Doujin Work
"Doujin Work" è stato in assoluto uno dei miei primi anime, che però droppai circa a metà dell'opera o perché erano troppo noiosi o perché i doppi sensi non mi facevano ridere. Decisi, poco tempo fa, di dare una valutazione completa e un giudizio più dettagliato alle serie droppate e quindi di riprenderle, perché nel mio giudizio di voto le serie droppate hanno voto 1, e quindi mi dispiace visto che delle serie possono sbocciare le loro potenzialità più in là, quindi, mai giudicare un libro dalla copertina (o dalle prime pagine).
"Doujin Work" è un anime ideato nel 2007 che conta 12 episodi "flash": circa 14 minuti ciascuno, senza togliere opening ed ending.
Trama: Najimi Osana è estranea al mondo otaku e decide di inserirsi iniziando a disegnare doujinshi per fare soldi.
"Doujin Work" è stata un'enorme sorpresa: serie che non pretende niente, cerca di far ridere e ci riesce, semplice e banale ma, attenzione, è ricca di doppi sensi davvero divertenti e gag che non sono inserite lì a caso: toccano sempre le tematiche del mondo dei doujinshi, manga di produzione propria molto spesso di genere erotico e che prendono spunto anche da serie esistenti e del mondo otaku. I doppi sensi non cadranno mai nel volgare, anche se si riferiscono a una forte volgarità ed è questo uno dei pregi maggiori della serie. La serie a a illustrarci tutte le difficoltà che dovrà affrontare chiunque voglia intraprendere la strada delle doujinshi, o per esercitarsi semplicemente per poi diventare mangaka vero e proprio o per scopo di lucro o per puro hobby, e nel venderle, soprattutto se qui parliamo di ragazzine e il pubblico esige prodotti erotici.
Questa serie è un piccolo, ma grande, capolavoro: ogni puntata riesce a far ridere lo spettatore, anche se vediamo un calo in qualche episodio. I personaggi sono uno più simpatico dell'altro. Peccato sia una serie molto veloce a cui vengono dati pochi minuti per crescere ulteriormente. L'animazione e lo stile dei personaggi sono da non sottovalutare; possono sembrare molto semplici ma vanno a raffigurare i primi passi dei "mangaka" mostrandoci anche figure 2D. Le OST sono veramente discrete, opening ed ending piacevoli.
E' una serie a cui do un 7 e che tocca quasi il 8; riesce divertire e quindi riesce nel suo genere (commedia-demenziale) e non pretende nulla. Consigliata.
"Doujin Work" è un anime ideato nel 2007 che conta 12 episodi "flash": circa 14 minuti ciascuno, senza togliere opening ed ending.
Trama: Najimi Osana è estranea al mondo otaku e decide di inserirsi iniziando a disegnare doujinshi per fare soldi.
"Doujin Work" è stata un'enorme sorpresa: serie che non pretende niente, cerca di far ridere e ci riesce, semplice e banale ma, attenzione, è ricca di doppi sensi davvero divertenti e gag che non sono inserite lì a caso: toccano sempre le tematiche del mondo dei doujinshi, manga di produzione propria molto spesso di genere erotico e che prendono spunto anche da serie esistenti e del mondo otaku. I doppi sensi non cadranno mai nel volgare, anche se si riferiscono a una forte volgarità ed è questo uno dei pregi maggiori della serie. La serie a a illustrarci tutte le difficoltà che dovrà affrontare chiunque voglia intraprendere la strada delle doujinshi, o per esercitarsi semplicemente per poi diventare mangaka vero e proprio o per scopo di lucro o per puro hobby, e nel venderle, soprattutto se qui parliamo di ragazzine e il pubblico esige prodotti erotici.
Questa serie è un piccolo, ma grande, capolavoro: ogni puntata riesce a far ridere lo spettatore, anche se vediamo un calo in qualche episodio. I personaggi sono uno più simpatico dell'altro. Peccato sia una serie molto veloce a cui vengono dati pochi minuti per crescere ulteriormente. L'animazione e lo stile dei personaggi sono da non sottovalutare; possono sembrare molto semplici ma vanno a raffigurare i primi passi dei "mangaka" mostrandoci anche figure 2D. Le OST sono veramente discrete, opening ed ending piacevoli.
E' una serie a cui do un 7 e che tocca quasi il 8; riesce divertire e quindi riesce nel suo genere (commedia-demenziale) e non pretende nulla. Consigliata.
E' strano potere recensire una serie che si guarda tutta in una serata. La breve durata degli episodi è di certo un punto di forza e devo dire che i primi 3 episodi sono da 9 in pagella pieno e meritato. Doppi sensi, allusioni, citazioni si sprecano e ti piegano in due dalle risate, poi però inizia un calo leggero ma costante che si trascina sino alla fine con personaggi che non convincono appieno e un disegno che appare rozzo e affrettato.
Il personaggio di Tsuyuri, la moretta con il cappellino verde, che impazza all'inizio ed è quello più riuscito della serie, finisce per eclissarsi a vantaggio (svantaggio) di personaggi come Kaneru, avversaria-rivale di Najimi Osana, che non convince nella sua veste di ventiquattrenne svampita e bambinesca. Menzione d'onore per la biondina loli Sōra Kitano che sta sempre appiccicata a Justice e non si sa a che titolo. Cambia vestitino (cosplay) a ogni puntata, a differenza degli altri personaggi che sono capaci d'indossare lo stesso abito per 12 episodi - eccezion fatta per la classica puntata al mare dove si vede qualche costume da bagno. I suoi vestiti sono continue citazioni di altri anime e manga e la tutina giallo-nera di 'Kill Bill' è impagabile.
