Canaan
"Canaan" è una serie del 2009 composta da 13 episodi, dallo studio P.A.Works, e tratta da una visual novel di alcuni sceneggiatori della Type-Moon "428: Shibuya Scramble".
La storia narra di due giornalisti, Maria e Minoru, arrivati a Shanghai in cerca di uno scoop e di Canaan, una ragazza dotata di un potere particolare e legata a una non ben nota organizzazione militare, mentre sullo sfondo un gruppo terroristico sembra stia progettando un colpo durante un meeting a cui prenderanno parte i maggiori capi di stato mondiale.
Ecco da queste premesse si svilupperà tutta una storia di intrecci tra bioterrorismo, fantapolitica, esperimenti umani, passati traumatici, amicizie da proteggere, villaggi scomparsi... il tutto però senza mai approfondire i temi trattati, anzi il più delle volte accennandoli solante solo per cercare di dare un tocco più serio e drammatico alla serie. Il focus dell'anime, nonostante tutti quest elementi, sembra maggiormente rivolto verso lo sviluppo e la crescita dei personaggi, ma purtroppo anche qui in alcuni casi sembrano solo mostrarci qualcosa lasciando poi che sia lo spettatore a doversi dare delle motivazioni per accettare determinati sviluppi.
Fra tutti i personaggi proposti solo tre possiamo dire essere coloro che effettivamente muovono la storia:
Canaan, personaggio centrale di tutta la serie, risulta ad una prima occhiata un personaggio abbastanza incolore, che non sai bene come valutare. Non è antipatica, ma non riesce a generare simpatia complice anche una perenne espressione quasi assente che nelle poche scene dove accenna un sorriso risultano sempre molto forzati e falsi all'inizio ma forse non è un male. Nata in un villaggio poi distrutto viene cresciuta da Siam, un mercenario che le insegna l'arte della guerra e ad utilizzare la sinestesia, una capacità che le permette di acuire tutti e cinque i sensi arrivando a percepire e vedere l'aura delle persone e quindi la loro essenza. Una volta morto Siam rivede in Maria, inizialmente, una luce a cui aggrapparsi arrivando a mascherare quella che è la sua indole più violenta per mostrarsi ai sui occhi più "normale" e così non perderla. Avendola nominata Maria Osawa è invece l'esatto opposto. Giovane aspirante fotografa che anni prima era rimasta vittima di un attentato terroristico (questa parte potete dimenticarla tanto nell'opera non avrà alcuna influenza). Allegra e raggiante è desiderosa di conoscere sempre nuove persone, risulta però imbranata e inutile nell'economia della seria in quanto strettamente legata al personaggio di Canaan, la sua presenza non sarà di grande rilevanza nella crescita di quest'ultima. Inoltre la scrittura stessa del suo personaggio lascia qualche dubbio. Non vi è una reale motivazione che la spinge a fare ciò che fa se non la voglia di conoscere sempre cose nuove, in particolare il mondo di Canaan. I problemi però qui, cioè è consapevole che Canaan è una guerrigliera, ma continua a vederla e trattarla come se fosse una ragazza normale, con una vita normale e un infanzia normale, tuttavia è pronta a chiedere aiuto e protezione quando la situazione si mette male, sia esso da parte di semplici molestatori o terroristi (cioè chiedi aiuto alla tua amica normale contro dei terroristi!?). Aiuto che ovviamente deve avvenire nel modo giusto perché non è bello uccidere a sangue freddo e davanti a te una persona che minaccia di farti esplodere la testa ma è molto più gradito farlo mentre si corre ridendo e scherzando in mezzo alla festa locale di Shanghai o mentre si fanno acrobazie fantastiche sui tetti. Solo nel finale avviene un reale cambiamento ma il tutto risulta troppo velocizzato e forzato senza una reale programmazione. E per ultimo Alphar, antagonista della seria e il personaggio più interessante. Capo degli SNEAK, un organizzazione terroristica, Alphar risulta fredda, calcolatrice, abile e carismatica, in grado di mimetizzarsi in qualunque situazione e ambiente. Tiene tutti sul palmo della sia mano e pur di portare a termine la sua missione e disposta a calpestare anche i suoi compagni. Anche lei orfana di guerra, viene allevata da Siam, sembra tentennare solo davanti a Canaan provando da una parte odio verso colei che le ha rubato le attenzioni del suo mentore ma non arrivando mai ad ucciderla sembrando quasi volerla spronare per mettere in mostra quelle abilità che Siam le aveva riconosciuto.
In conclusione una serie senza pretese da guardare se si cerca qualcosa di un po' tamarro con fantastiche scene d'azione, salvato da qualche personaggio, che comunque non porta niente di nuovo su schermo.
La storia narra di due giornalisti, Maria e Minoru, arrivati a Shanghai in cerca di uno scoop e di Canaan, una ragazza dotata di un potere particolare e legata a una non ben nota organizzazione militare, mentre sullo sfondo un gruppo terroristico sembra stia progettando un colpo durante un meeting a cui prenderanno parte i maggiori capi di stato mondiale.
Ecco da queste premesse si svilupperà tutta una storia di intrecci tra bioterrorismo, fantapolitica, esperimenti umani, passati traumatici, amicizie da proteggere, villaggi scomparsi... il tutto però senza mai approfondire i temi trattati, anzi il più delle volte accennandoli solante solo per cercare di dare un tocco più serio e drammatico alla serie. Il focus dell'anime, nonostante tutti quest elementi, sembra maggiormente rivolto verso lo sviluppo e la crescita dei personaggi, ma purtroppo anche qui in alcuni casi sembrano solo mostrarci qualcosa lasciando poi che sia lo spettatore a doversi dare delle motivazioni per accettare determinati sviluppi.
Fra tutti i personaggi proposti solo tre possiamo dire essere coloro che effettivamente muovono la storia:
Canaan, personaggio centrale di tutta la serie, risulta ad una prima occhiata un personaggio abbastanza incolore, che non sai bene come valutare. Non è antipatica, ma non riesce a generare simpatia complice anche una perenne espressione quasi assente che nelle poche scene dove accenna un sorriso risultano sempre molto forzati e falsi all'inizio ma forse non è un male. Nata in un villaggio poi distrutto viene cresciuta da Siam, un mercenario che le insegna l'arte della guerra e ad utilizzare la sinestesia, una capacità che le permette di acuire tutti e cinque i sensi arrivando a percepire e vedere l'aura delle persone e quindi la loro essenza. Una volta morto Siam rivede in Maria, inizialmente, una luce a cui aggrapparsi arrivando a mascherare quella che è la sua indole più violenta per mostrarsi ai sui occhi più "normale" e così non perderla. Avendola nominata Maria Osawa è invece l'esatto opposto. Giovane aspirante fotografa che anni prima era rimasta vittima di un attentato terroristico (questa parte potete dimenticarla tanto nell'opera non avrà alcuna influenza). Allegra e raggiante è desiderosa di conoscere sempre nuove persone, risulta però imbranata e inutile nell'economia della seria in quanto strettamente legata al personaggio di Canaan, la sua presenza non sarà di grande rilevanza nella crescita di quest'ultima. Inoltre la scrittura stessa del suo personaggio lascia qualche dubbio. Non vi è una reale motivazione che la spinge a fare ciò che fa se non la voglia di conoscere sempre cose nuove, in particolare il mondo di Canaan. I problemi però qui, cioè è consapevole che Canaan è una guerrigliera, ma continua a vederla e trattarla come se fosse una ragazza normale, con una vita normale e un infanzia normale, tuttavia è pronta a chiedere aiuto e protezione quando la situazione si mette male, sia esso da parte di semplici molestatori o terroristi (cioè chiedi aiuto alla tua amica normale contro dei terroristi!?). Aiuto che ovviamente deve avvenire nel modo giusto perché non è bello uccidere a sangue freddo e davanti a te una persona che minaccia di farti esplodere la testa ma è molto più gradito farlo mentre si corre ridendo e scherzando in mezzo alla festa locale di Shanghai o mentre si fanno acrobazie fantastiche sui tetti. Solo nel finale avviene un reale cambiamento ma il tutto risulta troppo velocizzato e forzato senza una reale programmazione. E per ultimo Alphar, antagonista della seria e il personaggio più interessante. Capo degli SNEAK, un organizzazione terroristica, Alphar risulta fredda, calcolatrice, abile e carismatica, in grado di mimetizzarsi in qualunque situazione e ambiente. Tiene tutti sul palmo della sia mano e pur di portare a termine la sua missione e disposta a calpestare anche i suoi compagni. Anche lei orfana di guerra, viene allevata da Siam, sembra tentennare solo davanti a Canaan provando da una parte odio verso colei che le ha rubato le attenzioni del suo mentore ma non arrivando mai ad ucciderla sembrando quasi volerla spronare per mettere in mostra quelle abilità che Siam le aveva riconosciuto.
In conclusione una serie senza pretese da guardare se si cerca qualcosa di un po' tamarro con fantastiche scene d'azione, salvato da qualche personaggio, che comunque non porta niente di nuovo su schermo.
"Canaan" è un anime tratto da una visual novel di alcuni degli sceneggiatori di Type-Moon;
Il che mi aveva dato l'illusione di trovarmi di fronte ad un prodotto valido, illusione che si è consolidata dopo aver visto il comparto tecnico, ed una regia che almeno nei primi episodi risulta buona. Il problema è che andando avanti con la storia si può notare come quest'ultima sia solo un collage che scimmiotta le trame hollywoodiane, sembra una sorta di "The Winter Soldier", con elementi di "Matrix" e recitato da protagoniste alla "Underword-Resident Evil".
Davvero sembra che la sceneggiatura sia stata scritta da un algoritmo di machine learning a cui è stato dato in pasto il peggio dei blokbuster action americani. Anche l'espediente per creare suspance è a dir poco ridicolo: tutti si conoscono anche se non dovrebbero e lo spettatore non sa come e quando i personaggi si sono incontrati e non verrà mai redarguito al riguardo, o almeno non prima dell'episodio otto, l'ultimo da me visionato. Non mancano elementi prettamente giapponesi come l'apprendista lesbica della supercattiva (Senpai notice me), siparietti comici fra i personaggi più goffi, ed una protagonista che è la brutta copia di quella di "Kara No Kyukai", si vede che in casa Type-Moon hanno finito le idee. In definitiva mi dispiaceva sospendere questa serie a due terzi della visione, ma davvero il terribile, assurdo, implausibile episodio sette mi ha spezzato ogni speranza rimasta di potere vedere qualcosa che si avvicini alla soglia della decenza.
Il che mi aveva dato l'illusione di trovarmi di fronte ad un prodotto valido, illusione che si è consolidata dopo aver visto il comparto tecnico, ed una regia che almeno nei primi episodi risulta buona. Il problema è che andando avanti con la storia si può notare come quest'ultima sia solo un collage che scimmiotta le trame hollywoodiane, sembra una sorta di "The Winter Soldier", con elementi di "Matrix" e recitato da protagoniste alla "Underword-Resident Evil".
Davvero sembra che la sceneggiatura sia stata scritta da un algoritmo di machine learning a cui è stato dato in pasto il peggio dei blokbuster action americani. Anche l'espediente per creare suspance è a dir poco ridicolo: tutti si conoscono anche se non dovrebbero e lo spettatore non sa come e quando i personaggi si sono incontrati e non verrà mai redarguito al riguardo, o almeno non prima dell'episodio otto, l'ultimo da me visionato. Non mancano elementi prettamente giapponesi come l'apprendista lesbica della supercattiva (Senpai notice me), siparietti comici fra i personaggi più goffi, ed una protagonista che è la brutta copia di quella di "Kara No Kyukai", si vede che in casa Type-Moon hanno finito le idee. In definitiva mi dispiaceva sospendere questa serie a due terzi della visione, ma davvero il terribile, assurdo, implausibile episodio sette mi ha spezzato ogni speranza rimasta di potere vedere qualcosa che si avvicini alla soglia della decenza.
“Canaan” è un anime prodotto nel 2009 dallo studio P.A. Works. Composto da tredici episodi, esso è ispirato a uno scenario della visual novel “428: Fuusa Sareta Shibuya de” scritto da Kinoko Nasu della Type-Moon.
Maria Osawa, aspirante fotografa, si reca a Shangai assieme al reporter Minoru Minorikawa per realizzare uno scoop giornalistico. Qui la ragazza rincontra Canaan, un’abile mercenaria che un tempo l’aveva salvata da alcuni molestatori. Le due protagoniste saranno coinvolte nei loschi affari dei “Serpenti”, terroristi guidati dalla misteriosa Alphard.
Il primo episodio di “Canaan” è veloce e confusionario, presenta una miriade di personaggi e insinua fin da subito un’enorme quantità di misteri nella mente dello spettatore. Ad un primo impatto l’anime sembrerebbe la solita opera “tutta muscoli e niente cervello”, che vuole farsi bella agli occhi del pubblico con spettacolari scene d’azione e tiratrici in gonnella con gli attributi. Non si può certo negare che una delle anime dell’opera sia proprio questa, ma è pur vero che essa riesce a farsi ricordare per tante altre ragioni dotate di notevole spessore. Tra fughe rocambolesche e crivellamenti che non permettono certo di annoiarsi, la storia di un vecchio villaggio e i suoi abitanti riesce infatti a dipanarsi tra le caotiche vie di Shangai. Si tratta di una vicenda dalle serie conseguenze etiche, oscura ad inizio serie, ma man mano più chiara col procedere degli episodi.
Tale vicenda abbraccia tutti gli attori che agiscono sul palco di “Canaan”, nessuno escluso. Ciascuno di essi, anche il più eccentrico o il più spensierato, ha un preciso ruolo all’interno dell’intricata situazione. Un altro aspetto essenziale dell’opera, forse quello più affascinante, è dunque rappresentato dai vari personaggi. C’è chi si aggrappa ancora al proprio passato e non riesce a superarlo e chi deve fare i conti con la sua attuale condizione; chi non può smettere di andare avanti perché è stato trascinato dentro con la forza e chi ancora deve trovare il modo per brillare si luce propria. Tutti, protagonisti e comprimari, godono di un’ottima introspezione psicologica, che li rende veri e coerenti fino alla fine. C’è da dire, comunque, che la fedeltà al proprio personaggio inizia a diventare problematica quando si tirano in ballo le figure più esagerate: Liang Qi, ad esempio, avrà “il suo momento” in una delle scene da me meno gradite, quasi di cattivo gusto. Da segnalare, inoltre, le numerose e variegate relazioni che si intrecciano tra i vari soggetti, dal dolcissimo legame di amicizia che unisce Maria e Canaan all’amore tra Santana e Hakko, bisognoso di poche parole.
Il comparto tecnico si attesta su buoni livelli. I disegni non subiscono mai cali importanti e le animazioni fluidissime riescono a rendere al meglio le scene d’azione. Perfetti, come sempre, gli sfondi made in P.A, Works. Le musiche svolgono il proprio lavoro ma non risultano memorabili; stessa cosa dicasi per opening ed ending.
Insomma, tanta carne al fuoco e tanti misteri per l’inizio di “Canaan”: il suo svolgimento, però, sarà simile ad un viaggio in cui lo spettatore dovrà (forse con un po’ di impegno) mettere tutti i tasselli al posto giusto. Un percorso nel quale conoscerà i vari personaggi per poi seguirli nel raggiungimento dell’agognata meta, dove ognuno, o quasi, avrà ottenuto la risposta tanto attesa. Il tutto accompagnato da una buona dose di azione, che intrattiene a dovere, e magari qualche esagerazione di troppo. Voto: 8 e mezzo.
Maria Osawa, aspirante fotografa, si reca a Shangai assieme al reporter Minoru Minorikawa per realizzare uno scoop giornalistico. Qui la ragazza rincontra Canaan, un’abile mercenaria che un tempo l’aveva salvata da alcuni molestatori. Le due protagoniste saranno coinvolte nei loschi affari dei “Serpenti”, terroristi guidati dalla misteriosa Alphard.
Il primo episodio di “Canaan” è veloce e confusionario, presenta una miriade di personaggi e insinua fin da subito un’enorme quantità di misteri nella mente dello spettatore. Ad un primo impatto l’anime sembrerebbe la solita opera “tutta muscoli e niente cervello”, che vuole farsi bella agli occhi del pubblico con spettacolari scene d’azione e tiratrici in gonnella con gli attributi. Non si può certo negare che una delle anime dell’opera sia proprio questa, ma è pur vero che essa riesce a farsi ricordare per tante altre ragioni dotate di notevole spessore. Tra fughe rocambolesche e crivellamenti che non permettono certo di annoiarsi, la storia di un vecchio villaggio e i suoi abitanti riesce infatti a dipanarsi tra le caotiche vie di Shangai. Si tratta di una vicenda dalle serie conseguenze etiche, oscura ad inizio serie, ma man mano più chiara col procedere degli episodi.
Tale vicenda abbraccia tutti gli attori che agiscono sul palco di “Canaan”, nessuno escluso. Ciascuno di essi, anche il più eccentrico o il più spensierato, ha un preciso ruolo all’interno dell’intricata situazione. Un altro aspetto essenziale dell’opera, forse quello più affascinante, è dunque rappresentato dai vari personaggi. C’è chi si aggrappa ancora al proprio passato e non riesce a superarlo e chi deve fare i conti con la sua attuale condizione; chi non può smettere di andare avanti perché è stato trascinato dentro con la forza e chi ancora deve trovare il modo per brillare si luce propria. Tutti, protagonisti e comprimari, godono di un’ottima introspezione psicologica, che li rende veri e coerenti fino alla fine. C’è da dire, comunque, che la fedeltà al proprio personaggio inizia a diventare problematica quando si tirano in ballo le figure più esagerate: Liang Qi, ad esempio, avrà “il suo momento” in una delle scene da me meno gradite, quasi di cattivo gusto. Da segnalare, inoltre, le numerose e variegate relazioni che si intrecciano tra i vari soggetti, dal dolcissimo legame di amicizia che unisce Maria e Canaan all’amore tra Santana e Hakko, bisognoso di poche parole.
Il comparto tecnico si attesta su buoni livelli. I disegni non subiscono mai cali importanti e le animazioni fluidissime riescono a rendere al meglio le scene d’azione. Perfetti, come sempre, gli sfondi made in P.A, Works. Le musiche svolgono il proprio lavoro ma non risultano memorabili; stessa cosa dicasi per opening ed ending.
