Ai Yori Aoshi
"Ai yori Aoshi" è un anime del 2002, prodotto dallo studio J.C.Staff ("Bakuman", "Food Wars"), e adattato dall'omonimo Manga di Kou Fumizuki. Innanzitutto c'è da dire che 24 episodi sono fin troppi per una serie come questa, ne erano sufficienti la metà. Cio è dovuto al fatto che, fondamentalmente, la serie è la rappresentazione metaforica del nulla, un insulto all'intelligenza umana.
Partiamo dal principio, Aoi (la "protagonista femminile") prova un amore ingiustificato nei confronti di Kaoru (protagonista maschile). Lo definisco ingiustificato, perché reputo assurdo innamorarsi di una persona, rimembrarla ed idealizzarla ogni giorno, solo perché ti ha allacciato una scarpa. Rendiamoci conto: Aoi ama e sogna di rivedere per 18 anni un ragazzo che le ha soltanto allacciato una scarpa, suona ridicolo solo a me? Il difetto più grande dell'anime non sta tanto nella caratterizzazione dei personaggi (mediocre), o nel comparto grafico (pessimo), ma proprio nella mancanza di logica: molte opere si basano sul nonsense, magari per aiutare lo spettatore a spegnere il cervello dopo una giornata stressante. Ma l'intento dell'autore in questo caso è un altro: parlare di una storia d'amore difficile ma commovente, alla Romeo e Giulietta. E per questo trovo patetico l'affetto smisurato che la ragazza prova per Kaoru. Un altro errore logico banale: i due ragazzi non si vedono da 18 anni, è plausibile che non si riconoscano. Però, oltre ad essere identici a loro stessi da bambini, Kaoru non riconosce Aoi neanche se la donzella indossa lo stesso Kimono di un tempo (lo spiega il protagonista stesso che è molto raro vedere una ragazza con un kimono a Tokyo, eppure non la riconosce). Anche quando ella gli mostra la foto di loro due da piccoli, il ragazzo ci mette un po' a capire che, quello nell'immagine, è egli stesso qualche anno prima. I personaggi, in questo anime, non sono neppure in grado di riconoscere il proprio corpo, figuriamoci articolare discorsi complessi sulla famiglia e sull'amore. Infatti, sebbene l'incipit fosse interessante, l'opera viene rovinata da dei dialoghi, nei quali principalmente si sente Aoi che dice con voce tremolante:"Kaoru-Sama". Capite bene che l'anime ha fallito brutalmente anche nel trasmettere un messaggio allo spettatore, che in 24 episodi si annoia e basta. Un vero e proprio fallimento disastroso di sceneggiatura.
Ma se pensate di godervi almeno dei buoni disegni, vi sbagliate! Comprendo che un anime del 2002 non possa avere certamente la qualità di uno del 2019, ma almeno i personaggi che camminano si potevano animare meglio! Anzi l'unico momento divertente dell'opera è proprio questa camminata legnosa, fatta probabilmente da sbronzi, altrimenti non si spiega.
Ad ogni modo la colonna sonora è discreta, e la caratterizzazione dei personaggi, seppur mediocre e priva di sviluppo, ha un incipit interessante.
Giudizio definitivo
Trama: 4.5
Personaggi: 5.5
Apparato tecnico: 2
Tematiche: 5
Colonna sonora: 7
Voto complessivo: 4.8 (approssimato per difetto).
In conclusione un anime che sconsiglio a chiunque, può essere apprezzato solo da persone facilmente emozionabili.
