Aria the Origination
La mia recensione non si basa solamente sull'ultima stagione bensì sulla serie completa.
Non avevo mai visto prima d'ora un anime simile, avevo visto qualche slice of life, ma non a questi livelli. In "Aria" infatti il termine slice of life è preso alla lettera, scorci di vita quotidiana raccontati in tre stagioni.
È stato grazie alla mia fidanzata che ho recuperato questa serie, altrimenti non avrei mai sentito nominare l'opera in questione."Aria" per me, è una vera perla dell'animazione in generale, ed una delle opere visive animate e non, più belle che abbia mai visto.
Per realizzare tre stagioni in cui non succede "niente" ed ogni volta incuriosire sempre di più lo spettatore, devi per forza creare una certa magia. "Aria" racconta la semplicità, la vita, il piacere del vivere e dell'amicizia. Insegna a godersi ogni minimo momento, e ad apprezzare ogni singolo luogo, animale, oggetto. Tutti temi molto shintoisti e della cultura nipponica in generale. Ho amato tutti i personaggi; da Akari, la protagonista, la quale rappresenta l'essenza dell'apprezzare ogni momento di questa vita, così come insegna anche la sua maestra e mentore Alicia. Il rapporto burrascoso tra Aika e Akira (mio personaggio preferito) che mostrano una genuina controparte delle due protagoniste, e quello infine di Athena e Alice, in cui c'è un capovolgimento dei ruoli in quanto a volte sembra più Alice colei che insegna mentre Athena quella che apprende.
Ho amato il direttore Aria, con le sue bellissime e simpatiche gag comiche, e gli altri animaletti. Anche i personaggi di sfondo sono molto interessanti e la ricostruzione di Neo Venezia è davvero stupenda. I luoghi in cui i protagonisti si avventurano non sono, quasi mai, sempre la solita piazza San Marco, o il classico ponte di Rialto. Spesso le vicende si susseguono in vicoletti, campi, strade nascoste, luoghi magici ed estranei alla Venezia che conosciamo, elementi che mi hanno fatto sempre innamorare di più dell'opera.
Personalmente credo che anche ambientare il tutto su un altro pianeta, è un modo da parte dell'autrice di raccontare questa bellissima favola circondata da luoghi e persone utopistiche, in quanto non fanno parte del pianeta in cui viviamo bensì si distaccano completamente. Le stagioni sono una più bella dell'altra, in particolar modo la terza. Davvero belle storie incentrate sui personaggi cardini dell'opera così come (spoiler in allerta) l'episodio in cui veniamo a conoscenza dell'origine di Aria Company e del suo direttore, il quale personalmente rappresenta la stessa città di Neo-Venezia. Gli ultimi episodi mi hanno davvero emozionato, culminando il tutto con il magnifico e sontuoso ultimo episodio, dove vediamo un epilogo abbastanza scontato per certi aspetti, ma raccontato e messa in scena in una maniera sublime.
Concludendo "Aria" è un anime che porterò sempre nel mio cuore, anche per le sue musiche molto belle e per l'ottimo lavoro dei doppiatori italiani. Ringrazio la mia fidanzata per avermi fatto scoprire un'opera così bella.
Voto:9.
Non avevo mai visto prima d'ora un anime simile, avevo visto qualche slice of life, ma non a questi livelli. In "Aria" infatti il termine slice of life è preso alla lettera, scorci di vita quotidiana raccontati in tre stagioni.
È stato grazie alla mia fidanzata che ho recuperato questa serie, altrimenti non avrei mai sentito nominare l'opera in questione."Aria" per me, è una vera perla dell'animazione in generale, ed una delle opere visive animate e non, più belle che abbia mai visto.
Per realizzare tre stagioni in cui non succede "niente" ed ogni volta incuriosire sempre di più lo spettatore, devi per forza creare una certa magia. "Aria" racconta la semplicità, la vita, il piacere del vivere e dell'amicizia. Insegna a godersi ogni minimo momento, e ad apprezzare ogni singolo luogo, animale, oggetto. Tutti temi molto shintoisti e della cultura nipponica in generale. Ho amato tutti i personaggi; da Akari, la protagonista, la quale rappresenta l'essenza dell'apprezzare ogni momento di questa vita, così come insegna anche la sua maestra e mentore Alicia. Il rapporto burrascoso tra Aika e Akira (mio personaggio preferito) che mostrano una genuina controparte delle due protagoniste, e quello infine di Athena e Alice, in cui c'è un capovolgimento dei ruoli in quanto a volte sembra più Alice colei che insegna mentre Athena quella che apprende.
Ho amato il direttore Aria, con le sue bellissime e simpatiche gag comiche, e gli altri animaletti. Anche i personaggi di sfondo sono molto interessanti e la ricostruzione di Neo Venezia è davvero stupenda. I luoghi in cui i protagonisti si avventurano non sono, quasi mai, sempre la solita piazza San Marco, o il classico ponte di Rialto. Spesso le vicende si susseguono in vicoletti, campi, strade nascoste, luoghi magici ed estranei alla Venezia che conosciamo, elementi che mi hanno fatto sempre innamorare di più dell'opera.
Personalmente credo che anche ambientare il tutto su un altro pianeta, è un modo da parte dell'autrice di raccontare questa bellissima favola circondata da luoghi e persone utopistiche, in quanto non fanno parte del pianeta in cui viviamo bensì si distaccano completamente. Le stagioni sono una più bella dell'altra, in particolar modo la terza. Davvero belle storie incentrate sui personaggi cardini dell'opera così come (spoiler in allerta) l'episodio in cui veniamo a conoscenza dell'origine di Aria Company e del suo direttore, il quale personalmente rappresenta la stessa città di Neo-Venezia. Gli ultimi episodi mi hanno davvero emozionato, culminando il tutto con il magnifico e sontuoso ultimo episodio, dove vediamo un epilogo abbastanza scontato per certi aspetti, ma raccontato e messa in scena in una maniera sublime.
Concludendo "Aria" è un anime che porterò sempre nel mio cuore, anche per le sue musiche molto belle e per l'ottimo lavoro dei doppiatori italiani. Ringrazio la mia fidanzata per avermi fatto scoprire un'opera così bella.
Voto:9.
“Adesso il futuro... diventa presente.”
Nel 2008 lo studio Hal Film Maker termina la trasposizione dei capitoli del manga di Kozue Amano con la serie “Aria The Origination”. Quest’ultima, sempre diretta da Jun’ichi Satou, consta di tredici episodi, a cui aggiungiamo lo speciale 5.5.
Se già “The Animation” e “The Natural” (senza dimenticare l’OVA “Arietta”) possono essere considerati dei piccoli capolavori, “The Origination” non è certo da meno. Anzi, senza dubbio alcuno si può affermare che la con la suddetta serie “Aria” abbia raggiunto la perfezione, sia dal punto di vista della narrazione che da quello tecnico.
Nell’opera in questione, grande importanza viene attribuita alla professione di Undine: quest’ultima, nel corso degli episodi, viene analizzata da diverse angolazioni, più di quanto non si sia fatto nelle serie precedenti. Ecco quindi che l’amore per la città di Neo-Venezia, uno dei temi principali dell’opera, si riveste di un nuovo significato: esso, infatti, è una delle caratteristiche preponderanti delle Undine, le quali lo veicolano, con passione e delicatezza, ai loro clienti nello svolgimento del proprio lavoro. In “The Origination”, inoltre, più volte si pone l’accento su tutti i desideri, i sentimenti e le preoccupazioni che abbracciano le nostre gondoliere: l’impegno costante, la paura di non essere all’altezza, la mancanza di un talento particolare o l’abbattimento per un fallimento sono sensazioni che non fanno sconti neanche a fate dell’acqua del calibro di Akira.
Come già sappiamo, un altro aspetto caratteristico di “Aria” è rappresentato da semplici e dolci scene di vita quotidiana permeate da un’atmosfera delicata e rilassata. In quest’ultima serie, in particolare, esse raggiungono una naturalezza tale da affascinare e emozionare lo spettatore. L’importanza di tali momenti, inoltre, è più grande che mai, visto il nuovo tema su cui si fa luce in questa serie: il futuro, con i notevoli cambiamenti che porta con sé, è infatti una delle direttrici fondamentali su cui sviluppa “The Origination”, soprattutto verso gli ultimi episodi. L’avvenire, per le nostre protagoniste, è rappresentato dalla loro promozione a Prima, che quindi ben si ricollega al focus su tale lavoro operato nel corso delle puntate. Tale avanzamento di livello comporterà, tra l’altro, nuove responsabilità, nonché una trasformazione nei rapporti che le ragazze avevano instaurato tra loro. Incontrarsi come un tempo diverrà difficile: proprio per questo, costruire assieme ricordi importanti, anche se non si tratta di avventure sensazionali, e assaporarli con calma sarà fondamentale. Tuttavia, anche se a volte possono generare qualche paura, il futuro e il cambiamento non sono avvenimenti da temere e rimandare all’infinito: come nella frase a inizio recensione, il futuro costituirà inevitabilmente un nuovo presente, e tale meraviglioso ciclo si riavvolgerà più volto nel corso della vita. Questo messaggio è perfettamente incarnato dall’ultimo episodio, che è contemporaneamente la fine di qualcosa e l’inizio di un’altra.
