Tetsuwan Birdy Decode
Un vero peccato, ho molto apprezzato la prima metà e ho odiato il finale. Troppe incongruenze e comportamenti stupidi da parte di personaggi egoisti, il tutto unito a espedienti narrativi faciloni... insomma, un disastro di sceneggiatura, che fa impallidire la storia costruita nei primi episodi. Poco da ridire sui disegni e sulla maggior parte (con una o due eccezioni) delle animazioni, piuttosto buone, vista l'età della serie.
Se non fosse stato per lo svarione finale, il voto sarebbe molto più alto, ma anche la nostalgia e il fatto che questa sia una delle prime storie nipponiche su cui abbia mai posato gli occhi non possono salvare una produzione a dir poco deficitaria in termini qualitativi. Delusione.
Se non fosse stato per lo svarione finale, il voto sarebbe molto più alto, ma anche la nostalgia e il fatto che questa sia una delle prime storie nipponiche su cui abbia mai posato gli occhi non possono salvare una produzione a dir poco deficitaria in termini qualitativi. Delusione.
Storia editoriale
"Tetsuwan Birdy" è un manga di fantascienza scritto e disegnato da Masami Yuuki (autore di "Patlabor"). Il mangaka aveva messo mano per la prima volta a questo concept nel 1985, ma, dopo aver realizzato un solo tankobon, nel 1986 abbandonò il progetto lasciandolo incompiuto. Dopo diciassette anni, nel 2003, l'autore decise di riprendere in mano questo soggetto riscrivendo la storia da capo, con una trama più accattivante e un design moderno. Il risultato è un manga, tutt'oggi in fase di pubblicazione, che è arrivato a contare due serie ("Tetsuwan Birdy" e "Tetsuwan Birdy Evolution") e un totale di più di trenta volumi al suo attivo (la prima serie è stata pubblicata anche dalla Star Comics). Da questo concept sono state realizzate due trasposizioni animate. La prima è una breve serie di OAV pensata per il mercato dell'home video e realizzata dalla Madhouse con la regia di Yoshiaki Kawajiri. L'anime è stato pubblicato tra il 1996 e il 1997, è tratto dalla prima stesura del manga e si intitola semplicemente "Tetsuwan Birdy". La seconda trasposizione invece si intitola "Tetsuwan Birdy Decode" ed è stata realizzata tra il 2008 e il 2009 dalla A-1 Pictures con la direzione di Kazuki Akane (regista di "I Cieli di Escaflowne"). La serie TV è divisa in due stagioni per un totale di ventisei episodi.
Episodi
La serie TV è composta da due stagioni, realizzate rispettivamente alla fine del 2008 e all'inizio del 2009. Nel luglio del 2009 è stato distribuito un OAV intitolato "The Cipher", che si colloca cronologicamente tra le due serie.
1. One Plus One
2. The Partnered One
3. View of Life
4. A Stranger from Earth
5. Another World
6. Both of Us
7. Night Walker
8. Host Village
9. The Champion of Justice
10. You're the One
11. Bye Bye Buddy
12. Doomsday
13. Stand by Me
Between You and Me (The Cipher)
1. After All
2. Simple Twist of Fate
3. Somewhere in Time
4. Tears Are Not Enough
5. Before It's Too Late
6. A Prisoner of the Past
7. We Will Meet Again
8. Falling in Love with Love
9. Space, Time, and You
10. It Never Entered My Mind
11. Both Sides Now
12. Before Long
Decode
Eccoci finalmente alla seconda trasposizione animata basata sulle avventure di Birdy, la poliziotta spaziale creata da Masami Yuuki. L'anime parte in quarta con un inseguimento tra navicelle spaziali, dei criminali alieni che hanno trafugato qualcosa di importante e una Birdy che si mette a demolire la nave avversaria a suon di pugni. Nonostante tutto, due dei criminali riescono a fuggire e si rifugiano (indovinate un po') sulla Terra. Così Birdy è costretta a seguirli. Da qui finiamo in un'ambientazione ormai a noi familiare: la cara vecchia Tokyo. Ovviamente, in questa civiltà così arretrata, un'aliena con i superpoteri e un costumino fantascientifico tutt'altro che sobrio darebbe troppo nell'occhio, così la ragazza è costretta a proseguire le sue indagini sotto copertura. La capitale giapponese non è solo il luogo preferito dagli alieni per nascondersi, ma è anche la città che fa da palcoscenico a un buon numero di idol emergenti. Così, seguendo un suggerimento non proprio altruistico (mai fidarsi di una vecchia aliena strampalata che pensa solo a far soldi), ecco che nel panorama dello show business giapponese arriva una nuova stella, la bella e un po' strampalata Arita Shion!
