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Stairway90

Episodi visti: 2/2 --- Voto 8
Come dice il titolo stesso, BibleBlack: Origins è un prequel della prima serie di Bible Black. In soli due episodi, l'OAV mostra le vicende legate al precedente ritrovamento del libro di magia nera e al club di magia che se ne serve, fino al sacrificio di Reika Kitami: eventi, insomma, di cui chi ha già visto la prima serie conosce l'epilogo, anche se è interessante vedere come si è giunti a tanto.

Ritornano due personaggi della prima serie: Reika Kitami, appunto, che qui è una studentessa appena trasferita e dal carattere molto diverso dal personaggio che conosciamo, e un'altrettanto giovane Takashiro-sensei, inizialmente capo del club di magia e poi vittima anche lei di un rituale di magia nera. I nuovi personaggi (soprattutto studentesse di sesso femminile) non spiccano per originalità, ricordando bene o male personaggi già visti ne La Noche de Valpurgis e in New Testament; alcuni, però, sono ispirati a personaggi del videogioco non inseriti nella prima serie, come la banda di teppisti.

Quello che rende Origins un'ottima serie, al di là della realizzazione tecnica che si attesta sugli stessi livelli della prima serie e della trama che va ben al di là delle mere scene di sesso, è l'oscura e inquietante drammaticità che permea l'intera vicenda, perché uno spettatore che abbia già visto La Noche de Valpurgis sa come andranno a finire le cose (anche se la mattanza finale del club di magia perpetrata da Kitami è qualcosa di sconvolgente e sanguinario). Semplici studentesse trovano un libro magico e decidono di servirsene per i propri interessi, tuttavia se nella prima serie gli eventi e l'intervento di alcuni personaggi permettevano a Minase di fermarsi prima di perdere se stesso e di usare anzi la magia per salvare l'amata Imari, qui l'epilogo è ben diverso: soltanto Takashiro si rende conto della pericolosità del libro (per di più dopo uno stupro da parte di un demone minore, che inserisce l'elemento tentacle rape tanto caro ai giapponesi e che in Bible Black non si era ancora visto), ma le sue compagne non traggono nessun insegnamento da quell'esperienza, continuano sulla loro strada, accettano addirittura di sacrificare una persona per ottenere un potere maggiore e la scelta ricade su Kitami solo perché è l'ultima arrivata e non ha parenti che ne denuncerebbero la scomparsa.

La visione di Bible Black: Origins, per via della sua natura di prequel, non rende necessaria ma comunque caldamente consigliata la visione della serie La Noche de Valpurgis.


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Moscow-Reggio

Episodi visti: 2/2 --- Voto 8
A mio parere questo è l'apice del genere hentai. Persino superiore al 1° capitolo della saga di "Bible Black", unanimemente considerato il capolavoro assoluto del genere. "Bible Black" è senza dubbio una pietra miliare dell'animazione perché ha riscritto ex novo le regole del genere hentai: non c'è solo sesso, senza una trama, com'è nel caso del 90% degli hentai, e non solo sangue, violenza e sesso, come nel caso di certi anime che vorrebbero passare per "estremi" ma che in realtà mirano solo a un certo target, e che in assenza di una vera anima e di vero spessore si dimostrano ridicoli obbrobri "alternativamente commerciali". "Bible Black" no: ha una realizzazione grafica che, a oltre 10 anni di distanza, rivaleggia con gli anime più recenti, ma soprattutto una trama notevolissima, un intreccio inquietante e diabolico di sesso, magia nera, sangue e suspense che tiene con il fiato sospeso fino all'ultimo e che lascia lo spettatore (soprattutto maschile) in bilico tra eccitazione sessuale, per le numerose scene spinte, inquietudine e turbamento. Il tutto notevolmente aiutato da una OST ben sopra la media - non del genere hentai, ma in assoluto - e da una regia magistrale.

