Legend of the Forest
Questo film di Osamu Tezuka ha una grande fluidità di immagine ed anche una certa varietà di stili. In particolare si può notare la variazione fra i primi minuti ed i successivi.
L'opera si divide in due parti, la prima accompagnata dal primo movimento della Quarta Sinfonia di Tchaikovskij (che personalmente aborro, ma che è abbastanza funzionale in ambientazioni naturali e bucoliche), la seconda dal quarto movimento della prefata composizione.
La prima parte tratta della vita di uno scoiattolo volante, dalla travagliata nascita sino alla morte. Qui, come nel successivo, il tema principale è di stampo animalista e mostra il boscaiolo come l'immondo in terra. Lo stile grafico, come annunciato inizialmente, muta da disegni statici abbastanza dettagliati - diciamo alla Gon maniera - ad uno stile da prima Disney, per finire verso un'imitazione di Fantasia. Come si nota, quindi - ma questo è riscontrabile già dall'uso del musical come genere -, Fantasia è sostanzialmente la base di "Mori no densetsu", sia come fondamento da imitare che come modello da elogiare tramite una "cover".
La seconda parte è probabilmente il proseguo della prima. Questa volta i taglialegna sono un esercito, tutti facenti parte di un'azienda retta da un omaccione dalle chiare fattezze hitleriane. Se avessero voluto essere più manichei nell'esposizione dell'ideologia ambientalista non avrebbero potuto. Comunque sia, ovviamente, come sempre il bene vince, così come nella prima parte e quant'altro. D'altra parte, lo stile è quanto mai simile a Fantasia. Ci sono addirittura i funghetti che si muovono.
In generale ritengo l'opera troppo filo-ambientalista, troppo radicale nell'enunciazione dei suoi principii e troppo tendente a Fantasia. Però non me la sento di dare un voto troppo basso, è comunque fatta abbastanza bene.
L'opera si divide in due parti, la prima accompagnata dal primo movimento della Quarta Sinfonia di Tchaikovskij (che personalmente aborro, ma che è abbastanza funzionale in ambientazioni naturali e bucoliche), la seconda dal quarto movimento della prefata composizione.
La prima parte tratta della vita di uno scoiattolo volante, dalla travagliata nascita sino alla morte. Qui, come nel successivo, il tema principale è di stampo animalista e mostra il boscaiolo come l'immondo in terra. Lo stile grafico, come annunciato inizialmente, muta da disegni statici abbastanza dettagliati - diciamo alla Gon maniera - ad uno stile da prima Disney, per finire verso un'imitazione di Fantasia. Come si nota, quindi - ma questo è riscontrabile già dall'uso del musical come genere -, Fantasia è sostanzialmente la base di "Mori no densetsu", sia come fondamento da imitare che come modello da elogiare tramite una "cover".
La seconda parte è probabilmente il proseguo della prima. Questa volta i taglialegna sono un esercito, tutti facenti parte di un'azienda retta da un omaccione dalle chiare fattezze hitleriane. Se avessero voluto essere più manichei nell'esposizione dell'ideologia ambientalista non avrebbero potuto. Comunque sia, ovviamente, come sempre il bene vince, così come nella prima parte e quant'altro. D'altra parte, lo stile è quanto mai simile a Fantasia. Ci sono addirittura i funghetti che si muovono.
In generale ritengo l'opera troppo filo-ambientalista, troppo radicale nell'enunciazione dei suoi principii e troppo tendente a Fantasia. Però non me la sento di dare un voto troppo basso, è comunque fatta abbastanza bene.