Tales of Symphonia The Animation
Attirato dal fatto che su YouTube ho guardato quasi tutto ciò che di animazione giapponese c’è a titolo gratuito (e dunque non ho modo di avere molte novità), ho visto questa serie uscita in contemporanea in più lingue sul canale europeo della Bandai Namco.
Dello staff dietro questi quattro OAV della durata complessiva di poco più di due ore conoscevo solo Kosuke Fujishima (chara design), autore di una delle colonne portanti di Kappa Magazine, la commedia che negli anni ‘80 ha dato (secondo quanto ricordo) il via a un ondata di harem: “Oh, mia Dea!”. Se vi interessa, hanno collaborato pure Xebec e Ufotable.
Detto questo, come premessa devo dire che ho premiato la visione di questi OAV con quattro like... li meritava davvero? Forse no.
Per carità, il voto finale è un sei, ma... succede quasi tutto nell’ultimo episodio!
Sì, nell’ultimo episodio ci sono svariati colpi di scena che hanno fatto capire quanto la narrazione è stata piatta fino a quel momento. Premetto che i personaggi andavano presentati, il loro modo di pensare, di agire, le loro caratteristiche... eppure considero i primi tre episodi sprecati. Credo che chi abbia giocato a questo play game sia probabilmente più deluso di me, in quanto conosceva già personaggi, luoghi e azioni.
Io non conosco nulla del mondo di “Tales of...”, ma in effetti fino al quarto OAV mi sembra piatto, con personaggi poco carismatici e duelli poco interessanti: intraprendono un viaggio che dovrebbe essere difficilissimo, vincendo tutti i nemici in pochi minuti, per arrivare alla fine dove Colette... no, non è mia intenzione ‘spoilerare’.
Comunque, il voto è sei anche grazie al bel chara disegnato da Fujishima e alle musiche.
Probabilmente, la serie, per essere resa interessante, doveva non lasciare il meglio tutto alla fine. Tra l’altro, la end non è una vera end, e lascia i nostri protagonisti diretti a una seconda serie di OAV...
Dello staff dietro questi quattro OAV della durata complessiva di poco più di due ore conoscevo solo Kosuke Fujishima (chara design), autore di una delle colonne portanti di Kappa Magazine, la commedia che negli anni ‘80 ha dato (secondo quanto ricordo) il via a un ondata di harem: “Oh, mia Dea!”. Se vi interessa, hanno collaborato pure Xebec e Ufotable.
Detto questo, come premessa devo dire che ho premiato la visione di questi OAV con quattro like... li meritava davvero? Forse no.
Per carità, il voto finale è un sei, ma... succede quasi tutto nell’ultimo episodio!
Sì, nell’ultimo episodio ci sono svariati colpi di scena che hanno fatto capire quanto la narrazione è stata piatta fino a quel momento. Premetto che i personaggi andavano presentati, il loro modo di pensare, di agire, le loro caratteristiche... eppure considero i primi tre episodi sprecati. Credo che chi abbia giocato a questo play game sia probabilmente più deluso di me, in quanto conosceva già personaggi, luoghi e azioni.
Io non conosco nulla del mondo di “Tales of...”, ma in effetti fino al quarto OAV mi sembra piatto, con personaggi poco carismatici e duelli poco interessanti: intraprendono un viaggio che dovrebbe essere difficilissimo, vincendo tutti i nemici in pochi minuti, per arrivare alla fine dove Colette... no, non è mia intenzione ‘spoilerare’.
Comunque, il voto è sei anche grazie al bel chara disegnato da Fujishima e alle musiche.
Probabilmente, la serie, per essere resa interessante, doveva non lasciare il meglio tutto alla fine. Tra l’altro, la end non è una vera end, e lascia i nostri protagonisti diretti a una seconda serie di OAV...
C'è da sempre un problema di fondo nelle trasposizione animate di videogiochi di ruolo di successo, ovvero quello di riuscire a narrare decentemente avvenimenti spalmati in decine di ore in una manciata di episodi, siano essi televisivi oppure dei ben più pregevoli OAV come in questo caso.
I j-rpg in particolare (quelli riusciti) rispetto ad altri generi tendono a prendersi tutto il tempo del mondo per approfondire personaggi, luoghi, folklore e tutto l'affresco immaginario in cui ruotano le vicende. La prolifica serie Tales of di Namco presa di per sé non ha mai brillato per sceneggiature complesse (più che altro di natura "shonen") tantomeno per tematiche trattate: gli sviluppatori hanno sempre curato altri aspetti come un eccezionale gameplay, ma anche personaggi carismatici e caratterizzati finemente grazie anche al design di Kosuke "Oh Mia Dea" Fujishima.
Per questo e altri motivi ho sempre guardato con scetticismo produzioni animate come questa su Tales of Symphonia, capitolo rilasciato su Game Cube prima e su Playstation 2 poi, riproposto infine in una nuova versione HD per PS3 con incluso il suo modesto sequel. Ma proprio la recente uscita della Symphonia Chronicles è stata per me la molla per dare una chance al Symphonia animato, un po' per l'affezione che provo nei confronti dei personaggi, un po' per semplice curiosità, che tanto non molto tempo porta via.
Divisa in tre serie di OAV ben distinte, questa prima parte di quattro episodi di svolge su Sylvarant e non è che un preludio di ciò che avverrà invece su Tethe`alla: il mondo è sotto la minaccia di una razza chiamata Desians che distrugge città e ne rapisce gli abitanti, ma secondo la leggenda all'apparizione della "Torre della Salvezza" una "Prescelta" dovrà compiere un pericoloso viaggio e risanare il mondo dalle sofferenze.
La storia ha curiosamente (considerata la quasi contemporaneità) molti punti in comune con quella di Final Fantasy X o, per tornare leggermente più indietro, a Grandia II. Lo sviluppo è quindi abbastanza prevedibile per chi è avvezzo a questo tipo di storie, con un susseguirsi di eventi e rivelazioni atte a far vacillare le convinzioni dei personaggi, certezze che con il proseguire del viaggio lasciano il posto ai dubbi. Il viaggio di Colette è giusto? In cosa consiste la sua trasformazione in angelo?
