Dal Giappone le news in pillole di novembre 2024
Gadget, nuove norme per turisti, classifiche e molto altro
di Hachi194
Un po' il forte dubbio che i giapponesi non masticassero bene l'inglese l'avevamo sempre avuto, ma ora questo dubbio è molto più reale. Infatti l'Education First, una società di istruzione internazionale con sede a Ginevra, ha pubblicato come fa ogni anno dal 2011 un English Proficiency Index (EPI), il più grande del suo genere in tutto il mondo. Infatti prevede di sottoporre a test 2,1 milioni di persone provenienti da 116 paesi e regioni per i quali l'inglese non è considerato la lingua madre e i risultati servono per ottenere un ranking mondiale sulla conoscenza della lingua inglese nelle varie parti del mondo. Gli esami sono stati valutati con 800 punti come massimo raggiungibile e quest'anno il punteggio medio tra tutti i partecipanti è stato di 477 punti. I paesi sono stati quindi raggruppati in cinque fasce di competenza che vanno da molto alta, ad alta, moderata, bassa e molto bassa.
Se l'Italia si piazza al 46esimo posto con una competenza moderata, il Giappone invece è molto più in basso, collocandosi al 92° posto con una competenza bassa, peggiorando il risultato dello scorso anno (87°posto). Inoltre si è visto che i candidati di età compresa tra 18 e 25 anni hanno ottenuto risultati significativamente inferiori rispetto a quelli di età pari o superiore a 26 anni.
Fra le cause di questa debacle sembrano esserci una forte enfasi sulla grammatica rispetto alla conversazione orale, insegnanti che non raggiungono i parametri di competenza linguistica a causa della miriade di responsabilità di cui sono investiti e una diminuzione della motivazione, soprattutto a causa della pandemia, che si traduce nel fatto che gli studenti giapponesi semplicemente non ritengono che l'inglese sia necessario per vivere e lavorare in Giappone.
Amate tanto i cani ma non potete permettervi di tenerne uno in casa? Siete anche freddolosi? Ci pensa la ditta Felissimo che con il suo sito di piccoli e grandi gadget può essere davvero una miniera d'oro di idee! Ha infatti messo in vendita una borsa dell'acqua calda che riproduce perfettamente le fattezze di uno shiba inu che dorme! Raffigurato in posizione rannicchiata, è fatto con un tessuto che imita la pelliccia dell'animale per dare un tocco di maggior realismo. Il tutto per 5.720 yen (poco meno di 35 euro).
Nel quartiere Sumida di Tokyo sorge la SkyTree, ma chi visita la zona è bene che sappia che nasconde una lunga storia che parte dal periodo Edo, quando il fiume omonimo era la via principale attraverso cui nuovi beni e idee arrivavano alla capitale. Anche per questo si è deciso di tenere una serie di eventi speciali sulla piattaforma della torre a 350 metri di altezza che vedranno protagonisti geisha e lottatori di sumo.
Questi spettacoli si terrano al di fuori del normale orario di apertura dello Skytree e in particolare quello con le geisha sarà dalle 22 fino alle 00:30, mentre l'evento di sumo inizierà alle 5:30 e terminerà alle 8 del mattino.
Nel programma è previsto un bento per la colazione preparato con ingredienti locali di Tokyo se si va a vedere il sumo e bevande, snack e persino una tazza di sakè realizzata nello stile tradizionale di Tokyo, l'Edo Kiriko, da portare a casa se si va a vedere invece lo spettacolo serale.
Entrambi gli eventi includeranno anche un servizio fotografico professionale: un fotografo scatterà delle foto o con il panorama notturno alle spalle o con un lottatore di sumo a fianco.
L'evento notturno delle geisha ha avuto luogo questo mese il 26 novembre ma sarà riproposto nuovamente il 15 febbraio 2025, mentre l'evento mattutino di sumo è stato il 27 novembre e avrà luogo anche il 16 dicembre. Entrambi sono limitati a 20 partecipanti al giorno e costano 100.000 yen (circa 600 euro) a persona per l'evento di sumo e 150.000 yen a persona (circa 900 EURO) per vedere le geisha.