Per quel che riguarda il processo di approfondimento e maturazione personaggi, esso si fonde inesorabilmente coi temi sopraccitati. La crescita caratteriale di Akari, Aika e Alice, infatti, va di pari passo con quella a livello professionale, e non può che essere influenzata dai cambiamenti avvenuti nella loro vita. Di una dolcezza infinita, inoltre, sono le relazioni createsi tra di loro e con le loro insegnanti. Più volte, infatti, si rimane meravigliati dalla splendida amicizia nata fra le tre, ma soprattutto dallo speciale rapporto esistente tra Athena e Alice, tra Akira e Aika, tra Akari e Alicia. Quest’ultimo, in particolare, è quello che apprezzo di più, quello più magico e profondo.
Come già accennato in precedenza, anche il comparto tecnico è migliorato notevolmente. I disegni, sempre più puliti e dettagliati, hanno trovato il loro punto di equilibrio. Stessa cosa dicasi per le fluidissime animazioni e per gli splendidi fondali. Come ormai siamo abituati, le soavi OST svolgono costantemente un ottimo lavoro assieme alle altrettanto melodiose sigle.
Insomma, “Aria The Origination” è la perfetta conclusione per l’anime dedicato alle nostre Undine e a Neo-Venezia. Temi importanti, atmosfere delicate e personaggi affascinanti riescono a lasciare un’impronta indelebile nel cuore dello spettatore. Un grazie immenso a Kozue Amano che ha concepito questo meraviglioso mondo, nonché a Jun’ichi Satou e al suo staff, i quali hanno realizzato una delle migliori trasposizioni animate degli ultimi tempi. Il voto non può che essere 10.
Nel 2008 lo studio Hal Film Maker termina la trasposizione dei capitoli del manga di Kozue Amano con la serie “Aria The Origination”. Quest’ultima, sempre diretta da Jun’ichi Satou, consta di tredici episodi, a cui aggiungiamo lo speciale 5.5.
Se già “The Animation” e “The Natural” (senza dimenticare l’OVA “Arietta”) possono essere considerati dei piccoli capolavori, “The Origination” non è certo da meno. Anzi, senza dubbio alcuno si può affermare che la con la suddetta serie “Aria” abbia raggiunto la perfezione, sia dal punto di vista della narrazione che da quello tecnico.
Nell’opera in questione, grande importanza viene attribuita alla professione di Undine: quest’ultima, nel corso degli episodi, viene analizzata da diverse angolazioni, più di quanto non si sia fatto nelle serie precedenti. Ecco quindi che l’amore per la città di Neo-Venezia, uno dei temi principali dell’opera, si riveste di un nuovo significato: esso, infatti, è una delle caratteristiche preponderanti delle Undine, le quali lo veicolano, con passione e delicatezza, ai loro clienti nello svolgimento del proprio lavoro. In “The Origination”, inoltre, più volte si pone l’accento su tutti i desideri, i sentimenti e le preoccupazioni che abbracciano le nostre gondoliere: l’impegno costante, la paura di non essere all’altezza, la mancanza di un talento particolare o l’abbattimento per un fallimento sono sensazioni che non fanno sconti neanche a fate dell’acqua del calibro di Akira.
Come già sappiamo, un altro aspetto caratteristico di “Aria” è rappresentato da semplici e dolci scene di vita quotidiana permeate da un’atmosfera delicata e rilassata. In quest’ultima serie, in particolare, esse raggiungono una naturalezza tale da affascinare e emozionare lo spettatore. L’importanza di tali momenti, inoltre, è più grande che mai, visto il nuovo tema su cui si fa luce in questa serie: il futuro, con i notevoli cambiamenti che porta con sé, è infatti una delle direttrici fondamentali su cui sviluppa “The Origination”, soprattutto verso gli ultimi episodi. L’avvenire, per le nostre protagoniste, è rappresentato dalla loro promozione a Prima, che quindi ben si ricollega al focus su tale lavoro operato nel corso delle puntate. Tale avanzamento di livello comporterà, tra l’altro, nuove responsabilità, nonché una trasformazione nei rapporti che le ragazze avevano instaurato tra loro. Incontrarsi come un tempo diverrà difficile: proprio per questo, costruire assieme ricordi importanti, anche se non si tratta di avventure sensazionali, e assaporarli con calma sarà fondamentale. Tuttavia, anche se a volte possono generare qualche paura, il futuro e il cambiamento non sono avvenimenti da temere e rimandare all’infinito: come nella frase a inizio recensione, il futuro costituirà inevitabilmente un nuovo presente, e tale meraviglioso ciclo si riavvolgerà più volto nel corso della vita. Questo messaggio è perfettamente incarnato dall’ultimo episodio, che è contemporaneamente la fine di qualcosa e l’inizio di un’altra.
Per quel che riguarda il processo di approfondimento e maturazione personaggi, esso si fonde inesorabilmente coi temi sopraccitati. La crescita caratteriale di Akari, Aika e Alice, infatti, va di pari passo con quella a livello professionale, e non può che essere influenzata dai cambiamenti avvenuti nella loro vita. Di una dolcezza infinita, inoltre, sono le relazioni createsi tra di loro e con le loro insegnanti. Più volte, infatti, si rimane meravigliati dalla splendida amicizia nata fra le tre, ma soprattutto dallo speciale rapporto esistente tra Athena e Alice, tra Akira e Aika, tra Akari e Alicia. Quest’ultimo, in particolare, è quello che apprezzo di più, quello più magico e profondo.
Come già accennato in precedenza, anche il comparto tecnico è migliorato notevolmente. I disegni, sempre più puliti e dettagliati, hanno trovato il loro punto di equilibrio. Stessa cosa dicasi per le fluidissime animazioni e per gli splendidi fondali. Come ormai siamo abituati, le soavi OST svolgono costantemente un ottimo lavoro assieme alle altrettanto melodiose sigle.
Insomma, “Aria The Origination” è la perfetta conclusione per l’anime dedicato alle nostre Undine e a Neo-Venezia. Temi importanti, atmosfere delicate e personaggi affascinanti riescono a lasciare un’impronta indelebile nel cuore dello spettatore. Un grazie immenso a Kozue Amano che ha concepito questo meraviglioso mondo, nonché a Jun’ichi Satou e al suo staff, i quali hanno realizzato una delle migliori trasposizioni animate degli ultimi tempi. Il voto non può che essere 10.
"Aria the Origination" conclude le vicende che raccontano di Akari Mizunashi, una ragazza il cui sogno è diventare una Undine (gondoliera) professionista. GIà due stagioni ci hanno raccontate le giornate della giovane ragazza insieme a quelle delle sue amiche e delle loro maestre. In effetti Aria nella sua interezza è proprio questo, un racconto di storie quotidiane senza nulla di eccezionale, a parte rari casi non succede mai nulla di incredibile o di memorabile ma è proprio questo il punto su cui l'autrice vuole farci riflettere: la vera felicità la si trova nella vita di tutti i giorni, bisogna imparare ad amare ciò che si ha e a vivere nel modo più positivo possibile. Guardare ogni singolo episodio trasmette una sensazione di pace gioia e tranquillità che per ora non ho mai riscontrato in nessun'altra opera e che credo sia quasi impossibile da eguagliare. Oltre alla trama anche l'aspetto grafico molto curato e una lista di colonne sonore impareggiabile aiutano a creare quelle tanto ricercate sensazioni menzionate prima che si rivelano infine essere la cosa più apprezzata. Il finale riesce anche a strappare qualche lacrima, mettendoci davanti allo scorrere del tempo e della vita e lanciando un messaggio ben chiaro: il tempo passa, la vita continua e le cose cambiano e alcune non si possono evitare volenti o nolenti, ma si deve avere la forza di trarre il meglio anche dalle situazione peggiori.
Un'opera che fornisce molti spunti di riflessione tutt'altro che banali e che sicuramente saprà coinvolgervi e intrattenervi fino alla fine. Consigliata a tutti.
Un'opera che fornisce molti spunti di riflessione tutt'altro che banali e che sicuramente saprà coinvolgervi e intrattenervi fino alla fine. Consigliata a tutti.
Questa ultima serie ha riscattato appieno la bassa qualità di "Aria: The Natural", che sebbene sia stata la stagione più lunga delle tre, secondo me, risulta essere la meno bella e più confusionaria. A rendere un capolavoro quest'ultima serie è stato il rifarsi al manga per scrivere l'anime; ciò è stato il fattore che ha fatto cambiare marcia ad un anime che si era perso nella seconda stagione. Si possono prendere molti spunti da questo Slice of Life, infatti esso insegna a godersi le gioie quotidiane della vita, anche se a volte nella narrazione il ripetersi di questo può dare una sensazione di nausea al telespettatore. Non posso scordare le ultime 5 puntate in cui ho pianto a dirotto, e si anche essendo un uomo quest'anime mi ha fatto commuovere, la forza dei sentimenti che si instaura nella parte conclusiva della serie riesce ad essere quasi palpabile ed emozione forzatamente chiunque sia incollato allo schermo a vederla. Inoltre straconsiglio i CD Drama della serie, musiche uniche che rilassano il cuore e la mente.
Scusate se è stata una recensione un pò troppo emotiva.