In conclusione 'Doujin Work' è una serie con un grosso potenziale inespresso che prende in giro l'ambiente di nicchia e poco amato in Giappone degli eroge, dei manga yuri, yahoi e "m" (masochista), ma lo fa senza scadere nella volgarità e con grossa ironia, anche se i frequentatori dei negozi specializzati vengono sempre disegnati con tratto veloce e poco dettagliato senza mostrare mai i volti. E anche i personaggi principali che si recano lì indossano la mascherina e occhiali neri per non farsi riconoscere. Facendo una media ponderata posso assegnare un bel 7, la serie è ottima per passare una serata in spensieratezza.
Il personaggio di Tsuyuri, la moretta con il cappellino verde, che impazza all'inizio ed è quello più riuscito della serie, finisce per eclissarsi a vantaggio (svantaggio) di personaggi come Kaneru, avversaria-rivale di Najimi Osana, che non convince nella sua veste di ventiquattrenne svampita e bambinesca. Menzione d'onore per la biondina loli Sōra Kitano che sta sempre appiccicata a Justice e non si sa a che titolo. Cambia vestitino (cosplay) a ogni puntata, a differenza degli altri personaggi che sono capaci d'indossare lo stesso abito per 12 episodi - eccezion fatta per la classica puntata al mare dove si vede qualche costume da bagno. I suoi vestiti sono continue citazioni di altri anime e manga e la tutina giallo-nera di 'Kill Bill' è impagabile.
In conclusione 'Doujin Work' è una serie con un grosso potenziale inespresso che prende in giro l'ambiente di nicchia e poco amato in Giappone degli eroge, dei manga yuri, yahoi e "m" (masochista), ma lo fa senza scadere nella volgarità e con grossa ironia, anche se i frequentatori dei negozi specializzati vengono sempre disegnati con tratto veloce e poco dettagliato senza mostrare mai i volti. E anche i personaggi principali che si recano lì indossano la mascherina e occhiali neri per non farsi riconoscere. Facendo una media ponderata posso assegnare un bel 7, la serie è ottima per passare una serata in spensieratezza.
Sono 12 episodi, di circa 15 minuti l'uno, quindi la visione è molto veloce. Anche per questo mi sono lasciata convincere e ho iniziato a vederlo.
Dopo il primo episodio e le tante risate che mi sono fatta, non ho potuto fare a meno di continuare. L'aspetto interessante è anche fare vedere un po' come funziona il mondo delle doujinshi, con tutta la fatica che deriva dal realizzarne una.
All'inizio Najimi, la protagonista, decide di disegnare/scrivere doujinshi per puro scopo economico (pensa che ne derivi un grande guadagno), ma pian piano si appassiona e i motivi dell'amicizia, della passione e del divertimento sorpassano la voglia di fare soldi.
Doujin Work è divertente, poi adoro le mutandine con i piedini che ballano nella ending! Sono tutto il tempo dietro Tsuuyuri, amica di Najimi, in quanto il circolo delle sue doujinshi si chiama "Circolo delle Mutandine", o qualcosa del genere, ma sono così carine e fanno ridere.
Doujin Work, ve lo consiglio caldamente se volete farvi quattro risate con un anime che non dura molto, ma che comunque ha una storia carina.
Approvato dunque.
Dopo il primo episodio e le tante risate che mi sono fatta, non ho potuto fare a meno di continuare. L'aspetto interessante è anche fare vedere un po' come funziona il mondo delle doujinshi, con tutta la fatica che deriva dal realizzarne una.
All'inizio Najimi, la protagonista, decide di disegnare/scrivere doujinshi per puro scopo economico (pensa che ne derivi un grande guadagno), ma pian piano si appassiona e i motivi dell'amicizia, della passione e del divertimento sorpassano la voglia di fare soldi.
Doujin Work è divertente, poi adoro le mutandine con i piedini che ballano nella ending! Sono tutto il tempo dietro Tsuuyuri, amica di Najimi, in quanto il circolo delle sue doujinshi si chiama "Circolo delle Mutandine", o qualcosa del genere, ma sono così carine e fanno ridere.
Doujin Work, ve lo consiglio caldamente se volete farvi quattro risate con un anime che non dura molto, ma che comunque ha una storia carina.
Approvato dunque.
Doujin Works è una serie semplice e brevissima, persino gli episodi durano pochissimo (13 minuti circa), eppure risulta essere dannatamente divertente. Non ridevo così tanto dai tempi di Excel Saga, anche se in questo caso c'è tutt'altro tipo di umorismo, poco no sense e più spazio a situazioni ambigue e imbarazzanti, soprattutto per la protagonista.
Il tutto è ambientato nel mondo delle "doujinshi" che, per chi non lo sapesse, altro non sono che fumetti disegnati, prodotti e venduti in modo del tutto amatoriale solitamente in fiere appositamente organizzate a tale scopo. Possiamo anche affermare che la maggior parte di queste opere hanno contenuti erotici.
Najimi è una ragazzina che un giorno scoprirà questo mondo grazie ad un'amica che, con suo grande stupore, le confesserà di essere nel giro già da un po' di tempo.
Inizialmente intimorita e intimidita, sembrava persino restia ad aiutarla ma, intuito il discreto potenziale economico della faccenda e ammaliata dal guadagno facile, decide di gettarsi anche lei nel giro, conscia di avere un "discreto" talento grafico. In realtà è ben lontana dagli standard degli altri autori, ma ha le potenzialità e la volontà di migliorarsi.
