Tokyo Marble Chocolate
"Tokyo Marble Chocolate" è una mini-serie composta da due episodi che di primo impatto danno l'aria di essere molto interessanti. Notiamo fin da subito una grafica sufficientemente apprezzabile, con disegni carini e delle animazioni nella norma, mentre il comparto sonoro non convince molto, per via di una colonna sonora un po' fiacca, ma almeno si rifà sul doppiaggio.
La trama dunque è concentrata su una coppia in cui da entrambe le parti vi è un po' di insicurezza, dovuta a motivi differenti. L'obiettivo della coppia è ufficializzare il fidanzamento; a dare una mano sarà un piccolo asinello che entrerà nelle loro vite.
Lo sviluppo è inizialmente interessante e colpisce per il fattore sentimentale, però poi diventa un po' tutto monotono e pesante, per via di una trama un po' scontata, che però riesce a migliorarsi nel secondo episodio, il cui finale è ovviamente scontato, ma pur sempre carino, e riesce a strappare un sorriso e regalare qualche minuto di felicità. I due episodi sono cronologicamente collegati, ovvero nel primo vediamo la vicenda dal punto di vista della ragazza, mentre nella seconda puntata rivediamo la stessa vicenda, ma questa volta dal punto di vista del ragazzo, che personalmente mi è piaciuto di più come personaggio. Parlando di personaggi, entrambi sono stati realizzati senza troppe caratteristiche, ma riescono comunque nella loro semplicità ad essere apprezzabili: ad esempio vediamo una ragazza che non è quel che sembra, ovvero ha l'aria di essere molto carina e femminile, ma qualche difettuccio la fa allontanare dai ragazzi; il ragazzo invece è una persona timida e insicura che non riesce ad esprimere i propri sentimenti e per questo le sue relazioni non hanno funzionato, mentre adesso vuole a tutti i costi ufficializzare il suo nuovo fidanzamento. A ricoprire un ruolo fondamentale nella storia è l'asinello, che purtroppo non ho gradito nella sua immagine, e avrei preferito un animale domestico come una cagnolino o un gatto.
Concludo qui la recensione, dicendo che, se cercate una mini-storiella sentimentale, allora "Tokyo Marble Chocolate" è quello che fa per voi, altrimenti cercate altro.
La trama dunque è concentrata su una coppia in cui da entrambe le parti vi è un po' di insicurezza, dovuta a motivi differenti. L'obiettivo della coppia è ufficializzare il fidanzamento; a dare una mano sarà un piccolo asinello che entrerà nelle loro vite.
Lo sviluppo è inizialmente interessante e colpisce per il fattore sentimentale, però poi diventa un po' tutto monotono e pesante, per via di una trama un po' scontata, che però riesce a migliorarsi nel secondo episodio, il cui finale è ovviamente scontato, ma pur sempre carino, e riesce a strappare un sorriso e regalare qualche minuto di felicità. I due episodi sono cronologicamente collegati, ovvero nel primo vediamo la vicenda dal punto di vista della ragazza, mentre nella seconda puntata rivediamo la stessa vicenda, ma questa volta dal punto di vista del ragazzo, che personalmente mi è piaciuto di più come personaggio. Parlando di personaggi, entrambi sono stati realizzati senza troppe caratteristiche, ma riescono comunque nella loro semplicità ad essere apprezzabili: ad esempio vediamo una ragazza che non è quel che sembra, ovvero ha l'aria di essere molto carina e femminile, ma qualche difettuccio la fa allontanare dai ragazzi; il ragazzo invece è una persona timida e insicura che non riesce ad esprimere i propri sentimenti e per questo le sue relazioni non hanno funzionato, mentre adesso vuole a tutti i costi ufficializzare il suo nuovo fidanzamento. A ricoprire un ruolo fondamentale nella storia è l'asinello, che purtroppo non ho gradito nella sua immagine, e avrei preferito un animale domestico come una cagnolino o un gatto.
Concludo qui la recensione, dicendo che, se cercate una mini-storiella sentimentale, allora "Tokyo Marble Chocolate" è quello che fa per voi, altrimenti cercate altro.