Per quanto riguarda le scene di sesso, numerosissime, esso conserva tutti gli stilemi degli hentai: donne formosissime, con i soliti urli durante i rapporti, le solite frasi "no, lì noooo!" e simili, il protagonista maschile sempre ben dotato che dura un ora di fila a farlo in diverse posizioni e che quando viene scarica tipo mezzo litro di liquido seminale. Sì insomma, la solita roba hentai; eppure in "Bible Black", pur senza snaturare questo elemento, lo si imbastisce e lo si intreccia con gli elementi sopra citati creando un connubio perfetto, il cui risultato finale riscrive la storia dell'hentai e ne sposta gli standard in avanti, elevando l'hentai quasi a genere impegnato, e creando un abisso qualitativo tra questa serie e qualunque altro hentai. Ecco cos'è stata la prima serie di "Bible Black", e lo è tutt'ora. Eppure...
Eppure questo seguito, formato di soli due episodi, che sembra passare come una semplice parentesi tra la prima e la terza serie, una serie "minore", risulta essere, a mio parere, superiore alla prima. E i motivi per affermarlo sono parecchi. Se la prima serie è stata la pietra miliare del genere, questa seconda mini-serie ne è la sublimazione e l'apice qualitativo. E d'altronde "Bible Black", all'interno del mondo hentai, poteva essere superata solo da se stesso.

<b>[CONTIENE SPOILER!]</b>
Temporalmente questa mini-serie di 2 OAV si colloca molti anni prima degli avvenimenti della 1a serie, ne rappresenta quindi il prologo mostrando il vero inizio di tutto: le prof Takashiro e Kitami sono studentesse, la prima fonda con delle amiche il club di magia, la seconda è una dolce e timida ragazza appena trasferitasi, mentre Nami Kozono è la dispotica, ricca e lesbica presidente del consiglio scolastico. Takashiro compra un libro di magia nera, e con le amiche del club inizia a usarlo per gioco. Subito però scoprono l'enorme e terribile potere del libro, la "bibbia nera", e iniziano a usarlo per i propri interessi, per fare soldi, perdendo gradualmente ogni controllo sulla propria cupidigia, sulla propria avarizia e sulla propria sete di potere. Diventano in breve potenti e temute da tutti, persino da Nami Kozono, a cui hanno fatto un terribile sgarbo facendole un incantesimo che l'ha fatta innamorare di un ragazzo che lei disprezzava: rotto il sortilegio, per scoprire il segreto del loro potere, impadronirsene e vendicarsi, si unirà anche lei al club. La sete di potere assoluto, l'avarizia e la cupidigia le spingeranno a osare sempre di più, a fare sempre più del male, al punto da perdere ogni controllo, fino all'evocazione di un demone e fino al terrificante finale, in cui, per evocare il più potente dei demoni è necessario il sacrificio umano di una vergine, Kitami, durante la notte di Valpurgis: le cose non andranno per il verso giusto e l'evocazione si trasformerà in strage dell'intero club. <b>[FINE SPOILER!]</b>

Le ragioni di cui ho parlato per ritenere questa mini-serie superiore alla prima e quindi vero apice dell'hentai sono molte.
A differenza della prima serie, in cui la "bibbia nera" è protagonista solo nei primi episodi, in questi due OAV essa è la vera, unica protagonista: nella prima serie si spingeva qualcuno a fare sesso anche con "influsso demoniaco diretto" e con poco credibili "pillole magiche" create dal demone-Kitami, qualche volta in maniera assolutamente gratuita in base a un non ben definito "desiderio residuo di pillole magiche". Qui no, invece: qui i potenti e oscuri incantesimi del libro sono il solo mezzo con cui si fa coercizione a una persona, piegando la sua volontà e spingendola ad avere sentimenti e desideri fittizi. Così come solo per mezzo del libro sono possibili le evocazioni dei demoni. Il libro, (e ciò che si è disposti a fare per esso), qui è l'unico fulcro di tutto e non si presentano mai pretesti poco credibili per fare/mostrare un po' di sesso.

Qui, ben più che nella prima serie, è messa in evidenza la coercizione, le scene di sesso sono presentate chiaramente come frutto di un'aberrazione, ovvero usare la magia nera per piegare la volontà di una persona, quasi sempre innocente, alla libido e ai desideri meschini di un'altra persona, e ciò avviene sempre e solo in cambio di vile denaro. Qui è ben chiara la violenza e soprattutto le vittime, a differenza della prima serie in cui ci sono vittime di questa coercizione magica, (vedi Reika Shiraki), ma molte altre volte, come detto, il sesso sembra consenziente e gratuito, come se tutto ciò che sta accadendo fosse normale, e perciò a volte è poco realistico e forzato. Nella serie "maestra", Minase-kun usa il libro per avere le ragazze che vuole: ciò appare deplorevole, ovvio, e velocemente la sete di potere e la libido derivante dal libro gli fanno perdere il freno, inghiottendolo in un gioco demoniaco, di morte e violenza.
Tuttavia, nella prima serie il fulcro è spostato molto più su Kitami-demone, presentata come la vera "cattiva" della situazione, lei e non il libro, contro la quale Minase-kun, già dopo metà serie, si schiererà per combatterla, e quindi "rinsavisce" presto, tentando di rimediare al male fatto e di salvare Imari.

