Tales of Zestiria: The X
Ho ripreso questa serie recentemente, dopo che all'uscita ne avevo visionato i primi due episodi.
Devo dire che essenzialmente è un anime che vale il "prezzo del biglietto": visivamente è stupendo, il comparto tecnico è eccezionale, colori e ambientazioni esaltanti. C'è una presenza frequente della CGI soprattutto nell'animazione dei grandi mostri, ma non è molto invasiva.
Detto ciò, la storia è piuttosto scontata in realtà, il canovaccio è classico dei fantasy di genere e il protagonista non è particolarmente strutturato e simpatico. Classico bravo ragazzo, convinto perché sì ad accettare il suo fato e sempre sicuro di riuscire anche dove è impossibile che riesca. Trovo nella storia meglio strutturati più i comprimari che lui, ma va beh... ce lo facciamo piacere.
Comunque, la storia è scorrevole e riprende la trama di un videogame. È uno spaccato di un macrocosmo più grande, ma che non viene molto affrontato se non con qualche rimando qua e là, che dovrebbe incuriosire lo spettatore. Abbastanza incomprensibile la presenza random di due/tre episodi di quello che sarebbe un flashback sul passato, ma non presentato come tale, che ti lascia interdetto su che cavolo stai guardando di punto in bianco... evidentemente gli autori preparavano una specie di spin-off di un prequel, che non sappiamo se mai sarà realizzato. In sé e per sé quella parte crea forse più aspettative e domande di quanto esplichi realmente, però è buttata male nella trama.
Nota positiva è che nelle ventisei puntate delle due serie (venticinque episodi più episodio 0) almeno l'arco narrativo trovi conclusione. Il finale personalmente mi ha lasciato indispettito: non dirò nulla, ma non mi è piaciuto che a fronte delle tante problematiche messe in campo e che propongono anche un finale tragico accettabile... poi d'emblée se ne trovi risoluzione off-panel come nulla fosse.
Comunque, consiglio di seguirlo con modeste aspettative, lasciandosi conquistare dalla pura bellezza estetica dell'opera.
Devo dire che essenzialmente è un anime che vale il "prezzo del biglietto": visivamente è stupendo, il comparto tecnico è eccezionale, colori e ambientazioni esaltanti. C'è una presenza frequente della CGI soprattutto nell'animazione dei grandi mostri, ma non è molto invasiva.
Detto ciò, la storia è piuttosto scontata in realtà, il canovaccio è classico dei fantasy di genere e il protagonista non è particolarmente strutturato e simpatico. Classico bravo ragazzo, convinto perché sì ad accettare il suo fato e sempre sicuro di riuscire anche dove è impossibile che riesca. Trovo nella storia meglio strutturati più i comprimari che lui, ma va beh... ce lo facciamo piacere.
Comunque, la storia è scorrevole e riprende la trama di un videogame. È uno spaccato di un macrocosmo più grande, ma che non viene molto affrontato se non con qualche rimando qua e là, che dovrebbe incuriosire lo spettatore. Abbastanza incomprensibile la presenza random di due/tre episodi di quello che sarebbe un flashback sul passato, ma non presentato come tale, che ti lascia interdetto su che cavolo stai guardando di punto in bianco... evidentemente gli autori preparavano una specie di spin-off di un prequel, che non sappiamo se mai sarà realizzato. In sé e per sé quella parte crea forse più aspettative e domande di quanto esplichi realmente, però è buttata male nella trama.
Nota positiva è che nelle ventisei puntate delle due serie (venticinque episodi più episodio 0) almeno l'arco narrativo trovi conclusione. Il finale personalmente mi ha lasciato indispettito: non dirò nulla, ma non mi è piaciuto che a fronte delle tante problematiche messe in campo e che propongono anche un finale tragico accettabile... poi d'emblée se ne trovi risoluzione off-panel come nulla fosse.
Comunque, consiglio di seguirlo con modeste aspettative, lasciandosi conquistare dalla pura bellezza estetica dell'opera.
Dal mio punto di vista, se si decide di dare a un flashback un peso tale da dedicargli ben due intere puntate, in una serie da ventisei, lo si fa allo scopo di dargli un risvolto esaustivo entro la fine della serie stessa. Altrimenti perde di significato...
