con perdite operative dirette annuali aggregate che solo quest'anno potrebbero superare i 10 miliardi di dollari, rispetto ai nostri +5-6 miliardi di dollari di profitto operativo annuale.”
Fonti consultate:
Dday.it, Hdblog
L'azienda si trova, dunque, a dover cercare modi nuovi con cui monetizzare e far aumentare i ricavi. La scelta è stata quella di agire sulla condivisione degli account, come? Facendo pagare gli account extra, si pensa già a partire dal 2023.
Questo si può notare dai test fatti in America Latina negli scorsi mesi. In Cile Costa Rica e Perù ha lanciato, a marzo, un nuovo piano che consente di aggiungere al proprio account uno o due account extra di utenti che non vivono con il titolare dell'account, in base al piano che si ha: standard o premium; ovviamente pagando un sovrapprezzo. In Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras e Repubblica Dominicana ha, invece, provato ad aggiungere lo stratagemma delle Abitazioni, un utente poteva aggiungere fino a 3 case (dunque luoghi fisici geolocalizzati) oltre a quella del titolare dell'account. Questo secondo test è stato poi interrotto, il primo ancora no; probabilmente l'azienda ha indirettamente comunicato su quale metodo vuole puntare.
Netflix, inoltre, sta facendo in modo che il proprio abbonamento possa essere condiviso da altri account senza dover usare username e password del titolare della sottoscrizione.
La notizia ufficiale è stata data nel corso dell’ultima conference call che si è tenuta la scorsa notte e gli account condivisi verranno globalmente bloccati a partire dal 2023. Manca però ancora una data precisa, si è parlato infatti di un generico inizio dell’anno venturo. Non si ancora nemmeno se il blocco coinvolgerà contemporaneamente tutti i paesi oppure se sarà graduale. n realtà si potrà continuare a condividere l’abbonamento ma ciò comporterà un costo extra a carico del titolare dell’account principale. Per il momento si parla di un costo pari a 3 dollari per ogni utente in più che utilizzerà il servizio e che si troverà al di fuori del nucleo familiare.
Tutto ciò permetterà a Netflix di monetizzare sulla condivisione degli account, condivisione che già avviene in alcuni paesi contravvenendo alle condizioni d'uso della piattaforma, ma gli permetterà anche di aumentare il numero di iscritti. Questa nuova iniziativa si aggiungerà all'abbonamento con costo più basso che conterrà però pubblicità che partirà dal 3 novembre in Italia e costerà solo 5,49 euro al mese.Netflix resta convinta che il suo modo di intendere lo streaming sia ancora il migliore e in occasione della presentazione del documento trimestrale ha dichiarato: “È difficile costruire un'attività di streaming grande e redditizia: secondo le nostre migliori stime, tutti questi concorrenti stanno perdendo denaro con lo streaming, con perdite operative dirette annuali aggregate che solo quest'anno potrebbero superare i 10 miliardi di dollari, rispetto ai nostri +5-6 miliardi di dollari di profitto operativo annuale.”
Fonti consultate:
Dday.it, Hdblog
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
ma questi sono fuori come un balcone. Ricordatemi com'è fallita Blockbuster?
Blockbuster è fallita perché non è stata in grado di innovarsi, il loro modello di business era ormai defunto, non c'entra la condivisione degli account né l'avidità dei dirigenti.
Però il problema della qualità non è legato solo al budget: tanta roba che sulla carta era buona (e su cui si era investito) finì per essere un flop.
Sarà sicuramente un test interessante, intanto Netflix ha già riportato che dopo i 2 scivoloni di inizio anno ha già recuperato tutto ed è all'attivo di un paio di milioni di utenti e se ne aspetta 4,5 milioni in più nel prossimo trimestre
Se fate parte effettivamente dello stesso nucleo familiare e nell'effettivo non ti collegherai per molto tempo presso il tuo nucleo familiare (basterebbe ritornare a casa e aprire Netflix ogni tot per non avere problemi in realtà) ti verrà richiesto di verificare quei dispositivi ogni tot.