"Tokyo Marble Chocolate", realizzato dallo studio d'animazione Production I.G., racconta con realismo e delicatezza l'incontro e l'innamoramento tra due giovani, Chizuru e Yuudai, che fino a quel momento hanno rispettivamente collezionato una serie di delusioni e insuccessi nei precedenti appuntamenti amorosi, per via della loro timidezza. Chizuru e Yuudai si frequentano e sono fidanzati, tuttavia Chizuru, pur essendo innamorata di Yuudai, non ha mai ricevuto una sua dichiarazione d'amore e questo la ferisce, tanto da essere portata a pensare di lasciarlo.
Personalmente sono rimasto davvero colpito, perché è riuscito a coinvolgermi e farmi calare nella storia anche con due soli episodi di venticinque minuti. Il racconto ruota quasi esclusivamente attorno ai due innamorati, che prendono forma da un character design peculiare, semplice e al tempo stesso descrittivo quanto basta. I visi dei due ragazzi sono puliti e nel pieno della giovinezza, contrassegnati dolcemente dalle guance arrossate. I fondali acquerellati e volutamente approssimativi sono riposanti e sufficientemente sfocati da far focalizzare ancora più l'attenzione sui due protagonisti; l'originalità narrativa sta nel raccontare la stessa storia nelle due puntate, rispettivamente nella prima dal punto di vista di Chizuru e nella seconda dal punto di vista di Yuudai.
Nel primo episodio, più movimentato, è la commedia degli equivoci ad articolare la narrazione, e la goffaggine e la sfortuna - degna del miglior Chaplin - di cui Chizuru è capace, coadiuvata da un mini- asino (!), che il destino per una serie di coincidenze ha fatto incontrare con lei, e che sarà la causa dei suoi guai, e poi anche delle sue gioie; nel secondo invece l'atmosfera si fa più distesa e Yuudai, in un momento introspettivo, rivela allo spettatore l'amore che prova incondizionato nei confronti di Chizuru, e che tuttavia fin a quel momento si è rivelato incapace di dichiarare esplicitamente per timidezza. Perciò, dopo una serie di vicende sfortunate tra i due, Yuudai prende coraggio e corre da Chizuru...
Quello che mi è piaciuto molto di questa animazione autoconclusiva è che è riuscita a realizzare una storia d'amore originale contando su pochi punti di forza, e cioè la caratterizzazione dettagliata dei due protagonisti principali, i colori e i sentimenti, senza fronzoli e grandi artifici o effetti speciali, come si è visto in altre storie di questo genere, che del resto sarebbero stati inutili ai fini della storia. Davvero bello e profondo.
Personalmente sono rimasto davvero colpito, perché è riuscito a coinvolgermi e farmi calare nella storia anche con due soli episodi di venticinque minuti. Il racconto ruota quasi esclusivamente attorno ai due innamorati, che prendono forma da un character design peculiare, semplice e al tempo stesso descrittivo quanto basta. I visi dei due ragazzi sono puliti e nel pieno della giovinezza, contrassegnati dolcemente dalle guance arrossate. I fondali acquerellati e volutamente approssimativi sono riposanti e sufficientemente sfocati da far focalizzare ancora più l'attenzione sui due protagonisti; l'originalità narrativa sta nel raccontare la stessa storia nelle due puntate, rispettivamente nella prima dal punto di vista di Chizuru e nella seconda dal punto di vista di Yuudai.
Nel primo episodio, più movimentato, è la commedia degli equivoci ad articolare la narrazione, e la goffaggine e la sfortuna - degna del miglior Chaplin - di cui Chizuru è capace, coadiuvata da un mini- asino (!), che il destino per una serie di coincidenze ha fatto incontrare con lei, e che sarà la causa dei suoi guai, e poi anche delle sue gioie; nel secondo invece l'atmosfera si fa più distesa e Yuudai, in un momento introspettivo, rivela allo spettatore l'amore che prova incondizionato nei confronti di Chizuru, e che tuttavia fin a quel momento si è rivelato incapace di dichiarare esplicitamente per timidezza. Perciò, dopo una serie di vicende sfortunate tra i due, Yuudai prende coraggio e corre da Chizuru...
