Ginguiser
"Ginguiser" è un anime di genere mecha uscito in Giappone nel 1977 e prodotto dalla Nippon animation; arrivato qui in Italia più tardi, nel 1982, conta un totale di 26 episodi.
I Sazoriani vogliono invadere la terra e ritrovare le sfere di Andares, le quali danno un potere speciale. Il personaggio principale è Goro, rimasto orfano di genitori dopo un incidente aereo e successivamente salvato dal Dottor Godo, questi è uno scienziato e appartiene alla razza dei Plasmani, nota razza aliena che molti anni fa si era scontrata contro l'esercito dei Sazoriani. Il Dottor Godo costruisce appunto il Ginguiser, ovvero un furgone che si può trasformare in robot, e lo dona a Goro per proteggere la terra dagli invasori. Michi poi è l'assistente di Goro e lei invece guida il Grand Fighter, e infine ci sono Zanta e Tora che sono anche loro piloti di robot, nonché grandi amici di Goro e Michi.
Ora parliamo della grafica, a mio parere non è niente di che, i disegni sono molto semplici e poco dettagliati, i robot a volte sembrano sproporzionati e non attirano l'attenzione dello spettatore più di tanto, insomma l'animazione non è delle migliori, sigla molto bella con un doppiaggio Italiano ottimo. Infine do questo voto poiché l'evoluzione della trama è quasi del tutto assente se non nelle ultime puntate, il finale è carino ma lascia delle cose irrisolte, lo consiglio a tutti gli appassionati del genere mecha di vecchia data.
Voto Finale: 6
I Sazoriani vogliono invadere la terra e ritrovare le sfere di Andares, le quali danno un potere speciale. Il personaggio principale è Goro, rimasto orfano di genitori dopo un incidente aereo e successivamente salvato dal Dottor Godo, questi è uno scienziato e appartiene alla razza dei Plasmani, nota razza aliena che molti anni fa si era scontrata contro l'esercito dei Sazoriani. Il Dottor Godo costruisce appunto il Ginguiser, ovvero un furgone che si può trasformare in robot, e lo dona a Goro per proteggere la terra dagli invasori. Michi poi è l'assistente di Goro e lei invece guida il Grand Fighter, e infine ci sono Zanta e Tora che sono anche loro piloti di robot, nonché grandi amici di Goro e Michi.
Ora parliamo della grafica, a mio parere non è niente di che, i disegni sono molto semplici e poco dettagliati, i robot a volte sembrano sproporzionati e non attirano l'attenzione dello spettatore più di tanto, insomma l'animazione non è delle migliori, sigla molto bella con un doppiaggio Italiano ottimo. Infine do questo voto poiché l'evoluzione della trama è quasi del tutto assente se non nelle ultime puntate, il finale è carino ma lascia delle cose irrisolte, lo consiglio a tutti gli appassionati del genere mecha di vecchia data.
Voto Finale: 6
Questo è un mecha che per certi versi offre degli spunti ad altri anime che verranno inseriti più avanti negli anni, a cominciare da titoli come Transformers, dove Optimus Prime si serve di un rimorchio per utilizzare al meglio tutte le sue potenzialità offensive, la stessa cosa accade per il Ginguiser al momento della sua completa trasformazione nell'automa di cui prende il nome quest'opera.
Inoltre sono inseriti degli elementi come i semi delle carte da gioco, che rappresentano le armi dell'automa in questione.
I disegni ci ricordano il più delle volte, specie il protagonista della serie, alcuni chara presenti in opere come Forza Sugar e Gigi La Trottola, come paragoni stonano un pò, ma se si guarda bene le caratteristiche dei personaggi, specie nei volti, tal paragone non è poi così azzardato.
Quanto alla trama, è praticamente un continuo spettacolo itinerante di magia che nasconde sempre le fattezze del robot in questione pilotato da quattro ragazzi, che in segno di riconoscenza ad uno scienziato che fece dono al protagonista di queste meraviglie, le sfruttano al servizio dell'umanità.
Difatti questa serie mecha vuol essere un continuo binomio tra magia e realtà, laddove l'allegoria della magia consiste nell'utopia di un mondo non più costretto a combattere, e dall'altra il robot che invece ne è l'esatto contrario, in continua lotta e in perenne guerra.
