Juny peperina inventatutto
Prendiamo "Happy Days", sostituiamo Ricky con una bambina delle elementari, rimasterizziamo i genitori di Ricky in salsa giapponese e mettiamo molti divertenti comprimari, mescoliamo con "Il Dottor Slump e Arale", e otteniamo... "Juny".
E' la storia di una ragazzina genialoide che, invece di fare le elementari, studia già al liceo con i sedicenni. Ma anche di Niko Zero, un Fonzie, non saprei come definirlo altrimenti, che, pur avendo superato i sedici anni da molto tempo, si ritrova in classe con Juny. Il comune amore per la meccanica li rende uniti e lei si innamora subito di lui.
A completare il terzetto abbiamo Floppy, il robottino intelligente creato da Juny, il suo capolavoro. I tre vivranno molte spassose e divertenti avventure, accompagnati dai tantissimi comprimari, in primis Flappy, la nuova robottina di Juni, i suoi genitori, che gestiscono un noto ristorante a base di pesce, e Kitta, sedicenne snob innamorata di Niko. Ma la migliore sarà sicuramente la nonna di Niko, una vecchietta arzilla, simpaticissima e piena di vita che ha cresciuto il nipote e vive con lui ancora oggi. Memorabile la scena in cui lo sveglia appoggiandogli il ghiaccio sulla guancia, unico modo per svegliare lo sfaticato e scapestrato nipote. Ma nel corso degli episodi la serie guadagnerà in serietà, a dispetto delle invenzioni di Juny sempre più originali e imprevedibili, fino al finale in cui la ragazza si rivelerà matura e cresciuta, al punto da essere riconosciuta dagli scienziati europei e da staccarsi da Floppy. La grafica è in linea con l'epoca, per una serie che punta sui contenuti e l'umorismo più che sull'animazione. Degna è la sigla della D'Avena, una delle migliori del suo repertorio, che descrive bene i contenuti della serie e il personaggio di Juny.
A rivederla dopo anni non posso non ricordare con affetto i pomeriggi di quando andavo alle elementari e, anzi, ne apprezzo ancora di più l'umorismo e i temi più maturi di quanto non avessi percepito ai tempi. In "Juni", infatti, oltre a una sorta di "Happy Days" in salsa nipponica, abbiamo anche un modo originale di vedere la tecnologia. Non come una minaccia, ma neanche necessariamente come una cosa che debba farci vivere più comodamente, bensì come qualcosa che possa farci vivere più allegramente, perché anche l'allegria e il cuor contento sono importanti. E' qui che abbiamo il primo esempio di estetica kawaii, dato dai robottini della graziosa bambina e dal controller a forma di cuore, che vale più di mille parole. Non dimentichiamo, infine, il paragone con Arale, dato che qui è tutto più tranquillo e politicamente corretto, e Juny non è la vittima delle sue creazioni, ma, al contrario, è un'allegra fonte di guai.
Un ottimo cartone animato per tutta la famiglia.
Voto: 7
E' la storia di una ragazzina genialoide che, invece di fare le elementari, studia già al liceo con i sedicenni. Ma anche di Niko Zero, un Fonzie, non saprei come definirlo altrimenti, che, pur avendo superato i sedici anni da molto tempo, si ritrova in classe con Juny. Il comune amore per la meccanica li rende uniti e lei si innamora subito di lui.
A completare il terzetto abbiamo Floppy, il robottino intelligente creato da Juny, il suo capolavoro. I tre vivranno molte spassose e divertenti avventure, accompagnati dai tantissimi comprimari, in primis Flappy, la nuova robottina di Juni, i suoi genitori, che gestiscono un noto ristorante a base di pesce, e Kitta, sedicenne snob innamorata di Niko. Ma la migliore sarà sicuramente la nonna di Niko, una vecchietta arzilla, simpaticissima e piena di vita che ha cresciuto il nipote e vive con lui ancora oggi. Memorabile la scena in cui lo sveglia appoggiandogli il ghiaccio sulla guancia, unico modo per svegliare lo sfaticato e scapestrato nipote. Ma nel corso degli episodi la serie guadagnerà in serietà, a dispetto delle invenzioni di Juny sempre più originali e imprevedibili, fino al finale in cui la ragazza si rivelerà matura e cresciuta, al punto da essere riconosciuta dagli scienziati europei e da staccarsi da Floppy. La grafica è in linea con l'epoca, per una serie che punta sui contenuti e l'umorismo più che sull'animazione. Degna è la sigla della D'Avena, una delle migliori del suo repertorio, che descrive bene i contenuti della serie e il personaggio di Juny.
A rivederla dopo anni non posso non ricordare con affetto i pomeriggi di quando andavo alle elementari e, anzi, ne apprezzo ancora di più l'umorismo e i temi più maturi di quanto non avessi percepito ai tempi. In "Juni", infatti, oltre a una sorta di "Happy Days" in salsa nipponica, abbiamo anche un modo originale di vedere la tecnologia. Non come una minaccia, ma neanche necessariamente come una cosa che debba farci vivere più comodamente, bensì come qualcosa che possa farci vivere più allegramente, perché anche l'allegria e il cuor contento sono importanti. E' qui che abbiamo il primo esempio di estetica kawaii, dato dai robottini della graziosa bambina e dal controller a forma di cuore, che vale più di mille parole. Non dimentichiamo, infine, il paragone con Arale, dato che qui è tutto più tranquillo e politicamente corretto, e Juny non è la vittima delle sue creazioni, ma, al contrario, è un'allegra fonte di guai.
Un ottimo cartone animato per tutta la famiglia.
Voto: 7
Accidenti che nostalgia!
Era uno dei miei cartoni animati preferiti, quando ero piccola!
Non me ne perdevo una puntata!
