Vexille - 2077 Nihon Sakoku
"Vexille" è un prodotto piuttosto singolare, estremamente bello a livello tecnico ma non altrettanto per quello che riguarda la sceneggiatura e la trama. La storia è ambientata in un prossimo futuro e concentra la sua attenzione sullo sviluppo delle tecnologie robotiche e sul loro effetto sul mondo. Non solo su come possano cambiare la vita di tutti i giorni, ma anche sui problemi etici derivanti da un loro utilizzo incontrollato, tanto da spingere le Nazioni Unite a imporre delle limitazioni. Il governo giapponese decide di opporsi a queste restrizioni, abbandonando le Nazioni Unite e relegando tutto l'arcipelago giapponese a uno stato di totale isolamento, grazie anche a delle barriere elettromagnetiche che bloccano qualunque tipo di segnale. Dopo dieci anni di isolamento, a causa di crimini e abusi legati alle nuove tecnologie, viene ingaggiata una squadra speciale per forzare queste barriere e scoprire cosa succede in Giappone. Di questa squadra fa parte la giovane e intraprendente Vexille, che si ritroverà in un luogo completamente diverso da quello che si immaginava.
L'idea di fondo su cui si basa la storia è ottima e ipotizza, in un modo piuttosto originale, l'evoluzione della razza umana con l'ausilio della tecnologia. Purtroppo, nonostante lo spunto affascinante, il film è affetto da molti difetti, a partire da una trama con diverse lacune, fino a uno scarsissimo approfondimento dei personaggi. Comunque, il punto di forza del film restano le animazioni create totalmente in computer grafica, infatti dal punto di vista grafico ci troviamo di fronte a un lavoro eccellente. Il film sfrutta la tecnica del cell shading, già ampiamente sfruttata in "Appleseed", con risultati davvero ottimi. Le scenografie sono estremamente dettagliate e vengono riprodotti perfino i più piccoli dettagli come la polvere e il vapore. I personaggi sono caratterizzati da capigliature statiche (molto in stile manga) ma con movenze talmente fluide da riprodurre quasi fedelmente i movimenti reali; nonostante tutto però tendono a risultare piuttosto piatti. Infine i macchinari sono realizzati con un livello di dettaglio e realismo altissimi; una nota particolare va fatta ai voraci serpentoni metallici che sono un chiaro omaggio ai vermi del deserto di "Dune".
Le citazioni presenti nell'anime sono diverse, a partire dalle opere di Masamune Shirow come "Ghost in the Shell" e "Appleseed", passando per "Final Fantasy The Spirits Within", fino a un cult cinematografico come "Dune". Un altro lato importante della produzione è quello musicale, con un nome su tutti capace di destare molto interesse, ovvero l'inglese Paul Oakenfold, uno dei migliori DJ e produttori musicali della scena trance. Il brano principale "Together Again" è stato composto da Paul Oakenfold e cantato da Mink, mentre altri artisti che hanno partecipato con loro brani sono Basement Jaxx, Boom Boom Satellites, Asian Dub Foundation, The Prodigy e molti altri. In conclusione, Fumihiko Sori scrive e dirige un buon thriller fanta-politico, che però tende a concentrarsi sulle scene d'azione, abbandonando le tematiche di partenza e finendo per sminuire le ottime premesse. Comunque sia, la visione del film resta piuttosto piacevole e merita di essere visto, anche solo per apprezzare la tecnica di animazione digitale.
L'idea di fondo su cui si basa la storia è ottima e ipotizza, in un modo piuttosto originale, l'evoluzione della razza umana con l'ausilio della tecnologia. Purtroppo, nonostante lo spunto affascinante, il film è affetto da molti difetti, a partire da una trama con diverse lacune, fino a uno scarsissimo approfondimento dei personaggi. Comunque, il punto di forza del film restano le animazioni create totalmente in computer grafica, infatti dal punto di vista grafico ci troviamo di fronte a un lavoro eccellente. Il film sfrutta la tecnica del cell shading, già ampiamente sfruttata in "Appleseed", con risultati davvero ottimi. Le scenografie sono estremamente dettagliate e vengono riprodotti perfino i più piccoli dettagli come la polvere e il vapore. I personaggi sono caratterizzati da capigliature statiche (molto in stile manga) ma con movenze talmente fluide da riprodurre quasi fedelmente i movimenti reali; nonostante tutto però tendono a risultare piuttosto piatti. Infine i macchinari sono realizzati con un livello di dettaglio e realismo altissimi; una nota particolare va fatta ai voraci serpentoni metallici che sono un chiaro omaggio ai vermi del deserto di "Dune".
