Il pifferaio magico
Siamo in una città immaginaria, Hamelin, ispirata al Medioevo europeo della peste.
Case e negozi sono invasi dai topi, i quali mangiano qualsiasi cosa e si infilano dappertutto. Il re incarica uno straniero di suonare il suo mirabolante strumento, per attirare i roditori fuori dalla città e per ucciderli. Il pifferaio adempie alla sua promessa. Il re si rifiuta di pagarlo. Indignato, lo straniero suona il piffero per ammaliare tutti i bambini e attirarli fuori dalle mura.
E li uccide.
La fiaba originale, rielaborata nei secoli e censurata spesso nelle parti più crudeli, suggerisce che il Pifferaio potrebbe essere il diavolo. Questo è un cortometraggio Disney di quelli che proiettavano al cinema dopo il film vero e proprio. Non è detto che lo si guardasse con lo stesso spirito con cui lo guardiamo noi... Non c'erano né la TV né il registratore, Il Pifferaio Magico si poteva vedere al cinema, non RI-vedere, quindi non ci si poteva riflettere.
In questa versione si intuisce che lo straniero potrebbe essere animato da buone intenzioni, questo lo rende anche più inquietante: in mezzo ai bambini ce n'è uno con le stampelle ma, quando entra nel paese fantastico, non gli servono più.
A me è piaciuto, potrebbe essere un po' macabro per i bambini piccoli o per gli adulti troppo grandi.
Case e negozi sono invasi dai topi, i quali mangiano qualsiasi cosa e si infilano dappertutto. Il re incarica uno straniero di suonare il suo mirabolante strumento, per attirare i roditori fuori dalla città e per ucciderli. Il pifferaio adempie alla sua promessa. Il re si rifiuta di pagarlo. Indignato, lo straniero suona il piffero per ammaliare tutti i bambini e attirarli fuori dalle mura.
E li uccide.
La fiaba originale, rielaborata nei secoli e censurata spesso nelle parti più crudeli, suggerisce che il Pifferaio potrebbe essere il diavolo. Questo è un cortometraggio Disney di quelli che proiettavano al cinema dopo il film vero e proprio. Non è detto che lo si guardasse con lo stesso spirito con cui lo guardiamo noi... Non c'erano né la TV né il registratore, Il Pifferaio Magico si poteva vedere al cinema, non RI-vedere, quindi non ci si poteva riflettere.
In questa versione si intuisce che lo straniero potrebbe essere animato da buone intenzioni, questo lo rende anche più inquietante: in mezzo ai bambini ce n'è uno con le stampelle ma, quando entra nel paese fantastico, non gli servono più.
A me è piaciuto, potrebbe essere un po' macabro per i bambini piccoli o per gli adulti troppo grandi.