Ci siamo! Dopo essere diventato un vero e proprio tormentone, se non incubo per gli editori, ogni qual volta c’erano degli annunci a una fiera o in live, la serie manga di Kenji Inoue e Kimitake Yoshioka è finalmente tra noi. Stiamo parlando di Grand Blue, comicissima commedia che già dal titolo e dalle cover evoca storie adolescenziali in una esotica ambientazione marittima. Successo che, come quasi sempre avviene per titoli inediti da noi, deriva dalla fama dell'anime, sbarcato nell'estate (quale periodo migliore per gustarsi questo titolo?) del 2018
Partiamo dalla trama.
E su questa falsariga corre tutto il primo volume, uscito in Giappone nel 2014 e, appunto, arrivato da noi per la prima volta questo mese di aprile, edito da Goen. Stiamo parlando di una serie che conta ben 20 volumi in corso e ha dalla sua una trasposizione anime, andata in onda nell’estate del 2018, che ha contribuito parecchio a far conoscere l’opera, almeno qui da noi, e un live action.
Parliamoci chiaro, non siamo di fronte al capolavoro, cosa che il clamore dell’insistente richiesta di questo titolo per mesi ai nostri editori può far credere. Grand Blue in realtà è un titolo che potrebbe risultare piuttosto divisivo, se non si gradisce la comicità fracassona e goliardica e si cerca invece più una componente sentimentale o magari legata alle immersioni. Queste ultime, da quanto si vede dal primo volume e da quanto mi pare di capire anche dopo, sono solo la scusa per presentare e far convivere una girandola di personaggi eccessivi e fuori di testa e per regalarci splendidi fondali perfettamente disegnati.
E qui veniamo ad uno dei punti di forza dell’opera, il lato tecnico/artistico. Non è una serie che ha bisogno di enormi quantità di testo per far ridere, quasi epigona di titoli come GTO. Senza fare paragoni blasfemi, come nelle avventure del Great Teacher, anche qui i disegni riescono a far ridere giocando con la mimica facciale, laddove ogni espressione mostra perfettamente l'assurdità e il picco emotivo dei personaggi. Questo permette quindi uno scorrere fluido della parte testuale a favore di una immediatezza essenziale al giorno d’oggi, per una storia che fa del brio e dell’allegria il suo mood.
La stessa tecnica stilistica è piuttosto semplice ma appunto molto espressiva e accattivante, adattandosi all'atmosfera della storia che, unita a una scrittura ad alto tasso di facezia, rende la lettura un piacevole passatempo in cui concedersi quell’attimo meritato di puro svago. Questo però, lo ripeto, a patto che si voglia entrare nel girotondo della pazzia che ci regala questa dissennata carovana di personaggi .
Goen pubblica l'opera, dal 31 marzo, nel classico formato tankobon 13x18, brossurato, 196 pagine con sovraccopertina al prezzo di 6,50 euro. Il primo volume ha beneficato di due variant, una esclusiva all’ultimo Romics, e una cut price a 3,50 euro. Il volume è stampato in Turchia e, almeno la copia in nostro possesso acquistata in fiera, non presenta vignette scure, cosa riscontrata purtroppo in altri titoli di dell'editore. Lato traduzione, annoto quello che sembra affliggere le opere di Goen da qualche tempo, ovvero la probabile mancanza di controllo ed editing. Questo rende legnosi alcuni discorsi, che andrebbero adattati meglio, senza contare la punteggiatura a volte assente.
Dopo tanta richiesta ora viene la vera sfida per questo titolo insomma. Riuscirà Grand Blue a conquistarsi la sua fetta di appassionati? O sarà l’ennesimo fuoco di paglia del web? Questo dipenderà tutto dall’editore, che dovrà essere regolare con le uscite e la qualità delle stesse, e ovviamente dai fan che fino a poco tempo fa ne chiedevano a gran voce l’arrivo qui da noi.
Partiamo dalla trama.
Il giovane Iori Kitahara si trasferisce a Izu per frequentare l'università, andando ad abitare da uno zio che gestisce un negozio di attrezzature marine in una località balneare.
