Yes! Pretty Cure 5 - Le Pretty Cure nel Regno degli Specchi
E' il film della serie "Yes! Pretty Cure 5", in cui i protagonisti vanno a una specie di festa, ma le cose poi si complicano...
La trama è bella e articolata, si può considerarlo forse come una specie di isekai, perché, come dice anche il titolo, i protagonisti vanno per un po' in un altro mondo. Poi c'è un'importante aggiunta, cioè dei "cloni" delle guerriere, che però è evidenziato che sono "nate", o meglio dire create per un solo scopo, tipo usa e getta. E di avere da ridire su questo hanno ragione. Quindi ci sono alcune "persone" contro i protagonisti che a me sembra abbiano anche ragione per alcune cose.
Quindi, bella trama, con importanti insegnamenti, e anche un po' commovente verso la fine.
Il comparto tecnico mi è sembrato lo stesso della serie, cioè non male. La opening e la ending hanno la stessa musica, cambiando solo il video.
Il doppiaggio giapponese è buono come la serie principale, e anche quello italiano a me non è sembrato malissimo. Forse l'unico problema sono le voci che sembrano un po' più grandi dei personaggi, ma ci si può passare sopra.
Consigliato, soprattutto se si conosce la serie principale!
La trama è bella e articolata, si può considerarlo forse come una specie di isekai, perché, come dice anche il titolo, i protagonisti vanno per un po' in un altro mondo. Poi c'è un'importante aggiunta, cioè dei "cloni" delle guerriere, che però è evidenziato che sono "nate", o meglio dire create per un solo scopo, tipo usa e getta. E di avere da ridire su questo hanno ragione. Quindi ci sono alcune "persone" contro i protagonisti che a me sembra abbiano anche ragione per alcune cose.
Quindi, bella trama, con importanti insegnamenti, e anche un po' commovente verso la fine.
Il comparto tecnico mi è sembrato lo stesso della serie, cioè non male. La opening e la ending hanno la stessa musica, cambiando solo il video.
Il doppiaggio giapponese è buono come la serie principale, e anche quello italiano a me non è sembrato malissimo. Forse l'unico problema sono le voci che sembrano un po' più grandi dei personaggi, ma ci si può passare sopra.
Consigliato, soprattutto se si conosce la serie principale!
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Anche Nozomi e compagne finiscono sul grande schermo!
Ecco che parte un'idea molto interessante: cosa fare per rendere più partecipi gli spettatori in un film dedicato alla serie? L’idea arriva con un semplice gadget: una torcia elettrica consegnata all’ingresso nelle sale con le istruzioni sull’uso narrate proprio a inizio film dai mitici Coco e Nuts, che ci spiegheranno il modo di usare la Miracle Light (così si chiama la torcia), quando serve e come usarla per poi dare il via alle vicende del film.
Nozomi, Rin, Urara, Komachi e Karen, accompagnate dai loro amici fatati, in forma umana, Kokoda (forma umana di Coco), Natsu (forma umana di Nuts) e Milk, vanno a divertirsi in un parco a tema principesco, quando due misteriose entità catturano i due principi di Palmier copiandone l’aspetto. Peccato per loro che Nozomi non è una stupida quando si tratta di Kokoda, e quindi li smaschera, costringendo i due impostori ad evocare un gigantesco Kowaina a due teste (e quindi con due maschere), costringendo le Yes! Pretty Cure 5 a entrare in azione e sconfiggerlo. Quindi i due impostori si presentano: Migirin e Hidarin, due fate provenienti dal Regno degli specchi, le quali sono state ricattate da Shadow, un agente della Nightmare, che ha preso possesso del regno e tiene in ostaggio Coco e Nuts in cambio del Dream Collet, con l’obiettivo di catturare tutti i Pinky grazie ai suoi poteri di manipolare gli specchi.
Per le Yes! Pretty Cure 5 ha inizio una nuova difficile missione all’interno del Regno degli specchi, ma per arrivare a Shadow e salvare i loro amici fatati dovranno affrontare i suoi tirapiedi, le Dark Cure, le loro cinque alter ego oscure, per poi arrivare al confronto diretto contro Shadow.
In questo film viene introdotto il concetto di alter ego oscuro, ovvero la copia di un personaggio completamente opposto, riprendendone il carattere e la personalità ma in modo completamente maligno; anche nella saga delle Pretty Cure viene affrontato questo concetto, e in questo caso nelle cinque Dark Cure, ovvero i riflessi delle Yes! Pretty Cure 5, come se mostrassero il lato oscuro delle cinque protagoniste.
E il punto centrale del film sta nello spettacolare e al tempo stesso durissimo confronto fra i due gruppi di guerriere, dove ogni guerriera si ritroverà ad affrontare la propria alter ego, in un durissimo confronto sia fisico che psicologico contro sé stessa, in tutti i sensi; anche le cinque Dark Cure vengono mostrate molto caratterizzate, tra avversarie senza pietà e chi riesce a comprendere la propria nemica, per poi sparire o con il dolore inflitto a malincuore o con il conforto della originale nei confronti della propria alter ego.