Partiamo dal principio, Aoi (la "protagonista femminile") prova un amore ingiustificato nei confronti di Kaoru (protagonista maschile). Lo definisco ingiustificato, perché reputo assurdo innamorarsi di una persona, rimembrarla ed idealizzarla ogni giorno, solo perché ti ha allacciato una scarpa. Rendiamoci conto: Aoi ama e sogna di rivedere per 18 anni un ragazzo che le ha soltanto allacciato una scarpa, suona ridicolo solo a me? Il difetto più grande dell'anime non sta tanto nella caratterizzazione dei personaggi (mediocre), o nel comparto grafico (pessimo), ma proprio nella mancanza di logica: molte opere si basano sul nonsense, magari per aiutare lo spettatore a spegnere il cervello dopo una giornata stressante. Ma l'intento dell'autore in questo caso è un altro: parlare di una storia d'amore difficile ma commovente, alla Romeo e Giulietta. E per questo trovo patetico l'affetto smisurato che la ragazza prova per Kaoru. Un altro errore logico banale: i due ragazzi non si vedono da 18 anni, è plausibile che non si riconoscano. Però, oltre ad essere identici a loro stessi da bambini, Kaoru non riconosce Aoi neanche se la donzella indossa lo stesso Kimono di un tempo (lo spiega il protagonista stesso che è molto raro vedere una ragazza con un kimono a Tokyo, eppure non la riconosce). Anche quando ella gli mostra la foto di loro due da piccoli, il ragazzo ci mette un po' a capire che, quello nell'immagine, è egli stesso qualche anno prima. I personaggi, in questo anime, non sono neppure in grado di riconoscere il proprio corpo, figuriamoci articolare discorsi complessi sulla famiglia e sull'amore. Infatti, sebbene l'incipit fosse interessante, l'opera viene rovinata da dei dialoghi, nei quali principalmente si sente Aoi che dice con voce tremolante:"Kaoru-Sama". Capite bene che l'anime ha fallito brutalmente anche nel trasmettere un messaggio allo spettatore, che in 24 episodi si annoia e basta. Un vero e proprio fallimento disastroso di sceneggiatura.
Ma se pensate di godervi almeno dei buoni disegni, vi sbagliate! Comprendo che un anime del 2002 non possa avere certamente la qualità di uno del 2019, ma almeno i personaggi che camminano si potevano animare meglio! Anzi l'unico momento divertente dell'opera è proprio questa camminata legnosa, fatta probabilmente da sbronzi, altrimenti non si spiega.
Ad ogni modo la colonna sonora è discreta, e la caratterizzazione dei personaggi, seppur mediocre e priva di sviluppo, ha un incipit interessante.
Giudizio definitivo
Trama: 4.5
Personaggi: 5.5
Apparato tecnico: 2
Tematiche: 5
Colonna sonora: 7
Voto complessivo: 4.8 (approssimato per difetto).
In conclusione un anime che sconsiglio a chiunque, può essere apprezzato solo da persone facilmente emozionabili.
Certi anime hanno più episodi, altri egual numero di questo, eppure anche soli 12 episodi sembrano asfissiarti. Non è assolutamente il caso di "Ai yori Aoshi" se si è amanti del genere - il sottoscritto ha visualizzato l'intera serie e il seguito circa tre volte di fila: 108 episodi. Voi direte: "Sarà uno stupido, un mentecatto!", e forse è così, ma se non siete amanti del genere non vi immedesimate nei personaggi e non visualizzate la serie; non sarete mai in grado di comprendere il mio punto di vista.
La storia non è eccezionale, ma sono i sentimenti dimostrati dai protagonisti nelle svariate situazioni che fanno comprendere l'imprescindibile legame tra Kaoru e Aoi. La grafica non è il massimo, ma questo è un anime del 2002, si devono comprendere anche le risorse dell'epoca e dello staff. La storia inizia, si svolge e si conclude in modo perfetto: senza grinze e senza divagare, si rimane concentrati sui protagonisti e il loro inattaccabile e incedibile amore (soprattutto Aoi).
Questo è un anime che mi ha colpito profondamente, anche la musica d'apertura. Se non lo visionate e lo apprezzate è impossibile riuscire a comprendere appieno le mie asserzioni. Il 10 appare anche poco, ma è il massimo consentitomi.
La storia non è eccezionale, ma sono i sentimenti dimostrati dai protagonisti nelle svariate situazioni che fanno comprendere l'imprescindibile legame tra Kaoru e Aoi. La grafica non è il massimo, ma questo è un anime del 2002, si devono comprendere anche le risorse dell'epoca e dello staff. La storia inizia, si svolge e si conclude in modo perfetto: senza grinze e senza divagare, si rimane concentrati sui protagonisti e il loro inattaccabile e incedibile amore (soprattutto Aoi).
Questo è un anime che mi ha colpito profondamente, anche la musica d'apertura. Se non lo visionate e lo apprezzate è impossibile riuscire a comprendere appieno le mie asserzioni. Il 10 appare anche poco, ma è il massimo consentitomi.