Sei mesi di indagini sotto copertura però non hanno dato alcun risultato, se non quello di essere diventata una delle idol più famose in circolazione. Ma finalmente avviene la svolta. Salta fuori il nascondiglio di Geega e finalmente Birdy ha l'occasione per catturarlo. Purtroppo le cose non vanno come sperato e, dopo uno scontro piuttosto violento, la ragazza finisce per uccidere un ragazzo di nome Tsutomu. Il poveretto in questione ha lo strano hobby di esplorare gli edifici in rovina, ha avuto la brillante idea di mettersi ad esplorare il nascondiglio di Geega, ma soprattutto ha avuto la sfortuna di andare a sbattere contro il pugno di Birdy. Gli va bene che la ragazza si sente abbastanza in colpa da condividere il suo corpo con lui, mantenendolo in vita e dando la possibilità agli scienziati della Federazione di ricostruire il suo corpo. E così inizia questa strana convivenza, con due persone costrette a dividersi lo stesso corpo e ben tre identità differenti (anche le idol hanno i loro impegni).
Ed è così che inizia una trama che si sviluppa per ventisei episodi, con una storia divisa in due archi narrativi ben distinti (uno per stagione), ma anche indissolubilmente legati tra loro. Il primo è incentrato sul misterioso Ryunka. Questa cosa, che si rivelerà essere una pericolosa arma di distruzione di massa, viene trafugata da dei criminali e portata sulla Terra dall'alieno Geega (quello che Birdy inseguiva all'inizio della serie). Qui entrano in gioco diversi attori, tutti in qualche modo legati alla ricerca o al controllo dello Ryunka. Ci sono Birdy e Tsutomu che cercano di scoprire di cosa si tratta e vogliono trovarlo per salvare gli abitanti della Terra, degli alieni che vogliono farlo sviluppare per vedere di cosa è capace, uno scienziato pazzo terrestre che è convinto di poterlo controllare, gli alti papaveri della Federazione che sono disposti a tutto pur di distruggerlo e, dietro le quinte, si muove anche la misteriosa Christella Revi con qualche piano criminale in mente.
Questa serie fa da introduzione, mostrando l'incontro tra i due personaggi principali, e con qualche episodio ben azzeccato inizia a dare un'idea di come sia strutturato l'universo pensato da Masami Yuki. Vengono seguite più o meno parallelamente le vicende di tutti i personaggi introdotti fino al gran finale, dove vengono tirate tutte le somme. Dopo questa serie è collocato cronologicamente l'OAV "The Cipher", che mostra cosa ne è stato dei personaggi dopo il finale di stagione. Con la seconda stagione inizia un nuovo arco narrativo, che approfondisce le vicende legate alla sparizione dello Ryunka da dove era custodito e mostra le conseguenze dovute al suo scatenarsi nella città di Tokyo. Vengono introdotti alcuni nuovi personaggi, tra cui una vecchia conoscenza di Birdy. All'interno della serie viene sapientemente sfruttato l'espediente dei flashback per mostrare il passato di Birdy, spiegando le sue origini e approfondendo alcuni fatti sulla storia della Federazione Spaziale.