Un altro elemento, che diventerà concetto comune nei futuri film della saga, è la presenza delle Miracle Light, le quali verranno utilizzate nella battaglia finale per donare alle Pretty Cure una spettacolare trasformazione potenziamento da usare contro l’antagonista in “versione da ultimo round”. Ma la particolarità più accattivante è che non bastano quelle presenti nel film, ma servono anche quelle di altre persone: il pubblico in sala, dove, in una spettacolare rottura della quarta parete, tutte le fate chiederanno agli spettatori di utilizzare le loro Miracle Light consegnate all’ingresso in sala, con tanto di urlo di incoraggiamento, viene poi ringraziato calorosamente dalle sue eroine a trasformazione avvenuta, rendendo più incisiva che mai la partecipazione.
Niente da dire sul comparto sonoro, con musiche composte per l’occasione, e con l’idea geniale di far doppiare le cinque Dark Cure dalle stesse doppiatrici delle protagoniste originali (sia in giapponese che in italiano), in modo da aumentare di più l’idea di comunanza fra guerriera e alter ego, mentre graficamente si notano dei miglioramenti grafici e animazioni più fluide, mostrando un distacco fra episodio dell’anime e film molto netto.
Niente da dire, se non consigliarlo agli appassionati della saga.
Anche Nozomi e compagne finiscono sul grande schermo!
Ecco che parte un'idea molto interessante: cosa fare per rendere più partecipi gli spettatori in un film dedicato alla serie? L’idea arriva con un semplice gadget: una torcia elettrica consegnata all’ingresso nelle sale con le istruzioni sull’uso narrate proprio a inizio film dai mitici Coco e Nuts, che ci spiegheranno il modo di usare la Miracle Light (così si chiama la torcia), quando serve e come usarla per poi dare il via alle vicende del film.
Nozomi, Rin, Urara, Komachi e Karen, accompagnate dai loro amici fatati, in forma umana, Kokoda (forma umana di Coco), Natsu (forma umana di Nuts) e Milk, vanno a divertirsi in un parco a tema principesco, quando due misteriose entità catturano i due principi di Palmier copiandone l’aspetto. Peccato per loro che Nozomi non è una stupida quando si tratta di Kokoda, e quindi li smaschera, costringendo i due impostori ad evocare un gigantesco Kowaina a due teste (e quindi con due maschere), costringendo le Yes! Pretty Cure 5 a entrare in azione e sconfiggerlo. Quindi i due impostori si presentano: Migirin e Hidarin, due fate provenienti dal Regno degli specchi, le quali sono state ricattate da Shadow, un agente della Nightmare, che ha preso possesso del regno e tiene in ostaggio Coco e Nuts in cambio del Dream Collet, con l’obiettivo di catturare tutti i Pinky grazie ai suoi poteri di manipolare gli specchi.
Per le Yes! Pretty Cure 5 ha inizio una nuova difficile missione all’interno del Regno degli specchi, ma per arrivare a Shadow e salvare i loro amici fatati dovranno affrontare i suoi tirapiedi, le Dark Cure, le loro cinque alter ego oscure, per poi arrivare al confronto diretto contro Shadow.
In questo film viene introdotto il concetto di alter ego oscuro, ovvero la copia di un personaggio completamente opposto, riprendendone il carattere e la personalità ma in modo completamente maligno; anche nella saga delle Pretty Cure viene affrontato questo concetto, e in questo caso nelle cinque Dark Cure, ovvero i riflessi delle Yes! Pretty Cure 5, come se mostrassero il lato oscuro delle cinque protagoniste.
E il punto centrale del film sta nello spettacolare e al tempo stesso durissimo confronto fra i due gruppi di guerriere, dove ogni guerriera si ritroverà ad affrontare la propria alter ego, in un durissimo confronto sia fisico che psicologico contro sé stessa, in tutti i sensi; anche le cinque Dark Cure vengono mostrate molto caratterizzate, tra avversarie senza pietà e chi riesce a comprendere la propria nemica, per poi sparire o con il dolore inflitto a malincuore o con il conforto della originale nei confronti della propria alter ego.
Un altro elemento, che diventerà concetto comune nei futuri film della saga, è la presenza delle Miracle Light, le quali verranno utilizzate nella battaglia finale per donare alle Pretty Cure una spettacolare trasformazione potenziamento da usare contro l’antagonista in “versione da ultimo round”. Ma la particolarità più accattivante è che non bastano quelle presenti nel film, ma servono anche quelle di altre persone: il pubblico in sala, dove, in una spettacolare rottura della quarta parete, tutte le fate chiederanno agli spettatori di utilizzare le loro Miracle Light consegnate all’ingresso in sala, con tanto di urlo di incoraggiamento, viene poi ringraziato calorosamente dalle sue eroine a trasformazione avvenuta, rendendo più incisiva che mai la partecipazione.