Insomma, tanta carne al fuoco e tanti misteri per l’inizio di “Canaan”: il suo svolgimento, però, sarà simile ad un viaggio in cui lo spettatore dovrà (forse con un po’ di impegno) mettere tutti i tasselli al posto giusto. Un percorso nel quale conoscerà i vari personaggi per poi seguirli nel raggiungimento dell’agognata meta, dove ognuno, o quasi, avrà ottenuto la risposta tanto attesa. Il tutto accompagnato da una buona dose di azione, che intrattiene a dovere, e magari qualche esagerazione di troppo. Voto: 8 e mezzo.
ATTENZIONE SPOILER!!
Anime della stagione estiva 2009, realizzato con la collaborazione dei Type Moon, Canan é la trasposizione di una visual novel per wii. Una grande scommessa, vinta su ogni aspetto. Ma andiamo con ordine. E' la storia di Caanan, una ragazzina cresciuta in un villaggio in estremo oriente. Quando era molto piccola, la popolazione venne quasi annientata da un misterioso virus, chiamato UA, che lasciò in vita solo pochi superstiti, tra cui lei. Costoro conseguirono i più disparati e letali poteri e a lei toccò quello della sinestesia, grazie al quale é in grado di combattere con un efficienza degna di terminator. Ma naturalmente ha avuto bisogno anche dell'allenamento di Siam, un abile mercenario, per raggiungere una simile abilità. Manco a dirlo, l'attacco al villaggio é stato solo il primo passo compiuto dagli Snake, feroce gruppo terroristico, per implementare il virus e renderlo un'arma a loro disposizione. Arma che usano contro il Giappone, a Shibuya. Maria Osawa sarà uno dei pochi superstiti all'attacco, grazie al vaccino inoculatole dal padre ma che le causerà la perdita della memoria, rendendola una ragazzina svampita. Due anni dopo la guarigione, Maria é a Shangai assieme al suo mentore, il giovane reporter Mino e riesce a rincontrare la sua amica Caanan, dando così inizio alla storia vera e propria. Caanan é nemica dei terroristi e non vive che per vendicarsi di loro, della loro sete di potere, e per fermare Alphard. Essa é la comandante dei feroci Snake, una donna glaciale, spietata e addestrata anni prima da Siam. Per quanto dica di non provare sentimenti, prova una forte attrazione, un vero e proprio odio amore per Caanan, rea di averle rubato l'attenzione che Siam aveva per lei. Oltre al suo stesso nome, perché Siam aveva ribattezzato anche lei Caanan.
I tredici episodi si dipaneranno tra attacchi terroristici, virus letali, sperimentazioni umane, fantapolitica, conflitti tra donne e sparatorie continue. Una trama non facile da seguire, oltre che a rischio di scarsa originalità. Ma la serie riesce a vincere queste e altre scommesse. Non solo gli argomenti vengono gestiti in maniera originale e digeribile ma, cosa non scontata, si riescono a usare bene i tredici episodi, senza essere troppo accelerati o, al contrario, lasciando cose in sospeso. Ma la grande scommessa é stata quella di gestire, in maniera completamente femminile, temi che, all'apparenza, sarebbero stati più adeguati per un film di Stallone o Schwarzenegger. Caanan, infatti, non solo combatte come un terminator, ma é anche l'eroina di una storia ove solo le donne contano.
Alphard e a Maria Osawa, che si distinguerà per una certa crescita nel corso degli episodi, non sono certo le uniche dame della serie. Abbiamo Yun Yun, gran lavoratrice ma priva di un vero potere speciale, che saprà comunque ritagliarsi un suo ruolo, senza limitarsi a quello di spalla comica. Liang , poi, é per certi versi il personaggio più interessante della serie. Sorella di Alphard prova un amore al limite del passionale per lei , pur non potendo essere più diversa dalla oneesama. E' infatti iperattiva, non pensa prima di agire e ha dei gusti da pervertita, come si vede dal suo vizio di sparare a Cummings con una pistola ad aria compressa e come si intuisce nella sala delle punizioni vista nell'episodio 11, una stanza da far impallidire mister Grey. Finisce così col provare un odio profondo per Caanan, rea di averle rubato la sorella. Hakku, infine, affascinante e misteriosa, é una splendida donna muta o , meglio, che finge di esserlo perché il suo potere consiste in una voce letale. Un personaggio che alla fine dei conti non é facile apprezzare, dato il suo atteggiamento ambiguo di amore odio verso il povero Santana e verso Caanan, che considera la causa dei suoi guai. La scena finale , subito prima della sua morte, sarà davvero da vm 18. I personaggi maschili, invece, hanno davvero vita dura, ridotti a fare da mascotte alla fanciulla cui sono stati assegnati. Mino san è il mentore frustrato di Maria, Siam l'insegnante amato - odiato dalle due Caanan. Ma i peggiori saranno l'agente cia pentito Santana, amante di Hakko che avrà una fine pietosa, degna del suo ruolo di caricatura del Kajii di Evangelion. Cummings, infine, sbaverà dietro a Liang, ma senza risultati, buono solo a farle da zerbino. E dire che col volto che si ritrova, versione giovanile di uno dei membri della Seele di Evangelion, avrebbe potuto avere un ottimo ruolo come padrino. Dieci e lode, invece, al tassista senza nome e al presidente degli Stati Uniti, che farà la parodia di sé stesso recitando slogan Hippy ad un vertice internazionale.
Caanan, tirando le somme, é un anime pieno di elementi, con non poche scene umoristiche ma anche tantissimi elementi seri che non lo rendono facile da etichettare. A volte sembra che sia la parodia di Black Lagoon, altre volte sembra che sia Black Lagoon ad essere la parodia di Caanan. In ogni caso abbiamo un'ottima serie, di tredici episodi ben sfruttati, decisamente ingiustamente sottovalutata.
Con l'approvazione di Arnold e Sylvester dò otto.
Anime della stagione estiva 2009, realizzato con la collaborazione dei Type Moon, Canan é la trasposizione di una visual novel per wii. Una grande scommessa, vinta su ogni aspetto. Ma andiamo con ordine. E' la storia di Caanan, una ragazzina cresciuta in un villaggio in estremo oriente. Quando era molto piccola, la popolazione venne quasi annientata da un misterioso virus, chiamato UA, che lasciò in vita solo pochi superstiti, tra cui lei. Costoro conseguirono i più disparati e letali poteri e a lei toccò quello della sinestesia, grazie al quale é in grado di combattere con un efficienza degna di terminator. Ma naturalmente ha avuto bisogno anche dell'allenamento di Siam, un abile mercenario, per raggiungere una simile abilità. Manco a dirlo, l'attacco al villaggio é stato solo il primo passo compiuto dagli Snake, feroce gruppo terroristico, per implementare il virus e renderlo un'arma a loro disposizione. Arma che usano contro il Giappone, a Shibuya. Maria Osawa sarà uno dei pochi superstiti all'attacco, grazie al vaccino inoculatole dal padre ma che le causerà la perdita della memoria, rendendola una ragazzina svampita. Due anni dopo la guarigione, Maria é a Shangai assieme al suo mentore, il giovane reporter Mino e riesce a rincontrare la sua amica Caanan, dando così inizio alla storia vera e propria. Caanan é nemica dei terroristi e non vive che per vendicarsi di loro, della loro sete di potere, e per fermare Alphard. Essa é la comandante dei feroci Snake, una donna glaciale, spietata e addestrata anni prima da Siam. Per quanto dica di non provare sentimenti, prova una forte attrazione, un vero e proprio odio amore per Caanan, rea di averle rubato l'attenzione che Siam aveva per lei. Oltre al suo stesso nome, perché Siam aveva ribattezzato anche lei Caanan.
I tredici episodi si dipaneranno tra attacchi terroristici, virus letali, sperimentazioni umane, fantapolitica, conflitti tra donne e sparatorie continue. Una trama non facile da seguire, oltre che a rischio di scarsa originalità. Ma la serie riesce a vincere queste e altre scommesse. Non solo gli argomenti vengono gestiti in maniera originale e digeribile ma, cosa non scontata, si riescono a usare bene i tredici episodi, senza essere troppo accelerati o, al contrario, lasciando cose in sospeso. Ma la grande scommessa é stata quella di gestire, in maniera completamente femminile, temi che, all'apparenza, sarebbero stati più adeguati per un film di Stallone o Schwarzenegger. Caanan, infatti, non solo combatte come un terminator, ma é anche l'eroina di una storia ove solo le donne contano.
Alphard e a Maria Osawa, che si distinguerà per una certa crescita nel corso degli episodi, non sono certo le uniche dame della serie. Abbiamo Yun Yun, gran lavoratrice ma priva di un vero potere speciale, che saprà comunque ritagliarsi un suo ruolo, senza limitarsi a quello di spalla comica. Liang , poi, é per certi versi il personaggio più interessante della serie. Sorella di Alphard prova un amore al limite del passionale per lei , pur non potendo essere più diversa dalla oneesama. E' infatti iperattiva, non pensa prima di agire e ha dei gusti da pervertita, come si vede dal suo vizio di sparare a Cummings con una pistola ad aria compressa e come si intuisce nella sala delle punizioni vista nell'episodio 11, una stanza da far impallidire mister Grey. Finisce così col provare un odio profondo per Caanan, rea di averle rubato la sorella. Hakku, infine, affascinante e misteriosa, é una splendida donna muta o , meglio, che finge di esserlo perché il suo potere consiste in una voce letale. Un personaggio che alla fine dei conti non é facile apprezzare, dato il suo atteggiamento ambiguo di amore odio verso il povero Santana e verso Caanan, che considera la causa dei suoi guai. La scena finale , subito prima della sua morte, sarà davvero da vm 18. I personaggi maschili, invece, hanno davvero vita dura, ridotti a fare da mascotte alla fanciulla cui sono stati assegnati. Mino san è il mentore frustrato di Maria, Siam l'insegnante amato - odiato dalle due Caanan. Ma i peggiori saranno l'agente cia pentito Santana, amante di Hakko che avrà una fine pietosa, degna del suo ruolo di caricatura del Kajii di Evangelion. Cummings, infine, sbaverà dietro a Liang, ma senza risultati, buono solo a farle da zerbino. E dire che col volto che si ritrova, versione giovanile di uno dei membri della Seele di Evangelion, avrebbe potuto avere un ottimo ruolo come padrino. Dieci e lode, invece, al tassista senza nome e al presidente degli Stati Uniti, che farà la parodia di sé stesso recitando slogan Hippy ad un vertice internazionale.
Caanan, tirando le somme, é un anime pieno di elementi, con non poche scene umoristiche ma anche tantissimi elementi seri che non lo rendono facile da etichettare. A volte sembra che sia la parodia di Black Lagoon, altre volte sembra che sia Black Lagoon ad essere la parodia di Caanan. In ogni caso abbiamo un'ottima serie, di tredici episodi ben sfruttati, decisamente ingiustamente sottovalutata.
Con l'approvazione di Arnold e Sylvester dò otto.
"Canaan" è un anime della stagione estiva 2009, composto da tredici episodi di durata canonica, realizzato dalla Type Moon e tratto dalla visual novel "Fusa Shareta Shibuya".
La storia inizia a Shangai, quando due giornalisti, Minoru Minorikawa e Maria Osawa, vi si recano per trovare uno scoop che possa dare una svolta alle loro carriere; nel traffico della caotica città, Maria viene aggredita da dei malviventi e viene salvata da un'amica di vecchia data, Canaan, giovane ragazza dotata di un potere unico e micidiale chiamato "Synesthesia". I tre iniziano poi ad indagare su una pericolosa arma biologica, chiamata "Virus UA", e sulle vittime sperimentali da essa colpite.
La trama, esposta in questo modo potrebbe anche risultare semplice, ma in realtà nella brevissima durata delle tredici puntate entranno in gioco un elevatissimo numero di misteri, di personaggi e di fazioni; il risultato è piuttosto scontato: per buona parte della serie regnerà il caos più totale, colpa anche di una regia che avrebbe potuto certamente gesitre il tutto in modo migliore e più ordinato. Quando si inizia a capire qualcosa, e la storia inizia a prendere forma, la visione diventa piacevole e non annoia.
I personaggi sono ben caratterizzati, interagiscono in maniera ottimale e riescono a coinvolgere sufficientemente lo spettatore. Tuttavia, la protagonista principale, si rivela essere la meno carismatica di tutti, e questo è un difetto che è bene prendere in considerazione. Canaan viene presentata come una mercenaria, cresciuta e addestrata sin da piccola al combattimento, è dotata di un'abilità che la rende superiore ad un comune essere umano, eppure tutte le volte che ingaggia una battaglia, ne esce sempre sconfitta. Sommando a questo anche il suo carattere timido e timoroso, ne risulta un personaggio privo di mordente, che non riesce a svolgere bene il ruolo di protagonista.
Tecnicamente è stato svolto un ottimo lavoro. Il comparto grafico ci regala delle animazioni fluide e veloci che rendono i combattimenti degni di tale nome; bello il design dei personaggi, dettagliate e molto varie le ambientazioni. Dal punto di vista del sonoro troviamo una bella opening, un perfetto doppiaggio e delle OST adeguate, che riescono a ricreare sempre l'atmosfera più adeguata. Il finale conclude degnamente la storia, e anche se molto improbabile, lascia aperta la possibilità per una seconda stagione.
In conclusione "Canaan" è un'opera discreta, che riesce ad intrattenere lo spettatore e a coinvolgerlo, ma che all'inzio rischia di annoiare. Se siete alla ricerca di un'opera leggera e divertente, lasciate perdere, in caso contrario coniglio la visione.
La storia inizia a Shangai, quando due giornalisti, Minoru Minorikawa e Maria Osawa, vi si recano per trovare uno scoop che possa dare una svolta alle loro carriere; nel traffico della caotica città, Maria viene aggredita da dei malviventi e viene salvata da un'amica di vecchia data, Canaan, giovane ragazza dotata di un potere unico e micidiale chiamato "Synesthesia". I tre iniziano poi ad indagare su una pericolosa arma biologica, chiamata "Virus UA", e sulle vittime sperimentali da essa colpite.
La trama, esposta in questo modo potrebbe anche risultare semplice, ma in realtà nella brevissima durata delle tredici puntate entranno in gioco un elevatissimo numero di misteri, di personaggi e di fazioni; il risultato è piuttosto scontato: per buona parte della serie regnerà il caos più totale, colpa anche di una regia che avrebbe potuto certamente gesitre il tutto in modo migliore e più ordinato. Quando si inizia a capire qualcosa, e la storia inizia a prendere forma, la visione diventa piacevole e non annoia.
I personaggi sono ben caratterizzati, interagiscono in maniera ottimale e riescono a coinvolgere sufficientemente lo spettatore. Tuttavia, la protagonista principale, si rivela essere la meno carismatica di tutti, e questo è un difetto che è bene prendere in considerazione. Canaan viene presentata come una mercenaria, cresciuta e addestrata sin da piccola al combattimento, è dotata di un'abilità che la rende superiore ad un comune essere umano, eppure tutte le volte che ingaggia una battaglia, ne esce sempre sconfitta. Sommando a questo anche il suo carattere timido e timoroso, ne risulta un personaggio privo di mordente, che non riesce a svolgere bene il ruolo di protagonista.
Tecnicamente è stato svolto un ottimo lavoro. Il comparto grafico ci regala delle animazioni fluide e veloci che rendono i combattimenti degni di tale nome; bello il design dei personaggi, dettagliate e molto varie le ambientazioni. Dal punto di vista del sonoro troviamo una bella opening, un perfetto doppiaggio e delle OST adeguate, che riescono a ricreare sempre l'atmosfera più adeguata. Il finale conclude degnamente la storia, e anche se molto improbabile, lascia aperta la possibilità per una seconda stagione.
In conclusione "Canaan" è un'opera discreta, che riesce ad intrattenere lo spettatore e a coinvolgerlo, ma che all'inzio rischia di annoiare. Se siete alla ricerca di un'opera leggera e divertente, lasciate perdere, in caso contrario coniglio la visione.
"Canaan" è una serie anime di tredici episodi conclusa tratto dalla visual novel "428: Fūsa Sareta Shibuya de".
Trama: un virus che porta mutazioni si sta diffondendo a causa di un attacco terroristico e Canaan, una mercenaria, si darà da fare per venire a capo di quel che sta succedendo.
Dal punto di vista tecnico abbiamo un'opera nella media, un buon comparto grafico e sonoro e delle buone animazioni che fanno il loro dovere nelle svariate scene di combattimento e di sparatorie.
La trama è intrigante ma sembra manchi qualcosa, a parer mio è il giusto approfondimento (che probabilmente si avrebbe giocando prima la visual novel da cui è tratta la serie), ciò rende la trama meno apprezzabile lasciando spazio però all'azione e a qualche momento più sentimentale.
Nonostante la breve durata "Canaan" riesce comunque a soddisfare con una narrazione con intrecci tra i personaggi e componenti "mistery".
Consigliato se volete un buon action perché indubbiamente lo è, tuttavia a me ha lasciato poco niente e senza farmi rimanere impresso un qualche dettaglio che faccia distinguere questa serie da un'altra nello stesso genere.
Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 7
Trama: un virus che porta mutazioni si sta diffondendo a causa di un attacco terroristico e Canaan, una mercenaria, si darà da fare per venire a capo di quel che sta succedendo.
Dal punto di vista tecnico abbiamo un'opera nella media, un buon comparto grafico e sonoro e delle buone animazioni che fanno il loro dovere nelle svariate scene di combattimento e di sparatorie.
La trama è intrigante ma sembra manchi qualcosa, a parer mio è il giusto approfondimento (che probabilmente si avrebbe giocando prima la visual novel da cui è tratta la serie), ciò rende la trama meno apprezzabile lasciando spazio però all'azione e a qualche momento più sentimentale.
Nonostante la breve durata "Canaan" riesce comunque a soddisfare con una narrazione con intrecci tra i personaggi e componenti "mistery".
Consigliato se volete un buon action perché indubbiamente lo è, tuttavia a me ha lasciato poco niente e senza farmi rimanere impresso un qualche dettaglio che faccia distinguere questa serie da un'altra nello stesso genere.
Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 7
Canaan è un anime del 2009 formato da 13 episodi, realizzato dalla Type-Moon e basato sullo scenario della visual novel 428: Fusa Sareta Shibuya de per nintendo Wii.
La trama inizia a Shangai dove il giornalista Minoru Minorikawa e la fotografa Maria Osawa si recano cercando di fare un importante scoop su un meeting anti-terroristico che si doveva tenere lì. In questo luogo Maria incontra Canaan, una giovane mercenaria che tempo addietro salvò la vita a Maria diventando poi sua grande amica. Purtroppo le due non avranno molto tempo da passare insieme dato che Canaan dovrà vedersela contro un gruppo terroristico, gli "Snakes", il cui capo, Alphard, è una vecchia conoscenza della nostra protagonista.
Dalla trama nessuno penserebbe che Canaan potrebbe essere un ottimo anime e invece non è così; Canaan è un anime fatto veramente bene, che ha in se quegli elementi che lo portano a essere un prodotto con dei momenti davvero originali.
L'inizio è un po' frenetico e nel primo episodio ci verranno mostrati soprattutto i personaggi principali dell'opera. Dopo un inizio un po' confusionario, l'anime si andrà man mano a migliorare sia nell'ambito narrativo sia nei personaggi. Nella narrazione saranno presenti momenti davvero cruenti con uccisioni davvero crudeli e momenti davvero drammatici accompagnati però anche da gag comiche e da momenti di dolcezza che ci verranno mostrati attraverso il rapporto di vari personaggi (Canaan e Maria, Hakko e Santana).
I personaggi sono formati per la maggior parte da femmine, caratterizzate tutte veramente molto bene, sicuramente meglio dei personaggi maschili(anche se non bisogna togliere nulla a quest'ultimi) . Le prime infatti avranno personaggi particolari come ad esempio Linag Qi, una mercenaria sadica, ossessionata da Alphard che continuerà a chiamare Nee-sama oppure Yun Yun, personaggio simpatico e comico, ma che riesce delle volte a trasmetterci momenti di tristezza. Di questi personaggi sarà molto interessante il rapporto che ci sarà tra Canaan e Alphard, entrambe legate da un uomo chiamato Siam, il quale le ha istruite e a cui ha affibbiato a entrambe il nome di Canaan, la Terra Promessa. I personaggi maschili non hanno lo stesso carisma delle loro controparti femminili, ma alcuni di loro sono riusciti a colpirmi come Santana oppure (e questo devo dirlo) come il folle tassista che accompagnerà varie volte i nostri protagonisti per le vie di Shangai.
Tecnicamente l'anime è fatto veramente bene: il disegno e il chara design sono elevati e abbastanza curati con un buon utilizzo della luce e dei colori. I combattimenti sono molto fluidi, curati e ben realizzati. Il sonoro è fatto molto bene, con un doppiaggio ottimo, delle belle musiche e un' Opening molto dinamica e un' Ending triste ed emozionante.
Come per molti anch'io ho apprezzato molto il finale in quanto non è ne troppo buonista ne troppo pessimista ma giusto per una storia come quella di Canaan.
La trama inizia a Shangai dove il giornalista Minoru Minorikawa e la fotografa Maria Osawa si recano cercando di fare un importante scoop su un meeting anti-terroristico che si doveva tenere lì. In questo luogo Maria incontra Canaan, una giovane mercenaria che tempo addietro salvò la vita a Maria diventando poi sua grande amica. Purtroppo le due non avranno molto tempo da passare insieme dato che Canaan dovrà vedersela contro un gruppo terroristico, gli "Snakes", il cui capo, Alphard, è una vecchia conoscenza della nostra protagonista.
Dalla trama nessuno penserebbe che Canaan potrebbe essere un ottimo anime e invece non è così; Canaan è un anime fatto veramente bene, che ha in se quegli elementi che lo portano a essere un prodotto con dei momenti davvero originali.
L'inizio è un po' frenetico e nel primo episodio ci verranno mostrati soprattutto i personaggi principali dell'opera. Dopo un inizio un po' confusionario, l'anime si andrà man mano a migliorare sia nell'ambito narrativo sia nei personaggi. Nella narrazione saranno presenti momenti davvero cruenti con uccisioni davvero crudeli e momenti davvero drammatici accompagnati però anche da gag comiche e da momenti di dolcezza che ci verranno mostrati attraverso il rapporto di vari personaggi (Canaan e Maria, Hakko e Santana).
I personaggi sono formati per la maggior parte da femmine, caratterizzate tutte veramente molto bene, sicuramente meglio dei personaggi maschili(anche se non bisogna togliere nulla a quest'ultimi) . Le prime infatti avranno personaggi particolari come ad esempio Linag Qi, una mercenaria sadica, ossessionata da Alphard che continuerà a chiamare Nee-sama oppure Yun Yun, personaggio simpatico e comico, ma che riesce delle volte a trasmetterci momenti di tristezza. Di questi personaggi sarà molto interessante il rapporto che ci sarà tra Canaan e Alphard, entrambe legate da un uomo chiamato Siam, il quale le ha istruite e a cui ha affibbiato a entrambe il nome di Canaan, la Terra Promessa. I personaggi maschili non hanno lo stesso carisma delle loro controparti femminili, ma alcuni di loro sono riusciti a colpirmi come Santana oppure (e questo devo dirlo) come il folle tassista che accompagnerà varie volte i nostri protagonisti per le vie di Shangai.
Tecnicamente l'anime è fatto veramente bene: il disegno e il chara design sono elevati e abbastanza curati con un buon utilizzo della luce e dei colori. I combattimenti sono molto fluidi, curati e ben realizzati. Il sonoro è fatto molto bene, con un doppiaggio ottimo, delle belle musiche e un' Opening molto dinamica e un' Ending triste ed emozionante.
Come per molti anch'io ho apprezzato molto il finale in quanto non è ne troppo buonista ne troppo pessimista ma giusto per una storia come quella di Canaan.
Canaan è il nome della protagonista di quest'opera ed ha un significato profondo, Canaan è... una sorta di "istituzione", Canaan è la terra promessa, Canaan è disperazione.
Basato su una visual novel nata per Nintendo Wii quest'opera mescola ingredienti già largamente usati in tante altre serie ben più note, come ad esempio Black Lagoon, Noir e Madlax le similitudini sono soprattutto con quest'ultimo titolo. Per quanto in Canaan siano presenti elementi fantascientifici, le ambientazioni militari e di guerriglia ricordano moltissimo gli scenari già visti in Madlax e, proprio come in quest'opera, la protagonista è una giovane guerrigliera assoldata al fine di compiere determinate missioni, anche se in questo caso a spingerla c'è anche un senso di vendetta in una continua lotta con i fantasmi del suo passato.
Inizialmente è tutto molto caotico, offre un alto livello di sconclusionatezza, ha il limite di dipanarsi in soli 13 episodi e per questo motivo deve stringere i tempi ma già dal secondo episodio molti tasselli cominceranno ad andare al loro posto e riusciremo ad immergerci completamente nelle giuste atmosfere. Si tratta di un anime pieno d'azione e ricco di scene forti, il sangue scorrerà copioso, la gente viene uccisa in modo cruento, come se niente fosse, ma non per questo dovremo rinunciare a momenti di "dolcezza" e a sporadiche gag divertenti ma ottimamente inserite nel contesto, quasi mai fuori luogo dunque.
La caratterizzazione dei personaggi (soprattutto di quelli malvagi) è incredibilmente convincente, si sarebbe senz'altro potuto fare di meglio aumentando il numero di episodi, si sarebbero potuti sviscerare molto meglio sia i personaggi che le storie e le motivazioni che fanno da sfondo, sarebbe uscito fuori un capolavoro del suo genere ma in finale, con soli 13 episodi, possiamo dire che la caratterizzazione dei personaggi non ha molto da invidiare ad opere ben più prolisse. E' stato fatto un ottimo lavoro! Per assurdo la caratterizzazione più debole, appartiene proprio alla protagonista. Non riesce ad avere lo stesso impatto, lo stesso carisma, di tanti altri personaggi, sembra un pochino "vuota" (specie nelle fasi iniziali) eppure, nonostante tutto, la storia scorre via che è una bellezza tenendoci incollati allo schermo fino alla fine. Un finale ottimamente realizzato, se si vanno ad escludere un paio di battute che avrei comodamente evitato,. ma non gli manca nulla, azione allo stato puro, colpi di scena, sentimento e spunti riflessivi.
Degna di nota anche la colonna sonora, molto bella la sigla di chiusura ma di pregevole fattura anche tante altre tracce che magari all'interno dell'opera non saremo in grado di cogliere al meglio, servono a fare atmosfera, ascoltandole stand alone se ne comprende la qualità.
Davvero bello insomma!
Non mi aspettavo qualcosa del genere da quest'opera, è stata davvero una graditissima sorpresa e sarei davvero entusiasta all'idea di poter vedere un seguito, anche se non penso ci sia da aspettarselo. Sotto un certo punto di vista forse è meglio così. Canaan è un opera ottimamente riuscita e quel finale vagamente aperto e sognante ha il compito di lasciare il resto all'immaginazione dello spettatore.
Basato su una visual novel nata per Nintendo Wii quest'opera mescola ingredienti già largamente usati in tante altre serie ben più note, come ad esempio Black Lagoon, Noir e Madlax le similitudini sono soprattutto con quest'ultimo titolo. Per quanto in Canaan siano presenti elementi fantascientifici, le ambientazioni militari e di guerriglia ricordano moltissimo gli scenari già visti in Madlax e, proprio come in quest'opera, la protagonista è una giovane guerrigliera assoldata al fine di compiere determinate missioni, anche se in questo caso a spingerla c'è anche un senso di vendetta in una continua lotta con i fantasmi del suo passato.
Inizialmente è tutto molto caotico, offre un alto livello di sconclusionatezza, ha il limite di dipanarsi in soli 13 episodi e per questo motivo deve stringere i tempi ma già dal secondo episodio molti tasselli cominceranno ad andare al loro posto e riusciremo ad immergerci completamente nelle giuste atmosfere. Si tratta di un anime pieno d'azione e ricco di scene forti, il sangue scorrerà copioso, la gente viene uccisa in modo cruento, come se niente fosse, ma non per questo dovremo rinunciare a momenti di "dolcezza" e a sporadiche gag divertenti ma ottimamente inserite nel contesto, quasi mai fuori luogo dunque.
La caratterizzazione dei personaggi (soprattutto di quelli malvagi) è incredibilmente convincente, si sarebbe senz'altro potuto fare di meglio aumentando il numero di episodi, si sarebbero potuti sviscerare molto meglio sia i personaggi che le storie e le motivazioni che fanno da sfondo, sarebbe uscito fuori un capolavoro del suo genere ma in finale, con soli 13 episodi, possiamo dire che la caratterizzazione dei personaggi non ha molto da invidiare ad opere ben più prolisse. E' stato fatto un ottimo lavoro! Per assurdo la caratterizzazione più debole, appartiene proprio alla protagonista. Non riesce ad avere lo stesso impatto, lo stesso carisma, di tanti altri personaggi, sembra un pochino "vuota" (specie nelle fasi iniziali) eppure, nonostante tutto, la storia scorre via che è una bellezza tenendoci incollati allo schermo fino alla fine. Un finale ottimamente realizzato, se si vanno ad escludere un paio di battute che avrei comodamente evitato,. ma non gli manca nulla, azione allo stato puro, colpi di scena, sentimento e spunti riflessivi.
Degna di nota anche la colonna sonora, molto bella la sigla di chiusura ma di pregevole fattura anche tante altre tracce che magari all'interno dell'opera non saremo in grado di cogliere al meglio, servono a fare atmosfera, ascoltandole stand alone se ne comprende la qualità.
Davvero bello insomma!
Non mi aspettavo qualcosa del genere da quest'opera, è stata davvero una graditissima sorpresa e sarei davvero entusiasta all'idea di poter vedere un seguito, anche se non penso ci sia da aspettarselo. Sotto un certo punto di vista forse è meglio così. Canaan è un opera ottimamente riuscita e quel finale vagamente aperto e sognante ha il compito di lasciare il resto all'immaginazione dello spettatore.
Questo è stato uno di quegli anime che avevo iniziato a vedere e non ero mai riuscita a finire, fino ad oggi, dopo praticamente 2 anni. Ora però mi dico che quando l'ho lasciato in asso la prima, poi la seconda ed anche la terza volta in realtà avrei dovuto persistere e guardarlo fino alla fine, perchè? perchè al di là della prima parte che ho trovato non tanto noiosa, ma irritante, grazie ai personaggi (che in un primo momento desideravo solo che crepassero), la seconda parte invece mi ha preso come una droga e mi sono ritrovata a mandare messaggi ai miei amici dicendo che ritardavo per poterlo finire di guardare. detto questo ora andiamo per ordine e analizziamo le varie parti di questo anime:
Trama <b>CONTIENE SPOILER</b>: Canaan è una ragazza che sembra assolutamente normale, non fosse per lo zainetto contenente pistole e caricatori e per la sinestesia, abilità che le permette di convogliare tutti i sensi nei colori e che usandola nei combattimenti le permette di avere delle percezioni superiori rispetto ad un comune umano. il suo nome le è stato dato da un uomo, Siam, che la trovò da bambina nel villaggio usato come cavia umana per sperimentare il virus mortale UA. Le assegna un nuovo nome con cui ricominciare una nuova vita e la inizia alle armi facendola diventare un "mostro", data la sinestesia. Però la ragazza dai capelli bianchi non è la sola a portare il nome di Canaan (terra promessa), anche Alphard porta questo nome, e anche a lei è stato dato precedentemente dallo stesso uomo. Quest'ultima non lo accetta e ammazza Siam davanti a Canaan che incomincerà a cercare vendetta. Il loro destino si incrocia con Maria, che era stata rapita tempo prima dai terroristi, contagiata dal virus e poi guarita dal padre kenji oosawa. in questo periodo viene salvata da canaan, e stringe amicizia con lei. Tempo dopo ritorna in Cina come fotografa insieme ad un giornalista, mino-san (chiamato così da Maria), che spera di trovare uno scoop che lo renda famoso, e ritrova canaan con cui riprende il rapporto di amicizia. tutta la storia sarà una lotta tra Canaan e Alphar, e la ricerca della verità dietro il virus d parte di mino-san.
Parte con un sacco di propositi positivi e delle aspettative notevoli, e tutto sommato non vengono deluse. le uniche cose che ho trovato certe volte esagerate o strane sono stati i rapporti tra i personaggi, ce ne sono un paio ambigui (tipo maria e canaan o liang qui verso alphard), ma soprattutto non riesco a capire come le due canan si cercano di ammazzare a vicenda per un uomo che io ho trovato un bastardo fatto e finito: 8
Disegni: secondo me risultano un pochettino sopra la media e vanno via via calando col passare degli episodi, ho trovato le capigliature quadrate o rettangolari per alcuni personaggi (maria per esempio), cosa che a lungo andare mi ha infastidito un po'... lasciando perdere i visi invece i fisici soprattutto quelli femminili mi sono piaciuti parecchio, perchè decisamente attinenti ai personaggi, infatti il corpo di Canaan o quello di Alphard sono dei fisici muscolosi e asciutti degni di persone che hanno sempre combattuto e lottato in vita loro: 7 1/2
Animazioni: soprattutto nelle scene d'azione sono state eccezionali, molto dinamiche e ottime nel mostrare le capacità della sinestesia di Canaan. le scene d'azione vanno via via andando diminuendo col trascorrere della trama fino quasi a diventare una cosa secondaria rispetto alla prima parte dove avevano la priorità, ma questo al fine della storia, perchè si vengano date delle spiegazioni, era necessario: 9
Opening/Ending/OST: le prime due orecchiabili, attinenti al tipo di anime ma non eccelse almeno per me; le ost invece hanno svolto il loro lavoro senza essere indiscrete, portando lo spettatore ad immedesimarsi ulteriormente: 7
Personaggi: a parte qualcuno, molti li ho trovati esagerati, soprattutto all'inizio. Ad esempio Maria, personaggio che non mi è riuscito a piacere fino alla fine, rigazzina petulante che ci mette un casino di tempo per capire in che situazione si trova lei e poi dopo altri cent'anni capisce finalmente che Canaan non è una ragazza normale che aspetta le prime mestruazione e si preoccupa dietro il primo amore. in definitiva maria proprio non mi cala. Canaan è un personaggio un po' apatico con dei sentimenti che quasi non sembrano i suoi, non posso dire che mi stia antipatica, ma neanche simpatica. sullo stesso genere di Canaan, Alphard mi è piaciuta di più e mi è anche sembrata più riuscita. i personaggi che si sono fatti apprezzare di più sono stati, secondo me, Liang Qui, Yun Yun e il tassista suonato. Mino-san è stato un altro di quelli che non mi è piaciuto assolutamente. Per il resto tutti gli altri mi sono indifferenti. non mi sono riuscita ad affezionare a nessuno di loro, e per quanto ce ne siano stati alcuni che mi hanno fatto simpatizzare per loro, questo non basta a farmi dire che l'anime ha dei buoni personaggi, perchè è tutto l'opposto: 5
Per quanto di imperfezioni ce ne siano molti, soprattutto nei personaggi e nelle relazioni che vi sono tra di loro poi con la trama vengono levigate e risultano più accettabili, e ridotto il problema personaggi l'anime ha vari punti positivi, per cui vi consiglio di guardarlo, se non avete null'altro da vedere e per il resto: buona visione.
Trama <b>CONTIENE SPOILER</b>: Canaan è una ragazza che sembra assolutamente normale, non fosse per lo zainetto contenente pistole e caricatori e per la sinestesia, abilità che le permette di convogliare tutti i sensi nei colori e che usandola nei combattimenti le permette di avere delle percezioni superiori rispetto ad un comune umano. il suo nome le è stato dato da un uomo, Siam, che la trovò da bambina nel villaggio usato come cavia umana per sperimentare il virus mortale UA. Le assegna un nuovo nome con cui ricominciare una nuova vita e la inizia alle armi facendola diventare un "mostro", data la sinestesia. Però la ragazza dai capelli bianchi non è la sola a portare il nome di Canaan (terra promessa), anche Alphard porta questo nome, e anche a lei è stato dato precedentemente dallo stesso uomo. Quest'ultima non lo accetta e ammazza Siam davanti a Canaan che incomincerà a cercare vendetta. Il loro destino si incrocia con Maria, che era stata rapita tempo prima dai terroristi, contagiata dal virus e poi guarita dal padre kenji oosawa. in questo periodo viene salvata da canaan, e stringe amicizia con lei. Tempo dopo ritorna in Cina come fotografa insieme ad un giornalista, mino-san (chiamato così da Maria), che spera di trovare uno scoop che lo renda famoso, e ritrova canaan con cui riprende il rapporto di amicizia. tutta la storia sarà una lotta tra Canaan e Alphar, e la ricerca della verità dietro il virus d parte di mino-san.
