Carletto il principe dei mostri

"Carletto il principe dei mostri" è un altro anime fantastico della mia infanzia.
Nel primo episodio vediamo Hiroshi, un comune bambino delle elementari che vive solo con sua sorella in un appartamentino, costretto dagli amici a recuperare una pallina da baseball. Il poverino non avrebbe mai voluto andarci, ma essendo troppo buono e timido ha dovuto cedere alla prepotenza. Perché tante difficoltà solo per recuperare una pallina finita per errore in un giardino? Semplicemente si tratta del giardino di una sinistra dimora, a cui nessuno aveva mai avuto il coraggio di accostarsi.
Inizialmente Hiroshi crede che i suoi timori e quelli degli amici fossero infondati, infatti incontra all'ingresso un bambino della sua età, con in mano la pallina. Peccato che per restituire la palla il bambino, che si trovava in cima alle scale, resti tranquillo seduto allungando soltanto un braccio a dismisura. E lo shock di Hiroshi è ancora più grande quando incontra gli altri abitanti della casa, niente meno che il conte Dracula, l'Uomo Lupo e il mostro di Frankenstein (che qui è chiamato Frank).

Il poveretto sviene, ma poco dopo ha modo di constatare che i mostri non sono affatto cattivi, anzi. Così Hiroshi fa presto amicizia con lo strano bambino: si tratta di Carletto, ed è addirittura il principe del Regno dei Mostri, giunto sulla Terra degli umani con i suoi tre fedeli servitori per motivi di studio. Dietro al suo aspetto di bimbo innocente Carletto nasconde l'incredibile potere di trasformare di volta in volta il suo viso, oltre a un incredibile corpo elastico - che, a dire della sigla, si allunga di 7 metri e 33. E anche i tre servitori sono ciascuno piuttosto diverso dal mostro originale a cui si ispirano. Per es. il conte Dracula parla con classico accento francese e beve succo di pomodoro. Inoltre un altro personaggio notevole che appare relativamente spesso è la fidanzatina di Carletto, apparentemente angelica ma che quando s'infuria terrorizza persino a lui.

L'anime, di genere demenziale, è strutturato a episodi autoconclusivi, in cui abbiamo modo di incontrare tanti altri mostri strani e buffi, nel creare i quali l'autore mostra una grande fantasia. Per me, "Carletto il principe dei mostri" è davvero una serie simpatica e divertente, che ci fa vedere i mostri in una chiave del tutto diversa dal solito; e mi spiace di non essere riuscita a vederlo tutto - sicuramente, perché ricordo che le reti locali davano una serie limitata di episodi e non ricordo di averne mai visto uno che avrebbe potuto essere l'ultimo.

Trovo belle entrambe le sigle, quella di testa, "Carletto il principe dei mostri", e quella di coda, "Che paura mi fa", cantata dai mostriciattoli.
Consigliato a tutti, il mio voto è 10.

Ed ecco un bellissimo cartone animato, che sicuramente quasi tutti ricordiamo con totale simpatia e... per il caratteraccio del protagonista! Si proprio lui! Il pestifero Carletto, che giunto sulla terra da Mostrilandia decide, dopo l'incontro con il timido Hiroshi, che sara' lui d'ora in poi il suo migliore amico da quel momento! Ed ecco quindi prendere il via situazioni assurde, nemici e personaggi improponibili ma che comunque come tante altre opere di F.Fujo hanno sempre una morale!
Lo considero quindi consigliatissimo all'infanzia dai 5/6 anni in su... e chiaramente per chi bimbo non lo e' piu' ma si vuole fare comunque delle grandissime risate, perche' questo cartone penso che sia uno dei pochi che ci fa sorridere anche adesso per la sua comicita' non del tutto elementare ed i suoi personaggi contornati da Frank, Uomo lupo e il conte Dracula... che pero' beve solo pomodoro!

Quando uno vi parla di carletto il principe dei mostri dovete prenderlo per una persona normale, abbastanza normale, voglio dire abbastanza normale nella sua follia!

E' un cartone che ha un livello di demenzialità mostruoso, è proprio il caso di dirlo:
Un dracula che beve "fucco di pomodovo" e va a letto, pardon, nella bara di giorno,
Un lup mannaren che gli fa semper ti kucinara, ya (insomma un grandissimo cuoco che in luna piena, spunta la barba e peli ovunque!!), Frankie che c'ha le pile scariche e dice me-he, come frase di contorno!

Ma ciò che colpisce maggiormente sono le abilità di carletto, la cui mostruosa arte di cambiare faccia e di allungare gli arti è qualcosa da star piegato in due dalle risate per vari giorni, allo stesso modo se vanno alla ricerca di un loro lontano parente o vanno addirittura in vacanza!

Ed infine, anche il rappresentante del genere umano, ovvero hiroshi, che può solo assistere a tutte le disgrazie che gli capitano grazie al suo amico e ai problemi davvero mentali dei suoi mostruosi amici.

Volendo definirlo in una frase questo cartone: se visto di continuo sei da ricovero immediato, la surrealità e la comicità fanno da padroni in tutti gli episodi, senza mai stancarsi, eppoi sono episodi che durano pochissimo, allo stesso modo di fantazoo!

