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esseci

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Dal titolo di questa serie, "Kimi ga Nozomu Eien" (tradotto come "L'eternità che desideri"), ero portato a pensare che si trattasse di un anime "impegnato/impegnativo": titolo molto poetico che, letto senza conoscere alcunché della storia da cui è tratto, potrebbe indurre lo spettatore a immaginare chissà che cosa...

Con mia sorpresa, ho scoperto che l'anime è tratto da un videogioco visual novel del 2001 dello studio âge. Dopo qualche esperienza analoga (anime tratti da videogiochi) non propriamente positiva, tra le quali annovero "School Days" (che presenta qualche somiglianza soprattutto nell'incipit con l'opera in recensione - mi riferisco a triangolo/poligono/poliedro amoroso), ero diventato scettico sulla visione, temendo di visionare una storia "superficiale" con personaggi molto caratterizzati e spesso inverosimili, senza tridimensionalità, per assecondare le route del gioco, o con evidenti buchi di trama dovuti alla non conoscenza del videogioco stesso, che lascia lo spettatore un po' interdetto su premesse, svolgimento e conclusione (se prevista), come ad esempio da ultimo "NieR:Automata Ver1.1a" (che comunque reputo un anime positivo).

Nonostante l'origine non canonica (da manga o light novel), "L'eternità che desideri" non mi ha deluso, anzi, al netto di alcuni cliché e deja-vu tipici del genere e con un comparto tecnico che risente pesantemente dello stile in voga all'epoca (alludo al chara design con quei visi e occhi definibili appartenenti al genere "moe", che con l'evoluzione di oggi non fa gridare al "miracolo"), con animazioni tutto sommato neanche tanto fluide e tendenti al legnoso, sfondi e dettagli un po' approssimativi e colori un po' spenti e poco contrastati.

La trama mi ha invece ricordato la parte finale di un manga che ho letto tempo fa e successivo di parecchi anni a "L'eternità che desideri". Alludo a "Domestic Girlfriend" di Key Sasuga, dal quale è stata tratta una serie anime che tuttavia riguarda solo la prima parte del manga.

Questo anime inizia come una classica rom-com scolastica, ma già al secondo episodio introduce un plot twist che trasforma l'opera in altro, un dramma con sfumature psicologiche molto cupo in cui i personaggi, il cui destino risulta intrecciato fin dai tempi delle scuole superiori, si ritrovano giovani adulti alle prese con le questioni irrisolte della loro gioventù.

È difficile scrivere di quest'opera senza fare qualche accenno alla trama. Per evitare la tagliola della censura dello spoiler, posso solo scrivere che la storia è rivolta a un pubblico maturo più di quanto si possa ipotizzare dall'andamento dei primi due episodi: narra di giovani ventenni e amici (due ragazzi e due ragazze con intrecci sentimentali) che, a causa di una tragedia che colpirà una delle due ragazze, si ritrovano a fare i conti con le loro illusioni, aspettative, sentimenti (anche celati), sensi di colpa, rimpianti, rimorsi, la soddisfazione nella realizzazione professionale e personale, i timori e le incertezze sul futuro, e non da ultimo la sofferenza della malattia (il coma causato da un incidente).

Alcuni di questi temi sarebbero raggruppabili nel classico filone del cosiddetto "coming of age", visto con gli occhi di coloro che, superata la fase dell'adolescenza, fanno i conti con la disillusione, un po' come "Welcome to the NHK". Ma il tema principale è rappresentato dalla parte sentimentale, che tuttavia non è trattata come al solito con gli impacci, equivoci infiniti, incomprensioni puerili, imbarazzi e balbettamenti, fughe ridicole dalle situazioni più ostiche, quando si tratta di gestire i rapporti con l'altro sesso, ecc.

Il quid novi (non così atipico per le serie di quel periodo...) è rappresentato dal "realismo" più concreto con cui la serie affronta le interazioni sentimentali tra i personaggi coinvolti: non mancano scene di nudo e di sesso (non siamo a livelli di hentai o ecchi spinto), baci appassionati, ma anche pochi "fronzoli" nelle modalità con cui si formano le coppie.
Una "fisicità" cui non ero più abituato nelle serie più recenti dello stesso genere, in cui ho riscontrato sempre una grande attenzione al momento dell'innamoramento (e a tutte le relative "pippe" mentali), ma poco o nulla alla relazione intesa nella sua interezza e complessità. Sarà anche perché in questa serie i personaggi sono giovani adulti e non "bambini" cresciuti solo fisicamente...

"L'eternità che desideri", pur con uno stile un po' melodrammatico in diversi frangenti, si sforza di narrare le relazioni umane a tutti i livelli, andando a scavare nell'ego dei personaggi e mostrandoceli in tutta la loro fragilità, contraddizioni, egoismo. Altro che amore puro e farfalle nello stomaco: lo spettatore assisterà alla fastidiosa e poco edificante epifania del "dark side of the moon" dell'animo umano, soprattutto quando la vita ti pone di fronte alla cruda realtà della sofferenza più dolorosa, in apparenza senza via di uscita e dalla quale sembra non essere possibile trovare una soluzione, sprofondando in una sorta di downward spiral dalla quale sembra impossibile risalire.

Non posso non dedicare qualche riga ai tre personaggi principali e in particolar modo a Takayuki Narumi, l'oggetto del desiderio delle due amiche Haruka Suzumya e Mitsuki Hayase. Osservando l'irritante indecisione con cui, per la quasi totalità della serie, non riesce a compiere una scelta sensata (e non alludo solo a quale delle due ragazze intende dedicare esclusivamente la sua attenzione, ma anche alla recita che fa per il bene di Haruka, pur sapendo di ferire continuamente Mitsuki, risulta prima facie indifendibile sotto ogni punto di vista...
Eppure, sotto l'apparente espressione di "baka" totale, nella sua profonda e odiosa fragilità ci si rende conto di quanto risulti "umano" e di quanto dovesse ancora "crescere" dopo il trauma vissuto e di cui si attribuisce perennemente la responsabilità, comportandosi sempre in ogni circostanza come se dovesse espiare la propria colpa e chiedere perdono.

Stesso discorso per Mitsuki, che in apparenza è l'amica "senza scrupoli" che approfitta dell'assenza forzata di Haruka per coronare il suo sogno, che tuttavia diventa il suo calvario emotivo fino alla distruzione del proprio ego. Psicologicamente molto fragile e dipendente da Takayuki fino al parossismo, sotto la iniziale maschera di ragazza solare, popolare e carina, è consapevole che il suo comportamento non sarebbe stato ritenuto giustificabile dall'amica e, avendo rinunciato per l'amato alla propria realizzazione nello sport, prova in tutti i modi, anche egoisticamente e possessivamente, a legare a sé Takayuki, negando, in primis a sé stessa, l'accettazione della realtà. Ma si apprezza il suo senso di responsabilità e il suo grande amore, che offre con uno spirito di sacrificio quasi commovente nella sua resilienza e determinazione. Nella relazione divenuta "tossica" tra i due e sulla "farsa" con l'amica inferma si possono vedere metaforicamente tante situazioni che abbiamo visto o vissuto nella vita reale.

Haruka resta il personaggio più "puro" e "ingenuo" ma anche piatto, almeno fino a quando non le verrà rappresentata la verità da colei che le è stata più vicina durante la malattia (la sorella minore Akane) e che ha sopportato la "farsa" dopo il "risveglio" non solo dal coma ma come allegoria del passaggio dalla fanciullezza all'età adulta. E in questo passaggio dimostra la caparbia forza di volontà di inseguire il suo sogno, sebbene "macchiato" dal fallimento affettivo adolescenziale...

Ho citato anche la sorella di Haruka, Akane. Sebbene inizialmente possa sembrare la solita ragazzina un po' sopra le righe per il suo modo estroverso e diretto di comportarsi, che vive di riflesso il dramma che colpisce la sorella maggiore e che si dimostra molto dura con Takayuki e Mitsuki, durante tutta la serie riceve una bella evoluzione in positivo del carattere, tanto da apparire ai miei occhi come il probabile miglior personaggio: la comprensione e il perdono verso Takayuki e la consapevolezza di sé e degli altri che dimostra di aver acquisito a seguito della vicenda vissuta la rendono la persona più matura e bilanciata, senza perdere di vista i suoi obiettivi (la scuola e diventare un asso sportivo del nuoto).