Scusate se è stata una recensione un pò troppo emotiva.
"Aria - the origination" è l'ultima serie dedicata al mondo di Neo Venezia, di Akari, Alicia e di tutti gli altri protagonisti che ci hanno accompagnato anche nelle stagioni precedenti.
Dopo le numerose avventure autoconclusive che ci sono state proposte nelle stagioni precedenti in questi ultimi episodi si vede dare un meraviglioso finale all'opera che merita di essere visto a ogni costo.
Anche in questa ultima sessione inizialmente ritroveremo Akari e le sue compagne impegnate ad esercitarsi per diventare delle prima, undine esperte addette al trasporto dei clienti; col proseguire delle puntate ci vengono messe di fronte tematiche più serie e infelici ma che la protagonista riuscirà come sempre ad affrontare con il sorriso stampato in volto, fino agli ultimi episodi dove una nota di tristezza raggiungerà anche Akari, ma solo per un secondo.
L'autrice vuole metterci di fronte all'evidenza della vita, ci sono infatti cose, avvenimenti e situazioni spiacevoli che non si possono evitare per nessun motivo ma che invece bisogna superare al massimo delle proprie forze e il pù serenamente possibile, perchè anche dalle situazioni peggiori puo' nascere un futuro bellissimo. Credo che questo sia il messaggio ( più o meno ) che ognuno di noi percepisce dopo aver completato quest'opera fantastica.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico le animazioni sono incredibilmente fluide e morbide e nell'insieme la grafica risulta migliorata rispetto alle stagioni precedenti; questa, insieme alle musiche dolci e suadenti a cui Aria ci ha abituati sin dall'inizio, ci aiuta a immergerci perfettamente nell'ambientazione veneziana, regalandoci un sentimento di pace e tranquillità che è difficile ritrovare in altre opere.
"Aria the Origination" presenta un'evoluzione che porta l'intera serie a un livello superiore sotto tutti gli aspetti. Un'opera da non perdere assolutamente.
Dopo le numerose avventure autoconclusive che ci sono state proposte nelle stagioni precedenti in questi ultimi episodi si vede dare un meraviglioso finale all'opera che merita di essere visto a ogni costo.
Anche in questa ultima sessione inizialmente ritroveremo Akari e le sue compagne impegnate ad esercitarsi per diventare delle prima, undine esperte addette al trasporto dei clienti; col proseguire delle puntate ci vengono messe di fronte tematiche più serie e infelici ma che la protagonista riuscirà come sempre ad affrontare con il sorriso stampato in volto, fino agli ultimi episodi dove una nota di tristezza raggiungerà anche Akari, ma solo per un secondo.
L'autrice vuole metterci di fronte all'evidenza della vita, ci sono infatti cose, avvenimenti e situazioni spiacevoli che non si possono evitare per nessun motivo ma che invece bisogna superare al massimo delle proprie forze e il pù serenamente possibile, perchè anche dalle situazioni peggiori puo' nascere un futuro bellissimo. Credo che questo sia il messaggio ( più o meno ) che ognuno di noi percepisce dopo aver completato quest'opera fantastica.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico le animazioni sono incredibilmente fluide e morbide e nell'insieme la grafica risulta migliorata rispetto alle stagioni precedenti; questa, insieme alle musiche dolci e suadenti a cui Aria ci ha abituati sin dall'inizio, ci aiuta a immergerci perfettamente nell'ambientazione veneziana, regalandoci un sentimento di pace e tranquillità che è difficile ritrovare in altre opere.
"Aria the Origination" presenta un'evoluzione che porta l'intera serie a un livello superiore sotto tutti gli aspetti. Un'opera da non perdere assolutamente.
Sognare e guardare "Aria" è un po' la stessa cosa: tutto si svolge in una chiave pacifica, forse anche un po' irrealistica ma proprio per questo è evanescente e riposante.
"Aria The Origination" è un anime unico nel suo genere. Si ambienta principalmente a Neo-Venezia, città strutturata allo scopo di riprodurre fedelmente la città di Venezia.
Protagoniste sono le tre undine Akari, Aika e Alice. Il loro scopo è quello di diventare prima proprio come le loro senpai. Le vicende si svolgono lentamente, ma non annoiano anzi rilassano grazie anche al dolce e melodico reparto sonoro.
Sebbene stia parlando in modo positivo dell'anime credo ci siano elementi un po' forzati. Anzitutto la relazione che intercorre tra la protagonista e la bambina che incontra nel primo episodio. Questo rapporto, nato in un giorno, rimane saldo per lettera, stagione dopo stagione. Pare ovvio che una cosa del genere non possa durare a lungo nella realtà: i problemi quotidiani e la lontananza darebbero priorità ad altre cose che a una lettera.
In secundis v'è la mancata presenza d'una figura virile principale che faccia ridere o divertire, gli unici uomini che si vedono sono personaggi secondari che mi hanno urtato particolarmente.
I disegni sono apprezzabili e anche i colori sono ben realizzati. Unica nota negativa è l'uso di colori irrealistici per i capelli, come se si andasse in giro con i capelli rosa o verdi, pazzesco.
Tutti questi deprezzamenti però possono essere giustificati dalle prime righe della mia recensione. Posto che la serie sia come un dolce sogno, tutti i pensieri negativi si purificano e allora chiavi negative non si riscontrano. Ma io, realista come sono, non amo vivere continuamente in un sogno e non posso non prendere in considerazione ciò che ho appena scritto.
Esorto, o dunque, voi lettori, a intraprendere la visione di quest'anime almeno una volta nella vita, magari una sera prima di andare a letto, per placare gli animi. State sicuri che, così facendo, i brutti sogni non si faranno vedere per un bel po'.
"Aria The Origination" è un anime unico nel suo genere. Si ambienta principalmente a Neo-Venezia, città strutturata allo scopo di riprodurre fedelmente la città di Venezia.
Protagoniste sono le tre undine Akari, Aika e Alice. Il loro scopo è quello di diventare prima proprio come le loro senpai. Le vicende si svolgono lentamente, ma non annoiano anzi rilassano grazie anche al dolce e melodico reparto sonoro.
Sebbene stia parlando in modo positivo dell'anime credo ci siano elementi un po' forzati. Anzitutto la relazione che intercorre tra la protagonista e la bambina che incontra nel primo episodio. Questo rapporto, nato in un giorno, rimane saldo per lettera, stagione dopo stagione. Pare ovvio che una cosa del genere non possa durare a lungo nella realtà: i problemi quotidiani e la lontananza darebbero priorità ad altre cose che a una lettera.
In secundis v'è la mancata presenza d'una figura virile principale che faccia ridere o divertire, gli unici uomini che si vedono sono personaggi secondari che mi hanno urtato particolarmente.
I disegni sono apprezzabili e anche i colori sono ben realizzati. Unica nota negativa è l'uso di colori irrealistici per i capelli, come se si andasse in giro con i capelli rosa o verdi, pazzesco.
Tutti questi deprezzamenti però possono essere giustificati dalle prime righe della mia recensione. Posto che la serie sia come un dolce sogno, tutti i pensieri negativi si purificano e allora chiavi negative non si riscontrano. Ma io, realista come sono, non amo vivere continuamente in un sogno e non posso non prendere in considerazione ciò che ho appena scritto.
Esorto, o dunque, voi lettori, a intraprendere la visione di quest'anime almeno una volta nella vita, magari una sera prima di andare a letto, per placare gli animi. State sicuri che, così facendo, i brutti sogni non si faranno vedere per un bel po'.
E così, con questa terza e ultima serie, si concludono le vicende di Akari e compagne. Ho iniziato a vedere quest'anime a causa della sorprendente media voti attribuitagli dall'utenza di questo sito, ma dopo avere visto "The Natural" pensavo che "Aria" non potesse dare di più data la quasi perfezione della seconda serie. E invece mi sono sbagliato alla grande. Mi sono trovato di fronte a un vero e proprio gioiello a cui non si possono trovare lati negativi, nemmeno se si vuole essere pignoli. Ritroviamo così il carattere sorprendentemente rilassante che ha caratterizzato le altre due serie, ma le emozioni trasmesse allo spettatore, soprattutto nella seconda metà dell'anime, rendono "ancora più" perfetto quel mix di sentimenti che ha caratterizzato con successo "The Animation" e "The Natural".
Venendo ora al carattere psicologico dei personaggi, vediamo che nelle tre undine c'è stata una grande maturazione che le porta ad assomigliare sempre di più alle loro senpai e, in alcuni casi, addirittura a superarle.
Non si può non citare anche le numerose gag che mostrano un Presidente Aria sempre più divertente e simpatico: forse è lui il vero mattatore comico dell'intera serie e solo guardandolo ti rendi conto che è veramente così.
I disegni sono sempre più belli e la fluidità dei movimenti del paesaggio e dei personaggi sono veramente incredibili. In più a fare da cornice a tutta questa bellezza ci sono le splendide musiche che, come nelle due serie precedenti, arricchiscono il tutto con armonia ed eleganza.
Finale scontato, ma non senza colpi di scena che fanno sobbalzare il cuore dello spettatore che, alla fine, fa veramente fatica a credere che la serie sia finita e che non potrà più essere rapito dalla magia di Neo Venezia e dei suoi splendidi protagonisti: è come quando ti desti da un bellissimo sogno e ti ritrovi carico di tristezza rendendoti conto che la realtà è un'altra.
