Facciamo quindi un viaggio nella prima puntata per vedere cosa l'ha resa tanto amata tra i fan.
Partiamo con l'account Twitter ufficiale della serie, in cui sono stati presentati alcuni retroscena dell'animazione, considerati interessanti anche dai non addetti ai lavori. Ad esempio, è stato svelato un passaggio del processo di animazione di quella che è forse la scena madre del primo episodio:
Behind the Scenes! 🧟♂️🎬
— Zom 100: Bucket List of the Dead (@Zom100_EN) July 11, 2023
Production sequence from the exhilarating #Zom100 Episode 1 scene where Akira escapes from zombies! 🔥 pic.twitter.com/5sXUepcNW0
La forza delle animazioni che il primo episodio ha regalato sotto la direzione esperta di Hiroaki Karasu, che ha recentemente coperto la medesima posizione per Summer Time Rendering, ha fatto brillare animatori già stelle di Komi Can't Communicate: Haruyoshi Nomura, Fuminori Ishimaru, William Lee e Hayato Torii, il quale ha animato la sequenza introduttiva del "caos dell'apocalisse" in mezzo agli edifici in fiamme con una soggettiva adrenalinica.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza un grande direttore d'orchestra. Il regista e storyboarder dell'episodio (e della serie) è il Kazuki Kawagoe di Komi Can't Communicate che a BUG FILMS ha fatto un lavoro eccellente nell'impiegare tutti i mezzi che l'animazione metteva a sua disposizione.
Assieme a Naho Hasegawa alla direzione della fotografia, che ha saputo dare un'estetica alla visione del regista, Kawagoe ha avuto poca paura nel declinare il concetto di libertà: se da un lato la puntata si riempie di soggettive per aumentare l'immedesimazione con il protagonista (e insomma, non è poi così difficile provare empatia per un giovane impiegato sovrasfruttato), dall'altra la telecamera impazzisce nel bel mezzo del declino della società, rispecchiando sia le emozioni incomprensibili del protagonista, sia la volontà di consegnare agli animatori delle transizioni e dei cut in cui osare, senza aver paura di sporcarsi le mani. Smears, impact frames, estremamente dettagliati seppur audaci, hanno regalato agli animatori molta libertà espressiva. Soprattutto considerando che questo primo episodio adatta pochissime pagine del manga.
Un'altra cosa che salta all'occhio è l'uso della color palette, adattata dalla color designer Aya Ochi. Quest'ultima ha uno spettro di adattabilità davvero molto ampio, considerando il suo repertorio professionale che spazia da Wandering Son, Summer Time Rendering fino all'eclettico Summer Wars di Mamoru Hosoda.
La vita del giovane protagonista, dai colori sgargianti e pieni di speranza, man mano si spegne, letteralmente, per scemare verso la scala di grigi sempre più contrassegnati da forti contrasti e ombre: la luce delle aspettative di Akira visivamente perde vita, arrugginendo e calcificandosi in una routine grigia e insostenibile che piano piano gli sfugge di mano. Dai contrasti del nero e del bianco, si passa subito a un altro contrasto fortissimo: i colori di libertà causati dall'impensabile apocalisse zombie. Paradossale come un cataclisma possa rendere felice un ragazzo, ma ecco che rincorso dai mostri e privo di alcuna restrizione lavorativa, Akira ritorna a respirare e sprizzare di vita e colori.
アニメ・ゾン100第1話ご視聴ありがとうございました!
— 川越 一生 (@kazuki_kawagoe) July 9, 2023
↓本作ゾンビデザイン福地純平さんの走るゾンビ参考です。かわいいですね。
来週も宜しくお願いします!#ゾン100#zom100 pic.twitter.com/4hJlgNk1Z2
Qui sopra, invece possiamo vedere il design degli zombie fatto da Junpei Fukuchi.
La prima puntata è stata dunque d'impatto, e ha solleticato la curiosità anche di chi non fosse particolarmente interessato alla serie. Non ci resta che aspettare e vedere se lo staff riuscirà a tenere alta l'asticella dell'intero anime.
Ricordiamo che mentre il manga in Italia è serializzato da J-POP Manga, la serie può essere vista su Crunchyroll.
Fonti consultate:
Comicbook.com
Sakuga Blog
Il primo volume te lo consiglio senza problemi, se invece volevi acquistare tutti quelli già disponibili meglio aspettare almeno che finisca la prima stagione perchè almeno per me è andato un pò in decrescendo...
Eccomi! Fosse stato uno oneshot o comunque un'opera breve l'avrei apprezzato.
Ma secondo wikipedia sono già usciti 14 volumi del manga e di conseguenza trovo inappropriata la scelta. Sia la premessa del "lavorare per una black company fa schifo, molto meglio l'apocalisse zombie" che la contrapposizione fra "il mondo monocolore dell'ufficio" e "il mondo esterno dai colori vivaci" funzionano SOLO se dura poco e vuoi dare risalto alla metaforetta. Non deve durare a lungo o rischia di perdere qualsiasi significato.
Non ho letto il manga e non so come procede la storia, ma al 14esimo volume spero vivamente che non stiano ancora battendo sul ferro di quella metafora perché in caso è chiaramente freddo già da un pezzo.
Concludo dicendo che, se nell'anime pian piano i colori torneranno normali, rivaluterò completamente il mio giudizio sulla scelta dei colori. Sarebbe bello, a mio avviso, che una volta concluso l'incanto dei primi giorni torni tutto normale. Una volta che ciò che era novità diventa normalità non ha senso mantenere quei colori inverosimili (come uno studio Trigger qualunque).
Purtroppo guardando le key visual a giro dubito fortemente che ci sarà questo cambio.
Per quanto ne so se ti licenzi questo diventa una macchia indelebile sul tuo curriculum e poi trovare lavoro nel tuo stesso settore diventa molto più difficile
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.