Proprio in questi giorni, spulciando fra le varie notizie proposte in questo sito, leggevo dell'esistenza di un forte gap in termini di vendite fra anime di punta e anime di nicchia. Tra le spiegazioni proposte veniva addotto che è un periodo di forte crisi economica per cui anche l'appassionato più incallito doveva, per forza di cose, fare una selezione fra i vari titoli se non voleva che i pochi spiccioli che rimanevano dopo avere pagato l'affitto, le bollette e dopo avere provveduto alle proprie esigenze alimentari fossero destinati ad anime diversi rispetto a quelli di prima grandezza. Tale motivazione è certamente valida ed è facilmente comprensibili per una popolazione come la nostra che è costretta continuamente a barcamenarsi per arrivare alla fine del mese.
Non è mia intenzione, ovviamente, dilungarmi in considerazioni micro o macro economiche che siano; semplicemente ciò che mi interessa è dare anche un'altra motivazione all'esistenza di questo gap: l'esistenza di anime come questo Ai Yori Aoshi.
Sinceramente non so se e come è stato accolto quest'anime in Giappone: magari si è pure rivelato un grande successo (in fondo ne è stato prodotto pure un seguito). Tuttavia proprio non riesco a immaginare l'esistenza di un pubblico così vasto da giustificare la realizzazione di un anime di questa specie.
Kaoru è il successore della potente famiglia degli Hanabishi. In realtà i suoi parenti hanno dovuto accettarlo in quanto tale solo a causa dell'assenza di altri possibili eredi: il ragazzo è il frutto di una relazione "sconveniente" per il casato. Per questo motivo Kaoru dovrà subire diverse angherie da parte dei suoi familiari fino a che, ormai stanco di questa situazione, rinuncia al suo ruolo e va via di casa. Vuole il fato che egli sia già stato promesso in sposo ad Aoi, membro di un'altra potente famiglia; e quest'ultima non ha nessuna intenzione di rinunciare all'uomo a cui aveva deciso di dedicare la sua vita.
I primi episodi, che mi avevano lasciato intendere qualcosa di molto diverso, mi avevano lasciato una buona impressione: le potenzialità per creare, non dico un capolavoro, ma almeno qualcosa di gradevole c'erano tutte. Improvvisamente, però, ci si ritrova in una grande casa piena di fanciulle che a turno s'innamoreranno del protagonista e daranno il via a una serie di eventi la cui importanza e il cui livello di coinvolgimento è molto vicino allo zero.
In tutto questo il personaggio più ridicolo è Aoi che, nel corso di tutti e ventiquattro gli episodi, vestirà sempre e solo lo stesso kimono: si pensi che lo aveva anche da bambina, di taglia ridotta ovviamente. Poi o il kimono è cresciuto rivelando una natura organica, oppure crescendo se n'è fatto fare un altro, ovviamente uguale.
Francamente ritengo tutto ciò davvero ridicolo, anche perché questa scelta in tema di abbigliamento fa nascere enormi dubbi perfino sul livello di pulizia della ragazza - a meno che non abbia un intero guardaroba composto da diversi capi dello stesso kimono.
Per concludere Ai Yori Aoshi non è, a mio avviso, un anime che mi sentirei di consigliare nemmeno agli amanti del genere. Sicuramente ci sarà qualcuno che lo avrà gradito; ma a me sembra davvero troppo, troppo noioso per essere vero.
Non è mia intenzione, ovviamente, dilungarmi in considerazioni micro o macro economiche che siano; semplicemente ciò che mi interessa è dare anche un'altra motivazione all'esistenza di questo gap: l'esistenza di anime come questo Ai Yori Aoshi.
Sinceramente non so se e come è stato accolto quest'anime in Giappone: magari si è pure rivelato un grande successo (in fondo ne è stato prodotto pure un seguito). Tuttavia proprio non riesco a immaginare l'esistenza di un pubblico così vasto da giustificare la realizzazione di un anime di questa specie.
Kaoru è il successore della potente famiglia degli Hanabishi. In realtà i suoi parenti hanno dovuto accettarlo in quanto tale solo a causa dell'assenza di altri possibili eredi: il ragazzo è il frutto di una relazione "sconveniente" per il casato. Per questo motivo Kaoru dovrà subire diverse angherie da parte dei suoi familiari fino a che, ormai stanco di questa situazione, rinuncia al suo ruolo e va via di casa. Vuole il fato che egli sia già stato promesso in sposo ad Aoi, membro di un'altra potente famiglia; e quest'ultima non ha nessuna intenzione di rinunciare all'uomo a cui aveva deciso di dedicare la sua vita.
