Bakugan - Battle Brawlers
Da poco ho terminato quest'anime, dopo essermi fermato a metà stagione quando ancora veniva trasmessa in televisione, e sinceramente ho perso solo tempo. Mi chiedo come mai la Mediaset acquisti diritti per queste storielle copiate, quando invece ci sono moltissimi anime che meritano tantissimo.
La trama vede protagonista Dan e i suoi amici che inventano un nuovo gioco, dopo essere stai testimoni di uno strano evento; questo gioco consiste in combattimenti di tre round, nei quali i giocatori hanno delle carte e come arma delle palline da mettere nel campo da gioco che aprendosi si trasformano nei Bakugan. I Bakugan sono mostri provenienti da un'altra dimensione e le carte da gioco hanno un ambito particolare che corrisponde ad un elemento naturale, ad esempio fuoco, acqua, luce, ecc.
La trama consiste in questi ragazzini che devono salvare il mondo dai malvagi che usano i Bakugan per i loro loschi scopi.
Lo sviluppo della trama è un classico e sinceramente la vedo come una copia spudorata di "Yu-Gi-Oh!" e "Pokémon"; nulla di nuovo quindi, anzi, credo che questa serie non andrà a genio a molti e il motivo è semplice da capire: va bene che una serie può essere scontata e a volte ripetitiva, ma cercare di creare un'anime prendendo spunti, o meglio copiando, da altre opere non penso sia una buona mossa.
I personaggi sono abbastanza "vuoti", e con questo intendo che noon trasmettono nulla, non hanno niente da regalare sul piano emotivo e nulla che caratterizza la propria persona su termini riflessivi; credo che l'intento di quest'anime sia intrattenere i più piccoli con i combattimenti di mostri e nulla di più.
Il comparto tecnico almeno penso sia nella norma: grafica abbastanza piacevole e buone animazioni, ma lo stesso non posso dire per il sonoro, le sigle non mi sono piaciute e il doppiaggio in italiano è da dimenticare.
Concludo col dire che ovviamente non consiglio questo anime a nessuno, visto che 51 episodi sono una vera perdita di tempo.
La trama vede protagonista Dan e i suoi amici che inventano un nuovo gioco, dopo essere stai testimoni di uno strano evento; questo gioco consiste in combattimenti di tre round, nei quali i giocatori hanno delle carte e come arma delle palline da mettere nel campo da gioco che aprendosi si trasformano nei Bakugan. I Bakugan sono mostri provenienti da un'altra dimensione e le carte da gioco hanno un ambito particolare che corrisponde ad un elemento naturale, ad esempio fuoco, acqua, luce, ecc.
La trama consiste in questi ragazzini che devono salvare il mondo dai malvagi che usano i Bakugan per i loro loschi scopi.
Lo sviluppo della trama è un classico e sinceramente la vedo come una copia spudorata di "Yu-Gi-Oh!" e "Pokémon"; nulla di nuovo quindi, anzi, credo che questa serie non andrà a genio a molti e il motivo è semplice da capire: va bene che una serie può essere scontata e a volte ripetitiva, ma cercare di creare un'anime prendendo spunti, o meglio copiando, da altre opere non penso sia una buona mossa.
I personaggi sono abbastanza "vuoti", e con questo intendo che noon trasmettono nulla, non hanno niente da regalare sul piano emotivo e nulla che caratterizza la propria persona su termini riflessivi; credo che l'intento di quest'anime sia intrattenere i più piccoli con i combattimenti di mostri e nulla di più.
Il comparto tecnico almeno penso sia nella norma: grafica abbastanza piacevole e buone animazioni, ma lo stesso non posso dire per il sonoro, le sigle non mi sono piaciute e il doppiaggio in italiano è da dimenticare.
Concludo col dire che ovviamente non consiglio questo anime a nessuno, visto che 51 episodi sono una vera perdita di tempo.
Penso sia innegabile che, all'epoca, Bakugan fosse abbastanza originale. La prima serie, indubbiamente la migliore, non soffriva certo di ripetitività, con numerosi colpi di scena inseriti in modo leggermente prevedibile, ma comunque buono. Il difetto principale? Sebbene le battaglie fossero sempre appassionanti da guardare, ognuna di quest'ultime soffre di un senso di "Deja-vu" che si crea nello spettatore. Guardare la prima volta Dragonoid che batte un Hydranoid è divertente, la seconda lo è già meno e la terza ti rende indifferente. Come ho già detto prima questo difetto viene ovviato da combattimenti inaspettati.
