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tetraktys

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
Prima di iniziare, non spenderò una parola sul riassumere la trama. Ci pensa già il sito.

Sono passati ormai ben cinque anni dalla primissima volta in cui vidi questa serie. Cinque anni e tanta acqua sotto i ponti per un giovane che alla parola "anime" associava solamente prodotti come "FullMetal Alchemist" e analoghe opere shonen. Trame piene zeppe di scazzottate intrise di power-up dell'ultimo minuto... capaci sempre di tenerti con gli occhi incollati sullo schermo, come si suol dire. Pertanto, potreste osare immaginare come poteva essere solleticata la mia immaginazione di minorenne prossimo alla maggiore età di fronte al genere scolastico-sentimentale. Non c'è che dire... un'accoppiata che spara scintille, per via di ambientazione, possibili trame e così via. Un genere che un bravo autore sa sfruttare in modo tale da evocare in qualsiasi spettatore una forte immedesimazione, una forte presa. Eh sì, in fondo, a scuola ci siamo andati tutti. Tutti ci siamo presi almeno una cottarella per il compagno o compagna di classe. Se non tutti, un insieme di certo non ristretto ha avuto i propri traumi e sfide da superare.

Ed è proprio da qui che posso cominciare a scrivere la parte cruciale della mia seconda recensione di quest'opera con un bel po' di anni di distanza. Con tante opere viste e lette. E di conseguenza una certa maturazione che si distacca dall'urlare "fallimento" in ogni riga come in passato.
Ma procediamo con ordine.

Innanzitutto, odio le recensioni che cercano di dilungarsi eccessivamente solo per riempire spazio sul foglietto virtuale (come sembrerebbe stia facendo anch'io, ma vi prego di avere pazienza). Perciò vi rispondo direttamente: "Dovete vederlo?" "No", la mia risposta è un secco, chiaro e più che convinto no.
Se siete tipi da risposta breve, molto probabilmente non starete più leggendo. Se invece siete sempre dello stesso stampo di sopra, ma volete almeno un perché, seppur spicciolo... vi invito a fidarvi. Non vi perdete nulla. Ve lo consiglia un tizio che questa serie se l'è vista masochisticamente tre volte. E che ha letto il manga (tra poco ci arrivo).
Se ciò ancora non basta, continuo. Principalmente, cosa non funziona in quest'opera? Molto probabilmente il fatto che non conduca ad alcuna fine: sì, insomma, non ha un finale. La storia non si conclude. Masamune-kun non ha la sua vendetta. I misteri presentati all'inizio non sono per nulla risolti. E la serie si tronca su ciò che non rappresenta nemmeno un quinto del suo corrispettivo cartaceo. "E va bene, tetraktys, è un anime promo, ce ne sono tanti. Ma almeno il plot è carino?"
Ritornando al discorso del genere, certamente la storia di un ragazzo obeso che dimagrisce, per potersi vendicare un giorno dei torti subiti, costituisce una di quelle storie tipo che colpiscono sempre il grande pubblico. Il perdente che, con un obiettivo chiaro in mente, dopo tanti sacrifici e tempo, arriva alla meta agognata. A chi non piace una storia di questo genere, se fatta bene?
E cosa dire sull'elemento vendetta? A chi non piace la vendetta? Seppur nascosta sotto veli di etica e un po' di ipocrisia?
C'è anche un po' di bildungsroman, c'è il triangoletto amoroso tra protagonisti (in realtà è un quadrato, ma qui non arriverete mai a scoprirlo), ci sono i soliti eventi scolastici nipponici. Insomma, c'è un bel po' di tutto quello che solitamente piace.

Dunque, perché non guardarlo? Il perché purtroppo può rappresentare un'autentica etichetta con cui raggruppare la stragrande maggioranza degli anime prodotti dall'inizio di questo XXI secolo. Sostanzialmente, la sciocca decisione artistica dei creativi nel declinare le proprie opere come successione di cliché e cose già viste, anziché cercare di creare qualcosa di originale. Il perché non lo si faccia è svariato: mancanza di talento (il meno probabile, a mio parere), pigrizia, paura, poco tempo e chissà cos'altro minano le basi di quelle opere che potenzialmente potrebbero entrare nel "cult".
Tra queste, certamente, si può annoverare "Masamune-kun's Revenge". Una storia che, a differenza di quanto suggerisca il titolo, non racconta di vendetta. Ma il come l'amore sia la forza motrice della crescita, non solo come gioia ma anche come sofferenza. Come questo sentimento faccia scaturire in noi esseri umani una forza interiore in grado di farci cambiare. Di mantenere in noi un ricordo, nonostante anni e anni. Plasmando la forma del nostro io futuro in funzione solo di essa.
"Masamune-kun's Revenge" racconta questo in realtà. O meglio, dovrebbe raccontare questo. E se nel manga ciò in alcuni momenti riesce a manifestarsi, qui non è nemmeno lontanamente accennato.


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esseci

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Ahimè, ci ho provato fino alla fine a cercare qualche aspetto che facesse virare il giudizio almeno sul sufficiente... purtroppo non ce l'ho fatta.

"Masamune-kun no Revenge" parte con una buona idea: il protagonista Masamune vuole "vendicarsi" di Aki Adagaki perché, quando erano piccoli, lei lo aveva non solo rifiutato, ma anche umiliato per il suo aspetto goffo e grasso. E così, dopo essersi trasformato, crescendo, in un bel ragazzo alto, magro, muscoloso e popolare, a scuola tenta l'impossibile: riuscire a conquistare la bella Aki, che nel frattempo rifiuta e ha rifiutato qualsiasi spasimante si parasse davanti a lei, per poi vendicarsi del rifiuto patito rendendole il cosiddetto "pan per focaccia".
E gli elementi per sviluppare una trama sulla scorta di "Kaguya-sama" ci sono: i due iniziano una serie di scaramucce in cui lui le tenta tutte per assaltarla e lei comincia a vacillare, dando segnali di cedimento alle goffe avances di Masamune. Nella prima metà gli episodi sono incentrati sulla "mission impossible" di lui, poi, dall'introduzione di Neko e fino alla fine, la trama si sfalda e vira sul demenziale/assurdo, e così da commedia diventa una banale rom-com, perché Masamune passa dal vendicarsi all'innamorarsi della sua aguzzina.