I primi episodi, che mi avevano lasciato intendere qualcosa di molto diverso, mi avevano lasciato una buona impressione: le potenzialità per creare, non dico un capolavoro, ma almeno qualcosa di gradevole c'erano tutte. Improvvisamente, però, ci si ritrova in una grande casa piena di fanciulle che a turno s'innamoreranno del protagonista e daranno il via a una serie di eventi la cui importanza e il cui livello di coinvolgimento è molto vicino allo zero.
In tutto questo il personaggio più ridicolo è Aoi che, nel corso di tutti e ventiquattro gli episodi, vestirà sempre e solo lo stesso kimono: si pensi che lo aveva anche da bambina, di taglia ridotta ovviamente. Poi o il kimono è cresciuto rivelando una natura organica, oppure crescendo se n'è fatto fare un altro, ovviamente uguale.
Francamente ritengo tutto ciò davvero ridicolo, anche perché questa scelta in tema di abbigliamento fa nascere enormi dubbi perfino sul livello di pulizia della ragazza - a meno che non abbia un intero guardaroba composto da diversi capi dello stesso kimono.
Per concludere Ai Yori Aoshi non è, a mio avviso, un anime che mi sentirei di consigliare nemmeno agli amanti del genere. Sicuramente ci sarà qualcuno che lo avrà gradito; ma a me sembra davvero troppo, troppo noioso per essere vero.
Questa serie rispetto ad altre del suo genere non mi ha entusiasmato molto perchè gli aspetti sentimentali e gli intrecci amorosi, risultano essere sempre un pò lineari e superficiali. La prima parte della storia è, a mio parere, abbastanza noiosa, mentre nella seconda parte già si assiste a degli intrighi molto divertenti e appassionanti con situazioni che danno alla serie quel tocco di magico e di profonda emozione, come in tutte le storie d'amore. Molto accurati sono i disegni e le sigle.
Tutto sommato Ai Yori Aoshi è una serie godibile che merita di essere vista.
Tutto sommato Ai Yori Aoshi è una serie godibile che merita di essere vista.
L'anime in questione è (per le puntate che ho visto) fatto veramente, ma veramente bene! Fin dalla prima puntata ti trasmette delle sensazioni piacevoli (dolcezza, amore ed energia positiva). I disegni sono ben fatti, molto delicati e giusti per il tipo di storia che l'anime tratta. Anche i personaggi secondari sono ben inseriti nella storia, specialmente Tina, mi fa IMPAZZIRE!!! E' una pazza scatenata. Quindi, se vi piace il genere "Love", dove vi sono momenti ricchi di sentimenti positivi alternati a situazioni comiche, bè questo è l'anime GIUSTO! Godibile e divertente in ogni puntata.
Premetto che le mie serie preferite sono quelle di tipo harem e scolastico se sono condite con un pò di fanservice le gradisco maggiormente. ^^
Dalla recensioni lette mi ero fatto un idea su questa serie, ma qualcosa mi diceva che dovevo ugualmente vedere questa serie… avevo provato una sensazione a pelle dopo avere visto le immagini su questo sito.
Dopo avere visionato pochi episodi ho capito che se avessi ascoltato certi commenti non avrei mai visto una serie molto carina, che potrei definire sotto certi aspetti originale, non di certo un capolavoro dell'animazione ma una serie che mi ha lasciato qualcosa a differenza di altre che alla fine non mi hanno lasciato nulla(Suffle, Dears ecc...).
Ora come detto prima non reputo si tratti di un capolavoro dell’animazione, ma nemmeno una serie da voto 3… secondo il mio giudizio meriterebbe un bel 7,5 ma per riequilibrare la situazione do come voto 10… per i 24 episodi di questa serie.
La trama:
Kaoru Hanabishi, è uno studente universitario che vive solo nel suo monolocale e passa le giornate tra gli impegni universitari ed il club di fotografia… Purtroppo è orfano di entrambi i genitori ed è costretto a vivere una vita solitaria e monotona… fin quando un giorno mentre ritorna a casa incontra alla stazione una ragazza in difficoltà, Aoi Sakuraba.
Questa è vestita con un tradizionalissimo Kimono ed è molto carina… ma non essendo del posto non riesce a trovare l’indirizzo del suo fidanzato e allora Kaoru decide di aiutare Aoi anche se in cuor suo spera di potere passare un pò di tempo con questa bella ragazza.