"L'eternità che desideri" rappresenta un affresco piuttosto cupo e un po' pessimista (recte "realista") sulle relazioni umane e sugli accadimenti che la vita costringe ad affrontare. Non bisogna farsi ingannare dal finale apparentemente positivo per tutti dopo i tormenti interiori che tutti i personaggi hanno vissuto.

I fotogrammi finali dimostrano, in una weltanschauung di stampo leopardiano, come il destino e le debolezze umane siano in grado di distruggere ciò che era il vero leit motiv della serie: il legame di amicizia tra i quattro ragazzi durante il periodo delle scuole superiori, ben rappresentato dalla fotografia che a più riprese si vede nei vari episodi e che ritrae felici e sorridenti Takayuki, Haruka, Mitsuki e Shinji (il ragazzo amico del primo e il personaggio meno approfondito) in un momento di grande spensieratezza, quando la vita sembra ancora non pretendere l'assunzione delle responsabilità e dei doveri dell'età matura...

Il senso finale di questa serie sorpresa potrebbe essere riassunto mirabilmente da un passo di una notissima canzone dell'altrettanto famoso cantautore italiano: "E la vita continua anche senza di noi/Che siamo lontani ormai/Da tutte quelle situazioni che ci univano/Da tutte quelle piccole emozioni che bastavano/Da tutte quelle situazioni che non tornano mai/Perché col tempo cambia tutto, lo sai/E cambiamo anche noi".

Alla fine si comprende che "L'eternità che desideri" tanto agognata e sognata nell'adolescenza (il giuramento tra Takayuki e Haruka) non esiste... e certe "scelte" possono costare tantissimo e non si può più tornare indietro.
Nella vita arriva sempre un momento in cui ci si trova davanti a un bivio e bisogna scegliere. E si realizza che la vita continua, con o senza le persone con cui si sono condivisi momenti felici e significativi, e che in fondo si soffre ma non si muore per amore.

Malinconico, amaro, nostalgico, poetico.


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CippyWolf

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
"Kimi ga Nozomu Eien" è una serie composta da quattordici episodi, nata dalla trasposizione della omonima visual novel, di genere drammatico e romantico.

La trama ci presenta inizialmente il classico triangolo amoroso, fra i banchi di scuola, che in breve tempo si evolverà in una storia più struggente e complessa, fattore che risulta il suo più grande pregio e punto di forza. Tale exploit gli permetterà di distanziarsi e, per quanto mi riguarda, ritagliarsi, nel novero di serie con tematiche adulte di genere romantico, un cantuccio indelebile, specialmente per il suo taglio decisamente atroce, e pungente, sul lato emotivo e emozionale.
Da segnalare che, nonostante tale drammatizzazione degli eventi, la serie cercherà di ricavare dei piccoli spezzoni di vita quotidiana, per cercare di alleggerire, almeno in poca parte, la visione con brevi scenette pseudo-comiche, che però lasciano il tempo che trovano e che, personalmente, non ho particolarmente apprezzato, trovandole perlopiù forzate e di ben poco spessore e rilevanza, ai fini dell'economia dell'intera opera.

Tale macchia indelebile, nella mia memoria, è in gran parte dovuta ai suoi personaggi e alle traversie che passeranno, in una spirale di dolore sentimentale e psicologico frutto dell'egoismo e egocentrismo del suo protagonista. La loro psicologia, in generale, sarà abbastanza delineata e comprensibile, anche se ben poco condivisibile nel loro agire, perché dettato dalla disperazione, che spesso le debolezze insite in ognuno di loro, causate in parte a fin di trama, e in parte per contornare il tutto, con un manto di dramma e struggimento, li porterà a fare, per colpire sempre più duramente lo spettatore.

Tale circolo di debolezza e sofferenza, che porta i nostri personaggi sempre più nel fondo del gorgo della disperazione, è dato in gran parte dalla struttura narrativa data all'opera nativa di questa serie, che "costringe" il protagonista, più o meno faticosamente, a tenere il piede in due e/o più scarpe, fattore che, personalmente, ha reso in parte lacerante la visione di quest'opera.
Il protagonista sembra una trasfigurazione dell'uomo squalificato, che solo in apparenza sembra gentile e accomodante verso gli altri, ma dove, al contrario, insito dentro al proprio essere, non c'è che un abisso di puro egoismo, e che, pur di debellare la propria frustrazione e debolezza, non si farà scrupoli nel far soffrire e creare tensioni nella quasi totalità del cast dei personaggi. In tal modo, essendo fulcro della gran parte dell'agire della narrazione, porterà anche il resto del cast a evolvere la propria psiche e il proprio agire sempre più in basso, raggiungendo nuove vette di tormenti.

La grafica è figlia dei suoi tempi - personalmente tendo a non farmi influenzare dal passare del tempo -, quindi non posso che giudicarla abbastanza positivamente, tenendo conto degli standard dell'epoca e delle piccole, e non infrequenti sbavature che connotavano quei tempi, che personalmente giudico perdonabili e di non così grande rilievo, ai fini della fruizione dell'opera.

Il comparto sonoro sarà anch'esso all'altezza delle aspettative, riuscendo a ben accompagnare la visione della serie, specialmente i silenzi di alcune scene, o il semplice scrosciare della pioggia, che ad un primo ascolto potranno non sembrare, ma che, alla lunga, risulteranno d'impatto e ben efficaci nel rendere il tutto ancora più d'impatto.
Ho trovato apprezzabile anche la performance dei seiyuu, che sono riusciti a ben connotare e caricare d'emozioni i dialoghi dei vari personaggi, facendo risaltare l'angoscia e la drammaticità di alcuni momenti, come l'apatia, l'indifferenza e il distaccamento di altre scene.

In definitiva, "Kimi ga Nozomu Eien" può essere considerato un decalogo di come non ci si dovrebbe comportare, dentro una relazione amorosa, se non si vuole portare la propria metà amorosa a un lento stillicidio di drammi e sofferenze; personalmente, ho provato grande empatia verso l'intero cast, nel condividere la loro sofferenza, la loro caparbietà e tenacia, rispetto alle difficoltà che la vita ci presenta, in situazioni di estremo dolore e patimento.


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Nagisa98

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8,5
“Kimi ga Nozomu Eien” (“L’eternità che tu desideri”) è un anime di quattordici episodi realizzato nel 2003 dallo studio Fantasia. L’opera è tratta dall’omonima visual novel sviluppata dalla software house Âge ed è diretta da Tetsuya Watanabe.

La trama vede come protagonista Takayuki Narumi, liceale al terzo anno di studi che si diverte a trascorrere il suo tempo libero con gli amici Shinji e Mitsuki. Quest’ultima, un giorno, gli presenta la sua migliore amica Haruka, la quale dopo poco tempo si dichiara al ragazzo. Takayuki accetta essenzialmente per dovere nei confronti di Mitsuki, ma col tempo i due diventano una coppia affiatata; tuttavia, un tragico avvenimento sconvolgerà le vite dei quattro giovani per sempre.

“Kimi ga Nozomu Eien” comincia come la più classica delle commedie scolastiche, eppure il suo vero volto, nonché fulcro della narrazione, compare solamente verso la fine della seconda puntata. L’opera si rivela dunque più adulta di quello che potrebbe sembrare dando un’occhiata alla locandina, sia nei temi trattati che nello sviluppo dei personaggi.

Tra i primi si annovera la grande forza necessaria per il superamento di un tragico evento, il quale potrebbe bloccare per sempre la vita di un individuo: l’anime ci mostra quanto sia importante andare avanti, e quanto sia essenziale in questo momento avere accanto una persona che ci aiuti nel momento del bisogno. È altresì presente la nostalgia che ci tiene costantemente ancorati al passato, a cui si guarda sempre con una certa malinconia e con la consapevolezza che i bei tempi ormai andati non torneranno più.

Avvolti in questa spirale di sentimenti sono tutti i personaggi principali, i quali godono di un’ottima caratterizzazione. L’anime ci pone di fronte alla continua insicurezza e indecisione del nostro protagonista, oppure ai profondi sensi di colpa provati da Mitsuki, combattuta tra il suo vero amore e l’amicizia nei confronti di Haruka. Di rilievo anche due figure all’apparenza marginali: da un lato abbiamo Shinji, estraneo alle vicende ma in realtà coinvolto quanto gli altri; dall’altro abbiamo Akane, ragazzina impulsiva delusa da tutti quelli che un tempo ammirava.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, il character design rispecchia i canoni del genere, pur essendo molto più grazioso e meno esagerato di quello di altre opere sue contemporanee. Disegni e animazioni non possono definirsi di ottima qualità, viste le sbavature spesso presenti; tuttavia in giro si vede molto di peggio. La colonna sonora contiene qualche traccia di spicco, mentre tra le due sigle ho apprezzato l’opening in particolare.