Ovviamente, il tema del "bullismo" contro le persone grasse, goffe e introverse è solo un pretesto per sviluppare il sentimento della rivalsa: ci sono parecchi flashback nel passato tra Aki e Masamune ma sempre ripetitivi sulle stesse scene, e non c'è nulla di approfondimento psicologico né di Masamune né di Aki sulla sua misantropia avverso qualsiasi essere di sesso maschile osi avvicinarsi. Così alla fine Aki risulta la classica tsundere monodimensionale noiosa e ripetitiva, al pari degli episodi che spesso sembrano autoconclusivi.
Su Masamune evito di esagerare: è solo un protagonista con poco mordente, vanesio e narciso, trasformatosi da brutto anatroccolo a cigno solo per vendicarsi di Aki... un po' pochino, affinché possa rappresentare la colonna portante della serie. L'unica occasione in cui sembra più vero è nelle interazioni con Neko, soprattutto nella parte in cui si confronta con lei sui sentimenti... tuttavia anche la scelta narrativa di spiegare le motivazioni per cui Neko correva dietro a Masamune fa letteralmente cascare le... braccia!
Evito ogni commento sull'ultimo personaggio introdotto nel finale della serie, per rinvigorire la serie e generare qualche ulteriore gag... pessimo.

Il cosiddetto finale aperto rappresenta il minore dei mali, visto che la serie manga è andata avanti fino oltre la pubblicazione dell'anime.
E alla fine cosa resta? Ben poco: puro intrattenimento, leggero, a tratti divertente ma anche tanto noioso, ripetitivo, demenziale e... vuoto. Un peccato, nessuna introspezione, se non quella di Neko, che però poi si dissolve nel nulla con le assurde motivazioni addotte a Masamune sulle motivazioni sottese alla sua infatuazione... E poi Aki che avrebbe un debole per i ragazzi grassottelli...
Parte grafica senza lodi e qualche infamia, parte musicale non degna di particolare menzione... un vero peccato.


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Felpato12

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Scoperta per puro caso, "Masamune-kun no Revenge", si è rivelata un'opera molto ambigua, e dico così perché ci sono molte cose positive e altrettante negative. Ma andiamo con ordine.

La trama è sicuramente uno dei punti forti, o meglio, il suo inizio lo è. Masamune che da piccolo era in sovrappeso conosce una ragazza di nome Adagaki Aki di cui si innamora e da cui viene brutalmente scaricato. Ferito nell'animo, il piccolo Makabe decide di cambiare totalmente, inizia quindi ad allenarsi duramente e a mangiare sano, diventando così entro il secondo anno delle superiori un vero 'figo', che piace a tutte le ragazze della scuola. E il suo scopo è uno soltanto, vendicarsi di Adagaki Aki, che frequenta lo stesso istituto ma in una sezione diversa dalla sua. A mio avviso, l'innesto della storia è veramente avvincente, siccome tratta temi molto delicati come il bullismo e il riscatto personale, ma purtroppo quest'opera figlia del suo tempo si trova a cadere nei soliti cliché di questi shounen sentimentali, e quindi ecco che la protagonista ci viene presentata come una tipica tsundere che odia tutti i ragazzi, mentre Makabe, che doveva solo vendicarsi, finisce per innamorarsi veramente della sua rivale. Per non parlare della solita vacanza estiva tutti insieme appassionatamente e il festival di fine anno, durante il quale accade qualsiasi cosa; tutte cose che mi hanno ricordato "Toradora!" Ma su questo posso anche passarci sopra, dato che sono cose che amo, ahimè, alla follia.

Un altro "problema" è che, appartenendo alla categoria harem, la linea che separa quest'opera anime da un hentai è molto molto sottile, e chi l'ha vista capisce a cosa mi riferisco. Ma questo non lo definirei neanche un problema, dato che nessuno qui disdegna niente.

Infine arriviamo alla conclusione, la vera nota dolente dell'opera, il finale aperto. Finale che non soddisfa le aspettative del pubblico, ma ancora peggio non le soddisferà mai, dato che, nonostante il finale aperto che lascia mille dubbi, non verrà mai pubblicata una seconda stagione (molto probabilmente). Da ignorante, direi che la scelta è stata quindi molto azzardata, dato che, per sapere come finisce realmente la storia, bisogna leggere il manga.

Nonostante ciò, la reputo una buona opera, che si vede in uno, massimo due giorni. Perfetta per chi ha poco tempo libero e vuole svagarsi un po'.


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AnthonyAyanokoji

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
Durante il corso della propria vita gli esseri umani hanno sviluppato la capacità di indossare una serie di "maschere", nel tentativo di adattarsi alle richieste del rispettivo ambiente sociale.
Il protagonista, Masamune, è la chiara rappresentazione del concetto pirandelliano, in quanto le sue appariscenti fattezze esteriori celano un apparato psicologico interno molto più complesso di quanto possa sembrare. Masamune è, in realtà, un liceale ricolmo di debolezze, impacciato e non un fulmine di guerra con il gentil sesso, sebbene la sua tanto evidenziata e agognata bellezza estetica dovrebbe fungere da garante e facilitare il modo in cui entra in relazione con le ragazze. Questa è l'inequivocabile dimostrazione che, per quanto ci si possa sforzare di mettere in atto dei cambiamenti esteriori per piacere a sé stessi e agli altri, o anche per vendicarsi, come nel caso del protagonista, se allo stesso tempo l'individuo non riesce a modificare gli aspetti più intrinseci del proprio carattere, diviene tutto alquanto inutile.

