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    Vola alta la fantasia generatrice sulle ali della fanciullezza, per sua natura incline all’indagine dell’irrazionale; tanto più irrazionale quanto più ignoto, misterioso e propedeutico a innescare nell’animo ancora parzialmente incontaminato, nonostante le innumerevoli informazioni che oggi arrivano anche a questa età, quel senso di epifania che un adulto può solo ricordare con vaga, quanto irrinunciabile nostalgia. E “Penguin Highway” potrebbe1 [ continua a leggere]
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    Nel mondo delle bestie, una dimensione parallela al mondo degli umani, c’è un torneo per decidere chi sarà il gran maestro, successore del precedente che a sua volta si reincarnerà in un Kami (una divinità del culto shintoista: un’onorificenza per spiriti nobili e sacri). I due contendenti favoriti alla successione sono Iozen, bestia dalle fattezze di cinghiale dall’animo nobile e dai molti discepoli, tra i quali 2 figli, e Kumatetsu, un orso fi1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Chi di noi non ha mai provato la sensazione così familiare, in parte nostalgica e al contempo straniante del déjà vu? Fenomeno psichico che, con una definizione frettolosa e forse impropria, viene considerato una sorta di “falso riconoscimento”. Non ci sono certezze inossidabili in merito, ma tutto mi è sempre sembrato fuorché un falso riconoscimento. Mi è sempre piaciuto pensare, non avendo nemmeno io certezze in merito alla questione, né dottr1 [ continua a leggere]
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    Sei amici, sei bambini, Jintan, Menma, Anaru, Yukiatsu, Tsuruko e Poppo erano i “Super Busters della pace”, in un’estate nemmeno troppo lontana che li aveva uniti indissolubilmente ma che li aveva anche separati prematuramente il giorno in cui Menma morì in un tragico incidente. Ora sono adolescenti e non si frequentano più, nonostante abitino ancora nello stesso luogo. Ma perché sono così lontani, adesso? E cosa ha significato, per ognuno di lo1 [ continua a leggere]
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    Avete mai sentito parlare di Agartha (o Agarthi: il nome è stato pronunciato e scritto in più modi simili tra loro)? Il regno mitologico sotterraneo descritto nell’Ottocento da Willis George Emerson e in seguito fascinosamente narrato in "Bestie, uomini e dei" di Ferdynand Ossendowski, per infine essere riletto in modo “scientifico” da René Guénon, ne "Il Re del mondo"? Anche il cantautore catanese Franco Battiato, nell’omonimo brano "Il Re del1 [ continua a leggere]
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    Che la guerra sia, da sempre, il più “grande spettacolo del mondo” in qualche modo lo si è tutti intuito, considerandosi calati nella realtà con spirito critico e sufficienti cognizioni a supporto, ma che ancora una volta fosse un anime, nemmeno edulcorato dal presunto candore di genere, a mostraci impietosamente futuri prossimi o presenti alternativi a cavallo tra distopia e fantascienza e sempre intrisi di materia filosofica distillata dallo s1 [ continua a leggere]
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    Può l’amore sopravvivere alla distanza e al tempo che scorre, all’abisso del sistema solare, del cosmo, della lontananza dei pianeti e delle forme? All’assenza della vista e del contatto? E può resistere e perpetuarsi per il solo pensiero di essere nel tempo e nello spazio? Raramente un anime, per quanto breve e fulminante come "La voce delle stelle", si era posto quesiti che dilatano così profondamente la percezione della presenza e del contatt1 [ continua a leggere]
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    Cosa nasconde il cielo? Quali e quanti misteri cela alla vista di coloro che lo osservano da quaggiù? Quali e quanti destini vi sono connessi? E se oltre le nuvole ci fosse un mondo altro, parallelo e complementare, un ecosistema accessibile solo a chi, investito di un qualche potere che trascende quello dei comuni mortali, potesse dominare il tempo atmosferico e le sue leggi sovente imperscrutabili? Tanto da incidere, attraverso una semplice pr1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Un anime per certi versi sorprendente, divertente e ben curato, piacevole anche visivamente nonostante l’animazione in CGI, comunque armonizzata in modo tale da non farsi troppo notare. Un racconto dalle venature nostalgiche, per quei 30-40enni occidentali che parte della loro giovinezza l’hanno trascorsa davanti quegli enormi cabinati i quali, messi a paragone con le console ultraleggere e i supporti multimediali degli anni duemila, sembrano de1 [ continua a leggere]
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    Attenzione: la recensione contiene spoiler

    Sembrerà strano, a chi non ha mai visto «Neon Genesis Evangelion», che una serie animata arrivi al suo epilogo lasciando tutte queste domande aperte sul campo, raccogliendo peraltro un numero spropositato di estimatori a tutte le latitudini del pianeta, o quasi. Talmente strano che è inutile spiegarlo ai neofiti; talmente strano che «The End Of Evangelion» risponde a parte di queste domande, ma resta1 [ continua a leggere]
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    Imparare l’arte del perfetto assassinio come forma di riscatto, di scoperta e riappropriazione di sé, di conoscenza della natura umana e del mondo circostante: è questo l’iter che seguiranno i 28 studenti della 3-E, tra i quali anche una studentessa virtuale che darà il suo notevole contributo alla formazione di un gruppo compatto e coeso che si troverà ad affrontare le situazioni più ardue e inimmaginabili. Un gruppo che, partendo dalla non inv1 [ continua a leggere]
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    La menzogna è estranea all’infanzia. O ha comunque le gambe corte dei bambini che vogliono nascondere qualche innocua marachella a un genitore, a chi gli è più prossimo, a chi se ne prende cura e a chi li educa. La menzogna è estranea all’infanzia perché a questa età l’emozione si libera sempre senza l’ingombro della ragione, raggiungendo in un lampo l’apogeo del sentimento. Le bugie nell’adolescenza hanno le gambe in crescita, intrappolate nel1 [ continua a leggere]