Nonostante una certa prevedibilità iniziale però, "Tales of Symphonia" vanta uno dei "party" più amati della saga, caratteristica che lo fece risaltare rispetto ai giochi citati in precedenza già alla sua uscita e grazie alla quale si è guadagnato con il passare degli anni il titolo di cult tra gli appassionati (complice in realtà anche la scarsa reperibilità della versione Game Cube), nonostante ognuno di loro incarni uno stereotipo bello e buono... ma è uno dei misteri inspiegabili (in senso buono) del successo dei Tales of. Nell'anime l'impavido ma scemotto Lloyd, la dolce Colette, il misterioso Kratos, la ninja Sheena, la maestra Raine e suo fratello Genis sono tutti al loro posto con pure gli stessi doppiatori del gioco: gli OAV mantengono tutte quelle caratteristiche che li ha resi indimenticabili come per esempio la fissa di Raine per l'archeologia e il lato palesemente tsundere di Sheena.
Qualcosa in questa prima parte della storia ovviamente viene meno, il poco tempo a disposizione non permette alla narrazione di approfondire alcuni aspetti come i Desians e le exosphere, ma l'anime stupisce in positivo per come invece riesca a trattare in modo ottimo la lenta ma inesorabile trasformazione di Colette, con alcune scene dedicate davvero riuscite sul lato dell'emotività, nonostante conoscessi già gli eventi.
Ecco, l'aver giocato o meno il gioco è aspetto che influisce pesantemente sulla visione di "Tales of Symphonia": un totale neofita potrebbe trovare questi quattro OAV buoni ma non sufficientemente approfonditi, mentre per coloro che hanno giocato il videogame può essere un piacevole "best of" animato di tutti i maggiori eventi, ben fatto anche dal punto di vista tecnico e musicale (anche se mancano i brani del gioco), in cui non ho notato particolari sbavature, anche perché le scene d'azione sono abbastanza brevi.
Insomma, facendo un paragone è come guardarsi la sintesi di una partita su 90° minuto, esperienza ben diversa dalle emozioni che un tifoso potrebbe provare durante una partita allo stadio. Il gioco è la partita allo stadio.
Sufficiente.
I j-rpg in particolare (quelli riusciti) rispetto ad altri generi tendono a prendersi tutto il tempo del mondo per approfondire personaggi, luoghi, folklore e tutto l'affresco immaginario in cui ruotano le vicende. La prolifica serie Tales of di Namco presa di per sé non ha mai brillato per sceneggiature complesse (più che altro di natura "shonen") tantomeno per tematiche trattate: gli sviluppatori hanno sempre curato altri aspetti come un eccezionale gameplay, ma anche personaggi carismatici e caratterizzati finemente grazie anche al design di Kosuke "Oh Mia Dea" Fujishima.
Per questo e altri motivi ho sempre guardato con scetticismo produzioni animate come questa su Tales of Symphonia, capitolo rilasciato su Game Cube prima e su Playstation 2 poi, riproposto infine in una nuova versione HD per PS3 con incluso il suo modesto sequel. Ma proprio la recente uscita della Symphonia Chronicles è stata per me la molla per dare una chance al Symphonia animato, un po' per l'affezione che provo nei confronti dei personaggi, un po' per semplice curiosità, che tanto non molto tempo porta via.
Divisa in tre serie di OAV ben distinte, questa prima parte di quattro episodi di svolge su Sylvarant e non è che un preludio di ciò che avverrà invece su Tethe`alla: il mondo è sotto la minaccia di una razza chiamata Desians che distrugge città e ne rapisce gli abitanti, ma secondo la leggenda all'apparizione della "Torre della Salvezza" una "Prescelta" dovrà compiere un pericoloso viaggio e risanare il mondo dalle sofferenze.
La storia ha curiosamente (considerata la quasi contemporaneità) molti punti in comune con quella di Final Fantasy X o, per tornare leggermente più indietro, a Grandia II. Lo sviluppo è quindi abbastanza prevedibile per chi è avvezzo a questo tipo di storie, con un susseguirsi di eventi e rivelazioni atte a far vacillare le convinzioni dei personaggi, certezze che con il proseguire del viaggio lasciano il posto ai dubbi. Il viaggio di Colette è giusto? In cosa consiste la sua trasformazione in angelo?
Nonostante una certa prevedibilità iniziale però, "Tales of Symphonia" vanta uno dei "party" più amati della saga, caratteristica che lo fece risaltare rispetto ai giochi citati in precedenza già alla sua uscita e grazie alla quale si è guadagnato con il passare degli anni il titolo di cult tra gli appassionati (complice in realtà anche la scarsa reperibilità della versione Game Cube), nonostante ognuno di loro incarni uno stereotipo bello e buono... ma è uno dei misteri inspiegabili (in senso buono) del successo dei Tales of. Nell'anime l'impavido ma scemotto Lloyd, la dolce Colette, il misterioso Kratos, la ninja Sheena, la maestra Raine e suo fratello Genis sono tutti al loro posto con pure gli stessi doppiatori del gioco: gli OAV mantengono tutte quelle caratteristiche che li ha resi indimenticabili come per esempio la fissa di Raine per l'archeologia e il lato palesemente tsundere di Sheena.
Qualcosa in questa prima parte della storia ovviamente viene meno, il poco tempo a disposizione non permette alla narrazione di approfondire alcuni aspetti come i Desians e le exosphere, ma l'anime stupisce in positivo per come invece riesca a trattare in modo ottimo la lenta ma inesorabile trasformazione di Colette, con alcune scene dedicate davvero riuscite sul lato dell'emotività, nonostante conoscessi già gli eventi.
Ecco, l'aver giocato o meno il gioco è aspetto che influisce pesantemente sulla visione di "Tales of Symphonia": un totale neofita potrebbe trovare questi quattro OAV buoni ma non sufficientemente approfonditi, mentre per coloro che hanno giocato il videogame può essere un piacevole "best of" animato di tutti i maggiori eventi, ben fatto anche dal punto di vista tecnico e musicale (anche se mancano i brani del gioco), in cui non ho notato particolari sbavature, anche perché le scene d'azione sono abbastanza brevi.