Niente da dire sul comparto sonoro, con musiche composte per l’occasione, e con l’idea geniale di far doppiare le cinque Dark Cure dalle stesse doppiatrici delle protagoniste originali (sia in giapponese che in italiano), in modo da aumentare di più l’idea di comunanza fra guerriera e alter ego, mentre graficamente si notano dei miglioramenti grafici e animazioni più fluide, mostrando un distacco fra episodio dell’anime e film molto netto.
Niente da dire, se non consigliarlo agli appassionati della saga.
Le Pretty Cure decidono di visitare il nuovo parco divertimenti "Princess Land" insieme a Coco, Nuts e Milk. Però Coco e Nuts vengono rapiti e portati nel Regno degli Specchi, contollato da Shadow, che mira al Dream Collet. Le Pretty Cure andranno a salvarli con l'aiuto di Migirin e Hidarin, due abitanti del Regno degli Specchi, ma ad attenderli, oltre a Shadow, ci saranno le Dark Pretty Cure, le loro controparti malvagie. Riusciranno le Pretty Cure a salvare Coco e Nuts e a proteggere il Dream Collet?
"Eiga Yes! Precure 5 Kagami no Kuni no miracle daibōken!" ("Yes! Pretty Cure 5 - Il film: La miracolosa avventura nel Regno degli Specchi!"), in Italia chiamato "Yes! Pretty Cure 5 - Le Pretty Cure nel Regno degli Specchi", è il quarto film della serie Pretty Cure e il primo per "Yes! Pretty Cure 5".
Nel film il tema prinicpale è l'amicizia e lo si può notare sopratutto nel momento in cui le Pretty Cure combattono contro le Dark Pretty Cure, dando allo spettatore molti punti di riflessione per capire il vero valore dell'amicizia.
I personaggi che si aggiungono in questo film sono molto curati nel design, ma meno caratterialmente, infatti non si riuscirà a capire se Shadow sia un maschio o una femmina nemmeno attraverso il doppiaggio.
La grafica è la stessa della serie TV, quindi sfondi di un unico colore - che non mi piacciono molto - durante trasformazioni e attacchi. Nemmeno per il Power Up ci saranno sfondi un pochino più dettagliati, con aggiunta solo delle piccole farfalline dei colori delle protagoniste (rosa, rosso, giallo, verde e blu). I combattimenti sono molto belli da vedere, ma quello che dovrebbe essere il più bello del film, cioè quello contro Shadow, il boss finale, è quello più corto e meno spettacolare.
Do un otto perchè il film è coinvolgente e dà spunti di riflessioni; peccato per la poca durata del combattimento contro Shadow.
"Eiga Yes! Precure 5 Kagami no Kuni no miracle daibōken!" ("Yes! Pretty Cure 5 - Il film: La miracolosa avventura nel Regno degli Specchi!"), in Italia chiamato "Yes! Pretty Cure 5 - Le Pretty Cure nel Regno degli Specchi", è il quarto film della serie Pretty Cure e il primo per "Yes! Pretty Cure 5".
Nel film il tema prinicpale è l'amicizia e lo si può notare sopratutto nel momento in cui le Pretty Cure combattono contro le Dark Pretty Cure, dando allo spettatore molti punti di riflessione per capire il vero valore dell'amicizia.
I personaggi che si aggiungono in questo film sono molto curati nel design, ma meno caratterialmente, infatti non si riuscirà a capire se Shadow sia un maschio o una femmina nemmeno attraverso il doppiaggio.
La grafica è la stessa della serie TV, quindi sfondi di un unico colore - che non mi piacciono molto - durante trasformazioni e attacchi. Nemmeno per il Power Up ci saranno sfondi un pochino più dettagliati, con aggiunta solo delle piccole farfalline dei colori delle protagoniste (rosa, rosso, giallo, verde e blu). I combattimenti sono molto belli da vedere, ma quello che dovrebbe essere il più bello del film, cioè quello contro Shadow, il boss finale, è quello più corto e meno spettacolare.
Do un otto perchè il film è coinvolgente e dà spunti di riflessioni; peccato per la poca durata del combattimento contro Shadow.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Yes Pretty Cure 5 - Le Pretty Cure nel Regno degli Specchi" è l'unico film relativo alla quarta serie del franchise delle famose Pretty Cure. Uscito in Giappone nel 2007, viene portato in Italia dalla Rai, prima su Rai 2 nel 2010 e poi su Rai Gulp nel 2011, occasione nel quale ho potuto vedere il film. Il doppiaggio, come per tutte le serie e i relativi film dedicati alle "Pretty Cure" per il nostro paese, è curato da La BiBi.it
Il film ha inizio con un grottesco quanto inutile teatrino con protagonisti Coco, Nuts e Milk, intenti a spiegare ai bambini giapponesi presenti in sala come si utilizzano le Miracle Lights, piccole torce colorate da usare in particolari momenti del film. Questo espediente per interagire con i bambini in sala sarebbe anche una cosa carina, ma perde ogni senso se il film è guardato fuori dal contesto di un cinema. Questa è stata l'unica cosa che non ho gradito nel film e ha influito sul voto finale della recensione, ma passiamo alla trama.