Consigliato? Assolutamente sì, se siete capaci di passare oltre leggeri difetti, questo è indubbiamente un buon anime, non un capolavoro, semplicemente un buon anime
Consigliato? Assolutamente sì, se siete capaci di passare oltre leggeri difetti, questo è indubbiamente un buon anime, non un capolavoro, semplicemente un buon anime
L'anime di cui i bambini e i ragazzini dai 10 anni in su impazziscono molto non è altro che un semplice miscuglio di altri prodotti dello stesso genere, come "Yu Gi Oh". "Bakugan", per me, è soltanto un'altra trovata pubblicitaria da cui gli autori ricavano, attraverso la vendita dei dei giocattoli, un mucchio di soldi. Poveri bambini del futuro.
Analizzerò ogni particolare della serie sia oggettivamente sia soggettivamente.
I personaggi hanno un proprio carattere e un proprio stile di combattimento. Da un punto di vista psicologico si suddividono in buoni e cattivi. Non sono niente di speciale, ma potrebbero anche andare bene. Il protagonista, Dan, è un ragazzino che scopre, grazie a una sfera, un gioco che diventerà famosissimo in tutto il mondo. Potrei dire che è abbastanza infantile da qualche suo strano comportamento. Runo e Julie sono due ragazze che hanno perso completamente la testa per Dan e se lo contendono. Shon è il suo amico fidato e Alice è l'antagonista. Qual è alla fine lo scopo del loro faticosissimo viaggio? Sconfiggere un avversario che crede di essere il più potente combattente.
Le pettinature dei personaggi e il loro modo di vestire sono banali. La trama non è molto bella però è accettabile. Anche se lo scopo è quello di sconfiggere un cattivone, è piuttosto infantile (l'ho già descritta, la storia, nelle righe precedenti, quindi non vorrei rifare una ramanzina).
L'ambiente è piuttosto irreale, ha dei colori vivaci ma non mi ha sorpreso molto, in quanto la maggior parte delle puntate si concentra sui combattimenti e questo abbassa le l'approfondimento su un nuovo luogo.
La musica non è molto apprezzabile e, il sottofondo, gli autori l'hanno reso piuttosto mediocre quando i combattenti si sfidano.
La grafica secondo me è ottima, ma qualche volta i disegni si rivelano imperfetti in movimento o nei personaggi.
In conclusione, do a quest'anime un 5 perché non mi ha stupito molto in base alla trama e ai personaggi, in quanto infantili. Ovviamente gli autori potevano fare qualcosa di più. Consigliabile a un pubblico infantile dai 6 anni in su.
Analizzerò ogni particolare della serie sia oggettivamente sia soggettivamente.
I personaggi hanno un proprio carattere e un proprio stile di combattimento. Da un punto di vista psicologico si suddividono in buoni e cattivi. Non sono niente di speciale, ma potrebbero anche andare bene. Il protagonista, Dan, è un ragazzino che scopre, grazie a una sfera, un gioco che diventerà famosissimo in tutto il mondo. Potrei dire che è abbastanza infantile da qualche suo strano comportamento. Runo e Julie sono due ragazze che hanno perso completamente la testa per Dan e se lo contendono. Shon è il suo amico fidato e Alice è l'antagonista. Qual è alla fine lo scopo del loro faticosissimo viaggio? Sconfiggere un avversario che crede di essere il più potente combattente.
Le pettinature dei personaggi e il loro modo di vestire sono banali. La trama non è molto bella però è accettabile. Anche se lo scopo è quello di sconfiggere un cattivone, è piuttosto infantile (l'ho già descritta, la storia, nelle righe precedenti, quindi non vorrei rifare una ramanzina).
L'ambiente è piuttosto irreale, ha dei colori vivaci ma non mi ha sorpreso molto, in quanto la maggior parte delle puntate si concentra sui combattimenti e questo abbassa le l'approfondimento su un nuovo luogo.
La musica non è molto apprezzabile e, il sottofondo, gli autori l'hanno reso piuttosto mediocre quando i combattenti si sfidano.
La grafica secondo me è ottima, ma qualche volta i disegni si rivelano imperfetti in movimento o nei personaggi.
In conclusione, do a quest'anime un 5 perché non mi ha stupito molto in base alla trama e ai personaggi, in quanto infantili. Ovviamente gli autori potevano fare qualcosa di più. Consigliabile a un pubblico infantile dai 6 anni in su.
Prendete "Yu Gi Oh!" e snaturatelo per farlo diventare ancora più semplice. Fatto? Bene, ora mischiate il tutto con "BeyBlade". Fatto? Quello che ora avete ottenuto è un orrido ibrido tra card game e quant'altro.
La trama è la classica trita e ritrita, giovani ragazzi che devono salvare il mondo dai cattivi. Non aspettatevi degli spunti fantasiosi o dei colpi di scena, rimarreste delusi.
