Dragon Ball Z - Le Origini del Mito
Canonico o non canonico, questo “Le origini nel mito” è quanto di più interessante ed emozionante ci si potesse aspettare da un prequel della saga.
Sarà che il franchise di Dragon Ball ci ha ormai disabituati ad un certo tipo di contenuti, ma rivedere questo film a distanza di, non so, forse quindici anni dall’ultima volta, mi ha fatto ampiamente rimpiangere i bei vecchi tempi.
Per chi non lo sapesse, lo special in questione narra le gesta di Bardak, valoroso nonché spietato Sayan, padre del ben più puro d’animo Kakarot. Vedremo dunque lui, insieme alla sua squadra di Sayan conquistatori, lavorare ai servizi di Frieza, fin quando quest’ultimo, spaventato dal potere latente della razza, si sveglia un bel giorno e decide di far saltare in aria il loro pianeta, insieme ovviamente a tutti i nostri cari amici scimmioni. Trama dunque semplice e lineare, che rispecchia bene o male ciò che un po’ a grandi linee avevano già fatto trapelare nella saga di Namek.
Il valore aggiunto del film risiede nel così abile modo di metterci di fronte a praticamente tutti i personaggi (ottimamente ringiovaniti) che incontrammo nelle prime due saghe della serie “Z”; Un Vegeta bambino, un Nappa ringiovanito ed un Frieza che ci viene già presentato egregiamente come un tiranno spietato qual’è. Il film ovviamente, come già detto in precedenza, gira attorno a Bardak, che vedremo caratterizzato alla perfezione, e che in soli quaranta minuti circa di film, vedremo avere una vera e propria evoluzione; resosi conto di ciò che lui e la sua razza andrà da li a poco a subire, lo vedremo alle prese con il disperato tentativo di cambiare questo tremendo destino.
I momenti di angoscia a cui il lungometraggio ci metterà di fronte sono resi talmente bene da trasmettere questa sorta di malessere allo spettatore. Dopo un eccellente sviluppo, dunque, anche il finale non delude. Nonostante si sappia già lo svolgimento degli eventi, la conclusione riesce comunque ad emozionare ed incuriosire, grazie ai continui flashback che il protagonista ha durante tutta la visione e soprattutto nelle battute finali; flashback che mostrano suo figlio intento a vendicare la sua razza, immagini che lo faranno morire con il sorriso.
Per quanto riguarda la trama, il suo svolgimento, e l’intreccio degli eventi, dunque, non sono riuscito a trovare difetti, e la così breve durata dello special diventa ben presto un pregio, dato che riesce a focalizzarsi sulle fasi salienti della narrazione, senza mai perdersi in inutili giri di parole (difetto a cui la serie anime regolare ci ha purtroppo abituati).
Per quanto riguarda lo stile grafico, beh, mi ero quasi dimenticato di essere di fronte ad un prodotto del 1990, stiamo parlando di quasi 35 anni fa; animazioni fluide e disegni così ben delineati, fanno invidia ad opere dei giorni nostri, e su questo ho ben pochi dubbi. A far da contorno, vedremo delle ambientazioni in cui gli autori si saranno dati alla pazza gioia, dato che il film si svolge su diversi pianeti di fantasia ben caratterizzati.
Sempre eccellenti anche le OST, alcune già presenti nella serie regolare, che fungono da ciliegina sulla torta.
In conclusione, se siete cresciuti con la famosissima opera di Akira Toriyama, non servirà che io vi consigli la visione di questo piccolo gioiello, ma se diversamente siete dei giovani alle prime prese con questo mondo, e quindi con i nuovi prodotti inerenti a “Dragon Ball Super”, vi consiglio di fare un salto indietro con gli anni, e recuperare tutti i vari adattamenti cinematografici che di vecchio, ad oggi, hanno solo la data di uscita.
Sarà che il franchise di Dragon Ball ci ha ormai disabituati ad un certo tipo di contenuti, ma rivedere questo film a distanza di, non so, forse quindici anni dall’ultima volta, mi ha fatto ampiamente rimpiangere i bei vecchi tempi.
Per chi non lo sapesse, lo special in questione narra le gesta di Bardak, valoroso nonché spietato Sayan, padre del ben più puro d’animo Kakarot. Vedremo dunque lui, insieme alla sua squadra di Sayan conquistatori, lavorare ai servizi di Frieza, fin quando quest’ultimo, spaventato dal potere latente della razza, si sveglia un bel giorno e decide di far saltare in aria il loro pianeta, insieme ovviamente a tutti i nostri cari amici scimmioni. Trama dunque semplice e lineare, che rispecchia bene o male ciò che un po’ a grandi linee avevano già fatto trapelare nella saga di Namek.
Il valore aggiunto del film risiede nel così abile modo di metterci di fronte a praticamente tutti i personaggi (ottimamente ringiovaniti) che incontrammo nelle prime due saghe della serie “Z”; Un Vegeta bambino, un Nappa ringiovanito ed un Frieza che ci viene già presentato egregiamente come un tiranno spietato qual’è. Il film ovviamente, come già detto in precedenza, gira attorno a Bardak, che vedremo caratterizzato alla perfezione, e che in soli quaranta minuti circa di film, vedremo avere una vera e propria evoluzione; resosi conto di ciò che lui e la sua razza andrà da li a poco a subire, lo vedremo alle prese con il disperato tentativo di cambiare questo tremendo destino.
I momenti di angoscia a cui il lungometraggio ci metterà di fronte sono resi talmente bene da trasmettere questa sorta di malessere allo spettatore. Dopo un eccellente sviluppo, dunque, anche il finale non delude. Nonostante si sappia già lo svolgimento degli eventi, la conclusione riesce comunque ad emozionare ed incuriosire, grazie ai continui flashback che il protagonista ha durante tutta la visione e soprattutto nelle battute finali; flashback che mostrano suo figlio intento a vendicare la sua razza, immagini che lo faranno morire con il sorriso.
Per quanto riguarda la trama, il suo svolgimento, e l’intreccio degli eventi, dunque, non sono riuscito a trovare difetti, e la così breve durata dello special diventa ben presto un pregio, dato che riesce a focalizzarsi sulle fasi salienti della narrazione, senza mai perdersi in inutili giri di parole (difetto a cui la serie anime regolare ci ha purtroppo abituati).
Per quanto riguarda lo stile grafico, beh, mi ero quasi dimenticato di essere di fronte ad un prodotto del 1990, stiamo parlando di quasi 35 anni fa; animazioni fluide e disegni così ben delineati, fanno invidia ad opere dei giorni nostri, e su questo ho ben pochi dubbi. A far da contorno, vedremo delle ambientazioni in cui gli autori si saranno dati alla pazza gioia, dato che il film si svolge su diversi pianeti di fantasia ben caratterizzati.
Sempre eccellenti anche le OST, alcune già presenti nella serie regolare, che fungono da ciliegina sulla torta.
In conclusione, se siete cresciuti con la famosissima opera di Akira Toriyama, non servirà che io vi consigli la visione di questo piccolo gioiello, ma se diversamente siete dei giovani alle prime prese con questo mondo, e quindi con i nuovi prodotti inerenti a “Dragon Ball Super”, vi consiglio di fare un salto indietro con gli anni, e recuperare tutti i vari adattamenti cinematografici che di vecchio, ad oggi, hanno solo la data di uscita.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Uno dei due special televisivi di Dragon Ball Z (il secondo racconta di come Trunks del futuro è diventato Super Saiyan ed è tornato indietro nel tempo per trovare un modo per sconfiggere i due androidi che hanno quasi distrutto il mondo), in cui il protagonista è il padre di Goku, un personaggio che si è intravisto molto poco nel manga originale. La sua storia viene dunque ampliata e gli viene data maggiore visibilità.
Bardock (o Bardack com'è noto altrove) è un guerriero Saiyan in tutto e per tutto, senza pietà e senza rimorsi lavora per Freezer conquistando pianeti e uccidendone gli abitanti. Proprio su uno di questi pianeti, l'ultimo sopravvissuto all'ennesimo genocidio dei Saiyan lo colpisce donandogli la possibilità di vedere il futuro, probabilmente ben conscio del destino che attende i Saiyan in un futuro molto prossimo. In una delle visioni che sperimenta Bardock dunque, egli vede il potente Freezer distruggere il pianeta Vegeta, il pianeta madre dei Saiyan, senza alcuna pietà. Dopo che la sua squadra viene annientata da Dodoria, sottoposto di Freezer, Bardock cerca di convincere i Saiyan dell'imminente pericolo, ma inutilmente. Riesce a mandare Goku sulla Terra (mentre suo fratello Radish non è nemmeno nominato una volta), e si vede Vegeta e Nappa andare su un altro pianeta per effettuare le "pulizie". Bardock dunque rimane sul suo pianeta per tentare una coraggiosa, quanto inutile resistenza: Freezer infatti è migliaia di volte più potente di qualsiasi guerriero Saiyan al momento, e non c'è nessun Super Saiyan in vista per almeno altri 20 e più anni.
Questo è un film senza dubbio interessante: Bardock non viene presentato come un eroe classico, infatti è spietato come Vegeta e Nappa quando arrivano sulla Terra. Non dimostra nemmeno troppo amore verso suo figlio nato da poco, sottolineando quanto sia debole, a più riprese. E' però sempre un fiero guerriero che vuole battersi per la sopravvivenza della sua razza, nonostante i suoi amici più cari siano tutti morti, e gli altri Saiyan si dimostrino fin troppo stupidi. Un fiero guerriero che non ha nessuna chance di sconfiggere Freezer però. Nella sua ultima visione del futuro vede suo figlio Goku combattere alla pari con il malvagio tiranno, cosa che gli regalerà almeno una soddisfazione prima di morire. Bardock nel manga muore invece senza sapere che suo figlio sarebbe diventato uno degli esseri più forti dell'universo. In sostanza in questo special hanno voluto regalare a Bardock un po' di gioia nonostante il genocidio imminente dei Saiyan. Non era qualcosa di strettamente necessario, si sarebbe potuto realizzare un film più fedele al manga, ma si è optato per un finale meno deprimente per Bardock stesso (agli spettatori infatti non cambia molto, visto che sanno che Bardock comunque è destinato a morire comunque di fronte all'enorme potere di Freezer).