Si prospetta una vita universitaria ricca di divertimenti, dato che le cugine Chisa e Nanaka Kotegawa, che il ragazzo non vedeva da una decina d'anni, crescendo sono diventate proprio due belle figliole.
Peccato che i sogni di Iori siano destinati immediatamente a infrangersi contro quelli di Shinji Tokita e Ryujiro Kotobuki, i suoi due senpai universitari: due omaccioni col vizio di spogliarsi in pubblico e tracannare qualsiasi tipo di bevanda alcolica, che sono eternamente piazzati a casa Kotegawa, perché fanno parte, insieme alle due ragazze, del circolo universitario di sub.
Quando due gorilla del genere ti chiedono amichevolmente di entrare a far parte dello stesso club, puoi forse rifiutare? Ed ecco che anche il povero Iori si trova costretto a partecipare ai continui festini alcolici organizzati dai suoi scellerati senpai.
Si prospetta una vita universitaria ricca di divertimenti, dato che le cugine Chisa e Nanaka Kotegawa, che il ragazzo non vedeva da una decina d'anni, crescendo sono diventate proprio due belle figliole.
Peccato che i sogni di Iori siano destinati immediatamente a infrangersi contro quelli di Shinji Tokita e Ryujiro Kotobuki, i suoi due senpai universitari: due omaccioni col vizio di spogliarsi in pubblico e tracannare qualsiasi tipo di bevanda alcolica, che sono eternamente piazzati a casa Kotegawa, perché fanno parte, insieme alle due ragazze, del circolo universitario di sub.
Quando due gorilla del genere ti chiedono amichevolmente di entrare a far parte dello stesso club, puoi forse rifiutare? Ed ecco che anche il povero Iori si trova costretto a partecipare ai continui festini alcolici organizzati dai suoi scellerati senpai.
E su questa falsariga corre tutto il primo volume, uscito in Giappone nel 2014 e, appunto, arrivato da noi per la prima volta questo mese di aprile, edito da Goen. Stiamo parlando di una serie che conta ben 20 volumi in corso e ha dalla sua una trasposizione anime, andata in onda nell’estate del 2018, che ha contribuito parecchio a far conoscere l’opera, almeno qui da noi, e un live action.
Parliamoci chiaro, non siamo di fronte al capolavoro, cosa che il clamore dell’insistente richiesta di questo titolo per mesi ai nostri editori può far credere. Grand Blue in realtà è un titolo che potrebbe risultare piuttosto divisivo, se non si gradisce la comicità fracassona e goliardica e si cerca invece più una componente sentimentale o magari legata alle immersioni. Queste ultime, da quanto si vede dal primo volume e da quanto mi pare di capire anche dopo, sono solo la scusa per presentare e far convivere una girandola di personaggi eccessivi e fuori di testa e per regalarci splendidi fondali perfettamente disegnati.
E qui veniamo ad uno dei punti di forza dell’opera, il lato tecnico/artistico. Non è una serie che ha bisogno di enormi quantità di testo per far ridere, quasi epigona di titoli come GTO. Senza fare paragoni blasfemi, come nelle avventure del Great Teacher, anche qui i disegni riescono a far ridere giocando con la mimica facciale, laddove ogni espressione mostra perfettamente l'assurdità e il picco emotivo dei personaggi. Questo permette quindi uno scorrere fluido della parte testuale a favore di una immediatezza essenziale al giorno d’oggi, per una storia che fa del brio e dell’allegria il suo mood.
La stessa tecnica stilistica è piuttosto semplice ma appunto molto espressiva e accattivante, adattandosi all'atmosfera della storia che, unita a una scrittura ad alto tasso di facezia, rende la lettura un piacevole passatempo in cui concedersi quell’attimo meritato di puro svago. Questo però, lo ripeto, a patto che si voglia entrare nel girotondo della pazzia che ci regala questa dissennata carovana di personaggi .
Goen pubblica l'opera, dal 31 marzo, nel classico formato tankobon 13x18, brossurato, 196 pagine con sovraccopertina al prezzo di 6,50 euro. Il primo volume ha beneficato di due variant, una esclusiva all’ultimo Romics, e una cut price a 3,50 euro. Il volume è stampato in Turchia e, almeno la copia in nostro possesso acquistata in fiera, non presenta vignette scure, cosa riscontrata purtroppo in altri titoli di dell'editore. Lato traduzione, annoto quello che sembra affliggere le opere di Goen da qualche tempo, ovvero la probabile mancanza di controllo ed editing. Questo rende legnosi alcuni discorsi, che andrebbero adattati meglio, senza contare la punteggiatura a volte assente.