Bisogna precisare che la sceneggiatura della serie è solo parzialmente basata sul manga. Viene infatti completamente accantonata la storia legata alla figura di Hikawa, che era presente sia nel manga che nella prima trasposizione animata, per raccontare una storia completamente nuova. L'idea non è affatto male e viene realizzata una trama abbastanza coinvolgente, ma la serie va a incappare negli stessi difetti dell'anime della Madhouse. Durante la narrazione vengono introdotti i personaggi di Christella Revi e del suo braccio destro Gomez. Questi due criminali alieni si muovono nell'ombra, osservando quello che succede e intervenendo per volgere le cose a loro favore. Da quello che si capisce sembrano esserci loro dietro il furto dello Ryunka e il suo utilizzo sulla Terra, ma non vengono chiarite quali siano le loro vere intenzioni, e la sotto-trama legata alla loro presenza rimane completamente inesplorata. Sinceramente non so se la realizzazione di una terza serie fosse nelle intenzioni della produzione oppure se l'autore stesso non ha ancora sviluppato a dovere la storia, ma fatto sta che quando la serie finisce si ha la sensazione che sia rimasto qualcosa in sospeso.
Uno dei punti di forza dell'anime sono i personaggi ottimamente caratterizzati. L'anime si basa molto sul confronto tra i due protagonisti principali e l'evoluzione del loro rapporto. Partendo da quella che è una convivenza forzata fino a trasformarlo in un legame affettivo molto profondo. Mentre Birdy è un personaggio che colpisce fin dalle prima battute, Tsutomu dà la sensazione di essere un tantino insipido, ma, con il passare del tempo, diventerà un'ottima controparte per la sua partner. Accanto a questi due viene messo in scena un cast di personaggi piuttosto vario, ad ognuno dei quali viene dedicato il proprio spazio, seguendone le vicende e riuscendo a caratterizzarli abbastanza bene. Ovviamente alcuni spiccano più di altri, ma ognuno contribuisce in maniera attiva allo sviluppo del racconto.
Sul lato tecnico si fanno notare fin da subito dei disegni e delle animazioni sopra la media, caratterizzate da colori brillanti e atmosfere ottimamente realizzate. Purtroppo con il proseguire della serie i disegni tendono a farsi leggermente altalenanti e, in una sequenza della seconda stagione, finiscono per diventare decisamente abbozzati, rovinandone la visione (anche se per pochi minuti). Per il resto del tempo comunque i disegni e le animazioni sono di ottimo livello e riescono a dare il meglio nelle spettacolari scene d'azione che hanno Birdy come protagonista assoluta. Ottima la regia di Kazuki Akane che riesce a imprimere un buon ritmo alla serie, alternando le scene d'azione a quelle di dialogo e distribuendo in maniera sapiente i colpi di scena. Molto bella la colonna sonora, nella quale spicca anche Saeko Chiba, la doppiatrice di Birdy, che si occupa di alcuni brani e delle performance canore di Arita Shion. "Tetsuwan Birdy Decode " risulta essere un'ottima serie di fantascienza ricca d'azione, con un buon concept e una trama ben strutturata. Peccato però che la storia non sia stata sviluppata ulteriormente.
"Tetsuwan Birdy" è un manga di fantascienza scritto e disegnato da Masami Yuuki (autore di "Patlabor"). Il mangaka aveva messo mano per la prima volta a questo concept nel 1985, ma, dopo aver realizzato un solo tankobon, nel 1986 abbandonò il progetto lasciandolo incompiuto. Dopo diciassette anni, nel 2003, l'autore decise di riprendere in mano questo soggetto riscrivendo la storia da capo, con una trama più accattivante e un design moderno. Il risultato è un manga, tutt'oggi in fase di pubblicazione, che è arrivato a contare due serie ("Tetsuwan Birdy" e "Tetsuwan Birdy Evolution") e un totale di più di trenta volumi al suo attivo (la prima serie è stata pubblicata anche dalla Star Comics). Da questo concept sono state realizzate due trasposizioni animate. La prima è una breve serie di OAV pensata per il mercato dell'home video e realizzata dalla Madhouse con la regia di Yoshiaki Kawajiri. L'anime è stato pubblicato tra il 1996 e il 1997, è tratto dalla prima stesura del manga e si intitola semplicemente "Tetsuwan Birdy". La seconda trasposizione invece si intitola "Tetsuwan Birdy Decode" ed è stata realizzata tra il 2008 e il 2009 dalla A-1 Pictures con la direzione di Kazuki Akane (regista di "I Cieli di Escaflowne"). La serie TV è divisa in due stagioni per un totale di ventisei episodi.