Parte con un sacco di propositi positivi e delle aspettative notevoli, e tutto sommato non vengono deluse. le uniche cose che ho trovato certe volte esagerate o strane sono stati i rapporti tra i personaggi, ce ne sono un paio ambigui (tipo maria e canaan o liang qui verso alphard), ma soprattutto non riesco a capire come le due canan si cercano di ammazzare a vicenda per un uomo che io ho trovato un bastardo fatto e finito: 8
Disegni: secondo me risultano un pochettino sopra la media e vanno via via calando col passare degli episodi, ho trovato le capigliature quadrate o rettangolari per alcuni personaggi (maria per esempio), cosa che a lungo andare mi ha infastidito un po'... lasciando perdere i visi invece i fisici soprattutto quelli femminili mi sono piaciuti parecchio, perchè decisamente attinenti ai personaggi, infatti il corpo di Canaan o quello di Alphard sono dei fisici muscolosi e asciutti degni di persone che hanno sempre combattuto e lottato in vita loro: 7 1/2
Animazioni: soprattutto nelle scene d'azione sono state eccezionali, molto dinamiche e ottime nel mostrare le capacità della sinestesia di Canaan. le scene d'azione vanno via via andando diminuendo col trascorrere della trama fino quasi a diventare una cosa secondaria rispetto alla prima parte dove avevano la priorità, ma questo al fine della storia, perchè si vengano date delle spiegazioni, era necessario: 9
Opening/Ending/OST: le prime due orecchiabili, attinenti al tipo di anime ma non eccelse almeno per me; le ost invece hanno svolto il loro lavoro senza essere indiscrete, portando lo spettatore ad immedesimarsi ulteriormente: 7
Personaggi: a parte qualcuno, molti li ho trovati esagerati, soprattutto all'inizio. Ad esempio Maria, personaggio che non mi è riuscito a piacere fino alla fine, rigazzina petulante che ci mette un casino di tempo per capire in che situazione si trova lei e poi dopo altri cent'anni capisce finalmente che Canaan non è una ragazza normale che aspetta le prime mestruazione e si preoccupa dietro il primo amore. in definitiva maria proprio non mi cala. Canaan è un personaggio un po' apatico con dei sentimenti che quasi non sembrano i suoi, non posso dire che mi stia antipatica, ma neanche simpatica. sullo stesso genere di Canaan, Alphard mi è piaciuta di più e mi è anche sembrata più riuscita. i personaggi che si sono fatti apprezzare di più sono stati, secondo me, Liang Qui, Yun Yun e il tassista suonato. Mino-san è stato un altro di quelli che non mi è piaciuto assolutamente. Per il resto tutti gli altri mi sono indifferenti. non mi sono riuscita ad affezionare a nessuno di loro, e per quanto ce ne siano stati alcuni che mi hanno fatto simpatizzare per loro, questo non basta a farmi dire che l'anime ha dei buoni personaggi, perchè è tutto l'opposto: 5
Per quanto di imperfezioni ce ne siano molti, soprattutto nei personaggi e nelle relazioni che vi sono tra di loro poi con la trama vengono levigate e risultano più accettabili, e ridotto il problema personaggi l'anime ha vari punti positivi, per cui vi consiglio di guardarlo, se non avete null'altro da vedere e per il resto: buona visione.
"Canaan" potrebbe essere riassunta con un'unica parola: perfetta. Non lo dico per fanatismo o per ragioni similari, lo affermo semplicemente attenendomi alla definizione classica del termine. Per "perfetto" intendo "scevro da difetti" e "ben fatto" e "Canaan" rientra esattamente sotto questa definizione. Magari è il genere che potrebbe non interessare o la storia potrebbe non coinvolgere, ma secondo me questa serie ha tutte le carte in regola per appassionare e coinvolgere.
"Canaan" è un anime della stagione estiva del 2009, si vede che è figlio (illegittimo, ma pur sempre figlio) della Type Moon, nota azienda produttrice di novel come Tsukihime e la saga di Fate, e anche in "Canaan" essa ha saputo dare il meglio di sé, offrendo un prodotto impeccabile sotto ogni punto di vista, dal tecnico al contenutistico. Si potrà dire di tutto contro questa serie, tranne che è mancato l'impegno nella realizzazione e la cura nei dettagli.
Trama: un villaggio in oriente era utilizzato come laboratorio in cui sperimentare un'arma biologica denominata "Virus UA"; l'unico superstite di questo villaggio era Canaan, una ragazzina salvata da Siam, veterano di guerra che la istruirà sulle arti belliche e sulla sopravvivenza in generale. Canaan è dotata della synesthesia, ossia una capacità oculare che le consente di percepire le auree delle persone, e in base al colore percepito, riesce a comprendere le possibili intenzioni.
In seguito la città di Shibuya ha subìto un pesante attacco terroristico (tale gruppo si fa chiamare "I Serpenti") condotto dallo stesso Virus UA. Maria Osawa è riuscita a salvarsi grazie al vaccino somministratole dal padre, ma lo shock le ha fatto quasi completamente perdere la memoria. Due anni dopo, la giovane sta lavorando come cameraman quando a Shanghai riconosce la ragazza di nome Canaan, e la storia decollerà.
Grafica: contrariamente ad altri pareri non ho riscontrato alcun calo nella qualità globale. Di contro posso elogiare l'estrema varietà delle ambientazioni (medio oriente, sud est asiatico, ecc.) e una cura maniacale per i dettagli. Ottime e frenetiche sono le animazioni, le quali donano grande pathos alle scene d'azione. Vi p un gran bel character design, pulito e dettagliato, un po' spigoloso (in perfetto stile Type Moon).
Sonoro: l'intero comparto sonoro svolge eccellentemente il suo compito. L'opening è semplicemente epica, l'ending è veramente bella. Le OST sono perfettamente appropriate e coerenti e sanno donare la giusta enfasi alle varie scene. Il doppiaggio è scevro da difetti, anche se potrebbe essere fastidiosa la continua ripetizione della parola "Canaan".
Personaggi: a detta di altre opinioni i personaggi femminili risulterebbero meglio caratterizzati rispetto alla controparte maschile; secondo me non è esattamente così. È vero che il numero (e la protagonista) gioca a favore dei personaggi femminili, è anche vero che i ruoli principali sono rivestiti da questi ultimi, ma ciò non significa che la controparte maschile sia caratterizzata sommariamente. Per il resto affermo che sono ben realizzati e peculiari.
Sceneggiatura: anche la sceneggiatura svolge un ruolo di tutto rispetto per l'ottima riuscita di quest'anime. La gestione temporale è ottima e attenta, appropriate e mai esagerate sono le scene d'azione/combattimento. I dialoghi sono esaustivi e ben curati. Non mancano la morte e le numerose scene di sangue, ciononostante non sono esagerate o di cattivo gusto.
Finale: ottimo finale, conclude più che degnamente un'opera eseguita senza pecche. Tutto trova la sua risposta, tutto trova il suo compimento, tutto trova la sua naturale risoluzione. Tutto finisce per il meglio (per intenderci, non che questo sia necessariamente un lieto fine). Applausi.
In sintesi: "Canaan" è uno dei più grandi capolavori sconosciuti dell'animazione giapponese, ingiustamente ignorato e talvolta snobbato. Onestamente non ne comprendo le ragioni poiché non sono riuscito a trovare un difetto che sia uno in tutti e 13 gli episodi. Consigliato a tutti gli amanti dell'azione e, perché no, a tutti in generale.
"Canaan" è un anime della stagione estiva del 2009, si vede che è figlio (illegittimo, ma pur sempre figlio) della Type Moon, nota azienda produttrice di novel come Tsukihime e la saga di Fate, e anche in "Canaan" essa ha saputo dare il meglio di sé, offrendo un prodotto impeccabile sotto ogni punto di vista, dal tecnico al contenutistico. Si potrà dire di tutto contro questa serie, tranne che è mancato l'impegno nella realizzazione e la cura nei dettagli.
Trama: un villaggio in oriente era utilizzato come laboratorio in cui sperimentare un'arma biologica denominata "Virus UA"; l'unico superstite di questo villaggio era Canaan, una ragazzina salvata da Siam, veterano di guerra che la istruirà sulle arti belliche e sulla sopravvivenza in generale. Canaan è dotata della synesthesia, ossia una capacità oculare che le consente di percepire le auree delle persone, e in base al colore percepito, riesce a comprendere le possibili intenzioni.
In seguito la città di Shibuya ha subìto un pesante attacco terroristico (tale gruppo si fa chiamare "I Serpenti") condotto dallo stesso Virus UA. Maria Osawa è riuscita a salvarsi grazie al vaccino somministratole dal padre, ma lo shock le ha fatto quasi completamente perdere la memoria. Due anni dopo, la giovane sta lavorando come cameraman quando a Shanghai riconosce la ragazza di nome Canaan, e la storia decollerà.
Grafica: contrariamente ad altri pareri non ho riscontrato alcun calo nella qualità globale. Di contro posso elogiare l'estrema varietà delle ambientazioni (medio oriente, sud est asiatico, ecc.) e una cura maniacale per i dettagli. Ottime e frenetiche sono le animazioni, le quali donano grande pathos alle scene d'azione. Vi p un gran bel character design, pulito e dettagliato, un po' spigoloso (in perfetto stile Type Moon).
Sonoro: l'intero comparto sonoro svolge eccellentemente il suo compito. L'opening è semplicemente epica, l'ending è veramente bella. Le OST sono perfettamente appropriate e coerenti e sanno donare la giusta enfasi alle varie scene. Il doppiaggio è scevro da difetti, anche se potrebbe essere fastidiosa la continua ripetizione della parola "Canaan".
Personaggi: a detta di altre opinioni i personaggi femminili risulterebbero meglio caratterizzati rispetto alla controparte maschile; secondo me non è esattamente così. È vero che il numero (e la protagonista) gioca a favore dei personaggi femminili, è anche vero che i ruoli principali sono rivestiti da questi ultimi, ma ciò non significa che la controparte maschile sia caratterizzata sommariamente. Per il resto affermo che sono ben realizzati e peculiari.
Sceneggiatura: anche la sceneggiatura svolge un ruolo di tutto rispetto per l'ottima riuscita di quest'anime. La gestione temporale è ottima e attenta, appropriate e mai esagerate sono le scene d'azione/combattimento. I dialoghi sono esaustivi e ben curati. Non mancano la morte e le numerose scene di sangue, ciononostante non sono esagerate o di cattivo gusto.
Finale: ottimo finale, conclude più che degnamente un'opera eseguita senza pecche. Tutto trova la sua risposta, tutto trova il suo compimento, tutto trova la sua naturale risoluzione. Tutto finisce per il meglio (per intenderci, non che questo sia necessariamente un lieto fine). Applausi.
In sintesi: "Canaan" è uno dei più grandi capolavori sconosciuti dell'animazione giapponese, ingiustamente ignorato e talvolta snobbato. Onestamente non ne comprendo le ragioni poiché non sono riuscito a trovare un difetto che sia uno in tutti e 13 gli episodi. Consigliato a tutti gli amanti dell'azione e, perché no, a tutti in generale.
Ho esattamente finito di vedere ora quest'anime. Ho ancora un pochino i nervi a fior di pelle per via del finale, ma tutto sommato mi è piaciuto molto. Sono tredici episodi e la storia è piuttosto ben distribuita, senza episodi inutili all'interno. Il chara è meraviglioso, nonostante io continui a ribadire che Maria Oogawa sia la trasposizione caratteriale e fisica di Himeko Kurusugawa di "Kannazuki no Miko", si noti il discorso che fa sulla luna e il sole. Sia i personaggi "buoni" sia quelli "cattivi" - tra virgolette perché non ci sono buoni e cattivi - hanno ognuno qualcosa di veramente particolare che colpisce molto. Il personaggio di Canaan lo trovo veramente magnifico, come Alphard d'altronde. La questione del capire le persone tramite i colori che emanano a mio avviso è spettacolare. All'inizio ammetto che si fa un po' di confusione e difficoltà nel rendersi conto di questa caratteristica.
La syntesia stessa, ovvero portare al massimo livello le percezioni sensoriali e mescolarle tra loro in modo da percepire il mondo con ogni senso, è stata un'idea geniale.
Mi rendo conto solo ora di non aver dato uno straccio di trama: è difficile persino capire quale sia il/la protagonista, tanto i personaggi sono amalgamati tra loro.
Maria Oogawa, fotografa, fa un viaggio in Cina assieme a un reporter per rincontrare una sua cara amica, Canaan, che più volte le aveva salvato la vita. Dal loro arrivo si susseguiranno una serie di avvenimenti catastrofici che porteranno alla scoperta di un misterioso virus e di tutti gli esperimenti compiuti sugli umani per testarlo.
Canaan, la terra promessa: questo è il nome che le venne dato da una persona a lei molto cara, motivo della maggior parte degli scontri durante la serie.
Sinceramente mi aspettavo molta più azione e da questo punto di vista ci sono rimasta un po' male, ma quando i sentimenti e le analisi introspettive di ogni personaggio sono venuti a galla non ho potuto fare altro che continuare a guardare con gli occhi a cuoricino. Il bilanciamento di comicità, incarnato dal personaggio di Yun Yun, e d'introspezione e a volte tristezza, in Maria e Canaan, è perfetto, sebbene i pensieri dei vari personaggi non risultino pesanti, semmai coinvolgenti.
Nella storia si toccano vari argomenti, veramente tanti per essere colti tutti. Ci saranno dei personaggi che lasceranno tanto, altri niente, ma veramente non si può non notare qualcuno.
Vi prego, guardatelo perché è magnifico. Il dieci è tutto suo... E anche quell'aereo.
La syntesia stessa, ovvero portare al massimo livello le percezioni sensoriali e mescolarle tra loro in modo da percepire il mondo con ogni senso, è stata un'idea geniale.
Mi rendo conto solo ora di non aver dato uno straccio di trama: è difficile persino capire quale sia il/la protagonista, tanto i personaggi sono amalgamati tra loro.
Maria Oogawa, fotografa, fa un viaggio in Cina assieme a un reporter per rincontrare una sua cara amica, Canaan, che più volte le aveva salvato la vita. Dal loro arrivo si susseguiranno una serie di avvenimenti catastrofici che porteranno alla scoperta di un misterioso virus e di tutti gli esperimenti compiuti sugli umani per testarlo.
Canaan, la terra promessa: questo è il nome che le venne dato da una persona a lei molto cara, motivo della maggior parte degli scontri durante la serie.
Sinceramente mi aspettavo molta più azione e da questo punto di vista ci sono rimasta un po' male, ma quando i sentimenti e le analisi introspettive di ogni personaggio sono venuti a galla non ho potuto fare altro che continuare a guardare con gli occhi a cuoricino. Il bilanciamento di comicità, incarnato dal personaggio di Yun Yun, e d'introspezione e a volte tristezza, in Maria e Canaan, è perfetto, sebbene i pensieri dei vari personaggi non risultino pesanti, semmai coinvolgenti.
Nella storia si toccano vari argomenti, veramente tanti per essere colti tutti. Ci saranno dei personaggi che lasceranno tanto, altri niente, ma veramente non si può non notare qualcuno.
Vi prego, guardatelo perché è magnifico. Il dieci è tutto suo... E anche quell'aereo.
"Canaan! Canaan!" lo sentirete spesso urlare a destra e a manca durante la visione dei 13 episodi di cui è composto questo anime, poiché Canaan è la protagonista poco carismatica ma molto ben caratterizzata dell'anime, affiancata da molti altri personaggi femminili (ci sono molti più personaggi femminili che maschili, e sono caratterizzati alquanto bene a differenza dei secondi) come Maria Osawa, l'egocentrica e simpaticissima Yun Yun, la misteriosa e affascinante Hakku, la folle Liang e, ovviamente, il cattivo di turno che qui risponde al nome di Alphard. Per la cronaca, sappiate che qui i personaggi maschili sembrano dei soprammobili, e che il personaggio maschile più carismatico e interessante è il tassista! Gli altri sembrano delle ombre affossate dalle femminucce che qui regnano sovrane.
"Canaan" è l'adattamento anime di una visual novel ed è, nel complesso, un anime che mi ha veramente colpito fin nel profondo.
Mi piacerebbe avere la possibilità di vedere una seconda serie, poiché alla fine della tredicesima puntata abbiamo sì un finale "giusto", ma ciò che accade e viene detto getta comunque le basi per una seconda stagione. Ma non credo che verrà mai prodotta, perché da quanto ne so non ha avuto nemmeno un discreto successo, purtroppo.
Tutto ha inizio in una coloratissima e rumorosa Shangai, quindi siamo in Cina. Ma in realtà tutto ha avuto inizio molto tempo prima, quando un villaggio fu distrutto e i cittadini furono uccisi. Una bambina si salvò e divenne Canaan, istruita alla battaglia, all'uso delle armi e al combattimento da Siam, colui che lei considera il suo mentore e che, effettivamente, lo è. Siam è quindi il suo maestro, la persona che a Canaan ha insegnato tutto ciò che sa.