Beh, che dire infine, credevo che non avrei potuto dare un 10 tranne che all'anime che ha cambiato la mia vita da piccolo ("Neon Genesis Evangelion"), ma alla luce di tutto ciò non posso che dare il voto più alto a questo piccolo grande gioiello che mi ha fatto veramente emozionare come nessun altro e che consiglio vivamente a tutti per gli splendidi messaggi e i significati che sprigiona scena dopo scena.
Venendo ora al carattere psicologico dei personaggi, vediamo che nelle tre undine c'è stata una grande maturazione che le porta ad assomigliare sempre di più alle loro senpai e, in alcuni casi, addirittura a superarle.
Non si può non citare anche le numerose gag che mostrano un Presidente Aria sempre più divertente e simpatico: forse è lui il vero mattatore comico dell'intera serie e solo guardandolo ti rendi conto che è veramente così.
I disegni sono sempre più belli e la fluidità dei movimenti del paesaggio e dei personaggi sono veramente incredibili. In più a fare da cornice a tutta questa bellezza ci sono le splendide musiche che, come nelle due serie precedenti, arricchiscono il tutto con armonia ed eleganza.
Finale scontato, ma non senza colpi di scena che fanno sobbalzare il cuore dello spettatore che, alla fine, fa veramente fatica a credere che la serie sia finita e che non potrà più essere rapito dalla magia di Neo Venezia e dei suoi splendidi protagonisti: è come quando ti desti da un bellissimo sogno e ti ritrovi carico di tristezza rendendoti conto che la realtà è un'altra.
Beh, che dire infine, credevo che non avrei potuto dare un 10 tranne che all'anime che ha cambiato la mia vita da piccolo ("Neon Genesis Evangelion"), ma alla luce di tutto ciò non posso che dare il voto più alto a questo piccolo grande gioiello che mi ha fatto veramente emozionare come nessun altro e che consiglio vivamente a tutti per gli splendidi messaggi e i significati che sprigiona scena dopo scena.
Il progetto “Aria” si è espanso oltre ogni rosea previsione e giunge infine al termine. Dopo due serie, per un totale di 39 episodi, e un OAV, arriva l’ultima emozionante serie di 13 episodi (e uno speciale tra il quinto e sesto episodio) che mostra un ultimo bellissimo avanzamento, sia nelle situazioni e nella storia, sia nell’ottimo comparto tecnico.
Sono oramai passati un paio d’anni dall’arrivo di Akari su Aqua, il suo rapporto di amicizia con le colleghe è sempre più forte e continua a scoprire lati affascinanti di Neo-Venezia, ma la magia non può durare per sempre e le ragazze devono fare i conti con l’avanzare del tempo.
Anche se i primi episodi seguono la consona scia che permea la serie, ovvero piccole storie particolarmente dolci e romantiche, si nota immediatamente un’aria più matura, sia nei dialoghi sia nelle situazioni che si creeranno, che permetteranno alle ragazze di crescere sotto più aspetti, sia quello professionale sia quello personale. In breve tempo si vanno a creare nuove sfaccettature nelle eccellenti caratterizzazioni e lentamente le ragazze continuano una crescita naturale e spontanea che porta all’incredibile sequela di eventi finali. La realizzazione dei sogni e delle speranze di ogni Undine si avvera e le porta di fronte alla dura realtà della vita, una realtà che è diversa per ogni individuo che la percorre in modo solitario e personale, anche se spesso e volentieri capita che questi sentieri si intreccino dando vita a esperienze indimenticabili e necessarie per la crescita di ognuno.
Nonostante la piega prevedibile degli eventi, l’autrice riesce a stupire con l’ultimo episodio che, permeato da un’atmosfera agrodolce e malinconica, riflette le verità della vita con uno stile indimenticabile e sarà dura non esserne emozionati per svariati motivi, in un’incredibile ruota di sentimenti che continua a girare anche per via della certezza che non ci sarà altra occasione di tornare su Aqua.
Sotto l’aspetto tecnico la serie vanta un balzo in avanti incredibilmente ricco e vivido. Le animazioni sono incredibilmente fluide e morbide, come mostra abbondantemente il Direttore Aria con le sue tonde curve nelle gag, ma a usufruirne saranno anche le protagoniste: vedere i vestiti e i ciuffi di capelli ondeggiare delicatamente alla brezza marina dona un grande impatto scenico in varie situazioni, mentre i disegni sono ancora più puliti e particolareggiati, come si nota dalle screziature che arricchiscono gli occhi ricchi di vita e di speranza delle Undine. Gli sfondi subiscono un leggero cambiamento, si notano maggiormente le pennellate di colore che donano un maggiore romanticismo e calore alle scene e regalano scene degne di essere esposte in una galleria apposita, e il nuovo formato in 16:9 corre in aiuto del regista che lo sfrutta al meglio insieme a un leggero aiuto della grafica computerizzata, che crea particolari sfondi multi-livello e alcuni oggetti poligonali. Il risultato è ottimo, le panoramiche risultano ancora più profonde e vive, sembra che gli edifici e l’acqua incredibilmente fresca siano pronti a uscire dallo schermo per avvolgere lo spettatore.
Come sempre Junichi Sato si fa notare per il modo in cui comprende al meglio i prodotti ai quali lavora, e come nelle altre serie di Aria regala inquadrature memorabili che si allineano perfettamente ai vari momenti, e non rinuncia a scene metaforiche, come una gondola che si allontana da quelle delle amiche, come dimostrazione dei percorsi diversi intrapresi, oppure un guanto sfilato con delicatezza e dolcezza, simbolo della crescita intrapresa dalla Undine.
La colonna sonora propone ancora una volta brani freschi e delicati, che non fanno altro che sottolineare la bellezza del panorama o particolari situazioni con toni dolci. La sigla d’apertura ha toni estivi ed è anch’essa in linea con le altre, come sempre le immagini che la accompagnano variano da episodio a episodio, mentre la sigla di chiusura ha un ritmo leggermente più rapido e rispecchia perfettamente lo stato d’animo dello spettatore dopo ogni episodio. Inoltre le immagini che si susseguono hanno colori caldi e brillanti, regalando così alcune immagini evocative di grande impatto.
La versione italiana, firmata Yamato Video, ripropone fortunatamente ancora gli stessi doppiatori che oramai hanno preso confidenza con i loro ruoli e soprattutto con l’atmosfera e lo stile di Aria.
Il box che racchiude i tre DVD si allinea agli altri, sia per le grafiche sia per qualità dei DVD, che offrono la traccia audio solo a livello stereo e le immagini sono nitide, luminose e offrono colori bellissimi. Qualche pecca nelle situazioni particolarmente mosse si perdona, anche perché non sono molte. Il booklet all’interno offre il consono riassunto degli episodi con piccole informazioni, sketch book e alcuni sfondi particolarmente riusciti, ad arricchire il tutto però ci pensa il diario della doppiatrice originale di Akari che racconta il suo viaggio a Venezia.
Non manca anche un piccolo mistero, nei booklet sono presenti anche piccoli riassunti dei drama picture (brevi sequenze di disegni con voci fuori campo) che però risultano assenti all’interno dei DVD. Sarebbero stati sicuramente più graditi rispetto ai trailer.
Le ultime avventure della serie di Aria sono malinconiche, dolci, romantiche e infine fanno riflettere sulla vita e sui suoi cambiamenti. "Aria the Origination" presenta un’evoluzione che porta l’intera serie a un livello superiore, così come le bellissime animazioni e gli sfondi ricchi di dettagli, e regala un fantastico finale al tutto. Ancora una volta intraprenderemo un viaggio in un mondo indimenticabile che non manca di rapire il cuore allo spettatore con la sua semplicità.
Sono oramai passati un paio d’anni dall’arrivo di Akari su Aqua, il suo rapporto di amicizia con le colleghe è sempre più forte e continua a scoprire lati affascinanti di Neo-Venezia, ma la magia non può durare per sempre e le ragazze devono fare i conti con l’avanzare del tempo.
Anche se i primi episodi seguono la consona scia che permea la serie, ovvero piccole storie particolarmente dolci e romantiche, si nota immediatamente un’aria più matura, sia nei dialoghi sia nelle situazioni che si creeranno, che permetteranno alle ragazze di crescere sotto più aspetti, sia quello professionale sia quello personale. In breve tempo si vanno a creare nuove sfaccettature nelle eccellenti caratterizzazioni e lentamente le ragazze continuano una crescita naturale e spontanea che porta all’incredibile sequela di eventi finali. La realizzazione dei sogni e delle speranze di ogni Undine si avvera e le porta di fronte alla dura realtà della vita, una realtà che è diversa per ogni individuo che la percorre in modo solitario e personale, anche se spesso e volentieri capita che questi sentieri si intreccino dando vita a esperienze indimenticabili e necessarie per la crescita di ognuno.
Nonostante la piega prevedibile degli eventi, l’autrice riesce a stupire con l’ultimo episodio che, permeato da un’atmosfera agrodolce e malinconica, riflette le verità della vita con uno stile indimenticabile e sarà dura non esserne emozionati per svariati motivi, in un’incredibile ruota di sentimenti che continua a girare anche per via della certezza che non ci sarà altra occasione di tornare su Aqua.