L'anime non ha una vera e propria identità, non riesco nemmeno a spiegarmi il motivo per cui sia stato prodotto, tralasciando il fattore merchandising. "Yu Gi Oh!" stesso è puro merchandising ma il gioco in sé è piuttosto intrigante, le regole sono semplici da apprendere ma l'alto numero di carte permettere una customizzazione dei propri mazzi enorme in grado di divertire per ore e ore.
Qui invece, oltre al fattore card- game si sono aggiunti dei mostri da lanciare e, in base alla posizione dove cadono, cambieranno lo svolgimento della partita. Peccato però che il tutto sia realizzato con estrema semplicità: nel già citato Yu Gi Oh! i duelli risultano sempre diversi e, anche se l'esito è prevedibile, non si può dire lo stesso dello svolgimento, mentre qua l'esiguità delle carte e delle differenziazioni tra esse, ad esempio tra carte magia e trappola del card-game precedentemente citato, rendono il tutto un ripetersi delle stesse meccaniche all'infinito.
A tutto questo va aggiunta una caratterizzazione dei personaggi pressoché inesistente, siano essi umani o bakugan. (Dato che qua pure loro hanno il dono della parola, infatti sono esseri viventi a tutti gli effetti). Caratterialmente siamo nella sagra del banale, personaggi stereotipati al massimo che non offrono niente dal punto di vista emotivo e riflessivo.
Per quanto riguarda il lato puramente estetico i disegni sono i soliti che ci si aspetterebbe da un anime di questo genere ma, almeno su questo punto, la serie riesce a battere il rivale "Yu Gi Oh!" e le sue improbabili capigliature. Bella la realizzazione delle creature e piacevoli i colori accesi che rendono più spensierata l'atmosfera.
In complesso l'anime non è nulla di che, pura animazione commerciale volta alla vendita di questo pseudo-card-game ai ragazzi, da guardare se non avete niente di meglio, altrimenti ci sono anime di questo genere decisamente migliori, pur non essendo anch'essi dei capolavori made in Japan. Forse dovrei smetterla di guardare questi anime aspettandomi dei mostri sacri dell'animazione e guardarli con un occhio più spensierato altrimenti non riuscirò mai a dare loro la sufficienza.
La trama è la classica trita e ritrita, giovani ragazzi che devono salvare il mondo dai cattivi. Non aspettatevi degli spunti fantasiosi o dei colpi di scena, rimarreste delusi.
L'anime non ha una vera e propria identità, non riesco nemmeno a spiegarmi il motivo per cui sia stato prodotto, tralasciando il fattore merchandising. "Yu Gi Oh!" stesso è puro merchandising ma il gioco in sé è piuttosto intrigante, le regole sono semplici da apprendere ma l'alto numero di carte permettere una customizzazione dei propri mazzi enorme in grado di divertire per ore e ore.
Qui invece, oltre al fattore card- game si sono aggiunti dei mostri da lanciare e, in base alla posizione dove cadono, cambieranno lo svolgimento della partita. Peccato però che il tutto sia realizzato con estrema semplicità: nel già citato Yu Gi Oh! i duelli risultano sempre diversi e, anche se l'esito è prevedibile, non si può dire lo stesso dello svolgimento, mentre qua l'esiguità delle carte e delle differenziazioni tra esse, ad esempio tra carte magia e trappola del card-game precedentemente citato, rendono il tutto un ripetersi delle stesse meccaniche all'infinito.
A tutto questo va aggiunta una caratterizzazione dei personaggi pressoché inesistente, siano essi umani o bakugan. (Dato che qua pure loro hanno il dono della parola, infatti sono esseri viventi a tutti gli effetti). Caratterialmente siamo nella sagra del banale, personaggi stereotipati al massimo che non offrono niente dal punto di vista emotivo e riflessivo.
Per quanto riguarda il lato puramente estetico i disegni sono i soliti che ci si aspetterebbe da un anime di questo genere ma, almeno su questo punto, la serie riesce a battere il rivale "Yu Gi Oh!" e le sue improbabili capigliature. Bella la realizzazione delle creature e piacevoli i colori accesi che rendono più spensierata l'atmosfera.
In complesso l'anime non è nulla di che, pura animazione commerciale volta alla vendita di questo pseudo-card-game ai ragazzi, da guardare se non avete niente di meglio, altrimenti ci sono anime di questo genere decisamente migliori, pur non essendo anch'essi dei capolavori made in Japan. Forse dovrei smetterla di guardare questi anime aspettandomi dei mostri sacri dell'animazione e guardarli con un occhio più spensierato altrimenti non riuscirò mai a dare loro la sufficienza.