Insomma, facendo un paragone è come guardarsi la sintesi di una partita su 90° minuto, esperienza ben diversa dalle emozioni che un tifoso potrebbe provare durante una partita allo stadio. Il gioco è la partita allo stadio.
Sufficiente.
Che posso dire di questa serie? Che, secondo me, non andava fatta o, per meglio dire, non ha alcun senso averla fatta così.
Per spiegare il mio punto di vista basta porsi una domanda: "Che succederebbe se decidessero di riassumere metà della trama di Final Fantasy X in 3 episodi e mezzo (perché più di metà del primo episodio ha lo scopo di introdurre i personaggi) della durata di 30 minuti ciascuno?". Penso che molti sarebbero d'accordo con me che non verrebbe fuori un prodotto accettabile.
Questo è esattamente quello che hanno fatto in questa serie, solo che il videogioco in questione si chiama Tales of Symphonia.
Un prodotto di questo genere può forse accontentare i fan del videogioco, felici di rivivere (malamente) vicende che già conoscono ma per chi, come me, non ha mai giocato al videogame la storia si presenta piena di falle con combattimenti tagliati di cui vedi solo la mossa finale, antagonisti che compaiono e muoiono in meno di tre minuti e alleati che si presentano ad un quarto d'ora dalla fine dell'anime (e in questi 15 minuti è compresa anche l'ending). Con un problema del genere, aggravato dal fatto che in queste 2 ore ci vengano presentati circa una quindicina di figure fra alleati e antagonisti, non è opportuno fare osservazioni sulla piattezza dei personaggi, sulla loro mancanza di caratterizzazione e sulle frasi scontate che pronunciano visto che ,anche volendo approfondirli, mancherebbe materialmente il tempo nel corso dell'anime.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici questa serie non brilla particolarmente ne in positivo ne in negativo assestandosi comodamente nella media delle produzioni odierne con un chara che ho trovato un po' piatto ma in definitiva ben fatto, paesaggi non proprio particolareggiati e un po' standard, una buona opening (sia dal punto di vista sonoro che nella realizzazione grafica), una colonna sonora non memorabile ma sicuramente apprezzabile e una pessima ending (musica brutta e orrenda realizzazione grafica). In generale l' animazione si presenta fluida e di buon livello sembrano le (poche) scene di combattimento.
In definitiva l'impressione che ne ho ricavato è stata quella di una storia con molte potenzialità uccisa dalla mancanza di tempo. Quindi si torna alla mia considerazione iniziale "perché produrre una serie così corta rovinando un ottimo soggetto?".
Per spiegare il mio punto di vista basta porsi una domanda: "Che succederebbe se decidessero di riassumere metà della trama di Final Fantasy X in 3 episodi e mezzo (perché più di metà del primo episodio ha lo scopo di introdurre i personaggi) della durata di 30 minuti ciascuno?". Penso che molti sarebbero d'accordo con me che non verrebbe fuori un prodotto accettabile.
Questo è esattamente quello che hanno fatto in questa serie, solo che il videogioco in questione si chiama Tales of Symphonia.
Un prodotto di questo genere può forse accontentare i fan del videogioco, felici di rivivere (malamente) vicende che già conoscono ma per chi, come me, non ha mai giocato al videogame la storia si presenta piena di falle con combattimenti tagliati di cui vedi solo la mossa finale, antagonisti che compaiono e muoiono in meno di tre minuti e alleati che si presentano ad un quarto d'ora dalla fine dell'anime (e in questi 15 minuti è compresa anche l'ending). Con un problema del genere, aggravato dal fatto che in queste 2 ore ci vengano presentati circa una quindicina di figure fra alleati e antagonisti, non è opportuno fare osservazioni sulla piattezza dei personaggi, sulla loro mancanza di caratterizzazione e sulle frasi scontate che pronunciano visto che ,anche volendo approfondirli, mancherebbe materialmente il tempo nel corso dell'anime.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici questa serie non brilla particolarmente ne in positivo ne in negativo assestandosi comodamente nella media delle produzioni odierne con un chara che ho trovato un po' piatto ma in definitiva ben fatto, paesaggi non proprio particolareggiati e un po' standard, una buona opening (sia dal punto di vista sonoro che nella realizzazione grafica), una colonna sonora non memorabile ma sicuramente apprezzabile e una pessima ending (musica brutta e orrenda realizzazione grafica). In generale l' animazione si presenta fluida e di buon livello sembrano le (poche) scene di combattimento.
In definitiva l'impressione che ne ho ricavato è stata quella di una storia con molte potenzialità uccisa dalla mancanza di tempo. Quindi si torna alla mia considerazione iniziale "perché produrre una serie così corta rovinando un ottimo soggetto?".
Il mondo non si sa perché o percome ma è in pericolo: per salvarlo una ragazza che è l'eletta di turno deve compiere un importante viaggio, spezzare alcuni sigilli e giungere alla magica torre per compiere la rigenerazione del mondo.
Un altro anime tratto da un videogame cui non ho giocato.
Rispetto agli altri però questo è decisamente il meno riuscito a mio parere.
I personaggi sono il punto più debole: l'incarnazione degli stereotipi senza nulla di nuovo e senza caratteri distintivi. Il comportamento del protagonista in particolare è il più monotono di tutti.
La trama, estremamente lineare e semplice, non è molto avvincente ma si è visto di peggio. Il grosso errore però sta nell'aver fatto 3 episodi caratterizzati dalla totale assenza di colpi di scena ed un quarto troppo ricco, in cui si susseguono con tale fretta che si fa fatica a starci dietro. Alla fine non ho ancora capito chi siano davvero i "cattivi".
Generalmente apprezzo i colpi di scena nel finale, ma in questo caso sono troppo concentrati rendendo meno avvincenti i primi 3 episodi e troppo confusionario l'ultimo. Decisamente mal gestiti.
Buone invece le musiche: nei rari momenti in cui ci ho fatto caso le ho apprezzate.
Decisamente buono l'aspetto grafico, in particolare l'aspetto migliore di tutto l'anime sono alcuni scenari molto ben curati dettagliati e veramente molto belli.