Sotto l’aspetto tecnico la serie vanta un balzo in avanti incredibilmente ricco e vivido. Le animazioni sono incredibilmente fluide e morbide, come mostra abbondantemente il Direttore Aria con le sue tonde curve nelle gag, ma a usufruirne saranno anche le protagoniste: vedere i vestiti e i ciuffi di capelli ondeggiare delicatamente alla brezza marina dona un grande impatto scenico in varie situazioni, mentre i disegni sono ancora più puliti e particolareggiati, come si nota dalle screziature che arricchiscono gli occhi ricchi di vita e di speranza delle Undine. Gli sfondi subiscono un leggero cambiamento, si notano maggiormente le pennellate di colore che donano un maggiore romanticismo e calore alle scene e regalano scene degne di essere esposte in una galleria apposita, e il nuovo formato in 16:9 corre in aiuto del regista che lo sfrutta al meglio insieme a un leggero aiuto della grafica computerizzata, che crea particolari sfondi multi-livello e alcuni oggetti poligonali. Il risultato è ottimo, le panoramiche risultano ancora più profonde e vive, sembra che gli edifici e l’acqua incredibilmente fresca siano pronti a uscire dallo schermo per avvolgere lo spettatore.
Come sempre Junichi Sato si fa notare per il modo in cui comprende al meglio i prodotti ai quali lavora, e come nelle altre serie di Aria regala inquadrature memorabili che si allineano perfettamente ai vari momenti, e non rinuncia a scene metaforiche, come una gondola che si allontana da quelle delle amiche, come dimostrazione dei percorsi diversi intrapresi, oppure un guanto sfilato con delicatezza e dolcezza, simbolo della crescita intrapresa dalla Undine.
La colonna sonora propone ancora una volta brani freschi e delicati, che non fanno altro che sottolineare la bellezza del panorama o particolari situazioni con toni dolci. La sigla d’apertura ha toni estivi ed è anch’essa in linea con le altre, come sempre le immagini che la accompagnano variano da episodio a episodio, mentre la sigla di chiusura ha un ritmo leggermente più rapido e rispecchia perfettamente lo stato d’animo dello spettatore dopo ogni episodio. Inoltre le immagini che si susseguono hanno colori caldi e brillanti, regalando così alcune immagini evocative di grande impatto.
La versione italiana, firmata Yamato Video, ripropone fortunatamente ancora gli stessi doppiatori che oramai hanno preso confidenza con i loro ruoli e soprattutto con l’atmosfera e lo stile di Aria.
Il box che racchiude i tre DVD si allinea agli altri, sia per le grafiche sia per qualità dei DVD, che offrono la traccia audio solo a livello stereo e le immagini sono nitide, luminose e offrono colori bellissimi. Qualche pecca nelle situazioni particolarmente mosse si perdona, anche perché non sono molte. Il booklet all’interno offre il consono riassunto degli episodi con piccole informazioni, sketch book e alcuni sfondi particolarmente riusciti, ad arricchire il tutto però ci pensa il diario della doppiatrice originale di Akari che racconta il suo viaggio a Venezia.
Non manca anche un piccolo mistero, nei booklet sono presenti anche piccoli riassunti dei drama picture (brevi sequenze di disegni con voci fuori campo) che però risultano assenti all’interno dei DVD. Sarebbero stati sicuramente più graditi rispetto ai trailer.
Le ultime avventure della serie di Aria sono malinconiche, dolci, romantiche e infine fanno riflettere sulla vita e sui suoi cambiamenti. "Aria the Origination" presenta un’evoluzione che porta l’intera serie a un livello superiore, così come le bellissime animazioni e gli sfondi ricchi di dettagli, e regala un fantastico finale al tutto. Ancora una volta intraprenderemo un viaggio in un mondo indimenticabile che non manca di rapire il cuore allo spettatore con la sua semplicità.
Quasi volevo non pensarci. Volevo. Si è addirittura superato, Aria si è superato. Ingenuamente credevo che le due serie The Animation, The Natural e l'OAV avessero già dato tutto, e quasi temevo per il finale. Ora non voglio dire che The Origination sia superiore, Aria è un opera che considero nella sua interezza. Da questo, parto con il dire che il finale è stato concepito non bene, benissimo, smentendo le mie paure, anzi superando addirittura le mie aspettative, per regalare un elogio davvero affascinante alla dolcezza che può regalare la vita, anche se fuggevole.
L'amore la fa da padrone, ma un amore inteso come amicizia, legame stretto, saldo tra le persone. L'amicizia che già fu esaltata precedentemente, negli episodi finali viene consolidata, creando davvero un mondo perfetto. Sarà stupido quello che sto per dire, non lo so, ditelo voi, ma sarei vissuto in quel mondo, davvero.
Come conclusione dico solo una cosa: guardatelo, davvero, lo consiglio fino alla fine. Vorrei scrivere altro, ma non trovo le parole. Davvero. Ripeto, molti anime, film, serie televisive, dovrebbero solo imparare da un'opera del genere, in un mondo videoludico che sta perdendo la semplicità, per perdersi invece nel banale, che per me è sinonimo di scontato. Aria non è banale, non è scontato, Aria è una porta per l'immaginazione, una culla per i sensi. 10.
L'amore la fa da padrone, ma un amore inteso come amicizia, legame stretto, saldo tra le persone. L'amicizia che già fu esaltata precedentemente, negli episodi finali viene consolidata, creando davvero un mondo perfetto. Sarà stupido quello che sto per dire, non lo so, ditelo voi, ma sarei vissuto in quel mondo, davvero.
Come conclusione dico solo una cosa: guardatelo, davvero, lo consiglio fino alla fine. Vorrei scrivere altro, ma non trovo le parole. Davvero. Ripeto, molti anime, film, serie televisive, dovrebbero solo imparare da un'opera del genere, in un mondo videoludico che sta perdendo la semplicità, per perdersi invece nel banale, che per me è sinonimo di scontato. Aria non è banale, non è scontato, Aria è una porta per l'immaginazione, una culla per i sensi. 10.
Degna conclusione di uno dei più straordinari, delicati e poetici anime che ho visto in tutta la mia vita. Questa serie, come del resto le due precedenti, è stata capace di arrivarmi nel più profondo del cuore, di toccarmi l'animo e di risvegliare in me delle sensazioni (fino a sfociare in certi momenti nella commozione) che non pensavo potessero venire fuori con un prodotto appartenente a un genere che ho sempre snobbato perché ritenuto troppo zuccheroso e adatto più che altro a delle ragazze. No, qui siamo oltre. Qui ci troviamo di fronte a una rappresentazione del lato migliore dell'animo umano che non è buonismo fine a se stesso, ma un vivere in armonia con gli altri e con il mondo circostante, il miglior modo per crescere e maturare, che di certo non è facile applicare nel mondo di oggi, ma che nell'atmosfera magica e idilliaca di Neo-Venezia è possibile, tutto è possibile lì.
Noi non sappiamo com'è Manhome, potrebbe essere benissimo un mondo moderno, caotico, alienante e pieno di problemi come il nostro, ma Aqua e Neo-Venezia sono un'altra cosa, sono un ideale realizzato, un'isola felice e spensierata come le protagoniste Akari, Aika, Alice, Alicia, Akira, Atena e come tutti gli abitanti della meravigliosa città, anche nella realtà considerata da tutti, a ragione, la più bella città del mondo. E il fatto che sia italiana non può che rendermi orgoglioso.
Nello specifico questa terza e ultima serie è la più carica di emozioni perché qui le nostre dolci ragazze si giocano il loro futuro di undine e sono consapevoli che per loro inizierà una nuova vita, sempre felice e ricca di soddisfazioni, ma che non potrà più essere come prima, come nei giorni spensierati dei loro allenamenti da single e pairs.
Per questo non c'è più molto spazio per gite, picnic e giochi e anche gli elementi fantastici vengono abbandonati (e questa forse è l'unica, piccola pecca). Le ultime puntate sono un crescendo incredibile e il finale l'ho trovato sorprendente per certi versi.
Ultima considerazione. Le (poche) critiche che questo anime ha ricevuto sottolineavano due cose essenziali: una è l'eccessivo buonismo, cosa che ho già confutato poco sopra e aggiungo anche che spesso, vero colpo di genio, il buonismo viene spesso smorzato da battute ironiche e dalla relativa trasformazione dei personaggi in super deformed da spanciarsi dal ridere. La seconda, sopratutto, è che "non succede niente". Io mi chiedo, che cosa mai deve succedere in una serie basata sui piccoli gesti quotidiani e sui sentimenti? Che so, un gruppo di alieni che invade Neo-Venezia stile "La guerra dei mondi"? Oppure Aika che per la sua insicurezza si suicida? Che cosa? A parte che Akira, il personaggio senza dubbio dal carattere più duro, spesso ci ricorda che non è tutto così idilliaco e buono ma, a parte gli esempi paradossali che ho fatto, è chiaro che non può succedere niente di clamoroso, esattamente come nella nostra vita di tutti i giorni. E la vita di tutti i giorni è quella che viene rappresentata qui, semplicemente e tranquillamente.