Cosa devo dire? Quest'anime secondo me è completamente inutile, oltre che una scopiazzatura generale di Yu-Gi-Oh, Pokemon e Beyblade.
La storia parla di Dan, un ragazzino che un giorno assiste a uno strano fenomeno, delle carte che cadono dal cielo. Così i ragazzini iniziano a giocarci e poi si viene a sapere che ci sono anche dei mostri che escono da alcune sfere, se lanciate su queste carte. Da qui parte l'avventura di Dan, un combattente bakugan, così sono chiamati, per sventare il piano di un malvagio che vuole avere il controllo assoluto di tutti i bakugan.
Come ho già detto prima questa storia ha preso molto da Yu-Gi-Oh per le carte da gioco e i mostri, da Beyblade per il nemico che vuole averli tutti sotto controllo, e dai Pokemon perché i mostri escono dalle sfere.
Devo dire che all'inizio sembrava abbastanza promettente, ma poi, con l'avanzamento degli episodi, è andato scemando sempre più soprattutto nella trama, la solita banale trama del "c'è il cattivo, arriva il campione di turno e lo ferma salvando il mondo": che noia!
Mi sento di salvare solo i disegni dei mostri, che ho trovato particolari e diversi dal solito, mentre i personaggi mi sono sembrati un po' strani, alcune volte avevano gli occhi un tantino storti e le proporzioni non molto coerenti con la loro età.
Se volete vedere un anime con una trama interessante e coinvolgente, questo non fa proprio per voi, ma se preferite vedere qualcosa di leggero per i noiosi pomeriggi estivi, ci può ancora stare.
La storia parla di Dan, un ragazzino che un giorno assiste a uno strano fenomeno, delle carte che cadono dal cielo. Così i ragazzini iniziano a giocarci e poi si viene a sapere che ci sono anche dei mostri che escono da alcune sfere, se lanciate su queste carte. Da qui parte l'avventura di Dan, un combattente bakugan, così sono chiamati, per sventare il piano di un malvagio che vuole avere il controllo assoluto di tutti i bakugan.
Come ho già detto prima questa storia ha preso molto da Yu-Gi-Oh per le carte da gioco e i mostri, da Beyblade per il nemico che vuole averli tutti sotto controllo, e dai Pokemon perché i mostri escono dalle sfere.
Devo dire che all'inizio sembrava abbastanza promettente, ma poi, con l'avanzamento degli episodi, è andato scemando sempre più soprattutto nella trama, la solita banale trama del "c'è il cattivo, arriva il campione di turno e lo ferma salvando il mondo": che noia!
Mi sento di salvare solo i disegni dei mostri, che ho trovato particolari e diversi dal solito, mentre i personaggi mi sono sembrati un po' strani, alcune volte avevano gli occhi un tantino storti e le proporzioni non molto coerenti con la loro età.
Se volete vedere un anime con una trama interessante e coinvolgente, questo non fa proprio per voi, ma se preferite vedere qualcosa di leggero per i noiosi pomeriggi estivi, ci può ancora stare.
In una parola? Inutile. Questa è l'opinione che posso dare riguardo a quest'anime, che pare soltanto una trovata commerciale per promuovere il nuovo gioco di biglie trasformabili. Insomma, è un misto di Yu-Gi-Oh! (carte e mostri), Pokèmon (mostri che escono da una sfera) e chi più ne ha più ne metta. Inoltre se non sbaglio la versione "nostrana" non è altro che la versione filtrata in America, e già da lì partiamo male. Può darsi che magari mi sbaglierò, ma francamente mi chiedo perché Me*daset debba continuare a propinare queste cavolate commerciali con i tanti bei titoli disponibili. Ah già, perché il denaro è il motore che fa girare il Mondo.
Si può essere in un mondo migliore e governati dalla pace grazie a dei piccoli giocattoli? E' quello che quest'opera cerca di farci capire, forse addirittura ciò Beyblade con le trottole non era riuscito a fare nonostante il successo e delle serie davvero discrete.
Qui abbiamo invece a che fare con delle sfere che richiamano delle forze sovrumane, capaci di decidere il destino del mondo in positivo e in negativo, a seconda dell'uso che ne fa il possessore.
Purtroppo il pianeta anche in questo titolo viene minacciato da una persona malvagia e senza scrupoli che vuole avere il controllo su tutti gli elementi della terra, punti di forza dei Bakugan, e non mancheranno schieramenti e desideri di vittoria sopiti che vengono mostrati nella serie sotto diverse forme.
Però se pensate che quest'opera vada avanti solo per delle "palline" vi sbagliate di grosso, c'è molto di più.