Quello che mi è piaciuto molto di questa animazione autoconclusiva è che è riuscita a realizzare una storia d'amore originale contando su pochi punti di forza, e cioè la caratterizzazione dettagliata dei due protagonisti principali, i colori e i sentimenti, senza fronzoli e grandi artifici o effetti speciali, come si è visto in altre storie di questo genere, che del resto sarebbero stati inutili ai fini della storia. Davvero bello e profondo.
Tokyo Marble Chocolate è un OVA in due episodi, di 28 minuti ciascuno, che narra a day in the life di una giovane coppia di Tokyo, Chizuru e Yuudai, i cui sentimenti sono sospesi tra l'evolversi in qualcosa di più duraturo e le insicurezze pregresse che preluderebbero ad una separazione (per i dettagli sulle relazioni precedenti c'è il manga omonimo, che è un prequel. Buon manga in sé, ma l'anime è apprezzabile da solo).
Cosa ne sarà dei due e del loro legame? Lo scopriremo seguendo gli eventi di questa fatidica giornata, visti in un episodio attraverso gli occhi di lui, nell'altro dalla parte di lei. E con un piccolo aiuto imprevisto - e imprevedibile - da parte di una bizzarra, ed adorabile, creatura (non dico altro. Vedere per credere).
Lo stile di disegno e la gamma cromatica sono delicati e teneri, molto piacevoli e particolari, molto distanti sia dal 'realismo' - più o meno pseudotale - nipponico sia dallo stile con gli occhioni. È una produzione piuttosto curata, come da tradizione dello studio Production I.G.
Circa il 'tono' della storia: dolce, malinconico, con qualche tocco di umorismo (alcuni momenti in particolare sono molto 'fantozziani') e di fantasia.
Romantico, ma senza particolari colate di melassa, per cui mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti della *commedia* romantica, senza fanservice e con per protagonisti dei giovani adulti. La tecnica di narrazione 'a incastro' per me è un fattore valorizzante (da qui il voto extra), ma a qualcuno potrebbe non piacere.
I due episodi sono complementari e non c'è un ordine preferenziale in cui vanno guardati. Mi sento però di consigliare per prima la visione della 'boy part', e solo dopo di passare alla 'girl part', perché quest'ultima è più 'spoilerosa' e con un finale più emozionante.
Cosa ne sarà dei due e del loro legame? Lo scopriremo seguendo gli eventi di questa fatidica giornata, visti in un episodio attraverso gli occhi di lui, nell'altro dalla parte di lei. E con un piccolo aiuto imprevisto - e imprevedibile - da parte di una bizzarra, ed adorabile, creatura (non dico altro. Vedere per credere).
Lo stile di disegno e la gamma cromatica sono delicati e teneri, molto piacevoli e particolari, molto distanti sia dal 'realismo' - più o meno pseudotale - nipponico sia dallo stile con gli occhioni. È una produzione piuttosto curata, come da tradizione dello studio Production I.G.
Circa il 'tono' della storia: dolce, malinconico, con qualche tocco di umorismo (alcuni momenti in particolare sono molto 'fantozziani') e di fantasia.
Romantico, ma senza particolari colate di melassa, per cui mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti della *commedia* romantica, senza fanservice e con per protagonisti dei giovani adulti. La tecnica di narrazione 'a incastro' per me è un fattore valorizzante (da qui il voto extra), ma a qualcuno potrebbe non piacere.
I due episodi sono complementari e non c'è un ordine preferenziale in cui vanno guardati. Mi sento però di consigliare per prima la visione della 'boy part', e solo dopo di passare alla 'girl part', perché quest'ultima è più 'spoilerosa' e con un finale più emozionante.