Questa ragazza è quindi un'esperta di combattimento, e utilizza una pistola come arma - una semplice Beretta, e io questo punto lo sottolineerei perché finalmente abbiamo un personaggio che non è dotato di un bazooka ma di un'arma piuttosto canonica. Oltre alla nostra protagonista ci sono altri personaggi di rilievo come Maria Osawa, ad esempio. Durante le 13 puntate Maria e Canaan intrecciano tra di loro un'amicizia che ha ben poco dell'amicizia, poiché spesso sembra sfociare in vero e proprio amore shoujo (quanto ho gradito quelle scene, miei cari!). Se escludiamo gli ultimi episodi, Maria-chan appare un personaggio abbastanza stereotipato, salvo rari casi, e sembra impersonare perfettamente la damigella in pericolo che Canaan è sempre pronta a salvare, a cui Canaan va sempre in aiuto per soccorrerla ogni qualvolta Maria-chan ne ha bisogno. Passi il primo salvataggio, passi il secondo, passi anche il terzo ma dopo questo fatto ha iniziato un po' a stancarmi, in tutta sincerità.
Poi ci sono le figure secondarie di Hakku e di Yun Yun. La prima è una donna tanto bella quanto noiosa, mentre la seconda sprizza energia da tutti i pori ed è una ragazza veramente divertente e non stereotipata come Maria-chan. Yun Yun, seppur personaggio assai secondario, quando compare riesce a divertire, ma nei momenti di tensione e di serietà si è dimostrata un validissimo personaggio colmo di umanità.
Questa era l'analisi complessiva dei personaggi buoni, adesso passiamo ai "cattivoni", che sono entrambi caratterizzati benissimo. Sia Alphard che sua sorella - non è certo che tra di loro ci siano legami di sangue, ma Liang la chiama "onee-sama", quindi deduco che siano sorelle - sono personaggi molto validi e pieni di umanità. Alphard è cattiva, fredda, spietata e insensibile, mentre Liang è molto più impulsiva e quasi mai sembra riflettere su ciò che fa o sulle conseguenze negative che un suo atto sconsiderato potrebbe provocare. Inoltre le due sorelle o, meglio, Liang sembra attaccata ad Alphard in maniera morbosa e ossessiva, e non le vuole bene come sorella ma in chiave chiaramente romantica e oltretutto distruttiva per Liang stessa, dato che Alphard si dimostra completamente inespressiva e insensibile nei suoi confronti.
I personaggi maschili sono: Santana, il deceduto Siam, Minoru Minorikawa e Cummings. Ovviamente andrebbe citato anche il fantastico tassista che non possiede nome, ma che mi è quasi più simpatico di tutti i maschietti messi insieme, lol. Comunque, iniziamo da Santana. Egli è il compagno di Hakko, la donna che ama moltissimo. Siam è il mentore di Canaan, Minoru Minorikawa è stato inviato a Shangai assieme alla fotoreporter Maria Osawa con cui spesso litiga in modo divertente e Cummings, invece, lavora assieme a Liang e si dimostra sempre molto leale e molto fedele verso di lei.
Il compito principale di Cummings è quello di farsi sparare addosso da Liang con la sua pistola ad aria compressa [Citazione necessaria]. Questa è principalmente l'utilità di Cummings, anche se verso gli episodi finali dell'anime scopriremo qualcosa di più sul suo rapporto lavorativo (?) con la pazza e bella Liang.
Ora che abbiamo finito con i personaggi procediamo verso la trama vera e propria. È uno shounen, ma non aspettatevi molti combattimenti tipici degli anime shounen perché non ci saranno. I combattimenti è vero che sono pochi ma sono anche di alta qualità, molto avvincenti.
Complessivamente quest'anime è d'azione ma oserei dire anche d'amore. Spesso si cade nel sentimentalismo, ma non è un sentimentalismo che infastidisce lo spettatore anzi, queste scene ricche d'amore - Hakku-Santana, Liang-Alphard con il suo amore a senso unico, Maria-Canaan, etc. - aiutano i personaggi a uscire fuori e soprattutto ci rivelavano come sono fatti interiormente. Riusciamo quindi a comprenderli meglio.
Quindi l'anime alterna momenti sentimentali all'azione che c'è sempre e quasi predomina all'interno delle scene.
È il collante dell'intero anime e sembra proprio tenere insieme tutto quanto il prodotto. I sentimenti sono un'altra facciata dell'anime; potete ignorarli e concentrarvi sul resto del paesaggio, quindi sull'azione, o amarli come è successo a me con la storia chiaramente shoujo tra Maria e Canaan. Un'altra cosa che mi è piaciuta è stato il fatto che la serie segua una trama lineare seppur non originalissima.
Eppure ci sono degli elementi disseminati qua e là che la rendono tale. Mi spiego meglio: prendiamo una trama non particolarmente innovativa e introduciamo all'interni degli elementi (sì, parliamo di piccoli ma importanti contenuti) interessanti, così vedrete che effetto complessivo farà l'anime in questione.
Ci sono elementi, come lo shoujo-love affatto velato, le capacità speciali acquisite da alcuni personaggi - e soprattutto quali capacità hanno avuto "in dono o in disgrazia" nello specifico -, il tema del terrorismo e l'entrata esplosiva in campo di Liang, lo stesso personaggio drammatico e affascinante di Liang e il modo freddo in cui viene affrontato, a rendere "Canaan" un anime parzialmente originale.
Sicuramente ci sono altri elementi che credo abbiano inciso molto su quest'anime e lo abbiano reso bello com'è veramente, però di certo non mi sovvengono al momento.
Nel complesso è davvero un ottimo anime ma, a mio avviso, lascia irrisolte troppe questioni e ciò mi ha letteralmente costretta - di mio gli darei dieci, ma debbo essere il più obiettiva possibile - ad abbassarne il voto. La questione del terrorismo sembra gettare una bomba che non esplode, così come la storia del virus, le armi batteriologiche, etc. Sembra quasi che gli autori abbiano acceso una miccia a random, ma senza interessarsi realmente ad approfondire queste questioni. È una grossa pecca e, secondo me, sarebbero stati quindi necessari molti più episodi per approfondire queste questioni.
Buona trovo l'opening, l'ending invece non mi ha colpita particolarmente. I disegni mi piacciono molto, sono fluidi e curati. Lo stesso vale per gli sfondi. Inoltre, sono rimasta estasiata quando ho capito che eravamo a Shangai, resa meravigliosamente, aggiungerei. Così colorata, vivida, mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione scelta.
Il finale non è esplosivo come desideravo ma è giusto, in linea con gli avvenimenti e con la psicologia dei due personaggi principali, ovvero Maria e Canaan. Poco emozionante perché effettivamente è freddo come finale, ma giustissimo per la trama. Getta le basi per una seconda serie, questo è certo.
"Canaan" è l'adattamento anime di una visual novel ed è, nel complesso, un anime che mi ha veramente colpito fin nel profondo.
Mi piacerebbe avere la possibilità di vedere una seconda serie, poiché alla fine della tredicesima puntata abbiamo sì un finale "giusto", ma ciò che accade e viene detto getta comunque le basi per una seconda stagione. Ma non credo che verrà mai prodotta, perché da quanto ne so non ha avuto nemmeno un discreto successo, purtroppo.
Tutto ha inizio in una coloratissima e rumorosa Shangai, quindi siamo in Cina. Ma in realtà tutto ha avuto inizio molto tempo prima, quando un villaggio fu distrutto e i cittadini furono uccisi. Una bambina si salvò e divenne Canaan, istruita alla battaglia, all'uso delle armi e al combattimento da Siam, colui che lei considera il suo mentore e che, effettivamente, lo è. Siam è quindi il suo maestro, la persona che a Canaan ha insegnato tutto ciò che sa.
Questa ragazza è quindi un'esperta di combattimento, e utilizza una pistola come arma - una semplice Beretta, e io questo punto lo sottolineerei perché finalmente abbiamo un personaggio che non è dotato di un bazooka ma di un'arma piuttosto canonica. Oltre alla nostra protagonista ci sono altri personaggi di rilievo come Maria Osawa, ad esempio. Durante le 13 puntate Maria e Canaan intrecciano tra di loro un'amicizia che ha ben poco dell'amicizia, poiché spesso sembra sfociare in vero e proprio amore shoujo (quanto ho gradito quelle scene, miei cari!). Se escludiamo gli ultimi episodi, Maria-chan appare un personaggio abbastanza stereotipato, salvo rari casi, e sembra impersonare perfettamente la damigella in pericolo che Canaan è sempre pronta a salvare, a cui Canaan va sempre in aiuto per soccorrerla ogni qualvolta Maria-chan ne ha bisogno. Passi il primo salvataggio, passi il secondo, passi anche il terzo ma dopo questo fatto ha iniziato un po' a stancarmi, in tutta sincerità.
Poi ci sono le figure secondarie di Hakku e di Yun Yun. La prima è una donna tanto bella quanto noiosa, mentre la seconda sprizza energia da tutti i pori ed è una ragazza veramente divertente e non stereotipata come Maria-chan. Yun Yun, seppur personaggio assai secondario, quando compare riesce a divertire, ma nei momenti di tensione e di serietà si è dimostrata un validissimo personaggio colmo di umanità.
Questa era l'analisi complessiva dei personaggi buoni, adesso passiamo ai "cattivoni", che sono entrambi caratterizzati benissimo. Sia Alphard che sua sorella - non è certo che tra di loro ci siano legami di sangue, ma Liang la chiama "onee-sama", quindi deduco che siano sorelle - sono personaggi molto validi e pieni di umanità. Alphard è cattiva, fredda, spietata e insensibile, mentre Liang è molto più impulsiva e quasi mai sembra riflettere su ciò che fa o sulle conseguenze negative che un suo atto sconsiderato potrebbe provocare. Inoltre le due sorelle o, meglio, Liang sembra attaccata ad Alphard in maniera morbosa e ossessiva, e non le vuole bene come sorella ma in chiave chiaramente romantica e oltretutto distruttiva per Liang stessa, dato che Alphard si dimostra completamente inespressiva e insensibile nei suoi confronti.
I personaggi maschili sono: Santana, il deceduto Siam, Minoru Minorikawa e Cummings. Ovviamente andrebbe citato anche il fantastico tassista che non possiede nome, ma che mi è quasi più simpatico di tutti i maschietti messi insieme, lol. Comunque, iniziamo da Santana. Egli è il compagno di Hakko, la donna che ama moltissimo. Siam è il mentore di Canaan, Minoru Minorikawa è stato inviato a Shangai assieme alla fotoreporter Maria Osawa con cui spesso litiga in modo divertente e Cummings, invece, lavora assieme a Liang e si dimostra sempre molto leale e molto fedele verso di lei.
Il compito principale di Cummings è quello di farsi sparare addosso da Liang con la sua pistola ad aria compressa [Citazione necessaria]. Questa è principalmente l'utilità di Cummings, anche se verso gli episodi finali dell'anime scopriremo qualcosa di più sul suo rapporto lavorativo (?) con la pazza e bella Liang.
Ora che abbiamo finito con i personaggi procediamo verso la trama vera e propria. È uno shounen, ma non aspettatevi molti combattimenti tipici degli anime shounen perché non ci saranno. I combattimenti è vero che sono pochi ma sono anche di alta qualità, molto avvincenti.
Complessivamente quest'anime è d'azione ma oserei dire anche d'amore. Spesso si cade nel sentimentalismo, ma non è un sentimentalismo che infastidisce lo spettatore anzi, queste scene ricche d'amore - Hakku-Santana, Liang-Alphard con il suo amore a senso unico, Maria-Canaan, etc. - aiutano i personaggi a uscire fuori e soprattutto ci rivelavano come sono fatti interiormente. Riusciamo quindi a comprenderli meglio.
Quindi l'anime alterna momenti sentimentali all'azione che c'è sempre e quasi predomina all'interno delle scene.
È il collante dell'intero anime e sembra proprio tenere insieme tutto quanto il prodotto. I sentimenti sono un'altra facciata dell'anime; potete ignorarli e concentrarvi sul resto del paesaggio, quindi sull'azione, o amarli come è successo a me con la storia chiaramente shoujo tra Maria e Canaan. Un'altra cosa che mi è piaciuta è stato il fatto che la serie segua una trama lineare seppur non originalissima.
Eppure ci sono degli elementi disseminati qua e là che la rendono tale. Mi spiego meglio: prendiamo una trama non particolarmente innovativa e introduciamo all'interni degli elementi (sì, parliamo di piccoli ma importanti contenuti) interessanti, così vedrete che effetto complessivo farà l'anime in questione.
Ci sono elementi, come lo shoujo-love affatto velato, le capacità speciali acquisite da alcuni personaggi - e soprattutto quali capacità hanno avuto "in dono o in disgrazia" nello specifico -, il tema del terrorismo e l'entrata esplosiva in campo di Liang, lo stesso personaggio drammatico e affascinante di Liang e il modo freddo in cui viene affrontato, a rendere "Canaan" un anime parzialmente originale.
Sicuramente ci sono altri elementi che credo abbiano inciso molto su quest'anime e lo abbiano reso bello com'è veramente, però di certo non mi sovvengono al momento.
Nel complesso è davvero un ottimo anime ma, a mio avviso, lascia irrisolte troppe questioni e ciò mi ha letteralmente costretta - di mio gli darei dieci, ma debbo essere il più obiettiva possibile - ad abbassarne il voto. La questione del terrorismo sembra gettare una bomba che non esplode, così come la storia del virus, le armi batteriologiche, etc. Sembra quasi che gli autori abbiano acceso una miccia a random, ma senza interessarsi realmente ad approfondire queste questioni. È una grossa pecca e, secondo me, sarebbero stati quindi necessari molti più episodi per approfondire queste questioni.
Buona trovo l'opening, l'ending invece non mi ha colpita particolarmente. I disegni mi piacciono molto, sono fluidi e curati. Lo stesso vale per gli sfondi. Inoltre, sono rimasta estasiata quando ho capito che eravamo a Shangai, resa meravigliosamente, aggiungerei. Così colorata, vivida, mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione scelta.
Il finale non è esplosivo come desideravo ma è giusto, in linea con gli avvenimenti e con la psicologia dei due personaggi principali, ovvero Maria e Canaan. Poco emozionante perché effettivamente è freddo come finale, ma giustissimo per la trama. Getta le basi per una seconda serie, questo è certo.
'Canaan' è un'opera che dietro il nome evocativo nasconde una storia complessa, inutile, vuota e assolutamente anonima, anche se a tratti originale.
Canaan è un'abilissima mercenaria dal passato burrascoso, cresciuta da un uomo che l'ha introdotta nell'arte nella guerra già da piccolissima. La ragazza svolge lavoretti per individui che ci faranno l'onore della loro presenza si è no 3-4 volte e di cui comunque non avremmo alcuna informazione vitale. C'è da notare che la nostra protagonista possiede dei poteri speciali che le permettono di "vedere" il pericolo e di agire di conseguenza, garantendole un vantaggio strategico non indifferente. Inoltre le sue incredibili capacità acrobatiche fanno invidia a quelle dell'uomo ragno. Fine.
Qualcuno potrà pensare che la trama è stata, da me, tirata eccessivamente all'osso. E' relativamente vero, d'altronde il succo degli eventi sta in queste fasi: combattimenti, sparatorie, intrighi politici e non, terrorismo e superpoteri. Insomma sembra una minestra vecchia di 5 anni riscaldata tanto per fare qualcosa. Gli eventi risultano eccessivamente sconclusionati e poco chiari. Fino alla fine, la narrazione sembra un dettaglio secondario e sul finale si intravede addirittura un possibile seguito, ma già dopo 5 episodi si perde facilmente il filo del discorso e la voglia di continuarne la visione viene decisamente meno.
Capita, con opere dotate di trama scadente, che si riscontri un aspetto tecnico invece di tutto rispetto, e 'Canaan' ne è la prova. Graficamente l'anime sfoggia disegni molto gradevoli e sorprendentemente dettagliati specie nella riproduzione dei luoghi. Le animazioni sono fluide e i combattimenti, anche se non numerosi, risultano altamente spettacolari. Anche il comparto audio è di tutto rispetto, gli effetti sonori sono di sicuro effetto mentre le sigle risultano un po' anonime.
Questo "Terra Promessa" è l'ennesima dimostrazione di come una bella copertina non presupponga un bel prodotto. Se è vero che l'occhio vuole la sua parte, beh, anche la soddisfazione narrativa vuole la sua... ma sembrerebbe essere rimasta in disparte.
Canaan è un'abilissima mercenaria dal passato burrascoso, cresciuta da un uomo che l'ha introdotta nell'arte nella guerra già da piccolissima. La ragazza svolge lavoretti per individui che ci faranno l'onore della loro presenza si è no 3-4 volte e di cui comunque non avremmo alcuna informazione vitale. C'è da notare che la nostra protagonista possiede dei poteri speciali che le permettono di "vedere" il pericolo e di agire di conseguenza, garantendole un vantaggio strategico non indifferente. Inoltre le sue incredibili capacità acrobatiche fanno invidia a quelle dell'uomo ragno. Fine.
Qualcuno potrà pensare che la trama è stata, da me, tirata eccessivamente all'osso. E' relativamente vero, d'altronde il succo degli eventi sta in queste fasi: combattimenti, sparatorie, intrighi politici e non, terrorismo e superpoteri. Insomma sembra una minestra vecchia di 5 anni riscaldata tanto per fare qualcosa. Gli eventi risultano eccessivamente sconclusionati e poco chiari. Fino alla fine, la narrazione sembra un dettaglio secondario e sul finale si intravede addirittura un possibile seguito, ma già dopo 5 episodi si perde facilmente il filo del discorso e la voglia di continuarne la visione viene decisamente meno.
Capita, con opere dotate di trama scadente, che si riscontri un aspetto tecnico invece di tutto rispetto, e 'Canaan' ne è la prova. Graficamente l'anime sfoggia disegni molto gradevoli e sorprendentemente dettagliati specie nella riproduzione dei luoghi. Le animazioni sono fluide e i combattimenti, anche se non numerosi, risultano altamente spettacolari. Anche il comparto audio è di tutto rispetto, gli effetti sonori sono di sicuro effetto mentre le sigle risultano un po' anonime.
Questo "Terra Promessa" è l'ennesima dimostrazione di come una bella copertina non presupponga un bel prodotto. Se è vero che l'occhio vuole la sua parte, beh, anche la soddisfazione narrativa vuole la sua... ma sembrerebbe essere rimasta in disparte.
Dal punto di vista tecnico, Canaan è molto buono, e anche l'animazione va bene. Ma credo che Canaan sia un anime un po' strano. Dopo avere visto tutti gli episodi della serie, alla fine hai come una sensazione confusa d'incompiutezza.
