Room Mate
“Room Mate” è un anime di dodici episodi brevi, quindi, già dalla sua genesi, rivela una natura poco impegnativa.
Una ragazza diventa amministratrice di una casa i cui inquilini sono tre aitanti giovanotti, uno per ogni gusto: c’è quello sportivo e genuino, quello più silenzioso e sensuale (e allergico agli abiti), e quello ‘puccioso’ e tenero. La ragazza si pone con dolcezza e leggerezza verso questi tre maschi, che, inevitabilmente, vanno in calore, ancora di più, poi, quando una comunicazione ufficiale vieta loro di avere relazioni con l’amministratrice... si sa, ciò che è proibito fa più gola, il miglior modo per sconfiggere il peccato è cedervi etc. tutte pillole di saggezza per dire che ogni episodio ha il suo protagonista, una macchietta di sé stesso. Tra i tre, pur consapevoli dell’attenzione amorosa che hanno verso la ragazza, non ci sono particolari attriti, il che è poco sensato. E quando le pongono una scelta, si preparano con serenità ad accettare il verdetto. Guardato con innocenza scevra da critiche, è il classico otome di lei, tre lui e una scelta, niente di più, niente di meno. I cliché si sprecano, gesti e parole risultano già visti e sentiti e addirittura doppiabili. L’episodio del bagno è puro voyerismo, ma tanto male non faceva.
Il finale è arcinoto e prevedibile, con un episodio narrativamente pesante e noioso.
La protagonista non è visibile, nel senso che le scene si svolgono dal suo punto di vista, il che ci fa sentire dentro la sua testa mentre si svolgono i fatterelli più o meno teneri, più o meno hot, con il maschietto di turno. Ne ricaviamo comunque una creaturina leggera, che subisce assalti, complimenti, lusinghe, abbracci, e malgrado ciò continua ad avere una routine di vita senza sconvolgimenti emotivi. Ma forse è la tecnica narrativa che richiede più immedesimazione nello spettatore, chissà.
I tre maschietti sono il classico gruppetto dei giochi otome, tutti diversi ma molto uniti tra di loro, uno per ogni gusto.
Abbiamo lo scalatore dall’animo timido, sportivo ma con momenti di depressione agonistica da consolare, che scala pure il tetto e appare nei momenti meno comodi. L’uomo ragno, praticamente.
C’è poi il tipo apparentemente freddo e provocatorio ma allergico ai vestiti, soggetto ad assalti alla fanciulla, ma sensibile come un cucciolo nel privato. Pare che senza occhiali cambi personalità. È il tizio giusto per quelle a cui piace il maschietto difficile.
Infine, il coccolino, senza mani, con maglie sempre dalle maniche lunghe alla fantasmino. Tenero, irruento nei sentimenti e fa pure l’attore! Le dice che ha bisogno di lei, che senza lei è perso... più che della ragazza necessita un buono psicologo e forse di un mestiere che lo metta meno sotto pressione.
Il chara design è piacevole, gli interni e gli esterni sono davvero ben resi, ma merita una menzione speciale la sigla finale con vari metodi di spogliamento del gruppetto maschile, da stelline, a strappi, a macchie... questi abiti che scompaiono sono ipnotizzanti!
Concludendo, è un’opera ludica da vedere con leggerezza e senza troppo impegno. L’ideale è spegnere il cervello e lasciare che la narrazione scorra come passa, rapida, indolore, con punte narrative non così rilevanti, date da divertenti situazioni già viste. Si termina con rapidità e, capito il meccanismo, lo si può apprezzare nel suo essere rudimentale, che, tanto, funziona sempre. Per quanto sia un anime non impegnato né impegnativo, è ideale per spezzare magari opere più monumentali o meno digeribili, quindi il mio voto è comunque positivo: 6.
Una ragazza diventa amministratrice di una casa i cui inquilini sono tre aitanti giovanotti, uno per ogni gusto: c’è quello sportivo e genuino, quello più silenzioso e sensuale (e allergico agli abiti), e quello ‘puccioso’ e tenero. La ragazza si pone con dolcezza e leggerezza verso questi tre maschi, che, inevitabilmente, vanno in calore, ancora di più, poi, quando una comunicazione ufficiale vieta loro di avere relazioni con l’amministratrice... si sa, ciò che è proibito fa più gola, il miglior modo per sconfiggere il peccato è cedervi etc. tutte pillole di saggezza per dire che ogni episodio ha il suo protagonista, una macchietta di sé stesso. Tra i tre, pur consapevoli dell’attenzione amorosa che hanno verso la ragazza, non ci sono particolari attriti, il che è poco sensato. E quando le pongono una scelta, si preparano con serenità ad accettare il verdetto. Guardato con innocenza scevra da critiche, è il classico otome di lei, tre lui e una scelta, niente di più, niente di meno. I cliché si sprecano, gesti e parole risultano già visti e sentiti e addirittura doppiabili. L’episodio del bagno è puro voyerismo, ma tanto male non faceva.
Il finale è arcinoto e prevedibile, con un episodio narrativamente pesante e noioso.
La protagonista non è visibile, nel senso che le scene si svolgono dal suo punto di vista, il che ci fa sentire dentro la sua testa mentre si svolgono i fatterelli più o meno teneri, più o meno hot, con il maschietto di turno. Ne ricaviamo comunque una creaturina leggera, che subisce assalti, complimenti, lusinghe, abbracci, e malgrado ciò continua ad avere una routine di vita senza sconvolgimenti emotivi. Ma forse è la tecnica narrativa che richiede più immedesimazione nello spettatore, chissà.
I tre maschietti sono il classico gruppetto dei giochi otome, tutti diversi ma molto uniti tra di loro, uno per ogni gusto.