Le difficoltà non tarderanno ad arrivare e i primi scogli da superare saranno proprio la vergogna di trattare argomenti tanto "delicati". Proprio da questo nasceranno una serie di situazioni davvero esilaranti, ma mai volgari. Il contenuto dei loro albi viene tutt'al più descritto in modo alquanto vago, non si vedrà mai nulla di sconcio.
Tecnicamente Doujin Work non eccelle in nulla, sia la trama che i disegni sono semplici semplici.
Bellina ho trovato la colonna sonora con tracce adeguate, ovviamente, all'argomento trattato, quindi allegre e frizzanti, dopo un po' che che ci si è fatto l'orecchio diventano piacevolissime da ascoltare anche "stand alone".
Il tutto è ambientato nel mondo delle "doujinshi" che, per chi non lo sapesse, altro non sono che fumetti disegnati, prodotti e venduti in modo del tutto amatoriale solitamente in fiere appositamente organizzate a tale scopo. Possiamo anche affermare che la maggior parte di queste opere hanno contenuti erotici.
Najimi è una ragazzina che un giorno scoprirà questo mondo grazie ad un'amica che, con suo grande stupore, le confesserà di essere nel giro già da un po' di tempo.
Inizialmente intimorita e intimidita, sembrava persino restia ad aiutarla ma, intuito il discreto potenziale economico della faccenda e ammaliata dal guadagno facile, decide di gettarsi anche lei nel giro, conscia di avere un "discreto" talento grafico. In realtà è ben lontana dagli standard degli altri autori, ma ha le potenzialità e la volontà di migliorarsi.
Le difficoltà non tarderanno ad arrivare e i primi scogli da superare saranno proprio la vergogna di trattare argomenti tanto "delicati". Proprio da questo nasceranno una serie di situazioni davvero esilaranti, ma mai volgari. Il contenuto dei loro albi viene tutt'al più descritto in modo alquanto vago, non si vedrà mai nulla di sconcio.
Tecnicamente Doujin Work non eccelle in nulla, sia la trama che i disegni sono semplici semplici.
Bellina ho trovato la colonna sonora con tracce adeguate, ovviamente, all'argomento trattato, quindi allegre e frizzanti, dopo un po' che che ci si è fatto l'orecchio diventano piacevolissime da ascoltare anche "stand alone".
Doujin Work è un anime comico dalla trama semplice, quasi inesistente. Najimi viene convinta da una sua amica a partecipare a una fiera del fumetto, e qui deciderà di dedicarsi alle doujinshi pornografiche per guadagnare denaro.
Ogni episodio dura 10 minuti circa, è pieno di scene comiche demenziali (impossibile non metterne, con una trama simile) e in due ore si può seguire l'intera serie. Si impara anche qualcosina, dato che nell'anime vengono citati videogiochi erotici, negozi e locali realmente esistenti in Giappone. Anche se probabilmente i veri otaku - quindi non io - conoscevano già quei posti, almeno di nome.
Un difetto che ha calato il voto: il disegnatore non sa dare profondità ai personaggi, e non ha neanche saputo farli "voltare" in maniera decente: quando un personaggio si volta dall'altra parte viene volontariamente reso "una sottiletta".
Ogni episodio dura 10 minuti circa, è pieno di scene comiche demenziali (impossibile non metterne, con una trama simile) e in due ore si può seguire l'intera serie. Si impara anche qualcosina, dato che nell'anime vengono citati videogiochi erotici, negozi e locali realmente esistenti in Giappone. Anche se probabilmente i veri otaku - quindi non io - conoscevano già quei posti, almeno di nome.
Un difetto che ha calato il voto: il disegnatore non sa dare profondità ai personaggi, e non ha neanche saputo farli "voltare" in maniera decente: quando un personaggio si volta dall'altra parte viene volontariamente reso "una sottiletta".
Najimi viene convinta dall’amica Tsuyuri ad accompagnarla a una convention di Doujin, dove quest’ultima presenta un manga da lei disegnato. Una volta lì, Najimi viene a conoscenza delle possibilità di guadagno che questo mercato offre e decide di far fortuna proprio creando doujinshi.
Vi aspettate la descrizione di particolari minuziosi sul disegno o l’uso di strumenti e complesse tecniche? Beh, nulla di tutto ciò! Doujin Work tratta piuttosto di un divertente “viaggio” attorno ai Doujin e alla creazione di manga amatoriali al quale si aggiungono, man mano, altri bizzarri personaggi che ruotano attorno a quest’universo: il noto autore di doujin Justice, accompagnato dalla piccola ed enigmatica Sora; “l’eterna” rivale di Najimi, Nido; e lo strambo Hoshi.
Nel corso degli episodi si gioca su doppi sensi e simpatici fraintendimenti a carattere sessuale. Spesso il tutto è manovrato dall’abile, quanto minuta e carina Tsuyuri che, pur non essendo la protagonista, è forse il personaggio più simpatico e particolare dell’anime (capirete di cosa parlo fin dal primo episodio!). Tsuyuri sa, infatti, mettere in imbarazzo con estrema semplicità gli altri personaggi e far credere che esistano situazioni e relazioni – a volte compromettenti – ma in realtà inesistenti.
La grafica non è eccezionale, gli sfondi rimangono spesso fissi e scarni, ma quello che in realtà è solitamente un difetto, in questo caso si presenta come uno dei punti di forza di Doujin Work, che gioca su semplicità e leggerezza senza prendersi, e farsi prendere, troppo sul serio. Aspettatevi quindi un anime che seppur nella sua brevità (12 episodi dalla durata di 14 minuti circa, opening ed ending comprese) sa fare ridere e divertire. Consigliatissimo.