Le citazioni presenti nell'anime sono diverse, a partire dalle opere di Masamune Shirow come "Ghost in the Shell" e "Appleseed", passando per "Final Fantasy The Spirits Within", fino a un cult cinematografico come "Dune". Un altro lato importante della produzione è quello musicale, con un nome su tutti capace di destare molto interesse, ovvero l'inglese Paul Oakenfold, uno dei migliori DJ e produttori musicali della scena trance. Il brano principale "Together Again" è stato composto da Paul Oakenfold e cantato da Mink, mentre altri artisti che hanno partecipato con loro brani sono Basement Jaxx, Boom Boom Satellites, Asian Dub Foundation, The Prodigy e molti altri. In conclusione, Fumihiko Sori scrive e dirige un buon thriller fanta-politico, che però tende a concentrarsi sulle scene d'azione, abbandonando le tematiche di partenza e finendo per sminuire le ottime premesse. Comunque sia, la visione del film resta piuttosto piacevole e merita di essere visto, anche solo per apprezzare la tecnica di animazione digitale.
Vexille è un film di animazione in Computer Graphics facente un sapiente uso della tecnica del Cell Shading. Infatti il tutto, sebbene facente parte di uno scenario 3D ricreato a computer, è reso simile alla resa visiva di un anime.
In possibile futuro il Giappone, affermatosi come superpotenza mondiale nelle biotecnologie e nella cibernetica, sceglie l'isolamento dal resto delle Nazioni Unite, ormai in disaccordo con la politica industriale della Daiwa Heavy Industries in relazione allo smodato utilizzo della cibernetica sull'uomo.
Prima l'embargo, poi l'isolamento forzato e occultato anche ai satelliti (il sistema R.A.C.E., installazioni marine che copre l'intero Giappone), impedisce a ogni altra nazione di conosce la situazione all'interno del paese del Sol Levante. È proprio questo sistema di occultamento a far emergere il sospetto che il Giappone stia continuando a svilupparsi nella cibernetica, tanto da costituire una minaccia agli altri paesi che hanno disposto l'embargo.
All'unità SWORD, di cui fa parte anche la protagonista Vexille Sierra, è dato proprio l'incarico di infiltrarsi nel territorio giapponese e di fornire un rapporto sulla situazione.
Il clima cyberpunk in questa opera è perfettamente reso dal riciclo di altre "visioni del futuro" in produzioni simili. Infatti c'è un nuovo connubio tra tecnologia, cibernetica e scenari desertici, apocalittici o semplicemente di dissesto e miseria, perfettamente integrati e operanti in modo sinergico senza mai stridere tra loro. La trama purtroppo è poco oltre la sinossi esposta, regalando pochi altri spunti di evoluzione dopo l'unico "colpo di scena" di fondo dell'opera (che includere nella recensione avrebbe dimezzato l'interesse alla visione).
Un buon tentativo, anche dal punto di vista tecnico. Se si sorvola sul ricorso a sproposito della colonna sonora techno, e alcune mancanze nella regia (fin troppo "sui binari"), è possibile dire che questo film di animazione è consigliato principalmente a chi cerca qualcosa di nuovo, ma senza troppe pretese. Sperimentale.
In possibile futuro il Giappone, affermatosi come superpotenza mondiale nelle biotecnologie e nella cibernetica, sceglie l'isolamento dal resto delle Nazioni Unite, ormai in disaccordo con la politica industriale della Daiwa Heavy Industries in relazione allo smodato utilizzo della cibernetica sull'uomo.
Prima l'embargo, poi l'isolamento forzato e occultato anche ai satelliti (il sistema R.A.C.E., installazioni marine che copre l'intero Giappone), impedisce a ogni altra nazione di conosce la situazione all'interno del paese del Sol Levante. È proprio questo sistema di occultamento a far emergere il sospetto che il Giappone stia continuando a svilupparsi nella cibernetica, tanto da costituire una minaccia agli altri paesi che hanno disposto l'embargo.