Tirando le somme, “Kimi ga Nozomu Eien” è un’opera con una trama e dei personaggi ben costruiti, che sicuramente si distingue da molte altre serie tratte da visual novel di tipo dating sim. La sua più grande pecca è costituita, a mio avviso, dalle scene “comiche” che hanno per protagoniste l’irritante Ayu e la sua collega Mayu. Per il resto, un anime non eccelso ma comunque di valore.


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filod'arianna

Episodi visti: 14/14 --- Voto 7,5
E' un'opera che ho trovato piuttosto pesante, seppur la visione dei quattordici episodi sia stata senza intoppi, perciò nell'insieme lo ritengo un buon anime.
I personaggi su cui ruota la vicenda sono inizialmente studenti liceali: Takayuki, che è il protagonista, sarà parte di un triangolo amoroso con Haruka e Mitsuki, due amiche entrambe interessate a lui. Con una delle due inizierà una relazione anche grazie all'aiuto dell'altra, la quale in realtà nasconde i suoi sentimenti per non ostacolare l'amica. A causa di un evento tragico le cose subiranno risvolti drammatici per tutti e tre, e l'evoluzione degli eventi coprirà l'arco di tre anni da quando inizia il tutto: infatti, nonostante l'anime inizi come genere scolastico, si girerà in slice of life nei primissimi episodi.
La drammaticità generale del tutto verrà spezzata di tanto in tanto da simpatici siparietti che si creano con le colleghe di Takayuki.

Non ho percepito grossa empatia per alcun personaggio, sinceramente, pur se, come detto sopra, ho seguito l'anime senza interruzioni o noia; non mi sono sentita partecipe in modo particolare, a parte qualche doverosa lacrima nei momenti più intensi. La storia ad ogni modo l'ho trovata piuttosto originale, certamente significativa.
Takyuki l'ho trovato un personaggio non di particolare calibro e caratterizzazione, le due figure femminili sono agli antipodi come caratteristiche, una timida, ingenua e di carattere positivo, mentre l'amica che nasconde i suoi sentimenti avrà una caratterizzazione più elaborata, sfaccettata e complessa e certamente offre maggior presa rispetto all'altra.

Grafica e animazione non mi colpiscono in modo particolare, tutto nella norma, direi. Anche la colonna sonora e le sigle senza infamia né lode.


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Eversor

Episodi visti: 14/14 --- Voto 9
"Kimi ga Nozomu Eien" è una serie del 2003, un bel po' di tempo fa, ormai. Tuttavia, nonostante il trascorrere degli anni, si è dimostrato un anime veramente interessante e coinvolgente. Un'opera sentimentale con una tonalità fortemente drammatica. Uno stile che, per certi versi, mi ha ricordato molto "Clannad", con un inizio molto leggero, ambientato alle scuole superiori, e un successivo risvolto maturo...
Ed è proprio in questo che va il merito di "Kimi ga Nozomu Eien", ovvero costruire una storia adattabile a tutte le fasce di età, in cui i protagonisti crescono con il passare degli episodi, maturando non solo fisicamente, ma anche caratterialmente. Un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé stessi, dove non c'è spazio per la prevedibilità.

La storia incomincia nel più classico dei modi: a scuola. Un gruppo di quattro studenti (due ragazze e due ragazzi) che si preparano ad affrontare il loro ultimo anno del liceo. Cosa riserverà loro il futuro? Quali scelte compiere dopo la scuola? Pare tutto così lontano e distante... Futuro! Nessuno ci pensa mai veramente.
Takayuki Narumi, il protagonista, riceve la dichiarazione della timida Haruka Suzumiya, spinta a confessare i propri sentimenti dall'amica Mitsuki Hayase (a sua volta segretamente innamorata del ragazzo). All'inizio pare un po' titubante nell'accettare, forse maggiormente interessato all'altra compagna, ma, alla fine, decide di accettare i sentimenti di Haruka. Escono insieme e, nonostante qualche errore iniziale, imparano presto ad accettarsi l'un l'altro nel migliore dei modi.
Il destino sembra felice e solare nei loro confronti, ma, come ho specificato, "sembra". Ci vuole veramente poco a sconvolgere quella felicità, soprattutto se un incidente porterà via loro qualcosa di veramente caro...

Come già ricordato all'inizio, credo che la forza di quest'anime sia proprio l'esordio ingannevole e il successivo rivolgimento. Chiunque era pronto a gustarsi una bella commedia sentimentale scolastica, si prepari a qualcosa di più. Una storia ben più matura, con personaggi leggermente più grandi dei soliti standard, ma ancora desiderosi di crescere. I protagonisti non risultano affatto completi, anzi, manifestano qualche piccola imperfezione che, con somma gioia, verrà corretta nel corso delle puntate. Narumi, il protagonista, possiede una natura docile e gentile, ma anche ingenua. Di fatto non cambia molto rispetto ai soliti protagonisti, almeno all'inizio. Episodio dopo episodio, però, riuscirà a correggere queste sue imperfezioni, errore dopo errore.
Haruka non mi sta poi molto simpatica: una fanciulla timida e, onestamente, piuttosto piatta in quanto a caratura psicologica. I successivi sviluppi la costringeranno a riconsiderare le proprie caratteristiche, ma fino a un certo punto. Ben diversa, insomma, da Mitsuki (mio personaggio preferito), costretta a vedersi soffiare il ragazzo amato dalla sua migliore amica. Un contrasto di interessi tra amicizia e amore, che la roderà per tutta la serie. A differenza del solito, però, verrà trattata con maggiore durezza: un salto nel mondo della felicità, e poi eccola precipitare nella disperazione. Sarà proprio questa sua continua sofferenza e la forza che ci mette per superarla che, per quanto mi riguarda, ci avvicina maggiormente a lei.
La storia è ben strutturata, sebbene presenti qualche piccola forzatura. Fino alla fine non si riuscirà mai a capire quale strada prenderà la vicenda e, quando si avrà un'idea chiara, non si potrà che rimanere commossi.

La grafica non è il massimo, ma credo sia necessario tenere in considerazione l'età della serie... insomma, è pur sempre un'opera del 2003. Nonostante ciò il doppiaggio non è affatto male e anche la colonna sonora dimostra una notevole capacità nel coinvolgere lo spettatore.
La regia dimostra di aver svolto un lavoro più che eccellente nel creare una storia coinvolgente in tutte le sue quattordici puntate. Ogni secondo è un passo avanti verso la fine della serie, ma non ci si può fermare. Ho divorato tale anime in un sol boccone, senza risultare appesantito dai toni piuttosto cupi, alle volte, e drammatici.
Il finale è la ciliegina sulla torta, e conclude nel migliore dei modi tutta la vicenda. Non proprio un lieto fine, ma, d'altra parte, sarebbe stato troppo estraneo al contesto generale della serie. "Kimi ga Nozomu Eien" si è dimostrato un anime veramente bello, capace di superare il passare degli anni e mantenere la sua forza emotiva.

Voto finale: 9


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Kida_10

Episodi visti: 14/14 --- Voto 10
"Kimi ga Nozomu Eien", tradotto letteralmente "L'eternità che tu desideri", è una serie della stagione autunnale 2003 composta da quattordici episodi di durata canonica, tratta dall'omonima visual novel prodotta da âge nel 2001.

Haruka Suzumiya è una ragazza timida e impacciata, quando, sospinta e incoraggiata dalla migliore amica Mitsuki Hayase, riesce a confessare il proprio amore a Takayuki Narumi. Nonostante quest'ultimo sia attratto più da Hayase che da Haruka, decide comunque di darle una possibilità, e in poco tempo finisce per innamorarsi perdutamente di lei. Purtroppo la loro storia avrà vita breve, perché Haruka sarà vittima di un incidente che la terrà in coma per tre anni, e al suo risveglio il mondo non sarà più come lo ricordava.

