Basilisk: The Ouka Ninja Scrolls
Un sequel di una serie ormai culto come "Basilisk" non è facile da realizzare, il rischio di creare una fotocopia poco originale era infatti in agguato. Questo rischio è stato aggirato abilmente creando una storia di base abbastanza originale, purtroppo anche piena di punti morti, noiosa, ripetitiva e con personaggi poco interessanti/carismatici. Ciò che lascia più perplessi è il piano inutilmente complicato ideato dal "capo dei cattivi", piano che troverà senso solo durante la seconda metà della serie, ma anche in quel caso ci si chiederà che senso abbiano tutte le macchinazioni viste sino a quel momento. Senza contare che il gruppo di ninja avversari ha poteri sin troppo incredibili ed imbattibili, e spesso non si capisce bene nemmeno che potere abbiano esattamente fino a quasi la fine della serie! Nel vecchio "Basilisk" i ninja presenti avevano sì poteri sovrannaturali (talvolta), ma il tutto era gestito molto meglio, tanto che perfino i personaggi dai poteri più strambi risultavano (relativamente) credibili. La cosa ancora più assurda è che in questa serie scopriamo il passato dei ninja protagonisti, abbiamo insomma un approfondimento dei personaggi che nel vecchio "Basilisk" non c'era, eppure il passato di questi ninja risulta, più che drammatico, patetico e noioso, e la loro stessa sorte non interessa più di tanto.
In mezzo a tutta questo piattume non basta purtroppo qualche colpo di scena vagamente ben riuscito a tenere a galla la bagnarola: se la serie fosse stata più breve, ad esempio dodici-tredici episodi, probabilmente sarebbe stata più godibile e più scorrevole, ed invece il risultato finale lascia alquanto a desiderare. Altro difetto non da poco è che si è voluto mostrare il passato dei ninja "buoni", ma non è stato fatto lo stesso per i ninja "cattivi", a parte per un personaggio di cui viene accennata brevemente la sua vera identità (un colpo di scena potenzialmente molto interessante, ma sfruttato in maniera troppo sbrigativa).
Interessante l'utilizzo di personaggi storici realmente esistiti come parte integrante della trama (già nella serie precedente facevano la loro comparsa alcuni personaggi realmente esistiti), ma anche in questo caso non sono stati utilizzati nel migliore dei modi.
Peccato, davvero un peccato, perché comunque grafica ed animazioni non sono affatto male (per quanto un po' inferiori alla vecchia serie), e la sigla è davvero ottima.
In mezzo a tutta questo piattume non basta purtroppo qualche colpo di scena vagamente ben riuscito a tenere a galla la bagnarola: se la serie fosse stata più breve, ad esempio dodici-tredici episodi, probabilmente sarebbe stata più godibile e più scorrevole, ed invece il risultato finale lascia alquanto a desiderare. Altro difetto non da poco è che si è voluto mostrare il passato dei ninja "buoni", ma non è stato fatto lo stesso per i ninja "cattivi", a parte per un personaggio di cui viene accennata brevemente la sua vera identità (un colpo di scena potenzialmente molto interessante, ma sfruttato in maniera troppo sbrigativa).
Interessante l'utilizzo di personaggi storici realmente esistiti come parte integrante della trama (già nella serie precedente facevano la loro comparsa alcuni personaggi realmente esistiti), ma anche in questo caso non sono stati utilizzati nel migliore dei modi.
Peccato, davvero un peccato, perché comunque grafica ed animazioni non sono affatto male (per quanto un po' inferiori alla vecchia serie), e la sigla è davvero ottima.
Ho iniziato a vedere la serie perché apprezzai moltissimo quella principale. Purtroppo, quando si fa il sequel di un'opera di successo le aspettative sono alte e non sempre si riesce a soddisfarle, come nel mio caso. Francamente mi aspettavo di più. Comunque, preso nella sua singolarità, l'animazione risulta essere ben curata e la storia piacevole e per alcuni versi interessante, anche se avrei preferito una maggiore caratterizzazione dei personaggi, che rimane un po' sbrigativa, un maggior approfondimento di alcune argomentazioni e, seppur marginalmente, maggior attinenza al periodo storico. Tirando le somme, non è riuscito a coinvolgermi come invece avrebbe potuto.