Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così: è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domande che vi frullano in testa da un po'? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Ecco, AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
Mentre su Facebook la rimozione dei contenuti è stata più netta, su Instagram gli autori dei reel possono risolvere la situazione in diversi modi, ad esempio andando a pescare dai brani rimasti disponibili e sostituendo così quelli non più accessibili, o anche solo attendendo che si giunga a un accordo così da veder ripristinata la situazione originaria.
Tuttavia, quello che è certamente un disagio per i content creator si rivela ben peggio per chiunque venga più direttamente coinvolto dalla questione: ad esempio, gli artisti stessi. Il taglio operato da META, infatti, non va a intaccare "soltanto" i brani sotto l'egida di SIAE, ma anche molti altri, come testimoniato anche da questa nota del gestore indipendente Soundreef:
Insomma, il taglio operato da META è stato ancor più pesante di quanto non sarebbe stato necessario, ed è legittimo chiedersi quali possano essere le ragioni di tale scelta. E, naturalmente, le parti in causa hanno la loro diversa visione dei fatti, i loro differenti interessi da portare avanti, ma nel frattempo tanti artisti stanno perdendo quel piccolo "palcoscenico" fornito dai social. In attesa che si arrivi, possibilmente in breve tempo, a un accordo tra le parti.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
A nemmeno un giorno di distanza dal comunicato in cui si rendeva noto del mancato accordo tra SIAE e META, colosso del settore informatico proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp, gli utenti dei social hanno potuto notare le prime conseguenze della situazione.
Infatti, molti reel passati hanno improvvisamente perso il loro sottofondo musicale, e quelli colpiti dall'inconveniente hanno la dicitura "audio non disponibile" o "video senza audio" (che però prima era presente), come potete vedere qui di seguito:
Mentre su Facebook la rimozione dei contenuti è stata più netta, su Instagram gli autori dei reel possono risolvere la situazione in diversi modi, ad esempio andando a pescare dai brani rimasti disponibili e sostituendo così quelli non più accessibili, o anche solo attendendo che si giunga a un accordo così da veder ripristinata la situazione originaria.
Tuttavia, quello che è certamente un disagio per i content creator si rivela ben peggio per chiunque venga più direttamente coinvolto dalla questione: ad esempio, gli artisti stessi. Il taglio operato da META, infatti, non va a intaccare "soltanto" i brani sotto l'egida di SIAE, ma anche molti altri, come testimoniato anche da questa nota del gestore indipendente Soundreef:
Insomma, il taglio operato da META è stato ancor più pesante di quanto non sarebbe stato necessario, ed è legittimo chiedersi quali possano essere le ragioni di tale scelta. E, naturalmente, le parti in causa hanno la loro diversa visione dei fatti, i loro differenti interessi da portare avanti, ma nel frattempo tanti artisti stanno perdendo quel piccolo "palcoscenico" fornito dai social. In attesa che si arrivi, possibilmente in breve tempo, a un accordo tra le parti.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
https://www.dday.it/redazione/45316/siae-contro-meta-una-questione-di-soldi-ma-soprattutto-di-trasparenza
E poi personalmente devo praticamente tenere perennemente l’audio dei post di Instagram disattivato, perché se malauguratamente mi capita qualche creator con una musica a palla il mio telefono fa il delirio anche in situazioni in cui non dovrebbe 😑
Purtroppo non incentiva un bel niente, dato che la Siae copre solo musica italiana (e nemmeno tutta) che rappresenterà bene o male il 5% della musica mondiale, quindi per chi voleva mettere canzoni italiane semplicemente ora si sceglierà una traccia del primo artista inglese, americano, sudamericano, coreano etc che trovano...
Non che la siae sia la paladina nella trasparenza e nell'equità.D'altro canto la pretesa è giusta, magari non le cifre.
Cmq si continuerà a postare...
Personalmente non mi interessa perché non sono un fruitore della piattaforma, ma mi metto nei panni di chi ne ha fatto un mestiere e rischia di trovarsi in difficoltà.
Perché questa convinzione che il divieto alla musica (e solo a quella italiana tra l'altro, mica comanda il mondo la SIAE) dovrebbe fermare il trash su Meta? I video idioti e senza senso si possono fare anche senza musica.
Il modo per togliere la spazzatura dai social sarebbe uno solo... Chiuderli.
Ho letto ora in altri post che riguarderà solo la musica italiana, se è così allora non è questo gran shock, sai quanta musica c'è da usare.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.