Vi aspettate la descrizione di particolari minuziosi sul disegno o l’uso di strumenti e complesse tecniche? Beh, nulla di tutto ciò! Doujin Work tratta piuttosto di un divertente “viaggio” attorno ai Doujin e alla creazione di manga amatoriali al quale si aggiungono, man mano, altri bizzarri personaggi che ruotano attorno a quest’universo: il noto autore di doujin Justice, accompagnato dalla piccola ed enigmatica Sora; “l’eterna” rivale di Najimi, Nido; e lo strambo Hoshi.
Nel corso degli episodi si gioca su doppi sensi e simpatici fraintendimenti a carattere sessuale. Spesso il tutto è manovrato dall’abile, quanto minuta e carina Tsuyuri che, pur non essendo la protagonista, è forse il personaggio più simpatico e particolare dell’anime (capirete di cosa parlo fin dal primo episodio!). Tsuyuri sa, infatti, mettere in imbarazzo con estrema semplicità gli altri personaggi e far credere che esistano situazioni e relazioni – a volte compromettenti – ma in realtà inesistenti.
La grafica non è eccezionale, gli sfondi rimangono spesso fissi e scarni, ma quello che in realtà è solitamente un difetto, in questo caso si presenta come uno dei punti di forza di Doujin Work, che gioca su semplicità e leggerezza senza prendersi, e farsi prendere, troppo sul serio. Aspettatevi quindi un anime che seppur nella sua brevità (12 episodi dalla durata di 14 minuti circa, opening ed ending comprese) sa fare ridere e divertire. Consigliatissimo.
Bellissima, una serie davvero deliziosa.
Tutta la storia è incentrato su Najimi e la sua neonata passione per i doujin (manga creati personalmente e venduti allo stesso modo in appositi raduni), passione nata per un bisogno impellente di denaro. Fortunatamente non c'è la solita componente harem, anche se il numero di ragazze è superiore alla media, e la vicenda è sviluppata comunque intorno a una ragazza e non a un ragazzo.
I doujin sono dei manga quasi totalmente pornografici, ma in tutto l'anime non si vedrà mai una sola scena di nudo o di cose troppo spinte, tuttavia ci saranno davvero tantissimi doppi sensi e frasi che rasentano il demenziale, il tutto con un tono davvero ironico che saprà far volare il tempo in una maniera davvero lodevole.
E' questo il suo punto di forza, con un disegno leggero, pulito e un po' infantile, riesce a raccontare una storia banale ma decisamente "reale" che parla di emozioni e situazioni molto comuni e positive (niente drammi per fortuna). Insomma un anime che fa della sua "non pretesa" il suo cardine principale.
L'intro e l'ending sono perfettamente adatte all'anime, soprattutto l'intro è davvero apprezabile e orecchiabile.
Il disegno è sempre bello e non ha mai dei cali, si può riscontrare soltanto che in alcune scene l'anime diventa quasi un vero manga, quindi personaggi molto statici, zero animazioni, ma lo si fa per un effetto ancora più carino e demenziale che per svogliatezza.
La storia non è di certo sconvolgente, eppure direi che è stupenda perchè l'anime riesce a raccontarla in modo davvero spensierato e giovane.
Insomma, un prodotto davvero consigliato a tutti, ogni episodio dura circa 10-12 minuti e potrebbe non piacere a molti, ma a me non ha creato nessun problema, in ogni puntata gli autori riescono a fare tutto quello che volevano fare senza rovinare nulla, creando un prodotto sobrio che sicuramente saprà farvi sorridere e passare dei bei momenti.
Tutta la storia è incentrato su Najimi e la sua neonata passione per i doujin (manga creati personalmente e venduti allo stesso modo in appositi raduni), passione nata per un bisogno impellente di denaro. Fortunatamente non c'è la solita componente harem, anche se il numero di ragazze è superiore alla media, e la vicenda è sviluppata comunque intorno a una ragazza e non a un ragazzo.
I doujin sono dei manga quasi totalmente pornografici, ma in tutto l'anime non si vedrà mai una sola scena di nudo o di cose troppo spinte, tuttavia ci saranno davvero tantissimi doppi sensi e frasi che rasentano il demenziale, il tutto con un tono davvero ironico che saprà far volare il tempo in una maniera davvero lodevole.
E' questo il suo punto di forza, con un disegno leggero, pulito e un po' infantile, riesce a raccontare una storia banale ma decisamente "reale" che parla di emozioni e situazioni molto comuni e positive (niente drammi per fortuna). Insomma un anime che fa della sua "non pretesa" il suo cardine principale.
L'intro e l'ending sono perfettamente adatte all'anime, soprattutto l'intro è davvero apprezabile e orecchiabile.
Il disegno è sempre bello e non ha mai dei cali, si può riscontrare soltanto che in alcune scene l'anime diventa quasi un vero manga, quindi personaggi molto statici, zero animazioni, ma lo si fa per un effetto ancora più carino e demenziale che per svogliatezza.
La storia non è di certo sconvolgente, eppure direi che è stupenda perchè l'anime riesce a raccontarla in modo davvero spensierato e giovane.
Insomma, un prodotto davvero consigliato a tutti, ogni episodio dura circa 10-12 minuti e potrebbe non piacere a molti, ma a me non ha creato nessun problema, in ogni puntata gli autori riescono a fare tutto quello che volevano fare senza rovinare nulla, creando un prodotto sobrio che sicuramente saprà farvi sorridere e passare dei bei momenti.