Dopo un iniziale buco nell’acqua dovuto al fatto che l’indirizzo che aveva Aoi li aveva portati presso un cantiere, si scopre che il ragazzo che Aoi stava cercando era proprio Kaoru… dopo poco nel ragazzo affiorano i ricordi di quando da bambini giocavano nel parco della famiglia di Aoi... e che da piccoli furono promessi in matrimonio dalle rispettive famiglie.
Purtroppo però la visita di Aoi non è solo un piacevole incontro, ma cattive notizie riguardo la loro futura unione...
La storia all’inizio è un po’ complicata nonostante alcuni momenti hot, soprattutto per quel che riguarda la vita di Kaoru… perchè ripudiato dalla potente famiglia Hanabishi dopo anni di maltrattamenti e sopprusi.
Ma la seconda parte della storia diventa molto spensierata e con all’arrivo di Tina, Taeko, Mayu, Chika la storia prende tutta un'altra piega… molto più divertente, con momenti imbarazzante e tanto tanto fanservice… non poteva mancare la classica tappa alle terme ma cosa più importate un incontro in un Love Hotel.
I 24 episodi che compongono la serie sono tutti godibilissimi, non mi sono annoiato per niente nel vederli anzi li ho visti uno dietro l’altro senza mai perdere interesse.
Se avete la possibilità guardate questa serie fatelo, la consiglio caldamente a tutti quelli che amano le serie spensierate ma con un pizzico di serità ogni tanto.
Poi finalemente il protagonosta non è uno dei classici Giapponesi indecisi che non sa cosa vuole e nell' indecisione si lascia sfuggire le occasioni... Kaoru invece sa casa vuole e si vede chiaramente. XXD
Dalla recensioni lette mi ero fatto un idea su questa serie, ma qualcosa mi diceva che dovevo ugualmente vedere questa serie… avevo provato una sensazione a pelle dopo avere visto le immagini su questo sito.
Dopo avere visionato pochi episodi ho capito che se avessi ascoltato certi commenti non avrei mai visto una serie molto carina, che potrei definire sotto certi aspetti originale, non di certo un capolavoro dell'animazione ma una serie che mi ha lasciato qualcosa a differenza di altre che alla fine non mi hanno lasciato nulla(Suffle, Dears ecc...).
Ora come detto prima non reputo si tratti di un capolavoro dell’animazione, ma nemmeno una serie da voto 3… secondo il mio giudizio meriterebbe un bel 7,5 ma per riequilibrare la situazione do come voto 10… per i 24 episodi di questa serie.
La trama:
Kaoru Hanabishi, è uno studente universitario che vive solo nel suo monolocale e passa le giornate tra gli impegni universitari ed il club di fotografia… Purtroppo è orfano di entrambi i genitori ed è costretto a vivere una vita solitaria e monotona… fin quando un giorno mentre ritorna a casa incontra alla stazione una ragazza in difficoltà, Aoi Sakuraba.
Questa è vestita con un tradizionalissimo Kimono ed è molto carina… ma non essendo del posto non riesce a trovare l’indirizzo del suo fidanzato e allora Kaoru decide di aiutare Aoi anche se in cuor suo spera di potere passare un pò di tempo con questa bella ragazza.
Dopo un iniziale buco nell’acqua dovuto al fatto che l’indirizzo che aveva Aoi li aveva portati presso un cantiere, si scopre che il ragazzo che Aoi stava cercando era proprio Kaoru… dopo poco nel ragazzo affiorano i ricordi di quando da bambini giocavano nel parco della famiglia di Aoi... e che da piccoli furono promessi in matrimonio dalle rispettive famiglie.
Purtroppo però la visita di Aoi non è solo un piacevole incontro, ma cattive notizie riguardo la loro futura unione...
La storia all’inizio è un po’ complicata nonostante alcuni momenti hot, soprattutto per quel che riguarda la vita di Kaoru… perchè ripudiato dalla potente famiglia Hanabishi dopo anni di maltrattamenti e sopprusi.
Ma la seconda parte della storia diventa molto spensierata e con all’arrivo di Tina, Taeko, Mayu, Chika la storia prende tutta un'altra piega… molto più divertente, con momenti imbarazzante e tanto tanto fanservice… non poteva mancare la classica tappa alle terme ma cosa più importate un incontro in un Love Hotel.