Episodi
La serie TV è composta da due stagioni, realizzate rispettivamente alla fine del 2008 e all'inizio del 2009. Nel luglio del 2009 è stato distribuito un OAV intitolato "The Cipher", che si colloca cronologicamente tra le due serie.
1. One Plus One
2. The Partnered One
3. View of Life
4. A Stranger from Earth
5. Another World
6. Both of Us
7. Night Walker
8. Host Village
9. The Champion of Justice
10. You're the One
11. Bye Bye Buddy
12. Doomsday
13. Stand by Me
Between You and Me (The Cipher)
1. After All
2. Simple Twist of Fate
3. Somewhere in Time
4. Tears Are Not Enough
5. Before It's Too Late
6. A Prisoner of the Past
7. We Will Meet Again
8. Falling in Love with Love
9. Space, Time, and You
10. It Never Entered My Mind
11. Both Sides Now
12. Before Long
Decode
Eccoci finalmente alla seconda trasposizione animata basata sulle avventure di Birdy, la poliziotta spaziale creata da Masami Yuuki. L'anime parte in quarta con un inseguimento tra navicelle spaziali, dei criminali alieni che hanno trafugato qualcosa di importante e una Birdy che si mette a demolire la nave avversaria a suon di pugni. Nonostante tutto, due dei criminali riescono a fuggire e si rifugiano (indovinate un po') sulla Terra. Così Birdy è costretta a seguirli. Da qui finiamo in un'ambientazione ormai a noi familiare: la cara vecchia Tokyo. Ovviamente, in questa civiltà così arretrata, un'aliena con i superpoteri e un costumino fantascientifico tutt'altro che sobrio darebbe troppo nell'occhio, così la ragazza è costretta a proseguire le sue indagini sotto copertura. La capitale giapponese non è solo il luogo preferito dagli alieni per nascondersi, ma è anche la città che fa da palcoscenico a un buon numero di idol emergenti. Così, seguendo un suggerimento non proprio altruistico (mai fidarsi di una vecchia aliena strampalata che pensa solo a far soldi), ecco che nel panorama dello show business giapponese arriva una nuova stella, la bella e un po' strampalata Arita Shion!
Sei mesi di indagini sotto copertura però non hanno dato alcun risultato, se non quello di essere diventata una delle idol più famose in circolazione. Ma finalmente avviene la svolta. Salta fuori il nascondiglio di Geega e finalmente Birdy ha l'occasione per catturarlo. Purtroppo le cose non vanno come sperato e, dopo uno scontro piuttosto violento, la ragazza finisce per uccidere un ragazzo di nome Tsutomu. Il poveretto in questione ha lo strano hobby di esplorare gli edifici in rovina, ha avuto la brillante idea di mettersi ad esplorare il nascondiglio di Geega, ma soprattutto ha avuto la sfortuna di andare a sbattere contro il pugno di Birdy. Gli va bene che la ragazza si sente abbastanza in colpa da condividere il suo corpo con lui, mantenendolo in vita e dando la possibilità agli scienziati della Federazione di ricostruire il suo corpo. E così inizia questa strana convivenza, con due persone costrette a dividersi lo stesso corpo e ben tre identità differenti (anche le idol hanno i loro impegni).
Ed è così che inizia una trama che si sviluppa per ventisei episodi, con una storia divisa in due archi narrativi ben distinti (uno per stagione), ma anche indissolubilmente legati tra loro. Il primo è incentrato sul misterioso Ryunka. Questa cosa, che si rivelerà essere una pericolosa arma di distruzione di massa, viene trafugata da dei criminali e portata sulla Terra dall'alieno Geega (quello che Birdy inseguiva all'inizio della serie). Qui entrano in gioco diversi attori, tutti in qualche modo legati alla ricerca o al controllo dello Ryunka. Ci sono Birdy e Tsutomu che cercano di scoprire di cosa si tratta e vogliono trovarlo per salvare gli abitanti della Terra, degli alieni che vogliono farlo sviluppare per vedere di cosa è capace, uno scienziato pazzo terrestre che è convinto di poterlo controllare, gli alti papaveri della Federazione che sono disposti a tutto pur di distruggerlo e, dietro le quinte, si muove anche la misteriosa Christella Revi con qualche piano criminale in mente.