Nel "Gaiden" invece no: l'ebbrezza di possedere un potere enorme spinge le ragazze a sfruttarlo prima per fare soldi, perdendo gradualmente ma velocemente ogni coscienza, e in nome di un potere sempre più grande (e più pericoloso) si arriva a giustificare ogni cosa. Qui non c'è il ravvedimento del protagonista a metà serie, qui è mostrata nuda e cruda tutta la follia umana per la sete di potere, tutti gli "step del male": si mette a tacere la coscienza per un atto aberrante fatto per avarizia, lo si ripete e ci si abitua a farlo, si arriva all'assuefazione al male, e una volta abituatisi si passa a un livello di male e violenza maggiore, frenato sul momento da una piccola crisi di coscienza che viene subito cancellata dal fatto di essersi spinti già troppo oltre e dalla possibilità di ottenere un potere e ricchezze maggiori: infatti a sacrificio maggiore corrisponde potere maggiore. E in un lampo, senza quasi accorgertene, passi dall'usare il libro per piegare la volontà sessuale altrui a un sacrificio umano per evocare il demone più potente, il primo per denaro e il secondo per ottenere tutti i poteri occulti.

Takahiro, che ha comprato il libro e che per prima l'ha usato per i suoi scopi, dopo essere stata ricoverata per la violenza subita da un demone evocato con il sacrificio di un cane, si rende conto che si sono spinti troppo oltre, che stanno giocando con cose troppo pericolose, ma quando torna il club è ormai in mano a Kozono, la quale aspira segretamente ad avere il potere assoluto tutto per sé; cacciata via dal club, sarà l'unica a scampare alla morte. Le tematiche nel "Gaiden", dunque, sono più varie, molto meglio sviscerate, molto più approfondite e soprattutto molto più realistiche, più forti, viene mostrato come in poche altre opere tutto il peggio del genere umano quando si tratta di desiderio e potere e la disumana follia a cui essi possono portare, così come alle tragiche conseguenze; non ci sono filtri, non c'è compromesso, non c'è ravvedimento, non c'è speranza, non c'è scampo, non c'è salvezza. Si capisce bene come la sceneggiatura di questo secondo capitolo non solo sia superiore a quella del primo, ma che addirittura non sia inferiore alle sceneggiature di molti grandi anime.

Il finale <b>[SPOILER!]</b>. La prima serie aveva un finale nella media e aperto, con Minase che irrompe nei sotterranei della scuola in stile eroe per salvare l'amata Imari e impedire al demone-Kitami di ottenerne il corpo, e raggiungere il pieno potere; il tutto si chiude mostrando che il demone è riuscito lo stesso a prendere il corpo di Imari, anche se la 3a serie mostra come ella rimanga ancora se stessa. Il finale di "Bible Black Gaiden" è un enorme crescendo, 100 volte migliore del suo predecessore: dopo essere stata violentata dagli scagnozzi di Kozono, una punizione per averla respinta, il sacrificio umano della povera Kitami avviene eccome, purtroppo, Takahiro non fa in tempo a salvarla, ma l'evocazione non ha luogo perché durante la violenza Kitami ha perso la verginità: ormai in preda alla follia, Kozono, per completare l'evocazione e ottenere il potere supremo, decide di uccidere tutte le ragazze del club lì presenti, facendone una strage. Completato il rito, sta per ottenere la possessione del demone, quando Kitami, ferita a morte ma ancora viva, da dietro la uccide: il demone appena sorto le chiede se vuole vivere, Kitami risponde di sì e accetta dentro di sé il demone, con tutte le future conseguenze. Nell'ultima scena, Takahiro raggiunge i sotterranei della scuola e trova i cadaveri delle compagne e, seppur sconvolta, ha l'accortezza di nascondere il libro nella cripta, mentre Kitami-demone, uscita fuori, vaga errante per la strada.<b>[FINE SPOILER!]</b>

