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8.0/10
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Amore e Odio. Odio e amore, due facce della stessa medaglia che alimentano l'ardente fiamma di due giovani aspiranti "ninja" del Villaggio della Foglia: Naruto e Sasuke. Sebbene condividano un'infanzia molto dolorosa e sofferente a causa di particolari dinamiche familiari, i due protagonisti hanno scelto di intraprendere due percorsi completamente differenti per affermare e rafforzare i propri ideali: da una parte, Naruto è riuscito a convertire tutto quell'odio ingiustificato, provato da parte dell'intero Villaggio della Foglia, nel determinante proposito di diventare Hogake (Leader del Villaggio) e provare a cambiare la visione distorta dei suoi concittadini. Naturalmente l'evoluzione del giovane ninja non è avvenuta in maniera improvvisa, dall'oggi al domani, ma è dovuta al costante influsso positivo di quelle pochissime persone (ai primordi solo il Maestro Iruka) che non l'hanno abbandonato e si sono sempre occupati di lui. D'altro canto, Sasuke ha potuto contare, seppur per breve tempo nell'infanzia, prima sull'appoggio della propria famiglia e poi di tutti coloro che lo circondano. Compagni, insegnanti, alti esponenti del Villaggio hanno sempre avuto una grande considerazione del ragazzo a causa delle sue potenti abilità innate e dello strabiliante genio nei combattimenti. Tuttavia a Sasuke questa vicinanza da parte delle persone, il rapporto di amicizia/rivalità con il suo compagno Naruto non sono serviti a placare quello sconfinato odio provato nei confronti di suo fratello, Itachi. Il ragazzo è così ossessionato da suo fratello, da bramare solo ed esclusivamente la vendetta, mettendo qualsiasi valore da parte, dall'amicizia all'amore per la propria patria. L'unico desiderio, obbiettivo di Sasuke è quello di possedere il potere necessario per uccidere suo fratello, nient'altro esiste all'interno della sua coscienza, un unico obbiettivo, un unico scopo, il quale lo ha logorato e accecato a tal punto da servirsi anche dei suoi più acerrimi nemici, pur di acquistare sempre più potere e ridurre la distanza con Itachi.
Dunque tutto ruota attorno all'esercizio di questi due potentissimi sentimenti che rappresentano la forza di volontà dei due ninja nel raggiungimento dei corrispettivi obbiettivi, e, sebbene all'apparenza inconciliabili, i loro percorsi finiranno inesorabilmente per intrecciarsi tra loro.

La necessità di descrivere gli altri centinaia di personaggi presenti nella serie diviene esigua nella misura in cui duecentoventi episodi probabilmente sono anche troppi, dato anche il numero di filler esagerato e di personaggi stessi che non rivedremo mai più. All'interno della serie esiste un vero e proprio attaccamento morboso ai filler, i quali hanno smorzato più e più volte la prosecuzione narrativa della trama! Con la scusa del diventare più forti e il compito di scoprire il covo del potente Orochimaru, le varie squadre di ninja vengono continuamente inviate in missione, e ogni benedetta volta con l'illusione da parte dello spettatore di poter trovare qualche sorta di indizio o quantomeno attribuire un senso a ciò a cui si sta assistendo.
Arriviamo, dunque, a parlare del principale antagonista in questa serie, nemico giurato del Villaggio della Foglia: Orochimaru non è semplicemente padrone di qualsiasi arte ninja conosciuta nel mondo di "Naruto", ma è un abile manipolatore che sa lavorare maledettamente sulla psicologia dei personaggi, riuscendo a plagiare chiunque con una facilità disarmante. La sua natura va riscontrata all'interno della curiosità e della sete di conoscenza che l'hanno sempre contraddistinto, anche quando si trovava al Villaggio della Foglia. Tuttavia la sua sete di potere ha raggiunto dei livelli così alti e incontrollati, da spingerlo a condurre addirittura degli esperimenti segreti sugli esseri umani. Vani sono stati i tentativi di cambiare la sua natura, sarà pienamente appagato sono nel momento in cui nessuna arte o tecnica a lui sarà sconosciuta.

Il comparto grafico va valutato in maniera trasversale, vista la durata pluriennale della serie: parto col presupposto che il taglio degli occhi diverso in ogni personaggio esteticamente non mi è mai piaciuto, ma bisogna anche ammettere che il character design in sé, gli sfondi e infine gli innumerevoli combattimenti hanno reso molto bene, pur essendo stato sviluppato nel 2002. Personalmente non ho notato notevoli cambiamenti, dato che ho guardato la serie in italiano e principalmente in 480p. Il doppiaggio italiano è riuscito a catturarmi fin dall'inizio, ma devo ammettere che c'è stata una quantità assurda e vergognosa di tagli anche per le cose più banali (un po' più di sangue o delle scene più fanservice).

Vedere duecentoventi episodi non è stato affatto un passeggiata, tuttavia i primi centoquaranta sono davvero volati, è stato molto più difficile digerire i restanti, che posso giurare sono tutti, e dico tutti, filler!

Vi starete domandando perché ho tralasciato uno dei personaggi più importanti dell'opera, Sakura: in questo frangente ho voluto sospendere di proposito il mio giudizio, mi è sembrata troppo superficiale, legata esclusivamente all'estetica e poco profonda a livello psicologico. Sebbene affermi di essere cambiata a livello caratteriale, ci sono alcuni aspetti della sua personalità che non mi convincono per niente... come si dice: "Chi nasce tondo, non muore quadrato". Si è attaccata come una specie di sanguisuga alle spalle di Naruto, nutrendosi della sua determinazione e della sua forza di volontà per andare avanti. Personalmente penso che da sola non sarebbe neanche riuscita a mettere piede fuori di casa dopo le pesanti e complicate vicende accadute. Esigo un netto cambiamento di rotta nella seconda serie!

A proposito della seconda serie, sono altri cinquecento episodi, sarà una 'sbatta' assurda vederli tutti, e onestamente non so quanto il mio voto su "Naruto" possa essere attendibile senza aver visto il resto... ma questa è un'altra storia!
Il mio voto complessivo per questa prima serie è 8.