Una storia semplice ma di grande impatto, in grado con la sua dolcezza di solleticare le corde dell'animo e di emozionare come poche altre opere sono state in grado di fare. La trama si sviluppa decisamente bene, il colpo di scena non manca, il ritmo è quello giusto, la narrazione fluida ed efficace. I personaggi e la loro caratterizzazione sono uno dei maggiori punti di forza dell'opera, in quanto essi, oltre che coinvolgere e appassionare lo spettatore, si comportano in maniera realistica e credibile. Le loro reazioni, i comportamenti, i pensieri e persino le paranoie sono completamente giustificate, hanno una ragion d'essere e sono condivisibili.
"Kimi ga Nozomu Eien" tratta una situazione triste, tocca delle tematiche più mature di quanto si potrebbe pensare guardando solamente la copertina, e lo fa in maniera sublime, senza troppe esagerazioni, ma riuscendo comunque a creare delle atmosfere incredibilmente drammatiche e sconfortanti.

Il comparto tecnico, seppur risenta dei limiti del periodo, si comporta ottimamente in ogni suo aspetto. Graficamente troviamo un bel design dei personaggi, delle animazioni tutto sommato fluide e godibili, e dei fondali ben dettagliati. Spettacolari sono invece i giochi di luce, perfetti per ricreare un'atmosfera delicata e suggestiva in ogni situazione. Il comparto sonoro lavora ancora meglio, proponendo delle OST particolarmente azzeccate, un doppiaggio più che adeguato e un'opening melodiosa.
Il finale è semplicemente perfetto, indipendentemente dal fatto che lo spettatore abbia simpatizzato per un personaggio piuttosto che per l'altro. E' stato inoltre prodotta una mini-serie composta da quattro episodi, chiamata "Kimi ga Nozomu Eien: Next Season", che propone un finale alternativo alla vicenda, anche se personalmente la sconsiglio.

In conclusione, "Kimi ga Nozomu Eien" è, nel suo genere, un piccolo capolavoro, in grado di coinvolgere ed emozionare, ma senza calcare troppo la mano. Un'opera profonda che non potrà lasciare indifferenti; estremamente consigliata.


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Momo♥

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
"Kimi ga Nozomu Eien": un titolo e un'opera assolutamente rispettabili.
Mitsuki, Haruka, Shinji e Takayuki sono quattro amici che frequentano il liceo. Haruka, innamorata di Takayuki, riuscirà a mettersi insieme a lui grazie all'aiuto della sua amica Mitsuki, anch'essa però innamorata dello stesso ragazzo; per fedeltà e rispetto nei confronti dell'amica, però, ha sempre tenuto nascosti i suoi sentimenti. Fino a qui la trama sembra molto chiara, anzi la storia si presenta come il solito cliché: il classico triangolo amoroso e le conseguenti e ovvie incomprensioni. Ed è qui che invece l'anime ci stupisce, e lo fa con un risvolto che difficilmente ci si potrebbe immaginare. Eventi, sentimenti, situazioni sicuramente sono rivolte a un pubblico un po' più maturo, che possa effettivamente calarsi nella psicologia dei personaggi, tutti abbastanza ben caratterizzati.
Per quanto riguarda le animazioni, non sono male, ma certamente chiunque si approcci a quest'opera nel 2014 non potrà non notare uno stile un po' più "retrò", se così si può definire. Buone le colonne sonore, carina la opening. Assolutamente consigliato a chi cerca un'opera dalla storia per così dire un po' più "impegnativa".


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Azazelo

Episodi visti: 14/14 --- Voto 9
Descrivere questo anime è relativamente semplice e al contempo è molto difficile: è un anime che solletica i buoni sentimenti ma li affronta e li piega al buonsenso, costringendo lo spettatore ad immedesimarsi nel protagonista per poterne capire a pieno le scelte.

I generi di questo anime sono sentimentale, drammatico e slice of life. Sul sentimentale e drammatico non ci sono dubbi che ci siano, ma è sullo slice of life che ruota l'architettura degli episodi e credo che l'amalgama che ne è stata fatta sia (a mio avviso) perfetta. Lo spunto della trama è il più classico dei probabili triangoli amorosi ma quasi subito lo spazio per situazioni romantiche viene preso con forza dalla componente drammatica. Da qui in poi, sensi di colpa, scelte dolorose e pugnalate al cuore saranno gli indiscussi protagonisti di questo anime.

Diventa difficile commentare questo anime senza spoilerare ma lo posso consigliare caldamente a tutti, specialmente alle persone con molta empatia, le quali potranno sentire su di loro le stesse contrastanti sensazioni provate dal protagonista ed i suoi dilemmi morali: Chi e/o cosa decide ciò che è giusto fare? Come comportarsi di fronte a determinate situazioni? Perché fare determinate scelte? Questo anime mette in risalto proprio l'incapacità di riuscire a relazionarsi con gli altri e con se stessi, al fine di poter scegliere cosa fare del proprio futuro.

Per il comparto tecnico, già tanti altri ne hanno decantato le qualità, quindi è superfluo che lo faccia anche io. Dal canto mio, ho molto apprezzato la grafica in generale mentre il comparto audio, a parte le sigle, non mi ha impressionato molto. La bgm ricorda troppo le controparti (orecchiabili) dei videogiochi di fattura nipponica, da cui oltretutto l'anime discende. Da vedere, capire e godere.


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Rygar

Episodi visti: 14/14 --- Voto 10
Quando penso a quest'opera sono rapito da una serie di ricordi e sentimenti contrastanti. Questo anime è un'esperienza unica. Non solo per ciò che è riuscito a dar vita in seguito (un sequel alternativo e una saga spin off), ma proprio per la grande bellezza sprigionata dall'intera opera.

"The eternity you desire" nasce come visual novel della âge nel 2001 e come anime della stagione autunnale 2003. Da quest'opera si svilupperà l'intera saga di "Muv Luv", e per natalità indiretta anche lo splendido anime "Muv Luv Alternative: Total Eclipse". Se penso a quanta importanza ha avuto questa serie nelle opere a venire, non posso che essere entusiasta per aver visto un simile gioiello.

Trama: il tempo della scuola superiore è solitamente il periodo in cui si formano e si consolidano le grandi amicizie e si fa esperienza dell'amore. Takayuki Narumi fa parte di un gruppo di quattro amici con cui trascorre il tempo. Due di questi amici sono ragazze; Haruka è segretamente innamorata di Takakyuki, però è troppo timida per dichiarargli i suoi sentimenti. L'amica Mitsuki, nonostante sia anch'ella innamorata di Takayuki, per sentimento d'amicizia nei confronti di Haruka, la sprona a dichiararsi all'amato, aiutandola a coronare il suo amore. Nonostante l'imbarazzo iniziale (e l'incertezza dei propri sentimenti) Takayuki accetta di fidanzarsi con Haruka. Durante il giorno del compleanno di Mitsuki, Takayuki tarda qualche minuto per fermarsi a comprare un regalo di compleanno per l'amica, tuttavia Haruka lo attendeva per un appuntamento e quegli attimi risulteranno fatali. Un'auto investe Haruka proprio quando Takayuki era assente. Takayuki piomba in un profondo stato di depressione, ritenendosi responsabile per l'accaduto. La ragazza finisce in stato di coma per tre anni. Quei tre anni cambiano tutto. La scuola è finita ed i ragazzi, ormai adulti, vivono le loro vite e sono parte del mondo del lavoro. Takayuki uscì dalla disperazione grazie al profondo amore che Mitsuki provava nei suoi confronti, ora i due sono una coppia felice, tuttavia giunge la notizia che Haruka è uscita dal coma, soffre di amnesia retrograda e per lei tutto è fermo ai tempi del liceo. La disperazione, i sensi di colpa e l'angoscia riaffiorano prepotentemente, così come i sentimenti della ragazza mai sopiti. Quale sarà il destino dei vecchi amici ora adulti?

Grafica: Essendo un'anime del 2003 la grafica risente di tutte le limitazioni tecniche del periodo. I colori potrebbero apparire un po' pallidi con i canoni attuali, però per l'epoca si può dire che è stato svolto un ottimo lavoro. Le ambientazioni sono semplici (limitate ad un contesto cittadino), però sono molto ben curate e dettagliate, le animazioni sono fluide e pulite. Splendido character design (nonostante l'onnipresenza di ahoge).

Sonoro: le musiche sono veramente belle. Opening molto dolce e carino, ending spettacolare per la sua delicatezza. Ottimi OST. Una nota positiva è il doppiaggio, perfettamente riuscito, tale da enfatizzare la tristezza e la drammaticità degli eventi. Effetti sonori nella media.