Inutile dire che, purtroppo, in "Tales of Zestiria: The X" è del secondo caso che parliamo; oltre al fatto che vengono infilate, a mio avviso, in un momento del tutto inadatto allo svolgersi della "trama" di quest'ultimo.
Con l'appunto sopracitato definirei quest'anime una serie da ventiquattro con uno spin-off schiaffato in mezzo a caso, e proseguirei con la recensione partendo dall'elencarne i pro: comparto grafico davvero di alto livello. Gli darei un 9, dipendesse solo da quello. Fine.
Detto questo, quindi, partendo da un 9 grazie a una grafica mozzafiato, arriviamo in scioltezza ad 8 nel momento in cui andiamo a considerare "l'anima" (e da cos'altro può essere rappresentata, se non dai personaggi che la compongono?!) dell'opera: accenni di introspezione solo di alcuni dei personaggi (secondari per di più), quindi prima insufficienza e primo punto tolto. Fra le altre cose qui non si riesce a distinguere dei coprotagonisti; sono talmente tutti così piatti i personaggi, da risultare comparse anche nei casi in cui sono figure di rilievo. Forse il "protagonista" è l'unico "degno del titolo" di coprotagonista... tanto poco è il patos che mi trasmette. Ma, insomma, chi la manda avanti questa serie? La grafica e...? Mmh... Va beh, andiamo avanti.
Da 8 scendiamo a 7 con altrettanta facilità e senza timori, considerando la trama dell'opera: un groviglio di cavolate 'fantacampate' per aria, spiegate (spiegate?!) male o lasciate al caso, un eccesso di buonismo in un'opera che si potrebbe quindi considerare propensa a un pubblico di ragazzibambini, ma troppo intricata (vedi 'fantacavolate'), troppo poco fluida e lineare, per essere considerata adatta allo scopo. Ma, insomma, a chi è rivolta quest'opera? Agli amanti della grafica e...? Del genere fantasyadventure fine a sé stesso, forse?! Ma non perdiamoci in congetture e andiamo avanti.
Eccoci dunque al 7. Quindi, come ci siamo arrivati al 6? Semplice: voi dareste più della sufficienza, visti i punti sopracitati? Io no. Ovviamente ci sarebbe molto altro da dire, volendo si potrebbe scendere più nel dettaglio in molti dei punti sopracitati, per dare più spessore e credenziali al voto e alla recensione, ma voi vorreste perdere altro tempo a parlare di un'opera che non vi ha lasciato niente dentro? Io no. Se dovessi definirla con una frase, direi: "Bella ma non balla!"
Un applauso ai responsabili del comparto grafico, che strappano un 6 con i denti per l'ottimo lavoro svolto. Forse 5 è il voto più adatto per un'opera dove tutto il resto, a mio avviso, è insufficiente, però la grafica è così bella, da rendere qualunque voto sotto il 6 un insulto. Quindi, senza troppi altri giri di parole, diamo 6 con l'amaro in bocca e finiamola qui.
Non lo consiglio. Meglio qualunque altra cosa, magari "meno bella" per gli occhi ma che coinvolga ed emozioni. Come non bastasse, proprio in questo periodo, per di più senza nulla invidiare all'unico punto forte di quest'anime, se vi piace il genere fantasyadventure, è attualmente in corso "Made in Abyss". Ve lo consiglio caldamente! Vi basterà guardare qualche puntata di entrambe le opere per comprendere la netta differenza fra le due. Questo, arrivati alla puntata dieci, lo si può tranquillamente 'droppare' (sempre a mio avviso, è sottointeso), l'altro invece, arrivati a quel punto, ormai sarà diventato una droga. Provare per credere!
Detto questo, vi saluto augurandovi una buona visione (di "Made in Abyss") e alla prossima recensione (speriamo di qualcosa che sia "veramente bello").
Inutile dire che, purtroppo, in "Tales of Zestiria: The X" è del secondo caso che parliamo; oltre al fatto che vengono infilate, a mio avviso, in un momento del tutto inadatto allo svolgersi della "trama" di quest'ultimo.