"Masamune-kun no Revenge" poggia le sue fondamenta su questa sorta di vendetta, che il protagonista sta architettando nei confronti della ragazza più bella e terrificante della scuola: Aki, alias Principessa Crudele. Tralasciando la marea di stereotipi che caratterizzano la classica ragazza tsundere degli anime, Aki ha la tendenza a rifiutare nei modi più disdicevoli e umilianti possibili i ragazzi che si innamorano di lei, di conseguenza il compito di Masamune risulta essere più complicato del previsto. Farla innamorare per poi rifiutarla, esattamente come la Principessa Crudele si è comportata a suo tempo con il povero Masamune. In effetti, l'evento scatenante, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e trasformato il protagonista in un ragazzo che, se mangia giusto qualcosina in più rispetto alla sua dieta abituale, si auto-impone decine e decine di addominali o piegamenti, è riconducibile all'infanzia, quando è stato bullizzato a causa del suo peso, a tal punto da essere soprannominato ironicamente "Maialotto" dai suoi compagni. Questi particolari eventi possono giocare un ruolo fondamentale nella vita di un individuo, anche se non vanno interpretati sempre in maniera negativa, infatti Masamune stesso rappresenta chi c l'ha fatta con le proprie forze, non si è piegato agli orribili giudizi degli altri, a testa bassa ha iniziato a volere, desiderare fortemente dei cambiamenti e con tanto sacrificio è riuscito nell'impresa.
Durante l'attuazione della sua vendetta, le decisioni di Masamune vengono influenzate da molteplici personaggi, in particolare da Yoshino, la quale, similmente al protagonista, indossa ogni giorno la maschera della dolce e ingenua ragazza, tuttavia sotto quel velo di innocenza si nasconde un profondo cinismo e un così spiccato interesse per la rivalsa del protagonista, da spingerla ad aiutarlo nel suo piano, nonostante sia molto legata alla Principessa Crudele.

Il comparto grafico rende piuttosto bene, le animazioni sono sempre fluide e il character design promosso a pieni voti, anche se la versione corpulenta di Masamune, seppur abbastanza fedele ai disegni del manga, è molto scialba, poco curata nei lineamenti, sembra un ragazzo completamente diverso rispetto a quello attuale.
Delle OST, molto energica la opening "Wagamama Mirror Heart" di Ayaka Ohashi rispetto ad un ending leggermente più piatta, "Elemental World" di ChouCho; promosso anche il doppiaggio, troppo divertenti i monologhi interiori del protagonista con tutte le sue paranoie, le manie di grandezza e soprattutto il panico totale quando qualche ragazza si avvicina.

Trarre delle conclusioni sull'anime non è così semplice, perché vige un buon equilibrio tra gli aspetti positivi e quelli negativi: l'idea della vendetta è sicuramente originale e all'inizio attira e incuriosisce molto lo spettatore, in particolare su come Masamune potrebbe giocare le proprie carte con la Principessa Crudele, tuttavia si tratta di piccoli momenti, pochi attimi, in quanto, nella maggior parte delle occasioni, i due vengono ripetutamente interrotti da altri personaggi o dall'avvenimento di specifici eventi non troppo coinvolgenti. In altre parole, si tratta di un anime che avrebbe dovuto avere tre, massimo quattro episodi complessivi, perché tutto il resto, sia i nuovi personaggi come Neko o Kanetsugu sia gli ultimi archi narrativi, non funziona per niente. La prevedibilità degli eventi, con l'aggiunta di alcune scene ecchi evitabili, rendono il tutto più monotono e noioso.
Non c'è alcun dubbio, d'altro canto, che il tema del bullismo venga affrontato abbastanza bene, infatti, sebbene siano passati ben otto anni da quelle spiacevoli vicende, Masamune sembra ancora risentirne in termini psicologici; magari, osservando il suo comportamento ossessivo nei confronti del cibo e della forma fisica, verrebbe da pensare che sia un tantino esagerato, potrebbe anche strappare un sorriso quando inizia a fare addominali perché ha mangiato di più, ma è lecito ricordare che sono proprio il cibo e la forma fisica i principali nemici del protagonista durante il periodo infantile e soprattutto la causa dello scherno da parte dei suoi compagni. Dunque, è meglio riflettere per bene prima di esprimere la propria opinione su dei particolari comportamenti, perché quello che per noi all'apparenza può risultare banale potrebbe essere importante o significativo per qualcun altro.

È consigliata la visione dell'anime, perché c'è un'interessante armonia tra i momenti divertenti e quelli più profondi, dove vengono affrontate le tematiche principali; inoltre, se siete interessati a sapere come va a finire questa commedia romantica, dovreste leggere il manga, del quale sono stati adattati solo i primi sette volumi, trenta capitoli sui quarantanove complessivi. Difficilmente verrà realizzata una seconda e conclusiva stagione, dato che oramai sono passati più di tre anni dall'uscita della prima.
Il mio voto è 6,5.


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Kotaibushi

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
È un anime che purtroppo si rivela essere abbastanza deludente: nonostante le discrete premesse iniziali, l'opera non riesce a mantenersi sugli stessi livelli, per poi cadere sul finale.

Anche per me il momento del "tracollo" della serie è avvenuto con l'inserimento del personaggio di Neko, fino ad allora era filato tutto abbastanza liscio e la visione risultava più che gradevole, ma da quel momento si sono rimescolate le carte in tavola, e purtroppo non per il meglio, la storia prende una piega troppo scontata e banale, e personalmente svanisce buona parte delle buone impressioni che mi ero fatto fino ad allora. L'opera si rende ancora più pesante (quasi inguardabile) con l'ingresso in scena di Kanetsugu, a parer mio scelta che affossa definitivamente l'intero l'anime, e che lo trascina nel ridicolo e nella noia più totale fino alla propria deludente conclusione.
Sul fronte personaggi, sicuramente il meglio riuscito è il protagonista, l'unico che riceve un serio background e che trascina l'opera, mentre per il resto si rivelano essere tutti abbastanza standardizzati e senza grosse particolarità, ma comunque nel complesso adatti alla storia.

È un anime che purtroppo reputo insufficiente, nonostante un buon inizio la storia si perde mano a mano, fino ad arrivare a un finale aperto poco riuscito.

Voto finale: 5


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Soghe

Episodi visti: 10/12 --- Voto 5
Comincio la mia recensione premettendo che non ho ancora terminato la visione dell'anime, tuttavia penso che i dieci episodi visti siano sufficienti per poter dare un giudizio.