Personaggi: oltre ad una trama perfettamente strutturata, sono i personaggi a farla da padrone con un'ottima caratterizzazione. Ciascun personaggio ha le sue ragioni da difendere e i dilemmi etici non mancano. La profondità caratteriale è una caratteristica di tutti i personaggi dell'opera, parlare di personaggi secondari sembra quasi un azzardo, poiché ciascuno adempie perfettamente al suo ruolo.

Sceneggiatura: nonostante le iniziali apparenze di anime adolescenziale (a fortificare queste apparenze ci pensano anche le divise studentesche, da lavoro ed ospedaliere non proprio "realistiche"), "The eternity you desire" è focalizzato essenzialmente sul realismo, l'età adulta e la drammaticità. Si assistono quindi a scene lavorative, di vita di coppia e adulte tout court. La gestione temporale è alternata dal presente e da un passato che non passa mai per via del suo peso, delle sue responsabilità e del suo senso di colpa. I flashback sono frequenti. È un passato duro, che segna nel profondo e come tale va affrontato con maturità. I dialoghi sono ben strutturati e coerenti con l'indole dei personaggi.

Finale: il finale in "The eternity you desire" non è un happy ending globale. C'è chi piangerà dalla gioia, chi invece lo farà per la disperazione. Non è possibile rendere felici tutti e questo anime ne è la dimostrazione. Non è possibile conservare un'antica amicizia adolescenziale a causa di scelte sentimentali nette. Questo finale lo reputo perfetto sia per la sua maturità, sia per la sua completezza. Questo è un finale che indubbiamente lascia il segno.

In sintesi: "The eternity you desire" è un anime sublime. Un capolavoro, senza se e senza ma. Non è la classica commedia adolescenziale alla scoperta dell'amore. È una storia d'amore adulta con tutto ciò che ne consegue (tradimenti, gelosie, scelte dure da intraprendere, amicizie che s'incrinano ecc…), colma di maturità e tristezza nonostante non appaia dal contesto apparentemente allegro e fuori dall'ordinario. Consigliato a chiunque voglia qualcosa che non sia la solita harem comedy, ma che punti sulla sensibilità, sul sentimento e sulla maturità.


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francygaia

Episodi visti: 14/14 --- Voto 6
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

Devo dire che mi aspettavo di meglio da quest'anime. In linea generale è discreto, dal primo all'ultimo episodio, pure la grafica non è male, anche se non si capiscono in certi versi cosa vuole il protagonista. Si lascia molto abbindolare dal corpo come in tutti i ragazzi in generale.
Cioè, dopo che Haruka ha subito l'incidente, prima si sente Takayuki, che è il nome del protagonista, depresso come se la sua ragazza sia morta, invece no: lei era solo in coma; poi dopo che ha ricevuto la dichiarazione da parte della migliore amica di Haruka, Mitsuki, si mette con lei. All'inizio è un po' sconvolto, confuso e non sa cosa fare, ma appena vede spogliarsi davanti ai suoi occhi Mitsuki, ecco che si lascia andare. Quest'azione me la aspettavo un po', però credevo che almeno per poco si sarebbe sentito in colpa. Invece no, perché fin dall'inizio si vedeva che non era per niente innamorato di Haruka, infatti dopo che si sarà svegliata quest'ultima dall'incidente, Takayuki dovrà decidere con chi dovrà stare. E indovinate chi è? Non lo dico.
Forse l'autore o l'autrice non aveva fatto bene i conti.
Insomma, molti forse non saranno d'accordo con me, ma questa è una mia opinione. Forse sarò io che non ero soddisfatta perché prima di quest'anime avevo visto un altro anime molto più bello.
Riguardo al disegno devo dire che quello era molto bello, curato, caratteristico e molto articolato.
Comunque consiglio lo stesso Kimi ga Nozomu Eien perché quello che ho detto era personale, ma in linea generale è buono come anime, vale la pena di vederlo.
Do la sufficienza perché la serie è sentimentale, drammatica e per il disegno.


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Nyx

Episodi visti: 14/14 --- Voto 9
Che bello! Questo è ciò che mi son detto già alla fine del primo episodio. Partivo con la consapevolezza di trovarmi di fronte a un'opera particolare ma, strada facendo, mi sono reso conto che di similitudini con altre opere di questo genere, all'atto pratico, Kimi Ga Nozomu Eien ne offre davvero poche.
L'anime non è la classica storia d'amore, le diversità più evidenti saranno chiare andando avanti con la trama, ma già dal primo episodio ho notato dettagli narrativi nient'affatto comuni. Nascoste dietro a situazioni apparentemente già vissute c'è una caratterizzazione dei personaggi e una strutturazione di fondo per certi versi più verosimile e molto più matura di quanto visto in altre opere del medesimo genere.

La situazione che si verrà a creare è di quelle complicatissime da potere gestire, qualcosa nella quale, al solo immedesimarsi, potrebbe farci venire i brividi. Kimi ga Nozomu Eien è un anime per un'utenza piuttosto sensibile e matura; certe situazioni, per esempio, saranno meglio comprensibili e condivisibili da un telespettatore adulto, da coloro che, guardando indietro nel passato, ritrovano una serie di ricordi per i quali, per tornare a viverli o talvolta per poterli modificare, si farebbe qualsiasi cosa. Ma i ricordi e i rimpianti restano tali, il passato non si cambia e il presente va vissuto anche a costo di dolorosi compromessi.

La grafica purtroppo non rende merito alla bellezza dell'anime, non è brutta ma è abbastanza evidente che sia piuttosto "datata", soprattutto nei colori. A controbilanciare in parte questo limite possiamo trovare una soundtrack valida, prevalentemente composta da brani suonati al pianoforte che valorizzano non poco le atmosfere. Inizialmente non c'è un'ending vera e propria, le immagini corrono via sfumando insieme ai titoli di coda, quasi come stessimo guardando un film.
Seguire quest'opera è stata decisamente una bella esperienza.


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geniothebest

Episodi visti: 14/14 --- Voto 7
Kimi ga Nozomu Eien è stato uno dei primi anime che ho visto e devo dire che mi ha stupito particolarmente. Sebbene all'inizio appaia essere sempre la solita storia incentrata sul classico triangolo amoroso, dopo i primi due episodi essa viene completamente sconvolta da risvolti a dir poco tragici. Il character design a mio avviso molto ben fatto e la storia forse un po' pesante ma intrigante ne fanno un anime piacevole da visionare. Consigliato agli amanti del tragico e a coloro che cercano qualcosa di diverso dalla solita storia d'amore.


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ReiRan->--@

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Stanchi delle solite storie sentimentali a sfondo scolastico? Allora questo titolo fa per voi. Tutto inizia in modo monotono, ma non fatevi ingannare, ben presto la serie prenderà una piega del tutto inaspettata, e verrà raccontata una storia nuova e molto coinvolgente.

Dicevo, tutto inizia in modo usuale: la bella e sportiva Mitsuki Hayase cerca l’amicizia di Takayuki Narumi con l’obiettivo di fare mettere con lui la sua migliore amica, la timida e gracile Haruka Suzumiya, che ha una cotta per il ragazzo. Così si viene a creare un unito quartetto, formato dal protagonista, dalle due ragazze e dall’amico di Shinji, Taira. La vita scorre in pace e serenità, fin quando finalmente Haruka si fa coraggio e confessa il suo amore a Takayuki, il quale decide di cominciare a frequentare la sua spasimante, più per non ferire i suoi sentimenti che per reale affezione nei suoi confronti. Ma come nel più classico dei triangoli, la sensale si rende conto del tragico errore che ha compiuto nel favorire il sentimento della sua amica e comincia pentirsene, realizzando i propri veri sentimenti. Ma ecco irrompere un evento inaspettato, che stravolge gli schemi della commedia scolastica e la muta in tragedia, un evento che sconquassa tutto e ci porta in una realtà futura ben diversa, in cui tutti i rapporti interpersonali sono cambiati e i protagonisti non sono più adolescenti liceali, bensì giovani adulti che lottano per trovare il loro posto nel mondo e la pace delle proprie coscienze.

Sulla trama non posso rivelare di più, salvo incorrere in sgraditi spoiler, tuttavia non posso esimermi dal dare un giudizio di massima sul finale tanto discusso da avere indotto gli autori a creare un OVA con un epilogo alternativo; ritengo che il finale dolce-amaro sia perfetto così com’è, e qualsiasi variazione non fa che rovinare un buonissimo anime. Questo ovviamente presuppone che io abbia preso le parti di Mitsuki Hayase, eppure ammetto che è veramente difficile schierarsi, difatti vi sono momenti in cui si entra in empatia con entrambi i personaggi femminili principali.