Nell'ideatore di questo cartone riesco a vedere la distorsione della vita che non è riuscito a riportare in doraemon, ovvero il significato di questo cartone è che il mostro è in ognuno di noi, ma se sappiamo vedere all'interno di un mostro la bontà dei suoi intenti, nonchè l'antropomorfismo e l'umanità che ne distingue i caratteri dei personaggi, allora forse riusciamo ad essere più umani di quanto sembriamo in realtà.

Un altro cartone, allo stesso modo allegorico sulla diversità come lo è barbapapa, ma qui la chiave comica degli intenti dell'autore prende a volte il sopravvento, è bello lasciarsi trasportare, è logico, ma credo che il messaggio che vuole trasmettere sia quello.

Inoltre la chicca finale è rappresentata da "i mostriciattoli", autori della sigla finale ed iniziale italiana, di cui quella iniziale è qualcosa da stare già piegati dalle risate senza neanche vedere ancora l'episodio!

Che cosa posso dirvi di più se non vedere più volte questi episodi?

Spassosissimo!!! Carletto è in sostanza una serie per bambini, ma i nostalgici lo riguarderebbero tutto e volentieri strapazzandosi dalle risate. E' una delle migliori serie del suo genere: una cavalcata nel genere horror con spunti comici esilaranti, con personaggi ben tratteggiati sia in senso grafico che nel senso dei caratteri. I migliori sono Frankstein e Dracula. "Sono buono e stritolo, io bevo il pomodoro"!

Serie cult degli anni Settanta - Ottanta, ha fatto divertire migliaia di ragazzini con le avventure demenziali e assurde di Carletto (il figlio del re del regno dei Mostri con poteri straordinari come l'allungarsi a dismisura di gambe e braccia, il cambiare volto a proprio piacimento e il volare su una scopa) dei suoi amici mostri Frankie, Wolf e Dracula e di Hiroshi, normale ragazzo delle elementari coinvolto sempre nelle avventure del mostruoso quartetto.
Vicende demenziali e assurde che prendono in giro il genere horror e fanno ridere caricaturando i mostri più celebri del cinema, della letteratura e della TV. Il tutto in dieci minuti, con episodi autonomi. E poi chi non ha mai canticchiato il motivo delle due sigle che facevano da apertura e chiusura a questo cartone?
Tante risate per un anime davvero storico, che non ha mai avuto la ribalta dei canali nazionali: speriamo che qualche canale locale possa trasmetterlo nuovamente per dare a giovani e meno giovani la possibilità di ridere con le avventure di Carletto e della sua banda...

Fujiko F. Fujio dovrebbe essere nota a tutti per essere l'autrice di Doraemon... non tutti sanno che è l'autrice anche di Carletto il principe dei mostri (al secolo Kaibutsu-kun che è il nome giapponese).
Che dire di questa serie... l'ho adorata da bambino e la continuo ad adorare da adulto. Da grande fan del genere "horror comico" stile famiglia Addams, non posso che ridere beotamente (:D cioè come un beota) all'ennesimo "Meh-he-he" di un improbabile Frankenstein, al conte Dracula che vive dentro una bara, o all'uomo lupo... ma il più geniale di tutti è Carletto che spaventa puntualmente il povero Hitoshi allungandosi al momento meno opportuno.
Una serie leggera, adatta ad un pubblico di bambini ma non solo, senza grandi tematiche (almeno non che durino più del tempo di un episodio), ma non per questo da snobbare. Anzi, è da vedere e rivedere per risollevarsi il morale dal grigiore quotidiano e farsi quattro risate, sia dai bambini sia da chi bambino non è più.
Totale: 8+ (non c'è il + quindi ho arrotondato a 8)

Mitica serie spassosa e divertente che riprende i classici "mostri" della letteratura, del cinema e delle leggende ribaltandone un po' i luoghi comuni visto che in realtà la maggior parte sono dei bontemponi.
Il quartetto protagonista è scoppiettante e la sigla è una di quelle che ha fatto storia. Pure "Report", la trasmissione di RAI 3, l'ha usata in sottofondo per un servizio. XD
Ho letto qualche anno fa che c'è anche una serie degli anni 60. Da noi sicuramente o quasi inedita visto che da come lessi di quelle in bianco e nero ne arrivò solo una (persino i primi episodi di Sally la maga ho letto non essere stati presi o trasmessi visto che non erano a colori).
Strano che ci sia solo una recensione visto che questa serie gode ancora di grande fama.

Cosa c'è di meglio per un bambino spaventato dai mostri di un anime che gli consenta di ridere a crepapelle delle sue paure? Nulla! Ecco con che spirito guardavo "carletto" quando ero bimbo. Anime semplice, ingenuo, perfetto per il target a cui era indirizzato. Credo che gli autori fossero gli stessi di Doraemon e, in un certo senso, carletto somiglia molto come struttura all'anime del gatto-robot. E' ad ogni modo uno di quei cartoni (come si chiamavano allora) che fece epoca. Per quanto sia infantile lo trovo ancora così simpatico da non perdermelo assolutamente quando lo ritrovo per caso in qualche circuito TV locale...