Coco, Nuts e Milk, insieme alle nostre cinque eroine, Nozomi, Rin, Urara, Komachi e Karen, decidono di trascorrere una giornata in allegria a Princess Land, un parco di divertimenti a tema per sole principesse. Tutto cambia quando all'improvviso Coco e Nuts vengono misteriosamente rapiti e portati nel Regno degli Specchi, costringendo le Pretty Cure a seguirli per tentare di salvarli. Arrivate sul posto le guerriere si trovano davanti le Dark Cure, loro perfette controparti malvagie, create da Shadow, ultimo membro della Nightmare Company, il quale altro non desidera che il famoso Dream Collet, in possesso dei nostri amici. Dopo averle sconfitte, tocca a Shadow, il quale viene definitivamente battuto, non senza fatica, grazie alle Miracle Lights, le quali donano un nuovo potere alle combattenti trasformandole in Super Pretty Cure. L'aspetto fisico delle guerriere non cambia molto, vengono aggiunte dietro la schiena un paio di ali da farfalla che luccicano.
In conclusione posso dire che il film mi è piaciuto molto, più della serie a cui fa riferimento, in quanto in 69 minuti di visione complessivi non vi sono buchi narrativi di sorta. Il doppiaggio è sempre ben fatto quello proposto dalla BiBi.it, quasi totalmente privo di censure. Trovo il comparto grafico e sonoro a dir poco spettacolare con luci e colori molto vividi e d'atmosfera, tipo il viola predominante che ammanta la serie, scuro e cupo per le forze del male, chiaro e acceso per le forze del bene, bellissimo e suggestivo. I combattimenti risultano essere spettacolari e mai banali, sopratutto quelli contro le Dark Cure, conditi da dialoghi tra le due parti molto emotivi, riflessivi e toccanti in certi punti. I testi delle sigle italiane sono allegri e orecchiabili, molto ben fatti a parer mio e tradotti sulla traccia audio giapponese, ergo buona cosa se non si può avere le sigle originali. Nota su Shadow, nemico principale del film: non so voi ma io non ho potuto fare a meno di notare la grandissima somiglianza che lo accomuna con Nehellenia, antagonista di "Sailor Moon SuperS", non credo sia un caso visto che "Yes Pretty Cure 5" e "Sailor Moon SuperS" sono due serie che hanno molto in comune tra di loro. Il mio voto è 8,5.
"Yes Pretty Cure 5 - Le Pretty Cure nel Regno degli Specchi" è l'unico film relativo alla quarta serie del franchise delle famose Pretty Cure. Uscito in Giappone nel 2007, viene portato in Italia dalla Rai, prima su Rai 2 nel 2010 e poi su Rai Gulp nel 2011, occasione nel quale ho potuto vedere il film. Il doppiaggio, come per tutte le serie e i relativi film dedicati alle "Pretty Cure" per il nostro paese, è curato da La BiBi.it
Il film ha inizio con un grottesco quanto inutile teatrino con protagonisti Coco, Nuts e Milk, intenti a spiegare ai bambini giapponesi presenti in sala come si utilizzano le Miracle Lights, piccole torce colorate da usare in particolari momenti del film. Questo espediente per interagire con i bambini in sala sarebbe anche una cosa carina, ma perde ogni senso se il film è guardato fuori dal contesto di un cinema. Questa è stata l'unica cosa che non ho gradito nel film e ha influito sul voto finale della recensione, ma passiamo alla trama.
Coco, Nuts e Milk, insieme alle nostre cinque eroine, Nozomi, Rin, Urara, Komachi e Karen, decidono di trascorrere una giornata in allegria a Princess Land, un parco di divertimenti a tema per sole principesse. Tutto cambia quando all'improvviso Coco e Nuts vengono misteriosamente rapiti e portati nel Regno degli Specchi, costringendo le Pretty Cure a seguirli per tentare di salvarli. Arrivate sul posto le guerriere si trovano davanti le Dark Cure, loro perfette controparti malvagie, create da Shadow, ultimo membro della Nightmare Company, il quale altro non desidera che il famoso Dream Collet, in possesso dei nostri amici. Dopo averle sconfitte, tocca a Shadow, il quale viene definitivamente battuto, non senza fatica, grazie alle Miracle Lights, le quali donano un nuovo potere alle combattenti trasformandole in Super Pretty Cure. L'aspetto fisico delle guerriere non cambia molto, vengono aggiunte dietro la schiena un paio di ali da farfalla che luccicano.