In questo anime viene trattato il tema del senso di colpa, l’angoscia che ne deriva: i personaggi si sentono responsabili per cose che, in ultima analisi, non avrebbero potuto evitare; ma anche per pulsioni alle quali hanno ceduto, o non hanno saputo controllare, anche se avrebbero potuto. Un altro personaggio importante per la narrazione è anche quello della sorella minore di Haruka, Akane, che nella sua giovane età vede tutto in bianco e nero e non sa apprezzare le sfumature grigie dell’esistenza; ella è pronta a giudicare e non a perdonare, non capisce, soprattutto non manca di puntare il dito contro quei modelli che aveva preso a esempio e secondo i suoi stretti canoni l'hanno delusa. In definitiva è una delle fonti che più nutrono l’angoscia e i sensi di colpa.

Questo prodotto è apprezzabile da chi non ha disdegnato anime come School Days (non aspettativi il lato gore di questo anime però) e i due EF- Tales of (forse gli anime che più si avvicinano a questo titolo). Tutt’e tre non rientrano in un genere specifico, ma mischiano sapientemente sentimenti, drammaticità, con una punta di ambientazione e temi da commedia scolastica.


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npepataecozz

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Basato su una trama che non definirei banale ma nemmeno così originale, Kimi ga Nozomu Eien ha il suo punto di forza (o la sua debolezza a seconda dei punti di vista) nella caratterizzazione dei personaggi principali. Il giudizio cambierà, infatti, a seconda del grado d'interesse che la loro evoluzione emotiva riuscirà a trasferire in chi li guarda.

Takayuki è il perfetto esempio di un uomo senza un briciolo di carattere. In primis accetta di uscire con la migliore amica della ragazza che gli piace, poi finisce per innamorarsene davvero. Ciò non gli impedisce di lasciare Haruka da sola in ben due occasioni per motivi futili e un di queste si rileverà fatale. Dopo un anno passato come un perfetto ebete inizia una relazione con MItsuki; ma quando Haruka si risveglia non sa più che pesci pigliare decidendo astrattamente di tenere un comportamento che faccia felice tutti. In questa fase ricorda molto Makoto in School Days ma, mentre quest'ultimo aveva idee ben chiare su cosa desiderasse dalle donne che lo frequentavano, Takayuki tiene il piede in due scarpe senza avere alcuna idea di cosa stia veramente facendo.

Mitsuki la possiamo definire una "falsa nobile": inizialmente sostiene Haruko nascondendo i suoi sentimenti, ma poi considera il suo incidente come una nuova possibilità per avere una storia con Takayuki.
Haruko è invece il ritratto dell'ingenuità: ci mette davvero troppo tempo per capire cosa sta veramente succedendo. Sua sorella continua a vestirsi da studentessa delle medie, ma la cosa non le fa sorgere alcun sospetto.
Tutti questi limiti, però, mettono in risalto l'umanità dei personaggi: i loro difetti, le loro debolezze, le loro paure e le loro scorrettezze finiscono per farli apparire abbastanza credibili. Personalmente ritengo molto plausibili questi comportamenti, non "buonisti" ma dettati da sentimenti latenti nell'animo umano quali la gelosia, il senso di colpa, l'egoismo ecc.

In definitiva, Kimi ga Nozomu Eien è un ottimo anime di cui ho apprezzato il lato "psicologico". Consigliatissimo agli amanti del genere; per quanto riguarda gli altri dategli comunque un'occhiata, non si sa mai.


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ALUCARD80

Episodi visti: 14/14 --- Voto 10
Siamo senza dubbio di fronte a un prodotto per una fascia relativamente matura, che va dall’adolescenziale a quella adulta, ricco di sfumature caratteriali non indicate a un pubblico di giovanissimi.
Nel panorama degli anime romantici – sentimentali – drammatici, probabilmente questo è uno dei titoli di maggior rilevo e impatto emotivo, capace di coinvolgere lo spettatore attraverso lo specchio delle emozioni vissute dai protagonisti, inanellando una sequenza di situazioni in una trama classica, semplice, ben strutturata, robusta, sensibile e soprattutto realistica.
Già, “realismo” è la parola chiave per descrivere Kimi ga Nozomu Eien. Sebbene in alcuni passaggi le situazioni proposte dall’anime possano risultare leggermente forzate, osservando il quadro generale si può affermare come ogni personaggio all’interno della vicenda goda di un realismo tangibile, una profondità d’introspezione che riesce a mostrare i punti di forza dei protagonisti oltre che le loro fragilità, debolezze e paure.

Se in alcuni punti la vicenda rischia di sfiorare il surreale (sfumature sicuramente volute dai creatori dell’anime), questo non fa che alimentare il senso di drammaticità, sin dall’inizio.
Articolato in tredici episodi, sono i primi due a mescolare le carte: si gode di un inizio quasi shoujo, dai toni delicati, profumatamente romantici e adolescenziali (i protagonisti sono classici quanto stereotipati studenti giapponesi), fino a quando un evento sconcertante e drammatico non tinge la storia di toni cupi e molto pesanti, coinvolgendo una delle due protagoniste, Haruka, in un grave incidente stradale (onde evitare spoiler non proseguirò oltre).
L’impostazione ricorda tanto la più classica serie romantica Kimagure Orange Road, con un protagonista maschio, Takayuki, la sua fidanzatina, Haruka, e la loro amica del cuore, Mitsuki. L’assonanza con il più spensierato cult degli anni ottanta, visto il triangolo che si viene a creare, è d’obbligo, ma qui ci troviamo di fronte a una novella molto corta, (solo tredici puntate, come già citato) che nonostante la loro brevità riescono a dare tutte le emozioni necessarie. A dispetto di tante altre serie di genere simile, Kimi ga Nozomu Eien regala una dose massiccia di realismo e crudezza nel mostrare l’animo dei personaggi, passando per le situazioni quotidiane e rendendole vive, vere, tangibili: amicizia, sesso, rabbia, famiglia, tutti tasselli parte di un mosaico d’ottima fattura.

Anche per quanto riguarda la parte tecnica si tratta di un lavoro più che discreto: buone animazioni così come un’accattivante (ma banale) chara design, colonna sonora interessante e dialoghi molto diretti, che riescono a oltrepassare gli stereotipi.
In definitiva, una storia romantica, malinconica, dolorosa e molto dolce non priva di qualche pennellata d’ilarità per spezzare un incedere se no troppo pesante.
Animi sensibili, armatevi di fazzoletti e non perdetevi questo piccolo capolavoro!

Mich392

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Mich392

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Ottimo titolo; alcuni potrebbero sostenere che la trama cade nel banale, ma è assolutamente da precisare che è assolutamente matura e gestita davvero bene; ogni tanto è possibile vedere divertenti gag, che comunque non sciolgono la tensione creata dalle varie situazioni, e le problematiche dei personaggi.
I disegni sono adorabili, dettagliati e dai colori abbastanza dinamici.
Lo svolgimento della storia è un poco intrecciato, con un "buco temporale" che verrà riempito da alcuni flashback dei personaggi.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma Haruka nel primo episodio dimostra una timidezza pressoché irreale, il che può apparire quasi patetico, ma avviene solo nel primo episodio.
Concludendo, voglio precisare che questo non è un anime adatto a tutti, ma se siete attratti dai titoli sentimentali non potete astenervi dalla visione di questo titolo.
L'ho valutato 8 solo perché non esiste via di mezzo tra 8 e 9: personalmente gli do 8,5.


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I_can89

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Kimi ga Nozomu Eien non è la classica storia d'amore che siamo abituati a vedere o leggere, all'inizio pensai che fosse un anime leggero e divertente, ma avevo completamente frainteso...
Quest'anime ti coinvolge, e personalmente ha tenuto con il fiato sospeso e con le palpitazioni fino alla fine.
Tecnicamente è ben fatto e mi è piaciuto come sono stati fatti esprimere certi sentimenti ai personaggi, perchè non è facile riuscire a far esprimere certi sentimenti forti; anche il fatto che la storia continui negli anni mi è piaciuto perchè fa capire l'evoluzione esteriore e interiore che hanno portato certi avvenimenti (che non vi dico per non rovinare la sorpresa).
Ho dato un 8 perchè è davvero bello; personalmente le storie un po' pesantucce non mi piacciono perchè non riesco mai ad immedesimarmi in un personaggio, mentre qui sì (e mi chiedo se avrei reagito allo stesso modo del protagonista).