Dopo tanta richiesta ora viene la vera sfida per questo titolo insomma. Riuscirà Grand Blue a conquistarsi la sua fetta di appassionati? O sarà l’ennesimo fuoco di paglia del web? Questo dipenderà tutto dall’editore, che dovrà essere regolare con le uscite e la qualità delle stesse, e ovviamente dai fan che fino a poco tempo fa ne chiedevano a gran voce l’arrivo qui da noi.
Ognuno ha le proprie opinioni
Hanno praticamente azzeccato il solo logo e il titolo, tutto il resto è da rifare.
Qualsiasi persona ho sentito parla di retini bruciati...
A me non è sembrata così malvagia...
Comunque è un bene il fatto che sia arrivata questa serie vista la tanta richiesta. Non potrò seguirla e un po' mi spiace, ma leggere il volume dopo tanto tempo mi ha fatto ricordare le risate che mi sono fatto ai tempi con l'anime!
Nel suo genere (commedia/demenziale) lo è eccome e lo dico da persona che è in pari con i capitoli usciti fin ora in Giappone, dopo 20 volumi continua ancora farmi divertire e per me l'autore è un genio per le gag che sono spettacolari
Non è detto che in futuro non ci siano😉
Parlando dell'edizione come accennato anche da altri i retini sono bruciati e questo è un grave errore, la traduzione per fortuna è in italiano quindi non boccio del tutto l'edizione sperando che nei prossimi volumi ci sia più cura... purtroppo è stato licenziato da Goen se fosse stato preso da un altro editore il manga sarebbe stato più curato e valorizzato...
Ma adesso che ce l'avete, il solo prezzo da pagare è che ce l'ha Goen.
se vi toccava un manga di quando ero pischello allora si erano disatrosi
Non penso costi tanto meno farlo stampare all’estero, anche perché poi devi aggiungere le spese di trasporto.
Più che altro penso, è una teoria personale, che possano essersi affidati a stamperie straniere perché tuttora c’è un problema di reperibilità dei materiali, infatti vari manga, ma vale anche per i libri, vengono tuttora rimandati… e se io ho una stamperia, tra una panini a caso che mi garantisce tot lavoro costantemente, e una goen, che magari mi chiede di stampare tot volumi in una volta e poi non si sa quando mi darà altro lavoro, prediligo usare le risorse limitate per mantenere il rapporto con panini.
Prendo te come esempio per rispondere anche agli altri.
Allora effettivamente come scritto nella recensione non c’è il problema dei neri carichi che è capitato in altri volumi.
Però c’è comunque qualche problema con i retini, non so se sia questo che intendete per bruciati: per fare un esempio nella vignetta presente nell’articolo col primo piano di Iori, non si dovrebbero vedere quella tipo punteggiatura sulla spalla e nei capelli, ma dovrebbe essere tipo un grigio sfumato.
Però pensavo fosse un problema dovuto alla definizione del materiale da cui è stata fatta la stampa, e li non penso centri direttamente goen… però sono supposizioni, non sono esperto…
Penso che questa cosa della reperibilità dei materiali, tipo la carta sia un motivo in più per cercare di fare un edizione fatta come si deve, facendo le cose fatte un tanto al metro è come sprecare materiale...
fa un po' temere, un cattivo adattamento può uccidere un manga comico.
Ho letto ieri La Stella dei Giants #2, 24.90 EURO di manga e c'erano tante di quelle sbavature e macchie di inchiostro... in generale la qualità in questo periodo è quella che è... per tutte le case editrici
dynit è ridicolo come si ostini a far pagare 12.50 qualsiasi manga
manga da 200 pagine
io capisco possano esserci edizioni più care ma che tutti costino cosi tanto è un furto
tra loro e le altre case editrici ci sono anche 6 euro di differenza per un volume
sono vergognosi e non dovremmo comprare niente di loro
goen su amazon ci mette sempre qualche giorno in più per essere disponibile
vedrai che entro fine settimana prossima è disponibile
anche con planet è la stessa cosa
Taciturno, eh?