Magari non conoscete il suo nome, ma se bazzicate sui social, sicuramente avrete visto foto meravigliose in cui è ritratto un luogo incantato, spesso sotto uno spesso manto di neve. Sto parlando di Ginzan Onsen, situato sulle montagne della prefettura di Yamagata, uno dei quartieri termali più belli del Giappone e particolarmente mozzafiato nei mesi invernali, quando le file di ryokan con la loro classica architettura sono ricoperte di neve e dopo il tramonto le viuzze che costeggiano il fiume sono immerse nella luce soffusa dei lampioni a gas. Purtroppo questo essere così "instagrammabile" sta rendendo il soggiorno in zona complicato e perciò la Ginzan Hot Spring Association ha annunciato che istituirà un limite al numero di visitatori giornalieri ammessi nel quartiere e non ne consentirà affatto l'ingresso dopo una certa ora.
La decisione è stata presa dopo diversi anni di discussioni su come gestire le folle sempre più numerose di turisti in gita di un giorno (che quindi non pernottavano in città). Durante i periodi di maggiore affluenza, si è arrivati addirittura ad alterchi verbali tra visitatori che si contendevano le posizioni migliori da cui scattare fotografie, pedoni che ignoravano le norme di sicurezza stradale e strade talmente trafficate da impedire alle ambulanze di entrare e uscire rapidamente dalla zona in caso di emergenze.
Con il nuovo sistema, ai visitatori in gita giornaliera viene chiesto di prendere un bus navetta a pagamento per Ginzan Onsen dal centro visitatori Taisho Romankan, situato più in basso. Tra le 9:00 e le 16:00, non ci saranno limiti al numero di visitatori giornalieri ammessi, ma dalle 17:00 alle 20:00 solo un massimo di 100 visitatori giornalieri all'ora potranno entrare a Ginzan Onsen e dovranno avere una prenotazione. Il bus navetta costerà 1.150 yen (circa 7 euro) a persona.
Dopo le 20:00, solo i veicoli aziendali/ufficiali potranno entrare o uscire da Ginzan Onsen, quindi l'accesso alla zona sarà sostanzialmente riservato agli ospiti dell'hotel/ristorante, al personale e ai residenti locali.
Ai turisti in gita senza "biglietto" sarà chiesto di lasciare Ginzan Onsen entro le 17:00. I biglietti per entrare a Ginzan Onsen possono essere prenotati online, mentre non è possibile farlo per la corsa obbligatoria in bus navetta. La norma entrerà in vigore il 23 dicembre e dovrebbe restare in vigore fino alla fine di marzo.
Hello Kitty compie 50 anni e tutti vogliono celebrare la mitica gattina. Ultimo ma non ultimo arriva Fender, il leggendario produttore di chitarre, che dopo aver aperto il suo flagship store a Tokyo, ora propone la Made In Japan Fender Limited Edition Hello Kitty Stratocaster, disponibile solo nel negozio di Tokyo al prezzo di 330.000 yen (circa 2.000 euro) ovviamente customizzata con fiocchetti e una Kitty che sbuca fuori da essi.
Per chi invece non è in Giappone ma vuole lo stesso una chitarra con l'iconica gattina, ecco disponibili in tutti gli store del marchio le eleganti Limited Edition Hello Kitty Stratocaster, reboot dei modelli originali Squier, disponibili in rosa o bianco a 74.800 yen (circa 450 euro). Inoltre sono proposti anche tutti gli accessori in stile kawaii, come cavi, pedali, borse per chitarra e altro così come una serie di articoli di abbigliamento e lifestyle.
Una collezione che spesso si faceva in famiglia era quella dei piatti decorativi, con stampigliato l'anno sopra. Se vogliamo dare un tocco originale a questa collezione ecco che ci pensa la Noritake, un'azienda di ceramiche pregiate con sede a Nagoya che quest'anno celebra il 120° anniversario della sua fondazione e lo fa proponendo per il 2025 un piatto dedicato a Totoro e ricco di adorabili piccoli dettagli.