Da una delle loro pagine
"Se ti trovi lontano dal nucleo domestico Netflix per un lungo periodo di tempo, di tanto in tanto potremmo chiederti di verificare il dispositivo in uso. La verifica è necessaria per avere la conferma che si tratti di un dispositivo autorizzato a usare l'account"
Della serie nel tuo caso non credo che ci saranno molti problemi.
Saranno sicuramente molto più in difficoltà per ovvi motivo chi usa robe come together price (o cose affini anche condividere tra amici)
Appunto, ma stiamo parlando di un azienda che ha rilasciato circa 460 titoli originali solo nel 2021. Molti di più dei concorrenti. Se ne rilasciassero la metà secondo me riuscirebbero a creare qualcosa di nettamente migliore senza rischiare flop.
Lieto che non tutti han paura di dirlo XD non ha senso chiedere di pagare un servizio nato come gratuito e aspettarsi che funzioni.
Se ne rilasciassero la metà, avrebbero la metà dei flop (ed è una stima piuttosto positiva). I sequel costosi che han floppato erano reduci da buone stagioni, ma non han saputo andare avanti, alcune opere originali, invece, sono floppate perché troppo di nicchia o mal gestite; poi c'è il caso "Blonde" sui cui si puntava molto ma è risultato tanto fumo e poco arrosto. Al contrario ci sono state opere a cui non davi troppa importanza e son diventati dei piccoli capolavori. Insomma, l'investimento vale la candela: tante produzioni con budget diversi, tanta scelta per tante culture diverse e ricerca nel miglioramento.
Il problema è che questo tipo di approccio tende a produrre più flop che successi.
Se voglio guardare Netflix in mobilità col mio account? Lo posso continuare a fare? Come stabiliscono che sono sempre io e non un'altra persona con mie credenziali di accesso?
Verificano che un certo profilo si connetta sempre dallo stesso ip? Fattibile con ip dinamici che cambiano riavviando il modem?
Non permettono di guardare da più dispositivi con lo stesso profilo utente limitando le visioni contemporanee?
Usano un doppio fattore di accesso con codice inviato per sms/mail (neanche le banche a momenti....)?
Mi sembra molto fumosa la cosa per il momento. Fatto sta che il prezzo dell'abbonamento sta cominciando ad alzarsi troppo per i miei gusti.
Lo uso e pago per comodità, ma le alternative ci sono e non è che Netflix faccia arrichire l'Italia o produca roba valida nel nostro paese. Spiace, ma userò senza problemi i torrenti o il mulo dovessero implementare questo blocco in maniera rognosa o aumentare per l'ennesima volta i prezzi.
Certo.
Tramite il "nucleo familiare" che è un modo come un altro per dire che Netflix sarà più o meno dove sia casa tua e quindi se stai h24 a per dire 100km di distanza prenderà in considerazione il fatto che tu non sia una persona che fa parte di quel nucleo.
Se hanno deciso di percorrere questa strada credo di si. Per fare un esempio se riavi il modem e il seguente Ip si trova circa sempre nella stessa posizione e tutti i dispositivi collegati avranno di nuovo quello tesso IP allora si potrebbe presupporre che ti ritrovi nello stesso nucleo familiare (prima cosa che mi è venuta in mente)
Non dovrebbero esserci limitazioni con il numero di stream rispetto a quelle che ci sono ora
Partendo dal presupposto che se fosse per me tutti dovrebbero usare un 2FA oppure anche meglio passkey, dovrebbero richiedere la registrazione soltanto la prima volta e al massimo se vedono un utilizzo improprio (tipo figlio che va a farsi la vacanza per 1 mese e non torna mai a casa).
Che poi in Italia fa ancora più ridere visto che ho una TV 4k e la fibra ma non posso vedere con il 4k perché la fibra mi arriva si e no a 16 mega in download lol
Netflix nel suo modello di business italiano deve anche considerare che internet decente cel'hanno solamente nelle grandi città e neppure tutti gli abitanti di quest'ultime.