Le premesse erano buone: la trama non era la solita scontata, in fin dei conti Makabe aveva delle buone motivazioni per cercare la vendetta e anche un background migliore rispetto ai protagonisti di molti altri anime harem; inoltre, anche il continuo rincorrersi di Aki e il protagonista era inizialmente un leitmotiv che teneva viva la curiosità e l'attenzione.
Ad un certo punto, tuttavia, la trama si è fatta abbastanza scontata e piatta, in particolare dal momento in cui è stato introdotto il personaggio di Fujinomiya Neko. Da questo momento l'anime è diventato uguale a tanti altri: Aki la classica tsundere che si innervosisce per i comportamenti appiccicosi di Neko con Masamune, che si trova sempre in imbarazzo. Una volta, poi, scoperte la motivazione per cui Neko è innamorata del protagonista, mi è un po' caduto il palco sotto i piedi.
Questo anime come trama e situazioni potrebbe essere considerato quasi una brutta copia di Nisekoi, dove almeno, nonostante la staticità abbastanza esasperante della trama, relazioni sentimentali decisamente più complesse fanno nascere una certa curiosità in chi lo guarda.
Una delle poche note positive è rappresentata dal personaggio di Koiwai Yoshino: stuzzica la curiosità dello spettatore che vorrebbe sapere di più sulla sua personalità e la sua storia. Inoltre, il fatto che, nonostante sia la guardia del corpo di Aki, si allei con Masamune per far tornare con i piedi per terra la sua principale è un elemento di originalità rispetto ad anime dello stesso genere.


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VinMur92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
E' arrivato il momento che io mi arrabbi recensendo un anime...

Ho subito apprezzato sin dalle prime puntate quest'opera, l'idea di base è ottima e i personaggi sono abbastanza godibili, persino il protagonista (a differenza di tutti gli anime dal 2010 in su che hanno come protagonisti dei beoti frigidi).
Inutile discutere delle prime otto puntate, sono godibili nonostante l'idea di base, ovvero la vendetta, pian piano va scemando. Fin lì quest'anime per me era un 8 pieno, la puntata 8 ha raggiunto picchi assurdi, arrivando a considerarla una puntata da 9,5... ma arrivano le ultime quattro puntate. Si aggiunge un personaggio pressoché inutile, si aggiungono dubbi e perplessità fino alla penultima puntata, tanto da capire che non ci sarebbe stata una spiegazione per nulla. Ho trovato le puntate 9, 10 e 11 di una lentezza e noia estrema, l'anime stava filando così bene che si sarebbe potuto chiudere tutte le vicende con quelle restanti quattro puntate... allora la domanda mi sorge spontanea: "Gli autori degli anime sono tutti degli idioti patentati che vogliono far finire ogni anime di me*da oppure è tutta una manovra per spingere la gente a leggere il manga?" Mi spiace, cari autori, ma se mi rovinate così un'opera, la voglia di leggere il manga è pressoché nulla. L'ultima puntata, nonostante il cliché, si è comportata decisamente bene, ma è inutile dirvi che il finale è totalmente aperto, non dà spiegazioni di nessun tipo e non lascia neanche immaginare la storia come potrebbe continuare a svolgersi.

Delusione totale, stavo davvero apprezzando quest'opera.

Il seguente paragrafo contiene spoiler

All'inizio ho fatto il tifo per i due protagonisti, per l'appunto Aki e Masamune, ma, con l'andazzo che ha preso nelle ultime puntate, ho sinceramente sperato che ad Aki venisse spezzato il cuore da Gasau (o come si chiama, non ricordo) e Masamune finisse con Neko, che ho particolarmente apprezzato come personaggio, ma solo per questa prima stagione. Non so perché, ma qualcosa mi dice che finirà con la Master, e onestamente mi sentirei abbastanza soddisfatto. Leggerò solo le ultime puntate del manga solo per vedere se le mie aspettative siano realizzate.

Detto questo, consiglio questo anime solo se si ha l'intenzione di continuare il manga, perché personalmente mi ha lasciato un vuoto assurdo, dalla puntata 9 in poi è come se non fosse accaduto nulla.

L'OAV è inutile, non guardatelo. Avevano la possibilità di chiudere l'opera e l'hanno sprecata con delle mini-storie inutili ai fini della trama.


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Yondaime

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
"Masamune- kun's Revenge" è quel tipo di anime simpatico ma allo stesso tempo con un significato nascosto nella storia. Infatti trovo che sia un anime in grado di rispecchiare in parte ciò che può accadere nella vita reale: a tutti nella vita capiterà di dover affrontare un evento che porterà a un cambiamento nel nostro essere.

In questo caso si tratta di un ragazzo che per il suo aspetto fisico viene respinto dalla ragazza di cui si è innamorato (mi limiterò a una descrizione blanda della trama, così da non incappare in eventuali spoiler) e 'bullizzato' da coetanei e non; questo porterà Masamune ad affrontare il suo aspetto fisico e il suo carattere, così da potersi vendicare con tutti quelli che lo hanno 'bullizzato', ma soprattutto a vendicarsi dalla ragazza che lo ha respinto in passato.
Questa è la parte simpatica della trama, ovvero una vendetta difficile da ottenere e a tratti divertente per le scene comiche presenti al suo interno. Mentre il lato profondo lo si può osservare proprio negli atteggiamenti di Masamune, che in virtù della respinta e del bullismo si è impegnato per migliorare e mantenere questi miglioramenti.

E' un anime che offre anche una discreta qualità nelle sue OST, senza contare che la opening è veramente eccezionale. Buoni anche i disegni e la caratterizzazione dei personaggi.

Anime sicuramente consigliato per passare qualche momento di tranquillità ma anche di riflessione.


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Epoqueh

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Non so voi, ma a me, personalmente, è piaciuto.
Sì, non è ottimo come qualsiasi altro anime, però la trama ha un grande stile. Naturalmente il finale è solo un finale di fine stagione, dato che ci sarà la seconda stagione. Ha i suoi pro e contro, gli ultimi quattro episodi non hanno un senso compiuto, perché appaiono personaggi che non c'entrano proprio nulla. E poi, come fai a rifiutare quello che è successo con la Fujinomiya? E' impossibile.
Potevano fare molto di più, ma spero che nella seconda stagione tutte le carte vengano scoperte e messe in tavola. Son pronta per la seconda stagione!

P.S. L'opening è stupenda!