Sailor81

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Sailor81

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Dopo aver visto la prima puntata mi era sembrato il solito anime con 2 ragazze che amano la stessa persona, e tra l'altro con una grafica anche molto poco attraente. Volevo anche smettere di vederlo. Fortuna che ho continuato perchè l'anime si rivela tutt'altro. Ottima storia con problemi finalmente di persone più mature dei soliti scolaretti. Non dò il massimo solo per la grafica non proprio entusiasmante.

Auron

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Auron

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Un anime assolutamente consigliato per tutti gli appassionati del genere shoujo, con buoni disegni ed un egregio stile narrativo. La trama è ben articolata, con una storia che talvolta eccede troppo sulla melo-drammaticità degli eventi, ma che alla fine tiene legati allo schermo dalla prima all'ultima puntata senza annoiare.

Arcady80

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Arcady80

Episodi visti: 14/14 --- Voto 9
Serie veramente stupenda, adulta, reale, coinvolgente e mai prevedibile, scherzosa e a volte paradossale. Stupende le compagne di lavoro e le infermiere, soprattutto per il loro ruole assolutamente essenziale, spettaccolari le anticipazioni degli episodi...

Unico mia nota negativa, che non fa prendere 10 a questo anime, è la troppo forzata razionalità con la quale vengono trattati i sentimenti. In amore niente è scontato e soprattutto niente è DOVUTO. I giapponesi ancora non sono riusciti a scrivere una storia d'amore degna di tale titolo anche se in questa serie si sono sforzati e hanno inserito nel dialogo almeno una volta "Aishiteru".

Brutal

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Brutal

Episodi visti: 14/14 --- Voto 9
Il solito triangolo amoroso raccontato in maniera insolita... una storia a lieto fine anche se drammatica in se, che mi ha molto emozionato. Per fortuna non è una storia strappa lacrime, nel senso che non c'è quell'atmosfera che vi obbliga a piangere per mantenere un minimo di equilibrio mentale, ma è comunque estramemente coinvolgente...io ho fatto le 4 di notte per vedere come finiva, con sveglia alle 8 ^_^

consigliato

ale88

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ale88

Episodi visti: 14/14 --- Voto 7
L'ho vista l'estate scorsa e mi sembra strano che abbia dimenticato di commentarla :p Rimedio subito: l'anime è davvero carino, storia bella e drammatica,character design e musiche ottime... forse non sono molto daccordo per la scelta finale del protagonista, ma ovviamente è un giudizio strettamente personale. Questo non toglie il fatto che la serie non valga la pena di essere vista, anzi, è un buon anime che vi lascierà quasi sicuramente scendere qualche lacrimuccia :) Voto :7,5

helly

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helly

Episodi visti: 14/14 --- Voto 10
Bellissima serie. Inizia come un qualsiasi shoujo, ma poi tocca temi del tutto inaspettati, dramma, angoscia, frustrazione, sensi di colpa... molto bella, l'ho vista tutta d'un fiato.
E' un po noiosa l'indecisione del protagonista che fino alla fine non capisce che cosa vuole, ma il bello di quest anime è che è verosimile, cose così possono accadere e i sentimenti dei vari personaggi sono reali. Veramente una bella storia. La fine poi è molto bella nonostante tutto.

ziomatrix

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ziomatrix

Episodi visti: 14/14 --- Voto 9
Gran bella serie!! Cosa dire che già non sia stato detto a riguardo di questo anime? Non credo che sia rimasto niente però visto che ci sono vorrei dire la mia anche io ^_^ Inizialmente, come molti altri, avevo il timore che fosse il solito cartone "mielosamente" romantico invece, e per fortuna ^^' , ho dovuto ricredermi. Sono stato completamente catturato nella visione ed ho seguito con molta passione tutta la storia. Di quest'ultima ho apprezzato particolarmente il taglio adulto e realistico. Ottimo il character design e fantastiche le musiche. Una menzione particolare per le sigle, soprattutto quella finale, veramente molto belle. In conclusione ne stra-consiglio la visione a tutti.

Ciauz

PS: le anticipazioni finali di ogni episodio sono qualcosa di fenomenale!!! :D

helly

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helly

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Bellissima serie...dalla prima puntata sembra la classica storia d amore,ma a fine seconda tutto cambia e ne risulta fuori una storia intervallata da ricordi e flash back per aiutarci a comprendere meglio la situazione.il bello è che è molto realistica come situazione-certe situazioni sono un po noiose perche i personaggi sono fermi nelle loro vicende,solo alla fine danno una svolta alla loro vita e trovano il coraggio di affrontare i problemi che li tormentano.

JayD

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JayD

Episodi visti: 14/14 --- Voto 7
Bhè, se è banale questo, l'altro 90% dell'animazione giapponese è perlomeno inutile.
Una storia dove i personaggi non hanno superpoteri e quello che sembrava il solito anime sentimentale si conclude praticamente dopo una puntata e 1/2 può magari non piacere ma banale non mi sembra affatto.
Io personalmente ho apprezzato la storia a tratti anche raccontata molto bene con scene davvero toccanti.Il finale è a grandi linee il più sensato che si poteva realizzare, certo a volte sensato e scontato vanno di pari passo ma in questo caso trovo che nell'amarezza che ti lascia ci sia il senso di tutta la storia.

Rattopaz

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Rattopaz

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Forse il mio giudizio è pò condizionato dal fatto che è il mio genere preferito ma a me complessivamente è piaciuto: disegni e colonna sonora sono OK, ma la storia è molto bella e realistica, dramamtica e sentimentale, con giusto un pizzico di commedia credo ad un certo punto, anche lo spettatore si troverà quasi confuso, come il protagonista, su cosa è giusto fare o non fare e come conseguenza. Il finale potrebbe piacere se si è scelta via che ha scelto il protagonista, altrimenti, come nel mio caso, si potrebbe restare un pò delusi.

Nemodark

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Nemodark

Episodi visti: 14/14 --- Voto 7
Vi consiglio di gurdare questo Anime, nel complesso mi e' piaciuto...(ad eccezzione dell' episodi 10/11). Credo che ci voleva proprio un anime che parla di un amore in chiave piu' matura... La storia parla di 4 amici delle scuole superiore, dei loro sogni e dei loro amori. Si viene a creare una situazione strana quando Mitsuki fa mettere insieme la sua amica del cuore Haruka con Takayuki suo caro amico... ma Mitsuki forse non prova solo amicizia per Takayuki... forse pentendosi di aver fatto mettere insieme i due ragazzi. Alla fine del 2 episodio pero' succede un fatto che cambiera esistenza di questi ragazzi. La trama inizia ad essere lenta... credo che 14 episodi siano troppi: verso il 10/11 episodio succede una cosa che a me' ha dato molto fastidio... pero' non mi sono sentito di abbassare il mio voto perche' nel complesso non e' malaccio. Non lo reputo assolutamente come alcuni tipo Beautiful, anzi credo che la trama sia abbastanza chiara e' lineare fin dall' inizio... In sintesi da guardare anche se molto lentoo... credo ne valga la pena. PS: spassosissime le scenette di MayuMayu e Dikuuji...

gothicbaby

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gothicbaby

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Ciao, pure io lo valuto con un bel 8! Mi ha commosso troppo!Inizialmente mi sembrava la classica storiella da ragazzine un pò troppo sdolcinata e noiosa! Poi dal 2 episodio in poi c'è stato un cambiamento di trama davvero sconvolgente! Inoltre i personaggi risultano molto difficili da delineare, possiamo ben vedere che nella storia non c'è alcun antogonista, l'unico antagonista è la vita!