Simpaticissima sorpresa, questo "Doujin Work", anime del 2007 costituito da una dozzina di episodi "lampo", che, con sagace ironia, riescono a divertire lo spettatore e nello stesso tempo a canzonare tutti quei preconcetti tipici della cultura otaku che mai sono variati nel tempo, o si sono perfino ingigantiti.
Ogni gag di questa serie è perfettamente mirata ai punti deboli di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei manga o, per la precisione, delle doujinshi, famose riviste giapponesi pubblicate in proprio, spesso dal contenuto a carattere erotico.
La nostra frizzante protagonista, Najimi Osana, è una delle tante giovani aspiranti mangaka, e farebbe proprio qualsiasi cosa a costo di vendere i suoi lavori! Peccato che dovrà vedersela con una platea diffidente, un manager poco affidabile, un'accompagnatrice seccante e una sfidante pronta a "duellare con la matita", in un continuo viavai di situazioni imbarazzanti...
Gradevole, mai scontato, mai volgare nel vero senso del termine, eppure volutamente smodato nella trasmissione di messaggi a doppio senso, riferimenti di ogni tipo e situazioni inverosimili, il contesto nel quale si snocciola la "storiella" di turno non è mai palese o grossolano, anzi, la naturalezza con la quale vi vengono all'interno inanellate sequenze di brillanti battute, atte a incrementare una satira sempre più incisiva e vivace, avvicina ma nello stesso tempo differenzia volutamente questo piccolo gioiello dello humour da quella massa di anime ancorati proprio ai cliché chiamati in causa.
Corredato da animazioni essenziali e disegni intenzionalmente piatti, "Doujin Work" appare consapevolmente triviale e ordinario in superficie, per mascherare al pubblico più distratto la vera mole dell'opera, fin troppo geniale ed eccentrica per passare inosservata alle viste più acute.
Deliziosa è (ennesima sorpresa) la colonna sonora; estrose e gradevoli le sigle d'apertura e di chiusura.
Insomma, l'unica debolezza di questo titolo sembra risiedere unicamente nella durata; non tanto quella dei singoli episodi, la cui concisione funge, piuttosto, da vero colpo nel segno, bensì quella di una serie che avrebbe potuto ritagliarsi una maggiore fetta di consensi con l'aggiunta di qualche puntata in più.
Degno rappresentante del genere comico/demenziale, consigliato a tutti.
Ogni gag di questa serie è perfettamente mirata ai punti deboli di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei manga o, per la precisione, delle doujinshi, famose riviste giapponesi pubblicate in proprio, spesso dal contenuto a carattere erotico.
La nostra frizzante protagonista, Najimi Osana, è una delle tante giovani aspiranti mangaka, e farebbe proprio qualsiasi cosa a costo di vendere i suoi lavori! Peccato che dovrà vedersela con una platea diffidente, un manager poco affidabile, un'accompagnatrice seccante e una sfidante pronta a "duellare con la matita", in un continuo viavai di situazioni imbarazzanti...
Gradevole, mai scontato, mai volgare nel vero senso del termine, eppure volutamente smodato nella trasmissione di messaggi a doppio senso, riferimenti di ogni tipo e situazioni inverosimili, il contesto nel quale si snocciola la "storiella" di turno non è mai palese o grossolano, anzi, la naturalezza con la quale vi vengono all'interno inanellate sequenze di brillanti battute, atte a incrementare una satira sempre più incisiva e vivace, avvicina ma nello stesso tempo differenzia volutamente questo piccolo gioiello dello humour da quella massa di anime ancorati proprio ai cliché chiamati in causa.
Corredato da animazioni essenziali e disegni intenzionalmente piatti, "Doujin Work" appare consapevolmente triviale e ordinario in superficie, per mascherare al pubblico più distratto la vera mole dell'opera, fin troppo geniale ed eccentrica per passare inosservata alle viste più acute.
Deliziosa è (ennesima sorpresa) la colonna sonora; estrose e gradevoli le sigle d'apertura e di chiusura.
Insomma, l'unica debolezza di questo titolo sembra risiedere unicamente nella durata; non tanto quella dei singoli episodi, la cui concisione funge, piuttosto, da vero colpo nel segno, bensì quella di una serie che avrebbe potuto ritagliarsi una maggiore fetta di consensi con l'aggiunta di qualche puntata in più.
Degno rappresentante del genere comico/demenziale, consigliato a tutti.
Doujin Work serie di 12 episodi della durata media di 11-12 minuti. Se dovrei descriverla solo in una parola direi:divertente...perchè in fondo lo è anche se però come trama non è niente di speciale...
Najimi cerca un modo per guadagnare tanti soldi, senza fare tanta fatica e un giorno scopre grazie alla sua amica il mondo delle Doujin (ovvero i manga disegnati dai fan non professionisti) solo che dopo scopre che quel lavoro gli piace davvero...e il guadagno diventa secondario...anche se però alle varie fiere riesce a vendere ben poche copie!
Le animazioni però non sono un granchè, e le sigle carine con delle canzoni divertenti.
Serie consigliata a tutti gli amanti degli anime! passerete delle ore davvero piacevoli!
Najimi cerca un modo per guadagnare tanti soldi, senza fare tanta fatica e un giorno scopre grazie alla sua amica il mondo delle Doujin (ovvero i manga disegnati dai fan non professionisti) solo che dopo scopre che quel lavoro gli piace davvero...e il guadagno diventa secondario...anche se però alle varie fiere riesce a vendere ben poche copie!
Le animazioni però non sono un granchè, e le sigle carine con delle canzoni divertenti.