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Nikkanii

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Che dire, è stato un po' diverso da come me lo aspettavo. La trama è molto bella, però questa "vendetta" in questa prima stagione non l'ho vista. Lo consiglierei? Diciamo di sì.
I personaggi mi son piaciuti moltissimo. Partendo dalla nostra preferita, Aki Adagaki: un caratterino niente male, rifiuta chiunque, dice le cose in faccia senza giri di parole, gelosa, ma in fondo timida, innamorata, sincera. La mia seconda preferita è stata Yoshino Koiwai, perché, dai, è troppo tenera. Al terzo posto, non può che esserci lui, Masamune Makabe, un po' imbranato, ma è questo che ci piace di lui, no? A seguire, Kojūrō Shuri: che dire di lui? Mi piace come personaggio e basta. Infine Neko Fujinomiya: non so, non mi è piaciuto il comportamento iniziale, però è molto tenera, ha il cuore sincero.
La grafica mi piace molto, è ben curata. Gli episodi non annoiano, almeno per come la vedo io.
Il voto per me è un 7,5. Poteva andare molto meglio, come prima stagione.

<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>

Sembrava che Adagaki si fosse un po' avvicinata a Masamune, ma all'improvviso c'è stata nuovamente freddezza. Quando Masamune ha detto "Maialotto", nell'episodio 9, mi aspettavo che lei reagisse in modo diverso, che collegasse un po' di cose, e che lo scoprisse, invece non ne hanno più parlato. Con l'arrivo di Kanetsugu, ho iniziato a non capire più nulla, perché Adagaki pensava che lui fosse il "Maialotto", cioè Masamune. A questo punto la cosa iniziava a farsi interessante, pensavo che ci sarebbe stato, non so, qualcosa che facesse nascere la scintilla, e dare la possibilità a Masamune di vendicarsi. E so già che la seconda stagione parlerà sicuramente di questo, perché in fondo è abbastanza ovvio, però il finale davvero non mi è piaciuto. Non è un vero e proprio finale, ma, per quanto mi riguarda, non mi è piaciuto, per colpa della recita. Poi in "Masamune-kun's Revenge" le cose sono andate diversamente, però... non c'entrava nulla, è stata una cosa messa a caso, e non ne capisco il motivo. Con l'arrivo di Kanetsugu, comunque, le cose si sarebbero fatte più avvincenti, una lotta per il cuore della Principessa Crudele, e invece... E invece niente.
Aspetterò con ansia la nuova stagione, perché voglio proprio vedere se aggiungono altre parti inutili all'anime. La recita è stata bella, è stato bello lo svolgimento e la piega che ha preso, gli episodi non hanno annoiato. Però, mi aspettavo altro, semplicemente.

Utente70577

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Utente70577

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
"Masamune-kun no Revenge", traducibile nella nostra lingua senza nessun tradimento come "La vendetta di Masamune", è un anime prodotto nel 2017. Esso narra la storia personale di un giovane giapponese diciassettenne, bello, muscoloso, magro, tonico e qualsiasi altro aggettivo possibilmente associabile al concetto di bellezza; non solo, ma anche diligente e studioso, e per nulla vanitoso e pienamente amichevole, persino di ottima famiglia, insomma un vero e proprio perfetto esemplare di ragazzo che potrebbe far perdere la testa a qualsiasi ragazzina alla ricerca dell'amore eterno. Peccato che egli nasconda un segreto: da piccolo era obeso, cosa che lo segnerà a vita, non a causa dei maltrattamenti che ricevette dai bulli vicino alla sua casa ma dal rifiuto e poi disprezzo avuto da una bambina di cui lui si era innamorato e a cui si era dichiarato. Questo episodio lo porterà a cambiare completamente il suo fisico, nonché il lato psicologico del suo essere, solo per compiere una vendetta verso quella bambina oramai divenuta ragazza, facendola innamorare di lui, per poi spezzarle il cuore lasciandola...

Descritta così, e forse anche in modo un po' più scarno, si potrebbe pensare che finalmente l'industria d'animazione giapponese, da quel lontano 1995 in cui venne prodotto "Neon Genesis Evangelion", sia riuscita a dare al mondo un nuovo cartone animato strutturato attraverso la tecnica della narrativa introspettiva, trattando tematiche sociali piuttosto gravose come l'accettazione di sé stessi (giungendone alla comprensione attraverso un percorso che si presuppone dovrebbe essere l'intera durata della storia), l'emarginazione sociale (attraverso Masamune stesso grazie alla sua paura di non piacere agli altri, ma anche attraverso un altro personaggio, cioè Neko) e altre tematiche derivanti da queste due principali, che sarebbero dovuti essere i perni sui quali doveva ruotare la storia.
Sarebbero? Sì, poiché nulla di tutto questo si può trovare in quest'opera. Infatti quello che ho appena descritto è, secondo la mia opinione, come doveva essere l'anime o, meglio, come doveva essere portato avanti. E invece? Come è realmente? Null'altro che un quasi squallido prodotto commerciale d'intrattenimento.

Non voglio fare la parte del cattivo recensore che, lievemente deluso dall'opera da recensire, esagera il suo giudizio negativo, non facendo risaltare neanche un lato meritevole, ma sono stufo di dover essere "gentile" con un'opera solo perché c'è stato un lavoro dietro.
"Masamune-kun's Revenge" è semplicemente deludente anche per i fanatici degli anime scolastici con qualche elemento "ecchi", infatti, se avrete la voglia di vederlo fino alla fine, non lamentatevi se poi rimarrete delusi dal finale. Cos'ha che non va? Beh, iniziamo con lo stroncare le difese altrui sul fatto che il finale non è definitivo ma solo di stagione, poiché potrei prontamente rispondere che su questo ci arrivo anch'io, e sicuramente molti altri che se ne sono, giustamente a parer mio, lamentati. Il problema non consiste nel finale in sé e per sé, ma quale piega la storia prende, specificando che il problema è relativo alle ultime quattro puntate, con l'aggiunta di personaggi insulsi inutili alla trama e pienamente stereotipati. Alla fine l'idea di vendetta scompare come sottile nebbia, facendoci ritrovare solo con un'ennesima storia di triangolo amoroso, con un po' di odio per condire meglio il tutto.