Oltre all'impressione ampiamente descritta, ogni episodio parte bene, ti cattura, ma poi è come se finisse a metà. E' come se rimanesse sospeso qualcosa, e poi ti aspetti che magari nell'espisodio successivo ci sia un continuità; invece, resti puntualmente deluso. Questo modo di procedere lo trovo noioso e fastidioso.
Tra l'altro, ciò si ripercuote anche sul character designer, in quanto anche i protagonisti risultano essere non ben caratterizzati. Non credo che questo dipenda dal fatto che Canaan sia un anime breve, piuttosto dal fatto che la tecnica narrativa sia sconclusionata.
L'unico elemento chiave chiaro è ovviamente la fuga dal passato e la ricerca dell'amore di Canaan, come mezzo per accettare il presente e per dare un senso alla propria esistenza, che è il motore che spinge Canaan a vere e proprie prodezze, per salvare la fastidiosa e lagnosa Maria. Il rapporto tra le due appare anche molto ambiguo: percepisci un aspetto un po' yuri proprio per la morbosità, l'ossessione e il senso di protezione manifestata dalla "virile" Canaan.
Nell'insieme Canaan è un anime gradevole, ma non offre spunti di alcun genere e soprattutto non riesci a farti un'idea precisa, perché troppe cose sono affastellate e messe insieme alla meno peggio.
Il mio voto non va oltre la sufficienza.
Oltre all'impressione ampiamente descritta, ogni episodio parte bene, ti cattura, ma poi è come se finisse a metà. E' come se rimanesse sospeso qualcosa, e poi ti aspetti che magari nell'espisodio successivo ci sia un continuità; invece, resti puntualmente deluso. Questo modo di procedere lo trovo noioso e fastidioso.
Tra l'altro, ciò si ripercuote anche sul character designer, in quanto anche i protagonisti risultano essere non ben caratterizzati. Non credo che questo dipenda dal fatto che Canaan sia un anime breve, piuttosto dal fatto che la tecnica narrativa sia sconclusionata.
L'unico elemento chiave chiaro è ovviamente la fuga dal passato e la ricerca dell'amore di Canaan, come mezzo per accettare il presente e per dare un senso alla propria esistenza, che è il motore che spinge Canaan a vere e proprie prodezze, per salvare la fastidiosa e lagnosa Maria. Il rapporto tra le due appare anche molto ambiguo: percepisci un aspetto un po' yuri proprio per la morbosità, l'ossessione e il senso di protezione manifestata dalla "virile" Canaan.
Nell'insieme Canaan è un anime gradevole, ma non offre spunti di alcun genere e soprattutto non riesci a farti un'idea precisa, perché troppe cose sono affastellate e messe insieme alla meno peggio.
Il mio voto non va oltre la sufficienza.
Ho seguito quest'anime per un motivo molto superficiale, cioè semplicemente sono stato colpito dal nome, e a differenza degli anime che di solito scelgo di vedere, speravo di ricredermi, ma certamente la trama banalissima con i soliti intrighi indegni anche di un pessimo film d'azione americano e i personaggi stantii non hanno aiutato.
La trama "parla" di tante cose: una ragazza cresciuta a pane e fucilate da un mercenario (appena sembrerebbe essere tale il suo mentore) il quale ha cresciuto un'altra ragazzina a parte lei, dandole stessi insegnamenti e stesso nome - solo a me è sembrato un pervertito che fa il finto uomo tutto d'un pezzo? Tale ragazza ha un'amica che ha salvato, la quale non può essere più patetica di così, anche se un minimo di simpatia ti provoca, nonostante serva solo a farsi salvare ogni 5 minuti da Canaan, il nome della protagonista - e dell'acerrima nemica -, e a piangersi addosso per questo.
Poi c'è l'originalissima organizzazione terroristica che fa esperimenti su umani chissà dove, e non è uno spoiler perché si capisce prima di subito.
La trama è quindi ricopiata fino allo spasimo, i personaggi sono ricalcati da millemila anime o film, si salva giusto quella specie di macchietta che almeno fa ridere ma è stereotipata come gli altri. Per il resto la serie presenta una sceneggiatura piatta come il seno della protagonista (vorrebbe sembrare una lolita ? spero di no) e una regia pressoché annichilente.
Quest'anime ti spinge ad andare avanti solo per vedere quanto sia scontata la conclusione o per vedere la prossima volta che Maria, l'amica della protagonista Canaan, si caccerà nei guai.
Stavo pensando di salvarlo con una sufficienza, ma nonostante possa essere guardabile per chi ama il solito intreccio senza arte ne parte, insipido e che non sa né di carne né di pesce, gli do un 5. Anche se non è proprio da scartare, è da considerare semplicemente senza pretese
P.S.
Sono stato più critico (giustamente) di quanto mi aspettassi, ma spero di essere stato oggettivo. Io penso di sì.
La trama "parla" di tante cose: una ragazza cresciuta a pane e fucilate da un mercenario (appena sembrerebbe essere tale il suo mentore) il quale ha cresciuto un'altra ragazzina a parte lei, dandole stessi insegnamenti e stesso nome - solo a me è sembrato un pervertito che fa il finto uomo tutto d'un pezzo? Tale ragazza ha un'amica che ha salvato, la quale non può essere più patetica di così, anche se un minimo di simpatia ti provoca, nonostante serva solo a farsi salvare ogni 5 minuti da Canaan, il nome della protagonista - e dell'acerrima nemica -, e a piangersi addosso per questo.
Poi c'è l'originalissima organizzazione terroristica che fa esperimenti su umani chissà dove, e non è uno spoiler perché si capisce prima di subito.
La trama è quindi ricopiata fino allo spasimo, i personaggi sono ricalcati da millemila anime o film, si salva giusto quella specie di macchietta che almeno fa ridere ma è stereotipata come gli altri. Per il resto la serie presenta una sceneggiatura piatta come il seno della protagonista (vorrebbe sembrare una lolita ? spero di no) e una regia pressoché annichilente.
Quest'anime ti spinge ad andare avanti solo per vedere quanto sia scontata la conclusione o per vedere la prossima volta che Maria, l'amica della protagonista Canaan, si caccerà nei guai.
Stavo pensando di salvarlo con una sufficienza, ma nonostante possa essere guardabile per chi ama il solito intreccio senza arte ne parte, insipido e che non sa né di carne né di pesce, gli do un 5. Anche se non è proprio da scartare, è da considerare semplicemente senza pretese
P.S.
Sono stato più critico (giustamente) di quanto mi aspettassi, ma spero di essere stato oggettivo. Io penso di sì.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Canaan è un anime del 2009 di soli 13 episodi, realizzato dalla Type Moon e basato sulla scenario grafico della visual novel "Fusa Shareta Shibuya" per Wii.
La trama parla di questa ragazzina, Canaan, che un tempo viveva in un villaggio usato come cavia per il Virus Ua da alcuni terroristi chiamati "Serpenti". Canaan fu però salvata da Siam, che poi la addestrò a essere un soldato e le insegnò a usare bene il suo potere, la sinestesia. Siam però venne ucciso da Alphard, sua ex allieva, e da qui scaturisce la rabbia di Canaan, ora in cerca di vendetta.
Quando avevo iniziato quest'anime non sapevo niente della trama, ma non mi aspettavo nulla di che, visti tutti i commenti negativi. Ma subito dopo la prima puntata è diventato letteralmente un droga: nonostante la storia sia molto semplice, l'anime mi ha appassionato moltissimo e mi sono subito affezionata ai protagonisti.
Le animazioni e il chara design all'inizio sono di sicuro superiori alla media, per poi calare un po' via via, con il passare degli episodi, ma restando sempre nella media. I colori sono molto vivaci e l'opening e l'ending sono entrambe molto curate e belle.
Le scene d'azione e le sparatorie sono molto dinamiche ed efficaci sopratutto nei primi episodi, mentre negli ultimi tendono a calare e a non essere più molto presenti, perchè la seconda metà della serie lascia molto spazio ai sentimenti e alle emozioni dei protagonisti prendendo un tocco un po' shoujo.
Il cast femminile dell'anime è tutto sommato buono: Canaan non delude, ma è tutt'altro che un personaggio carismatico, ma comunque mi è piaciuta. Maria pur essendo un po' stereotipata è riuscita a farsi valere e ad avere una sua simpatia. Yun-Yun pur essendo un personaggio secondario è forse quello che spicca più fra tutti per le sue simpatia e solarità. Hakko francamente non mi è piaciuta per via della sua personalità vuota, e mi è anche risultata abbastanza antipatica. Alphard mi è risultata indifferente e la pazza Liang Qi, dopo un'entrata abbastanza magra, si è fatta letteralmente adorare.
Il cast maschile ahimè non è tutto rosa e fiori. Minoru è il tipico uomo frustrato e anche un po' sfortunato degli harem e non mi è molto piaciuto. Santana l'ho trovato odiosissimo quanto la sua partner Hakko. Cummings serve solo da bersaglio per Liang Qi con la sua pistola ad aria compressa, e il tassista ironico poteva anche essere uno dei migliori, peccato che compaia pochissimo. Gli unici due personaggi maschili che secondo me si sono fatti realmente valere e apprezzare sono stati i due fratelli sottoposti di Alphard, che hanno cercato di uccidere Canaan nell'episodio due e dei quali, dopo la morte del fratello maggiore, il minore ha rapito Maria.
Un cast che si tiene dunque in piedi.
Canaan è un anime che consiglio a chiunque, non solo agli amanti dell'azione
Canaan è un anime del 2009 di soli 13 episodi, realizzato dalla Type Moon e basato sulla scenario grafico della visual novel "Fusa Shareta Shibuya" per Wii.
La trama parla di questa ragazzina, Canaan, che un tempo viveva in un villaggio usato come cavia per il Virus Ua da alcuni terroristi chiamati "Serpenti". Canaan fu però salvata da Siam, che poi la addestrò a essere un soldato e le insegnò a usare bene il suo potere, la sinestesia. Siam però venne ucciso da Alphard, sua ex allieva, e da qui scaturisce la rabbia di Canaan, ora in cerca di vendetta.
Quando avevo iniziato quest'anime non sapevo niente della trama, ma non mi aspettavo nulla di che, visti tutti i commenti negativi. Ma subito dopo la prima puntata è diventato letteralmente un droga: nonostante la storia sia molto semplice, l'anime mi ha appassionato moltissimo e mi sono subito affezionata ai protagonisti.
Le animazioni e il chara design all'inizio sono di sicuro superiori alla media, per poi calare un po' via via, con il passare degli episodi, ma restando sempre nella media. I colori sono molto vivaci e l'opening e l'ending sono entrambe molto curate e belle.
Le scene d'azione e le sparatorie sono molto dinamiche ed efficaci sopratutto nei primi episodi, mentre negli ultimi tendono a calare e a non essere più molto presenti, perchè la seconda metà della serie lascia molto spazio ai sentimenti e alle emozioni dei protagonisti prendendo un tocco un po' shoujo.
Il cast femminile dell'anime è tutto sommato buono: Canaan non delude, ma è tutt'altro che un personaggio carismatico, ma comunque mi è piaciuta. Maria pur essendo un po' stereotipata è riuscita a farsi valere e ad avere una sua simpatia. Yun-Yun pur essendo un personaggio secondario è forse quello che spicca più fra tutti per le sue simpatia e solarità. Hakko francamente non mi è piaciuta per via della sua personalità vuota, e mi è anche risultata abbastanza antipatica. Alphard mi è risultata indifferente e la pazza Liang Qi, dopo un'entrata abbastanza magra, si è fatta letteralmente adorare.
Il cast maschile ahimè non è tutto rosa e fiori. Minoru è il tipico uomo frustrato e anche un po' sfortunato degli harem e non mi è molto piaciuto. Santana l'ho trovato odiosissimo quanto la sua partner Hakko. Cummings serve solo da bersaglio per Liang Qi con la sua pistola ad aria compressa, e il tassista ironico poteva anche essere uno dei migliori, peccato che compaia pochissimo. Gli unici due personaggi maschili che secondo me si sono fatti realmente valere e apprezzare sono stati i due fratelli sottoposti di Alphard, che hanno cercato di uccidere Canaan nell'episodio due e dei quali, dopo la morte del fratello maggiore, il minore ha rapito Maria.
Un cast che si tiene dunque in piedi.
Canaan è un anime che consiglio a chiunque, non solo agli amanti dell'azione
Mi è piaciuto senza ombra di dubbio.
L'intro e l'ending sono belle entrambe, non particolarmente emozionanti ma funzionano.
Il disegno è pulito e non presenta cali di qualità degni di nota; è bello da vedere e i colori raggianti danno risalto alla già alta caratterizzazione dei fondali. L'unica pecca sono i volti, non propriamente espressivi, o meglio non lo sono fino in fondo; niente che intacchi la qualità generale comunque.
Le scene di combattimento sono adrenaliniche, veloci, scorrevoli e ben animate.
La storia è apparentemente complessa, anche a causa dei vari flashback ricorrenti nelle puntate, ma si rivelerà molto semplice, ché non mancheranno colpi di scena più o meno prevedibili, e ci saranno anche scene divertenti, drammatiche e... "psicopatiche", soprattutto verso la fine, dove ci sarà un turbine di eventi abbastanza macabri.
La caratterizzazione dei personaggi è nella media: nessuno se ne esce per originalità, ma nell'insieme funzionano egregiamente e portano avanti la storia a un ritmo sostenibile tranquillamente. Non ci si soffermerà sul passato di <i>tutti</i> i personaggi ma solo dei principali e, sicuramente, non si morirà di noia come succede da altre parti, dove gli autori si focalizzano solo sul passato di ogni personaggio.
Non capisco davvero perché la maggior parte delle recensioni diano voti così bassi e ne parlino in modo abbastanza negativo: posso capire che non è piaciuto, ma è senza dubbio un anime ricco di qualità che non possono passare inosservate o addirittura screditate. Non è originale, perché sa di già visto e prende parecchi stereotipi, ma quale anime ormai non lo fa? Penso che chiunque abbia un vasto catalogo di anime nella sua memoria, ormai veda solo stereotipi, ma questo non è un buon motivo per screditare in soldoni quest'anime.
Mi ha emozionato, non alla follia, non sempre, ma mi ha fatto provare delle emozioni, e per me questo conta più di ogni altra cosa. Inoltre il disegno fa parte di queste emozioni, dato che regala gioia anche agli occhi. Il tutto è poi condito da una sceneggiatura nella media e da un finale che vuole stupire.
Quindi è consigliato a tutti. Piacevolmente impressionato.
PS
Per fortuna di ragazze con le tette enormi ce n'è soltanto una: l'anime è pieno di donne, ma queste per la prima volta hanno un seno nella norma.
L'intro e l'ending sono belle entrambe, non particolarmente emozionanti ma funzionano.
Il disegno è pulito e non presenta cali di qualità degni di nota; è bello da vedere e i colori raggianti danno risalto alla già alta caratterizzazione dei fondali. L'unica pecca sono i volti, non propriamente espressivi, o meglio non lo sono fino in fondo; niente che intacchi la qualità generale comunque.
Le scene di combattimento sono adrenaliniche, veloci, scorrevoli e ben animate.
La storia è apparentemente complessa, anche a causa dei vari flashback ricorrenti nelle puntate, ma si rivelerà molto semplice, ché non mancheranno colpi di scena più o meno prevedibili, e ci saranno anche scene divertenti, drammatiche e... "psicopatiche", soprattutto verso la fine, dove ci sarà un turbine di eventi abbastanza macabri.
La caratterizzazione dei personaggi è nella media: nessuno se ne esce per originalità, ma nell'insieme funzionano egregiamente e portano avanti la storia a un ritmo sostenibile tranquillamente. Non ci si soffermerà sul passato di <i>tutti</i> i personaggi ma solo dei principali e, sicuramente, non si morirà di noia come succede da altre parti, dove gli autori si focalizzano solo sul passato di ogni personaggio.
Non capisco davvero perché la maggior parte delle recensioni diano voti così bassi e ne parlino in modo abbastanza negativo: posso capire che non è piaciuto, ma è senza dubbio un anime ricco di qualità che non possono passare inosservate o addirittura screditate. Non è originale, perché sa di già visto e prende parecchi stereotipi, ma quale anime ormai non lo fa? Penso che chiunque abbia un vasto catalogo di anime nella sua memoria, ormai veda solo stereotipi, ma questo non è un buon motivo per screditare in soldoni quest'anime.
Mi ha emozionato, non alla follia, non sempre, ma mi ha fatto provare delle emozioni, e per me questo conta più di ogni altra cosa. Inoltre il disegno fa parte di queste emozioni, dato che regala gioia anche agli occhi. Il tutto è poi condito da una sceneggiatura nella media e da un finale che vuole stupire.
Quindi è consigliato a tutti. Piacevolmente impressionato.
PS
Per fortuna di ragazze con le tette enormi ce n'è soltanto una: l'anime è pieno di donne, ma queste per la prima volta hanno un seno nella norma.
Per prima cosa, mi complimento con gli autori di questa serie per la loro creatività: non credo sia da tutti riuscire a mettere in piedi una storia basandosi unicamente su un singolo scenario di un videogioco, che tra parentesi si lega solo in minima parte con la nostra vicenda. Detto ciò, devo purtroppo costatare che l’anime in questione, Canaan appunto, nonostante qualche idea interessante e un comparto tecnico di tutto rispetto non è nulla più di un prescindibilissimo passatempo usa e getta, un prodotto non particolarmente riuscito sia come giocattolone disimpegnato ad alto tasso di adrenalina, sia nella sua componente sentimentale/psicologica. Io mi ci sono imbattuta cercando un titolo d’azione breve e non impegnativo, meglio se popolato da personaggi femminili tosti; Canaan sembrava rispondere perfettamente ai requisiti, in più disponeva di una trama intrigante, almeno sulla carta, e di un gran bel chara-design.