Con l'appunto sopracitato definirei quest'anime una serie da ventiquattro con uno spin-off schiaffato in mezzo a caso, e proseguirei con la recensione partendo dall'elencarne i pro: comparto grafico davvero di alto livello. Gli darei un 9, dipendesse solo da quello. Fine.
Detto questo, quindi, partendo da un 9 grazie a una grafica mozzafiato, arriviamo in scioltezza ad 8 nel momento in cui andiamo a considerare "l'anima" (e da cos'altro può essere rappresentata, se non dai personaggi che la compongono?!) dell'opera: accenni di introspezione solo di alcuni dei personaggi (secondari per di più), quindi prima insufficienza e primo punto tolto. Fra le altre cose qui non si riesce a distinguere dei coprotagonisti; sono talmente tutti così piatti i personaggi, da risultare comparse anche nei casi in cui sono figure di rilievo. Forse il "protagonista" è l'unico "degno del titolo" di coprotagonista... tanto poco è il patos che mi trasmette. Ma, insomma, chi la manda avanti questa serie? La grafica e...? Mmh... Va beh, andiamo avanti.
Da 8 scendiamo a 7 con altrettanta facilità e senza timori, considerando la trama dell'opera: un groviglio di cavolate 'fantacampate' per aria, spiegate (spiegate?!) male o lasciate al caso, un eccesso di buonismo in un'opera che si potrebbe quindi considerare propensa a un pubblico di ragazzibambini, ma troppo intricata (vedi 'fantacavolate'), troppo poco fluida e lineare, per essere considerata adatta allo scopo. Ma, insomma, a chi è rivolta quest'opera? Agli amanti della grafica e...? Del genere fantasyadventure fine a sé stesso, forse?! Ma non perdiamoci in congetture e andiamo avanti.
Eccoci dunque al 7. Quindi, come ci siamo arrivati al 6? Semplice: voi dareste più della sufficienza, visti i punti sopracitati? Io no. Ovviamente ci sarebbe molto altro da dire, volendo si potrebbe scendere più nel dettaglio in molti dei punti sopracitati, per dare più spessore e credenziali al voto e alla recensione, ma voi vorreste perdere altro tempo a parlare di un'opera che non vi ha lasciato niente dentro? Io no. Se dovessi definirla con una frase, direi: "Bella ma non balla!"
Un applauso ai responsabili del comparto grafico, che strappano un 6 con i denti per l'ottimo lavoro svolto. Forse 5 è il voto più adatto per un'opera dove tutto il resto, a mio avviso, è insufficiente, però la grafica è così bella, da rendere qualunque voto sotto il 6 un insulto. Quindi, senza troppi altri giri di parole, diamo 6 con l'amaro in bocca e finiamola qui.
Non lo consiglio. Meglio qualunque altra cosa, magari "meno bella" per gli occhi ma che coinvolga ed emozioni. Come non bastasse, proprio in questo periodo, per di più senza nulla invidiare all'unico punto forte di quest'anime, se vi piace il genere fantasyadventure, è attualmente in corso "Made in Abyss". Ve lo consiglio caldamente! Vi basterà guardare qualche puntata di entrambe le opere per comprendere la netta differenza fra le due. Questo, arrivati alla puntata dieci, lo si può tranquillamente 'droppare' (sempre a mio avviso, è sottointeso), l'altro invece, arrivati a quel punto, ormai sarà diventato una droga. Provare per credere!
Detto questo, vi saluto augurandovi una buona visione (di "Made in Abyss") e alla prossima recensione (speriamo di qualcosa che sia "veramente bello").
"Tales of Zestiria: The Cross" è una serie anime tratta dal videogioco "Tales of Zestiria" della Bandai Namco (quindicesimo gioco della serie "Tales of"); il primo adattamento anime del videogioco è stato "Tales of Zestiria: Doushi no Yoake" (special nato come anteprima del videogioco stesso).
Le prime puntate di "The Cross" racchiudono alcune scene uguali e modificate di "Doushi no Yoake" e una parte non raccontata nello special che serve a caratterizzare meglio trama e personaggi (soprattutto quello della principessa Alisha), scelta ottimale dal mio punto di vista.