In conclusione posso dire che il film mi è piaciuto molto, più della serie a cui fa riferimento, in quanto in 69 minuti di visione complessivi non vi sono buchi narrativi di sorta. Il doppiaggio è sempre ben fatto quello proposto dalla BiBi.it, quasi totalmente privo di censure. Trovo il comparto grafico e sonoro a dir poco spettacolare con luci e colori molto vividi e d'atmosfera, tipo il viola predominante che ammanta la serie, scuro e cupo per le forze del male, chiaro e acceso per le forze del bene, bellissimo e suggestivo. I combattimenti risultano essere spettacolari e mai banali, sopratutto quelli contro le Dark Cure, conditi da dialoghi tra le due parti molto emotivi, riflessivi e toccanti in certi punti. I testi delle sigle italiane sono allegri e orecchiabili, molto ben fatti a parer mio e tradotti sulla traccia audio giapponese, ergo buona cosa se non si può avere le sigle originali. Nota su Shadow, nemico principale del film: non so voi ma io non ho potuto fare a meno di notare la grandissima somiglianza che lo accomuna con Nehellenia, antagonista di "Sailor Moon SuperS", non credo sia un caso visto che "Yes Pretty Cure 5" e "Sailor Moon SuperS" sono due serie che hanno molto in comune tra di loro. Il mio voto è 8,5.
"Yes! Pretty Cure 5 - Kagami no Kuni no Miracle Daibouken!" è il film cinematografico basato sulla quarta serie delle Pretty Cure.
Come per gli altri film precedenti, le protagoniste dovranno salvare un altro regno magico, la Terra degli Specchi da un malvagio che vuole dominarlo.
La storia del film si svolge nella seconda metà della serie, dopo l'arrivo di Milk, e i vari power up delle guerriere.
Il film sfrutta degli elementi non originalissimi, a partire proprio dall'ambientazione, il regno degli Specchi, e i nemici, che grazie all'espediente dello specchio appunto, vedrà le protagoniste combattere contro dei loro doppi, le Dark Pretty Cure. Anche il nemico principale non è niente di ché, a partire dal nome, Shadow.
Tuttavia il film mi è molto piaciuto, perché ha degli elementi che nella serie sono mancati, a cominciare dagli ottimi combattimenti, molto fisici, ben realizzati e spettacolari da vedere.
Belle anche le location degli scontri, in particolare quella dove Karen affronta il suo doppio a suon di "spade laser".
Disegni e sfondi mi sono sembrati leggermente più curati rispetto alla serie tv.
La colonna sonora è la stessa dell'anime, incluse le sigle iniziali e finali.
Il doppiaggio originale è buono, e l'interpretazione migliore secondo me è stata quella di Romi Paku su Shadow.
Alla fine si tratta solo di un film basato sulla serie, veloce nella narrazione, e che aggiunge poco alla storia della stessa, ma è piacevole da guardare per chi l'ha seguita.
Come per gli altri film precedenti, le protagoniste dovranno salvare un altro regno magico, la Terra degli Specchi da un malvagio che vuole dominarlo.
La storia del film si svolge nella seconda metà della serie, dopo l'arrivo di Milk, e i vari power up delle guerriere.
Il film sfrutta degli elementi non originalissimi, a partire proprio dall'ambientazione, il regno degli Specchi, e i nemici, che grazie all'espediente dello specchio appunto, vedrà le protagoniste combattere contro dei loro doppi, le Dark Pretty Cure. Anche il nemico principale non è niente di ché, a partire dal nome, Shadow.
Tuttavia il film mi è molto piaciuto, perché ha degli elementi che nella serie sono mancati, a cominciare dagli ottimi combattimenti, molto fisici, ben realizzati e spettacolari da vedere.
Belle anche le location degli scontri, in particolare quella dove Karen affronta il suo doppio a suon di "spade laser".
Disegni e sfondi mi sono sembrati leggermente più curati rispetto alla serie tv.
La colonna sonora è la stessa dell'anime, incluse le sigle iniziali e finali.
Il doppiaggio originale è buono, e l'interpretazione migliore secondo me è stata quella di Romi Paku su Shadow.
Alla fine si tratta solo di un film basato sulla serie, veloce nella narrazione, e che aggiunge poco alla storia della stessa, ma è piacevole da guardare per chi l'ha seguita.
Le Pretty Cure sono tutte riunite alla Nutts House, ma Nozomi si annoia e dopo aver rifiutato ogni proposta di intrattenimento delle sue amiche, ecco che a Coco viene una grande idea: trascorrere la giornata al nuovo luna park a tema Princess Land. Entusiaste all'idea di dover andare in giro vestite da principesse, Nozomi e le altre accettano immediatamente la proposta. Mentre si trovano a gironzolare per il parco decidono di andare a visitare la casa degli specchi. Qui Kokoda e Natsu spariscono improvvisamente per poi ricomparire poco dopo. Dagli atteggiamenti di Kokoda nei suoi confronti, Nozomi percepisce che qualcosa non va e quando quest'ultimo chiede inaspettatamente a Milk di mostrargli il Dream Collet arriva la conferma che i due ragazzi non sono i veri Coco e Nuts. A questo punto inizia uno scontro tra le Pretty Cure e i falsi principi del Regno di Palmier. Riusciranno le ragazze a salvare i loro piccoli amici? E come si comporteranno quando la battaglia le metterà di fronte alle copie di loro stesse?