Consiglio quest'anime? No. Punto e basta. Non fate come me, non sperate in qualcosa di nuovo dai Giapponesi, in fondo avrei dovuto capirlo... si può mai fare un anime con profondità utilizzando quei disegni? Scaricate pure la vostra curiosità altrove. Se volete sapere se guarderò la seconda stagione a ottobre, la risposta è sì, ma solo per ottenere il diritto di finirlo di criticare.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Quando un anime presenta un finale aperto molto spesso tendiamo a dimenticare il suo legame con il manga da cui trae origine. In realtà anche la dicitura "finale aperto" è da considerare come sbagliata, in quanto l'ultimo episodio di una serie in realtà è solo la conclusione del particolare arco a cui stiamo assistendo e non dell'intera storia; se il manga è ancora in corso o è molto lungo, come si può pensare che in dodici episodi si possa riassumere tutto e aggiungere un qualcosa che ancora non esiste? Quindi, o smettiamo di vedere trasposizioni parziali o ci premuriamo di leggere prima il manga in questione (e buona fortuna a chi volesse provare a seguire questa strada!) o ci abituiamo all'idea e cominciamo ad esprimere giudizi basandoci solo su ciò che abbiamo visto e non su quello che "ci sarebbe piaciuto vedere".
In realtà nemmeno io amo troppo questa impostazione: poteva andar bene negli anni novanta quando il numero degli episodi era comunque molto corposo, e attendere un po' per una seconda serie non era un grosso problema; ma dodici episodi sono davvero pochi, e ciò danneggia quei titoli che si dimostrano essere "piacevoli ma non memorabili". Ed è proprio questo il caso di questo "Masamune-kun's Revenge": devo dire che mi sono divertito molto a vederlo e, francamente, mi piacerebbe molto sapere come va a finire; però temo fortemente che nel momento in cui la seconda stagione sarà resa disponibile (se mai lo sarà, ma questo è un altro discorso) non ricorderò più molto della sua prima parte, e non so se avrò voglia di riguardarmelo dall'inizio. Se poi le stagioni sono più di due, il problema si riproporrà ogni volta, e rivedersi tutto diverrà un'operazione sempre più lunga e fastidiosa.
Questa discutibile impostazione, però, non è stata adottata solo per questo anime, ma è diventata, ormai, una costante nel mondo dell'animazione giapponese; per cui sfogare la propria frustrazione su "Masamune-kun's Revenge" significa scaricargli addosso delle colpe che non sono dell'anime in sé ma di tutto il sistema nel suo complesso. E non è giusto.

Ma veniamo all'anime: Masamune è un bambino obeso e viziato che, a causa del suo aspetto e del suo carattere, viene preso di mira dai bulletti del quartiere. L'incontro con la piccola Aki rappresenta un momento importante della sua infanzia: la graziosissima bambina lo difende dai bulli e comincia a passare con lui sempre più tempo. Aki, però, non è esattamente la ragazzina dolce e gentile tipica degli anime: il suo carattere è rude e sprezzante. Anche lei finirà per maltrattare il piccolo Masamune, fino ad arrivare a rifiutarlo quando lui decide di dichiararsi (se ve lo state chiedendo... sì, sono ancora bambini).
Il rifiuto ricevuto aprirà nel cuore del ragazzo una ferita dolorosissima; grazie ad essa, però, imparerà cos'è la determinazione e darà alla sua vita uno scopo: quello di vendicarsi.
Passano diversi anni: Masamune grazie a una dieta ferrea e tanto sport è dimagrito e ha messo su un fisico invidiabile. Grazie al suo bell'aspetto diventa subito popolarissimo tra le ragazze del suo nuovo liceo; ma il suo obiettivo è rimasto sempre lo stesso: la vendetta. Il suo piano prevede di far innamorare Aki per poi rifiutarla in malo modo; ma a causa dell'isolamento che si è imposto per ritrovare la sua forma fisica non vede la ragazza da molto tempo. Quando la ritrova si accorge subito che mettere a frutto le sue intenzioni non sarà affatto facile: Aki, infatti, viene soprannominata dai suoi compagni come "la principessa crudele", in quanto odia gli uomini e rifiuta bruscamente tutti coloro che "osano" dichiararsi.

Prima di cominciare l'analisi credo sia importante dare un consiglio a chiunque decida di cominciare la visione di questa serie: saltate la sigla iniziale. Da subito e per tutti gli episodi, compreso l'ultimo. Non che sia brutta: il brano scelto, anzi, è anche piuttosto orecchiabile. Se vi dico di saltarla è perché, inspiegabilmente, contiene un elevato numero di fastidiosissimi spoiler. E non credo vogliate farvi il fegato amaro per questo.
Sigla a parte, devo dire che questo "Masamune-kun's Revenge" si è rivelato un ottimo titolo: si tratta senz'altro di un'opera leggera e senza grandi pretese, ma contiene anche elementi dotati di una certa profondità.
Prendiamo, ad esempio, la caratterizzazione psicologica del protagonista: è davvero così irrealistica? Personaggi del genere sono plausibili solo in opere di fantasia? Secondo me no. Se escludiamo le esagerazioni necessarie per portare a compimento il progetto comico previsto dalla trama, Masamune come personaggio è credibilissimo. Personalmente credo che incarni il sogno ricorrente di chi è vittima di bullismo in giovane età: migliorare nel fisico e nel carattere e dar pan per focaccia a chi lo maltratta. La cosa che mi ha impressionato di più è che la trasformazione di Masamune è solo esteriore: la sua vera natura non è affatto cambiata, ma viene soltanto nascosta e sostituita da un'altra apparente più adatta ai suoi scopi; nei momenti più importanti, però, la sua vera indole non tarderà a venir fuori e finirà per diventare un importante elemento di contrasto per i suoi bellicosi propositi. E anche questo, a mio avviso, è una caratteristica comportamentale molto realistica.
Anche la componente comica dell'anime è decisamente apprezzabile. In particolare ho gradito la riproposizione di due temi che ho sempre amato nelle commedie scolastiche: i battibecchi di coppia e la componente gelosia. Anche qui, purtroppo, non vengono sfruttati al massimo, ma, quando fanno la loro comparsa, la godibilità dell'anime subisce un'evidente impennata. Aki, poi, da perfida tsundere qual è, si presta benissimo alla causa.