Peccato che non abbiano approfittato di questo special per chiarire maggiormente il motivo per cui Freezer ha voluto eliminare i Saiyan: è chiaro che i Saiyan stavano diventando sempre più forti più il tempo passava, ma non erano certo ancora una minaccia seria. Sia Bardock, sia tutti gli altri Saiyan erano ancora tutti più deboli dei sottoposti (principali) di Freezer. Certo, i Saiyan erano anche molti, quindi da un lato Freezer poteva temere che prima o poi si ribellassero al suo dominio incontrastato, però ugualmente i conti non tornano (troppo). Sia quel che sia, questo special è comunque abbastanza buono, e merita di essere visto tenendo conto che non si deve considerare la sua storia come quella "ufficiale" di Bardock.
Uno dei due special televisivi di Dragon Ball Z (il secondo racconta di come Trunks del futuro è diventato Super Saiyan ed è tornato indietro nel tempo per trovare un modo per sconfiggere i due androidi che hanno quasi distrutto il mondo), in cui il protagonista è il padre di Goku, un personaggio che si è intravisto molto poco nel manga originale. La sua storia viene dunque ampliata e gli viene data maggiore visibilità.
Bardock (o Bardack com'è noto altrove) è un guerriero Saiyan in tutto e per tutto, senza pietà e senza rimorsi lavora per Freezer conquistando pianeti e uccidendone gli abitanti. Proprio su uno di questi pianeti, l'ultimo sopravvissuto all'ennesimo genocidio dei Saiyan lo colpisce donandogli la possibilità di vedere il futuro, probabilmente ben conscio del destino che attende i Saiyan in un futuro molto prossimo. In una delle visioni che sperimenta Bardock dunque, egli vede il potente Freezer distruggere il pianeta Vegeta, il pianeta madre dei Saiyan, senza alcuna pietà. Dopo che la sua squadra viene annientata da Dodoria, sottoposto di Freezer, Bardock cerca di convincere i Saiyan dell'imminente pericolo, ma inutilmente. Riesce a mandare Goku sulla Terra (mentre suo fratello Radish non è nemmeno nominato una volta), e si vede Vegeta e Nappa andare su un altro pianeta per effettuare le "pulizie". Bardock dunque rimane sul suo pianeta per tentare una coraggiosa, quanto inutile resistenza: Freezer infatti è migliaia di volte più potente di qualsiasi guerriero Saiyan al momento, e non c'è nessun Super Saiyan in vista per almeno altri 20 e più anni.
Questo è un film senza dubbio interessante: Bardock non viene presentato come un eroe classico, infatti è spietato come Vegeta e Nappa quando arrivano sulla Terra. Non dimostra nemmeno troppo amore verso suo figlio nato da poco, sottolineando quanto sia debole, a più riprese. E' però sempre un fiero guerriero che vuole battersi per la sopravvivenza della sua razza, nonostante i suoi amici più cari siano tutti morti, e gli altri Saiyan si dimostrino fin troppo stupidi. Un fiero guerriero che non ha nessuna chance di sconfiggere Freezer però. Nella sua ultima visione del futuro vede suo figlio Goku combattere alla pari con il malvagio tiranno, cosa che gli regalerà almeno una soddisfazione prima di morire. Bardock nel manga muore invece senza sapere che suo figlio sarebbe diventato uno degli esseri più forti dell'universo. In sostanza in questo special hanno voluto regalare a Bardock un po' di gioia nonostante il genocidio imminente dei Saiyan. Non era qualcosa di strettamente necessario, si sarebbe potuto realizzare un film più fedele al manga, ma si è optato per un finale meno deprimente per Bardock stesso (agli spettatori infatti non cambia molto, visto che sanno che Bardock comunque è destinato a morire comunque di fronte all'enorme potere di Freezer).
Peccato che non abbiano approfittato di questo special per chiarire maggiormente il motivo per cui Freezer ha voluto eliminare i Saiyan: è chiaro che i Saiyan stavano diventando sempre più forti più il tempo passava, ma non erano certo ancora una minaccia seria. Sia Bardock, sia tutti gli altri Saiyan erano ancora tutti più deboli dei sottoposti (principali) di Freezer. Certo, i Saiyan erano anche molti, quindi da un lato Freezer poteva temere che prima o poi si ribellassero al suo dominio incontrastato, però ugualmente i conti non tornano (troppo). Sia quel che sia, questo special è comunque abbastanza buono, e merita di essere visto tenendo conto che non si deve considerare la sua storia come quella "ufficiale" di Bardock.
Il primo special descrive gli ultimi giorni di vita dei sayan: gli scimmioni sono più potenti che mai e Zarbon chiede a Freezer se per caso non sia meglio distruggerli. Il crudele sovrano accetta, dato che, da buon tiranno, ha paura delle cospirazioni e ben presto arriverà la fine per la gloriosa razza. Verrebbe voglia di dire che la trama del film sia tutta qui, come l’abbiamo vista nella serie televisiva.
Ma invece no, un piccolo granello di polvere cercherà, ma con scarsa fortuna, di fermare la tragedia. Si tratta del guerriero d’infimo livello Bardak, padre di Goku! Grazie ad un dono inaspettato, la capacità di vedere il futuro, ottenuta in un combattimento appena vinto, riesce ad accorgersi del futuro che attende il suo pianeta e cercherà d’avvisare il suo popolo. Non aggiungo altro.
Come storia indubbiamente è interessante, serissima, con un vero eroe tragico. Ed è bello vedere una donna sayan una volta tanto. Ma allo stesso tempo vi sono alcune ingenuità di fondo. Se i sayan sono così bellicosi, perché si fidano così tanto di Freezer? E, viceversa, perché il re cerca d’attaccarlo in un duello solitario senza usare un attacco in massa e la trasformazione in scimmione? Freezer aveva quindi ragione a temerli o no? Difficile dirlo ma la scena finale della morte di Bardack varrà il prezzo del biglietto e, al netto delle ingenuità, complice l’ottima grafica e la valida regia, un otto lo posso dare.
Ma invece no, un piccolo granello di polvere cercherà, ma con scarsa fortuna, di fermare la tragedia. Si tratta del guerriero d’infimo livello Bardak, padre di Goku! Grazie ad un dono inaspettato, la capacità di vedere il futuro, ottenuta in un combattimento appena vinto, riesce ad accorgersi del futuro che attende il suo pianeta e cercherà d’avvisare il suo popolo. Non aggiungo altro.
Come storia indubbiamente è interessante, serissima, con un vero eroe tragico. Ed è bello vedere una donna sayan una volta tanto. Ma allo stesso tempo vi sono alcune ingenuità di fondo. Se i sayan sono così bellicosi, perché si fidano così tanto di Freezer? E, viceversa, perché il re cerca d’attaccarlo in un duello solitario senza usare un attacco in massa e la trasformazione in scimmione? Freezer aveva quindi ragione a temerli o no? Difficile dirlo ma la scena finale della morte di Bardack varrà il prezzo del biglietto e, al netto delle ingenuità, complice l’ottima grafica e la valida regia, un otto lo posso dare.
"Dragon Ball Z - Le Origini del Mito" è, a mio avviso, il miglior extra spin-off che la serie di Dragon Ball potesse produrre, veramente ottimale sia nel comparto tecnico e nella realizzazione che nello sviluppo della trama. L'elemento veramente notevole di questo film sono le scene tristi e drammatiche visto che in tutto il resto del franchise di Dragon Ball possiamo contarne sì e no cinque o sei. Anche l'affezionarsi nei confronti di Bardack, che fu il primo saiyan a scoprire le intenzioni malvagie di Freezer, e avvisò tutto il resto della popolazione senza, però, essere creduto.
Questo film si colloca perfettamente come prequel di quello che succederà in tutto Dragon Ball facendoci vedere tutta la stirpe saiyan al massimo splendore sul pianeta Vegeta, Bardack e i suoi amici (Fasha, Tora e Borgos)
distruggono i pianeti sotto ordine di Freezer, non sanno però la fine che spetterà loro e, tramite un abitante di un paese che essi stavano distruggendo, Bardack colpito da un nemico acquisisce la capacità di vedere il futuro e in questo futuro vedrà suo figlio Son Goku da neonato, prima dell'estinzione di tutti i saiyan. Deciderà quindi di far sopravvivere suo figlio spedendolo sulla terra dove esso troverà un vecchietto di nome Son Gohan, e da li inizia la leggendaria storia di Dragon Ball.
Le colonne sonore e le animazioni sono la cosa più bella che un fan del mondo degli anime manga possa sentire, sono veramente azzeccate e impeccabili, ogni tanto il nostro autore Toriyama sa sfornare capolavori di altissimo livello come questo spin-off.
Da guardare assolutamente: consigliato a tutti i fan di Dragon Ball
Voto=10
Questo film si colloca perfettamente come prequel di quello che succederà in tutto Dragon Ball facendoci vedere tutta la stirpe saiyan al massimo splendore sul pianeta Vegeta, Bardack e i suoi amici (Fasha, Tora e Borgos)
distruggono i pianeti sotto ordine di Freezer, non sanno però la fine che spetterà loro e, tramite un abitante di un paese che essi stavano distruggendo, Bardack colpito da un nemico acquisisce la capacità di vedere il futuro e in questo futuro vedrà suo figlio Son Goku da neonato, prima dell'estinzione di tutti i saiyan. Deciderà quindi di far sopravvivere suo figlio spedendolo sulla terra dove esso troverà un vecchietto di nome Son Gohan, e da li inizia la leggendaria storia di Dragon Ball.