C'è molta strategia di gioco, desiderio di supremazia sugli avversari, temi già visti in Yu Gi oh diverse volte, così come c'è il forte senso di appartenenza agli amici, a quelli inseparabili, e a quelle amiche verso le quali, tra uno scontro e l'altro, nasce un sentimento profondo.
Però l'opera vuole anche metterci davanti ad una morale coraggiosa, la difesa degli elementi della natura, ovvero di quegli elementi indispensabili alla nostra sopravvivenza, nonchè a situazioni difficili dove solo ciò che ci circonda può esserci un valido aiuto per migliorarci, anzichè con un ingegno umano atto a produrre odio su odio.
Difatti l'amore che ci viene mostrato dai protagonisti non è inserito in questo contesto a caso, va al di là del significato che qui ne viene mostrato, laddove l'amore va sempre in crescita, di pari passo con le vittorie e le sconfitte dei tornei, va in crescita in parallelo con la speranza di trovare una dimensione migliore in cui vivere, tipica allegoria di un pianeta del futuro lontano da ogni tipo di minaccia.
E tutto ciò reso possibile da semplici giocattolini, da delle piccole sfere da cui nasce un immenso potere, segno che la speranza si coltiva e nasce sempre da un piccolo pensiero, da una piccola idea, da un piccolo posto situato nel nostro cuore laddove comincia senza mai terminare la vita, nostra e di chi ci circonda, diluita in un'opera per ragazzini che da una parte ci fa sorridere, ma dall'altra fa sicuramente riflettere parecchio sugli errori della bramosia di potere di alcuni.
Un'opera di gran successo di cui vedremo il seguito proprio tra qualche giorno su Italia 1. Se non avete ancora visto quest'avventura, vi consiglio di farlo, davvero un bel cartone.
Qui abbiamo invece a che fare con delle sfere che richiamano delle forze sovrumane, capaci di decidere il destino del mondo in positivo e in negativo, a seconda dell'uso che ne fa il possessore.
Purtroppo il pianeta anche in questo titolo viene minacciato da una persona malvagia e senza scrupoli che vuole avere il controllo su tutti gli elementi della terra, punti di forza dei Bakugan, e non mancheranno schieramenti e desideri di vittoria sopiti che vengono mostrati nella serie sotto diverse forme.
Però se pensate che quest'opera vada avanti solo per delle "palline" vi sbagliate di grosso, c'è molto di più.
C'è molta strategia di gioco, desiderio di supremazia sugli avversari, temi già visti in Yu Gi oh diverse volte, così come c'è il forte senso di appartenenza agli amici, a quelli inseparabili, e a quelle amiche verso le quali, tra uno scontro e l'altro, nasce un sentimento profondo.
Però l'opera vuole anche metterci davanti ad una morale coraggiosa, la difesa degli elementi della natura, ovvero di quegli elementi indispensabili alla nostra sopravvivenza, nonchè a situazioni difficili dove solo ciò che ci circonda può esserci un valido aiuto per migliorarci, anzichè con un ingegno umano atto a produrre odio su odio.
Difatti l'amore che ci viene mostrato dai protagonisti non è inserito in questo contesto a caso, va al di là del significato che qui ne viene mostrato, laddove l'amore va sempre in crescita, di pari passo con le vittorie e le sconfitte dei tornei, va in crescita in parallelo con la speranza di trovare una dimensione migliore in cui vivere, tipica allegoria di un pianeta del futuro lontano da ogni tipo di minaccia.
E tutto ciò reso possibile da semplici giocattolini, da delle piccole sfere da cui nasce un immenso potere, segno che la speranza si coltiva e nasce sempre da un piccolo pensiero, da una piccola idea, da un piccolo posto situato nel nostro cuore laddove comincia senza mai terminare la vita, nostra e di chi ci circonda, diluita in un'opera per ragazzini che da una parte ci fa sorridere, ma dall'altra fa sicuramente riflettere parecchio sugli errori della bramosia di potere di alcuni.
Un'opera di gran successo di cui vedremo il seguito proprio tra qualche giorno su Italia 1. Se non avete ancora visto quest'avventura, vi consiglio di farlo, davvero un bel cartone.