Sorretto dal tema principale della OST, un brano di grande spessore inquietante e tenebroso quasi degno dei Goblin (il gruppo-compositore dei primi film di Dario Argento), quello di "Bible Black Gaiden" risulta essere uno dei più potenti, inquietanti e terrificanti finali mai realizzati. Qui bisogna andare ben oltre gli hentai e parlare a livelli assoluti: è uno dei più grandi e sconvolgenti finali che abbia mai visto. Una serie che mantiene per tutta la sua durata un'atmosfera inquietante e oscura e che vanta un impatto sconvolgente come poche altre. A tal proposito non si citerà mai abbastanza il tema portante della OST e la fantastica regia, capace di trasmettere al meglio l'inquietudine, la suspense e lo shock. Eppure il finale è un crescendo mostruoso di pathos, tra follia, alienazione, violenza e terrore.

Per tutti i temi citati, per il modo in cui vengono mostrati, per la trama e per la regia, le musiche e la sceneggiatura "BB Gaiden" è un anime che non faccio fatica a definire "profondo" al pari di molti capolavori (anche se lo è in modo molto diverso dal solito, per ovvie ragioni), nonostante non lesini le scene di sesso "classiche" e esagerate che ne fanno un hentai. Anzi, paradossalmente l'unica pecca di questa mini-saga è proprio l'essere un hentai, l'avere cioè quell'elemento esagerato, irrealistico e ridondante nelle varie scene di sesso, seppur c'è da dire che sono fatte molto molto bene. Non sto dicendo che dovevano eliminarle o limitarle, bensì liberare le scene di sesso dai tipici stilemi hentai e virare su una realizzazione realistica, magari anche più "claustrofobica" e drammatica, delle suddette scene, in linea con il resto dell'anime. Mi rendo conto che questo avrebbe tolto ogni "appeal" all'anime in termini commerciali, è pur sempre un hentai, rivolto a un certo target abbastanza ampio, e che un'operazione "colta" condotta anche sulle scene di sesso, limitandone la volgarità e l'eccitazione e risaltandone il dramma e la morbosità, l'avrebbe reso un anime rivoluzionario, ma anche un'opera di nicchia dal poco appeal commerciale. Se però l'avessero fatto, oggi annovereremmo "BB Gaiden" tra i più grandi anime di sempre, e non sto esagerando. Il mio voto complessivo a quello che reputo senza dubbio il miglior hentai è 8.


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Shaka93

Episodi visti: 2/2 --- Voto 10
'Bible Black Gaiden' non è altro che il prologo della serie hentai esoterica 'Bible Black'. È composto da due episodi, in cui viene raccontato tanto in scene, quanto in dialoghi, "Dell'inizio di tutto", dal ritrovamento del Bible Black (ovvero la Bibbia Nera) un testo molto antico, in cui vi sono scritte in latino formule magiche, a come "Miss Takashiro" diventerà colei che potrete vedere in "Bible Black la notte di Valpurgis"; questa serie OAV vi rivelerà il mistero "Dell'inizio di Tutto".

Graficamente è ottimo, a mio avviso uno dei migliori, sopratutto nelle parti hentai, dove in molti anime queste parti risultano graficamente scadenti, e non appaganti per chi preferisce il genere. Le musiche sono adatte al genere, ottime.
Riguardo alla storia, il tema esoterismo, che ruota intorno alla serie, vi sorprenderà. In definitiva, secondo me è un ottimo anime hentai.
Ricordo che è vietata la visione ai minori di 18 anni.


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KiraSensei

Episodi visti: 2/2 --- Voto 7
Bible Black Gaiden è composto da due Oav, i quali sono stati creati per spiegare quello che è successo prima della serie "regolare" Bible Black.
Trattandosi di un animazione di genere hentai ci si aspetta di assistere all'interno della storia a molte scene esplicite e questo presupposto non viene meno (state pur tranquilli mandrilloni :p ).

La storia pur essendo molto corta, appena 2 episodi, e intervallata da scene osè riesce a chiarire alcuni punti sui personaggi della serie regolare. Il disegno è a mio avviso molto curato per i corpi femminili e un pò meno per quelli maschili, le musiche di sottofondo sono accettabili.
Merito agli autori per aver creato un'opera leggera che non annoia ma "diverte" chi la guarda.

Se volete vederlo, sarà una piacevole visione se preferite evitarlo non perdete poi nulla di speciale, il genere hentai è famoso per quello che è questo titolo rispetta pienamente le "consegne".