“Yes! Pretty Cure 5 - Great Miracle Adventure in Mirrorland” è il primo film dedicato alla quarta stagione della saga di successo delle Pretty Cure. Non ci sono molte differenze rispetto alla serie regolare, in quanto il nemico principale, di nome Shadow, è intenzionato anch'egli ad impossessarsi del Dream Collet per realizzare il suo piano di conquista della Terra. Nel film sono anche presenti le “maschere malvagie” usate anche dai cattivi della Compagnia dell'Incubo.
Nonostante questi elementi non lo differenzino troppo dalla serie animata, Yes! Pretty Cure 5 - Great Miracle Adventure in Mirrorland è un film che si lascia comunque apprezzare.
La trama, molto semplice e se vogliamo non per nulla originale, riesce lo stesso nel suo intento di piacevole intrattenimento. Lo scopo di questo film non è certo quello di creare un capolavoro perché del resto la prolifera saga delle Pretty Cure seppur bella e avvincente in certi punti, non arriva a livelli altissimi. Regalare un'avventura in più ai fans della serie sembra essere lo scopo principale. Chiamatele banali, cloni o che dir si voglia, le Pretty Cure sono semplici ragazze che cercano di inviare i loro messaggi di amicizia e rispetto per il prossimo.
Le scene migliori del film si concentrano tutte nella metà, quando le Pretty Cure ingaggiano una spettacolare lotta contro i loro cloni malvagi, le Dark Cure. Queste ultime, dai vestiti nero corvino e gli occhi sprezzanti, cercano con ogni mezzo di incrinare l'amicizia delle cinque ragazze. Una lotta più con sé stesse che contro un vero nemico.
Ottime le animazioni, così come la colonna sonora. Tutti questi elementi mi spingono a dare un bel 7 e mezzo finale. Consigliato a tutti i fan della serie.
“Yes! Pretty Cure 5 - Great Miracle Adventure in Mirrorland” è il primo film dedicato alla quarta stagione della saga di successo delle Pretty Cure. Non ci sono molte differenze rispetto alla serie regolare, in quanto il nemico principale, di nome Shadow, è intenzionato anch'egli ad impossessarsi del Dream Collet per realizzare il suo piano di conquista della Terra. Nel film sono anche presenti le “maschere malvagie” usate anche dai cattivi della Compagnia dell'Incubo.
Nonostante questi elementi non lo differenzino troppo dalla serie animata, Yes! Pretty Cure 5 - Great Miracle Adventure in Mirrorland è un film che si lascia comunque apprezzare.
La trama, molto semplice e se vogliamo non per nulla originale, riesce lo stesso nel suo intento di piacevole intrattenimento. Lo scopo di questo film non è certo quello di creare un capolavoro perché del resto la prolifera saga delle Pretty Cure seppur bella e avvincente in certi punti, non arriva a livelli altissimi. Regalare un'avventura in più ai fans della serie sembra essere lo scopo principale. Chiamatele banali, cloni o che dir si voglia, le Pretty Cure sono semplici ragazze che cercano di inviare i loro messaggi di amicizia e rispetto per il prossimo.
Le scene migliori del film si concentrano tutte nella metà, quando le Pretty Cure ingaggiano una spettacolare lotta contro i loro cloni malvagi, le Dark Cure. Queste ultime, dai vestiti nero corvino e gli occhi sprezzanti, cercano con ogni mezzo di incrinare l'amicizia delle cinque ragazze. Una lotta più con sé stesse che contro un vero nemico.
Ottime le animazioni, così come la colonna sonora. Tutti questi elementi mi spingono a dare un bel 7 e mezzo finale. Consigliato a tutti i fan della serie.
Il lungometraggio tratto da Yes! Pretty Cure 5, quarta stagione della fortunata serie majokko sentai, vede le cinque protagoniste Nozomi, Rin, Urara, Komachi e Karen contrapporsi al(la?) malvagio(a?) Shadow, cattivone(a?) di rito che mira al possesso del magico Dream Collet in possesso delle guerriere poiché il suo potere gli permetterà di dominare il Regno degli Specchi. Ad aiutarlo nella sua impresa, cinque alleate create con un oscuro potere: le Dark Cures, copie malvagie delle cinque eroine che ne condividono le abilità ma le amplificano grazie alla forza del male.
Riusciranno le Pretty Cure a risolvere anche questa crisi, o sarà il trionfo del(la?) ribaldo(a?)? Allo spettatore il piacere di scoprirlo!
Great Miracle Adventure in Mirrorland è il classico film tratto da una serie a cartoni animati, nonché il classico film tratto da Pretty Cure. Molti passaggi sono infatti ampiamente prevedibili o, come da copione, risicati, come la psicologia del(la?) cattivo(a?), che è praticamente assente poiché questi(a?) si limita a ridacchiare millantando di portare morte e distruzione fra urla alla Dragon Ball Z.