Anche i mostri che fanno da guardiani dei sigilli sembrano ben curati. Dico sembrano perché a parte il primo che dura forse un paio di minuti gli altri 2 si intravedono a malapena mentre vengono sconfitti: altra grave pecca! Non c'è gusto a sapere che i protagonisti hanno sconfitto un mostro particolare in un momento chiave della vicenda se non viene rappresentato lo scontro.
Nel complesso abbiamo un aspetto tecnico decisamente buono, un aspetto narrativo povero e totalmente privo di senno, ed una cura dei personaggi del tutto inesistente. In fondo però sono solo 4 episodi quindi diciamo che non ci si perde molto tempo.
Da appassionato del genere fantasy gli darei un 6,5 ma siccome non ci sono mezzi voti lo arrotondo a 7 solo perché alcuni paesaggi mi hanno veramente colpito.
Un altro anime tratto da un videogame cui non ho giocato.
Rispetto agli altri però questo è decisamente il meno riuscito a mio parere.
I personaggi sono il punto più debole: l'incarnazione degli stereotipi senza nulla di nuovo e senza caratteri distintivi. Il comportamento del protagonista in particolare è il più monotono di tutti.
La trama, estremamente lineare e semplice, non è molto avvincente ma si è visto di peggio. Il grosso errore però sta nell'aver fatto 3 episodi caratterizzati dalla totale assenza di colpi di scena ed un quarto troppo ricco, in cui si susseguono con tale fretta che si fa fatica a starci dietro. Alla fine non ho ancora capito chi siano davvero i "cattivi".
Generalmente apprezzo i colpi di scena nel finale, ma in questo caso sono troppo concentrati rendendo meno avvincenti i primi 3 episodi e troppo confusionario l'ultimo. Decisamente mal gestiti.
Buone invece le musiche: nei rari momenti in cui ci ho fatto caso le ho apprezzate.
Decisamente buono l'aspetto grafico, in particolare l'aspetto migliore di tutto l'anime sono alcuni scenari molto ben curati dettagliati e veramente molto belli.
Anche i mostri che fanno da guardiani dei sigilli sembrano ben curati. Dico sembrano perché a parte il primo che dura forse un paio di minuti gli altri 2 si intravedono a malapena mentre vengono sconfitti: altra grave pecca! Non c'è gusto a sapere che i protagonisti hanno sconfitto un mostro particolare in un momento chiave della vicenda se non viene rappresentato lo scontro.
Nel complesso abbiamo un aspetto tecnico decisamente buono, un aspetto narrativo povero e totalmente privo di senno, ed una cura dei personaggi del tutto inesistente. In fondo però sono solo 4 episodi quindi diciamo che non ci si perde molto tempo.
Da appassionato del genere fantasy gli darei un 6,5 ma siccome non ci sono mezzi voti lo arrotondo a 7 solo perché alcuni paesaggi mi hanno veramente colpito.
Premetto che giudico la serie senza aver mai giocato il videogame e quindi non posso fare il paragone con esso, venni attirato da essa dal bellissimo character design che mi convinse, insieme all'incitamento di una mia conoscente a testarla.
La storia ha come protagonisti Lloyd e Colette, un ragazzo e una ragazza profondamente legati fin dall'infanzia, ma Colette è una prescelta, una persona che è stato predetto avrebbe ridato splendore al mondo ormai in declino, a patto che si fosse recata alla Torre del richiamo dopo un lungo e pericoloso viaggio.
Per accompagnare la prescelta, oltre a Lloyd, si uniranno Genis, un amico d'infanzia di Lloyd, Raine, sorella maggiore di Genis, e Kratos, un silenzioso e affascinante mercenario dal passato oscuro.
Di per sé la storia non è nulla di eccezionale, piuttosto classica per i canoni fantasy dei gdr giapponesi, ma andando avanti essa si arricchisce di personaggi e sfaccettature che si protrarranno nella seconda serie.
Il più grosso difetto di questa serie è la velocità della storia, davvero troppo rapida per poter approfondire in maniera adeguata i personaggi, che risultano abbastanza stereotipati.
Passando all'aspetto tecnico la serie da il meglio di sé: il character design è uno dei miei preferiti, tipico di tutte le saghe di Tales of: colorato, semplice ma elegantissimo, e soprattutto esaltato dalle ottime animazioni presenti per tutta la durata della serie; gli ambienti sono meno dettagliati, ma fanno il loro lavoro, anche se abbastanza classici.
Per quanto riguarda il sonoro: buono il doppiaggio e discretissime le musiche, soprattutto l'opening e l'ending.
In conclusione consiglio agli amanti del fantasy di guardare quest'anime perché è ottimo tecnicamente e gradevole da guardare, ma non aspettatevi troppo dalla storia, che vedrà il suo vero inizio solo nel quarto OAV per poi proseguire nella seconda serie, e dai personaggi, carismatici ma poco approfonditi.
PAGELLA FINALE:
TRAMA: 6.5
DISEGNO: 9
SONORO: 8
CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 6
GLOBALE: 7+
La storia ha come protagonisti Lloyd e Colette, un ragazzo e una ragazza profondamente legati fin dall'infanzia, ma Colette è una prescelta, una persona che è stato predetto avrebbe ridato splendore al mondo ormai in declino, a patto che si fosse recata alla Torre del richiamo dopo un lungo e pericoloso viaggio.
Per accompagnare la prescelta, oltre a Lloyd, si uniranno Genis, un amico d'infanzia di Lloyd, Raine, sorella maggiore di Genis, e Kratos, un silenzioso e affascinante mercenario dal passato oscuro.
Di per sé la storia non è nulla di eccezionale, piuttosto classica per i canoni fantasy dei gdr giapponesi, ma andando avanti essa si arricchisce di personaggi e sfaccettature che si protrarranno nella seconda serie.
Il più grosso difetto di questa serie è la velocità della storia, davvero troppo rapida per poter approfondire in maniera adeguata i personaggi, che risultano abbastanza stereotipati.
