Mokke
Vorrei segnalare questo anime pressoché sconosciuto (io lo sto guardando con i sub in inglese), il cui titolo, scritto in hiragana, in ideogrammi significherebbe "inaspettato".
Parla di due sorelle che si trasferiscono in campagna: una vede gli spiriti, l'altra è loro facile preda. Ovviamente questo anime è nel solco di "Natsume Yujinchou", ma la storia è in qualche modo un po' inferiore, anche se si sofferma spesso su dettagli naturali in stile Ghibli (e poi è impossibile guardare le due sorelle senza pensare a Satsuki e Mei de "Il mio vicino Totoro"). Bellissima la opening.
Parla di due sorelle che si trasferiscono in campagna: una vede gli spiriti, l'altra è loro facile preda. Ovviamente questo anime è nel solco di "Natsume Yujinchou", ma la storia è in qualche modo un po' inferiore, anche se si sofferma spesso su dettagli naturali in stile Ghibli (e poi è impossibile guardare le due sorelle senza pensare a Satsuki e Mei de "Il mio vicino Totoro"). Bellissima la opening.
Se avete letto la recensione di Disillusion-sama, sapete anche come la pensa il sottoscritto. Credo non ci sia nulla da aggiungere a una recensione cosi esaustiva. Faccio solo una notazione personale. Questa serie mi è piacuta moltissimo anche per lo stile del disegno e del chara che, pur essento realizzato nel 2007, ha un sapore quasi vintage e rimanda agli anni 70-80 - certo con un altro livello di qualità dell'animazione.
Sicuramente, poi, consiglio la visione di questa serie a tutti i neko-fan per la presenza di uno strepitoso episodio dedicato al gatto di casa delle protagoniste, che le trasporterà in un mondo affascinante e inquietante dominato dai gatti. Buona visione a tutti.
Sicuramente, poi, consiglio la visione di questa serie a tutti i neko-fan per la presenza di uno strepitoso episodio dedicato al gatto di casa delle protagoniste, che le trasporterà in un mondo affascinante e inquietante dominato dai gatti. Buona visione a tutti.
"Mokke" è una di quelle perle rare che passano inosservate, forse per la loro apparente banalità, o più probabilmente perché rivolte a un pubblico infantile, che invece nascondono significati profondi da interpretare. "Mokke" è un anime semplice ma assolutamente mai banale (se lo si analizza per bene), e per essere apprezzato a pieno ha la necessità di un pubblico che non si fermi alle prime apparenze e che invece analizzi tutti gli aspetti dell'opera. Quasi tutti gli episodi sono autoconclusivi.
Tratto dall'omonimo manga dell'anno 2000, "Mokke" non significa altro che "Inaspettato", titolo che combacia perfettamente con la trama, in quanto la storia è un susseguirsi di piccoli eventi inaspettati e imprevisti, che accadono alle due sorelle protagoniste. La vicenda si svolge interamente in un villaggio di campagna, ove i nonni delle due sorelle protagoniste ospitano le loro nipoti per un motivo ben preciso: la frequente assenza dei genitori delle due, causa lavoro, è il motivo di copertura al vero motivo per cui le due ragazzine sono state invitate a stare con i nonni. Infatti il vero motivo è quello di poterle proteggere dai possibili pericoli che esse possono incorrere a causa delle loro abilità innate; infatti esse hanno ereditato alcuni dei poteri del nonno, e a causa di questi poteri le due fanciulle sono spesso bersagli, o comunque hanno quotidianamente a che fare con le creature e gli spiriti del folklore giapponese, che sono invisibili e inudibili dalle persone normali. Shizuru, la sorella maggiore, frequenta i primi anni delle scuole superiori, ed è in grado di vedere perfettamente tutti gli spiriti e le creature folkloristiche che sono quasi sempre invisibili agli occhi delle altre persone. Mizuki, la sorella minore, frequenta l'ultimo anno delle scuole elementari, e oltre al potere di sentire sensorialmente ogni creatura del mondo degli spiriti che le si avvicina, ha la predisposizione ad attirare questi spiriti, in pratica di fungere a loro come da calamita, e spesso e volentieri ne viene anche posseduta.
A causa di ciò, le due sorelle, soprattutto la minore, si trovano spesso nei guai alle prese con spiriti spesso fastidiosi che intralciano la loro vita quotidiana. Qualche volta riescono a risolvere il problema di turno da sole, quando si tratta di spiriti minori e facili da gestire, ma spesso occorre l'aiuto risolutivo del saggio e potente nonno: ogniqualvolta la situazione precipita, grazie a lui tutto si risolve quasi sempre nel migliore dei modi possibili. Non sempre gli spiriti creano seriamente dei grossi problemi, ma comunque le ragazzine, quasi ogni volta che si ritrovano uno spirito che non smette di stare loro vicino, hanno il desiderio naturale di risolvere il suo problema (a volte non immediatamente), facendo in modo di non venire più disturbate da esso.