La storia è molto lineare e scorrevole, piacevole da vedere sia per le animazioni che per la grafica.
Come punti negativi, trovo gli episodi 5, "L'inizio del caos", e 6, "Velvet Crowe", non eccelsi, non tanto per i disegni che sono sempre stupendi ma soprattutto per lo stacco nella storia, e l'episodio 4, "Il destino del redentore", che finisce con molta suspense e ci si aspetta qualcosa di sorprendente nel successivo episodio, e invece c'è un netto stacco con la trama nei due episodi sopracitati, in quanto narrano una storia a sé stante (che probabilmente si intersecherà con la trama principale successivamente), ma al momento non ha nessun collegamento col filone principale, se non quello di pubblicizzare "Tales of Berseria".
Bellissime le battaglie, che ti lasciano col fiato sospeso, musiche, disegni, animazioni e caratterizzazione dei personaggi sono fra le migliori.
Unica pecca, nell'episodio 12, "Il Dominus della catastrofe" (sarebbe l'episodio "finale" di stacco per la continuazione della serie anime che avverrà a gennaio 2017), alcuni avvenimenti si susseguono in modo così repentino da lasciare lo spettatore in dubbio su come i protagonisti siano riusciti a risolvere determinati problemi fondamentali per andare avanti con la storia. A parte questo piccolo calo nella trama (che si spera spieghino o sistemino nelle prime puntate del seguito), le scene finali sono da batticuore, soprattutto per le animazioni.
In sintesi, dopo essere rimasta affascinata da "Tales of Zestiria: Doushi no Yoake", non sono rimasta per niente delusa da "Tales of Zestiria: The Cross" che, come il precedente titolo, riesce a conquistare lo spettatore fino alla fine in modo attento e armonioso.
Questa serie anime è perfetta per tutti gli appassionati del genere avventura/fantasy che vogliono vedere un prodotto di ottima qualità.
Le prime puntate di "The Cross" racchiudono alcune scene uguali e modificate di "Doushi no Yoake" e una parte non raccontata nello special che serve a caratterizzare meglio trama e personaggi (soprattutto quello della principessa Alisha), scelta ottimale dal mio punto di vista.
La storia è molto lineare e scorrevole, piacevole da vedere sia per le animazioni che per la grafica.
Come punti negativi, trovo gli episodi 5, "L'inizio del caos", e 6, "Velvet Crowe", non eccelsi, non tanto per i disegni che sono sempre stupendi ma soprattutto per lo stacco nella storia, e l'episodio 4, "Il destino del redentore", che finisce con molta suspense e ci si aspetta qualcosa di sorprendente nel successivo episodio, e invece c'è un netto stacco con la trama nei due episodi sopracitati, in quanto narrano una storia a sé stante (che probabilmente si intersecherà con la trama principale successivamente), ma al momento non ha nessun collegamento col filone principale, se non quello di pubblicizzare "Tales of Berseria".
Bellissime le battaglie, che ti lasciano col fiato sospeso, musiche, disegni, animazioni e caratterizzazione dei personaggi sono fra le migliori.
Unica pecca, nell'episodio 12, "Il Dominus della catastrofe" (sarebbe l'episodio "finale" di stacco per la continuazione della serie anime che avverrà a gennaio 2017), alcuni avvenimenti si susseguono in modo così repentino da lasciare lo spettatore in dubbio su come i protagonisti siano riusciti a risolvere determinati problemi fondamentali per andare avanti con la storia. A parte questo piccolo calo nella trama (che si spera spieghino o sistemino nelle prime puntate del seguito), le scene finali sono da batticuore, soprattutto per le animazioni.
In sintesi, dopo essere rimasta affascinata da "Tales of Zestiria: Doushi no Yoake", non sono rimasta per niente delusa da "Tales of Zestiria: The Cross" che, come il precedente titolo, riesce a conquistare lo spettatore fino alla fine in modo attento e armonioso.
Questa serie anime è perfetta per tutti gli appassionati del genere avventura/fantasy che vogliono vedere un prodotto di ottima qualità.