Serie consigliata a tutti gli amanti degli anime! passerete delle ore davvero piacevoli!
Una serie abbastanza neutra, non è chissà quanto esilarante ma neanche malvagia. Sicuramente è originale, visto che parla di una ragazza che, per avere guadagni facili e immediati, decide di disegnare manga un po' spinti. Alcuni momenti sono molto divertenti ma nel complesso la serie non mi ha entusiasmato particolarmente.
Najimi Osana è del tutto estranea alla cultura otaku dei doujinshi, finchè la sua amica Tsuyuri non le chiede di accompagnarla al comic festival che si svolge periodicamente a Tokyo, dove la ragazza deve esporre le sue opere. Najimi, travolta nel marasma della manifestazione si illuderà che il disegnare doujinshi sia una fonte di reddito incredibilmente rapida e facilmente abbordabile e si butterà anima e corpo nell’impresa di disegnare il suo prima manga. Ironico, graffiante, intriso di doppi sensi erotici (come ogni buon doujinshi che si rispetti) quest’opera irriverente si fa beffa un po’ di tutti, dagli autori agli editori, fino agli acquirenti che, come Najimi, si travestono per comprare manga erotici (che in Europa chiamiamo hentai).
L’atmosfera è leggera, divertente e, tra uno skatch e l’altro (le puntate sono nell’atipico formato di 14 minuti), i personaggi della serie pian piano svelano i lati più imbarazzanti di una fetta di Giappone esagitata per manga e anime. Ma il vero re trionfatore di questa mini serie è di sicuro lo stile di sceneggiatura con cui viene espresso il tutto. Estratto dalle strisce provocanti del mangaka Hiroyuki, Doujin Work diventa anime sotto la regia di Kenichi Yatani che nel nostro paese è praticamente sconosciuto (se non fosse per aver diretto un episodio di Card Captor Sakura). Il modo con cui le varie incomprensioni, doppi sensi e battutacce vengono raccontati è davvero geniale, regalando spesso attimi di pura ilarità. Sia ben chiaro, non bisogna prendere questo anime come magna opera, tutto nella sua realizzazione fa pensare a un prodotto destinato a fare satira e puramente orientato al lato goliardico della faccenda doujinshi. Questo non lo rende un anime erotico, in nessun senso. Non ci sono elementi ecchi di nessun tipo, non c’è fanservice se non (azzeccatissimo) nell’annuncio del titolo di ogni puntata. Rimane però il fatto che, Doujin Work è uno spaccato nudo e crudo (e molto ironico) di quello che è la società “fagocita manga” nipponica. Ogni personaggio rappresenta una certa categoria, dalla stessa Najimi, ossessionata dal denaro, che poi finirà per appassionarsi ai suoi (orribili) disegni, fino a Justice e Sora, una sorta di coppia perversa formata da un gigantesco adulto lolicomplessato e fissato con ideali astratti sui manga e una ragazzina prepubescente perennemente agghindata in cosplay. Ogni trovata è comunque geniale e mai invasiva o volgare. A parte le infinite allusioni infatti non esiste una volgarità esplicita che invece si può trovare in molte altre opere che lasciano meno spazio alle parole.
Il disegno è tutto da commentare, brutto, piatto, volutamente orribile in certi frangenti, che ricalca tutti gli stereotipi dei mankaga ai primi ferri, dalle onomatopee stampate gigantesche sullo sfondo, ai colori che si sovrappongono, fino agli sfondi inesistenti, che poi passano a un dettaglio finissimo dal nulla. Insomma, anche il tratto grafico è volutamente ironico e parodia dei disegnatori di doujinshi.
Un anime davvero bello questo Doujin Work, che fa ridere, non solo sorridere e che ci regala uno spaccato ironico di un Giappone che a fatica lava via la propria compostezza verso una baccanale goliardico, fatto di disegni e animazioni, luci e colori, come tanti sogni che si realizzano sulla carta. Nove.
L’atmosfera è leggera, divertente e, tra uno skatch e l’altro (le puntate sono nell’atipico formato di 14 minuti), i personaggi della serie pian piano svelano i lati più imbarazzanti di una fetta di Giappone esagitata per manga e anime. Ma il vero re trionfatore di questa mini serie è di sicuro lo stile di sceneggiatura con cui viene espresso il tutto. Estratto dalle strisce provocanti del mangaka Hiroyuki, Doujin Work diventa anime sotto la regia di Kenichi Yatani che nel nostro paese è praticamente sconosciuto (se non fosse per aver diretto un episodio di Card Captor Sakura). Il modo con cui le varie incomprensioni, doppi sensi e battutacce vengono raccontati è davvero geniale, regalando spesso attimi di pura ilarità. Sia ben chiaro, non bisogna prendere questo anime come magna opera, tutto nella sua realizzazione fa pensare a un prodotto destinato a fare satira e puramente orientato al lato goliardico della faccenda doujinshi. Questo non lo rende un anime erotico, in nessun senso. Non ci sono elementi ecchi di nessun tipo, non c’è fanservice se non (azzeccatissimo) nell’annuncio del titolo di ogni puntata. Rimane però il fatto che, Doujin Work è uno spaccato nudo e crudo (e molto ironico) di quello che è la società “fagocita manga” nipponica. Ogni personaggio rappresenta una certa categoria, dalla stessa Najimi, ossessionata dal denaro, che poi finirà per appassionarsi ai suoi (orribili) disegni, fino a Justice e Sora, una sorta di coppia perversa formata da un gigantesco adulto lolicomplessato e fissato con ideali astratti sui manga e una ragazzina prepubescente perennemente agghindata in cosplay. Ogni trovata è comunque geniale e mai invasiva o volgare. A parte le infinite allusioni infatti non esiste una volgarità esplicita che invece si può trovare in molte altre opere che lasciano meno spazio alle parole.