A differenza di molti altri anime per bambini che hanno a che fare con gli spiriti, i protagonisti di quest'anime non sono quasi mai sorpresi o interessati agli spiriti, e anzi hanno quasi sempre il desiderio naturale di scacciarli e non averci nulla a che fare, perché quasi sempre sono esseri fastidiosi, facili fonti di guai e problemi, o che comunque creano forti disagi alle due ragazzine.
Un anime per quale tipo di spettatore?
Nonostante sia un anime indicato per un pubblico infantile e preadolescenziale, lo consiglio a tutte le fasce d'età, poiché è molto divertente vedere il rapporto che c'è tra le ragazzine protagoniste nei confronti delle creature e degli spiriti del folklore giapponese e viceversa. Si avverte un forte sentimento di rispetto verso la natura, oltre a un'atmosfera di buoni sentimenti e di purezza.
Inoltre "Mokke" è molto rilassante, poiché non sforza e non confonde mai la mente dello spettatore, come fanno invece spesso gli anime di questo genere. "Mokke" è sempre chiaro nelle sue tematiche e intenzioni, e mai noioso. C'è da considerare che "Mokke" è un anime per bambini, ma che può divertire senza problemi gli spettatori di qualsiasi fascia d'età.
La realizzazione dei personaggi è ben fatta e curata, ma la parte migliore sono gli sfondi, il disegno di background, e i colori della natura di "Mokke". Non si tratta di disegni statici come nella maggior parte degli anime.
L'animazione non ha sbavature, in perfetta linea con il disegno.
Il comparto sonoro è il punto forte della serie, lega in maniera sublime con il disegno e l'animazione: è rilassante, divertente e mai noioso.
L'anime è ben strutturato e curato, i disegni dei personaggi sono buoni; ancora meglio la loro psicologia è molto realistica, mentre gli sfondi e il background sono eccellenti, e il comparto sonoro e musicale è probabilmente la parte più ben fatta dell'anime. La trama è abbastanza originale per un anime di un tipo molto usato e che spesso invece fallisce in molti altri anime vagamente simili.
Tratto dall'omonimo manga dell'anno 2000, "Mokke" non significa altro che "Inaspettato", titolo che combacia perfettamente con la trama, in quanto la storia è un susseguirsi di piccoli eventi inaspettati e imprevisti, che accadono alle due sorelle protagoniste. La vicenda si svolge interamente in un villaggio di campagna, ove i nonni delle due sorelle protagoniste ospitano le loro nipoti per un motivo ben preciso: la frequente assenza dei genitori delle due, causa lavoro, è il motivo di copertura al vero motivo per cui le due ragazzine sono state invitate a stare con i nonni. Infatti il vero motivo è quello di poterle proteggere dai possibili pericoli che esse possono incorrere a causa delle loro abilità innate; infatti esse hanno ereditato alcuni dei poteri del nonno, e a causa di questi poteri le due fanciulle sono spesso bersagli, o comunque hanno quotidianamente a che fare con le creature e gli spiriti del folklore giapponese, che sono invisibili e inudibili dalle persone normali. Shizuru, la sorella maggiore, frequenta i primi anni delle scuole superiori, ed è in grado di vedere perfettamente tutti gli spiriti e le creature folkloristiche che sono quasi sempre invisibili agli occhi delle altre persone. Mizuki, la sorella minore, frequenta l'ultimo anno delle scuole elementari, e oltre al potere di sentire sensorialmente ogni creatura del mondo degli spiriti che le si avvicina, ha la predisposizione ad attirare questi spiriti, in pratica di fungere a loro come da calamita, e spesso e volentieri ne viene anche posseduta.
A causa di ciò, le due sorelle, soprattutto la minore, si trovano spesso nei guai alle prese con spiriti spesso fastidiosi che intralciano la loro vita quotidiana. Qualche volta riescono a risolvere il problema di turno da sole, quando si tratta di spiriti minori e facili da gestire, ma spesso occorre l'aiuto risolutivo del saggio e potente nonno: ogniqualvolta la situazione precipita, grazie a lui tutto si risolve quasi sempre nel migliore dei modi possibili. Non sempre gli spiriti creano seriamente dei grossi problemi, ma comunque le ragazzine, quasi ogni volta che si ritrovano uno spirito che non smette di stare loro vicino, hanno il desiderio naturale di risolvere il suo problema (a volte non immediatamente), facendo in modo di non venire più disturbate da esso.
A differenza di molti altri anime per bambini che hanno a che fare con gli spiriti, i protagonisti di quest'anime non sono quasi mai sorpresi o interessati agli spiriti, e anzi hanno quasi sempre il desiderio naturale di scacciarli e non averci nulla a che fare, perché quasi sempre sono esseri fastidiosi, facili fonti di guai e problemi, o che comunque creano forti disagi alle due ragazzine.