Passando all'aspetto tecnico la serie da il meglio di sé: il character design è uno dei miei preferiti, tipico di tutte le saghe di Tales of: colorato, semplice ma elegantissimo, e soprattutto esaltato dalle ottime animazioni presenti per tutta la durata della serie; gli ambienti sono meno dettagliati, ma fanno il loro lavoro, anche se abbastanza classici.
Per quanto riguarda il sonoro: buono il doppiaggio e discretissime le musiche, soprattutto l'opening e l'ending.
In conclusione consiglio agli amanti del fantasy di guardare quest'anime perché è ottimo tecnicamente e gradevole da guardare, ma non aspettatevi troppo dalla storia, che vedrà il suo vero inizio solo nel quarto OAV per poi proseguire nella seconda serie, e dai personaggi, carismatici ma poco approfonditi.
PAGELLA FINALE:
TRAMA: 6.5
DISEGNO: 9
SONORO: 8
CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 6
GLOBALE: 7+
Arrivò un giorno, di tanti anni fà, dove dei racconti di storie fantastiche mi portarono all'interno di un mondo meraviglioso, ove sconfinate terre sono dominate da creature magiche e maestose, e dove la magia e le arti speciali garantiscono la sopravvivenza in un mondo ostile. Un mondo che vive un periodo catastrofico, ad un filo dalla completa distruzione.
Racconti, questi, narrati dal JRPG più bello ed apprezzato che abbia visto luce sulla consolle cubica <i>[il Game Cube N.D.M.]</i> targata Nintendo: Tales of Symphonia.
Tales of Symphonia rappresenta una delle migliori creazioni Namco della serie Tales of, una serie di action GDR, ossia di Giochi Di Ruolo con combattimnti in tempo reale (quest'ultima caratteristica fondamentale e distintiva da altri GDR più noti).
Silvarant: un mondo in declino. Questo è ciò che caratterizza le vicende narrate nel videogioco. Organizzazioni segrete mirano alla distruzione dell'umanità; progetti segreti di immane crudeltà sono condotti sulla razza umana che popola il mondo di Silvarant; Angeli, creature senza cuore ed anima; Divinità in declino; malefici, odio...ma in tutta questa oscurità vi è una possibilità di salvezza. La Prescelta dovrà compiere un percorso che porti alla Rigenerazione del mondo e che lo salvi dalla imminente caduta nell'oblio.
E proprio la Prescelta, Colette, è una dei protagonisti principali di questa avventura, accompagnata nel suo arduo viaggio dai suoi più cari amici, Lloyd e Genis. Specializzato nel combattimento con 2 spade il primo, e mezzelfo esperto nell'uso di arti magiche il secondo, questo duo di ragazzini farà tutto ciò che è in loro potere per salvare la vita alla propria compagna di classe e amica d'infanzia Colette.
Ma il gruppo a supporto della nostra beniamina conta altri due componenti di primo piano: Raine, maestra di scuola di Lloyd, Colette e Genis e sorella di quest'ultimo (quindi mezzelfa alche lei), e Kratos, mercenario ingaggiato per accompagnare la Prescelta nel lungo e pericoloso viaggio di rigenerazione del mondo. Abile spadaccino e capace di utilizzare anche arti magiche, Kratos è tra i personaggio più misteriosi del gioco, dal passato ignoto e dagli obiettivi sconosciuti al resto del gruppo. Sarà protagonista di molti colpi di scena, e grazie alla stupenda caratterizzazione sarà probabilmente il personaggio che più apprezzerete e amerete.
Ma al già folto gruppo si aggiungeranno tanti comprimari, tra cui Sheena l'evocatrice sarà l'unica presente nei 4 episodi che compongono la serie di OAV.
Naturalmente in quest'ultima ritornano tutte le componenti di trama e peronaggi da me esposte, ma con lievi ed ovvie differenze riguardo l'evolversi delle vicende narrate dovute fondamentalmente all'impossibilità di inserite i tanti avvenimenti che caratterizzano la storia del gioco in solo 4 episodi di poco più di 30 minuti ognuno.
Ma in tal caso, oltre all'eliminazione di avvenimenti superflui alla narrazione, sono state omesse tante altre parti anche fondamentali.
Tagli di avvenimenti fondamentali ai fini di una completa comprensione della storia; arrivi a destinazione immediati; combattimenti che terminano in pochi minuti (anche meno) ed una complessa gestione del tutto, portano a non poca amarezza da chi come me ha amato alla follia il videogioco.
Una fantastica storia striminzita in troppo pochi minuti, con quindi tutte le perdite del caso, ma che lascia spazio ad un maggiore approfondimento dei rapporti sentimentali tra Colette e Lloyd, vera anima portante di quest'opera d'animazione.
Una profonda amicizia/amore lega i due protagonisti, e le scene che esprimono tali sentimenti sono le più belle e toccanti. Ma anche riguardo quest'aspetto, la poca longevita degli episodi taglia ogni possibilità di approfondimento ed evoluzione, terminando il tutto ad esattamente metà della narrazione, troncando in tal modo la possibilità di conoscerne un finale e di scoprire i tanti altri personaggi che si uniranno alla combriccola (come già detto, solo Sheena l'evocatrice sarà presente tra i comprimari, oltre ai già citati, nei 4 episodi...degli altri invece resta solo una breve presentazione in coda all'ultimo episodio).
Il bello del videogioco è che ogni personaggio ha una sua storia, e che viene approfondita e si evolve man mano che si prosegue. Ma nei 4 OAV che compongono questa serie animata tutto ciò viene precluso agli occhi dello spettatore, ed è per questo che il miglior modo di visionare quest'anime è di prenderlo come semplice complementazione del videogame, o meglio come modo di vedere delle stupende animazioni che tanto hanno fatto gola nel videogioco.
Nel videogame infatti erano presenti alcuni minuti di animazione davvero spettacolari, purtroppo brevissimi e in quantità irrisorie.
La serie di OAV soddisfa la voglia di vedere Lloyd e compagnia bella e tutte le fantastiche ambientazioni di Tales of Symphonia, nuovamente e per più di pochi secondi, in versione animata, presentandoci dei personaggi fedelmente rassomiglianti gli originali e stupendamente animati, e delle ambientazioni magnifiche.