<b>ATTENZIONE! CONTIENE POSSIBILI SPOILER!</b>
Bakugan è un anime che vede protagonista Dan, un ragazzo con la passione dei Bakugan - sfere animate usate per combattimenti -, assieme alla sua squadra, di cui è il leader, composta da Runo, sua amica d'infanzia, Marucho, ragazzino miliardario, Julie, all'inizio innamorata di Dan, Shoan, il più esperto di Bakugan, e Alice, che fino alla fine della serie non possederà Bakugan veri e propri, ma aiuterà il gruppo per quanto riguarda le tattiche di gioco. I Bakugan, dunque, sono animati, cioè parlano, perché in realtà sono mostri abitanti in una dimensione parallela chiamata Vestronia. Essi sono però giunti sulla Terra poiché il loro mondo è in pericolo a causa di uno scienziato, il professor Michael, che è nonno di Alice, il quale con i suoi esperimenti ha messo in pericolo l'incolumità di Vestronia e rischia di far congiungere questo mondo con quello degli umani. Sarà perciò compito di Dan e compagni salvare i due mondi, ma saranno ostacolati da un "servo" del prof. Micheael: Masquerade, un combattente il cui volto si cela dietro a una maschera.
A me è piaciuto molto quest'anime, anche se io vi trovo qualche affinità con Beyblade. Inoltre i combattenti-Bakugan, per potere sconfiggere il nemico, dovranno fare salire di livello i loro Bakugan, così da poter ottenere un potere invincibile. Bakugan è un anime ricco di colpi di scena, soprattutto riguardanti il personaggio di Alice e quello di Masquerade.
Dan e il suo gruppo, non sono gli unici a possedere Bakugan: infatti, molti altri ragazzi li hanno, e faranno amicizia con i protagonisti. I Bakugan hanno un nome e appartengono a un proprio tipo (cioè buio, luce, fuoco, acqua, terra, vento): Dan è in coppia con Drago-tipo phirus-, Runo con Tigrerra-haos-, Marucho con Preyas-Aquos-, Julie con Gorem- subterra-, Shon con Skyress- ventus- e Alice alla fine otterrà un Bakugan di tipo darkus. I loro poteri e le loro nuove abilità sono rafforzati dalle carte che i combattenti hanno sempre con sé. A me non è piaciuta molto la fine, ma per fortuna arriva la nuova serie; inoltre, è stata molto avvincente come serie.
Bakugan è un anime che vede protagonista Dan, un ragazzo con la passione dei Bakugan - sfere animate usate per combattimenti -, assieme alla sua squadra, di cui è il leader, composta da Runo, sua amica d'infanzia, Marucho, ragazzino miliardario, Julie, all'inizio innamorata di Dan, Shoan, il più esperto di Bakugan, e Alice, che fino alla fine della serie non possederà Bakugan veri e propri, ma aiuterà il gruppo per quanto riguarda le tattiche di gioco. I Bakugan, dunque, sono animati, cioè parlano, perché in realtà sono mostri abitanti in una dimensione parallela chiamata Vestronia. Essi sono però giunti sulla Terra poiché il loro mondo è in pericolo a causa di uno scienziato, il professor Michael, che è nonno di Alice, il quale con i suoi esperimenti ha messo in pericolo l'incolumità di Vestronia e rischia di far congiungere questo mondo con quello degli umani. Sarà perciò compito di Dan e compagni salvare i due mondi, ma saranno ostacolati da un "servo" del prof. Micheael: Masquerade, un combattente il cui volto si cela dietro a una maschera.
A me è piaciuto molto quest'anime, anche se io vi trovo qualche affinità con Beyblade. Inoltre i combattenti-Bakugan, per potere sconfiggere il nemico, dovranno fare salire di livello i loro Bakugan, così da poter ottenere un potere invincibile. Bakugan è un anime ricco di colpi di scena, soprattutto riguardanti il personaggio di Alice e quello di Masquerade.
Dan e il suo gruppo, non sono gli unici a possedere Bakugan: infatti, molti altri ragazzi li hanno, e faranno amicizia con i protagonisti. I Bakugan hanno un nome e appartengono a un proprio tipo (cioè buio, luce, fuoco, acqua, terra, vento): Dan è in coppia con Drago-tipo phirus-, Runo con Tigrerra-haos-, Marucho con Preyas-Aquos-, Julie con Gorem- subterra-, Shon con Skyress- ventus- e Alice alla fine otterrà un Bakugan di tipo darkus. I loro poteri e le loro nuove abilità sono rafforzati dalle carte che i combattenti hanno sempre con sé. A me non è piaciuta molto la fine, ma per fortuna arriva la nuova serie; inoltre, è stata molto avvincente come serie.
E' proprio naturale proporre una "nuova" serie animata al pubblico mondiale, presentandola come "nuova", dopo che altre numerosissime serie come queste hanno già in precedenza masticato il proprio pane. Bakugan è proprio una serie così!
Alla fine degli anni '90, uscivano nei negozi le carte della popolarissima serie "YU-GI-OH! ", che ancora adesso vanta un notevole numero di seguaci, e andarono a ruba fino a qualche tempo fa.