Questa serie fa da introduzione, mostrando l'incontro tra i due personaggi principali, e con qualche episodio ben azzeccato inizia a dare un'idea di come sia strutturato l'universo pensato da Masami Yuki. Vengono seguite più o meno parallelamente le vicende di tutti i personaggi introdotti fino al gran finale, dove vengono tirate tutte le somme. Dopo questa serie è collocato cronologicamente l'OAV "The Cipher", che mostra cosa ne è stato dei personaggi dopo il finale di stagione. Con la seconda stagione inizia un nuovo arco narrativo, che approfondisce le vicende legate alla sparizione dello Ryunka da dove era custodito e mostra le conseguenze dovute al suo scatenarsi nella città di Tokyo. Vengono introdotti alcuni nuovi personaggi, tra cui una vecchia conoscenza di Birdy. All'interno della serie viene sapientemente sfruttato l'espediente dei flashback per mostrare il passato di Birdy, spiegando le sue origini e approfondendo alcuni fatti sulla storia della Federazione Spaziale.
Bisogna precisare che la sceneggiatura della serie è solo parzialmente basata sul manga. Viene infatti completamente accantonata la storia legata alla figura di Hikawa, che era presente sia nel manga che nella prima trasposizione animata, per raccontare una storia completamente nuova. L'idea non è affatto male e viene realizzata una trama abbastanza coinvolgente, ma la serie va a incappare negli stessi difetti dell'anime della Madhouse. Durante la narrazione vengono introdotti i personaggi di Christella Revi e del suo braccio destro Gomez. Questi due criminali alieni si muovono nell'ombra, osservando quello che succede e intervenendo per volgere le cose a loro favore. Da quello che si capisce sembrano esserci loro dietro il furto dello Ryunka e il suo utilizzo sulla Terra, ma non vengono chiarite quali siano le loro vere intenzioni, e la sotto-trama legata alla loro presenza rimane completamente inesplorata. Sinceramente non so se la realizzazione di una terza serie fosse nelle intenzioni della produzione oppure se l'autore stesso non ha ancora sviluppato a dovere la storia, ma fatto sta che quando la serie finisce si ha la sensazione che sia rimasto qualcosa in sospeso.
Uno dei punti di forza dell'anime sono i personaggi ottimamente caratterizzati. L'anime si basa molto sul confronto tra i due protagonisti principali e l'evoluzione del loro rapporto. Partendo da quella che è una convivenza forzata fino a trasformarlo in un legame affettivo molto profondo. Mentre Birdy è un personaggio che colpisce fin dalle prima battute, Tsutomu dà la sensazione di essere un tantino insipido, ma, con il passare del tempo, diventerà un'ottima controparte per la sua partner. Accanto a questi due viene messo in scena un cast di personaggi piuttosto vario, ad ognuno dei quali viene dedicato il proprio spazio, seguendone le vicende e riuscendo a caratterizzarli abbastanza bene. Ovviamente alcuni spiccano più di altri, ma ognuno contribuisce in maniera attiva allo sviluppo del racconto.
Sul lato tecnico si fanno notare fin da subito dei disegni e delle animazioni sopra la media, caratterizzate da colori brillanti e atmosfere ottimamente realizzate. Purtroppo con il proseguire della serie i disegni tendono a farsi leggermente altalenanti e, in una sequenza della seconda stagione, finiscono per diventare decisamente abbozzati, rovinandone la visione (anche se per pochi minuti). Per il resto del tempo comunque i disegni e le animazioni sono di ottimo livello e riescono a dare il meglio nelle spettacolari scene d'azione che hanno Birdy come protagonista assoluta. Ottima la regia di Kazuki Akane che riesce a imprimere un buon ritmo alla serie, alternando le scene d'azione a quelle di dialogo e distribuendo in maniera sapiente i colpi di scena. Molto bella la colonna sonora, nella quale spicca anche Saeko Chiba, la doppiatrice di Birdy, che si occupa di alcuni brani e delle performance canore di Arita Shion. "Tetsuwan Birdy Decode " risulta essere un'ottima serie di fantascienza ricca d'azione, con un buon concept e una trama ben strutturata. Peccato però che la storia non sia stata sviluppata ulteriormente.