In tema di caratterizzazione forse noterete una Colette ancora più dolce e delicata, ed un Lloyd più burlone e piagnone, ma tutto rientra negli stereotipi dell'animazione giapponese, e non travisa quasi nulla in fedeltà agli originali.
Pochi episodi in più avrebbero garantito una maggiore fluidità del racconto (che risulta frettolo e troncato) e un maggior approfondimento dei rapporti tra i vari personaggi, nonchè reso lo spettatore novizio (nel senso di spettatore che non ha giocato al videogame) partecipe dei molti colpi di scena in grado di conferire ulteriore spessore alla trama.
Un vero peccato se si tiene ben presente la spettacolarità delle animazioni e la fedeltà e la cura con cui sono stati animati e caratterizzati i personaggi, sicuramente il maggior pregio dell'opera.
In conclusione, consiglio la visione di Tales of Symphonia esclusivamente a chi ha già masticato per bene ed apprezzato il videogame. Per chi invece non si è mai avvicinato alla serie di Tales of, può ricercare altre opere animate legate al marchio o magari recuperarne qualche videogame (magari proprio questo!).
Non ve ne pentirete.
Racconti, questi, narrati dal JRPG più bello ed apprezzato che abbia visto luce sulla consolle cubica <i>[il Game Cube N.D.M.]</i> targata Nintendo: Tales of Symphonia.
Tales of Symphonia rappresenta una delle migliori creazioni Namco della serie Tales of, una serie di action GDR, ossia di Giochi Di Ruolo con combattimnti in tempo reale (quest'ultima caratteristica fondamentale e distintiva da altri GDR più noti).
Silvarant: un mondo in declino. Questo è ciò che caratterizza le vicende narrate nel videogioco. Organizzazioni segrete mirano alla distruzione dell'umanità; progetti segreti di immane crudeltà sono condotti sulla razza umana che popola il mondo di Silvarant; Angeli, creature senza cuore ed anima; Divinità in declino; malefici, odio...ma in tutta questa oscurità vi è una possibilità di salvezza. La Prescelta dovrà compiere un percorso che porti alla Rigenerazione del mondo e che lo salvi dalla imminente caduta nell'oblio.
E proprio la Prescelta, Colette, è una dei protagonisti principali di questa avventura, accompagnata nel suo arduo viaggio dai suoi più cari amici, Lloyd e Genis. Specializzato nel combattimento con 2 spade il primo, e mezzelfo esperto nell'uso di arti magiche il secondo, questo duo di ragazzini farà tutto ciò che è in loro potere per salvare la vita alla propria compagna di classe e amica d'infanzia Colette.
Ma il gruppo a supporto della nostra beniamina conta altri due componenti di primo piano: Raine, maestra di scuola di Lloyd, Colette e Genis e sorella di quest'ultimo (quindi mezzelfa alche lei), e Kratos, mercenario ingaggiato per accompagnare la Prescelta nel lungo e pericoloso viaggio di rigenerazione del mondo. Abile spadaccino e capace di utilizzare anche arti magiche, Kratos è tra i personaggio più misteriosi del gioco, dal passato ignoto e dagli obiettivi sconosciuti al resto del gruppo. Sarà protagonista di molti colpi di scena, e grazie alla stupenda caratterizzazione sarà probabilmente il personaggio che più apprezzerete e amerete.
Ma al già folto gruppo si aggiungeranno tanti comprimari, tra cui Sheena l'evocatrice sarà l'unica presente nei 4 episodi che compongono la serie di OAV.
Naturalmente in quest'ultima ritornano tutte le componenti di trama e peronaggi da me esposte, ma con lievi ed ovvie differenze riguardo l'evolversi delle vicende narrate dovute fondamentalmente all'impossibilità di inserite i tanti avvenimenti che caratterizzano la storia del gioco in solo 4 episodi di poco più di 30 minuti ognuno.
Ma in tal caso, oltre all'eliminazione di avvenimenti superflui alla narrazione, sono state omesse tante altre parti anche fondamentali.
Tagli di avvenimenti fondamentali ai fini di una completa comprensione della storia; arrivi a destinazione immediati; combattimenti che terminano in pochi minuti (anche meno) ed una complessa gestione del tutto, portano a non poca amarezza da chi come me ha amato alla follia il videogioco.
Una fantastica storia striminzita in troppo pochi minuti, con quindi tutte le perdite del caso, ma che lascia spazio ad un maggiore approfondimento dei rapporti sentimentali tra Colette e Lloyd, vera anima portante di quest'opera d'animazione.
Una profonda amicizia/amore lega i due protagonisti, e le scene che esprimono tali sentimenti sono le più belle e toccanti. Ma anche riguardo quest'aspetto, la poca longevita degli episodi taglia ogni possibilità di approfondimento ed evoluzione, terminando il tutto ad esattamente metà della narrazione, troncando in tal modo la possibilità di conoscerne un finale e di scoprire i tanti altri personaggi che si uniranno alla combriccola (come già detto, solo Sheena l'evocatrice sarà presente tra i comprimari, oltre ai già citati, nei 4 episodi...degli altri invece resta solo una breve presentazione in coda all'ultimo episodio).
Il bello del videogioco è che ogni personaggio ha una sua storia, e che viene approfondita e si evolve man mano che si prosegue. Ma nei 4 OAV che compongono questa serie animata tutto ciò viene precluso agli occhi dello spettatore, ed è per questo che il miglior modo di visionare quest'anime è di prenderlo come semplice complementazione del videogame, o meglio come modo di vedere delle stupende animazioni che tanto hanno fatto gola nel videogioco.
Nel videogame infatti erano presenti alcuni minuti di animazione davvero spettacolari, purtroppo brevissimi e in quantità irrisorie.
La serie di OAV soddisfa la voglia di vedere Lloyd e compagnia bella e tutte le fantastiche ambientazioni di Tales of Symphonia, nuovamente e per più di pochi secondi, in versione animata, presentandoci dei personaggi fedelmente rassomiglianti gli originali e stupendamente animati, e delle ambientazioni magnifiche.