Tokyo Marble Chocolate è il tentativo di rappresentare una storia di coppia confrontando i due diversi punti di vista del ragazzo e della ragazza. Si scoprirà, così, che entrambi condividono un lato della loro personalità: le loro precedenti relazioni si sono rivelate un vero disastro: quelle di lei duravano poco perché prima o poi finiva per mostrare il suo lato goffo; quelle di lui perché la sua grande debolezza era quella di non riuscire a confessare i suoi sentimenti. Quest'ultimo difetto, all'inizio della storia, sembrava star per diventare, ancora una volta, il motivo di un nuovo naufragio sentimentale: lei, dopo tante delusioni, avvertiva un disperato bisogno di sentirsi finalmente amata e il fatto di stare con una persona di cui non riusciva a capire i sentimenti era avvilente. I due, in realtà, si amano l'un l'altro, solo non riescono ad esprimere correttamente i propri sentimenti. Cosa potrebbe intervenire per risolvere questa incresciosa situazione? Ma ovviamente un mini-asino (!!). Per il resto della trama seguitevi questa brevissima storia, io mi fermo qui con lo spoiler.
In sede di valutazione Tokyo Marble Chocolate è un misto di luci ed ombre. Nonostante la presenza del mini-asino che, obiettivamente, toglie un po' di romanticismo al tutto, la trama è stranamente godibile, forse anche perché, essendo composta da soli 2 episodi, questo elemento deviante sembra meno una pagliacciata: analizzare le vicende da due diversi punti di vista è, poi, un tipo di narrazione che gradisco moltissimo. Sfruttata in chiave comica, poi, ha un ottimo impatto: peccato che di comicità qui ce ne sia poco (nonostante la presenza di un mini-asino!) e proprio per questo il secondo episodio finisce per non aggiungere niente di veramente rilevante rispetto a quello che era stato raccontato nel primo. Si chiarisce qualche equivoco e basta.
In definitiva gli assegno la sufficienza perché questo anime in fondo non è poi così male; mi auguro anche, però, che "esperimenti" di questo tipo vengano condotti meglio in futuro, proponendo episodi "fotocopia" più interessanti di questi due.
In sede di valutazione Tokyo Marble Chocolate è un misto di luci ed ombre. Nonostante la presenza del mini-asino che, obiettivamente, toglie un po' di romanticismo al tutto, la trama è stranamente godibile, forse anche perché, essendo composta da soli 2 episodi, questo elemento deviante sembra meno una pagliacciata: analizzare le vicende da due diversi punti di vista è, poi, un tipo di narrazione che gradisco moltissimo. Sfruttata in chiave comica, poi, ha un ottimo impatto: peccato che di comicità qui ce ne sia poco (nonostante la presenza di un mini-asino!) e proprio per questo il secondo episodio finisce per non aggiungere niente di veramente rilevante rispetto a quello che era stato raccontato nel primo. Si chiarisce qualche equivoco e basta.
In definitiva gli assegno la sufficienza perché questo anime in fondo non è poi così male; mi auguro anche, però, che "esperimenti" di questo tipo vengano condotti meglio in futuro, proponendo episodi "fotocopia" più interessanti di questi due.
C'è una sola cosa di cui per cui posso lamentarmi di questa miniserie: è troppo corta! Non fai neanche in tempo ad affezionarti ai personaggi che è già finita. Bisogna dire però che è raro trovare anime così brevi e al tempo stesso intensi e ben strutturati. L'unico esempio che posso citare a tal proposito è "5 Centimetri al Secondo" di Makoto Shinkai, che però possiede radicali differenze, rispetto all'opera in esame.
"Tokyo Marble Chocolate" narra la storia di Chizuru e Yuudai, due giovani perdutamente innamorati l'una dell'altro, ma che a causa dei loro difetti hanno difficoltà a prendere seriamente qualsiasi storia d'amore.
Lei, goffa e imbranata, ha visto finire ogni storia per colpa di qualche guaio che aveva combinato al ragazzo del momento.
Lui, timido e codardo, è incapace ad esprimere i suoi sentimenti, sia a fatti sia a parole, spingendo le ragazze con cui si vede a lasciarlo spontaneamente dopo un po' di tempo.
