Le Avventure di Marco Polo
"Tornerà? Chi lo sa!" Un altro pezzo di storia svanito nel nulla. L'ennesima pietra miliare sparita dalla circolazione ormai da tempo immemorabile. L'unico materiale che sono riuscito a recuperare anni fa a Tokyo è stato il Roman Album edito dalla Tokuma Shoten (che tuttora conservo come una reliquia).
La storia è avvincente: lo scopo della spedizione partita da Venezia era di attraversare l'Oriente misterioso senza alcuna scorta per raggiungere il Catai (l'odierna Cina).
"Marco Polo no Boken" resta una serie di fondamentale importanza per diversi fattori. Primo: è stato uno dei rari progetti a essere co-prodotto e finanziato dalla NHK (l'equivalente della nostra RAI). Secondo: i quarantatré episodi portano il marchio - già allora inconfondibile - dell'eclettico gruppo di artisti conosciuto come Madhouse. Terzo: la serie vanta il character design di Akio Sugino, una delle colonne portanti dell'animazione nipponica. Ultimo ma non meno importante, a contribuire a rendere l'anime oggetto di culto presso il pubblico italiano è stata la epica sigla a opera degli Oliver Onions, che si rifaceva alla corrente musicale di origine spagnola denominata bolero.
Alla fine non è ancora ben chiaro il motivo della sua sparizione, ma voci attribuiscono la causa a problemi di copyright sulle sequenze dal vivo, rivendicati da cineasti francesi. A causa di ciò, inoltre, la serie non risulta essere mai stata ripubblicata in Giappone né sotto forma di LaserDisc né in formato DVD, e sembra essere indisponibile persino presso gli archivi della stessa NHK.
La storia è avvincente: lo scopo della spedizione partita da Venezia era di attraversare l'Oriente misterioso senza alcuna scorta per raggiungere il Catai (l'odierna Cina).
"Marco Polo no Boken" resta una serie di fondamentale importanza per diversi fattori. Primo: è stato uno dei rari progetti a essere co-prodotto e finanziato dalla NHK (l'equivalente della nostra RAI). Secondo: i quarantatré episodi portano il marchio - già allora inconfondibile - dell'eclettico gruppo di artisti conosciuto come Madhouse. Terzo: la serie vanta il character design di Akio Sugino, una delle colonne portanti dell'animazione nipponica. Ultimo ma non meno importante, a contribuire a rendere l'anime oggetto di culto presso il pubblico italiano è stata la epica sigla a opera degli Oliver Onions, che si rifaceva alla corrente musicale di origine spagnola denominata bolero.
Alla fine non è ancora ben chiaro il motivo della sua sparizione, ma voci attribuiscono la causa a problemi di copyright sulle sequenze dal vivo, rivendicati da cineasti francesi. A causa di ciò, inoltre, la serie non risulta essere mai stata ripubblicata in Giappone né sotto forma di LaserDisc né in formato DVD, e sembra essere indisponibile persino presso gli archivi della stessa NHK.
Le avventure legate al personaggio di Marco Polo sono sempre affascinanti e piene di curiosità legate ai posti in cui egli ha viaggiato e al suo ritorno nel nostro Paese ha cercato di raccontarcele contemplandone ancora i ricordi ancora vivi nella sua mente.
Il problema che questa serie ha presentato nella sua unica apparizione ad inizio anni 80 in Italia è che alcuni argomenti non sono stati approfonditi, considerato il fatto che sono tanti i luoghi che Polo ha visitato e il romanzo con lui protagonista presenta molteplici aspetti che sarebbero difficili da raccontare in un anime di pochi episodi.
Le avventure si concentrano in questo anime soprattutto sul viaggio intrapreso e sulla destinazione asiatica, dove il protagonista avrà a che fare con millemila avventure e tanta esperienza che sarà utile per la sua crescita come navigatore e come uomo.
L'opera ci mostra in più punti quanto l'intelletto umano possa riuscire a spingersi, a valicare confini che sembravano inaccessibili, dove le vecchie teorie erano state scritte per essere rimesse in discussione, erano gli anni in cui stavano cambiando gli equilibri storico-geografici del nostro pianeta, dove le prime scoperte e i primi sguardi rivolti ad un popolo e a terre sconosciute erano sempre più frequenti.