Le colonne sonore e le animazioni sono la cosa più bella che un fan del mondo degli anime manga possa sentire, sono veramente azzeccate e impeccabili, ogni tanto il nostro autore Toriyama sa sfornare capolavori di altissimo livello come questo spin-off.
Da guardare assolutamente: consigliato a tutti i fan di Dragon Ball
Voto=10
Lo speciale mi è piaciuto... ci racconta le origini del nostro protagonista. Il personaggio principale del film, Bardack, il padre di Goku, è stato ben caratterizzato, il che lo farà amare negli anni successivi dai fan. Potevano caratterizzare un po' meglio i componenti della squadra capitanata proprio da Bardack! Freezer come nemico è azzeccato così come Zarbon e Dodoria. Le animazioni e i disegni del film sono molto buoni, il doppiaggio italiano è eccelso così come la sceneggiatura. Potevano però, dare una piccola parte a Radish oppure mostrare in modo più approfondito il fedele Napa e il principe Vegeta e approfondire la figura di suo padre di cui non conosciamo la storia...
“Dragon Ball Z: Le Origini del Mito” è il primo dei tre special TV realizzati su “Dragon Ball”. La storia ci porta sul pianeta Vegeta, e l'arco narrativo copre dalla nascita di Goku fino al suo arrivo sul pianeta Terra. Il protagonista della storia è Bardak (padre di Son Goku) il quale, un giorno, mentre è impegnato nella conquista del pianeta Kanassa insieme alla sua squadra di Sayan sotto ordine dello spietato Freezer, riceve dall'ultimo superstite Kanassiano il dono della chiaroveggenza. Le orrende visioni gli mostreranno la distruzione del pianeta Vegeta da parte di Freezer ed il conseguente sterminio della razza dei Sayan.
Il film, a differenza di molti altri, si colloca perfettamente a livello cronologico nell'universo “Dragon Ball”, fungendo da vero e proprio prequel della saga canonica. Ciò che a mio avviso non funziona è l'incoerenza dei personaggi, nonché delle azioni da quest'ultimi eseguite. Ad esempio, Re Vegeta (il padre del principe Vegeta) che ha eseguito per anni gli ordini di Freezer conquistando per lui pianeti su pianeti, abbandonerà improvvisamente tale sudditanza convincendosi di potersi ribellare al suo sovrano, nonostante la razza Sayan possegga gli scouter, i rilevatori di potenza che avrebbero dovuto indicare appunto un netto dislivello di forza tra i Sayan e Freezer. Finirà per essere ucciso da quest'ultimo in un solo colpo. Questo a mio avviso comporta uno svilimento generale della razza Sayan, che qui appare come debole e schiava. Sarebbe stato più credibile da parte loro un attacco collettivo sotto la Luna piena, con la forza decuplicata dalla trasformazione in scimmioni. Perché contro un nemico cosi temibile non sfruttare tutte le proprie risorse? Oppure ancora Bardak, che comunque risulta il personaggio più riuscito del film, ma che prima inspiegabilmente mostra cinismo ed apatia verso la nascita del figlio e poi un amore sconfinato per la sua gente a tal punto da giurare vendetta quando trova i cadaveri di alcuni Sayan uccisi dalla squadra di Freezer. Anche i combattimenti sono minimali ed abbozzati, neanche lontanamente paragonabili a quelli proposti da Toriyama. Avrei voluto vedere oltre a Dodoria pure Zarbon in azione, che invece si limita a semplici linee di dialogo. Inoltre meritavano maggior approfondimento alcuni punti lasciati in sospeso, ad esempio come hanno fatto Nappa e Radish a salvarsi dalla distruzione del pianeta Vegeta? Ingiustificata anche la totale assenza di Radish, che non ci è dato sapere dove si trovi. Mentre Nappa appare giovane ancora con i capelli e Vegeta è nel pieno della sua infanzia.
Tecnicamente siamo su buoni livelli, in linea con la serie anime “Dragon Ball Z”.
Il mood del film è decisamente serioso, e se da un lato è perfettamente comprensibile, data la drammaticità delle vicende narrate, dall’altro si perde quella frizzante demenzialità che ha sempre contraddistinto il brand. Concludendo, reputo questo special TV una grande occasione sprecata, che non arricchisce come avrebbe potuto lo straordinario universo ideato dal genio di Akira Toriyama.
Voto: 5
Il film, a differenza di molti altri, si colloca perfettamente a livello cronologico nell'universo “Dragon Ball”, fungendo da vero e proprio prequel della saga canonica. Ciò che a mio avviso non funziona è l'incoerenza dei personaggi, nonché delle azioni da quest'ultimi eseguite. Ad esempio, Re Vegeta (il padre del principe Vegeta) che ha eseguito per anni gli ordini di Freezer conquistando per lui pianeti su pianeti, abbandonerà improvvisamente tale sudditanza convincendosi di potersi ribellare al suo sovrano, nonostante la razza Sayan possegga gli scouter, i rilevatori di potenza che avrebbero dovuto indicare appunto un netto dislivello di forza tra i Sayan e Freezer. Finirà per essere ucciso da quest'ultimo in un solo colpo. Questo a mio avviso comporta uno svilimento generale della razza Sayan, che qui appare come debole e schiava. Sarebbe stato più credibile da parte loro un attacco collettivo sotto la Luna piena, con la forza decuplicata dalla trasformazione in scimmioni. Perché contro un nemico cosi temibile non sfruttare tutte le proprie risorse? Oppure ancora Bardak, che comunque risulta il personaggio più riuscito del film, ma che prima inspiegabilmente mostra cinismo ed apatia verso la nascita del figlio e poi un amore sconfinato per la sua gente a tal punto da giurare vendetta quando trova i cadaveri di alcuni Sayan uccisi dalla squadra di Freezer. Anche i combattimenti sono minimali ed abbozzati, neanche lontanamente paragonabili a quelli proposti da Toriyama. Avrei voluto vedere oltre a Dodoria pure Zarbon in azione, che invece si limita a semplici linee di dialogo. Inoltre meritavano maggior approfondimento alcuni punti lasciati in sospeso, ad esempio come hanno fatto Nappa e Radish a salvarsi dalla distruzione del pianeta Vegeta? Ingiustificata anche la totale assenza di Radish, che non ci è dato sapere dove si trovi. Mentre Nappa appare giovane ancora con i capelli e Vegeta è nel pieno della sua infanzia.
Tecnicamente siamo su buoni livelli, in linea con la serie anime “Dragon Ball Z”.
Il mood del film è decisamente serioso, e se da un lato è perfettamente comprensibile, data la drammaticità delle vicende narrate, dall’altro si perde quella frizzante demenzialità che ha sempre contraddistinto il brand. Concludendo, reputo questo special TV una grande occasione sprecata, che non arricchisce come avrebbe potuto lo straordinario universo ideato dal genio di Akira Toriyama.
Voto: 5
Senz'altro il miglior film su Dragon Ball, anche perchè questo film racconta l'estinzione della gloriosa stirpe dei saiyan,il carisma e le gloriose gesta di Bardack (padre di Kakaroth) e di come Goku è arrivato sulla terra. E' un film ben animato, con una grandiosa sceneggiatura, ottimi combattimenti (che Dragon Ball offre sempre) e un grande spessore psicologico dato ai personaggi. Consiglio a tutti questo magnifico film,anche perchè serve per comprendere come sia iniziato tutto.
Di questo film mi ha colpito subito,come in tutti i film di Dragon Ball, la colonna sonora, sempre avvincente e gloriosa,ai limiti dell'epicità.
Di questo film mi ha colpito subito,come in tutti i film di Dragon Ball, la colonna sonora, sempre avvincente e gloriosa,ai limiti dell'epicità.
"Dragon Ball- Le origini del mito" è uscito nel 1990 e rappresenta il prequel di Dragon Ball, in quanto racconta le vicende di Bardock (padre di Goku)e i suoi compagni Sayan.
Per quanto mi riguarda sono sempre stato attratto da tutte le serie di Dragon Ball, non solo da bambino, ma anche ora, nonostante tutti gli altri anime da me visionati. In fin dei conti la storia di Goku rappresenta una parte inseparabile del mio passato e quindi è impossibile per me non apprezzarne ogni piccolo tassello (forse le ultime creazioni non sono proprio all'altezza).
Considerando dunque tutto il mio amore per Dragon Ball, è impossibile che riesca a odiare un prequel, non solo realizzato in maniera perfetta, ma anche dotato di una storia interessantissima e più che intrigante. Il passato di Goku è sempre stato accennato qui e là, senza però concentrarsi veramente sul destino, o meglio, sulla storia del suo pianeta di appartenenza.
"Le origini del mito" raccontano alcune vicende di Bardock, padre del nostro Sayan preferito, mostrandoci il suo carattere e ciò che l'ha portato a separarsi dal proprio figlio. Il destino di Goku è in parte simile a quello di Superman, ma, a differenza dei genitori del supereroe americano, Bardock possiede tutta la fierezza e l'altezzosità della stirpe guerriera. Come possiamo vedere durante il film, il semplice fatto che Goku sia estremamente buono, non limita affatto il caratteraccio del padre naturale.
I Sayan sono spietati e violenti e, d'altra parte, Bardock sembra avere tutte le migliori qualità della propria stirpe. Orgoglioso e fiero di essere un guerriero, un sentimento che, come si potrà vedere, lo porterà pure a sacrificarsi per la salvezza del proprio pianeta…inutilmente.
Il film è realizzato in maniera eccellente, mostrando una storia semplice, ma anche interessante, non solo per il fatto che ci mostra anni prima d'ora mai visionati, ma anche perché ci racconta qualcosa di più su personaggi di secondo piano. Insomma, qualcosa di nuovo che, nonostante sia collegato a Goku e compagni, si distacca lievemente dai personaggi principali, instillando un senso di novità.