Se desiderate un anime di fantascienza leggero, non troppo impegnativo, con una trama semplice e lineare che sappia un po' emozionare, "Tetsuwan Birdy Decode" fa per voi.
Il suo punto di forza sta proprio nel suo mix di avventura e leggerezza, senza esagerare mai con gli eccessi di fanservice (presenti), né nella trama né con castronerie esagerate. La trama, in sintesi, è seria e buffa alla stesso tempo. La Terra è regolarmente visitata dagli alieni che vi vivono sotto mentite spoglie; alcuni criminali alieni scappano e un agente federale (dall'età indefinita, forse una diciottenne, vestita con una tutina aderente, succinta, che sta attaccata con la colla, e con addosso delle scarpe con tacchi bionici) li insegue, e durante uno scontro uccide un terrestre per sbaglio. Il terrestre è il classico studente delle superiori che si trova al posto sbagliato al momento sbagliato. L'errore è gravissimo e per tale motivo Birdy (l'aliena della polizia spaziale) ne ingloba la coscienza e spedisce il suo corpo sul suo pianeta madre per le dovute riparazioni. A causa di questo l'aliena dovrà condividere la coscienza e il corpo con la coscienza del terrestre per quasi tutte le indagini, andare a scuola, uscire agli appuntamenti del ragazzo... insomma, cose e situazioni tipiche che piacciono ai telespettatori adolescenti giapponesi.
Ringraziando il cielo o gli autori, chissà, l'anime sorvola su tutto l'aspetto imbarazzante di avere un corpo maschile o femminile e relative curiosità morbose, e invece punta di più sulla parte investigativa e di relazioni a scuola (che neanche a fare apposta sono legate all'indagine). Dicevo, nonostante le forzature e in alcuni casi le banalità, la trama scorre leggera e rapida fino all'ultimo episodio e non mi sono mai annoiato. Certo non viene presentato nulla di originale e, anzi, vengono ripresi e miscelati temi scolastici e di fantascienza triti e ritriti, ma il livello di stupidità non scende mai sotto il livello di 'guardabilità'.
Graficamente è godibile e le sigle di apertura e chiusura sono orecchiabili. Quest'ultima mostra la sagoma di un ragazzo (il protagonista) che saltella scanzonato: questa sigla di chiusura trasmette molto bene il senso di spensieratezza che lascia ogni episodio dopo averlo guardato.
Il suo punto di forza sta proprio nel suo mix di avventura e leggerezza, senza esagerare mai con gli eccessi di fanservice (presenti), né nella trama né con castronerie esagerate. La trama, in sintesi, è seria e buffa alla stesso tempo. La Terra è regolarmente visitata dagli alieni che vi vivono sotto mentite spoglie; alcuni criminali alieni scappano e un agente federale (dall'età indefinita, forse una diciottenne, vestita con una tutina aderente, succinta, che sta attaccata con la colla, e con addosso delle scarpe con tacchi bionici) li insegue, e durante uno scontro uccide un terrestre per sbaglio. Il terrestre è il classico studente delle superiori che si trova al posto sbagliato al momento sbagliato. L'errore è gravissimo e per tale motivo Birdy (l'aliena della polizia spaziale) ne ingloba la coscienza e spedisce il suo corpo sul suo pianeta madre per le dovute riparazioni. A causa di questo l'aliena dovrà condividere la coscienza e il corpo con la coscienza del terrestre per quasi tutte le indagini, andare a scuola, uscire agli appuntamenti del ragazzo... insomma, cose e situazioni tipiche che piacciono ai telespettatori adolescenti giapponesi.