Ed è veicolare questo messaggio l'intento dell'autore di quest'opera, ovvero il non farsi mai ingannare dalle illusioni di una pace che nel nostro pianeta non è ancora giunta, ma bisogna sempre combattere affinchè ciò avvenga, senza che venga sparso del sangue innocente, e lottare per un mondo dove tutte le genti possano vivere in un'atmosfera giocosa come avviene negli spettacoli che i ragazzi protagonisti dell'opera organizzano quando non devono combattere, laddove la felicità dei suddetti ragazzi rappresenti il felice futuro dell'umanità visto appunto dagli occhi e dalla fantasia di "piccoli uomini".
Inoltre sono inseriti degli elementi come i semi delle carte da gioco, che rappresentano le armi dell'automa in questione.
I disegni ci ricordano il più delle volte, specie il protagonista della serie, alcuni chara presenti in opere come Forza Sugar e Gigi La Trottola, come paragoni stonano un pò, ma se si guarda bene le caratteristiche dei personaggi, specie nei volti, tal paragone non è poi così azzardato.
Quanto alla trama, è praticamente un continuo spettacolo itinerante di magia che nasconde sempre le fattezze del robot in questione pilotato da quattro ragazzi, che in segno di riconoscenza ad uno scienziato che fece dono al protagonista di queste meraviglie, le sfruttano al servizio dell'umanità.
Difatti questa serie mecha vuol essere un continuo binomio tra magia e realtà, laddove l'allegoria della magia consiste nell'utopia di un mondo non più costretto a combattere, e dall'altra il robot che invece ne è l'esatto contrario, in continua lotta e in perenne guerra.
Ed è veicolare questo messaggio l'intento dell'autore di quest'opera, ovvero il non farsi mai ingannare dalle illusioni di una pace che nel nostro pianeta non è ancora giunta, ma bisogna sempre combattere affinchè ciò avvenga, senza che venga sparso del sangue innocente, e lottare per un mondo dove tutte le genti possano vivere in un'atmosfera giocosa come avviene negli spettacoli che i ragazzi protagonisti dell'opera organizzano quando non devono combattere, laddove la felicità dei suddetti ragazzi rappresenti il felice futuro dell'umanità visto appunto dagli occhi e dalla fantasia di "piccoli uomini".
Questa serie ripropone il solito schema dei classici robottoni, ma con un'ambientazione più da majoko. Infatti il leader della squadra è dotato di poteri e abilità magiche, e come tentativo e particolarità interessante abbiamo quella di trovarci di fronte a un robot che come armi lancia assi di picche. La trama, sebbene molto stereotipata, mostra diversi punti interessanti che ne fanno un discreto esponente dei robot. Il tenore delle puntate risulta abbastanza allegro, così come la caratterizzazione dei personaggi.
Brutta serie robotica che sfrutta l'elemento della squadra di piloti dai poteri magici, caratterizzata però da una trama piatta e zoppicante, con personaggi stereotipati, animazione povera e character design poco curato.
Più dettagliato il mecha design, che non riesce comunque a essere credibile.
Nessun elemento riesce a salvare Ginguiser dall'anonimato, neppure la sigla italiana che è comunque l'elemento migliore della serie.
Più dettagliato il mecha design, che non riesce comunque a essere credibile.
Nessun elemento riesce a salvare Ginguiser dall'anonimato, neppure la sigla italiana che è comunque l'elemento migliore della serie.
Questa e' una delle serie robotiche insieme al Mechander più brutte di sempre.
I miei ricordi di bambina non aiutano certo nel dare un giudizio sufficiente ma era brutto, disegnato male con nemici assurdi e armi piu' assurde che mai, e la storia non era per niente coinvolgente. Magari qualcuno amante del trash potrebbe trovarlo interessante, ma ne dubito fortemente.
I miei ricordi di bambina non aiutano certo nel dare un giudizio sufficiente ma era brutto, disegnato male con nemici assurdi e armi piu' assurde che mai, e la storia non era per niente coinvolgente. Magari qualcuno amante del trash potrebbe trovarlo interessante, ma ne dubito fortemente.
