Recensione
Naruto
8.0/10
"Naruto" è un manga che non ha certo bisogno di presentazioni, vista la fama (a mio parere giustificata) di cui ha goduto negli ultimi anni. Premesso che nel recensire un qualsiasi prodotto sia difficile -se non impossibile- prescindere dalla componente soggettiva di gusto, cercherò di chiarire il mio voto analizzando le tre componenti principali dell'opera: la trama, i personaggi e i disegni.
Trama: le avventure del giovane Naruto Uzumaki e del mondo dei ninja ideato da Kishimoto sono talmente varie che stilare una sinossi risulta impresa davvero ardua; il perno centrale dell'intera vicenda è Naruto, ragazzino rimasto orfano dalla nascita, tremendamente imbranato ed esuberante che porta con sé, però, una grande dote: una forza di volontà davvero fuori dal comune, alimentata dal sogno di diventare Hokage, il ninja capo del villaggio della Foglia, suo natio. Da questa principale figura si snoda una trama avvincente, che coinvolge molti altri personaggi tra compagni e rivali, amici e nemici, e che tratta tematiche apparentemente banali quali l'amicizia e la solitudine in maniera originale e toccante. Il male affrontato in Naruto, difatti, non è il classico male incarnato dal nemico che vuole dominare il mondo per una semplice sete di potere, bensì ci troviamo di fronte ad un male "maturo", sempre spinto da motivazioni che affondano le loro radici nel dolore e nelle tragiche sventure che contraddistinguono (forse anche in maniera eccessiva) i personaggi. Tuttavia non è oro tutto quel che luccica: dal punto di vista narrativo l'opera di Kishimoto presenta un progressivo "sgretolamento", in modo particolare nella seconda metà. Sia ben chiaro, la lettura risulta comunque piacevole, ma l'impressione di "brodo allungato" non può non essere percepita, soprattutto in determinati punti, ed il naso si storce ancor di più di fronte ad una parte finale certamente risolta frettolosamente, al di là poi del giudizio personale di ognuno. Da segnalare, infine, sempre in concomitanza con la seconda parte del manga, un incremento significativo della componente di power-up dei personaggi, in particolare Naruto, che mi guardo bene dal segnalare come critica o pregio, in quanto ritengo sia totalmente a discrezione dei diversi lettori. I combattimenti sono frequenti, ben congegnati e mai banali o scontati. Per le ragioni sopra esplicate il mio voto alla trama di Naruto è 8: colpi di scena, intreccio narrativo ben strutturato e quasi mai banale, misteri, combattimenti al limite e tante emozioni possono certamente sopperire al rischio di storcere un po' il naso in taluni punti, soprattutto mano a mano che ci si avvicina alla parte finale.
Personaggi: a mio parere, il vero punto di forza del manga. La loro caratterizzazione è quasi impeccabile, e il maggior punto di pregio che va riconosciuto al mangaka è il fatto che non siano affatto pochi. Nonostante ciò, infatti, la maggior parte di essi è analizzata con precisione, a partire dalla storia personale di ciascuno fino a seguire un percorso evolutivo che quasi mai appare sconsiderato o fuori luogo. :quasi, appunto, poiché anche qui, seppur per poco - sempre a parer mio - non raggiungiamo la perfezione. Sebbene siano pochi, ci sono alcuni personaggi di cui si perde il filo nel procedere della vicenda, altri che non si capisce bene dove siano inseriti nella quadratura finale del cerchio. Altra notazione da fare: la componente tragica da cui le storie della maggioranza dei personaggi - per non dire la totalità - trae spunto. Anche qui, a ciascuno, a secondo del gusto personale, la facoltà di annoverare tra i pregi o tra i difetti tale aspetto. Nel complesso, comunque, sappiate che anche qualora "Naruto" dovesse non piacervi nella maniera più assoluta - concetto per me non concepibile (scherzo) - è estremamente difficile che non vi siano dei personaggi che vi porterete nel cuore, o che quantomeno vi abbiano colpito, per i motivi più disparati. Voto 9.
Disegni: il vero tallone d'Achille. Agli occhi di chi si appresta alla lettura di "Naruto" come primo manga, senza ulteriore esperienza, potrebbe anche sembrare che sia disegnato bene, ma basta un semplice confronto anche approssimativo e rapido con la maggior parte delle altre opere per accorgersi che la semplicità di tratto e figure - che potrebbe anche essere un pregio per quanto concerne la visione d'insieme della vignetta - nasconde, in realtà, dei limiti e delle mancanze. In modo particolare, ne saltano all'occhio due: le ombre e la prospettiva. L'approssimazione con cui vengono rese - o non rese - tali componenti ha effetti deleteri, chiaramente, anche più nel complesso; molte figure appaiono "spoglie", come prive di dettagli a causa della mancanza delle pieghe, ad esempio, su capelli e vestiti, mentre la prospettiva e il senso di profondità spesso mal resi rendono eccessivamente confusionari gli scontri più estremi ed elaborati. Alla luce di ciò, non mi sento di andare oltre la sufficienza per quanto riguarda questo aspetto. Tuttavia, non volendo con ciò per nulla intaccare l'importanza del disegno in un manga, non intendo penalizzare troppo l'opera in questione per questo aspetto poiché ritengo per trama e caratterizzazione dei personaggi che "Naruto" sia un manga assolutamente da leggere, o che meriti almeno un tentativo. Poi, è sempre la componente soggettiva di cui si accennava in apertura che la fa da padrona. Il mio voto finale, per cui, è 8, seppur nella consapevolezza che dal punto di vista prettamente tecnico vi sia, eccome, di meglio.