La storia prende il via in una coloratissima Shanghai in cui si sta per tenere un meeting antiterrorismo tra i più influenti Capi di Stato del mondo; con la speranza di realizzare lo scoop della vita, il giornalista Minoru Minorikawa vi si reca insieme a Maria Osawa, giovane fotografa che anni prima si salvò miracolosamente da un attentato batteriologico, pur perdendo tutti i ricordi legati al fatto per lo shock. Il destino vuole che nella stessa città e nello stesso momento stia “lavorando” anche Canaan, giovanissima ma formidabile mercenaria al soldo di un’organizzazione segreta che in passato salvò Maria, diventandone in seguito grande amica. Le due naturalmente non tarderanno ad incontrarsi e Maria rimarrà suo malgrado invischiata (mettendoci anche del suo per complicare le cose!) nella missione dell’amica, ovvero contrastare un gruppo terrorista denominato “Serpenti”, la cui leader è un’altra vecchia conoscenza di Canaan.
Contrariamente a molti dei precedenti commentatori, a me i primissimi episodi non hanno fatto una cattiva impressione, anzi, offrivano esattamente quello che stavo cercando.
La storia, che dal riassunto appare cupa e seriosa, ben presto mette in campo una serie di esagerazioni, assurde coincidenze, comparse decisamente folli, se non delle vere e proprie tamarrate da B-movie che lasciano intendere di trovarci di fronte a un titolo decisamente spensierato: riunioni “volute dal destino” (come altro definire il fatto che i personaggi si incontrino sempre per caso in una metropoli sovrappopolata come Shanghai? Forzatura forse?), delinquenti mascherati, sparatorie improbabili, un virus che dona superpoteri o fa esplodere il cervello, pin-up vestite da gatta, tassisti e presidenti USA completamente fuori di testa, assassine morbosamente attratte dalla propria “sorella”, per non parlare dell’abilità speciale della protagonista! Eh già, mi ero dimenticata di dirvelo, ma la peculiarità di Canaan è quella di possedere uno Sharingan avanzato da Naruto, qui prontamente ribattezzato “sinestesia”: la nostra eroina si concentra, le vengono gli occhi rossi ed ecco che può schivare i proiettili, anticipare i colpi e vedere i “colori” delle persone, riuscendo così a distinguere i cattivi nella folla per via della loro aura omicida (che per la cronaca è blu). Altro che anime serioso.
Ma, come ho già detto, io volevo proprio un prodotto simile, per cui il primo impatto è stato soddisfacente: il mix di azione, gag e mistero funziona, i combattimenti appassionano, l’ambientazione è ottima e la nemica principale, nonostante la scarsa presenza sulla scena, è un personaggio dannatamente intrigante. Purtroppo, c’è voluto davvero poco perché i miei entusiasmi cominciassero a raffreddarsi: la serie, che avevo erroneamente inquadrato come un incrocio tra Black Lagoon e Full Metal Panic con più ragazzine e superpoteri, dopo poche puntate prende una piega del tutto inattesa, lasciando ampio spazio a lunghe riflessioni su amicizia e amore, approfondimenti psicologici e legami sentimentali di vario genere. Questa componente, che anch’io mi azzardo a definire shojo, è senza dubbio abbastanza interessante e originale per il contesto in cui viene inserita, ma alla fine si è rivelata un’arma a doppio taglio: infatti, mentre nella prima metà dell’anime sentimentalismi e azione riescono tutto sommato ad amalgamarsi, anche se in modo non sempre impeccabile, nella seconda parte, nonostante non manchino avvenimenti tragici e determinanti, si fanno sentire prepotentemente la noia e la sensazione di “minestrone indefinito”, almeno finché trama e sceneggiatura non alzano bandiera bianca, si dichiarano incapaci di gestire l’enorme quantità di carne precedentemente messa al fuoco e optano per l’approfondimento psicologico, lasciando sullo sfondo tutto il resto.
Bene, tanto di cappello per aver saputo scegliere un percorso preciso e averlo seguito fino in fondo, ma se questo anime ha deciso di diventare serio, allora è giusto giudicarlo seriamente, quindi dico che, per quanto mi riguarda, ho trovato il percorso in questione poco convincente e sprecone. Non si possono lasciare tanti pezzi per strada e giustificarsi dicendo: “Ehi, guarda che la storia del terrorismo, la fantapolitica, le armi biologiche e compagnia bella erano dei meri espedienti per far incontrare i personaggi e costringerli a far emergere la loro emotività, non pretenderai mica che li approfondiamo?”.
Pensavate che il fatto che Maria fosse scampata ad un attentato potesse essere un elemento importante? Beh, non lo è, anzi, ad un certo punto la faccenda viene completamente dimenticata nonostante gli ovvi collegamenti con quanto sta accadendo. Il potere di Canaan? Serve più che altro per poter parlare dei sentimenti che la ragazza riesce “vedere”. Il villaggio-cavia? Solo una scusa per avere storie tristi da raccontare. Gli esperimenti sui sinestesisti? Un espediente per fornire ad una psicotica delle particolari pillole. Il serissimo discorso di Alphard su terrorismo e traffico d’armi? Paroloni al vento per dare un po’ di spessore. E cosa abbiamo guadagnato dall’aver lasciato indietro tutti questi elementi? Un mucchio di riflessioni e sentimentalismi non inverosimili, non sciocchi, ma spesso prevedibili e ripetitivi. Esempio by Maria: penso che la mia amica, nonostante la vita che conduce, sia una ragazza normale, ma quando per salvarmi ammazza un tizio a sangue freddo mi traumatizzo, lei lo percepisce e si rattrista, io ci rifletto mezza puntata e capisco che voleva solo proteggermi, così mi scuso e amiche come prima. Non fa una piega, ma converrete che è un ragionamento piuttosto elementare.
Il finale riserva alla maggior parte dei personaggi degli epiloghi soddisfacenti, anche se alcune cose mi hanno fatto davvero storcere il naso, come il fatto che in questa serie o si muore facilmente o si sopravvive anche ai peggiori incidenti; nel complesso comunque è una buona fine, anche se poco emozionante.
Per quanto riguarda il cast di personaggi lo giudico nell’insieme discreto, tuttavia nemmeno qui mancano sprechi e mezze delusioni. Cominciamo dalla protagonista, Canaan: tutti la nominano, tutti la cercano, nessuno può fare a meno di amarla o odiarla intensamente, perché lei è una luce abbagliante. Bah, per me è al massimo un lumicino! Scherzi a parte, poveretta, ha un bel design, un bel potere, combatte bene e non se la tira, ma è tutto meno di un personaggio che sprizza carisma.
Molto meglio la sua nemesi, Alphard, anche se purtroppo mi crolla sul finale: dopo dodici episodi di estrema figaggine (adoro le cattive fredde, bastarde e insensibili alle sofferenze altrui!), nel tredicesimo viene improvvisamente colta da una variante della sindrome di Light Yagami, ovvero “dopo aver costantemente mantenuto un certo contegno, sbrocco per uno sguardo truce”.
Maria non delude, ma non stupisce nemmeno, è esattamente quella che ci aspettavamo: una svampita damigella perennemente in pericolo, dotata di incrollabile fiducia nella sua salvatrice e dispiaciuta per il fatto di dover sempre essere soccorsa. I personaggi femminili secondari invece tutto sommato se la cavano. Quella che rimane più impressa è la squilibrata Liang Qi, costantemente e coerentemente sopra le righe dall’inizio alla fine; Yunyun onestamente è assai poco utile alla storia, ma molto simpatica e discretamente approfondita; Hakko è invece un personaggio dalla personalità soporifera, ma la sua storia, passata e futura, è ben congegnata e triste al punto giusto.
Il cast maschile, al contrario, non è davvero nulla di che, basti pensare che il più carismatico è una comparsa comica (il tassista). Quello col ruolo più importante, in quanto responsabile della “formazione” di protagonista e antagonista, in realtà è già morto e appare solo nei flashback (peraltro sempre gli stessi), per il resto abbiamo: il povero Minorikawa, presentato come un personaggio importante e invece destinato a compiti assolutamente secondari; Cummings, che dovrebbe essere un mercenario ma sembra più che altro una specie di maggiordomo masochista il cui scopo è quello di fare da bersaglio ai proiettili di una pistola ad aria compressa; infine c'è Santana, uno scontatissimo agente CIA pentito che, dopo essersi dato arie da strafigo in tutte le sue (pochissime) apparizioni, appena si mette in gioco decidendo di combattere... beh, diciamo solo che fa una figura decisamente ingloriosa.
Parlando infine del lato tecnico, devo dire che è stato fatto un lavoro più che soddisfacente: il design, come ho già detto, mi piace molto, così come i fondali, curati e ricchi di dettagli; anche l’animazione è buona e la colonna sonora orecchiabile. Molto bella la opening, lenta ma adeguata la ending.
Per concludere (finalmente, starete pensando!), non mi resta che assegnare il voto, e credo che un sei calzi alla perfezione. Canaan è una delle tante serie che nulla tolgono e nulla aggiungono al modo dell’animazione; può piacere o no, ma di certo non entrerà mai negli annali. La sua pecca principale, una volta tanto, non è la mancanza di idee, anzi, trovate abbastanza originali ne ho viste, ma purtroppo non mi hanno convinto molto e non saprei dire se la colpa sia di una loro cattiva gestione o se, invece, tali trovate non fossero poi così buone. Mi spiace un po’ dirlo, perché uno dei maggiori problemi dell’animazione giapponese odierna è proprio quello di non saper osare, ma per ottenere risultati migliori forse Canaan avrebbe dovuto seguire una strada più classica invece di cercare di rimescolare le carte in tavola, in modo da ritagliarsi uno spazio come poco innovativo ma godibile prodotto d’azione votato al disimpegno.
Mi astengo dal consigliarlo o meno: se non avete di meglio da fare è anche guardabile, ma se cercate un’opera davvero meritevole di una visione avete proprio sbagliato indirizzo!
La storia prende il via in una coloratissima Shanghai in cui si sta per tenere un meeting antiterrorismo tra i più influenti Capi di Stato del mondo; con la speranza di realizzare lo scoop della vita, il giornalista Minoru Minorikawa vi si reca insieme a Maria Osawa, giovane fotografa che anni prima si salvò miracolosamente da un attentato batteriologico, pur perdendo tutti i ricordi legati al fatto per lo shock. Il destino vuole che nella stessa città e nello stesso momento stia “lavorando” anche Canaan, giovanissima ma formidabile mercenaria al soldo di un’organizzazione segreta che in passato salvò Maria, diventandone in seguito grande amica. Le due naturalmente non tarderanno ad incontrarsi e Maria rimarrà suo malgrado invischiata (mettendoci anche del suo per complicare le cose!) nella missione dell’amica, ovvero contrastare un gruppo terrorista denominato “Serpenti”, la cui leader è un’altra vecchia conoscenza di Canaan.
Contrariamente a molti dei precedenti commentatori, a me i primissimi episodi non hanno fatto una cattiva impressione, anzi, offrivano esattamente quello che stavo cercando.
La storia, che dal riassunto appare cupa e seriosa, ben presto mette in campo una serie di esagerazioni, assurde coincidenze, comparse decisamente folli, se non delle vere e proprie tamarrate da B-movie che lasciano intendere di trovarci di fronte a un titolo decisamente spensierato: riunioni “volute dal destino” (come altro definire il fatto che i personaggi si incontrino sempre per caso in una metropoli sovrappopolata come Shanghai? Forzatura forse?), delinquenti mascherati, sparatorie improbabili, un virus che dona superpoteri o fa esplodere il cervello, pin-up vestite da gatta, tassisti e presidenti USA completamente fuori di testa, assassine morbosamente attratte dalla propria “sorella”, per non parlare dell’abilità speciale della protagonista! Eh già, mi ero dimenticata di dirvelo, ma la peculiarità di Canaan è quella di possedere uno Sharingan avanzato da Naruto, qui prontamente ribattezzato “sinestesia”: la nostra eroina si concentra, le vengono gli occhi rossi ed ecco che può schivare i proiettili, anticipare i colpi e vedere i “colori” delle persone, riuscendo così a distinguere i cattivi nella folla per via della loro aura omicida (che per la cronaca è blu). Altro che anime serioso.
Ma, come ho già detto, io volevo proprio un prodotto simile, per cui il primo impatto è stato soddisfacente: il mix di azione, gag e mistero funziona, i combattimenti appassionano, l’ambientazione è ottima e la nemica principale, nonostante la scarsa presenza sulla scena, è un personaggio dannatamente intrigante. Purtroppo, c’è voluto davvero poco perché i miei entusiasmi cominciassero a raffreddarsi: la serie, che avevo erroneamente inquadrato come un incrocio tra Black Lagoon e Full Metal Panic con più ragazzine e superpoteri, dopo poche puntate prende una piega del tutto inattesa, lasciando ampio spazio a lunghe riflessioni su amicizia e amore, approfondimenti psicologici e legami sentimentali di vario genere. Questa componente, che anch’io mi azzardo a definire shojo, è senza dubbio abbastanza interessante e originale per il contesto in cui viene inserita, ma alla fine si è rivelata un’arma a doppio taglio: infatti, mentre nella prima metà dell’anime sentimentalismi e azione riescono tutto sommato ad amalgamarsi, anche se in modo non sempre impeccabile, nella seconda parte, nonostante non manchino avvenimenti tragici e determinanti, si fanno sentire prepotentemente la noia e la sensazione di “minestrone indefinito”, almeno finché trama e sceneggiatura non alzano bandiera bianca, si dichiarano incapaci di gestire l’enorme quantità di carne precedentemente messa al fuoco e optano per l’approfondimento psicologico, lasciando sullo sfondo tutto il resto.
Bene, tanto di cappello per aver saputo scegliere un percorso preciso e averlo seguito fino in fondo, ma se questo anime ha deciso di diventare serio, allora è giusto giudicarlo seriamente, quindi dico che, per quanto mi riguarda, ho trovato il percorso in questione poco convincente e sprecone. Non si possono lasciare tanti pezzi per strada e giustificarsi dicendo: “Ehi, guarda che la storia del terrorismo, la fantapolitica, le armi biologiche e compagnia bella erano dei meri espedienti per far incontrare i personaggi e costringerli a far emergere la loro emotività, non pretenderai mica che li approfondiamo?”.
Pensavate che il fatto che Maria fosse scampata ad un attentato potesse essere un elemento importante? Beh, non lo è, anzi, ad un certo punto la faccenda viene completamente dimenticata nonostante gli ovvi collegamenti con quanto sta accadendo. Il potere di Canaan? Serve più che altro per poter parlare dei sentimenti che la ragazza riesce “vedere”. Il villaggio-cavia? Solo una scusa per avere storie tristi da raccontare. Gli esperimenti sui sinestesisti? Un espediente per fornire ad una psicotica delle particolari pillole. Il serissimo discorso di Alphard su terrorismo e traffico d’armi? Paroloni al vento per dare un po’ di spessore. E cosa abbiamo guadagnato dall’aver lasciato indietro tutti questi elementi? Un mucchio di riflessioni e sentimentalismi non inverosimili, non sciocchi, ma spesso prevedibili e ripetitivi. Esempio by Maria: penso che la mia amica, nonostante la vita che conduce, sia una ragazza normale, ma quando per salvarmi ammazza un tizio a sangue freddo mi traumatizzo, lei lo percepisce e si rattrista, io ci rifletto mezza puntata e capisco che voleva solo proteggermi, così mi scuso e amiche come prima. Non fa una piega, ma converrete che è un ragionamento piuttosto elementare.
Il finale riserva alla maggior parte dei personaggi degli epiloghi soddisfacenti, anche se alcune cose mi hanno fatto davvero storcere il naso, come il fatto che in questa serie o si muore facilmente o si sopravvive anche ai peggiori incidenti; nel complesso comunque è una buona fine, anche se poco emozionante.
Per quanto riguarda il cast di personaggi lo giudico nell’insieme discreto, tuttavia nemmeno qui mancano sprechi e mezze delusioni. Cominciamo dalla protagonista, Canaan: tutti la nominano, tutti la cercano, nessuno può fare a meno di amarla o odiarla intensamente, perché lei è una luce abbagliante. Bah, per me è al massimo un lumicino! Scherzi a parte, poveretta, ha un bel design, un bel potere, combatte bene e non se la tira, ma è tutto meno di un personaggio che sprizza carisma.
Molto meglio la sua nemesi, Alphard, anche se purtroppo mi crolla sul finale: dopo dodici episodi di estrema figaggine (adoro le cattive fredde, bastarde e insensibili alle sofferenze altrui!), nel tredicesimo viene improvvisamente colta da una variante della sindrome di Light Yagami, ovvero “dopo aver costantemente mantenuto un certo contegno, sbrocco per uno sguardo truce”.
Maria non delude, ma non stupisce nemmeno, è esattamente quella che ci aspettavamo: una svampita damigella perennemente in pericolo, dotata di incrollabile fiducia nella sua salvatrice e dispiaciuta per il fatto di dover sempre essere soccorsa. I personaggi femminili secondari invece tutto sommato se la cavano. Quella che rimane più impressa è la squilibrata Liang Qi, costantemente e coerentemente sopra le righe dall’inizio alla fine; Yunyun onestamente è assai poco utile alla storia, ma molto simpatica e discretamente approfondita; Hakko è invece un personaggio dalla personalità soporifera, ma la sua storia, passata e futura, è ben congegnata e triste al punto giusto.
Il cast maschile, al contrario, non è davvero nulla di che, basti pensare che il più carismatico è una comparsa comica (il tassista). Quello col ruolo più importante, in quanto responsabile della “formazione” di protagonista e antagonista, in realtà è già morto e appare solo nei flashback (peraltro sempre gli stessi), per il resto abbiamo: il povero Minorikawa, presentato come un personaggio importante e invece destinato a compiti assolutamente secondari; Cummings, che dovrebbe essere un mercenario ma sembra più che altro una specie di maggiordomo masochista il cui scopo è quello di fare da bersaglio ai proiettili di una pistola ad aria compressa; infine c'è Santana, uno scontatissimo agente CIA pentito che, dopo essersi dato arie da strafigo in tutte le sue (pochissime) apparizioni, appena si mette in gioco decidendo di combattere... beh, diciamo solo che fa una figura decisamente ingloriosa.
Parlando infine del lato tecnico, devo dire che è stato fatto un lavoro più che soddisfacente: il design, come ho già detto, mi piace molto, così come i fondali, curati e ricchi di dettagli; anche l’animazione è buona e la colonna sonora orecchiabile. Molto bella la opening, lenta ma adeguata la ending.