Inoltre ricordiamoci che parliamo di un mondo e di un'umanità lontani centinaia di anni ed è bello sperare e pensare che la razza umana possa anche essere migliorata, dopo secoli e secoli di odio e guerre.
Menzione speciale per il doppiaggio italiano, davvero perfetto.
Consiglio a tutti quest'anime, se vi lascerete trasportare e se entrerete nello spirito giusto proverete come me un senso di benessere e non potrete che trarne giovamento anche, perché no, per la vita reale.
Noi non sappiamo com'è Manhome, potrebbe essere benissimo un mondo moderno, caotico, alienante e pieno di problemi come il nostro, ma Aqua e Neo-Venezia sono un'altra cosa, sono un ideale realizzato, un'isola felice e spensierata come le protagoniste Akari, Aika, Alice, Alicia, Akira, Atena e come tutti gli abitanti della meravigliosa città, anche nella realtà considerata da tutti, a ragione, la più bella città del mondo. E il fatto che sia italiana non può che rendermi orgoglioso.
Nello specifico questa terza e ultima serie è la più carica di emozioni perché qui le nostre dolci ragazze si giocano il loro futuro di undine e sono consapevoli che per loro inizierà una nuova vita, sempre felice e ricca di soddisfazioni, ma che non potrà più essere come prima, come nei giorni spensierati dei loro allenamenti da single e pairs.
Per questo non c'è più molto spazio per gite, picnic e giochi e anche gli elementi fantastici vengono abbandonati (e questa forse è l'unica, piccola pecca). Le ultime puntate sono un crescendo incredibile e il finale l'ho trovato sorprendente per certi versi.
Ultima considerazione. Le (poche) critiche che questo anime ha ricevuto sottolineavano due cose essenziali: una è l'eccessivo buonismo, cosa che ho già confutato poco sopra e aggiungo anche che spesso, vero colpo di genio, il buonismo viene spesso smorzato da battute ironiche e dalla relativa trasformazione dei personaggi in super deformed da spanciarsi dal ridere. La seconda, sopratutto, è che "non succede niente". Io mi chiedo, che cosa mai deve succedere in una serie basata sui piccoli gesti quotidiani e sui sentimenti? Che so, un gruppo di alieni che invade Neo-Venezia stile "La guerra dei mondi"? Oppure Aika che per la sua insicurezza si suicida? Che cosa? A parte che Akira, il personaggio senza dubbio dal carattere più duro, spesso ci ricorda che non è tutto così idilliaco e buono ma, a parte gli esempi paradossali che ho fatto, è chiaro che non può succedere niente di clamoroso, esattamente come nella nostra vita di tutti i giorni. E la vita di tutti i giorni è quella che viene rappresentata qui, semplicemente e tranquillamente.
Inoltre ricordiamoci che parliamo di un mondo e di un'umanità lontani centinaia di anni ed è bello sperare e pensare che la razza umana possa anche essere migliorata, dopo secoli e secoli di odio e guerre.
Menzione speciale per il doppiaggio italiano, davvero perfetto.
Consiglio a tutti quest'anime, se vi lascerete trasportare e se entrerete nello spirito giusto proverete come me un senso di benessere e non potrete che trarne giovamento anche, perché no, per la vita reale.
Terza e ultima serie dedicata ad Akari-chan e le altre Undine di neo Venezia sul pianeta Aqua.
Le ritroviamo tutte come le abbiamo lasciate: Akari e le sue amiche alle prese con gli allenamenti per potere diventare Undine, guidate e consigliate dalle loro senpai, le tre Fate dell'Acqua. Le ritroviamo con gli amici di sempre: il Salamander Akatsuki e suo fratello, il postino, il Presidente Aria e tutti gli altri gatti protettori del pianeta Aqua che seguono e vegliano da lontano sulle nostre eroine. E le ritroviamo a neo Venezia, la città magica che ha incantato Akari sin dalla prima volta che la ragazza vi ha messo piede e che ha affascinato anche noi lettori e spettatori.
Anche in questa serie proseguono le avventure quotidiane di tutti i personaggi; continuiamo a conoscere un po' di loro, dei loro sogni, delle loro speranze, del loro modo di essere e impariamo ad apprezzare ancora qualcosa in più di neo Venezia grazie alla grande sensibilità e dolcezza di Akari-chan e delle sue compagne.
Anche stavolta i disegni sono tenui, dolci ma luminosi, e le musiche non si smentiscono: la voce dolce e gentile di Yui Makino accompagna le ragazze durante quest'ultima avventura.
Nonostante quindi questa serie sia da vedere anche solo per le garanzie lasciateci dalle altre due, devo dire che questi episodi mi sono piaciuti anche di più dei precedenti. Siamo ormai agli sgoccioli della storia; le nostre amiche hanno imparato tutto quello che dovevano su neo Venezia, sono maturate e cresciute; è arrivata l'ora di prendersi le responsabilità e di diventare loro stesse Undine. Ma crescere porta a tanti cambiamenti, veloci, incredibili, ed è umano e normale avere paura.
Benché Aria sia una serie intrisa di sentimenti, è in quest'ultimo arco che maggiormente si avvertono la paura e la tensione, non soltanto da parte delle tre ragazze, ma anche delle loro senpai, anche loro alle prese con un cambiamento - e non solo per quanto riguarda le loro kohai. Sentimenti talmente palpabili, descritti con tale delicatezza, che spesso mi sono trovata anch'io con le lacrime agli occhi e gli stessi sentimenti nel cuore.
Il finale è magico, bellissimo, dolcissimo, perfetto suggello finale a una storia che ha regalato tanti sentimenti e tanta poesia.
Da vedere e rivedere, sicuramente.
Le ritroviamo tutte come le abbiamo lasciate: Akari e le sue amiche alle prese con gli allenamenti per potere diventare Undine, guidate e consigliate dalle loro senpai, le tre Fate dell'Acqua. Le ritroviamo con gli amici di sempre: il Salamander Akatsuki e suo fratello, il postino, il Presidente Aria e tutti gli altri gatti protettori del pianeta Aqua che seguono e vegliano da lontano sulle nostre eroine. E le ritroviamo a neo Venezia, la città magica che ha incantato Akari sin dalla prima volta che la ragazza vi ha messo piede e che ha affascinato anche noi lettori e spettatori.
Anche in questa serie proseguono le avventure quotidiane di tutti i personaggi; continuiamo a conoscere un po' di loro, dei loro sogni, delle loro speranze, del loro modo di essere e impariamo ad apprezzare ancora qualcosa in più di neo Venezia grazie alla grande sensibilità e dolcezza di Akari-chan e delle sue compagne.
Anche stavolta i disegni sono tenui, dolci ma luminosi, e le musiche non si smentiscono: la voce dolce e gentile di Yui Makino accompagna le ragazze durante quest'ultima avventura.
Nonostante quindi questa serie sia da vedere anche solo per le garanzie lasciateci dalle altre due, devo dire che questi episodi mi sono piaciuti anche di più dei precedenti. Siamo ormai agli sgoccioli della storia; le nostre amiche hanno imparato tutto quello che dovevano su neo Venezia, sono maturate e cresciute; è arrivata l'ora di prendersi le responsabilità e di diventare loro stesse Undine. Ma crescere porta a tanti cambiamenti, veloci, incredibili, ed è umano e normale avere paura.
Benché Aria sia una serie intrisa di sentimenti, è in quest'ultimo arco che maggiormente si avvertono la paura e la tensione, non soltanto da parte delle tre ragazze, ma anche delle loro senpai, anche loro alle prese con un cambiamento - e non solo per quanto riguarda le loro kohai. Sentimenti talmente palpabili, descritti con tale delicatezza, che spesso mi sono trovata anch'io con le lacrime agli occhi e gli stessi sentimenti nel cuore.
Il finale è magico, bellissimo, dolcissimo, perfetto suggello finale a una storia che ha regalato tanti sentimenti e tanta poesia.
Da vedere e rivedere, sicuramente.
Ogni cosa, ogni sensazione, ogni momento. Per quanto ciascuna ci queste cose possa essere bella e piacevole avrà comunque una fine. Ciò non assume necessariamente un significato negativo ma è semplicemente l'andare delle cose perché i cambiamenti sono inevitabili e spesso ci attendono al varco. Così un tramonto può sì portare la malinconia ma è anche vero che sarà precursore di una nuova alba.
Un immagine poetica, abbastanza insolita a dire il vero per il sottoscritto, che mi è venuta in mente in seguito alla visione di Aria – The Origination.
L'origine. Proprio questa sarà la vera chiave di lettura della serie. Non solo perché conosceremo gli eventi che porteranno alla fondazione dell'Aria Company ma anche perché ormai i tempi sono maturi affinché Akari, Aika e Alice possano seriamente tentare di diventare delle undine professioniste. Ce la faranno? Chi lo sa... Quello che è sicuro è che comunque vada dopo sarà l'inizio di una nuova fase nella vita di ciascuno.