Ringraziando il cielo o gli autori, chissà, l'anime sorvola su tutto l'aspetto imbarazzante di avere un corpo maschile o femminile e relative curiosità morbose, e invece punta di più sulla parte investigativa e di relazioni a scuola (che neanche a fare apposta sono legate all'indagine). Dicevo, nonostante le forzature e in alcuni casi le banalità, la trama scorre leggera e rapida fino all'ultimo episodio e non mi sono mai annoiato. Certo non viene presentato nulla di originale e, anzi, vengono ripresi e miscelati temi scolastici e di fantascienza triti e ritriti, ma il livello di stupidità non scende mai sotto il livello di 'guardabilità'.
Graficamente è godibile e le sigle di apertura e chiusura sono orecchiabili. Quest'ultima mostra la sagoma di un ragazzo (il protagonista) che saltella scanzonato: questa sigla di chiusura trasmette molto bene il senso di spensieratezza che lascia ogni episodio dopo averlo guardato.
Tetsuwan Birdy Decode, serie tratta dal manga Birdy the Mighty, è un’opera che ha parecchie sorprese da giocare e stupore in dosi inaspettate da suscitare.
L’incipit è sparato sull’acceleratore, una fuga e un combattimento spaziali, Birdy Cephon che demolisce a cazzotti supersonici un’astronave, alieni scappati da non si sa dove e che hanno trafugato non si sa cosa che riescono a dileguarsi e poi, dopo una sigla buonissima, catapultati sulla Terra in mezzo a una discussione fra gente quantomeno improbabile, verremo introdotti al filo che muoverà la trama per tutto il proseguo, ovvero la ricerca del fantomatico Ryunka, ricerca che coinvolgerà uno studente in uno scontro che stravolgerà la sua vita e che ubi maior lo farà diventare parte attiva della ricerca e dei numerosissimi problemi da essa derivanti. Sembra così una serie incentrata sui combattimenti e sugli effetti speciali, peraltro sempre curati con un occhio particolare e piuttosto spettacolari, ma da qui in poi l’azione viene alternata a un intreccio più studiato di quanto ci si potrebbe aspettare, come alternata è la presenza da protagonista fisico dei due “personaggi in uno”, Tsutomu e Birdy, che condividendo corpo e vite pian piano finiranno per stabilire una simbiosi non solo di necessità, ma come prevedibile un legame affettivo intenso. Volendo, la sceneggiatura non è poi molto originale, ma quello che in ogni cosa fa la differenza sono i personaggi, e a fronte di uno Tsutomu per la maggior parte insipido, il resto del cast annovera figure centratissime e che si imprimono nell’attenzione da subito, che conosceremo andando avanti nel proseguo e che si ritaglieranno ognuna il proprio spazio in modo affatto caratteristico, definiti – per quanto è possibile visti i tredici episodi – peculiarmente, particolari e che spiccano, ognuno a suo modo, nel contesto generale.
Sul lato tecnico si fanno notare e lodare i colori brillanti e alcune atmosfere di luci e di notturne realizzate ottimamente, come peraltro anche alcune ambientazioni hanno ispirazioni fantascientifiche molto famose. Un po’ altalenanti invece i disegni che a volte si fanno approssimativi e non propriamente eleganti, e le animazioni che, benché riescano a rendere ottimamente il dinamismo degli scontri e delle azioni, spesso risultano frammentarie con tipico “effetto scatto” a danno della fluidità – cosa che a me non ha dato fastidio ma che potrebbe non essere apprezzata da altri. Molto riusciti invece gli effetti visivi e la regia di alcuni episodi, che scandisce in modo interessante il ritmo e che riesce a trovare inquadrature e sequenze tanto repentine quanto inattese per le loro qualità e significanza. Difatti la regia di Akane è il punto forte di una serie che si sarebbe potuta perdere in un bicchier d’acqua se mal giocati le apparizioni e i numerosi colpi di scena che vengono ottimamente distribuiti lungo tutto l’arco narrativo, oltre che ben calibrati all’interno degli stessi episodi singoli, che quindi stimolano l’interesse ad addentrarsi nella trama con brevi frames insinuanti (modus furbo ma non ostentato) oltre ad accenni introspettivi e di pensiero più impegnato.