All'unità SWORD, di cui fa parte anche la protagonista Vexille Sierra, è dato proprio l'incarico di infiltrarsi nel territorio giapponese e di fornire un rapporto sulla situazione.
Il clima cyberpunk in questa opera è perfettamente reso dal riciclo di altre "visioni del futuro" in produzioni simili. Infatti c'è un nuovo connubio tra tecnologia, cibernetica e scenari desertici, apocalittici o semplicemente di dissesto e miseria, perfettamente integrati e operanti in modo sinergico senza mai stridere tra loro. La trama purtroppo è poco oltre la sinossi esposta, regalando pochi altri spunti di evoluzione dopo l'unico "colpo di scena" di fondo dell'opera (che includere nella recensione avrebbe dimezzato l'interesse alla visione).
Un buon tentativo, anche dal punto di vista tecnico. Se si sorvola sul ricorso a sproposito della colonna sonora techno, e alcune mancanze nella regia (fin troppo "sui binari"), è possibile dire che questo film di animazione è consigliato principalmente a chi cerca qualcosa di nuovo, ma senza troppe pretese. Sperimentale.
Inizialmente realizzato con l'idea di essere un proseguo, o meglio uno spin-off, all'opera di Appleseed, Vexille assume in un secondo tempo vita, nome e trama propria, mantenendo allo stesso tempo tratti simili a quelli del genitore: la stessa tipologia di CG, gli stessi toni scuri e anche la fisionomia della protagonista.
Data la caratteristica di non essere stato concepito fin dall'inizio come titolo a se stante, la trama di questo film risulta a tratti traballante se non "già vista" per chi aveva seguito in precedenza i titoli di Appleseed, infatti molti sono i punti in comune tra i due titoli.
La storia prende piede in un ipotetico 2077 dove il Giappone, ormai uscito dall'ONU, vive in uno stato di completamento isolamento. Gli Stati Uniti, temendo che le loro sperimentazioni siano state portate avanti senza alcun limite, pur mantenendo un'apparenza di ufficialità, invia una squadra speciale per controllare la situazione e, nel caso, sistemarla.
E' proprio all'interno del territorio nipponico che si svolge il grosso della vicenda, facciamo una conoscenza più approfondita dei personaggi della storia notando che le somiglianze con i personaggi di Appleseed non si fermano all'apparenza fisica: Vexille, infatti, ricorda per molti tratti Deunan nella testardaggine e nelle capacità belliche; Leon è riconducibile a Briareos sopratutto per il passato e il rapporto con la protagonista.
In ultima analisi il tentativo di creare un qualcosa di nuovo partendo dalla pur solida base di Appleseed rimane ancora troppo legato al suo genitore, sminuendo in molti campi il nuovo titolo. Nonostante questo Vexille è un film che si sviluppa in modo lineare senza lasciar troppo al caso, con una trama apparentemente fragile atta a sostenere la giostra di sentimenti e volontà dei personaggi.
Voto: 7
Data la caratteristica di non essere stato concepito fin dall'inizio come titolo a se stante, la trama di questo film risulta a tratti traballante se non "già vista" per chi aveva seguito in precedenza i titoli di Appleseed, infatti molti sono i punti in comune tra i due titoli.
La storia prende piede in un ipotetico 2077 dove il Giappone, ormai uscito dall'ONU, vive in uno stato di completamento isolamento. Gli Stati Uniti, temendo che le loro sperimentazioni siano state portate avanti senza alcun limite, pur mantenendo un'apparenza di ufficialità, invia una squadra speciale per controllare la situazione e, nel caso, sistemarla.
E' proprio all'interno del territorio nipponico che si svolge il grosso della vicenda, facciamo una conoscenza più approfondita dei personaggi della storia notando che le somiglianze con i personaggi di Appleseed non si fermano all'apparenza fisica: Vexille, infatti, ricorda per molti tratti Deunan nella testardaggine e nelle capacità belliche; Leon è riconducibile a Briareos sopratutto per il passato e il rapporto con la protagonista.