Dati questi presupposti, Chizuru decide di lasciare Yuu onde evitare che scopra la sua natura di combinaguai, e tutto finisca con l'amaro in bocca; Yuu, al contrario, decide di affrontare le sue paure e confessare il suo amore a Chizuru. Per tale occasione, i due si fanno vicendevolmente un regalo (per Chizuru il regalo della fine, per Yuu quello dell'inizio), tuttavia qualcosa va storto... Il pacco di Yuu, infatti, contiene uno strano mini-asino (che per certi versi ricorda un po' Ciuchino di Shrek XD), che altro non farà che portare lo scompiglio nelle vite dei due giovani, combinando un guaio dopo l'altro. Tuttavia, sarà proprio il suo "provvidenziale" aiuto a permettere a Chizuru e Yuudai di affrontare le proprie paure e capire quanto l'uno tiene all'altra, permettendo di coronare così il loro sogno d'amore.
L'anime è diviso esattamente in due parti: il primo OAV racconta la storia dal punto di vista di Chizuru; il secondo OAV racconta la stessa storia, ma dal punto di vista di Yuudai, dando quindi una visione d'insieme che ci permette di capire pienamente i caratteri di entrambi i protagonisti, e quali motivazioni li spingono alle loro decisioni. Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, anche se, data la brevità dell'intreccio, sono tutt'al più funzionali.
La realizzazione tecnica, a opera di Production I.G., è impeccabile: lo stile di disegno tenero e colorato ricorda vagamente quello di Chica Umino (autrice di Honey & Clover), e si adatta perfettamente alla storia da raccontare. Anche le animazioni sono piuttosto valide, ma da tale studio di animazione non ci si aspettava di meno.
In conclusione, un anime breve e intenso, che piacerà sicuramente ai romanticoni (come me) e a chi cerca una storia divertente e a suo modo di "formazione".
"Tokyo Marble Chocolate" narra la storia di Chizuru e Yuudai, due giovani perdutamente innamorati l'una dell'altro, ma che a causa dei loro difetti hanno difficoltà a prendere seriamente qualsiasi storia d'amore.
Lei, goffa e imbranata, ha visto finire ogni storia per colpa di qualche guaio che aveva combinato al ragazzo del momento.
Lui, timido e codardo, è incapace ad esprimere i suoi sentimenti, sia a fatti sia a parole, spingendo le ragazze con cui si vede a lasciarlo spontaneamente dopo un po' di tempo.
Dati questi presupposti, Chizuru decide di lasciare Yuu onde evitare che scopra la sua natura di combinaguai, e tutto finisca con l'amaro in bocca; Yuu, al contrario, decide di affrontare le sue paure e confessare il suo amore a Chizuru. Per tale occasione, i due si fanno vicendevolmente un regalo (per Chizuru il regalo della fine, per Yuu quello dell'inizio), tuttavia qualcosa va storto... Il pacco di Yuu, infatti, contiene uno strano mini-asino (che per certi versi ricorda un po' Ciuchino di Shrek XD), che altro non farà che portare lo scompiglio nelle vite dei due giovani, combinando un guaio dopo l'altro. Tuttavia, sarà proprio il suo "provvidenziale" aiuto a permettere a Chizuru e Yuudai di affrontare le proprie paure e capire quanto l'uno tiene all'altra, permettendo di coronare così il loro sogno d'amore.
L'anime è diviso esattamente in due parti: il primo OAV racconta la storia dal punto di vista di Chizuru; il secondo OAV racconta la stessa storia, ma dal punto di vista di Yuudai, dando quindi una visione d'insieme che ci permette di capire pienamente i caratteri di entrambi i protagonisti, e quali motivazioni li spingono alle loro decisioni. Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, anche se, data la brevità dell'intreccio, sono tutt'al più funzionali.
La realizzazione tecnica, a opera di Production I.G., è impeccabile: lo stile di disegno tenero e colorato ricorda vagamente quello di Chica Umino (autrice di Honey & Clover), e si adatta perfettamente alla storia da raccontare. Anche le animazioni sono piuttosto valide, ma da tale studio di animazione non ci si aspettava di meno.
In conclusione, un anime breve e intenso, che piacerà sicuramente ai romanticoni (come me) e a chi cerca una storia divertente e a suo modo di "formazione".
