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    Protagonista di Anedoki è un ragazzino tredicenne che vedrà la sua vita stravolta da un incontro che farebbe morir d'invidia qualunque essere umano di sesso maschile che non sia affetto dai soliti problemi di timidezza e inesperienza sessuale tipici dei protagonisti di opere come questa. Va anche detto che se così non fosse il tutto sterzerebbe immediatamente sul genere hentai e diventerebbe molto meno interessante... o forse no, beh... questo d1 [ continua a leggere]
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    Dopo essermi deliziato con la lettura di "100% Fragola" ho acquistato quasi ad occhi chiusi "First Love Limited" e altrettanto farò con il neo uscito "Anedoki". Personalmente ho scoperto da poco quest'autrice che ha subito incontrato i miei favori, nonché quelli di buona parte della critica. Rispetto al ben più celebre "100% Fragola", "First Love Limited" può contare su un numero decisamente più ristretto di volumetti (solo 4), ma l'opera non ne1 [ continua a leggere]

    2.0/10
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    Come quest'opera si sia misteriosamente materializzata in mezzo ai volumi della mia collezione è tutt'ora un mistero insoluto! Le ipotesi più accreditate parlano di un abbandono (ovviamente volontario) da parte di qualche ex amico che non sapeva come disfarsene... e il fatto che l'amico sia diventato "ex" anche questo potrebbe non essere un semplice caso!
    Quando entrai in possesso di questa "cosa" (concedetemi il termine), la mia passione per i1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    100% Fragola è una serie che mi venne regalata da un'amica. Non ne conoscevo neanche l'esistenza e temevo si trattasse di uno sdolcinatissimo shoujo, ma fortunatamente i miei timori si rivelarono infondati: l'opera infatti rientra nei generi "harem" e "sentimentale", e potrebbe essere tranquillamente accostata a titoli quali Orange Road, Video Girl Ai e I's riuscendo persino a non sfigurare con tali illustrissimi confronti.

    Il protagonista è il1 [ continua a leggere]
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    Seconda serie per Battle Club, composta da soli 3 volumetti. Onestamente mi chiedo per quale motivo l'autore abbia scelto di scindere l'opera in due parti visto che, all'atto pratico, non vi è alcuna pausa narrativa e anzi, senza questa seconda serie, Battle Club si potrebbe tranquillamente considerare un'opera incompleta.

    Gli ingredienti del 2nd Stage restano dunque tali e quali a quelli esibiti nella prima serie: azione, comicità e fanservice1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Battle Club, più o meno come accade in Ikkitousen, sfrutta il pretesto dei combattimenti per presentarci qualcosa di ben diverso: in pratica è un grosso agglomerato di fanservice ed ecchi ad un livello tale da sfiorare l'hentai, e di tante, tantissime gag esilaranti. Al suo interno troviamo disegni di ottima fattura e donne tra le più sexy che si possano trovare in un manga. Del resto il paragone con Ikkitousen è supportato non solo dalla tipolo1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    La prima volta che lessi questo manga ne restai fortemente deluso, mi lasciò un senso di "vuoto" difficilmente descrivibile ma c'è da dire che stavo ancora muovendo i miei primi passi nel mondo dei fumetti giapponesi, avevo cominciato ad interessarmi a loro non più di tre anni prima della pubblicazione di Random Walk, la mia esperienza era dunque ancora abbastanza primitiva e oltretutto, in questo caso, con un genere che tutt'ora non figura cert1 [ continua a leggere]
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    SumomomoMomomo... la prima volta che mi riferirono il titolo di quest'opera pensavo che mi stessero trollando!
    Si tratta di un manga incentrato sulle arti marziali e il combattimento ma principalmente abbiamo a che fare con una commedia, una lettura molto leggera, qualcosa creato per far ridere. Il problema è che difficilmente riuscirà nel suo intento...

    Momoko è "la fidanzata più forte del mondo" … nel vero senso della parola!
    Si tratta di un1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Ad un certo punto della mia "carriera" di lettore di manga, dopo averne letti tanti e di tutti i tipi, cominciai a sviluppare una certa predilezione per le opere serie, verosimili e riflessive. Full Swing capitò a fagiolo proponendomi una raccolta di racconti brevi di vita vissuta, seri, profondi ma allo stesso tempo per niente pesanti da seguire. Le storie narrate in Full Swing sono indipendenti l'una dall'altra ma abilmente collegate tra loro1 [ continua a leggere]
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    Il genere dark fantasy solitamente non rientra tra i miei preferiti ed anzi ,quando possibile, cerco di dirigere le mie attenzioni altrove, seppur di illustri eccezioni ne possa annoverare diverse, vedesi Berserk, vedesi Claymore e vedesi Blade of the Phantom Master!
    Quest'opera vide la luce qui in Italia per la prima volta nel 2005, col nome di Shin Angyo Onshi, grazie alle pagine di Shogun, rivista contenitore (purtroppo) miseramente fallita n1 [ continua a leggere]
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    Come già successo in altre storie, più o meno note e più o meno simili, questo manga ipotizza l'apparizione della ragazza dei sogni proveniente da un mondo fantastico, una dimensione parallela? Un videoregistratore rotto magari? No, altrimenti sarebbe Video Girl Ai. Allora forse da un quaderno, un personaggio nato direttamente dagli appunti carichi dell'amore di chi li ha scritti e disegnati, un ragazzo solo ed emarginato, timoroso ed insicuro.1 [ continua a leggere]
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    Oops, I did it again!
    Fu il titolo di un famoso album di Britney Spears e in italiano si potrebbe tradurre con un "Mannaggia, l'ho fatto ancora una volta". È una semplice frase che mi piace abbinare all'immaginario di un Tohoru Fujisawa che per l'ennesima volta sforna un'opera interessante, ben congeniata, ben disegnata, intrigante e che, nel vivo del suo corso, "improvvisamente"... finisce! Ma come? Siamo giunti al punto di svolta principale de1 [ continua a leggere]