Il disegno è tutto da commentare, brutto, piatto, volutamente orribile in certi frangenti, che ricalca tutti gli stereotipi dei mankaga ai primi ferri, dalle onomatopee stampate gigantesche sullo sfondo, ai colori che si sovrappongono, fino agli sfondi inesistenti, che poi passano a un dettaglio finissimo dal nulla. Insomma, anche il tratto grafico è volutamente ironico e parodia dei disegnatori di doujinshi.
Un anime davvero bello questo Doujin Work, che fa ridere, non solo sorridere e che ci regala uno spaccato ironico di un Giappone che a fatica lava via la propria compostezza verso una baccanale goliardico, fatto di disegni e animazioni, luci e colori, come tanti sogni che si realizzano sulla carta. Nove.
Si potrebbe definire solo perverso!
Parla di Najimi, una ragazza che conosce il mondo delle doujin grazie ad una sua amica, Tsyuuri.
Decide di voler sfondare nel mondo delle doujin hentai solo per soldi, ma poi si appassionerà sempre di più!
Entreranno sempre più personaggi, tra i quali Justice (l'unico che sembra essere adulto), Sora, una bambina cosplayer che ha un rapporto alquanto inquietante con Justice °-° e una ragazza che fungerà da rivale e un ragazzo innamorato della protagonista.
Ogni personaggio ha l'abilità di capire il "doppio senso" in qualsiasi discorso, dando vita a situazioni a dir poco assurde XD.
Scarse le animazioni ed i personaggi (fatta eccezione di Justice) sembrano tutti molto più piccoli di quello che sono realmente.
Da guardare solo per passare un po' di tempo, gli episodi sono solamente 12 e durano 13/14 minuti ciascuno (contando le sigle).
Parla di Najimi, una ragazza che conosce il mondo delle doujin grazie ad una sua amica, Tsyuuri.
Decide di voler sfondare nel mondo delle doujin hentai solo per soldi, ma poi si appassionerà sempre di più!
Entreranno sempre più personaggi, tra i quali Justice (l'unico che sembra essere adulto), Sora, una bambina cosplayer che ha un rapporto alquanto inquietante con Justice °-° e una ragazza che fungerà da rivale e un ragazzo innamorato della protagonista.
Ogni personaggio ha l'abilità di capire il "doppio senso" in qualsiasi discorso, dando vita a situazioni a dir poco assurde XD.
Scarse le animazioni ed i personaggi (fatta eccezione di Justice) sembrano tutti molto più piccoli di quello che sono realmente.
Da guardare solo per passare un po' di tempo, gli episodi sono solamente 12 e durano 13/14 minuti ciascuno (contando le sigle).
Sciocchino e un po' scarso di sostanza, ma simpatico. Tecnicamente è abbastanza primitivo, ma accattivante quanto basta. Anche le sigle e le voci originali sono molto graziose. Tutto sommato vale la pena darci un'occhiata. Il rapporto tra Justice e Sora è francamente un po' inquietante, ma dopotutto è un meta-anime che prende in giro gli stereotipi di genere... Senza pretese ma godibile
In una parola: perverso, in ogni suo aspetto. Dalla storia ai dialoghi, dalle sigle (e i loro testi!) ai titoli delle puntate! C'è persino un simpatico paio di bloomers (i pantaloncini da ginnastica femminili) che si vede spesso e volentieri, danzando sulla testa di Tsuyuri, e anche nella sigla finale. Questo anime è pieno zeppo di doppi sensi, ammiccamenti, equivoci, ma senza nessuna scena spinta.
Prima di guardarlo pensavo che fosse solo l'ennesimo anime pieno di lolite (il che è vero XD), tuttavia la visione procede bene e gli episodi scorrono via veloci.
Anche le sigle di apertura e chiusura sono ritmate, carine e adatte all'anime.
Il vero punto di forza di Doujin Work è che la trama, per quanto sia poco sviluppata, si basa su quelle cose meravigliose chiamate doujinshi. Questo è da apprezzare anche perchè al momento non ci sono altri anime incentrati su questo (perverso) mondo, e i fan di doujinshi (come la sottoscritta) ringrazieranno.
Parlando dei personaggi, sono a dir poco assurdi. La protagonista Najimi, non si è ancora capito quanti anni abbia (come del resto NESSUNO dei personaggi), decide di punto in bianco di cominciare a disegnare manga erotici, con il solo problema che il suo stile di disegno è alquanto discutibile (fantastiche le reazioni dei vari personaggi dopo aver aperto i manga di Najimi). Tsuyuri è un'amica della protagonista, ha un carattere silenzioso e a volte duro, fisicamente parrebbe una dodicenne (non che le altre ragazze sembrino adulte...) ma spesso si riferisce a se stessa (e anche a Najimi) come una "donna adulta", infatti nonostante il viso grazioso spesso usa un frasario piuttosto esplicito e ha una fantasia a dir poco perversa (personalmente la ritengo il personaggio migliore). Justice è... un tipo decisamente strano (è l'unico che ha un aspetto adulto), famoso autore di doujinshi, con un taglio di capelli emo, fraintende OGNI discorso trasformandolo in qualcosa di VM 18, si porta sempre dietro una ragazzina cosplayer di nome Sora ed è ossessionato da Najimi (diventa spaventoso quando qualcuno la avvicina XD). Oltre a questi ci sono anche altri personaggi che hanno la (s)fortuna di incontrare la nostra Najimi XD
Veniamo adesso ai difetti. I disegni sono kawaii ma nulla di più, i colori e le animazioni lasciano a desiderare, e non c'è approfondimento dei personaggi. Inoltre (potrebbe anche essere un espediente voluto), non si capisce quanti anni abbiano esattamente Najimi e Tsuyuri, e questo manda un pò in confusione perchè se da una parte sembrano delle dodicenni, dall'altra per disegnare manga hentai bisognerebbe essere maggiorenni XD
Doujin Work insomma è una mini serie divertente e leggera, non eccellente dal punto di vista tecnico e praticamente senza trama, ma perfetta per chi vuole un anime spassoso, breve (gli episodi durano la metà di quelli di un anime tipico) e scacciapensieri.