In seguito, dopo davvero proprio tempo, i produttori giapponesi, sotto richiesta degli americani, crearono molte altre serie come Beyblade ed altre, che ebbero molti fan, sia bambini che adolescenti, ma soprattutto giovanissimi, fragili a queste nuove mode.
Per riagganciare il successo avuto da queste discrete serie, fra il 2005 e il 2006, viene creata questa serie, che narra di ragazzi che creano un gioco in cui padronano le sacre ed immancabili CARTE e delle sfere che, aprendosi, mutano in mostri ed esseri simili a quelli che hanno spaccato le menti dei bambini tempo fa.
La storia è un mix di gioco ed elementi simili (tali e quali) a quelli che hanno caratterizzato le vecchie opere animate basate sui giochi di carte in cui padroneggiano i caldi ed amati mostri e mutanti.
I protagonisti sono la copia del classico team delle serie giapponesi, sfruttato per conquistare tutte le categorie della società:
Il grande e coraggioso DAN, eroe del mondo; la giovane e carina RUNO, dai riflessi di una fata turchina; il piccolo e basso MARUCHO, bimbetto della squadra; la maliziosa e matura JULIE, l'altra faccia attira bimbette, che si immedesimano in lei, e l'arrabbiato con il broncio "Vegeta" della serie SHUN.
Per non parlare della grafica, molto povera e realizzata in fretta e furia, e della colonna sonora, proprio inadatta a un opera così.
Nulla di nuovo in nessun ambito, rende improbabile il successo di questa serie, che, grazie a tutta la pubblicità che ha avuto modo di passare e ripassare per gli schermi di:
"TV Tokio", "Teletoon", "Italia 1", "Spacetoon", "Cartoon Network France" e molte altre emittenti televisive mondiali che hanno pensato, insieme ai produttori della serie, che avrebbe avuto un grande successo come i suoi predecessori, almeno più fantastici!
Alla fine degli anni '90, uscivano nei negozi le carte della popolarissima serie "YU-GI-OH! ", che ancora adesso vanta un notevole numero di seguaci, e andarono a ruba fino a qualche tempo fa.
In seguito, dopo davvero proprio tempo, i produttori giapponesi, sotto richiesta degli americani, crearono molte altre serie come Beyblade ed altre, che ebbero molti fan, sia bambini che adolescenti, ma soprattutto giovanissimi, fragili a queste nuove mode.
Per riagganciare il successo avuto da queste discrete serie, fra il 2005 e il 2006, viene creata questa serie, che narra di ragazzi che creano un gioco in cui padronano le sacre ed immancabili CARTE e delle sfere che, aprendosi, mutano in mostri ed esseri simili a quelli che hanno spaccato le menti dei bambini tempo fa.
La storia è un mix di gioco ed elementi simili (tali e quali) a quelli che hanno caratterizzato le vecchie opere animate basate sui giochi di carte in cui padroneggiano i caldi ed amati mostri e mutanti.
I protagonisti sono la copia del classico team delle serie giapponesi, sfruttato per conquistare tutte le categorie della società:
Il grande e coraggioso DAN, eroe del mondo; la giovane e carina RUNO, dai riflessi di una fata turchina; il piccolo e basso MARUCHO, bimbetto della squadra; la maliziosa e matura JULIE, l'altra faccia attira bimbette, che si immedesimano in lei, e l'arrabbiato con il broncio "Vegeta" della serie SHUN.
Per non parlare della grafica, molto povera e realizzata in fretta e furia, e della colonna sonora, proprio inadatta a un opera così.
Nulla di nuovo in nessun ambito, rende improbabile il successo di questa serie, che, grazie a tutta la pubblicità che ha avuto modo di passare e ripassare per gli schermi di:
"TV Tokio", "Teletoon", "Italia 1", "Spacetoon", "Cartoon Network France" e molte altre emittenti televisive mondiali che hanno pensato, insieme ai produttori della serie, che avrebbe avuto un grande successo come i suoi predecessori, almeno più fantastici!
<b>CONTIENE SPOILER</b>
Bhè Bakugan non mi piaceva molto all'inizio come anime ma devo dire che mi ero sbagliata, vedendo tutti i 51 episodi (in giapponese con i sottotitoli in inglese). Dopo un po' con l'entrata in scena di altri personaggi e il continuo degli episodi e della storia mi è piaciuto tantissimo, vi consiglio di seguirlo perchè somiglia molto anche a Beyblade. La trama più o meno è questa: il giovane Dan è testimone di uno singolare fenomeno, delle carte misteriose raffiguranti strani mostri cominciamo a piovergli tutt'intorno. La cosa si ripete contemporaneamente su tutta la terra e, grazie ad internet, Dan e i suoi amici inventano un gioco nuovo chiamato "Bakugan", dal nome generico delle creature raffigurate sulle carte. Il gioco prevede un combattimento di tre round durante il quale i giocatori mettono in campo delle sfere che, aprendosi, si trasformano nei Bakugan. Di volta in volta tirano delle carte particolari che permettono loro di guadagnare punti e di sconfiggere gli avversari.