In ultima analisi il tentativo di creare un qualcosa di nuovo partendo dalla pur solida base di Appleseed rimane ancora troppo legato al suo genitore, sminuendo in molti campi il nuovo titolo. Nonostante questo Vexille è un film che si sviluppa in modo lineare senza lasciar troppo al caso, con una trama apparentemente fragile atta a sostenere la giostra di sentimenti e volontà dei personaggi.
Voto: 7
Visto anche questo titolo, mah non mi ha fatto impazzire.
Partiamo col dire che è interamente in CG, cosa per me non particolarmente gradita di base ma la trama sembrava promettere benino per cui l'ho visto.
La regia non è particolare, la sceneggiatura abbastanza tipica dei film di azione/futuristico per cui non aggiunge nulla al mio bagaglio di anime o a livello emozionale nella visione.
Ho trovato poco espressivi i visi, le musiche non particolarmente coinvolgenti a parte "'infiltrazione" nella DAIWA, LA CG del "contorno" (città, armature, veicoli ecc) molto buona anche i movimenti dei soggetti sono abbastanza fluidi, però sembra di stare davanti ad un videogame ed in tutta sincerità preferisco il genere un po' più classico dell'animazione, ma questo è un gusto personale.
Insomma in definitiva lo non lo consiglio a chi come me apprezza di più l'animazione "tradizionale" rispetto alla CG.
Il finale non mi ha lasciato nulla ed era abbastanza prevedibile...
Trama
La SWORD è incaricata di insediarsi in territorio dove alcuni capi di stato terranno una riunione che tratterà come argomento principale il trattato internazionale sulle ricerche ed esperimenti della biotecnologia applicata a soggetti umani, vista la soffiata sul probabile risvolto della riunione. Sembra che in Giappone tale trattato sia stato violato, già 10 anni prima il Giappone non volendo conformarsi a tale trattato ha volutamente tagliato i rapporti col resto del mondo chiudendosi all'interno di una "barriera tecnologica" tramite la quale non può essere spiata neanche tramite satellite, un sistema molto complesso ed articolato riesce a far si che i sistemi più moderni non riescano a comunicare con l'interno e viceversa.
A tal proposito la Sword viene incaricata dal governo americano di intervenire in incognito per comprendere quale sia la verità dall'interno, ma non sarà facile. Vexille e Leon, 2 dei protagonisti, verranno incaricati di affrontare tale missione ma ad aspettarli ci saranno non pochi problemi ed il passato di Leon del quale Vexille sa ben poco, in qualche modo tornerà a galla...
Vexille verrà a conoscenza di una triste realtà sulla popolazione giapponese e sul loro futuro...
05/2009
Koji
Partiamo col dire che è interamente in CG, cosa per me non particolarmente gradita di base ma la trama sembrava promettere benino per cui l'ho visto.
La regia non è particolare, la sceneggiatura abbastanza tipica dei film di azione/futuristico per cui non aggiunge nulla al mio bagaglio di anime o a livello emozionale nella visione.
Ho trovato poco espressivi i visi, le musiche non particolarmente coinvolgenti a parte "'infiltrazione" nella DAIWA, LA CG del "contorno" (città, armature, veicoli ecc) molto buona anche i movimenti dei soggetti sono abbastanza fluidi, però sembra di stare davanti ad un videogame ed in tutta sincerità preferisco il genere un po' più classico dell'animazione, ma questo è un gusto personale.
Insomma in definitiva lo non lo consiglio a chi come me apprezza di più l'animazione "tradizionale" rispetto alla CG.
Il finale non mi ha lasciato nulla ed era abbastanza prevedibile...
Trama
La SWORD è incaricata di insediarsi in territorio dove alcuni capi di stato terranno una riunione che tratterà come argomento principale il trattato internazionale sulle ricerche ed esperimenti della biotecnologia applicata a soggetti umani, vista la soffiata sul probabile risvolto della riunione. Sembra che in Giappone tale trattato sia stato violato, già 10 anni prima il Giappone non volendo conformarsi a tale trattato ha volutamente tagliato i rapporti col resto del mondo chiudendosi all'interno di una "barriera tecnologica" tramite la quale non può essere spiata neanche tramite satellite, un sistema molto complesso ed articolato riesce a far si che i sistemi più moderni non riescano a comunicare con l'interno e viceversa.