Un 6 è troppo poco, un 8 sarebbe decisamente esagerato, per Doujin Work un 7 è il voto più appropriato ;-)
Prima di guardarlo pensavo che fosse solo l'ennesimo anime pieno di lolite (il che è vero XD), tuttavia la visione procede bene e gli episodi scorrono via veloci.
Anche le sigle di apertura e chiusura sono ritmate, carine e adatte all'anime.
Il vero punto di forza di Doujin Work è che la trama, per quanto sia poco sviluppata, si basa su quelle cose meravigliose chiamate doujinshi. Questo è da apprezzare anche perchè al momento non ci sono altri anime incentrati su questo (perverso) mondo, e i fan di doujinshi (come la sottoscritta) ringrazieranno.
Parlando dei personaggi, sono a dir poco assurdi. La protagonista Najimi, non si è ancora capito quanti anni abbia (come del resto NESSUNO dei personaggi), decide di punto in bianco di cominciare a disegnare manga erotici, con il solo problema che il suo stile di disegno è alquanto discutibile (fantastiche le reazioni dei vari personaggi dopo aver aperto i manga di Najimi). Tsuyuri è un'amica della protagonista, ha un carattere silenzioso e a volte duro, fisicamente parrebbe una dodicenne (non che le altre ragazze sembrino adulte...) ma spesso si riferisce a se stessa (e anche a Najimi) come una "donna adulta", infatti nonostante il viso grazioso spesso usa un frasario piuttosto esplicito e ha una fantasia a dir poco perversa (personalmente la ritengo il personaggio migliore). Justice è... un tipo decisamente strano (è l'unico che ha un aspetto adulto), famoso autore di doujinshi, con un taglio di capelli emo, fraintende OGNI discorso trasformandolo in qualcosa di VM 18, si porta sempre dietro una ragazzina cosplayer di nome Sora ed è ossessionato da Najimi (diventa spaventoso quando qualcuno la avvicina XD). Oltre a questi ci sono anche altri personaggi che hanno la (s)fortuna di incontrare la nostra Najimi XD
Veniamo adesso ai difetti. I disegni sono kawaii ma nulla di più, i colori e le animazioni lasciano a desiderare, e non c'è approfondimento dei personaggi. Inoltre (potrebbe anche essere un espediente voluto), non si capisce quanti anni abbiano esattamente Najimi e Tsuyuri, e questo manda un pò in confusione perchè se da una parte sembrano delle dodicenni, dall'altra per disegnare manga hentai bisognerebbe essere maggiorenni XD
Doujin Work insomma è una mini serie divertente e leggera, non eccellente dal punto di vista tecnico e praticamente senza trama, ma perfetta per chi vuole un anime spassoso, breve (gli episodi durano la metà di quelli di un anime tipico) e scacciapensieri.
Un 6 è troppo poco, un 8 sarebbe decisamente esagerato, per Doujin Work un 7 è il voto più appropriato ;-)
A tratti spassoso, un pò per l'ambientazione e le continue insinuazioni un pò per la scempiaggine. Ogni tanto c'è effettivamente un calo qualitativo dei disegni, ma i character sono buoni. Per qualche strano motivo le giovani autrici sono così minute da non sembrare proprio delle universitari, facendo risaltare decisamente di più il personaggio di Justice, incrocio genetico tra Dante, un Emo e Lurch Addams, che se non fosse per quel suo carattere paterno e corretto renderebbe ulteriormente più inquietante il ruolo della piccola cosplayer Sora. Dojin Work come anime alla fine diverte e per questo merita la visione, ma non gli si può dare un voto particolarmente alto a causa di due fattori:
1) E' troppo corto
2) E' fondamentalmente inconcludente.
1) E' troppo corto
2) E' fondamentalmente inconcludente.
Secondo me Doujin Work è una divertente commedia, apprezzabile soprattutto per il fatto di farci conoscere da vicino un aspetto tipico del Giappone, quello dei fumetti amatoriali, disegnati da appassionati: un mercato di tale portata che vengono organizzate addirittura delle convention dedicate, con volumi di vendita tali da garantire buoni guadagni agli autori più famosi. Per il resto si tratta di una serie simpatica e leggera, senza particolari ambizioni, con episodi di brevissima durata (14' l'uno), un bel character design dei personaggi ma con animazioni di bassa qualità.
La serie di per sè non è male, essendo destinata a dover far ridere gli spettatori, ma secondo me sia il disegno sia le musiche non sono granchè e il fatto ce gli episodi durino 14 minuti (incluse la OP e la ED di 4 minuti totale) non permette di dare abbastanza risalto alla storia riducendosi a una o due situazioni comiche per puntata. Voto 7, forse solo per l'argomento della storia :P