Jumping
Un'opera esplorativa. Tramite una palla che rimbalza Osamu Tezuka ci porta alla scoperta della sua terra, talvolta con velata ironia, altre volte con severità e critica sociale.
La palla che rimbalza, sempre più su, ci fa desiderare di poter toccare il cielo e le sue meraviglie, ma poi, come è natura, veniamo riportati sulla terra ad affrontare le strade, i grattacieli, il lavoro e i suoi abitanti, abitanti che non sempre possono godere della tranquillità di una città in piena evoluzione e movimento. La palla continua a rimbalzare, forse indietro nel tempo, e ci porta a rivedere con occhi critici e segnati dalla conoscenza del futuro la guerra, la morte e quell'esplosione fatidica che ha fatto versare lacrime anche ai demoni.
E' un'opera breve e piena di sensibilità, segnata dalle limitazioni dell'epoca ma non dell'anima del creatore, sempre alla ricerca di nuove esperienze artistiche (il colpo di genio della palla che rimbalza come mezzo per l'esplorazione). Rincorre la prospettiva in senso artistico e topologico e condanna fortemente la guerra.
Un pezzo di storia da vedere assolutamente.
La palla che rimbalza, sempre più su, ci fa desiderare di poter toccare il cielo e le sue meraviglie, ma poi, come è natura, veniamo riportati sulla terra ad affrontare le strade, i grattacieli, il lavoro e i suoi abitanti, abitanti che non sempre possono godere della tranquillità di una città in piena evoluzione e movimento. La palla continua a rimbalzare, forse indietro nel tempo, e ci porta a rivedere con occhi critici e segnati dalla conoscenza del futuro la guerra, la morte e quell'esplosione fatidica che ha fatto versare lacrime anche ai demoni.
E' un'opera breve e piena di sensibilità, segnata dalle limitazioni dell'epoca ma non dell'anima del creatore, sempre alla ricerca di nuove esperienze artistiche (il colpo di genio della palla che rimbalza come mezzo per l'esplorazione). Rincorre la prospettiva in senso artistico e topologico e condanna fortemente la guerra.
Un pezzo di storia da vedere assolutamente.
In soli 8 minuti "Jumping" ci mostra tutte le caratteristiche tipiche delle opere del maestro Tezuka: il sense of wonder, l'amore per le invenzioni fantastiche, l'umorismo, l'attenzione alla natura, la critica alla guerra e la capacità di prendere punti di vista alternativi. L'idea della palla che rimbalza sempre più in alto, venendo a contatto con la terra solo per pochi istanti e vedendo solo scorci della realtà è sicuramente filosofica ed evocativa: "Jumping" può essere vista come puro divertissement o anche come opera metaforica.
Quello che non mi ha convinto è stata la realizzazione tecnica: se fosse stata un'opera del 1974 mi avrebbe impressionato, ma trattandosi di un lavoro del 1984 sono rimasto abbastanza deluso. So che quest'opera ha vinto il Festival Internazionale di Zagabria e che Tezuka ci ha speso molto lavoro sopra per rendere realistiche al massimo le scene del rimbalzo. Ciò nonostante, i colori non mi sono sembrati all'altezza e la colonna sonora (dominata dal suono del rimbalzo) meno che meno: tutto ciò ha fatto mancare il "wow factor" che mi aspettavo da un'opera del genere. Inoltre devo dire che sono stato colpito da "Jumping" meno che da altre opere sperimentali di Tezuka, come per esempio l'ottimo Muramasa. Il mio voto quindi è "solo" un 7,5.
Quello che non mi ha convinto è stata la realizzazione tecnica: se fosse stata un'opera del 1974 mi avrebbe impressionato, ma trattandosi di un lavoro del 1984 sono rimasto abbastanza deluso. So che quest'opera ha vinto il Festival Internazionale di Zagabria e che Tezuka ci ha speso molto lavoro sopra per rendere realistiche al massimo le scene del rimbalzo. Ciò nonostante, i colori non mi sono sembrati all'altezza e la colonna sonora (dominata dal suono del rimbalzo) meno che meno: tutto ciò ha fatto mancare il "wow factor" che mi aspettavo da un'opera del genere. Inoltre devo dire che sono stato colpito da "Jumping" meno che da altre opere sperimentali di Tezuka, come per esempio l'ottimo Muramasa. Il mio voto quindi è "solo" un 7,5.
Tezuka non si smentisce mai e ancora una volta ci regala una perla di rara bellezza. Quello che si nota fin da subito e l'animazione curata nei minimi dettagli per animare un mondo intero e per rappresentare in modo impeccabile la sensazione di vuoto presente nel corto. I paesaggi poi cambiano dai quelli di campagna,alla grande città, al paesaggio marittimo fino a quello di guerra, tutto in soli 8 minuti circa. Se vi piacciono le cose particolari, guardatevelo assolutamente.