E tutto questo noi lo ritroviamo nella curiosità umana, l'inconsueto, la novità, tante nuove esperienze sono quanto di più bello possa capitare nella nostra vita, ovvero imparare a conoscere delle realtà che il più delle votle si distaccano completamente dal nostro vivere comune, dove la voglia di imparare e conoscere nuove realtà farà il resto.
L'unico problema viene dai pericoli, che sono sempre più numerosi proprio per questo inconsueto stato in cui si viaggia e si scoprono nuovi orizzonti, non è mai facile nulla, ma la perseveranza, l'ostinazione, unite al coraggio e alla voglia di cambiare un pò il corso degli eventi saranno utili ai fini di questa narrazione.
E qui l'opera ci presenta la sua morale, ovvero che tutto ciò che si impara diventa esperienza, sia dai profitti che dagli errori, laddove il più delle volte, per incapacità iniziale o per insipienza prevalgono i secondi, ma tutto serve per crescere, per maturare, l'uomo per completarsi non smette mai di imparare dalle esperienze, è questo il grande insegnamento trasmesso da questo anime.
Il problema che questa serie ha presentato nella sua unica apparizione ad inizio anni 80 in Italia è che alcuni argomenti non sono stati approfonditi, considerato il fatto che sono tanti i luoghi che Polo ha visitato e il romanzo con lui protagonista presenta molteplici aspetti che sarebbero difficili da raccontare in un anime di pochi episodi.
Le avventure si concentrano in questo anime soprattutto sul viaggio intrapreso e sulla destinazione asiatica, dove il protagonista avrà a che fare con millemila avventure e tanta esperienza che sarà utile per la sua crescita come navigatore e come uomo.
L'opera ci mostra in più punti quanto l'intelletto umano possa riuscire a spingersi, a valicare confini che sembravano inaccessibili, dove le vecchie teorie erano state scritte per essere rimesse in discussione, erano gli anni in cui stavano cambiando gli equilibri storico-geografici del nostro pianeta, dove le prime scoperte e i primi sguardi rivolti ad un popolo e a terre sconosciute erano sempre più frequenti.
E tutto questo noi lo ritroviamo nella curiosità umana, l'inconsueto, la novità, tante nuove esperienze sono quanto di più bello possa capitare nella nostra vita, ovvero imparare a conoscere delle realtà che il più delle votle si distaccano completamente dal nostro vivere comune, dove la voglia di imparare e conoscere nuove realtà farà il resto.
L'unico problema viene dai pericoli, che sono sempre più numerosi proprio per questo inconsueto stato in cui si viaggia e si scoprono nuovi orizzonti, non è mai facile nulla, ma la perseveranza, l'ostinazione, unite al coraggio e alla voglia di cambiare un pò il corso degli eventi saranno utili ai fini di questa narrazione.
E qui l'opera ci presenta la sua morale, ovvero che tutto ciò che si impara diventa esperienza, sia dai profitti che dagli errori, laddove il più delle volte, per incapacità iniziale o per insipienza prevalgono i secondi, ma tutto serve per crescere, per maturare, l'uomo per completarsi non smette mai di imparare dalle esperienze, è questo il grande insegnamento trasmesso da questo anime.
Serie affascinante, che sembra quasi un documentario, per l'impiego delle sequenza dal vivo unite a quelle disegnate, che negli spettatori dell'epoca (come me!), fece grossa impressione.
La trama è ben strutturata, fedele nella resa dei dettagli e delle atmosfere, sebbene la trama dell'anime si discosti leggermente da quella della fonte originale; la serie presenta un ottima caratterizzazione grafica e una buon livello di animazione.
Meritano attenzione le due sigle dell'edizione italiana, realizzate dagli Oliver Onions.
E' davvero un peccato che questa serie sia finita nel dimenticatoio, e non si riesca ad ottenerne nemmeno una pubblicazione in dvd.
La trama è ben strutturata, fedele nella resa dei dettagli e delle atmosfere, sebbene la trama dell'anime si discosti leggermente da quella della fonte originale; la serie presenta un ottima caratterizzazione grafica e una buon livello di animazione.
Meritano attenzione le due sigle dell'edizione italiana, realizzate dagli Oliver Onions.
E' davvero un peccato che questa serie sia finita nel dimenticatoio, e non si riesca ad ottenerne nemmeno una pubblicazione in dvd.