Veniamo agli aspetti negativi.
In primo luogo l'anime presenta troppi alti e bassi. Anche questo, a mio avviso, è un altro effetto negativo dello sminuzzamento in tante serie da dodici episodi della trasposizione di un manga: che una storia conosca dei momenti di pausa tra un'accelerata e l'altra è cosa abbastanza normale e frequente; ma, se la serie è breve, la loro presenza si avverte maggiormente ed è piuttosto fastidiosa, specie se le parti più noiose sono collocate in quei punti in cui invece lo spettatore si aspetta qualcosa di più rispetto alla norma (gli ultimi episodi, per intenderci).
A questo aggiungerei che il peso eccessivo che le cotte infantili hanno sull'esistenza di un individuo è sempre stato per me motivo di critica, e quindi lo è anche in questo caso. Qui, poi, certi voltafaccia in nome di un amore che si provava da bambini sembrano azzerare del tutto ciò che era successo in precedenza, e ciò mi è sembrato abbastanza inverosimile.

Riassumendo pro e contro, credo che "Masamune-kun's Revenge" sia davvero un ottimo titolo, divertente e con diversi spunti di riflessione; una vera manna per chi ama questo tipo di anime. Ho, invece, molti dubbi sulle sue possibilità di successo nel lungo periodo, almeno nella sua forma animata: come dicevo sopra, il passare del tempo offusca i ricordi e quest'opera non è talmente accattivante da generare attese febbrili per un seguito. Ma, dovendomi basare solo su quanto visto in questi dodici episodi, il mio giudizio non può essere che positivo; se poi si vuole continuare a seguire la storia in modo decente, l'esperienza ci insegna che è meglio attivarsi per procurarsi il manga. Se me ne daranno la possibilità, io lo farò.


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Valeeeeh.dm

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Da bambino il povero Makabe Masamune era alquanto in sovrappeso e per questo era preso di mira dai bulli. L'unico suo punto di riferimento era la sua amica, Aki Adagaki, che, dopo aver ricevuto la dichiarazione del protagonista, decide di abbandonarlo. Dopo anni di allenamento nel fisico e nello studio, Masamune si presenta alle superiori come un ragazzo 'figo' che eccelle sia nello studio che nello sport. Determinato a vendicarsi della sua aguzzina d'infanzia, si iscrive al suo stesso liceo per trovare l'occasione di umiliarla.

La trama è molto semplice, ma assai articolata. Con l'arrivo di nuovi personaggi e di nuove verità, Masamune avrà molta più difficoltà a realizzare la sua vendetta. L'anime non ha subito cali.
Graficamente è molto curato, le musiche sono carine e orecchiabili. I personaggi sono molto originali e ognuno ha un carattere che lo differenzia dagli altri. I personaggi che incuriosiscono maggiormente sono sicuramente Yoshino (chiamata maestra da Masamune per la sua mente contorta e per i suoi formidabili piani per conquistare Adakagi Aki) e Neko Fujinomiya, una ragazza misteriosa che complicherà la vita di Masamune. L'unico difetto di quest'anime è che ha un finale incompleto, anche se la scena finale porta a credere che ci sarà una seconda stagione.

Consiglio quest'anime a tutti.


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SevenDJ

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
"Masamune-Kun no Revenge": un titolo carino, all'inizio, che è andato calando alla fine.
L'opera parla di un ragazzo, Makabe Masamune, che, dopo aver incontrato alle superiori la ragazza che da piccolo lo umiliò (perché era grasso e brutto, ma in seguito si impegnerà a diventare un 'fighetto'), adesso vuole farla innamorare di sé per poi umiliarla a sua volta. Inizialmente lo apprezzavo davvero tanto, trama e personaggi coesistevano soavemente e il divertimento non mancava. Le animazioni erano (e sono) fatte bene, mi sono piaciute. Ma, da un certo punto in poi, i personaggi perdono qualche caratteristica e cominciano a seguire un copione con caratteri non-umani. È vero, è solo un'opera, ma deve ugualmente intrigare e far innamorare lo spettatore sia della trama sia dei personaggi. Questo aspetto viene frantumato verso la fine, per poi esplodere nel finale.

<b>Attenzione: il seguente paragrafo contiene spoiler</b>

La sua vendetta invade troppo la sua vita, così tanto da farlo sembrare, come ho già detto, un semplice oggetto. In pochi sarebbero riusciti a scampare alla tentazione di Neko. Questo aspetto lo accusa anche il protagonista, ma solo in qualche frase, perché poi non se ne cura più di tanto.

<b>Fine parte contenente spoiler</b>

L'opening e l'ending mi piacciono davvero tanto, ma non bastano quelle a salvare un anime.
Peccato, poteva essere davvero bello.

Opening: 9
Animazioni: 8
Trama: 7
Personaggi: 7
Ending: 7,5
Voto totale: 7,5


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Toshi92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Nonostante l'elemento vendetta, cioè lui che vuole conquistare lei solo per scaricarla e vendicarsi di quando è stato scaricato in passato, l'anime prende subito i binari del classico shonen sentimentale.
Dicevamo l'elemento vendetta: praticamente il nostro protagonista Masamune da piccolo era un ragazzino grassoccio che andava dietro a una sua amica d'infanzia. Un giorno si dichiara, però viene brutalmente respinto per via del suo aspetto. Da quel giorno si metterà a dieta ferrea e inizierà ad andare in palestra per sviluppare un fisico scultoreo. Tutto questo perché in futuro vuole rincontrare la sua amica che lo scaricò e fare altrettanto. Nel frattempo la sua cotta d'infanzia, Adagaki Aki, è diventata la principessa crudele della scuola, bellissima e inarrivabile. Chiunque prova a farle la corte viene scaricato in maniera umiliante. Quindi l'impresa del nostro Masamune sarà tutt'altro che facile, nonostante adesso sia di bell'aspetto.
Tutte queste fantastiche premesse vanno subito un po' a farsi benedire. Perché fin dai primi episodi l'anime prenderà la strada di lui che fa la corte a lei in svariati modi, anche divertenti, e lei che si comporterà da classica ragazza tsundere (e, credetemi, odio tantissimo dover usare questo termine).