A tal proposito la Sword viene incaricata dal governo americano di intervenire in incognito per comprendere quale sia la verità dall'interno, ma non sarà facile. Vexille e Leon, 2 dei protagonisti, verranno incaricati di affrontare tale missione ma ad aspettarli ci saranno non pochi problemi ed il passato di Leon del quale Vexille sa ben poco, in qualche modo tornerà a galla...
Vexille verrà a conoscenza di una triste realtà sulla popolazione giapponese e sul loro futuro...
05/2009
Koji
Ecco, a me Vexille non è piaciuto.
Cioè si è piaciuto abbastanza durante la visione, anzi mi sono incollato parecchio se si escludono un paio di "scene-pacco-sentimentali"... pertanto direi che come ritmo narrativo è sopra la media delle produzioni cinematografiche.
E la CG è ottima, anzi, eccellente; con la solita eccezione dei personaggi umani, che risentono nonostante tutto di una fastidiosa "legnosità" che da decisamente nell'occhio, poi lo stile poco realistico è un problema difficilmente sormontabile, tanto vale dare un design personale agli "interpreti" e non lo ritengo un particolare problema.
Per il resto invece dal mecha design ai fondali, siamo di fronte ad un ottimo lavoro, realizzato con cura e preparazione.
Ultimo giudizio tecnico, le musiche.
Ok sarà che sono piuttosto fissato con le colonne sonore, ma Paul Oakenfold "non c'azzecca 'na ceppa" con questo film, il ritmo "videoclipparo" è proprio una immonda porcata e poco importa se per controbilanciare hanno piazzato dentro un pezzo dei Dead Can Dance (The Host Of Seraphim, dall'album Carnival Of Light se non ricordo male, l'hanno usata anche in "The Mist" recentemente...scusate l'OT) per darsi un po' di tono.
Non pretendo Kenji Kawai per ogni lungometraggio di fantascienza, ma un po di orecchio e gusto anziché marketing non farebbe male in 'sti casi.
Però... però... tutto questo non basta a giustificare l'esistenza stessa del film se non come edonistico piacere visivo per gli amanti del genere. La trama fa un po' acqua da tutte le parti ed a volte è pure costretta in una perversa "marcia forzata" verso il finale. Non mi dilungo perchè sarebbe tempo perso descrivere ogni incongruenza, sia narrativa che "tecnologica" o di background. Anche perchè non vorrei spoilerare troppo... diciamo che non mi ha convinto molto la "tabula rasa" al di fuori della città con tutto quello che ad essa concerne. Carina la citazione di Dune anche se "in incognito" come pure ho l'impressione che sia citato "Hitman" nelle sembianze del "pelato".
Il finale poi è la peggior ca**ata che potessero concepire, fa veramente schifo.
Giudizio finale: Bocciato senza pietà. Non do 3 perchè graficamente è bellissimo. Il resto NO. Corollario al giudizio: probabilmente rivendo il DVD. Fate voi...
Cioè si è piaciuto abbastanza durante la visione, anzi mi sono incollato parecchio se si escludono un paio di "scene-pacco-sentimentali"... pertanto direi che come ritmo narrativo è sopra la media delle produzioni cinematografiche.
E la CG è ottima, anzi, eccellente; con la solita eccezione dei personaggi umani, che risentono nonostante tutto di una fastidiosa "legnosità" che da decisamente nell'occhio, poi lo stile poco realistico è un problema difficilmente sormontabile, tanto vale dare un design personale agli "interpreti" e non lo ritengo un particolare problema.
Per il resto invece dal mecha design ai fondali, siamo di fronte ad un ottimo lavoro, realizzato con cura e preparazione.
Ultimo giudizio tecnico, le musiche.
Ok sarà che sono piuttosto fissato con le colonne sonore, ma Paul Oakenfold "non c'azzecca 'na ceppa" con questo film, il ritmo "videoclipparo" è proprio una immonda porcata e poco importa se per controbilanciare hanno piazzato dentro un pezzo dei Dead Can Dance (The Host Of Seraphim, dall'album Carnival Of Light se non ricordo male, l'hanno usata anche in "The Mist" recentemente...scusate l'OT) per darsi un po' di tono.