The Origination è sicuramente la più movimentata tra le tre serie che compongono la saga di Aria forse è merito di quella sorta di vibrazione che si percepisce sin dalle prime battute oppure di alcuni veri e propri colpi di scena capaci di far “sobbalzare” lo spettatore. Si potrebbe anche dire che negli ultimi episodi ci sia una sorta di rush finale. Non per questo però viene travisato lo spirito che ha sempre caratterizzato questo anime sin dall'inizio, infatti ci sarà sempre l'occasione di scoprire nuovi angoli di Neo-Venezia o di conoscere meglio altri lati nascosti dei personaggi. In particolare l'attenzione si sposterà sulle tre fate dell'acqua Alicia, Akira e Athena.
C'è poi il rischio di ripetersi andando a elogiare la realizzazione tecnica della serie ma a onor del vero il lavoro effettuato è davvero ottimo sia su chara che sulle location.
Ottime impressioni che vengono ancora una volta confermate anche per quanto riguarda le musiche. Arie totalmente contribuiranno a rendere evocativa l'atmosfera di ogni episodio, un compito reso ancor più facile da <i>“Spirale”</i> opening dalla musicalità rilassante ma perfetta per trasportare lo spettatore fra i canali di Neo-Venezia. Se poi alla fine di ogni episodio è possibile poi ascoltare un'ending davvero bella come <i>“Kinnonami Sennonami”</i> non c'è neanche motivo di dispiacersi per esser giunti alla conclusione. Infine una menzione speciale la merita anche la bella canzone, di cui purtroppo non so il nome, che farà da sottofondo al momento culminate dell'ultimo episodio.
Se poi è stato possibile apprezzare al meglio questa serie è stato per merito dell'ottimo doppiaggio italiano. Poco da dire: tutti i doppiatori e le doppiatrici danno il meglio di loro stessi anche in momenti molto intensi e carichi di emozioni.
La recensione di The Origination è anche un'occasione per fare un bilancio sull'intera saga di Aria. Una serie che ho iniziato a vedere un po' in sordina e con non molte aspettative avendo droppato (ed è vero) il manga al primo volume anni fa, ma che:
- è realizzata davvero molto bene (cosa possibile)
- è andata in crescendo dal primo all'ultimo episodio (cosa difficile)
- è riuscita a emozionare davvero anche uno come il sottoscritto (cosa assai rara)
Dunque è forse ora di riparare agli errori e recuperare anche la versione cartacea. Ci saranno poi anime storicamente più importanti o dal “blasone” decisamente maggiore ma Aria è uno di quelli che deve essere visto e da cui si può anche imparare qualcosa. Così è.
Capolavoro.
Un immagine poetica, abbastanza insolita a dire il vero per il sottoscritto, che mi è venuta in mente in seguito alla visione di Aria – The Origination.
L'origine. Proprio questa sarà la vera chiave di lettura della serie. Non solo perché conosceremo gli eventi che porteranno alla fondazione dell'Aria Company ma anche perché ormai i tempi sono maturi affinché Akari, Aika e Alice possano seriamente tentare di diventare delle undine professioniste. Ce la faranno? Chi lo sa... Quello che è sicuro è che comunque vada dopo sarà l'inizio di una nuova fase nella vita di ciascuno.
The Origination è sicuramente la più movimentata tra le tre serie che compongono la saga di Aria forse è merito di quella sorta di vibrazione che si percepisce sin dalle prime battute oppure di alcuni veri e propri colpi di scena capaci di far “sobbalzare” lo spettatore. Si potrebbe anche dire che negli ultimi episodi ci sia una sorta di rush finale. Non per questo però viene travisato lo spirito che ha sempre caratterizzato questo anime sin dall'inizio, infatti ci sarà sempre l'occasione di scoprire nuovi angoli di Neo-Venezia o di conoscere meglio altri lati nascosti dei personaggi. In particolare l'attenzione si sposterà sulle tre fate dell'acqua Alicia, Akira e Athena.
C'è poi il rischio di ripetersi andando a elogiare la realizzazione tecnica della serie ma a onor del vero il lavoro effettuato è davvero ottimo sia su chara che sulle location.
Ottime impressioni che vengono ancora una volta confermate anche per quanto riguarda le musiche. Arie totalmente contribuiranno a rendere evocativa l'atmosfera di ogni episodio, un compito reso ancor più facile da <i>“Spirale”</i> opening dalla musicalità rilassante ma perfetta per trasportare lo spettatore fra i canali di Neo-Venezia. Se poi alla fine di ogni episodio è possibile poi ascoltare un'ending davvero bella come <i>“Kinnonami Sennonami”</i> non c'è neanche motivo di dispiacersi per esser giunti alla conclusione. Infine una menzione speciale la merita anche la bella canzone, di cui purtroppo non so il nome, che farà da sottofondo al momento culminate dell'ultimo episodio.
Se poi è stato possibile apprezzare al meglio questa serie è stato per merito dell'ottimo doppiaggio italiano. Poco da dire: tutti i doppiatori e le doppiatrici danno il meglio di loro stessi anche in momenti molto intensi e carichi di emozioni.
La recensione di The Origination è anche un'occasione per fare un bilancio sull'intera saga di Aria. Una serie che ho iniziato a vedere un po' in sordina e con non molte aspettative avendo droppato (ed è vero) il manga al primo volume anni fa, ma che:
- è realizzata davvero molto bene (cosa possibile)
- è andata in crescendo dal primo all'ultimo episodio (cosa difficile)
- è riuscita a emozionare davvero anche uno come il sottoscritto (cosa assai rara)
Dunque è forse ora di riparare agli errori e recuperare anche la versione cartacea. Ci saranno poi anime storicamente più importanti o dal “blasone” decisamente maggiore ma Aria è uno di quelli che deve essere visto e da cui si può anche imparare qualcosa. Così è.
Capolavoro.
<b>Attenzione: spoiler!</b>
Premetto che ho visto solo l'anime e non ho letto il manga. Di Aria ho visto tutte e tre le serie più l'oav Arietta. La protagonista della storia è Akari, giovane undine che aspira a diventare Prima (undine esperta) e della sua vita a NeoVenezia (su Aqua che è il nuovo nome di Marte). Nel corso delle 3 stagioni si incroceranno le storie di Aika e Alice, le migliori amiche della protagonista, anche loro aspiranti Undine professioniste. Senza entrare nel dettaglio della trama si può dire che questo anime è semplicemente stupendo: non ci sono colpi di scena, storie d'amore o avvenimenti eclatanti, c'è solo la visione poetica, attraverso gli occhi di una ragazza, della sua città e dei suoi abitanti. In Aria non c'è malizia, non c'è fanservice, non c'è suspense, c'è solo poesia e amicizia. The Origination, a differenza delle prime 2 stagioni, è incentrata sulla riuscita professionale di Akari e delle sue amiche, mentre le prime 2 serie raccontano l'aspetto poetico di Marte e i suoi segreti. Qualche risata scappa grazie alle gag del gatto direttore Aria, fino alla splendida puntata finale dove il messaggio è chiaro: SE UN QUALCOSA FINISCE, UN NUOVO E FELICE INIZIO E' POSSIBILE, ed è anche l'augurio che gli autori fanno alla fine della serie agli spettatori. Akari da apprendista diventerà insegnante ed erediterà Aria Company, così come sarà per chi l'ha preceduta e la seguirà. Gran bell'anime, pieno di sentimento positivi e poesia. Da non perdere.
Premetto che ho visto solo l'anime e non ho letto il manga. Di Aria ho visto tutte e tre le serie più l'oav Arietta. La protagonista della storia è Akari, giovane undine che aspira a diventare Prima (undine esperta) e della sua vita a NeoVenezia (su Aqua che è il nuovo nome di Marte). Nel corso delle 3 stagioni si incroceranno le storie di Aika e Alice, le migliori amiche della protagonista, anche loro aspiranti Undine professioniste. Senza entrare nel dettaglio della trama si può dire che questo anime è semplicemente stupendo: non ci sono colpi di scena, storie d'amore o avvenimenti eclatanti, c'è solo la visione poetica, attraverso gli occhi di una ragazza, della sua città e dei suoi abitanti. In Aria non c'è malizia, non c'è fanservice, non c'è suspense, c'è solo poesia e amicizia. The Origination, a differenza delle prime 2 stagioni, è incentrata sulla riuscita professionale di Akari e delle sue amiche, mentre le prime 2 serie raccontano l'aspetto poetico di Marte e i suoi segreti. Qualche risata scappa grazie alle gag del gatto direttore Aria, fino alla splendida puntata finale dove il messaggio è chiaro: SE UN QUALCOSA FINISCE, UN NUOVO E FELICE INIZIO E' POSSIBILE, ed è anche l'augurio che gli autori fanno alla fine della serie agli spettatori. Akari da apprendista diventerà insegnante ed erediterà Aria Company, così come sarà per chi l'ha preceduta e la seguirà. Gran bell'anime, pieno di sentimento positivi e poesia. Da non perdere.
Finito da poco di vedere l' Anime più bello, più emozionante che abbia mai visto, Aria the origination come anche le prime due serie non è semplicemente la realizazzione di un sogno delle tre protagoniste, è molto di più. L' anime riesce a farci capire come i problemi della vita possono fiondarci davanti e di come sia possibile affrontarli e come sia facile aprirsi con le altre persone e questo ce lo faceva notare Akari.
Gli gli ultimi episodi sono ricchissimi di momenti emozionanti, tanto che io ero talmente commosso da piangere per loro e il finale è stato ancora più emozionante, anche se spezza i desideri di una possibile quarta serie..