I protagonisti sono studiati in maniera molto attenta, mostrando uno studio profondo dell'animo di questi fieri guerrieri Sayan, capaci di essere tanto violenti, quanto protettivi verso la loro prole.
La grafica è nella norma, tenendosi sui livelli di "Dragon Ball Z".
Per concludere non mi rimane che consigliarvi pienamente quest'opera, innanzi tutto perché è bella, in secondo luogo perché, chiunque ami Dragon Ball, non può non conoscere la storia della fine di Cripto…ehm, volevo dire il pianeta Vegeta.
Voto finale: 8
Per quanto mi riguarda sono sempre stato attratto da tutte le serie di Dragon Ball, non solo da bambino, ma anche ora, nonostante tutti gli altri anime da me visionati. In fin dei conti la storia di Goku rappresenta una parte inseparabile del mio passato e quindi è impossibile per me non apprezzarne ogni piccolo tassello (forse le ultime creazioni non sono proprio all'altezza).
Considerando dunque tutto il mio amore per Dragon Ball, è impossibile che riesca a odiare un prequel, non solo realizzato in maniera perfetta, ma anche dotato di una storia interessantissima e più che intrigante. Il passato di Goku è sempre stato accennato qui e là, senza però concentrarsi veramente sul destino, o meglio, sulla storia del suo pianeta di appartenenza.
"Le origini del mito" raccontano alcune vicende di Bardock, padre del nostro Sayan preferito, mostrandoci il suo carattere e ciò che l'ha portato a separarsi dal proprio figlio. Il destino di Goku è in parte simile a quello di Superman, ma, a differenza dei genitori del supereroe americano, Bardock possiede tutta la fierezza e l'altezzosità della stirpe guerriera. Come possiamo vedere durante il film, il semplice fatto che Goku sia estremamente buono, non limita affatto il caratteraccio del padre naturale.
I Sayan sono spietati e violenti e, d'altra parte, Bardock sembra avere tutte le migliori qualità della propria stirpe. Orgoglioso e fiero di essere un guerriero, un sentimento che, come si potrà vedere, lo porterà pure a sacrificarsi per la salvezza del proprio pianeta…inutilmente.
Il film è realizzato in maniera eccellente, mostrando una storia semplice, ma anche interessante, non solo per il fatto che ci mostra anni prima d'ora mai visionati, ma anche perché ci racconta qualcosa di più su personaggi di secondo piano. Insomma, qualcosa di nuovo che, nonostante sia collegato a Goku e compagni, si distacca lievemente dai personaggi principali, instillando un senso di novità.
I protagonisti sono studiati in maniera molto attenta, mostrando uno studio profondo dell'animo di questi fieri guerrieri Sayan, capaci di essere tanto violenti, quanto protettivi verso la loro prole.
La grafica è nella norma, tenendosi sui livelli di "Dragon Ball Z".
Per concludere non mi rimane che consigliarvi pienamente quest'opera, innanzi tutto perché è bella, in secondo luogo perché, chiunque ami Dragon Ball, non può non conoscere la storia della fine di Cripto…ehm, volevo dire il pianeta Vegeta.
Voto finale: 8
Nel 1990 la Toei Animation decide di realizzare uno special che racconti la storia della distruzione del pianeta Vegeta ad opera di Freezer. La necessità di un nuovo protagonista che non sia Son Goku porta alla creazione, da parte dello staff della Toei (e non di Akira Toriyama, come erroneamente si crede) del personaggio di Bardack, un Saiyan di basso livello (per via della sua estrazione sociale, visto che la sua forza combattiva arriva a 10.000 e costituisce una minaccia persino per Freezer) fisicamente molto simile al figlio. Bardack poi piacque talmente tanto da essere inserito da Toriyama in alcune vignette del manga, quando Freezer vede per la prima volta Goku e nota la sua somiglianza col guerriero, e il suo successo tra i fan della saga è via via cresciuto, portando in anni recenti al pessimo Dragon Ball: Episode of Bardock in cui è protagonista di una improbabile trasformazione in Super Saiyan… ma questa è un'altra storia.
Bardack e il suo gruppo di guerrieri conquistano il pianeta Kanassa, sterminandone gli abitanti, ma l'ultimo sopravvissuto del popolo autoctono sopravvive quanto basta per colpire il Saiyan, tramortendolo e trasferendogli, in questo modo, i propri poteri di preveggenza: ciò permette a Bardack di avere una visione della distruzione del pianeta Vegeta, che lo porterà a fare di tutto per cercare di fermare Freezer, il tiranno galattico per il quale lavorano i Saiyan. La conclusione è ovviamente tragica e il destino del pianeta Vegeta è segnato, ma morendo Bardack ha un'ultima visione di suo figlio, Goku, che affronta Freezer vendicando la sua razza e può così morire serenamente.
A differenza dei vari film di Dragon Ball Z, questo special si inserisce perfettamente all'interno della continuity della serie animata, tanto che alcune scene vengono riprese negli episodi della saga di Freezer e anche nella prima puntata di Dragon Ball Kai come una sorta di prologo. Il fascino di Bardack sta soprattutto nel fatto che non è un personaggio propriamente buono, poiché è un mercenario al soldo di Freezer che stermina le innocenti popolazioni di interi pianeti per venderli al miglior offerente e non si cura del figlio appena nato, Kakarot (ossia il nostro familiare Goku); ma nel corso dell'opera se ne mettono in luce anche gli aspetti positivi, l'attaccamento ai compagni e alla patria, fino al sacrificio contro Freezer. La prevedibilità del finale (distruzione del pianeta Vegeta e morte del protagonista) non fa che rendere ancora più drammatica la storia e ai fan di Dragon Ball Z farà piacere anche rivedere alcuni personaggi come un giovanissimo Vegeta, Dodoria e Freezer, come sempre in forma smagliante nella sua perfidia; lascia l'amaro in bocca l'assenza di Radish e di Nappa, sarebbe stato bello vedere anche loro in versione giovanile.
Bardack e il suo gruppo di guerrieri conquistano il pianeta Kanassa, sterminandone gli abitanti, ma l'ultimo sopravvissuto del popolo autoctono sopravvive quanto basta per colpire il Saiyan, tramortendolo e trasferendogli, in questo modo, i propri poteri di preveggenza: ciò permette a Bardack di avere una visione della distruzione del pianeta Vegeta, che lo porterà a fare di tutto per cercare di fermare Freezer, il tiranno galattico per il quale lavorano i Saiyan. La conclusione è ovviamente tragica e il destino del pianeta Vegeta è segnato, ma morendo Bardack ha un'ultima visione di suo figlio, Goku, che affronta Freezer vendicando la sua razza e può così morire serenamente.
A differenza dei vari film di Dragon Ball Z, questo special si inserisce perfettamente all'interno della continuity della serie animata, tanto che alcune scene vengono riprese negli episodi della saga di Freezer e anche nella prima puntata di Dragon Ball Kai come una sorta di prologo. Il fascino di Bardack sta soprattutto nel fatto che non è un personaggio propriamente buono, poiché è un mercenario al soldo di Freezer che stermina le innocenti popolazioni di interi pianeti per venderli al miglior offerente e non si cura del figlio appena nato, Kakarot (ossia il nostro familiare Goku); ma nel corso dell'opera se ne mettono in luce anche gli aspetti positivi, l'attaccamento ai compagni e alla patria, fino al sacrificio contro Freezer. La prevedibilità del finale (distruzione del pianeta Vegeta e morte del protagonista) non fa che rendere ancora più drammatica la storia e ai fan di Dragon Ball Z farà piacere anche rivedere alcuni personaggi come un giovanissimo Vegeta, Dodoria e Freezer, come sempre in forma smagliante nella sua perfidia; lascia l'amaro in bocca l'assenza di Radish e di Nappa, sarebbe stato bello vedere anche loro in versione giovanile.
"Le Origini del Mito" è sicuramente il miglior lungometraggio legato al mondo di "Dragon Ball". In questo film non si parla, come siamo stati abituati per quasi tutti gli altri, di una Terra minacciata dall'arrivo del nemico di turno, bensì ci viene spiegato cosa successe al pianeta Vegeta, il pianeta dei Sayan, e ci vengono date varie delucidazioni su alcune cose lasciate in sospeso dalla serie principale.
Il protagonista principale è Bardack, il valoroso padre di Goku, un personaggio davvero ben caratterizzato e carismatico che si oppone fino all'inevitabile morte alla distruzione del suo pianeta da parte dello spietato Freezer che ne temeva la forza.
Nonostante l'epilogo era ormai conosciuto a tutti per quanto detto nella serie originale durante la saga dello stesso Freezer, il film riesce a coinvolgere appieno lo spettatore con una storia narrata davvero in modo egregio, e soprattutto con un realismo che di solito mancava. Non ci sono combattimenti con power up ingiustificati, ma vere e proprie battaglie anche psicologiche contro un nemico troppo forte che alla fine prevarrà senza alcuno sforzo.
Il character design è il solito di "Dragon Ball", davvero fantastico, e per essere una produzione di inizio anni '90 le animazioni sono davvero ben fatte.
Consiglio quindi a tutti i fan di guardare questo fantastico film, il migliore della serie indubbiamente.
Il protagonista principale è Bardack, il valoroso padre di Goku, un personaggio davvero ben caratterizzato e carismatico che si oppone fino all'inevitabile morte alla distruzione del suo pianeta da parte dello spietato Freezer che ne temeva la forza.
Nonostante l'epilogo era ormai conosciuto a tutti per quanto detto nella serie originale durante la saga dello stesso Freezer, il film riesce a coinvolgere appieno lo spettatore con una storia narrata davvero in modo egregio, e soprattutto con un realismo che di solito mancava. Non ci sono combattimenti con power up ingiustificati, ma vere e proprie battaglie anche psicologiche contro un nemico troppo forte che alla fine prevarrà senza alcuno sforzo.