Per il resto, avremo qui rappresentati tutti i leitmotiv, i tormentoni e le caratteristiche che erano presenti nella serie Yes! Pretty Cure 5, compreso un elemento "romance" che era assente nelle precedenti produzioni legate alle eroine della Toei e che si intromette di peso nella quarta serie (e dunque anche in questo film da essa tratto), lasciando allo spettatore e ai suoi gusti personali il compito di decidere se la sua introduzione è stata opportuna o meno.
Seguendo il trend dei precedenti film della saga, anche questo nuovo lungometraggio si presenta in maniera particolarmente "cinematografica", con una grafica davvero curatissima e colorata e animazioni davvero ben fatte, consone ad un film per il grande schermo.
È nei combattimenti che Pretty Cure dà il meglio di sé, e anche questo film non si sottrae alla regola. Gli scontri tra le cinque guerriere e i loro rispettivi doppi malvagi sono una vera gioia per gli occhi, alcuni fra i migliori combattimenti mai realizzati in una produzione di questo genere, e, seppur nel breve tempo in cui avvengono, riescono a interessare ed emozionare lo spettatore presentando non soltanto uno spettacolare duello a suon di pugni, calci, locations distrutte, attacchi magici coloratissimi, spade laser, ali di farfalla e sfere d'energia, ma anche un confronto ideologico fra due metà dello stesso cuore, due parti complementari del carattere dei vari personaggi.
Nonostante siano solo delle copie che intrattengono lo spettatore per pochi minuti, infatti, le cinque Dark Cure avranno modo di confrontarsi verbalmente con i loro "originali" e di dar vita a ottime riflessioni, che senza dubbio possono dar molto agli spettatori e che rendono il film anche abbastanza riflessivo oltre che emozionante, sopperendo ad un boss finale eccessivamente piatto. Difetto, questo, che non rende il combattimento finale meno bello, soprattutto per via dell'ottima realizzazione tecnica e del grande coinvolgimento emotivo che questo in ogni caso offre.
Pollice in su anche per la colonna sonora, che riprende i bellissimi ed epici brani orchestrati della serie televisiva e le sue due sigle, "Smile Go Go" e "Ganbalance de dance" in un'inedita versione "principesca".
Discreto il doppiaggio giapponese, con voci che svolgono il loro lavoro senza spiccare troppo, ad eccezione (in negativo) di quella, troppo femminea se non addirittura femminile, di Shadow che, unita al suo aspetto effeminato, manda in confusione gli spettatori che si chiederanno per tutto il film se è un maschio o una femmina.
Ordinaria amministrazione, verrebbe da dire. Eppure, nella sua "banalità", questo lungometraggio della quarta serie offre ottimi spunti di riflessione per gli spettatori e riesce a coinvolgerli ed emozionarli come sempre un film per il grande schermo dovrebbe fare di default. Visione obbligata per i fans della serie.
Riusciranno le Pretty Cure a risolvere anche questa crisi, o sarà il trionfo del(la?) ribaldo(a?)? Allo spettatore il piacere di scoprirlo!
Great Miracle Adventure in Mirrorland è il classico film tratto da una serie a cartoni animati, nonché il classico film tratto da Pretty Cure. Molti passaggi sono infatti ampiamente prevedibili o, come da copione, risicati, come la psicologia del(la?) cattivo(a?), che è praticamente assente poiché questi(a?) si limita a ridacchiare millantando di portare morte e distruzione fra urla alla Dragon Ball Z.
Per il resto, avremo qui rappresentati tutti i leitmotiv, i tormentoni e le caratteristiche che erano presenti nella serie Yes! Pretty Cure 5, compreso un elemento "romance" che era assente nelle precedenti produzioni legate alle eroine della Toei e che si intromette di peso nella quarta serie (e dunque anche in questo film da essa tratto), lasciando allo spettatore e ai suoi gusti personali il compito di decidere se la sua introduzione è stata opportuna o meno.
Seguendo il trend dei precedenti film della saga, anche questo nuovo lungometraggio si presenta in maniera particolarmente "cinematografica", con una grafica davvero curatissima e colorata e animazioni davvero ben fatte, consone ad un film per il grande schermo.
È nei combattimenti che Pretty Cure dà il meglio di sé, e anche questo film non si sottrae alla regola. Gli scontri tra le cinque guerriere e i loro rispettivi doppi malvagi sono una vera gioia per gli occhi, alcuni fra i migliori combattimenti mai realizzati in una produzione di questo genere, e, seppur nel breve tempo in cui avvengono, riescono a interessare ed emozionare lo spettatore presentando non soltanto uno spettacolare duello a suon di pugni, calci, locations distrutte, attacchi magici coloratissimi, spade laser, ali di farfalla e sfere d'energia, ma anche un confronto ideologico fra due metà dello stesso cuore, due parti complementari del carattere dei vari personaggi.
Nonostante siano solo delle copie che intrattengono lo spettatore per pochi minuti, infatti, le cinque Dark Cure avranno modo di confrontarsi verbalmente con i loro "originali" e di dar vita a ottime riflessioni, che senza dubbio possono dar molto agli spettatori e che rendono il film anche abbastanza riflessivo oltre che emozionante, sopperendo ad un boss finale eccessivamente piatto. Difetto, questo, che non rende il combattimento finale meno bello, soprattutto per via dell'ottima realizzazione tecnica e del grande coinvolgimento emotivo che questo in ogni caso offre.