In tema di caratterizzazione forse noterete una Colette ancora più dolce e delicata, ed un Lloyd più burlone e piagnone, ma tutto rientra negli stereotipi dell'animazione giapponese, e non travisa quasi nulla in fedeltà agli originali.
Pochi episodi in più avrebbero garantito una maggiore fluidità del racconto (che risulta frettolo e troncato) e un maggior approfondimento dei rapporti tra i vari personaggi, nonchè reso lo spettatore novizio (nel senso di spettatore che non ha giocato al videogame) partecipe dei molti colpi di scena in grado di conferire ulteriore spessore alla trama.
Un vero peccato se si tiene ben presente la spettacolarità delle animazioni e la fedeltà e la cura con cui sono stati animati e caratterizzati i personaggi, sicuramente il maggior pregio dell'opera.
In conclusione, consiglio la visione di Tales of Symphonia esclusivamente a chi ha già masticato per bene ed apprezzato il videogame. Per chi invece non si è mai avvicinato alla serie di Tales of, può ricercare altre opere animate legate al marchio o magari recuperarne qualche videogame (magari proprio questo!).
Non ve ne pentirete.
Salvare il mondo. Un lavoro duro ma qualcuno deve pur farlo.
Questa volta la minaccia fa di nome Desians, una razza di mezz'elfi che ha come occupazione principale quella di razziare le città e aggredire gli umani e che con le sue azioni porta a indebolire la benedizione della dea Maetel e a rompere l'equilibrio su cui si regge il mondo di Sylvarant.
Prescelta degli umani è la giovane Collet che dovrà raggiungere alla torre della salvezza e ripristinare la benedizione della dea.
Messasi in viaggio scortata dal mercenario Kratos e dalla sua maestra Refil, Collet sarà presto raggiunta dagli amici d'infanzia Lioyd e Genius.
Ovviamente portare a termine la missione non sarà per niente facile...
Tales of Synphonia è la trasposizione in anime dell'omonimo videogioco appartenente alla serie “Tales of” che vanta tra i suoi molti capitoli giochi di pregevole fattura tutti con il character design curato dal maestro Fujishima (Oh! Mia dea...). L'ambientazione è fantasy al 100%. La storia ha un inizio di impostazione molto classica ma è suscettibile di parecchi colpi di scena. Senza anticipare nulla si può dire che per certi versi ricorda Final Fantasy X.
Ecco, la storia. E' forse il maggior problema di questo anime. Quello che ci viene raccontato non è una storia completa ma piuttosto un riassunto che ci riporta solo gli eventi principali. Capisco che non è essenziale trasporre l'esplorazione dei dungeon e gli scontri con i mostri ma neanche tralasciarli del tutto. Tra l'altro in non pochi casi degli scontri vediamo solo l'avversario di turno stramazzare a terra.
Per fare un paragone calcistico è come vedere la sintesi di una partita in cui nelle azioni da gol si vede solo la palla infilarsi in rete.
E dire che tecnicamente non è neanche male. La grafica è colorata e pulita, gli sfondi dettagliati e le musiche decisamente buone.
L'impressione finale è quella di un opera tecnicamente buona ma un po' frettolosa e che di conseguenza pare un po' povera di contenuti.
Probabilmente se invece di quattro OAV gli autori avessero optato per una serie anche di 13 episodi avrebbero ottenuto un risultato decisamente migliore.
Questi OAV ci mostrano solo la prima parte di tutta la storia e pertanto è previsto un seguito, ma se il buon giorno si vede dal mattino...
A chi ama molto il fantasy, Tales of Synphonia piacerà ma forse è meglio giocare al videogioco.
Questa volta la minaccia fa di nome Desians, una razza di mezz'elfi che ha come occupazione principale quella di razziare le città e aggredire gli umani e che con le sue azioni porta a indebolire la benedizione della dea Maetel e a rompere l'equilibrio su cui si regge il mondo di Sylvarant.
Prescelta degli umani è la giovane Collet che dovrà raggiungere alla torre della salvezza e ripristinare la benedizione della dea.
Messasi in viaggio scortata dal mercenario Kratos e dalla sua maestra Refil, Collet sarà presto raggiunta dagli amici d'infanzia Lioyd e Genius.
Ovviamente portare a termine la missione non sarà per niente facile...
Tales of Synphonia è la trasposizione in anime dell'omonimo videogioco appartenente alla serie “Tales of” che vanta tra i suoi molti capitoli giochi di pregevole fattura tutti con il character design curato dal maestro Fujishima (Oh! Mia dea...). L'ambientazione è fantasy al 100%. La storia ha un inizio di impostazione molto classica ma è suscettibile di parecchi colpi di scena. Senza anticipare nulla si può dire che per certi versi ricorda Final Fantasy X.
Ecco, la storia. E' forse il maggior problema di questo anime. Quello che ci viene raccontato non è una storia completa ma piuttosto un riassunto che ci riporta solo gli eventi principali. Capisco che non è essenziale trasporre l'esplorazione dei dungeon e gli scontri con i mostri ma neanche tralasciarli del tutto. Tra l'altro in non pochi casi degli scontri vediamo solo l'avversario di turno stramazzare a terra.
Per fare un paragone calcistico è come vedere la sintesi di una partita in cui nelle azioni da gol si vede solo la palla infilarsi in rete.
E dire che tecnicamente non è neanche male. La grafica è colorata e pulita, gli sfondi dettagliati e le musiche decisamente buone.
L'impressione finale è quella di un opera tecnicamente buona ma un po' frettolosa e che di conseguenza pare un po' povera di contenuti.
Probabilmente se invece di quattro OAV gli autori avessero optato per una serie anche di 13 episodi avrebbero ottenuto un risultato decisamente migliore.
Questi OAV ci mostrano solo la prima parte di tutta la storia e pertanto è previsto un seguito, ma se il buon giorno si vede dal mattino...
A chi ama molto il fantasy, Tales of Synphonia piacerà ma forse è meglio giocare al videogioco.