Il character design è il solito di "Dragon Ball", davvero fantastico, e per essere una produzione di inizio anni '90 le animazioni sono davvero ben fatte.
Consiglio quindi a tutti i fan di guardare questo fantastico film, il migliore della serie indubbiamente.
"Dragon Ball" si può definire sicuramente il più grande battle shounen mai creato finora e da lui abbiamo vari discendenti come "One Piece", "Naruto" e "Bleach". Akira Toriyama infatti è riuscito ad appassionare milioni di bambini con le vicende del piccolo Goku, che viene visto crescere da tutti gli appassionati nel corso delle serie. Peccato, però, che quando si parla di film, special o OAV legati al mondo delle sette sfere si pensa a prodotti scandenti e banali. Ma vorrei scrivere due parole e i miei pensieri su questo film, Dragon Ball Z - Le origini del mito" , in quanto lo considero il migliore mai sviluppato.
Questo film, o special - come volete chiamarlo voi -, prodotto nel 1990 dopo la fine di DB, si differenzia, quindi, dagli altri prodotti scadenti legati a "Dragon Ball". Infatti gli altri prodotti ci mostrano combattimenti inutili, scontri senza senso, finali scontati e un'ammiraglia di personaggi che vengono collezionati nei giochi successivamente prodotti della serie. Questo film mi è molto caro perché spiega "come è nato il tutto" e si può collegare con la saga di Freezer. Solo con questo film, infatti, ci sono chiare vicende legate al passato, il perché Vegeta odiava tanto il codesto nemico e abbiamo anche l'apparizione di colui che ha dato un contributo a far nascere il bambino che sarà protagonista di una grande serie, il padre di Goku, Bardock.
Trama: fatti legati al passato, possiamo chiamarlo anche episodio di Bardock. Premessa: dalla serie già sapevamo quel che era successo al pianeta e alla stirpe Sayan per colpa di Freezer, ma con questo film i fatti ci sono più chiari e abbiamo la storia di Bardock. Da sempre i Sayan sono stati servitori del tiranno Freezer, ma lui decide di distruggere il pianeta Vegeta, pianeta dove vivevano i Sayan, perché capisce che stavano crescendo e diventando troppo forti, persino, in caso di rivolta, più forti di lui se messi insieme. Ne prova a salvare solo qualcuno, dalla grande forza (tipo il piccolo Vegeta) per avere qualche altro servitore; intanto tradisce uno, più il suo team, che si poteva definire tra i più importanti servitori del tiranno, Bardock. Bardock, però, dopo aver spedito con una piccola navicella sua figlio Goku al sicuro sulla Terra, prova a scongiurare con grande coraggio il destino della sua stirpe e del suo pianeta, nonostante la differenza di potenza tra i due sia altissima.
Per questo il film si differenzia dagli altri. E non a caso ha una media voto molto alta rispetto agli altri film che l'hanno mediocre. Io sono rimasto veramente colpito da quanto coraggio abbia Bardock, ma ripensandoci: "è il padre di Goku, è logico", mi son detto. Per la prima volta viene pescato un protagonista abbastanza scarso e non ci sono odiosi power up per scongiurare l'avvento. Voto 8.
Questo film, o special - come volete chiamarlo voi -, prodotto nel 1990 dopo la fine di DB, si differenzia, quindi, dagli altri prodotti scadenti legati a "Dragon Ball". Infatti gli altri prodotti ci mostrano combattimenti inutili, scontri senza senso, finali scontati e un'ammiraglia di personaggi che vengono collezionati nei giochi successivamente prodotti della serie. Questo film mi è molto caro perché spiega "come è nato il tutto" e si può collegare con la saga di Freezer. Solo con questo film, infatti, ci sono chiare vicende legate al passato, il perché Vegeta odiava tanto il codesto nemico e abbiamo anche l'apparizione di colui che ha dato un contributo a far nascere il bambino che sarà protagonista di una grande serie, il padre di Goku, Bardock.
Trama: fatti legati al passato, possiamo chiamarlo anche episodio di Bardock. Premessa: dalla serie già sapevamo quel che era successo al pianeta e alla stirpe Sayan per colpa di Freezer, ma con questo film i fatti ci sono più chiari e abbiamo la storia di Bardock. Da sempre i Sayan sono stati servitori del tiranno Freezer, ma lui decide di distruggere il pianeta Vegeta, pianeta dove vivevano i Sayan, perché capisce che stavano crescendo e diventando troppo forti, persino, in caso di rivolta, più forti di lui se messi insieme. Ne prova a salvare solo qualcuno, dalla grande forza (tipo il piccolo Vegeta) per avere qualche altro servitore; intanto tradisce uno, più il suo team, che si poteva definire tra i più importanti servitori del tiranno, Bardock. Bardock, però, dopo aver spedito con una piccola navicella sua figlio Goku al sicuro sulla Terra, prova a scongiurare con grande coraggio il destino della sua stirpe e del suo pianeta, nonostante la differenza di potenza tra i due sia altissima.
Per questo il film si differenzia dagli altri. E non a caso ha una media voto molto alta rispetto agli altri film che l'hanno mediocre. Io sono rimasto veramente colpito da quanto coraggio abbia Bardock, ma ripensandoci: "è il padre di Goku, è logico", mi son detto. Per la prima volta viene pescato un protagonista abbastanza scarso e non ci sono odiosi power up per scongiurare l'avvento. Voto 8.
'Le origini del mito' è il primo Special OAV di 'Dragon Ball' e ci racconta di un periodo e un pianeta di cui tutti noi vorremmo sapere di più: infatti, questo movie focalizza la sua attenzione sugli eventi appena precedenti all'esplosione di Vegeta, pianeta d'origine della razza Saiyan, ad opera del malvagio e potentissimo tiranno Freezer.
Le vicende si aprono sul pianeta Vegeta con la nascita di Kakaroth (ovvero Goku, per chi non lo sapesse), neonato Saiyan con una forza combattiva talmente misera da essere spedito sulla lontana Terra, abitata da creature sufficientemente deboli da non rappresentare un pericolo per il piccolo. Il focus si sposta poi subito su un gruppo di guerrieri Saiyan di terza classe fra cui apprendiamo esserci anche il padre di Kakaroth, Bardack: essi hanno appena finito di sterminare e conquistare un pianeta e, conversando tranquillamente, non si accorgono della presenza di un alieno sopravvissuto che, agendo velocissimamente, attacca, colpisce e stende Bardack, conferendogli il disgraziato privilegio di poter vedere il futuro della sua razza, un futuro fatto di morte e distruzione. Il guerriero comincia dunque a essere tormentato da ripetute visioni che inizialmente non riesce a comprendere ma che poi, in seguito alla morte dei compagni di squadra (che cercherà di vendicare con scarsi risultati), diventano per Bardack l'indiscutibile prova del tradimento di Freezer, che fino a quel momento i Saiyan avevano servito lealmente. Tornato in tutta furia su Vegeta nonostante le profonde ferite riportate, Bardack diffonde la notizia ovunque, non venendo tuttavia preso sul serio e subendo insulti e prese in giro che lo spingono a tentare un solitario e disperato - perché non si può definire altrimenti - assalto contro il tiranno dell'universo.
Caratterizzato da una colonna sonora incalzante e adeguata e da combattimenti ben fatti, sanguinari al punto giusto ma non confusionari, questo OAV ha catturato totalmente la mia attenzione, rivelandosi il movie di 'Dragon Ball' che più ho amato (se non l'unico) e che più può essere considerato parte della storia originale. 'Le origini del mito' unisce l'empatia per un popolo che noi sappiamo destinato all'estinzione all'adrenalina della ribellione di Bardack al suo destino, ormai segnato; ne deriva un episodio emozionante e interessante, in quanto ci mostra, seppur superficialmente, anche un po' della struttura sociale dei Saiyan: conosciamo bene Vegeta e Goku, ma com'erano e come si comportavano gli altri Saiyan, quando il loro pianeta d'origine esisteva ancora? Questo movie ce ne fornisce una parziale risposta.
Sarà poco obiettivo, ma confesso spudoratamente che parte del mio amore per questo special deriva dalla cura con cui si è trattato il principe Vegeta: compare fondamentalmente in quattro scene - un allenamento che mostra le sue straordinarie doti di combattimento, un incontro con Freezer, un'anticipazione del suo futuro combattimento con Goku e una meravigliosa sequenza finale in cui Vegeta apprende della scomparsa della sua razza - e in ognuna di esse è evidenziato il suo talento per il combattimento e il suo carattere freddo e sanguinario, privo di affetti o legami come dovrebbe essere un principe Saiyan.
Tra gli altri personaggi che compaiono, gli unici che conosciamo sono Freezer, Zarbon e Dodoria: essi mantengono la loro caratterizzazione originale, cosa rarissima per un OAV di 'Dragon Ball'.
I disegni seguono lo stile inconfondibile della serie, ma risultano un pochino più curati rispetto all'anime originale. Il doppiaggio italiano è buono - le voci sono state scelte in modo accettabile, a differenza di quelle dell'anime canonico - e nella prima versione uscita in Italia i nomi originali (di tecniche, personaggi e quant'altro) sono stati mantenuti, il che è un punto a favore.
'Le origini del mito' è forse l'unico movie che ogni appassionato di 'Dragon Ball' dovrebbe vedere obbligatoriamente e di sicuro il migliore sotto ogni punto di vista - OST, combattimenti, trama, logica, personaggi.
In genere detesto gli OAV tratti dall'opera di Toriyama, ma questo rappresenta un'enorme eccezione, perché l'ho apprezzato oltremodo e lo consiglio caldamente a chiunque conosca anche poco 'Dragon Ball'.