Laplace79

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Laplace79

Episodi visti: 14/14 --- Voto 10
Davvero molto bello. Finalmente un anime che racconta vicende profonde in maniera realistica e adulta.
L´inizio è tipico di una classica commedia romantica tra liceali, ma in realtà dal 2° episodio in poi la vicenda prende una piega drammatica. Ciò costingerà i protagonisti ad una lunga analisi introspettiva che, tra dubbi, paure, rimorsi e tanta voglia di ritornare nel passato, li farà invece maturare e li renderà capaci di prendere decisioni importanti per il proprio futuro. Così, tramite episodi tutti molto coinvolgenti dal punto di vista emotivo tanto da rischiare di entrare in simbiosi con i protagonisti, soffrendo e gioendo insieme a loro (merito questo anche di una splendida regia), si arriva al commovente finale. Finale che è davvero uno dei più belli e struggenti che abbia visto finora in un anime... chi è sensibile si prepari a lasciare fiumi di lacrime!
I disegni e le musiche sono veramente molto curati e adatti alla situazione.
La regia è semplicemente grandiosa. Tutto all´interno dell´anime è funzionale alla storia e contribuisce a creare un "ambiente" realistico e personaggi particolarmente profondi. Perfino la cameriera rompiscatole collega di lavoro del protagonista, ad una prima impressione insensibile e superficiale, ha un suo perché all'interno della storia, così come tutti gli altri personaggi secondari che danno il loro contributo, nel bene e nel male, alla crescita interiore dei protagonisti.
In conclusione, un anime che è sicuramente uno dei più belli nel suo genere... DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!

P.S. Finalmente trovo in un anime un approccio al sesso da parte dei protagonisti naturale e realistico. Non fraintendetemi, non intendo quello che si vede in un hentai (infatti, qui non si vede nulla di vietato o di volgare,nemmeno come fan service), ma mi riferisco al rapporto che hanno i protagonisti con il sesso e a tutto ciò che ne deriva, come ad esempio il problema del tradimento.

Sirion

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Sirion

Episodi visti: 14/14 --- Voto 10
Presupponendo che è un genere che mi piace, KgNE mi ha entusiasmato.
Nel senso che è parecchio coinvolgente e reale, è necessaria forse una certa sensibilità per comprenderlo a pieno, tuttavia non può essere considerato banale. I personaggi sono di grande spessore e la trama è ben orchestrata e a differenza di quanto ho letto, secondo me di qualità non indifferente, eprchè in anime del genere è fin troppo facile scadere in soluzioni che rendano la storia artefatta. Qui invece si parla di una storia verosimile, tanto è che ho persino letto un thread su un forum in cui discutevano persone che avevano avuto una storia simile.
Sono inoltre convinto che ognuno possa venire colpito da un differente aspetto della trama e che quindi possa coglierne il significato in più modi. E' un'opera che ti fa pensare, non c'è niente da fare, io l'ho guardato tutto in un pomerigigo per per molti giorni mi è rimasto ella testa come epr dire che mi ha colpito parecchio e ha cambiato alcuni miei modi di vedere e intendere le cose.
Perfetta la realizzazione tecnica, specialmente la musica e la regia, che sono fantastiche a dir poco.
Sono chiaramente convinto tuttavia che questo è un anime non per tutti, ma a chi piace questo genere lo troverà straordinario.

Kouga

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Kouga

Episodi visti: 14/14 --- Voto 8
Personalmente ero dubbioso nel vedere questo Anime: tante persone me ne hanno parlato bene, altrettante male. Io l'ho trovato una serie molto bella, con colpi di scena incredibili e una drammaticità inaudita, che si manifesta e si consuma poco a poco, logorando lo spettatore. Forse per certi versi è un po' piatto per rispetto ad altri Shojo, ma per altri versi tratta tematiche in maniera più adulta e interessante, escludendosi dal tipico Shojo per ragazzine. Non lo considero un capolavoro, ma per l'alto livello tecnico e la velocità con cui si conclude (14 episodi al giorno d'oggi sono veramente poco...), un'occhiata se la merita tutta.

Giammy

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Giammy

Episodi visti: 13/14 --- Voto 9
Kimi Ga Nozomu Eien è forse uno degli anime che più mi ha appassionato negli ultimi anni. La storia ha un inizio "soft", sembra la classica storia stereotipata del triangolo amoroso liceale, ma ben presto (solo dopo due episodi) la trama ha una svolta cruciale. I sentimenti dei personaggi passano in primo piano, gli stessi protagonisti si rendono conto che il tempo del divertimento adolescienziale è giunto al termine. Tra tradimenti, illusioni, e amore platonico la serie avanza verso un finale tutto da scoprire. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico e il carachter design, devo dire che sono entrambi molto ben curati. I personaggi vengono dall'omonimo videogioco hentai (ebbene sì, l'anime è tratto da un videogioco)e sono curati sotto ogni minimo aspetto, ottimamente caratterizzati. La qualità del suono è a livelli im pressionanti: la serie è realizzata (come tutte i nuovi anime) in dolby surround e qui il "caro dolby" dà il suo meglio. Il suono proviene proprio da dove ci si aspetta che arrivi, un'esperienza da provare. Kimi ga nozomu eien è un piacere per i sensi, forse non un anime alla portata di tutti ( non certo adatto a un bambino: le scene hentai sono parecchie!! ^_^) ma sicuramente un anime da VEDERE! credetemi non ve ne pentirete!

Suppo

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Suppo

Episodi visti: 14/14 --- Voto 10
Sicuramente questo è quel genere di anime che si ama o si odia. Personalmente l'ho trovato fantastico, per nulla prevedibile e che comunque mantiene una sua coerenza... a differenza di tronconi di beatiful... sono ben altri gli anime di questo tipo. Sulla prevedibilità della storia non sono per niente d'accordo, almeno personalmente fino all'ultimo episodio non avevo idea ci come sarebbe andata a finire e cmq il finale era davvero quello che mi aspettavo e che cmq speravo... e cmq sull'irrealità della storia ho qualche dubbio... secondo me una serie che va assolutamente vista.

Fight_Club

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Fight_Club

Episodi visti: 6/14 --- Voto 8
Dopo aver visto i primi sei episodi posso dire che kiminozo è davvero piacevole. L'anime parla di amori e tradimenti con toni piuttosto drammatici (in qualche momento tragici) senza spunti di comicità, e tutti i personaggi non sono certo spensierati come dei ragazzini! Dopo il 2° episodio non riesco a fermarmi e la curiosità di vedere la fine della storia è tanta; speriamo bene per il finale. Anche se kiminozo non sarà una pietra miliare nella storia delle anime Jap prevedo che avrà un discreto successo e vi consiglio di vederlo assolutamente se siete amanti del genere.

hamel

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hamel

Episodi visti: 14/14 --- Voto 6
Dopo ver visto un paio di serie "toste" ho ripescato dal mio piccolo archivio questa serie avendo voglia di una serie leggere.
Kimi ga inizia subito con un colpo di scena e finisce dignitosamente ma nel mezzo mi è sembrato troppo lento e banale. Alcuni spunti, come alcuni particolari dei personaggi abbastanza ben caratterizzati, ci sono ma nel complesso non mi è sembrato un granchè.
Buona la realizzazione sia di animazioni che di musica, ma un unico personaggio maschile (l'amico è poco più di un contorno) im mezzo a molte donne ricorda un hentai e dato che non lo è risulta troppo irreale per andare oltre una sufficienza.

t&z

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t&z

Episodi visti: 14/14 --- Voto 6
A giudicare dalle premesse e da come avevo sentito parlare di qst anime, nn posso ke essere deluso.
Ovviamente nn è interamente da buttare, ma a mio avviso vi sono due picchi di notevole interesse (la fine del 2° episodio e un altro punto di svolta qualke puntata prima della fine della serie) intervallati dal nulla. Penso ke si poteva fare di + e tralasciare qualke vicenda troppo noiosa.
Di qst serie salvo + ke altro le musiche e il character design, in parte un'idea di base originale, ma nn sviluppata abbastanza, mentre condanno la pesantezza eccessiva di certi episodi e soprattutto il finale che non mi ha convinto per nulla.
Non è malvagia come serie, ma nel genere ho visto di meglio.

_YuSaKu_

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_YuSaKu_

Episodi visti: 14/14 --- Voto 3
Se avete tempo e voglia di perdervi dietro alla banalità e ai tanti stereotipi accomodatevi pure. Kiminozo farà sicuramente per voi. Se invece colete qualcosa che non puzzi di vecchio (almeno riguardo alla trama) andate a cercare qualcos'altro. Di questo anime salvo solo la regia e la musica: la storia è troppo banale, sembra di essere di fronte ad uno dei tanti tronconi di Beautiful, tanto è vero che risulta altamente prevedibile, oltre che assurda (un esempio su tutti: la storia del coma taciuto). Non è sicuramente il genere di storie che preferisco, ma quando si va nelle banalità più assurde per me cala inesorabilmente di livello. Non merita tutte le attenzioni che gli sono state fatte, né tantomeno il titolo di "eccezzionalità" che da alcune parti ho sentito librarsi.