Un anime per quale tipo di spettatore?
Nonostante sia un anime indicato per un pubblico infantile e preadolescenziale, lo consiglio a tutte le fasce d'età, poiché è molto divertente vedere il rapporto che c'è tra le ragazzine protagoniste nei confronti delle creature e degli spiriti del folklore giapponese e viceversa. Si avverte un forte sentimento di rispetto verso la natura, oltre a un'atmosfera di buoni sentimenti e di purezza.
Inoltre "Mokke" è molto rilassante, poiché non sforza e non confonde mai la mente dello spettatore, come fanno invece spesso gli anime di questo genere. "Mokke" è sempre chiaro nelle sue tematiche e intenzioni, e mai noioso. C'è da considerare che "Mokke" è un anime per bambini, ma che può divertire senza problemi gli spettatori di qualsiasi fascia d'età.
La realizzazione dei personaggi è ben fatta e curata, ma la parte migliore sono gli sfondi, il disegno di background, e i colori della natura di "Mokke". Non si tratta di disegni statici come nella maggior parte degli anime.
L'animazione non ha sbavature, in perfetta linea con il disegno.
Il comparto sonoro è il punto forte della serie, lega in maniera sublime con il disegno e l'animazione: è rilassante, divertente e mai noioso.
L'anime è ben strutturato e curato, i disegni dei personaggi sono buoni; ancora meglio la loro psicologia è molto realistica, mentre gli sfondi e il background sono eccellenti, e il comparto sonoro e musicale è probabilmente la parte più ben fatta dell'anime. La trama è abbastanza originale per un anime di un tipo molto usato e che spesso invece fallisce in molti altri anime vagamente simili.
Mokke è una serie che parla di spiriti e di esseri sovrannaturali, che si discosta dal fumetto medio giapponese per il suo modo particolarissimo di affrontare questi elementi. Le protagoniste della storia sono infatti le due sorelle Mizuki, la minore, e Shizuru, la maggiore, che risiedono presso la casa del loro nonno in un ridente paesino di periferia.
A differenza delle altre ragazze, la loro vita è resa unica dalle loro particolari capacità, ereditate proprio dal nonno con cui vivono. Mizuki, che ha un carattere diretto e deciso, riesce ad attirare spiriti e mostri ed è molto portata ad essere posseduta (insomma, è una medium), ma è capace solo di percepirli molto vagamente, mentre Shizuru, più calma e riflessiva, riesce a vederli ed a parlare con loro.
La combinazione di queste due capacità, “attrazione” per una e “repulsione” per l’altra, è il motore della serie, la scusa mostrarci ogni volta un essere diverso e descriverlo nelle sue caratteristiche e nei suoi modi di fare.
Come dicevamo sopra, la caratteristica che rende interessante la serie è la propensione dell’autore a spiegare il sovrannaturale senza usarla come scusa per scene d’azione o scontri al fulmicotone.
Le due ragazze vivono difatti una vita piuttosto ordinaria, nei limiti del possibile. Il loro interesse è fondamentalmente quello di riuscire a convivere con le loro capacità e con il mondo che le circonda, senza necessariamente entrarci in conflitto.
Mokke è una serie decisamente interessante, ben disegnata ma caratterizzata da uno stile ben poco appariscente. L’importante in questo caso è quello che state cercando: se volete una commedia “enciclopedica” sui mostri, è senza dubbio quello che fa per voi.
A differenza delle altre ragazze, la loro vita è resa unica dalle loro particolari capacità, ereditate proprio dal nonno con cui vivono. Mizuki, che ha un carattere diretto e deciso, riesce ad attirare spiriti e mostri ed è molto portata ad essere posseduta (insomma, è una medium), ma è capace solo di percepirli molto vagamente, mentre Shizuru, più calma e riflessiva, riesce a vederli ed a parlare con loro.
La combinazione di queste due capacità, “attrazione” per una e “repulsione” per l’altra, è il motore della serie, la scusa mostrarci ogni volta un essere diverso e descriverlo nelle sue caratteristiche e nei suoi modi di fare.
Come dicevamo sopra, la caratteristica che rende interessante la serie è la propensione dell’autore a spiegare il sovrannaturale senza usarla come scusa per scene d’azione o scontri al fulmicotone.
Le due ragazze vivono difatti una vita piuttosto ordinaria, nei limiti del possibile. Il loro interesse è fondamentalmente quello di riuscire a convivere con le loro capacità e con il mondo che le circonda, senza necessariamente entrarci in conflitto.
Mokke è una serie decisamente interessante, ben disegnata ma caratterizzata da uno stile ben poco appariscente. L’importante in questo caso è quello che state cercando: se volete una commedia “enciclopedica” sui mostri, è senza dubbio quello che fa per voi.