I 24 episodi che compongono la serie sono tutti godibilissimi, non mi sono annoiato per niente nel vederli anzi li ho visti uno dietro l’altro senza mai perdere interesse.
Se avete la possibilità guardate questa serie fatelo, la consiglio caldamente a tutti quelli che amano le serie spensierate ma con un pizzico di serità ogni tanto.
Poi finalemente il protagonosta non è uno dei classici Giapponesi indecisi che non sa cosa vuole e nell' indecisione si lascia sfuggire le occasioni... Kaoru invece sa casa vuole e si vede chiaramente. XXD
Mmmm, Ai Yori Aoshi è un anime CARINO, non brutto ne tanto meno bello. La storia d'amore su ciu si fonda è dolce... tuttavia a me non ha dato niente... non mi ha molto emozionato... il suo grande difetto riguarda il fatto che non progredisce, non cresce. La storia inizia in un modo e finisce nello stesso modo, come posso dire... non si evolve rimane tale e quale! Comunque agli amanti di anime love lo consiglio, non è il massimo, ce n'è di migliori, ma comunque non è da buttar via!
Assolutamente in linea con il genere "anime sentimentale dedicato ad un pubblico maschile" che personalmente adoro! Se invece cercate azione o shonen nel vero senso del termine lasciate assolutamente stare. Io personalmente vivrei solo di questi anime. Raccomandatissimo a chi come me ha adorato Chobits, Kashimashi e Video Girl Ai.
Aimè...purtroppo devo dare ragione a Link.
Ho avuto quelche perplessità leggendo il manga (in italia ribattezzato "Sempre più Blu" ???) dal quale si discosta pochissimo, e ne ho avuto la certezza guardando tutti gli episodi.....INSIPIDO
E dire che le premesse erano buone ma lo sviluppo è del tutto inesistente.....e la cosa piu assurda e che non ha finale...rimane tutto come è cominciato.
Buoni i disegni.....Ottime le sigle
Ho avuto quelche perplessità leggendo il manga (in italia ribattezzato "Sempre più Blu" ???) dal quale si discosta pochissimo, e ne ho avuto la certezza guardando tutti gli episodi.....INSIPIDO
E dire che le premesse erano buone ma lo sviluppo è del tutto inesistente.....e la cosa piu assurda e che non ha finale...rimane tutto come è cominciato.
Buoni i disegni.....Ottime le sigle
Un giorno, nella solitaria vita di Kaoru Hanabishi, studente del college, arriva una ragazza di nome Aoi Sakuraba, che dice di essere la sua promesa sposa e che il suo unico obiettivo nella vita è quello di renderlo felice in tutti i modi. I due si sposarono e vissero felici e contenti. Tutto qui? Sì.
Tutto qui, signori, tutto qui. Non c' è altro, ma veramente niente altro! La favola di Cappuccetto rosso al confronto è complicata come il Signore degli Anelli.
Questo anime è incredibile. Ne ho visti tanti, ma come questo mai. Una piattezza della trama ai limiti dell' impossibile, una caratterizzazione dei personaggi praticamente assente.
A parte i due protagonisti, tutto il resto del cast non è solo semplicemente scialbo, ma addirittura ininfluente sulle vicende. Tutti quei personaggi sembrano messi lì giusto per fare da contorno alla scena, ma vi assicuro che la storia potrebbe procedere ugualmente anche senza di loro, e senza cambiare una virgola.
I due protagonisti, semplicemente, non hanno motivo di esistere, non compiono nessun tipo di percorso: tali erano nella prima puntata e tali rimarranno fino alla fine, e non ci sarà niente che riuscirà a convincerli che ci vorrebbe un evento importante nella storia, ALMENO ALLA FINE!!! (naturalmente, la critica si rivolge non tanto ai personaggi quanto al regista...non-so-come-definirlo che li ha ficcati in un anime).
I testi sono inesistenti: "Io ti amo!" "Anche io!" "Davvero, anche tu?" "Sì, certo!" "Sul serio? Sono felice! (piange a dirotto come se fosse la prima volta che gliel' abbia detto)". Questo andazzo è uniforme per tutte le puntate. Tranne le prime due o tre, quando si conoscono da poco, direte voi! E invece no! Lei comincia dalla prima puntata, dalla prima scena, dal primo fotogramma, dalla prima battuta, e non si ferma neanche un secondo fino alla sigla finale dell' ultima, sofferta, puntata.