Le vicende si aprono sul pianeta Vegeta con la nascita di Kakaroth (ovvero Goku, per chi non lo sapesse), neonato Saiyan con una forza combattiva talmente misera da essere spedito sulla lontana Terra, abitata da creature sufficientemente deboli da non rappresentare un pericolo per il piccolo. Il focus si sposta poi subito su un gruppo di guerrieri Saiyan di terza classe fra cui apprendiamo esserci anche il padre di Kakaroth, Bardack: essi hanno appena finito di sterminare e conquistare un pianeta e, conversando tranquillamente, non si accorgono della presenza di un alieno sopravvissuto che, agendo velocissimamente, attacca, colpisce e stende Bardack, conferendogli il disgraziato privilegio di poter vedere il futuro della sua razza, un futuro fatto di morte e distruzione. Il guerriero comincia dunque a essere tormentato da ripetute visioni che inizialmente non riesce a comprendere ma che poi, in seguito alla morte dei compagni di squadra (che cercherà di vendicare con scarsi risultati), diventano per Bardack l'indiscutibile prova del tradimento di Freezer, che fino a quel momento i Saiyan avevano servito lealmente. Tornato in tutta furia su Vegeta nonostante le profonde ferite riportate, Bardack diffonde la notizia ovunque, non venendo tuttavia preso sul serio e subendo insulti e prese in giro che lo spingono a tentare un solitario e disperato - perché non si può definire altrimenti - assalto contro il tiranno dell'universo.
Caratterizzato da una colonna sonora incalzante e adeguata e da combattimenti ben fatti, sanguinari al punto giusto ma non confusionari, questo OAV ha catturato totalmente la mia attenzione, rivelandosi il movie di 'Dragon Ball' che più ho amato (se non l'unico) e che più può essere considerato parte della storia originale. 'Le origini del mito' unisce l'empatia per un popolo che noi sappiamo destinato all'estinzione all'adrenalina della ribellione di Bardack al suo destino, ormai segnato; ne deriva un episodio emozionante e interessante, in quanto ci mostra, seppur superficialmente, anche un po' della struttura sociale dei Saiyan: conosciamo bene Vegeta e Goku, ma com'erano e come si comportavano gli altri Saiyan, quando il loro pianeta d'origine esisteva ancora? Questo movie ce ne fornisce una parziale risposta.
Sarà poco obiettivo, ma confesso spudoratamente che parte del mio amore per questo special deriva dalla cura con cui si è trattato il principe Vegeta: compare fondamentalmente in quattro scene - un allenamento che mostra le sue straordinarie doti di combattimento, un incontro con Freezer, un'anticipazione del suo futuro combattimento con Goku e una meravigliosa sequenza finale in cui Vegeta apprende della scomparsa della sua razza - e in ognuna di esse è evidenziato il suo talento per il combattimento e il suo carattere freddo e sanguinario, privo di affetti o legami come dovrebbe essere un principe Saiyan.
Tra gli altri personaggi che compaiono, gli unici che conosciamo sono Freezer, Zarbon e Dodoria: essi mantengono la loro caratterizzazione originale, cosa rarissima per un OAV di 'Dragon Ball'.
I disegni seguono lo stile inconfondibile della serie, ma risultano un pochino più curati rispetto all'anime originale. Il doppiaggio italiano è buono - le voci sono state scelte in modo accettabile, a differenza di quelle dell'anime canonico - e nella prima versione uscita in Italia i nomi originali (di tecniche, personaggi e quant'altro) sono stati mantenuti, il che è un punto a favore.
'Le origini del mito' è forse l'unico movie che ogni appassionato di 'Dragon Ball' dovrebbe vedere obbligatoriamente e di sicuro il migliore sotto ogni punto di vista - OST, combattimenti, trama, logica, personaggi.
In genere detesto gli OAV tratti dall'opera di Toriyama, ma questo rappresenta un'enorme eccezione, perché l'ho apprezzato oltremodo e lo consiglio caldamente a chiunque conosca anche poco 'Dragon Ball'.
Personalmente, ritengo che lo special intitolato "Le origini del mito" sia uno dei migliori lungometraggi dedicati alla saga di "Dragon Ball". E' un prequel che approfondisce alcuni eventi che nell'anime originale sono stati mostrati solo di sfuggita, per cui abbiamo l'occasione sia di sapere qualcosa di più sulla stirpe dei Saiyan, sia di vedere un Vegeta ragazzino.
Bardack, un Saiyan di infimo livello, durante una missione sul pianeta Kanassa, viene colpito alla nuca dall'ultimo sopravvissuto e questo fa sì che riceva il dono della preveggenza. Grazie al suo nuovo potere, Bardack scopre che Freezer, il tiranno che comanda i Saiyan, ha intenzione di distruggere il pianeta Vegeta e, nel mentre, la sua squadra viene sterminata da Dodoria e dai suoi uomini.
Ho trovato estremamente toccante la scena in cui il Saiyan vendica gli amici caduti, pur venendo ridotto in fin di vita. Inoltre, quando cerca di convincere la propria razza sulle vere intenzioni di Freezer, viene preso per pazzo, deriso e umiliato e, alla fine, sarà l'unico a tentare di fermare il tiranno, pur ottenendo scarsi risultati. Nonostante tutto, Bardack muore felice, perché la sua preveggenza, a un passo dal buio eterno, gli permette di vedere la sua stirpe vendicata proprio dal figlio - all'epoca appena nato - che tanto disprezzava (ricordo la sua frase assai dura: "Che ci pensino gli altri a cambiargli il pannolino!").
Insomma, la storia di un eroe mancato dal grande coraggio e dalla grande forza di volontà. Un eroe che, nonostante l'indole Saiyan, tiene ai suoi compagni e li vendica.
Nonostante l'animazione risalga al 1990, a mio avviso è ottima e il chara design molto curato.
"Le Origini del Mito" è uno special che consiglio a tutti i fan di "Dragon Ball". Un bel nove, a mio parere, se lo merita.
Bardack, un Saiyan di infimo livello, durante una missione sul pianeta Kanassa, viene colpito alla nuca dall'ultimo sopravvissuto e questo fa sì che riceva il dono della preveggenza. Grazie al suo nuovo potere, Bardack scopre che Freezer, il tiranno che comanda i Saiyan, ha intenzione di distruggere il pianeta Vegeta e, nel mentre, la sua squadra viene sterminata da Dodoria e dai suoi uomini.
Ho trovato estremamente toccante la scena in cui il Saiyan vendica gli amici caduti, pur venendo ridotto in fin di vita. Inoltre, quando cerca di convincere la propria razza sulle vere intenzioni di Freezer, viene preso per pazzo, deriso e umiliato e, alla fine, sarà l'unico a tentare di fermare il tiranno, pur ottenendo scarsi risultati. Nonostante tutto, Bardack muore felice, perché la sua preveggenza, a un passo dal buio eterno, gli permette di vedere la sua stirpe vendicata proprio dal figlio - all'epoca appena nato - che tanto disprezzava (ricordo la sua frase assai dura: "Che ci pensino gli altri a cambiargli il pannolino!").
Insomma, la storia di un eroe mancato dal grande coraggio e dalla grande forza di volontà. Un eroe che, nonostante l'indole Saiyan, tiene ai suoi compagni e li vendica.
Nonostante l'animazione risalga al 1990, a mio avviso è ottima e il chara design molto curato.
"Le Origini del Mito" è uno special che consiglio a tutti i fan di "Dragon Ball". Un bel nove, a mio parere, se lo merita.
Il primo OAV di Dragon Ball non può che essere il migliore. Perché? Semplice, questo OAV ha una vera trama di fondo che questa volta approfondisce davvero il mondo di DB, in questo caso ci fa capire come tutto è nato.
Questo "Le origini del mito", si può definire un vero special e un prequel, proprio perché apre una finestra importante, che ci fa prendere coscienza di ciò che è successo nel lontano passato. E' un tassello che si aggiunge al mosaico di DB, e ci fa capire come i Saiyan si siano istinti, chi era il padre di Goku, quali rapporti c'erano tra i Saiyan e Freezer e come Goku sia giunto sulla Terra.
Insomma, questo OAV è imperdibile per tutti i fan di DB è non solo. E' un film appassionante e anche drammatico in un certo verso. Il padre di Goku avrà l'arduo compito di dovere cambiare il destino. Dovrà affrontare una battaglia contro il tempo, qualcosa di diverso dalle solite battaglie fine a se stesse. "Le Origini del Mito" è un ottimo film. Consigliato.
Questo "Le origini del mito", si può definire un vero special e un prequel, proprio perché apre una finestra importante, che ci fa prendere coscienza di ciò che è successo nel lontano passato. E' un tassello che si aggiunge al mosaico di DB, e ci fa capire come i Saiyan si siano istinti, chi era il padre di Goku, quali rapporti c'erano tra i Saiyan e Freezer e come Goku sia giunto sulla Terra.
Insomma, questo OAV è imperdibile per tutti i fan di DB è non solo. E' un film appassionante e anche drammatico in un certo verso. Il padre di Goku avrà l'arduo compito di dovere cambiare il destino. Dovrà affrontare una battaglia contro il tempo, qualcosa di diverso dalle solite battaglie fine a se stesse. "Le Origini del Mito" è un ottimo film. Consigliato.
Questo special, inedito nel manga e nell'anime originale, riprende solo una piccola parte di storia appena accennata nella trama principale e l'approfondisce scoprendo la mitologia alla base del mito di Dragonball. I risultati sono piuttosto buoni, risultato dovuto anche, probabilmente, all'apporto dell'autore originale Akira Toriyama nella stesura della sceneggiatura dello special.