Sia le carte da gioco, sia i Bakugan sono caratterizzati da una caratteristica corrispondente ad un elemento naturale: pyrus (fuoco), haos (luce), aquos (acqua), darkus (tenebra), subterra (terra) e ventus (vento).
Quando Dan e i suoi amici danno vita al gioco creano, a loro insaputa, un collegamento tra il mondo degli umani e quello abitato dai Bakugan, ovvero la dimensione Vestronia, un universo diviso in sei mondi, uno per ogni elemento. Qui è in corso una battaglia fra Drago, il buono, e Naga, il cattivo: quest'ultimo giunge al centro di Vestronia, dove due forze opposte, il Silenzio e l'Infinito, mantengono la dimensione in equilibrio. Nonostante Drago tenti di fermarlo, Naga assorbe l'energia negativa emanata dal Silenzio, compromettendo l'equilibrio della dimensione, portando scompiglio nei sei mondi e minacciando anche la terra.
Dan e i suoi amici, riuniti nella squadra dei combattenti Bakugan, decidono di aiutare i loro Bakugan a sconfiggere il malvagio Naga ed a ripristinare l'equilibrio a Vestronia, salvando sia la dimensione dei loro fedeli amici che la Terra.
Bhè Bakugan non mi piaceva molto all'inizio come anime ma devo dire che mi ero sbagliata, vedendo tutti i 51 episodi (in giapponese con i sottotitoli in inglese). Dopo un po' con l'entrata in scena di altri personaggi e il continuo degli episodi e della storia mi è piaciuto tantissimo, vi consiglio di seguirlo perchè somiglia molto anche a Beyblade. La trama più o meno è questa: il giovane Dan è testimone di uno singolare fenomeno, delle carte misteriose raffiguranti strani mostri cominciamo a piovergli tutt'intorno. La cosa si ripete contemporaneamente su tutta la terra e, grazie ad internet, Dan e i suoi amici inventano un gioco nuovo chiamato "Bakugan", dal nome generico delle creature raffigurate sulle carte. Il gioco prevede un combattimento di tre round durante il quale i giocatori mettono in campo delle sfere che, aprendosi, si trasformano nei Bakugan. Di volta in volta tirano delle carte particolari che permettono loro di guadagnare punti e di sconfiggere gli avversari.
Sia le carte da gioco, sia i Bakugan sono caratterizzati da una caratteristica corrispondente ad un elemento naturale: pyrus (fuoco), haos (luce), aquos (acqua), darkus (tenebra), subterra (terra) e ventus (vento).
Quando Dan e i suoi amici danno vita al gioco creano, a loro insaputa, un collegamento tra il mondo degli umani e quello abitato dai Bakugan, ovvero la dimensione Vestronia, un universo diviso in sei mondi, uno per ogni elemento. Qui è in corso una battaglia fra Drago, il buono, e Naga, il cattivo: quest'ultimo giunge al centro di Vestronia, dove due forze opposte, il Silenzio e l'Infinito, mantengono la dimensione in equilibrio. Nonostante Drago tenti di fermarlo, Naga assorbe l'energia negativa emanata dal Silenzio, compromettendo l'equilibrio della dimensione, portando scompiglio nei sei mondi e minacciando anche la terra.
Dan e i suoi amici, riuniti nella squadra dei combattenti Bakugan, decidono di aiutare i loro Bakugan a sconfiggere il malvagio Naga ed a ripristinare l'equilibrio a Vestronia, salvando sia la dimensione dei loro fedeli amici che la Terra.
Bakugan appare all'inizio come il classico anime commerciale ma proprio come è stato con BeyBlade in passato si può notare che dietro c'è anche una trama ben costruita. La prima impressione può essere negativa oppure apparire come una copia ma personalmente da fan di BeyBlade mi ha incuriosita, notare la somiglianza fra il protagonista Dan e lo storico Takao. Bakugan alla fine non mi ha delusa, è partito un po' in sordina per questo gli ho dato voto 8 però man mano col procedere degli episodi e con l'entrata in scena di altri personaggi è diventato sempre più interessante, dall'episodio 27 in poi ha superato completamente le mie aspettative.
Non posso che dire che merita di essere seguito per capirne il vero valore e non solo da un'occhiata veloce. Quella non basta.
Non posso che dire che merita di essere seguito per capirne il vero valore e non solo da un'occhiata veloce. Quella non basta.