Io anni fa ho visto e apprezzato l'anime mentre il manga non rendendo altrettanto bene non l'ho più continuato aspettando invece la seconda stagione, comunque sia il motivo di tanta richiesta non è tanto perchè sia l'erede di Berserk o di Monster ma semplicemente che per diversi anni è stato il manga più popolare a non essere disponibile in Italia, mentre nel frattempo venivano annunciati e pubblicati altri titoli con un decimo del potenziale pubblico interessato (poi oltre a Grand Blue ce n'era un altro attrettanto famoso e da pochi mesi disponibile ma ora non ricordo il nome)
Da una vita addirittura...
Mah, insomma, l'ho iniziato a sentir nominare solo di recente.
Ma poi cosa c'entrerebbero Berserk e Monster? Chi ha mai parlato di eredi di quel tipo? Non c'azzeccava granchè l'affermazione di prima anche perchè credo nessuno si sia mai fatto addirittura un'idea del genere per sto fumetto qua.
L'ho scritto nel commento sopra, non so se è quello che intendono gli altri, ma il problema che vedo io è: prendi l'immagine di lui in primo piano nella notizia... quelle specie di puntini che si vedono sulle spalle e sui capelli dovrebbero essere un grigio sfumato... ma a me sembra più un problema di bassa risoluzione dell'immagine che hanno usato per stampare...
Si, immagino sia quello il problema. Ho provato a confrontare alcune tavole presenti in questa news con quelle che si trovano online. Ciò che balza subito all'occhio da questo raffronto sono i grigi non uniformi dell'edizione Goen, che lasciano intravedere le griglie nelle zone in cui sono stati applicati i retini (ombre, sfondi, ecc.).
Questa immagine è esplicativa in tal senso.
Quella presa in questione si, ma in altre tavole i retini sono andati proprio a puttan*; come ad esempio nell'immagine prima di quella sopra citata.
Scusa l’ignoranza, ma cosa sarebbe 🤔
Si voleva essere solo una battuta sul fatto che non sia ultrarichiesto tanto per la sua qualità ma piuttosto per la sua popolarità, e anche per lo strano fatto che sia stato pubblicato solamente ora a praticamente 5 anni dal suo picco di fama
Poi per carità non volevo nemmeno dire che fosse brutto, a livello di manga di genere commedia demenziale è probabilmente nella top 3 di sempre
È un problema che si verifica a livello di stampa dei file del manga. Per farla semplice è quando vedi i puntini al posto di quelle che dovrebbero essere neri o grigi sfumati. Succede quando la stampa avviene non nella risoluzione adatta ai file bitmap mandati dai giapponesi
Grazie mille dell’informazione… mi sembrava fosse un problema di risoluzione di immagini infatti
Praticamente Goen stampa in JPEG
Goen non stampa nulla, sono le tipografie di cui si avvalgono loro (e non solo loro visto che in moiré affligge anche altri titoli di altri editori) che pensano di stampare in semplice bianco e nero quando in realtà parecchi manga hanno sfumature di grigi e neri. Se non si indovina l' esatta risoluzione l' effetto retinato esce fuori.
Ma non vuol dire stampare in JPEG
La sequenza di cui parli è un sogno che Iori fa prima di risvegliarsi nudo fuori l'università.
Comunque, capisco che adesso avete imparato la parola "legnoso", ma questo non significa che dobbiate usarla a tutto spiano anche quando non serve. Ci sono, sì, un paio di frasi che potevano essere scritte meglio, ma nel complesso i dialoghi sono scorrevoli. Il problema di questa edizione non è assolutamente l'adattamento italiano, ma la qualità della stampa, come già è stato fatto notare da altri.
Grazie. Non si capiva affatto dalla narrazione perciò mi ero confuso.
La parte dove Iori parla con il senpai la prima volta, quando fanno il discorso sul provare o no a fare immersioni, ha dei dialoghi poco chiari. Di solito non ci faccio caso, ma qua l'ho avvertito in maniera pesante.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.