Se ti arriva a 16 non è fibra e comunque oggi ci sono altri metodi di connessione
Noi siamo in 3 a dividerci l'account, se dovessero toglierci la possibilità di divercelo disdiremo mi spiace ma personalmente non lo ritengo fondamentale.
Il problema è che non se lo possono permettere, in america all'inizio netflix aveva molti titoli di terze parti, da molti anni nel catalogo ci sono praticamente solo original, questo perchè tutti i competitor hanno piattaforme concorrenti con il loro catalogo e molte emittenti storiche come Disney/Fox o HBO godono di una libreria che va avanti da più di 30 anni, Netflix deve colmare il divario nel più breve tempo possibile perchè in ogni momento potrebbe finire nel perdere anche i restanti titoli di terze parti. In italia questa situazione la notiamo meno perchè ci sono meno molte meno piattaforme ma da loro è proprio evidente.
ma assolutamente no! potete guardarlo tutti e 4 ognuno dove vuole, il discorso semmai è sulla contemporaneità di queste visioni, attualmente con il base vai con 7,99 euro a 480p su un solo dispositivo per volta, con l'intermedio a 12,99 con lo standard a 1080p su 2 dispositivi contemporaneamente e con 17,99 hai il premium in ultraHD/4K su 4 dispositivi contemporaneamente (l'opzione che si avvicina alle tue esigenze se dovete guardare tutti e 4 Netflix contemporaneamente ognuno su un dispositivo diverso). Il problema si pone se chi si connette contemporaneamente con lo stesso account (ed in maniera continuativa) lo fa con un dispositivo che si trova a Milano, uno invece a Firenze, uno magari a Napoli e l'altro tanto per dire a Palermo.
E forse grazie alla concorrenza le scelte e i prezzi miglioreranno😅
ad occhio penso tu abbia una FTTC e se ti arrivano 16mega ti conviene disdire il contratto per altre tecnologie.
Fate meno robaccia buttata lì come riempitivo e tenete i prezzi ad un livello decente per cortesia
Concordo
Vi offrono un servizio a pagamento? Lo vogliono pagato da tutti i nuclei familiari che ne fruiscono.
Ma prima si poteva condividere e nessuno rompeva le palle? Si. Ma adesso vogliono fare cassa (anche giustamente oserei dire).
La piattaforma fa cagare? E' un'opinione strettamente personale di qualcuno, condivisibile o meno, nessuno obbliga a fruirne.
La risposta è la pirateria? No, mai. Chi non vuole pagare semplicemente non paghi e non fruisca del servizio.
Take it easy!
Non volete pagarlo ma comunque volete vedere le loro serie piratate, bel ragionamento.
Se vuoi segnalare i post incriminati alla finanza o alla polizia postale accomodati pure! ,😉
Non è detto che se netflix discontinui una serie allora questa sarà cancellata, guarda gli esempi di Lucifer e The Expanse, serie che su una piattaforma (TV) non erano molto viste ma avevano una forte fanbase online, sono state acquistate e continuate da altri enti.
Beh, non sarebbe una grossa perdita per molte serie comunque.
Con questo non voglio preannunciare la morte di Netflix ma un servizio più costoso vuol dire che devi dare un prodotto migliore o scompari... ricordo però che la concorrenza il più della volte (se è vera concorrenza) fa bene al mercato. Blockbuster è morta ma il noleggio è stato sostituito dallo stremeng, PanAm ha fatto spazio a vettori a basso prezzo e per i nostri "attimi kodack" ci basta il telefonino...
Blockbuster e Kodak sono fallite perché non sono riuscite ad innovarsi: nel caso di Kodak è ancora più ironico visto che loro avevano di fatto inventato la macchina fotografica digitale, ma non hanno investito abbastanza per sostituire quelle analogiche, perché guadagnavano parecchio dalle pellicole fotografiche. E con il tempo hanno perso sempre più terreno rispetto ai concorrenti e si sono trovati a gambe all'aria.
il binge watching però è un servizio che danneggia la piattaforma e la fruizione dei contenuti, per quanto molti utenti lo apprezzino, me compreso eh, che però ne riconosco le problematiche
Si ma ripeto, ad oggi è il solo punto forte che rimane alòla piattaforma, per differenziarsi da tutte le altre!