Abbiamo lo scalatore dall’animo timido, sportivo ma con momenti di depressione agonistica da consolare, che scala pure il tetto e appare nei momenti meno comodi. L’uomo ragno, praticamente.
C’è poi il tipo apparentemente freddo e provocatorio ma allergico ai vestiti, soggetto ad assalti alla fanciulla, ma sensibile come un cucciolo nel privato. Pare che senza occhiali cambi personalità. È il tizio giusto per quelle a cui piace il maschietto difficile.
Infine, il coccolino, senza mani, con maglie sempre dalle maniche lunghe alla fantasmino. Tenero, irruento nei sentimenti e fa pure l’attore! Le dice che ha bisogno di lei, che senza lei è perso... più che della ragazza necessita un buono psicologo e forse di un mestiere che lo metta meno sotto pressione.
Il chara design è piacevole, gli interni e gli esterni sono davvero ben resi, ma merita una menzione speciale la sigla finale con vari metodi di spogliamento del gruppetto maschile, da stelline, a strappi, a macchie... questi abiti che scompaiono sono ipnotizzanti!
Concludendo, è un’opera ludica da vedere con leggerezza e senza troppo impegno. L’ideale è spegnere il cervello e lasciare che la narrazione scorra come passa, rapida, indolore, con punte narrative non così rilevanti, date da divertenti situazioni già viste. Si termina con rapidità e, capito il meccanismo, lo si può apprezzare nel suo essere rudimentale, che, tanto, funziona sempre. Per quanto sia un anime non impegnato né impegnativo, è ideale per spezzare magari opere più monumentali o meno digeribili, quindi il mio voto è comunque positivo: 6.
"Room Mate" è un'anime di dodici episodi da quattro minuti circa l'uno, in cui i tre ragazzi che potete vedere anche nell'immagine di copertina interagiscono (o almeno questo sarebbe l'intento) con una fantomatica ragazza, che non sarà altro che lo spettatore stesso (si vede che avevano pochi soldi?).
La storia manco a dirlo è oscena, già l'idea di partenza era disastrosa a mio parere, e la durata degli episodi di certo non permetteva la costruzione di nulla di concreto, però sicuramente si poteva fare decisamente meglio di così, il nulla più totale condito dal solito harem/sentimentale scadente, con personaggi alquanto stereotipati e noiosi. Non aggiungo altro, qualcosa di davvero tremendo.
Un anime così inutile credo certamente di non averlo mai visto, assolutamente da starci alla larghissima.
Voto finale: 3
La storia manco a dirlo è oscena, già l'idea di partenza era disastrosa a mio parere, e la durata degli episodi di certo non permetteva la costruzione di nulla di concreto, però sicuramente si poteva fare decisamente meglio di così, il nulla più totale condito dal solito harem/sentimentale scadente, con personaggi alquanto stereotipati e noiosi. Non aggiungo altro, qualcosa di davvero tremendo.
Un anime così inutile credo certamente di non averlo mai visto, assolutamente da starci alla larghissima.
Voto finale: 3
E' una serie creata apposta per ragazze... ma perché non fare una versione maschile? Aboliamo le distinzioni fra genere!
Da quel che si capisce, la protagonista (che dovremmo essere noi) si lascia mettere sotto facilmente. Dal ragazzo 'figo' numero 1, palestrato con la passione dello scalare e aggrapparsi come una scimmia sui sassi, dal ragazzino carino numero 2, che non ha le mani, ma due maniche al posto di esse e gioca a far l'attore, e dall'uomo sexy numero 3, che va in giro nudo per la casa pronto a violentarci il prima possibile.
Gli episodi non sono soddisfacenti, forse a causa dei personaggi che non vengono esposti bene; la prima parte potrà essere carina, lei arriva e tutti la accolgono, ma dopo continua verso la rotta sentimentale e affonda. In un attimo (beh, si sapeva), tutti le corrono già dietro... potevano inventarsi qualcosa di più originale, ma niente. E' un harem davvero brutto sia esteticamente che sentimentalmente.
In ogni ending si vedranno questi tre ragazzi inizialmente vestiti che a mano a mano, col proseguire della musichetta, si "svestono". Davvero eccitante!
Poi, gentile mammina... perché mandare una ragazzina come amministratrice di una villetta abitata da tre maschiacci? Veramente non mi vuoi bene? Cucinare, pulire, far da bere, sostenere moralmente... e dopo certo che li faccio incantare tutti di me! Ma dopo chi scelgo?
Da quel che si capisce, la protagonista (che dovremmo essere noi) si lascia mettere sotto facilmente. Dal ragazzo 'figo' numero 1, palestrato con la passione dello scalare e aggrapparsi come una scimmia sui sassi, dal ragazzino carino numero 2, che non ha le mani, ma due maniche al posto di esse e gioca a far l'attore, e dall'uomo sexy numero 3, che va in giro nudo per la casa pronto a violentarci il prima possibile.
Gli episodi non sono soddisfacenti, forse a causa dei personaggi che non vengono esposti bene; la prima parte potrà essere carina, lei arriva e tutti la accolgono, ma dopo continua verso la rotta sentimentale e affonda. In un attimo (beh, si sapeva), tutti le corrono già dietro... potevano inventarsi qualcosa di più originale, ma niente. E' un harem davvero brutto sia esteticamente che sentimentalmente.
In ogni ending si vedranno questi tre ragazzi inizialmente vestiti che a mano a mano, col proseguire della musichetta, si "svestono". Davvero eccitante!
Poi, gentile mammina... perché mandare una ragazzina come amministratrice di una villetta abitata da tre maschiacci? Veramente non mi vuoi bene? Cucinare, pulire, far da bere, sostenere moralmente... e dopo certo che li faccio incantare tutti di me! Ma dopo chi scelgo?