Juni è troppo simpatica, e mi incuriosiva la sua intelligenza e abilità nel costruire oggetti e robot, perfino la sua storia con il centauro Niko, che in realtà era un po' troppo grande per lei!
Ma io, non so perchè, nei cartoni e nei video games vado sempre a cercare il lato romantico!
E qui c'era un po' di tutto! Da rivedere sicuramente!
Era uno dei miei cartoni animati preferiti, quando ero piccola!
Non me ne perdevo una puntata!
Juni è troppo simpatica, e mi incuriosiva la sua intelligenza e abilità nel costruire oggetti e robot, perfino la sua storia con il centauro Niko, che in realtà era un po' troppo grande per lei!
Ma io, non so perchè, nei cartoni e nei video games vado sempre a cercare il lato romantico!
E qui c'era un po' di tutto! Da rivedere sicuramente!
Non si può dire molto di questo cartone, per come è stato concepito, una cosa è certa che anche qui il tema dell'amore è stato fin troppo bene trattato, nonostante i problemi tra i protagonisti.
Infatti da una parte abbiamo Juni, una ragazzina molto brava con uno spiccato talento per la meccanica e le invenzioni, cosa che le permetterà di avere voti altissimi a scuola e di essere promossa molto presto in classi solitamente inaccessibili per i suoi pari età.
Fa da contraltare, Nico, uno studente molto più grande di lei, pluridecorato nelle bocciature scolastiche e con una enorme passione della meccanica anche lui, però quella della branca dei motori.
Da queste meccaniche affinità nasceranno motori potenti, robot da casa affidabilissimi e una forte voglia di stare insieme tra i due protagonisti, visto che le loro passioni li hanno esclusi dal mondo delle loro età, quel mondo di cui recupereranno il tempo perduto quando l'amore farà capolino ad entrambi, nonostante la differenza di età.
Qui comunque il tema dell'amore è visto solo ed esclusivamente dal lato delle cose e degli ideali per cui si è cresciuti prima degli altri, rifiutando ogni contatto col resto del mondo, ed è una problematica che è ancora radicata nel mondo dei ragazzi di adesso.
Il messaggio che a mio avviso vuole lanciare la trama è che ognuno deve adempiere ai suoi doveri per raggiungere importanti traguardi con buona lena e spirito di sacrificio, ma questi intenti non devono prendere il sopravvento sulle emozioni e sulla vita di ognuno, altrimenti ci si sente estromessi dal mondo circostante e recuperare determinati valori diventa sempre più difficile man mano che passano gli anni, in pratica bisogna avere il senso della misura su tutte le cose che si fanno ogni giorno, senza necessariamente strafare su una dote dove si ha il talento.
Il talento è un dono da gestire e saper utilizzare, ma non è un privilegio riservato esclusivamente alla persona che ne fa uso, altrimenti si viene completamente risucchiati e travolti dal medesimo privilegio, nonché divenendone schiavi di tale peculiarità. A mio avviso, il vero intento che l'autore vuole descrivere in questo anime.
Da vedere!
Infatti da una parte abbiamo Juni, una ragazzina molto brava con uno spiccato talento per la meccanica e le invenzioni, cosa che le permetterà di avere voti altissimi a scuola e di essere promossa molto presto in classi solitamente inaccessibili per i suoi pari età.
Fa da contraltare, Nico, uno studente molto più grande di lei, pluridecorato nelle bocciature scolastiche e con una enorme passione della meccanica anche lui, però quella della branca dei motori.
Da queste meccaniche affinità nasceranno motori potenti, robot da casa affidabilissimi e una forte voglia di stare insieme tra i due protagonisti, visto che le loro passioni li hanno esclusi dal mondo delle loro età, quel mondo di cui recupereranno il tempo perduto quando l'amore farà capolino ad entrambi, nonostante la differenza di età.
Qui comunque il tema dell'amore è visto solo ed esclusivamente dal lato delle cose e degli ideali per cui si è cresciuti prima degli altri, rifiutando ogni contatto col resto del mondo, ed è una problematica che è ancora radicata nel mondo dei ragazzi di adesso.
Il messaggio che a mio avviso vuole lanciare la trama è che ognuno deve adempiere ai suoi doveri per raggiungere importanti traguardi con buona lena e spirito di sacrificio, ma questi intenti non devono prendere il sopravvento sulle emozioni e sulla vita di ognuno, altrimenti ci si sente estromessi dal mondo circostante e recuperare determinati valori diventa sempre più difficile man mano che passano gli anni, in pratica bisogna avere il senso della misura su tutte le cose che si fanno ogni giorno, senza necessariamente strafare su una dote dove si ha il talento.
Il talento è un dono da gestire e saper utilizzare, ma non è un privilegio riservato esclusivamente alla persona che ne fa uso, altrimenti si viene completamente risucchiati e travolti dal medesimo privilegio, nonché divenendone schiavi di tale peculiarità. A mio avviso, il vero intento che l'autore vuole descrivere in questo anime.
Da vedere!
Mamma mia che nostalgia questa serie!!! Ricordo che non volevo mai perdermi una puntata e mi incollavo alla TV per vedere le divertentissime avventure di questa graziosa peperina con la passione per la meccanica. Ricordo che la cosa più buffa era l'invenzione del robottino floppy che poi diventava il suo migliore amico!
Come un pò in tutte le serie di questo genere, non poteva mancare il profondo amore che la piccola protagonista aveva nei confronti del suo amico centauro Nico. Una serie divertentissima che riguarderei ancora volentieri! Bellissimo!!!
Come un pò in tutte le serie di questo genere, non poteva mancare il profondo amore che la piccola protagonista aveva nei confronti del suo amico centauro Nico. Una serie divertentissima che riguarderei ancora volentieri! Bellissimo!!!