Recensione
Cross Game
8.0/10
Anime sportivo ben realizzato e coinvolgente per le dinamiche mai noiose, nonostante le 50 puntate e tuttosommato divertenti.
La storia si distribuisce bene lungo tutta la serie, non ci sono salti temporali ingiustificati e 50 puntate per raccontare 3 anni sportivi delle superiori sono più che giusti. Un bel lavoro ma non un capolavoro, le storie sono si avvincenti e le partite ben realizzate ma quello che manca è un pò il carisma da parte dei personaggi, non traspare mai un vero furore agonistico e il fatto che molte puntate abbiano il baseball come contorno e non come protagonista, agli amanti del genere sportivo da competizione, potrebbe far storcere il naso.
Nonostante i personaggi appaiano un pò molli e non suscitino un particolare pathos neppure nei momenti clue, fatta eccezione per sporadici casi, risultano comunque abbastanza coinvolgenti e simpatici per la semplicità e la limpidezza delle loro personalità.
La trama come già detto tratta un giovane ragazzo mediamente attratto dal baseball e che entrato alle superiori decide di prenderlo sul serio col club del suo liceo e di puntare al Koshien (il torneo nazionale per scuole superiori) quasi più per le aspettative di una sua amica d'infanzia e la sorella di quest'ultima, probabilmente l'unico reale personaggio che incarna l'animo della giocatrice quanto a dedizione e grinta, che dal canto suo risulta essere completamente coinvolta da questo sport sin dalla nascita.
Amando questa tipologia di anime avrei optato anche per un voto più alto, purtroppo un 8 è già più che sufficiente per alcuni, a mio avviso, errori di valutazione degli autori.
In primo luogo come già detto la mancanza di eccentricità ed egocentrismo da parte dei personaggi, soprattutto del protagonista, che però come viene spiegato nel corso dell'anime, è proprio ciò che si sono prefitti gli ideatori dell'manga originale, ovvero un ragazzo normale, che però in un contesto dove la fame di vittoria deve essere tutto o quasi un pò sfigura.
Secondo punto, secondo me il più grave in assoluto, è l'evoluzione anormale del ragazzo. Mi spiego, è vero che per lanciare una pallina da baseball, anche se non sei tecnicamente un mostro, non significa che non possa essere veloce e potente, ma su...un ragazzino manco maggiorenne che spara una fastball a 160 km/h è un pò esagerato, soprattutto senza aver mai avuto fino alle scuole superiori un vero insegnante e pur essendosi allenato a rinforzare braccio e spalla e mettiamoci pure un talento naturale, senza una giusta impostazione delle basi e della tecnica preliminare è praticamente impossibile.
Ad ogni modo per un non esperto o non particolare intenditore dello sport in se è un ottimo progetto che emoziona sotto molti punti di vista e che si lascia ben vedere per tutte le 50 puntate senza sfigurare se paragonato a colossal, ovviamente a mio giudizio, come Major.
La storia si distribuisce bene lungo tutta la serie, non ci sono salti temporali ingiustificati e 50 puntate per raccontare 3 anni sportivi delle superiori sono più che giusti. Un bel lavoro ma non un capolavoro, le storie sono si avvincenti e le partite ben realizzate ma quello che manca è un pò il carisma da parte dei personaggi, non traspare mai un vero furore agonistico e il fatto che molte puntate abbiano il baseball come contorno e non come protagonista, agli amanti del genere sportivo da competizione, potrebbe far storcere il naso.
Nonostante i personaggi appaiano un pò molli e non suscitino un particolare pathos neppure nei momenti clue, fatta eccezione per sporadici casi, risultano comunque abbastanza coinvolgenti e simpatici per la semplicità e la limpidezza delle loro personalità.
La trama come già detto tratta un giovane ragazzo mediamente attratto dal baseball e che entrato alle superiori decide di prenderlo sul serio col club del suo liceo e di puntare al Koshien (il torneo nazionale per scuole superiori) quasi più per le aspettative di una sua amica d'infanzia e la sorella di quest'ultima, probabilmente l'unico reale personaggio che incarna l'animo della giocatrice quanto a dedizione e grinta, che dal canto suo risulta essere completamente coinvolta da questo sport sin dalla nascita.
Amando questa tipologia di anime avrei optato anche per un voto più alto, purtroppo un 8 è già più che sufficiente per alcuni, a mio avviso, errori di valutazione degli autori.
In primo luogo come già detto la mancanza di eccentricità ed egocentrismo da parte dei personaggi, soprattutto del protagonista, che però come viene spiegato nel corso dell'anime, è proprio ciò che si sono prefitti gli ideatori dell'manga originale, ovvero un ragazzo normale, che però in un contesto dove la fame di vittoria deve essere tutto o quasi un pò sfigura.
Secondo punto, secondo me il più grave in assoluto, è l'evoluzione anormale del ragazzo. Mi spiego, è vero che per lanciare una pallina da baseball, anche se non sei tecnicamente un mostro, non significa che non possa essere veloce e potente, ma su...un ragazzino manco maggiorenne che spara una fastball a 160 km/h è un pò esagerato, soprattutto senza aver mai avuto fino alle scuole superiori un vero insegnante e pur essendosi allenato a rinforzare braccio e spalla e mettiamoci pure un talento naturale, senza una giusta impostazione delle basi e della tecnica preliminare è praticamente impossibile.
Ad ogni modo per un non esperto o non particolare intenditore dello sport in se è un ottimo progetto che emoziona sotto molti punti di vista e che si lascia ben vedere per tutte le 50 puntate senza sfigurare se paragonato a colossal, ovviamente a mio giudizio, come Major.