Andato in onda originariamente in TV prima dello scontro tra Goku e Freezer, nell'episodio viene mostrata la storia di Bardak, padre di Goku, che riceve in dono - o come maledizione -, da un abitante del Pianeta Canassa, l'abilità di prevedere il futuro: assiste così sia all'annientamento dei Saiyan da parte di Freezer, colui che da padrone e benefattore si dimostrerà essere carnefice assoluto perché intimorito dalla crescente potenza dei suoi guerrieri, sia all'arrivo di Goku sulla Terra e al suo destino di vendicatore dell'intera stirpe. Una breve epopea interstellare lo vedrà come un pazzo visionario incapace di trovare sostegno e credibilità da parte dei suoi alleati e da solo sfiderà un intero esercito.
L'anime presenta una realizzazione tecnica molto buona seppur datata, una storia brillante ed emozionante, un protagonista eroico e carismatico. Consigliato a tutti.
Menzione d'onore al tema di Bardak <i>Tokyo Solid Scouter</i>.
Andato in onda originariamente in TV prima dello scontro tra Goku e Freezer, nell'episodio viene mostrata la storia di Bardak, padre di Goku, che riceve in dono - o come maledizione -, da un abitante del Pianeta Canassa, l'abilità di prevedere il futuro: assiste così sia all'annientamento dei Saiyan da parte di Freezer, colui che da padrone e benefattore si dimostrerà essere carnefice assoluto perché intimorito dalla crescente potenza dei suoi guerrieri, sia all'arrivo di Goku sulla Terra e al suo destino di vendicatore dell'intera stirpe. Una breve epopea interstellare lo vedrà come un pazzo visionario incapace di trovare sostegno e credibilità da parte dei suoi alleati e da solo sfiderà un intero esercito.
L'anime presenta una realizzazione tecnica molto buona seppur datata, una storia brillante ed emozionante, un protagonista eroico e carismatico. Consigliato a tutti.
Menzione d'onore al tema di Bardak <i>Tokyo Solid Scouter</i>.
Non è un OAV, ma uno special TV, la differenza sta nel fatto che gli special TV secondo me sono assolutamente superiori agli OAV e, in un certo senso, trovo che siano meglio delle serie TV.
Tanto per cominciare, questo film è stato fatto per un motivo, per narrare come Bardack, il padre di Son Goku, scoprì che Frezzer progettava di distruggere il pianeta Vegeta e di eliminare l'intera stirpe sayan, per paura che uno di loro diventasse la cosa di cui più ha paura : il leggendario super sayan.
Durante uno scontro Bardack riceve il dono di vedere nel futuro attraverso delle visioni, e vede cosa succede al suo pianeta e come vivrà suo figlio, all'epoca un sayan appena nato di livello alquanto imbarazzante per un guerriero sayan - anche suo padre non ha la reputazione di essere particolarmente potente.
Il padre di Goku fece del suo meglio per avvertire gli altri del tradimentom ma non ci riuscì. Il film finisce con lui che cerca di uccidere Frezzer, ma muore insieme al suo pianeta, ancge se muore felice perché nelle sue visioni vede il figlio che batte il tiranno.
Questo film è qualcosa di veramente originale, anche se solo chi conosce la storia di DB può rendersene conto. Perchè non è la solita battaglia fino allo sfinimento dove solo, per più di 20 minuti, Goku da veramente il meglio di se stesso e riesce a vincere.
Qui, ci troviamo davanti ad un caso più unico che raro nella grande saga creata da Akira Toriyama, dove la trama è più presente delle battaglie, il finale è drammatico e privo di lieto fine (anche se si capisce che il pianeta Vegeta verrà vendicato).
Insomma, per me è un film straordinario, ma solo per chi conosce l'anime e/o il manga.
Tanto per cominciare, questo film è stato fatto per un motivo, per narrare come Bardack, il padre di Son Goku, scoprì che Frezzer progettava di distruggere il pianeta Vegeta e di eliminare l'intera stirpe sayan, per paura che uno di loro diventasse la cosa di cui più ha paura : il leggendario super sayan.
Durante uno scontro Bardack riceve il dono di vedere nel futuro attraverso delle visioni, e vede cosa succede al suo pianeta e come vivrà suo figlio, all'epoca un sayan appena nato di livello alquanto imbarazzante per un guerriero sayan - anche suo padre non ha la reputazione di essere particolarmente potente.
Il padre di Goku fece del suo meglio per avvertire gli altri del tradimentom ma non ci riuscì. Il film finisce con lui che cerca di uccidere Frezzer, ma muore insieme al suo pianeta, ancge se muore felice perché nelle sue visioni vede il figlio che batte il tiranno.
Questo film è qualcosa di veramente originale, anche se solo chi conosce la storia di DB può rendersene conto. Perchè non è la solita battaglia fino allo sfinimento dove solo, per più di 20 minuti, Goku da veramente il meglio di se stesso e riesce a vincere.
Qui, ci troviamo davanti ad un caso più unico che raro nella grande saga creata da Akira Toriyama, dove la trama è più presente delle battaglie, il finale è drammatico e privo di lieto fine (anche se si capisce che il pianeta Vegeta verrà vendicato).
Insomma, per me è un film straordinario, ma solo per chi conosce l'anime e/o il manga.
Siamo nel 1990, il primo special dedicato a Dragon Ball Z, una delle serie più famose del globo, sembra avere un nome impronunciabile ("Dragon Ball Z: Tatta Hitori no Saishuu Kessen - Freezer ni Idon da Z Senshi Songokuu no Chichi"), e il protagonista dell'avventura non è affatto il mitico Goku.
Guardacaso, raccontare le vicende anteriori all'intera saga di "Dragon Ball" si rivela un'avvincente scelta, e di certo "Le Origini del Mito" (titolo italiano) costituisce ancora oggi una delle opere animate più apprezzate dagli appassionati delle Sette Sfere del Drago.
La trama, a dispetto di molti dei film successivi, parte col piede giusto e termina allo stesso modo, regalando anche non poche emozioni.
Freezer ha deciso di sterminare il popolo dei Saiyan, cancellando Vegeta, il loro pianeta, in modo che non rimanga più traccia dei potenti guerrieri. Il tiranno spaziale ritiene infatti che i Saiyan, pur essendo suoi alleati, siano diventati troppo forti e che quindi possano rappresentare una minaccia alle sue mire di dominio.
Bardak, un Saiyan dotato del potere della preveggenza, mette in salvo il figlioletto Kakaroth inviandolo sulla Terra. Il bambino non sembra possedere grande forza combattiva, eppure è destinato a diventare un vero eroe: il leggendario Son Goku...
Il lungometraggio è quindi una sorta di ricostruzione delle origini del famosissimo personaggio, vincitore di mille battaglie.
Consigliato apertamente agli amanti di Dragon Ball, uno dei migliori lungometraggi dedicati alla saga di Toriyama!
Guardacaso, raccontare le vicende anteriori all'intera saga di "Dragon Ball" si rivela un'avvincente scelta, e di certo "Le Origini del Mito" (titolo italiano) costituisce ancora oggi una delle opere animate più apprezzate dagli appassionati delle Sette Sfere del Drago.
La trama, a dispetto di molti dei film successivi, parte col piede giusto e termina allo stesso modo, regalando anche non poche emozioni.
Freezer ha deciso di sterminare il popolo dei Saiyan, cancellando Vegeta, il loro pianeta, in modo che non rimanga più traccia dei potenti guerrieri. Il tiranno spaziale ritiene infatti che i Saiyan, pur essendo suoi alleati, siano diventati troppo forti e che quindi possano rappresentare una minaccia alle sue mire di dominio.
Bardak, un Saiyan dotato del potere della preveggenza, mette in salvo il figlioletto Kakaroth inviandolo sulla Terra. Il bambino non sembra possedere grande forza combattiva, eppure è destinato a diventare un vero eroe: il leggendario Son Goku...
Il lungometraggio è quindi una sorta di ricostruzione delle origini del famosissimo personaggio, vincitore di mille battaglie.
Consigliato apertamente agli amanti di Dragon Ball, uno dei migliori lungometraggi dedicati alla saga di Toriyama!
Eccolo qui, finalmente un film di Dragon Ball notevole su tutti i fronti, dalla trama ai combattimenti.
Avete presente quando nell'anime Freezer dice che ha distrutto il pianeta Vegeta per paura che fra tutti i saiyan del pianeta potesse nascere uno leggendario, appunto un super saiyan, così forte da diventare quindi temuto anche da lui? E quando ripensa che ci viene mostrata l'immagine del padre di Goku (Bardack) che cerca di uccidere Freezer con un onda ma rimane invece travolto da una sua decisamente più potente? Ecco, tutto quella vicenda viene raccontata in questo special che, a mio avviso, non poteva essere realizzato in maniera migliore.
In questi tempi troviamo un Vegeta ragazzino, diverso dal solito Vegeta adulto a cui siamo abituati; manca invece purtroppo la presenza di Radish e Nappa.
Naturalmente Bardack svolge un ruolo di primo piano, ed è davvero ben caratterizzato come personaggio e come ideali (che ricordano quelli dei samurai, per genere), insomma il degno padre di Son Goku.
Lui è naturalmente fra i più forti del pianeta, secondo forse solo a Re Vegeta (il padre del Vegeta che conosciamo), e decide di rivoltarsi contro Freezer quando assiste ad una delle sue solite ingiustizie o malignità.
I combattimenti contro i suoi scagnozzi sono infatti condotti con quello spirito caparbio che ci fa sentire bene nel profondo dell'anima (oh insomma, ci gasa!).
Molto belli e curati i disegni, per essere una produzione del 1990, e come sempre anche il magnifico character design.
Consiglio vivamente il film a chiunque, soprattutto (ovviamente) a chi ha già visto Dragon Ball Z, nonostante si sa già in partenza come andrà a finire il film riesce a emozionare e coinvolgere parecchio anche emotivamente, e non lo dimenticherete certo facilmente (io stesso l'ho visto una sola volta 4-5 anni fa e lo ricordo come se fosse ieri).
Mi congratulo e ringrazio i produttori per averci regalato questo splendido lavoro.
Da non perdere assolutamente!