Non pretendo Kenji Kawai per ogni lungometraggio di fantascienza, ma un po di orecchio e gusto anziché marketing non farebbe male in 'sti casi.
Però... però... tutto questo non basta a giustificare l'esistenza stessa del film se non come edonistico piacere visivo per gli amanti del genere. La trama fa un po' acqua da tutte le parti ed a volte è pure costretta in una perversa "marcia forzata" verso il finale. Non mi dilungo perchè sarebbe tempo perso descrivere ogni incongruenza, sia narrativa che "tecnologica" o di background. Anche perchè non vorrei spoilerare troppo... diciamo che non mi ha convinto molto la "tabula rasa" al di fuori della città con tutto quello che ad essa concerne. Carina la citazione di Dune anche se "in incognito" come pure ho l'impressione che sia citato "Hitman" nelle sembianze del "pelato".
Il finale poi è la peggior ca**ata che potessero concepire, fa veramente schifo.
Giudizio finale: Bocciato senza pietà. Non do 3 perchè graficamente è bellissimo. Il resto NO. Corollario al giudizio: probabilmente rivendo il DVD. Fate voi...
Svelo subito le carte dicendo che a me Vexille non è sembrato affatto male.
Dal punto di vista grafico la qualità è notevole, addirittura la protagonista è il modello poligonale meno riuscito di tutta l'opera; a volte stona in un "tutto il resto" veramente sbalorditivo. Più volte ho avuto l'impressione di guardare un film con attori reali e fotogrammi ritoccati. Movimenti fluidi, coerenti, verosimili ("realistici" in tanti casi non si può dire...), ed ambientazioni curate.
Non dico nulla sulla compressione/qualità Hd o altro, ho visto la versione dvd su un normalissimo crt e non ho nessuna informazione in merito a versioni più avanzate del film.
Per quanto riguarda la storia... boh, forse sarò diventato di bocca buona, ma la storia mi ha appassionato. Notevole l'idea di fondo (non dico nulla per non spoilerare), molto simile ed allo stesso tempo molto diversa da tanti altri lungometraggi che hanno affrontato l'argomento della sopravvivenza della razza umana in un futuro fantascientifico (per adesso?), dove tecnologia e cinismo possono portare a risultati terrificanti.
Nella fattispecie, il film si incentra sul tentativo di scoprire, da parte di una squadra di infiltratori americani, cosa sia successo in un Giappone da 10 anni completamente isolato dal resto del mondo. Ho adorato quella che secondo me è una palese citazione/omaggio a Dune (chi ha visto il film capirà).
Colonna sonora discreta, doppiaggio più che valido, finale abbastanza scontato.
Non farà la storia del cinema di fantascienza, ma questo non vuol dire che sia un brutto prodotto. Anzi!
Dal punto di vista grafico la qualità è notevole, addirittura la protagonista è il modello poligonale meno riuscito di tutta l'opera; a volte stona in un "tutto il resto" veramente sbalorditivo. Più volte ho avuto l'impressione di guardare un film con attori reali e fotogrammi ritoccati. Movimenti fluidi, coerenti, verosimili ("realistici" in tanti casi non si può dire...), ed ambientazioni curate.
Non dico nulla sulla compressione/qualità Hd o altro, ho visto la versione dvd su un normalissimo crt e non ho nessuna informazione in merito a versioni più avanzate del film.
Per quanto riguarda la storia... boh, forse sarò diventato di bocca buona, ma la storia mi ha appassionato. Notevole l'idea di fondo (non dico nulla per non spoilerare), molto simile ed allo stesso tempo molto diversa da tanti altri lungometraggi che hanno affrontato l'argomento della sopravvivenza della razza umana in un futuro fantascientifico (per adesso?), dove tecnologia e cinismo possono portare a risultati terrificanti.
Nella fattispecie, il film si incentra sul tentativo di scoprire, da parte di una squadra di infiltratori americani, cosa sia successo in un Giappone da 10 anni completamente isolato dal resto del mondo. Ho adorato quella che secondo me è una palese citazione/omaggio a Dune (chi ha visto il film capirà).
Colonna sonora discreta, doppiaggio più che valido, finale abbastanza scontato.
Non farà la storia del cinema di fantascienza, ma questo non vuol dire che sia un brutto prodotto. Anzi!