Nella scatola è presente anche un reggi piatto in legno, tutto per 8.800 yen (circa 60 euro). Può essere preordinato online e se il lotto di produzione programmato (in quantità però non specificata) non si esaurisce durante il periodo di preordine, le unità rimanenti saranno offerte per l'acquisto immediato in negozio in una data successiva, ancora da annunciare.
La cucina giapponese, oltre ad essere buona, è spesso molto bella, soprattutto quando si parla di dolci e ce lo conferma l'ultima creazione della catena di panetterie Kimuraya Sohonten, il "pane tanuki". Ispirato agli adorabili "cani procione" giapponesi, nel folklore giapponese, i tanuki sono noti per essere creature mutaforma, imbroglioni e un po' dispettosi.
Quindi non stupisce che all'interno di questo pane ci sia una sorpresa: una buonissima crema al cioccolato!
Nello stesso periodo nei negozi della catena si poteva trovare anche una nuova variante stagionale del melonpan, ripieno questa volta di marmellata di fagioli dolci infusa con kabocha.
Quando arriva il freddo nelle case giapponesi si tira fuori il kotatsu, un tavolino con una coperta che nasconde un fornellino per poter starsene al calduccio. Ma per i nostri amici a quattro zampe potrebbe essere pericoloso stare vicino alle resistenze elettriche, quindi il marchio giapponese di articoli per la casa Dinos ha lanciato un nuovo kotatsu pensato apposta per loro che non usa elettricità o brace, quindi non c'è il rischio di cortocircuiti o incendi. Questo grazie alla tecnologia Heat Loop brevettata da Dinos, utilizzata anche nella linea di biancheria da letto più venduta del marchio, che promette isolamento e ritenzione del calore.
Il kotatsu per animali domestici si monta facilmente ed è composto da tre parti principali: il tavolo stesso (45 x 30 x 30 centimetri), una coperta futon da tavolo (100 x 115 centimetri) e una coperta futon opzionale da pavimento (42 x 52 centimetri). Sebbene non sia adatto a cani di taglia grande, il prodotto è sicuramente un comodo ritrovo per gatti e amici canini di taglia piccola che amano la penombra e la sensazione di essere circondati da qualcosa di morbido.
Il kotatsu per animali domestici di Dinos come set da tre pezzi (tavolo, coperta da futon da tavolo, coperta da futon da pavimento) costa 18.880 yen (circa 115 euro) o come set da due pezzi (tavolo, coperta da futon da tavolo) per 14.900 yen (circa 90 euro).
Uno dei pilastri della città di Osaka sono le obachan, signore di mezza età, vestite con colori e stampe sgargianti, dalla parlantina irrefrenabile. La catena di panetterie della città Cookhouse ha deciso di rendere loro omaggio con l'Okan Pan che riunisce i tre pilastri della cultura di Osaka: cibo straordinario, umorismo e quell'inconfondibile fascino obachan, in un unico pacchetto. Il nome del dolce deriva dall'unione di "okan", termine locale affettuoso per "madre" e "pan" che significa "pane". Utilizzando come base il loro panino al latte più venduto, Cookhouse ha creato due gusti appetitosi: crema pasticcera e cioccolato e ha impresso su ciascuno il volto della loro mascotte, Okan, un personaggio il cui stile e personalità incarnano l'essenza di una obachan di Osaka.
Ogni confezione di Okan Pan contiene anche una dose di classico umorismo da obachan, come ad esempio:
"Perché piangi? Vuoi delle caramelle?"
"Qualcuno noterà i tuoi lati positivi. Probabilmente."
"Ogni ruga è la prova di una vita piena di risate."
"Oh, smettila di adularmi! Non ne trarrai alcun vantaggio, lo sai."
"Potrei parlare per cinque ore, ma svengo se resto in silenzio anche solo per cinque minuti."
Confezionati in set da sei, con tre panini alla crema e tre al cioccolato, costano 972 yen (circa 6 euro) e sono disponibili in tutti i punti vendita Cookhouse di Osaka.
Fonte consultata:
SoraNews