È evidente che hai la fortuna di avere una fibra decente in zona. La fibra ha una dispersione dati, quindi se il cavo della fibra non ti arriva direttamente sulla tua infrastruttura è possibile farci arrivare il segnale sfruttando il classico cavo in rame , il risultato è che perdi moltissima velocità.
Ho un contratto fibra, solo che vivendo praticamente in campagna (800 metri dalla città e quindi dalla centralina), mi arriva a un massimo di 16 mega. Il contratto fibra mi costava meno di qualunque contratto e prima della fibra avevo la 20 mega con la quale mi arrivava a un massimo di 7 mega con giorni interi in cui internet non andava , oppure andava a 2 mega. Queste ragioni mi hanno portato inevitabilmente a sceglierla, ma come me, ci sono tante città o situazioni in cui ancora non sono stati fatti lavori per far arrivare in casa la fibra, gli ultimi tratti li fanno con il rame e quindi ecco qua che ritorna la dispersione del segnale.
Altri metodi di connessione? Il 5g si e no che prende , mentre il 4g prende dal lato del palazzo dove geograficamente c'è l'antenna ( 20 mega) mentre dall'altro lato quando va bene arriva a 1,6.
Tutti questi numeri sono incompatibili con lo streaming in 4k e da quel che sento in giro non sono minimamente il solo in una situazione simile.
Se si vive in una grande città probabilmente so si da per scontato perché si è un una realtà diversa, ma le infrastrutture della fibra ancora sono decenni indietro in italia.
Potrei appoggiarmi a reti alternative satellitari? Anche lì l'inculata è dietro l'angolo. Ho chiesto qua e là e purtroppo anche lì dipende da dove sei e dalla fortuna nell'avere un buon segnale, quindi rip
In realtà è il contrario. La fibra ha pochissimi svantaggi, sostanzialmente quelli dei costi per la messa in opera. Il problema sono i principali operatori che in molte città non si appoggiano alla fibra messa da OpenFiber, dunque mettono le loro centraline FTTH nelle vie principali gettonate e poi rame come se piovesse per gli altri poveri cristi, non spendendo quasi nulla perché appunto usano un'infrastruttura vecchia.
Dunque il consiglio è di controllare che copertura ti da Openfiber nella tua zona. Sto a 1km dal centro e per mesi vedevo solo annunci Tim e Vodafone con il solito 100mb (concreti 15mb vista l'enorme distanza), poi grazie a Openfiber (e agli operatori che collaborano con loro) ho visto che in realtà gli scavi da me sono stati fatti avendo la possibilità di fare la lina da 1Gb (che ora ho).
https://openfiber.it/verifica-copertura/
Valuterei anche alternative come quella Radio (tipo Eolo, Linkem ecc), coprono una buona distanza con prestazioni non da poco. L'unico problema è la possibile presenza di alti edifici o foreste che possono interferire col segnale tra te e l'antenna, comunque tutto rimborsabile in caso di KO tecnico dunque non rischi nessun tipo di spese.
Sulla fibra posso dire anche io la mia, non sto in mezzo ai lupi, ma non in centro per questo la fibra diretta a me non arriva! Sono stato per anni con Fastweb (andavo massimo a 15 Mb quando andava bene), poi me l'anno levata dicendo che nella mia zona non c'era più copertura, quindi ho messo Eolo per quasi 5 anni, ti faceva navigare ma lo streaming te lo dovevi scordare... Ora ho rimesso Fastweb ma a me la linea arriva col rame, ho fatto la prova con i servizi di streaming tipo DAZN e anche li non li posso usare... non so quando arriverà la fibra ma sarà sempre molto tardi!!
Onestamente non sono sicuro che andrà davvero così: noi ora in famiglia abbiamo il 4K condiviso con un altro amico e quindi lo paghiamo dimezzato.
Pagarlo a prezzo pieno è esagerato, a questo punto penso faremo l'abbonamento a mesi alterni...
Secondo me Netflix si tirerà la zappa sui piedi, altro che aumento degli introiti.
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