Avendo giocato al videogioco da cui questi OAV sono tratti posso dire che l'adattamento è abbastanza buono: ToS è un gioco vastissimo (non ho giocato agli altri Tales ma immagino sia una caratteristica comune) e ovviamente sono state tagliate molte cose, tuttavia la storia così come ci viene presentata fila senza troppi problemi. L'animazione è decisamente molto buona e il character mi piace moltissimo. Il perché del voto relativamente basso è solo questo: i due protagonisti principali non si riconoscono. A mio parere sono stati un bel po' stereotipati: Colette è una ragazza molto forte ma anche decisa e più "spigliata" di come appare nell'anime, in cui predomina il suo aspetto carino e dolce (il che non è un male, ma così risulta troppo fragile rispetto alla versione del gioco); Lloyd però è quello più diverso: diciamo che negli OAV è presentato come un classico protagonista, portandolo a comportamenti eccessivi che nel gioco non aveva (generalmente l'immagine che risulta dal videogioco è più "genuina")
Per il resto però non posso lamentarmi. C'è da dire però che questi quattro OAV coprono solo la prima parte della storia; la seconda parte, quella di Sylvarant, è quella che aspetto di più, soprattutto perché farà la sua apparizione il mio personaggio preferito della serie, che spero tratteranno con tutti i crismi che merita. u_u
Se fanno la seconda parte come dovrebbero verrà fuori davvero un bel lavoro.
Per il resto però non posso lamentarmi. C'è da dire però che questi quattro OAV coprono solo la prima parte della storia; la seconda parte, quella di Sylvarant, è quella che aspetto di più, soprattutto perché farà la sua apparizione il mio personaggio preferito della serie, che spero tratteranno con tutti i crismi che merita. u_u
Se fanno la seconda parte come dovrebbero verrà fuori davvero un bel lavoro.
Bà, uhm direi proprio di no, no non ci siamo, cioè non capisco perchè l'hanno fatto, si poteva fare assolutamente a meno anche solo di pensarlo.
Dire che la storia e i personaggi sono convenzionali è un eufemismo. Il solito ragazzino che grida alla solita ragazzina: "Ti voglio proteggere!", "Sono un idiota (cosa vera per altro) perchè penso solo a me stesso", "Soffro ma tu soffri di più". Queste banalità e assurdità sn ripetute in continuazione. La trama poi non merita nemmeno di essere menzionata. Nonostante tutte queste cose, l'anime si lascia guardare (soprattutto se siete ubriachi), perchè è talmente corto che le cose succedono. Bè dai il consiglio finale non può che essere che questo: NON fatevi indurre in tentazione di guardarlo!
Dire che la storia e i personaggi sono convenzionali è un eufemismo. Il solito ragazzino che grida alla solita ragazzina: "Ti voglio proteggere!", "Sono un idiota (cosa vera per altro) perchè penso solo a me stesso", "Soffro ma tu soffri di più". Queste banalità e assurdità sn ripetute in continuazione. La trama poi non merita nemmeno di essere menzionata. Nonostante tutte queste cose, l'anime si lascia guardare (soprattutto se siete ubriachi), perchè è talmente corto che le cose succedono. Bè dai il consiglio finale non può che essere che questo: NON fatevi indurre in tentazione di guardarlo!
Grazie all'eroe Mythos, che strinse un patto con la dea Martel, la Grande guerra fu scongiurata e coloro che ne erano stati la causa, i Desiani, furono sconfitti.
Adesso però, venuto meno il potere della Dea, il mondo volge di nuovo verso la rovina.
Per evitare che ciò accada, una sacerdotessa deve percorrere il Viaggio della rigenerazione fino alla Torre della salvezza.
A offrirsi volontaria è una ragazza di nome Collet, che vuole difendere il pianeta e il suo amico lloyd.
La ragazza parte così scortata dalla sua insegnante e da un misterioso mercenario, lasciando indietro il ragazzo e Genius, che volevano unirsi a loro nel viaggio.
Durante la notte però il loro villaggio viene attaccato da una truppa di Desiani, venuti per impossessarsi di una misteriosa sfera posseduta da Lloyd. Il ragazzo sconfigge il capo dei nemici grazie all'aiuto della pietra, ma decide di partire con l'amico Genius per raggiungere Collet e aiutarla nel suo viaggio.
Questa, a grandi linee, è la trama del primo oav.
Premetto che non conosco i videogiochi di tales of, perciò mi baserò unicamente su quello che ho visto.
Finora, quest'anime mi ha colpito in modo molto positivo.
I disegni sono molto belli, e anche le animazioni sono molto buone.
La trama mi incuriosisce e non vedo l'ora di vedere il prossimo oav! >.<
I personaggi poi mi piacciono tutti molto ( in particolare genius, è adorabile >.<)
E' un po' affrettato forse, ma per me finora si merita un bell'otto.
Lo consiglio a chi piace il fantasy :D
Adesso però, venuto meno il potere della Dea, il mondo volge di nuovo verso la rovina.
Per evitare che ciò accada, una sacerdotessa deve percorrere il Viaggio della rigenerazione fino alla Torre della salvezza.
A offrirsi volontaria è una ragazza di nome Collet, che vuole difendere il pianeta e il suo amico lloyd.
La ragazza parte così scortata dalla sua insegnante e da un misterioso mercenario, lasciando indietro il ragazzo e Genius, che volevano unirsi a loro nel viaggio.
Durante la notte però il loro villaggio viene attaccato da una truppa di Desiani, venuti per impossessarsi di una misteriosa sfera posseduta da Lloyd. Il ragazzo sconfigge il capo dei nemici grazie all'aiuto della pietra, ma decide di partire con l'amico Genius per raggiungere Collet e aiutarla nel suo viaggio.
Questa, a grandi linee, è la trama del primo oav.
Premetto che non conosco i videogiochi di tales of, perciò mi baserò unicamente su quello che ho visto.
Finora, quest'anime mi ha colpito in modo molto positivo.
I disegni sono molto belli, e anche le animazioni sono molto buone.
La trama mi incuriosisce e non vedo l'ora di vedere il prossimo oav! >.<
I personaggi poi mi piacciono tutti molto ( in particolare genius, è adorabile >.<)
E' un po' affrettato forse, ma per me finora si merita un bell'otto.
Lo consiglio a chi piace il fantasy :D