Sono davvero contento di aver potuto vedere questa serie, che ha saputo regalarmi momenti bellissimi e che ha saputo anche darmi dei consigli utili per la vita (e poi dicono che gli anime non insegnano niente) sarà difficile ora trovare dei titoli di cotanta bellezza con una storia pressochè simile, mi è piaciuta un casino anche la parte che riguarda Venezia con la sua storia e i riferimenti alla storia dell' Italia con i termini italiani usati dai personaggi.
Non ho altro da aggiungere, solo che vi invito assolutamente a vedere questo anime, perchè racchiude davvero degli insegnamenti preziosissimi che ci possono tornare utili nella vita e nel rapporto con le altre persone, grazie a chi ha creato questa serie. voto massimo con miglialia di lode.
Gli gli ultimi episodi sono ricchissimi di momenti emozionanti, tanto che io ero talmente commosso da piangere per loro e il finale è stato ancora più emozionante, anche se spezza i desideri di una possibile quarta serie..
Sono davvero contento di aver potuto vedere questa serie, che ha saputo regalarmi momenti bellissimi e che ha saputo anche darmi dei consigli utili per la vita (e poi dicono che gli anime non insegnano niente) sarà difficile ora trovare dei titoli di cotanta bellezza con una storia pressochè simile, mi è piaciuta un casino anche la parte che riguarda Venezia con la sua storia e i riferimenti alla storia dell' Italia con i termini italiani usati dai personaggi.
Non ho altro da aggiungere, solo che vi invito assolutamente a vedere questo anime, perchè racchiude davvero degli insegnamenti preziosissimi che ci possono tornare utili nella vita e nel rapporto con le altre persone, grazie a chi ha creato questa serie. voto massimo con miglialia di lode.
Non posso che dare 10 anche a questa splendida serie finale.
"Aria the origination", racconta in modo fedele, gli ultimi capitoli del manga.
A differenza di Aria the Natural però, in cui alcune puntate risentivano della struttura episodica del manga, tanto che una riassumeva due capitoli brevi, Origination è più continuativo.
Gli episodi sono tutti in crescendo, tanto che il finale perde l'atmosfera di quiete che ha caratterizzato le altre due serie, sebbene risulti comunque piacevolissimo.
Questa scelta è dovuta al fatto che Akari, Aika e Alice stanno per diventare "prima" (ossia undine professioniste) ed ogni loro giornata è volta quasi esclusivamente all'allenamento.
Mi è piaciuto molto il modo in cui si sono evoluti i sentimenti delle 3 protagoniste prima della loro sfida finale; chi sembrava la più forte si è mostrata la più debole e viceversa, tanto che la prima delle nostre undine a diventare una professionista è insospettabile!
Aria the Origination mi ha sorpresa in più punti; sicuramente con la sua grafica nuova ed ineccepibile ha saputo regalarmi una NeoVenezia che non avevo mai visto; mostrata attraverso un'ottica sempre più basata sul particolare, tanto da farla sembrare vera.
In quanto ai personaggi, come ho detto, si mostrano diversi da come sembravano (sebbene mantengano le loro adorabili peculiarità) e questo non perché sono delle banderuole, ma perché oggettivamente, così come le persone crescendo cambiano, così lo hanno fatto anche loro.
L'atmosfera è diversa, ma cambia lentamente, fino ad arrivare al finale, che almeno a me, ha lasciato un po' di amaro in bocca.
Anche in questo però, dopo aver riflettuto, non vedo niente di negativo, anzi, è normale che le vite di Akari e le altre cambino con il loro inserimento nel mondo del lavoro e che di conseguenza vada un pò persa l'atmosfera sognante che ha pervaso il loro apprendistato.
Da come ho parlato della serie, sembra più brutta delle altre, ma in realtà non è così, ANZI!!
Come ha saputo emozionarmi Aria the Origination, ci sono riusciti pochi altri anime. Vi assicuro che in questa serie non riuscirete a trattenere le lacrime di commozione!
Questa, così come le altre serie di Aria ad opera della mente geniale di Kozue Amano e della sua sensibilità nel mostrare ciò che cambia a ritmo delle stagioni, mi hanno lasciato dentro sensazioni dolci ed uniche.
L'unica nota negativa che faccio a questa serie, è l'aver lasciato poco spazio sul finale alle riflessioni e alla vita di Akari, per raccontare invece quella di Aika e Alice.
Forse è stato anche questo a renderla leggermente più cupa ai miei occhi, sebbene nel complesso sia a mio avviso assolutamente degna di un 10 e di diventare uno dei pilastri dell'animazione giapponese.
"Aria the origination", racconta in modo fedele, gli ultimi capitoli del manga.
A differenza di Aria the Natural però, in cui alcune puntate risentivano della struttura episodica del manga, tanto che una riassumeva due capitoli brevi, Origination è più continuativo.
Gli episodi sono tutti in crescendo, tanto che il finale perde l'atmosfera di quiete che ha caratterizzato le altre due serie, sebbene risulti comunque piacevolissimo.
Questa scelta è dovuta al fatto che Akari, Aika e Alice stanno per diventare "prima" (ossia undine professioniste) ed ogni loro giornata è volta quasi esclusivamente all'allenamento.
Mi è piaciuto molto il modo in cui si sono evoluti i sentimenti delle 3 protagoniste prima della loro sfida finale; chi sembrava la più forte si è mostrata la più debole e viceversa, tanto che la prima delle nostre undine a diventare una professionista è insospettabile!
Aria the Origination mi ha sorpresa in più punti; sicuramente con la sua grafica nuova ed ineccepibile ha saputo regalarmi una NeoVenezia che non avevo mai visto; mostrata attraverso un'ottica sempre più basata sul particolare, tanto da farla sembrare vera.
In quanto ai personaggi, come ho detto, si mostrano diversi da come sembravano (sebbene mantengano le loro adorabili peculiarità) e questo non perché sono delle banderuole, ma perché oggettivamente, così come le persone crescendo cambiano, così lo hanno fatto anche loro.
L'atmosfera è diversa, ma cambia lentamente, fino ad arrivare al finale, che almeno a me, ha lasciato un po' di amaro in bocca.
Anche in questo però, dopo aver riflettuto, non vedo niente di negativo, anzi, è normale che le vite di Akari e le altre cambino con il loro inserimento nel mondo del lavoro e che di conseguenza vada un pò persa l'atmosfera sognante che ha pervaso il loro apprendistato.
Da come ho parlato della serie, sembra più brutta delle altre, ma in realtà non è così, ANZI!!
Come ha saputo emozionarmi Aria the Origination, ci sono riusciti pochi altri anime. Vi assicuro che in questa serie non riuscirete a trattenere le lacrime di commozione!
Questa, così come le altre serie di Aria ad opera della mente geniale di Kozue Amano e della sua sensibilità nel mostrare ciò che cambia a ritmo delle stagioni, mi hanno lasciato dentro sensazioni dolci ed uniche.
L'unica nota negativa che faccio a questa serie, è l'aver lasciato poco spazio sul finale alle riflessioni e alla vita di Akari, per raccontare invece quella di Aika e Alice.
Forse è stato anche questo a renderla leggermente più cupa ai miei occhi, sebbene nel complesso sia a mio avviso assolutamente degna di un 10 e di diventare uno dei pilastri dell'animazione giapponese.
Che dire ... semplicemente Stupendo. Gli ultimi episodi sono un crescendo di emozioni. come non dare un 10 a questa serie che mi ha fatto letteralmente piangere. Sicuramente questa comunque è la stegione migliore delle 3 realizzate. L'unica nota dolente è che è finita e non c'è più nessun seguito da seguire. peccato una bella 4° stagione ci voleva proprio.
Davvero un anime ben concepito. Una dimostrazione che anche i gesti più semplici se li vivi a fondo posso diventare straordinari. Akari sa trasmettere in tutto quello che fa un'emozione unica, questo si nota moltissimo nell'episodio 4 dove prova il Traghetto con altre single dove riesce a farsi stimare per quello che realmente è, sia nella vita sia come Undine. La conclusione di questo ciclo è davvero toccante, dall'episodio 9 teatro della doppia promozione di Alice all'episodio 12, dove Akari diventa una Prima. L'episodio 13 è davvero da vedere, toccante e soprattutto di una magia che sa davvero colpire al cuore le persone e lascia presagire ad un immaginario seguito del tipo: "E la storia così reiniziò".
In sostanza consiglio di seguire questo anime dall'inizio alla fine comprese anche le serie precedenti ^^
In sostanza consiglio di seguire questo anime dall'inizio alla fine comprese anche le serie precedenti ^^
Stupendo. Nonostante non abbia una vera e propria trama riesce a non annoiarti mai... Questo anime sembra cullarti episodio dopo episodio, sino all'emozionante finale. È uno dei pochi anime che chiunque, maschio o femmina, giovane o adulto, può visionare trovando sempre delle cose che possono piacergli; certo, non cercate scene di azione o violenza, io consiglio di guardarlo dopo una giornata a scuola o al rientro dal lavoro, è il massimo dell'efficacia per far passare lo stress. La grafica dell'ultima serie è spettacolare, vale la pena di acquistare un TV LCD solo per questo.