Credetemi, potete benissimo capire la storia passando dalla puntata 4 alla 22 e saltando tutto il resto, che sembra solo un debole tentativo di allungare il brodo, già di per sè parecchio insipido. Uno di quei casi in cui parlerei di soldi sciupati, non solo quelli di chi vada a comprarsi un anime ignobile come questo, ma anche di chi l' ha creato, senza un minimo di impegno e con una superficialità a tratti davvero irritante.
In ogni caso, i disegni sono decenti, le sigle (soprattutto quella finale, che consiglio!) sono carine, in più se volete imparare a cucinare giapponese questo anime è quello che fa per voi, dato che la protagonista non fa altro che quello!
Per riassumere in poche parole, sconsigliato a tutti.
Tutto qui, signori, tutto qui. Non c' è altro, ma veramente niente altro! La favola di Cappuccetto rosso al confronto è complicata come il Signore degli Anelli.
Questo anime è incredibile. Ne ho visti tanti, ma come questo mai. Una piattezza della trama ai limiti dell' impossibile, una caratterizzazione dei personaggi praticamente assente.
A parte i due protagonisti, tutto il resto del cast non è solo semplicemente scialbo, ma addirittura ininfluente sulle vicende. Tutti quei personaggi sembrano messi lì giusto per fare da contorno alla scena, ma vi assicuro che la storia potrebbe procedere ugualmente anche senza di loro, e senza cambiare una virgola.
I due protagonisti, semplicemente, non hanno motivo di esistere, non compiono nessun tipo di percorso: tali erano nella prima puntata e tali rimarranno fino alla fine, e non ci sarà niente che riuscirà a convincerli che ci vorrebbe un evento importante nella storia, ALMENO ALLA FINE!!! (naturalmente, la critica si rivolge non tanto ai personaggi quanto al regista...non-so-come-definirlo che li ha ficcati in un anime).
I testi sono inesistenti: "Io ti amo!" "Anche io!" "Davvero, anche tu?" "Sì, certo!" "Sul serio? Sono felice! (piange a dirotto come se fosse la prima volta che gliel' abbia detto)". Questo andazzo è uniforme per tutte le puntate. Tranne le prime due o tre, quando si conoscono da poco, direte voi! E invece no! Lei comincia dalla prima puntata, dalla prima scena, dal primo fotogramma, dalla prima battuta, e non si ferma neanche un secondo fino alla sigla finale dell' ultima, sofferta, puntata.
Credetemi, potete benissimo capire la storia passando dalla puntata 4 alla 22 e saltando tutto il resto, che sembra solo un debole tentativo di allungare il brodo, già di per sè parecchio insipido. Uno di quei casi in cui parlerei di soldi sciupati, non solo quelli di chi vada a comprarsi un anime ignobile come questo, ma anche di chi l' ha creato, senza un minimo di impegno e con una superficialità a tratti davvero irritante.
In ogni caso, i disegni sono decenti, le sigle (soprattutto quella finale, che consiglio!) sono carine, in più se volete imparare a cucinare giapponese questo anime è quello che fa per voi, dato che la protagonista non fa altro che quello!
Per riassumere in poche parole, sconsigliato a tutti.
Ai Yori Aoshi è una storia d'amore...
La trama non è certamente delle più originali, però ha un suo fascino e ci mostra come può cambiare la vita di una persona se qualcuno è in grado di donargli amore vero e gratuito.
Non mancano situazioni demenziali e scene da lacrimuccia, inoltre l'animazione non è malaccio.
Insomma se cercate l'azione, il fantasy, la violenza, l'horror...lasciate stare è l'anime sbagliato!
Se siete alla ricerca di una storia simpatica ricca di buoni sentimenti e d'amore...ecco il prodotto che fa per voi.
La trama non è certamente delle più originali, però ha un suo fascino e ci mostra come può cambiare la vita di una persona se qualcuno è in grado di donargli amore vero e gratuito.
Non mancano situazioni demenziali e scene da lacrimuccia, inoltre l'animazione non è malaccio.
Insomma se cercate l'azione, il fantasy, la violenza, l'horror...lasciate stare è l'anime sbagliato!
Se siete alla ricerca di una storia simpatica ricca di buoni sentimenti e d'amore...ecco il prodotto che fa per voi.