Trama: le avventure del giovane Naruto Uzumaki e del mondo dei ninja ideato da Kishimoto sono talmente varie che stilare una sinossi risulta impresa davvero ardua; il perno centrale dell'intera vicenda è Naruto, ragazzino rimasto orfano dalla nascita, tremendamente imbranato ed esuberante che porta con sé, però, una grande dote: una forza di volontà davvero fuori dal comune, alimentata dal sogno di diventare Hokage, il ninja capo del villaggio della Foglia, suo natio. Da questa principale figura si snoda una trama avvincente, che coinvolge molti altri personaggi tra compagni e rivali, amici e nemici, e che tratta tematiche apparentemente banali quali l'amicizia e la solitudine in maniera originale e toccante. Il male affrontato in Naruto, difatti, non è il classico male incarnato dal nemico che vuole dominare il mondo per una semplice sete di potere, bensì ci troviamo di fronte ad un male "maturo", sempre spinto da motivazioni che affondano le loro radici nel dolore e nelle tragiche sventure che contraddistinguono (forse anche in maniera eccessiva) i personaggi. Tuttavia non è oro tutto quel che luccica: dal punto di vista narrativo l'opera di Kishimoto presenta un progressivo "sgretolamento", in modo particolare nella seconda metà. Sia ben chiaro, la lettura risulta comunque piacevole, ma l'impressione di "brodo allungato" non può non essere percepita, soprattutto in determinati punti, ed il naso si storce ancor di più di fronte ad una parte finale certamente risolta frettolosamente, al di là poi del giudizio personale di ognuno. Da segnalare, infine, sempre in concomitanza con la seconda parte del manga, un incremento significativo della componente di power-up dei personaggi, in particolare Naruto, che mi guardo bene dal segnalare come critica o pregio, in quanto ritengo sia totalmente a discrezione dei diversi lettori. I combattimenti sono frequenti, ben congegnati e mai banali o scontati. Per le ragioni sopra esplicate il mio voto alla trama di Naruto è 8: colpi di scena, intreccio narrativo ben strutturato e quasi mai banale, misteri, combattimenti al limite e tante emozioni possono certamente sopperire al rischio di storcere un po' il naso in taluni punti, soprattutto mano a mano che ci si avvicina alla parte finale.
Personaggi: a mio parere, il vero punto di forza del manga. La loro caratterizzazione è quasi impeccabile, e il maggior punto di pregio che va riconosciuto al mangaka è il fatto che non siano affatto pochi. Nonostante ciò, infatti, la maggior parte di essi è analizzata con precisione, a partire dalla storia personale di ciascuno fino a seguire un percorso evolutivo che quasi mai appare sconsiderato o fuori luogo. :quasi, appunto, poiché anche qui, seppur per poco - sempre a parer mio - non raggiungiamo la perfezione. Sebbene siano pochi, ci sono alcuni personaggi di cui si perde il filo nel procedere della vicenda, altri che non si capisce bene dove siano inseriti nella quadratura finale del cerchio. Altra notazione da fare: la componente tragica da cui le storie della maggioranza dei personaggi - per non dire la totalità - trae spunto. Anche qui, a ciascuno, a secondo del gusto personale, la facoltà di annoverare tra i pregi o tra i difetti tale aspetto. Nel complesso, comunque, sappiate che anche qualora "Naruto" dovesse non piacervi nella maniera più assoluta - concetto per me non concepibile (scherzo) - è estremamente difficile che non vi siano dei personaggi che vi porterete nel cuore, o che quantomeno vi abbiano colpito, per i motivi più disparati. Voto 9.
Disegni: il vero tallone d'Achille. Agli occhi di chi si appresta alla lettura di "Naruto" come primo manga, senza ulteriore esperienza, potrebbe anche sembrare che sia disegnato bene, ma basta un semplice confronto anche approssimativo e rapido con la maggior parte delle altre opere per accorgersi che la semplicità di tratto e figure - che potrebbe anche essere un pregio per quanto concerne la visione d'insieme della vignetta - nasconde, in realtà, dei limiti e delle mancanze. In modo particolare, ne saltano all'occhio due: le ombre e la prospettiva. L'approssimazione con cui vengono rese - o non rese - tali componenti ha effetti deleteri, chiaramente, anche più nel complesso; molte figure appaiono "spoglie", come prive di dettagli a causa della mancanza delle pieghe, ad esempio, su capelli e vestiti, mentre la prospettiva e il senso di profondità spesso mal resi rendono eccessivamente confusionari gli scontri più estremi ed elaborati. Alla luce di ciò, non mi sento di andare oltre la sufficienza per quanto riguarda questo aspetto. Tuttavia, non volendo con ciò per nulla intaccare l'importanza del disegno in un manga, non intendo penalizzare troppo l'opera in questione per questo aspetto poiché ritengo per trama e caratterizzazione dei personaggi che "Naruto" sia un manga assolutamente da leggere, o che meriti almeno un tentativo. Poi, è sempre la componente soggettiva di cui si accennava in apertura che la fa da padrona. Il mio voto finale, per cui, è 8, seppur nella consapevolezza che dal punto di vista prettamente tecnico vi sia, eccome, di meglio.