Pollice in su anche per la colonna sonora, che riprende i bellissimi ed epici brani orchestrati della serie televisiva e le sue due sigle, "Smile Go Go" e "Ganbalance de dance" in un'inedita versione "principesca".
Discreto il doppiaggio giapponese, con voci che svolgono il loro lavoro senza spiccare troppo, ad eccezione (in negativo) di quella, troppo femminea se non addirittura femminile, di Shadow che, unita al suo aspetto effeminato, manda in confusione gli spettatori che si chiederanno per tutto il film se è un maschio o una femmina.
Ordinaria amministrazione, verrebbe da dire. Eppure, nella sua "banalità", questo lungometraggio della quarta serie offre ottimi spunti di riflessione per gli spettatori e riesce a coinvolgerli ed emozionarli come sempre un film per il grande schermo dovrebbe fare di default. Visione obbligata per i fans della serie.
In cerca di relax per riempire una giornata di vacanza, Nozomi e le sue compagne Rin, Urara, Komachi e Karen decidono di recarsi a Princess Land un parco di divertimenti a tema “principesco”. Qui però due esseri dalle sembianze di orsetti rapiscono Coco e Nuts e attaccano le ragazze. Respinta questa minaccia Nozomi e le altre scopriranno che a tirare le fila da dietro le quinte è il malvagio Shadow che, dopo aver conquistato il regno degli specchi, vuole estendere il suo dominio sul resto del creato. Le ragazze, nei panni delle guerriere Pretty Cure, si recano quindi nel regno di Mirrorland per salvare i loro amici e affrontare Shadow, il quale ha però creato per contrastarle dei loro cloni malvagi, le Dark Cure.
Quarto film cinematografico per il filone sentai delle guerriere leggendarie anni 2000, Yes! Pretty Cure 5 - Kagami no Kuni no Miracle Daibouken! ("Le Pretty Cure nel regno degli specchi" nella versione italiana), porta sul grande schermo i personaggi conosciuti nella quarta stagione televisiva della serie. Lo fa peraltro senza particolari spunti di novità prendendone pregi (il comparto tecnico, i personaggi molto simpatici) e difetti (la poca innovazione paradossalmente, il combattimento decisivo un po' sbrigativo). Elemento di piacevole aggiunta è tuttavia il combattimento fra le Pretty Cure e le loro controparti oscure che occupa la parte centrale del film. Anche questa trovata non è in realtà nuovissima (gli spettatori meno giovani forse riconcederanno lo scontro fra Saints e Black Saints in una delle saghe iniziali di Saint Seiya), ma diviene comunque il maggior punto di forza del film. Oltre ad essere sapientemente animato, lo scontro ci offre un momento di buona tensione e di ulteriore introspezione nel carattere delle cinque protagoniste. Tra l'altro, più che in un majokko sembra di essere in una battaglia presa pari pari da Dragon Ball a causa della sua stessa frenesia.
Le Pretty Cure nel regno degli specchi è in definitiva un buon film d'animazione che sicuramente divertirà lo spettatore per l'oretta abbondante in cui si svolge, a condizione però che egli abbia visto in precedenza la serie televisiva in modo da cogliere le varie sfumature nel carattere e nel modo di agire dei personaggi.
Quarto film cinematografico per il filone sentai delle guerriere leggendarie anni 2000, Yes! Pretty Cure 5 - Kagami no Kuni no Miracle Daibouken! ("Le Pretty Cure nel regno degli specchi" nella versione italiana), porta sul grande schermo i personaggi conosciuti nella quarta stagione televisiva della serie. Lo fa peraltro senza particolari spunti di novità prendendone pregi (il comparto tecnico, i personaggi molto simpatici) e difetti (la poca innovazione paradossalmente, il combattimento decisivo un po' sbrigativo). Elemento di piacevole aggiunta è tuttavia il combattimento fra le Pretty Cure e le loro controparti oscure che occupa la parte centrale del film. Anche questa trovata non è in realtà nuovissima (gli spettatori meno giovani forse riconcederanno lo scontro fra Saints e Black Saints in una delle saghe iniziali di Saint Seiya), ma diviene comunque il maggior punto di forza del film. Oltre ad essere sapientemente animato, lo scontro ci offre un momento di buona tensione e di ulteriore introspezione nel carattere delle cinque protagoniste. Tra l'altro, più che in un majokko sembra di essere in una battaglia presa pari pari da Dragon Ball a causa della sua stessa frenesia.
Le Pretty Cure nel regno degli specchi è in definitiva un buon film d'animazione che sicuramente divertirà lo spettatore per l'oretta abbondante in cui si svolge, a condizione però che egli abbia visto in precedenza la serie televisiva in modo da cogliere le varie sfumature nel carattere e nel modo di agire dei personaggi.