Avete presente quando nell'anime Freezer dice che ha distrutto il pianeta Vegeta per paura che fra tutti i saiyan del pianeta potesse nascere uno leggendario, appunto un super saiyan, così forte da diventare quindi temuto anche da lui? E quando ripensa che ci viene mostrata l'immagine del padre di Goku (Bardack) che cerca di uccidere Freezer con un onda ma rimane invece travolto da una sua decisamente più potente? Ecco, tutto quella vicenda viene raccontata in questo special che, a mio avviso, non poteva essere realizzato in maniera migliore.
In questi tempi troviamo un Vegeta ragazzino, diverso dal solito Vegeta adulto a cui siamo abituati; manca invece purtroppo la presenza di Radish e Nappa.
Naturalmente Bardack svolge un ruolo di primo piano, ed è davvero ben caratterizzato come personaggio e come ideali (che ricordano quelli dei samurai, per genere), insomma il degno padre di Son Goku.
Lui è naturalmente fra i più forti del pianeta, secondo forse solo a Re Vegeta (il padre del Vegeta che conosciamo), e decide di rivoltarsi contro Freezer quando assiste ad una delle sue solite ingiustizie o malignità.
I combattimenti contro i suoi scagnozzi sono infatti condotti con quello spirito caparbio che ci fa sentire bene nel profondo dell'anima (oh insomma, ci gasa!).
Molto belli e curati i disegni, per essere una produzione del 1990, e come sempre anche il magnifico character design.
Consiglio vivamente il film a chiunque, soprattutto (ovviamente) a chi ha già visto Dragon Ball Z, nonostante si sa già in partenza come andrà a finire il film riesce a emozionare e coinvolgere parecchio anche emotivamente, e non lo dimenticherete certo facilmente (io stesso l'ho visto una sola volta 4-5 anni fa e lo ricordo come se fosse ieri).
Mi congratulo e ringrazio i produttori per averci regalato questo splendido lavoro.
Da non perdere assolutamente!
Questo film è semplicemente stupendo, il protagonista è Bardock, ovvero il padre del nostro eroe Goku, e gli avvenimenti narrati risalgo a prima della distruzione del pianeta Vegeta per opera di Freezer.
Bardock è un soldato di infima classe facente parte di una squadra composta da tutti Sayan.
Durante una delle tante battaglie per la conquista di un pianeta il protagonista viene colpito alla testa da un avversario sopravvissuto alla strage compiuta dai Sayan, il colpo subito fa sì che Bardock ottiene il dono della preveggenza.
Bardock così avrà visioni del futuro, ovvero sia la prima serie di Dragon Ball, sia la seconda serie Dragon Ball Z fino agli inizi della saga di Freezer, corrispondono alle suddette visioni.
Non mi inoltro nella trama per evitare spoiler.
Consiglio di vedere questo speciale perché ne vale veramente la pena.
Buona visione.
Bardock è un soldato di infima classe facente parte di una squadra composta da tutti Sayan.
Durante una delle tante battaglie per la conquista di un pianeta il protagonista viene colpito alla testa da un avversario sopravvissuto alla strage compiuta dai Sayan, il colpo subito fa sì che Bardock ottiene il dono della preveggenza.
Bardock così avrà visioni del futuro, ovvero sia la prima serie di Dragon Ball, sia la seconda serie Dragon Ball Z fino agli inizi della saga di Freezer, corrispondono alle suddette visioni.
Non mi inoltro nella trama per evitare spoiler.
Consiglio di vedere questo speciale perché ne vale veramente la pena.
Buona visione.
Assieme a ''la storia di trunks'' è il migliore dei film di dragon ball, nonchè(assieme a ''la storia di trunks'', parte integrante della trama del manga e dell' anime). In esso ci viengono mostrati gli avvenimenti precedenti alla distruzione del pianeta vegeta da parte di freezer; il protagonista è Bardack(o Bardock) il padre di Kakaroth, conosciuto poi con il nome di Son Goku. Bardack, soldato di infima classe, era a capo di un piccolo gruppo di Saiyajin, anch' essi di infima classe, durante l' attacco al pianeta Kanassa, l' ultimo sopravvissuto del pianeta, colpisce Bardack alla testa donandoli il potere di vedere il futuro (a dire il vero questo ''dono'' non è altro che una tortura, infatti il colpo mostrerà a Bardack la distruzione della sua razza). Successivamente, la squadra da lui capitanata viene sterminata dai seguaci di freezer, fra cui dodoria, sopravvissuto, bardack torna sul pianeta vegeta per avvisare tutti i saiyajin del complotto di freezer, intenzionato ad ucciderli tutti distruggendo il pianeta, ma nessuno da peso alle sue parole, bardack decide quindi di lanciarsi contro freezer nel vano tentativo di ucciderlo, purtroppo la forza del tiranno era molto più elevata di quella del saiyajin che viene ucciso da un' enorme sfera di chi lanciata per distruggere il pianeta, poco prima di morire, bardack, assiste in una visione all' arrivo del figlio sulla terra, alla sua crescita e alla sconfitta di freezer, proprio ad opera di kakaroth. Il film finisce con l' arrivo di kakaroth sulla terra, che viene trovato dal vecchio Son Gohan, che chiamatolo Son Goku, decide di allevarlo come suo nipote. Film bellissimo e toccante, consigliato a tutti gli appassionati di dragon ball, ma anche a chi vuole guardare un film animato di qualità.
Questo è l'unico film di Dragonball che valga la pena di vedere, non perchè sia dotato di chissà quali pregi, ma semplicemente perchè da dove vien fuori tutta la storia, quindi è un complemento indispensabile.
E' ambientato prima di tutte le serie e di tutti gli altri film, e spiega come Goku arrivò sulla Terra (o qualunque pianeta sia!). Il protagonista stavolta non è il solito Goku (che è ancora appena nato) ma suo padre Bardack, e avremo anche l'occasione di vedere Vegeta da ragazzino.
Imperdibile per i fan di Dragonball, consigliato a chi voglia iniziare a guardarsi tutta la storia a partire dalle origini, trascurabile per tutti gli altri.
E' ambientato prima di tutte le serie e di tutti gli altri film, e spiega come Goku arrivò sulla Terra (o qualunque pianeta sia!). Il protagonista stavolta non è il solito Goku (che è ancora appena nato) ma suo padre Bardack, e avremo anche l'occasione di vedere Vegeta da ragazzino.
Imperdibile per i fan di Dragonball, consigliato a chi voglia iniziare a guardarsi tutta la storia a partire dalle origini, trascurabile per tutti gli altri.
Questo è senza dubbio il migliore dei film di Dragon Ball, è uno special in cui non ci sono i protagonisti dell'anime che conosciamo perchè è ambientato al tempo della nascita del nostro eroe GOKU,infatti noi possiamo vedere Goku nei teneri panni di un neonato quando viene mandato sulla terra per conquistarla. Il protagonista principale è Bardack, un valoroso sayan nonchè padre di Goku.La storia narra della distruzione del pianeta dei sayan e della loro estinzione,tutto avvenuto per mano dello spietato Freezer (che noi dovremmo conoscere ormai tutti), che ne temeva la forza.
Con le sue gesta eroiche Bardack sarà l' unico a lottare sino alla fine contro il potente Freezer ,ma alla fine si dovrà arrendere alla sua superiorità. Una scena indimenticabile fa vedere Goku e suo padre che mentre viaggiano nello spazio senza accorgersi uno dell' altro (Goku sta dormendo e suo padre è gravemente ferito),quasi si scontrano, ma mentre l' uno (Goku)sta per andare sulla terra per vivere tutte le avventure possibili immaginabili,suo padre sta andando a finire i suoi giorni, ma comunque ci ha lasciato in eredità uno dei personaggi migliori di sempre degli anime.
Akira Toriyama ha fatto davvero un buon lavoro questa volta,quindi consiglio ad ogni fan di Dragon Ball di vedere questo special più di altri che non sono fatti cosi bene.
Spero di avervi convinto,alla prossima by Deathmetalsoul.
Con le sue gesta eroiche Bardack sarà l' unico a lottare sino alla fine contro il potente Freezer ,ma alla fine si dovrà arrendere alla sua superiorità. Una scena indimenticabile fa vedere Goku e suo padre che mentre viaggiano nello spazio senza accorgersi uno dell' altro (Goku sta dormendo e suo padre è gravemente ferito),quasi si scontrano, ma mentre l' uno (Goku)sta per andare sulla terra per vivere tutte le avventure possibili immaginabili,suo padre sta andando a finire i suoi giorni, ma comunque ci ha lasciato in eredità uno dei personaggi migliori di sempre degli anime.
Akira Toriyama ha fatto davvero un buon lavoro questa volta,quindi consiglio ad ogni fan di Dragon Ball di vedere questo special più di altri che non sono fatti cosi bene.
Spero di avervi convinto,alla prossima by Deathmetalsoul.
Special imperdibile per tutti i fan di Dragon Ball perché narra le vicende di Bardack (il padre di Goku), approfondisce la storia dei sayan e mostra la distruzione del pianeta Vegeta per mano del malvagio Freezer.
La storia è ben raccontata e riesce a mantenere incollato davanti allo schermo per tutta la durata dello special senza annoiare... consigliatissimo!
La storia è ben raccontata e riesce a mantenere incollato davanti allo schermo per tutta la durata dello special senza annoiare... consigliatissimo!
Questo special narra le vicende di Bardack, il padre di Goku, lo sterminio della razza Saiyan per mano del tiranno Freezer, e le reali origini del piccolo Kakaroth (alias Goku). Quindi in pratica narra le origini delle vicende di dragon ball. La storia è ben fatta, come bellissimi sono i combattimenti e l'azione. Si nota anche un profondo senso di amicizia tra la squadra di Bardack (da vedere la scena di Bardack che si lega alla fronte la benda macchiata del sangue dei suoi compagni, deciso a vendicarli). Merita quindi un 10.