Accenni che portano a riflessioni non indifferenti, e benché ovviamente il tutto non abbia la rilevanza di un approfondimento più organico, e soprattutto non venga risolto poiché la serie continua con la seconda stagione, risulta comunque un’integrazione al plot base molto interessante e che sicuramente distingue Tetsuwan Birdy Decode e lo solleva sopra la media della classica serie d’azione.
L’incipit è sparato sull’acceleratore, una fuga e un combattimento spaziali, Birdy Cephon che demolisce a cazzotti supersonici un’astronave, alieni scappati da non si sa dove e che hanno trafugato non si sa cosa che riescono a dileguarsi e poi, dopo una sigla buonissima, catapultati sulla Terra in mezzo a una discussione fra gente quantomeno improbabile, verremo introdotti al filo che muoverà la trama per tutto il proseguo, ovvero la ricerca del fantomatico Ryunka, ricerca che coinvolgerà uno studente in uno scontro che stravolgerà la sua vita e che ubi maior lo farà diventare parte attiva della ricerca e dei numerosissimi problemi da essa derivanti. Sembra così una serie incentrata sui combattimenti e sugli effetti speciali, peraltro sempre curati con un occhio particolare e piuttosto spettacolari, ma da qui in poi l’azione viene alternata a un intreccio più studiato di quanto ci si potrebbe aspettare, come alternata è la presenza da protagonista fisico dei due “personaggi in uno”, Tsutomu e Birdy, che condividendo corpo e vite pian piano finiranno per stabilire una simbiosi non solo di necessità, ma come prevedibile un legame affettivo intenso. Volendo, la sceneggiatura non è poi molto originale, ma quello che in ogni cosa fa la differenza sono i personaggi, e a fronte di uno Tsutomu per la maggior parte insipido, il resto del cast annovera figure centratissime e che si imprimono nell’attenzione da subito, che conosceremo andando avanti nel proseguo e che si ritaglieranno ognuna il proprio spazio in modo affatto caratteristico, definiti – per quanto è possibile visti i tredici episodi – peculiarmente, particolari e che spiccano, ognuno a suo modo, nel contesto generale.
Sul lato tecnico si fanno notare e lodare i colori brillanti e alcune atmosfere di luci e di notturne realizzate ottimamente, come peraltro anche alcune ambientazioni hanno ispirazioni fantascientifiche molto famose. Un po’ altalenanti invece i disegni che a volte si fanno approssimativi e non propriamente eleganti, e le animazioni che, benché riescano a rendere ottimamente il dinamismo degli scontri e delle azioni, spesso risultano frammentarie con tipico “effetto scatto” a danno della fluidità – cosa che a me non ha dato fastidio ma che potrebbe non essere apprezzata da altri. Molto riusciti invece gli effetti visivi e la regia di alcuni episodi, che scandisce in modo interessante il ritmo e che riesce a trovare inquadrature e sequenze tanto repentine quanto inattese per le loro qualità e significanza. Difatti la regia di Akane è il punto forte di una serie che si sarebbe potuta perdere in un bicchier d’acqua se mal giocati le apparizioni e i numerosi colpi di scena che vengono ottimamente distribuiti lungo tutto l’arco narrativo, oltre che ben calibrati all’interno degli stessi episodi singoli, che quindi stimolano l’interesse ad addentrarsi nella trama con brevi frames insinuanti (modus furbo ma non ostentato) oltre ad accenni introspettivi e di pensiero più impegnato.
Accenni che portano a riflessioni non indifferenti, e benché ovviamente il tutto non abbia la rilevanza di un approfondimento più organico, e soprattutto non venga risolto poiché la serie continua con la seconda stagione, risulta comunque un’integrazione al plot base molto interessante e che sicuramente distingue Tetsuwan Birdy Decode e lo solleva sopra la media della classica serie d’azione.