L'elemento vendetta, la famosa vendetta titolo dell'anime, si ritroverà ad essere un aspetto marginale dell'opera. Nonostante verrà sempre tirata fuori come motivazione delle azioni del protagonista. Quello che voglio dire è che l'anime funzionerebbe benissimo anche senza. Anche se Masamune va dietro ad Adagaki solo perché è la più bella della scuola e il suo ego smisurato lo porta a provare l'impresa impossibile. Perché in fondo sono anche divertenti le varie strategie che Masamune utilizzerà per farla innamorare, dalla sua fissazione per l'aspetto fisico, dalle sue letture di shojo romantici per trovare l'ispirazione. Ed è anche interessante il fatto che in uno shonen romantico vediamo il protagonista che si impegna così tanto per conquistare il cuore di una ragazza, invece di trovarci il classico harem attorno a lui a cui cerca di sfuggire per poi dover fare una scelta alla fine. Ma anche questo aspetto viene un po' disatteso dal fatto che il nostro protagonista ha la sua lista di pretendenti.

In definitiva "Masamune-kun no Revenge" rimane uno shonen sentimentale abbastanza classico nella media, che non riesce a brillare di originalità come magari ci si poteva aspettare. Ma comunque non cade mai nel mediocre.


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Joey il Padrino

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
“Masamune-kun’s Revenge” (“La vendetta di Masamune”), anime della stagione invernale 2017 prodotto dallo studio Silver Link e tratto dall’omonimo manga, è stato purtroppo l’ennesima commedia scolastica decisamente sottotono rispetto alle aspettative. Altalenante, questo credo sia l’aggettivo che meglio rappresenti questa serie: un anime che purtroppo mostra enormi limiti sia di trama che di comparto grafico, ma procediamo con ordine.

La trama narra di tal Makabe Masamune, giovane liceale vittima in tenera età di numerosi scherzi da parte dei bulli e da parte di Aki Adagaki a causa del suo fisico paffuto, che dopo molti anni di allenamenti è riuscito a perdere peso e diventare un bel ragazzo. Il motivo dietro tutto questo impegno è presto detto: la vendetta. La sua intenzione infatti è far innamorare di sé la giovane, bella e fredda Aki che, quando erano piccoli, si divertiva a chiamarlo Maialotto, con l’intenzione di restituirle il favore, mollandola e vendicandosi così delle angherie passate subite.

La trama, seppur non troppo originale nelle premesse, riesce ad attirare lo spettatore, in particolare grazie a un primo episodio spassoso ed esilarante. Purtroppo, con il proseguire della storia, anziché esserci uno sviluppo della trama, si susseguiranno un’enorme carrellata di episodi autoconclusivi, con l’introduzione progressiva di numerosi personaggi evitabili, e con una trama che fino alla fine non decollerà, complice un finale anche apertissimo, lasciando alla fine solo la fastidiosa sensazione di aver perso del tempo. I personaggi risultano alquanto deludenti, molti comprimari sono solo abbozzati e comunque sono tutti stereotipi già ampiamente visti e stravisti (abbiamo la loli, la sportiva, il ragazzo dalla sessualità ambigua ecc.), alcuni personaggi sono totalmente inutili ai fini della trama; le uniche eccezioni restano proprio i due protagonisti: Aki, pur non brillando per originalità, sa rendersi odiosamente memorabile, Makabe, invece, è l’unico personaggio a dare la parvenza di una psicologia ben delineata, con un cinismo e uno spirito critico che più volte mi ha fatto sorridere, e con un obbiettivo ben preciso (cioè vendicarsi della sua ex-aguzzina). Sull’aspetto commedia si trovano i maggiori punti di forza della serie: alcune battute sono davvero efficaci, e spesso sono l’unica forza portante in episodi che altrimenti sarebbero sterili e noiosi. Altra nota negativa, invece, va fatta sull’enorme uso (o meglio abuso) di cliché del genere più che evitabili, che abbassano ulteriormente il livello della serie.
Il comparto grafico dell’anime è alquanto deludente, con discreti fondali ma personaggi, linee e oggetti spesso poco dettagliati e non molto curati; le OST, purtroppo, sono quasi inesistenti, e comunque di poco impatto; bene invece le opening e le ending, calzanti e decisamente a tema.

Concludendo, “Masamune-kun’s Revenge” è il classico anime commedia scolastica senza arte né parte, che cerca davvero troppo poco di essere originale e cade spesso e volentieri in cliché del genere di cui, nel 2017, proprio non se ne sente più il bisogno; soffre inoltre di un comparto audio ma anche grafico alquanto scadente che rendono, a conti fatti, la serie davvero mediocre. Consiglio la visione solo agli appassionati del genere commedia ecchi-scolastico, però non aspettatevi granché, resterete abbastanza delusi, soprattutto viste le premesse ben diverse del trailer. L’unica mia speranza resta una potenziale seconda stagione, visto il finale apertissimo, che potrebbe o risollevare una serie fin qui sottotono o affossarla completamente, vedremo.


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Subject-0709

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Terribile.
La trama poteva avere spunti interessanti, soprattutto se si fossero mischiati toni più seri a quelli da commedia, ma a conti fatti non è stata proprio sviluppata: nessun progresso, nessuna evoluzione dei personaggi, che rimangono statici nella loro idiozia. Si rimane ad aspettare un qualcosa che non arriva: l'introduzione di Gasou poteva essere un buon ingrediente, ma alla fine serve solo a illudere lo spettatore.
Il protagonista è così stupido, che non sai se stare dalla sua parte o sperare che fallisca: senza carattere, tenta nei modi peggiori l'approccio con lei, senza strappare nemmeno una risata (nel caso fosse stato questo l'intento). I personaggi secondari introdotti a metà stagione sono ancora più ridicoli, cercano di difendere la "purezza" di Adagaki per delle motivazioni assurde e non aggiungono niente di nuovo o interessante al noioso scorrere degli eventi. Un po' più interessante la parte su Neko, che sembra l'unica con un briciolo di cervello: alla fine si arriva quasi a tifare per lei, ma anche no, visto che si ritroverebbe accanto quello scemo del protagonista.
Finale ovviamente inesistente.