Per concludere (finalmente, starete pensando!), non mi resta che assegnare il voto, e credo che un sei calzi alla perfezione. Canaan è una delle tante serie che nulla tolgono e nulla aggiungono al modo dell’animazione; può piacere o no, ma di certo non entrerà mai negli annali. La sua pecca principale, una volta tanto, non è la mancanza di idee, anzi, trovate abbastanza originali ne ho viste, ma purtroppo non mi hanno convinto molto e non saprei dire se la colpa sia di una loro cattiva gestione o se, invece, tali trovate non fossero poi così buone. Mi spiace un po’ dirlo, perché uno dei maggiori problemi dell’animazione giapponese odierna è proprio quello di non saper osare, ma per ottenere risultati migliori forse Canaan avrebbe dovuto seguire una strada più classica invece di cercare di rimescolare le carte in tavola, in modo da ritagliarsi uno spazio come poco innovativo ma godibile prodotto d’azione votato al disimpegno.
Mi astengo dal consigliarlo o meno: se non avete di meglio da fare è anche guardabile, ma se cercate un’opera davvero meritevole di una visione avete proprio sbagliato indirizzo!
Canaan! Udirete spesso questa parola venir pronunciata da gran parte dei personaggi che popolano il mondo descritto dall'omonimo anime all'oggetto di queste righe.
Terra Promessa. Questo il significato di un nome che rappresenterà per tutta l'umanità l'unico spiraglio di speranza da un'incombente azione terroristica volta a portare il terrore e la follia.
Un nome quindi parecchio impegnativo, e che un ex-mercenario ha pensato bene di affibbiare a due persone, le sue due allieve.
E come è lecito aspettarsi, le due Canaan hanno un destino perfettamente definito che le vede una di fronte l'altra fronteggiarsi finché in vita non ne resterà una sola, la sola a portare il pensante fardello del nome Canaan.
La storia ha inizio con l'arrivo a Shanghai di una neo-reporter, Maria Oosawa, accompagnata dal collega Minoru. La prima in cerca della sua amica Canaan, il secondo in cerca di uno scoop per far decollare la sua carriera di giornalista. Entrambi si troveranno di fronte ad una vicenda che ha dell'incredibile, sia nella complessità delle situazioni che si succederanno, sia per la concezione delle fondamenta cui è stato costruito questo progetto.
Ebbene un'associazione terroristica denominata "Serpenti", ha in programma un attacco batteriologico su vasta scala, che prevede la diffusione di un virus sperimentale, il Virus UA con un tasso di mortalità pari al 100%. Un virus usato dall'organizzazione per far inginocchiare le più grandi potenze mondiali, minacciandone i capi corsi a Shanghai per una conferenza antiterrorismo, e già causa della scomparsa di un intero villaggio, innocente vittima della prima catastrofica applicazione del virus.
Ma il Virus UA nasconde un segreto, vero motivo giustificante l'utilizzo: la morte non è la fine, bensì l'inizio del processo che porta alla nascita dei Borner, esseri umani dalle capacità sensazionali, perfetti per l'utilizzo in guerra. Ma non tutte le ciambelle escono col buco, e dai fallimenti degli esperimenti del Viurs UA nasceranno anche gli Unbloom, esseri umani inutili ai fini bellici cui è necessario isolare da qualsiasi fonte di luce e suono per garantirne l'esistenza.
L'utilizzo del Virus UA risulterà parte di un progetto ancora più grande, ma che starà a voi scoprire.
In tutto questo, Canaan cosa c'entra? Cosa potrà mai volere il capo dei Serpenti, Alphard (in passato Canaan) da una ragazzina che ora porta lo stesso nome che gli fu assegnato dal proprio mentore?
Chi è Canaan?
Canaan è una ragazzina perfettamente addestrata al combattimento, e che possiede una capacità davvero peculiare: è una Sinestesica. La sinestesia è un fenomeno sensoriale, ed indica una "contaminazione" dei sensi. Questo comporta il vedere suoni, il sentire i colori, ed avere una percezione della realtà totalmente differente dalla visione comune. Dai colori Canaan riesce a percepire le emozioni di chi gli è di fronte, ed in guerra è in grado di distinguere chi è pervaso dall'istinto omicida da chi è nel posto sbagliato al momento sbagliato. E' in grado di conoscere le intenzioni di una persona solo fissandone la sagoma. Capacità queste davvero fantastiche, che la porteranno ad essere mira dei diabolici piani dei Serpenti, e dell'acerrima nemica Alphard.
Ma ritorniamo ai due reporter in visita a Shanghai, che durante il loro viaggio verranno affiancati da una simpatica cinesina borner di nome Yun Yun.
Maria, in particolare, è una ragazza solare, piena di vita e facilmente impressionabile, tant'è che riesce a trovare l'incredibile anche nelle piccole cose, e nelle cose più comuni. Apprendista reporter, sarà la chiave di volta dell'intera opera, o meglio di quella che sembra una piccola introspezione sul significato dell'amore, e sulle leggi che ne regolano i comportamenti.
Un elemento, l'amore, che ho riscontrato in almeno tre situazioni fondamentali, concettualmente diverse, ma accomunate nel dare una diversa rappresentazione del sentimento.
Si inizia con Maria e Canaan, la cui amicizia/amore ha inizio tempo addietro, nata tra i suoni di proiettili e le esplosioni di ordigni.
Canaan intravede in lei l'unica luce nel buio della guerra, e darà animo e cuore per proteggerla dai pericoli incombenti.
Maria d'altra parte ama Canaan incondizionatamente, e la considera inizialmente una persona normale. Ma gli avvenimenti gli daranno torto, e nel proseguito della storia si noteranno tutti suoi i cambiamenti comportamentali dovuti ad una maggiore comprensione della situazione e ad una più chiara consapevolezza della persona che nei momenti difficili le è sempre accanto.
In secondo c'è l'amore tra Hakko e Santana, borner la prima ed ex-membro della CIA il secondo. Personaggi i cui progetti sono nascosti fino agli episodi conclusivi, dove tutti i nodi verranno al pettine. Un amore ostacolato da un difficile "perdono", e dall'impossibilità di Hakko di poter comunicare attraverso le parole le sue emozioni, a meno di una violenta morte dell'interlocutore.
Infine l'amore di una sorella nei confronti della sua eroina. Pazza esaurita e sadica, Liang Qi cerca instancabilmente qualsiasi forma di apprezzamento della sorella maggiore Alphard nei suoi confronti. Ma a tanto amore è corrisposta una freddezza disumana, ed una considerazione della sorella come inutile scarto.
La ricerca irrefrenabile dell'amore. Potrebbe essere considerato questo il carro trainante della storia. E per questa particolare tematica affrontata, e per la massiccia presenza di figure femminili, è più facile che rientri nelle preferenze di un pubblico femminile, nonostante la presenza di altre forti tematiche come la guerra e il terrorismo (quest'ultime affrontate in maniera abbastanza superficiale).
I personaggi femminili, come come i maschili, sono caratterizzati con cura e l'alta definizione ha aiutato ad apprezzarne i dettagli. Grezzo l'utilizzo della computer grafica nelle autovetture e in ogni sua applicazione in generale, che si distacca nettamente dai bei sfondi invocanti l'oriente.
Ogni personaggio presenta un'accurata caratterizzazione comportamentale, che nonostante il numero irrisorio di puntate a disposizione, presenta evoluzioni e approfondimenti. Il tutto farcito da disegni di buon pregio e animazioni accurate. Da apprezzare anche la colonna sonora, che ben si adatta all'ambientazione orientale a sfondo delle vicende narrate.
In definitiva, Canaan è un anime con poche pretese, che non mira alla consacrazione di capolavoro ma che riesce a farsi apprezzare per l'esposizione di alcune tematiche di complessa interpretazione (anche se non in maniera esaustiva), e per una simpatica caratterizzazione complessiva.
Senza troppe pretese.
Terra Promessa. Questo il significato di un nome che rappresenterà per tutta l'umanità l'unico spiraglio di speranza da un'incombente azione terroristica volta a portare il terrore e la follia.
Un nome quindi parecchio impegnativo, e che un ex-mercenario ha pensato bene di affibbiare a due persone, le sue due allieve.
E come è lecito aspettarsi, le due Canaan hanno un destino perfettamente definito che le vede una di fronte l'altra fronteggiarsi finché in vita non ne resterà una sola, la sola a portare il pensante fardello del nome Canaan.
La storia ha inizio con l'arrivo a Shanghai di una neo-reporter, Maria Oosawa, accompagnata dal collega Minoru. La prima in cerca della sua amica Canaan, il secondo in cerca di uno scoop per far decollare la sua carriera di giornalista. Entrambi si troveranno di fronte ad una vicenda che ha dell'incredibile, sia nella complessità delle situazioni che si succederanno, sia per la concezione delle fondamenta cui è stato costruito questo progetto.
Ebbene un'associazione terroristica denominata "Serpenti", ha in programma un attacco batteriologico su vasta scala, che prevede la diffusione di un virus sperimentale, il Virus UA con un tasso di mortalità pari al 100%. Un virus usato dall'organizzazione per far inginocchiare le più grandi potenze mondiali, minacciandone i capi corsi a Shanghai per una conferenza antiterrorismo, e già causa della scomparsa di un intero villaggio, innocente vittima della prima catastrofica applicazione del virus.
Ma il Virus UA nasconde un segreto, vero motivo giustificante l'utilizzo: la morte non è la fine, bensì l'inizio del processo che porta alla nascita dei Borner, esseri umani dalle capacità sensazionali, perfetti per l'utilizzo in guerra. Ma non tutte le ciambelle escono col buco, e dai fallimenti degli esperimenti del Viurs UA nasceranno anche gli Unbloom, esseri umani inutili ai fini bellici cui è necessario isolare da qualsiasi fonte di luce e suono per garantirne l'esistenza.
L'utilizzo del Virus UA risulterà parte di un progetto ancora più grande, ma che starà a voi scoprire.
In tutto questo, Canaan cosa c'entra? Cosa potrà mai volere il capo dei Serpenti, Alphard (in passato Canaan) da una ragazzina che ora porta lo stesso nome che gli fu assegnato dal proprio mentore?
Chi è Canaan?
Canaan è una ragazzina perfettamente addestrata al combattimento, e che possiede una capacità davvero peculiare: è una Sinestesica. La sinestesia è un fenomeno sensoriale, ed indica una "contaminazione" dei sensi. Questo comporta il vedere suoni, il sentire i colori, ed avere una percezione della realtà totalmente differente dalla visione comune. Dai colori Canaan riesce a percepire le emozioni di chi gli è di fronte, ed in guerra è in grado di distinguere chi è pervaso dall'istinto omicida da chi è nel posto sbagliato al momento sbagliato. E' in grado di conoscere le intenzioni di una persona solo fissandone la sagoma. Capacità queste davvero fantastiche, che la porteranno ad essere mira dei diabolici piani dei Serpenti, e dell'acerrima nemica Alphard.
Ma ritorniamo ai due reporter in visita a Shanghai, che durante il loro viaggio verranno affiancati da una simpatica cinesina borner di nome Yun Yun.
Maria, in particolare, è una ragazza solare, piena di vita e facilmente impressionabile, tant'è che riesce a trovare l'incredibile anche nelle piccole cose, e nelle cose più comuni. Apprendista reporter, sarà la chiave di volta dell'intera opera, o meglio di quella che sembra una piccola introspezione sul significato dell'amore, e sulle leggi che ne regolano i comportamenti.
Un elemento, l'amore, che ho riscontrato in almeno tre situazioni fondamentali, concettualmente diverse, ma accomunate nel dare una diversa rappresentazione del sentimento.
Si inizia con Maria e Canaan, la cui amicizia/amore ha inizio tempo addietro, nata tra i suoni di proiettili e le esplosioni di ordigni.
Canaan intravede in lei l'unica luce nel buio della guerra, e darà animo e cuore per proteggerla dai pericoli incombenti.
Maria d'altra parte ama Canaan incondizionatamente, e la considera inizialmente una persona normale. Ma gli avvenimenti gli daranno torto, e nel proseguito della storia si noteranno tutti suoi i cambiamenti comportamentali dovuti ad una maggiore comprensione della situazione e ad una più chiara consapevolezza della persona che nei momenti difficili le è sempre accanto.
In secondo c'è l'amore tra Hakko e Santana, borner la prima ed ex-membro della CIA il secondo. Personaggi i cui progetti sono nascosti fino agli episodi conclusivi, dove tutti i nodi verranno al pettine. Un amore ostacolato da un difficile "perdono", e dall'impossibilità di Hakko di poter comunicare attraverso le parole le sue emozioni, a meno di una violenta morte dell'interlocutore.
Infine l'amore di una sorella nei confronti della sua eroina. Pazza esaurita e sadica, Liang Qi cerca instancabilmente qualsiasi forma di apprezzamento della sorella maggiore Alphard nei suoi confronti. Ma a tanto amore è corrisposta una freddezza disumana, ed una considerazione della sorella come inutile scarto.
La ricerca irrefrenabile dell'amore. Potrebbe essere considerato questo il carro trainante della storia. E per questa particolare tematica affrontata, e per la massiccia presenza di figure femminili, è più facile che rientri nelle preferenze di un pubblico femminile, nonostante la presenza di altre forti tematiche come la guerra e il terrorismo (quest'ultime affrontate in maniera abbastanza superficiale).
I personaggi femminili, come come i maschili, sono caratterizzati con cura e l'alta definizione ha aiutato ad apprezzarne i dettagli. Grezzo l'utilizzo della computer grafica nelle autovetture e in ogni sua applicazione in generale, che si distacca nettamente dai bei sfondi invocanti l'oriente.
Ogni personaggio presenta un'accurata caratterizzazione comportamentale, che nonostante il numero irrisorio di puntate a disposizione, presenta evoluzioni e approfondimenti. Il tutto farcito da disegni di buon pregio e animazioni accurate. Da apprezzare anche la colonna sonora, che ben si adatta all'ambientazione orientale a sfondo delle vicende narrate.
In definitiva, Canaan è un anime con poche pretese, che non mira alla consacrazione di capolavoro ma che riesce a farsi apprezzare per l'esposizione di alcune tematiche di complessa interpretazione (anche se non in maniera esaustiva), e per una simpatica caratterizzazione complessiva.
Senza troppe pretese.
Questo anime ha un character design molto bello con animazioni ottime e belle le sigle; i personaggi non sono ben caratterizzati, ma credo che con i 3 film in uscita qualcosa si sblocchi. La trama lascia un sacco di domande: devo ammettere che, per quanto la storia mi piaccia, ci sono alcuni punti che avrei preferito o che approfondissero oppure che non li avessero proprio messi. Voto finale sospeso: aspetto prima di vedere i film quindi per ora un 8 va bene.
Un anime difficile da definire: troppi personaggi femminili con seni al di sotto della 4a per essere uno shonen d'azione e troppe poche scene liriche con sfondi pastellosi a motivi floreali per essere uno shojo.
In effetti la serie, per quanto corta, mette parecchia carne al fuoco: a partire dalle storie personali delle due protagoniste/antagoniste (Canaan e Alphard), entrambe addestrate fin da bambine ad essere delle super-soldatesse (ovviamente le scene di combattimento con queste due che schivano proiettili si sprecano), e che successivamente si trovano l'una contro l'altra in una guerra che contrappone l'organizzazione terroristica dei "Serpenti", capitanata da Alphard, a... Il resto del mondo, fondamentalmente!
In mezzo a questa situazione, già ingarbugliata (non si capisce chi è alleato con chi), vengono infilate le storie di altri 3 o 4 coprotagonisti, oltre che della solita "damigella in difficoltà", tale Maria, fotoreporter scemina che non ha di meglio da fare che farsi rapire e rischiare di saltare in aria per ben 3 volte dai "cattivi". Ovviamente ogni volta viene salvata da Canaan, e ogni volta si innescano dei siparietti lesbo-soft che sinceramente ho trovato forzati e fastidiosi.
Non mancano i riferimenti alla fantapolitica e al bioterrorismo, come l'immancabile virus che ti fa morire sputando sangue se vedi la luce del sole (??!!), a meno che tu non fossi una delle prime cavie su cui è stato testato, nel qual caso ti puoi ritrovare con superpoteri mutanti come: una non meglio precisata "sinestesia", comodissima per schivare i proiettili; una voce che porta alla pazzia (e alla morte) chiunque la ascolti, oppure 2 appendici (sic!!).
Ovviamente non poteva mancare la lolita sadomaso innamorata della "sorellona" Alphard (altro siparietto lesbo).
Insomma, un discreto minestrone di situazioni: per capire meglio la trama probabilmente bisognerebbe rivedersi l'intera serie, ma sinceramente, chi ne ha voglia?
Personaggi piatti, piattissimi, delle vere macchiette, per di più con una gamma di espressioni davvero ridotta.
Si salvano giusto i combattimenti, coinvolgenti e vari, e il character design, abbastanza efficace.
Sufficiente, purchè lo si guardi col cervello in stand by.
In effetti la serie, per quanto corta, mette parecchia carne al fuoco: a partire dalle storie personali delle due protagoniste/antagoniste (Canaan e Alphard), entrambe addestrate fin da bambine ad essere delle super-soldatesse (ovviamente le scene di combattimento con queste due che schivano proiettili si sprecano), e che successivamente si trovano l'una contro l'altra in una guerra che contrappone l'organizzazione terroristica dei "Serpenti", capitanata da Alphard, a... Il resto del mondo, fondamentalmente!
In mezzo a questa situazione, già ingarbugliata (non si capisce chi è alleato con chi), vengono infilate le storie di altri 3 o 4 coprotagonisti, oltre che della solita "damigella in difficoltà", tale Maria, fotoreporter scemina che non ha di meglio da fare che farsi rapire e rischiare di saltare in aria per ben 3 volte dai "cattivi". Ovviamente ogni volta viene salvata da Canaan, e ogni volta si innescano dei siparietti lesbo-soft che sinceramente ho trovato forzati e fastidiosi.
Non mancano i riferimenti alla fantapolitica e al bioterrorismo, come l'immancabile virus che ti fa morire sputando sangue se vedi la luce del sole (??!!), a meno che tu non fossi una delle prime cavie su cui è stato testato, nel qual caso ti puoi ritrovare con superpoteri mutanti come: una non meglio precisata "sinestesia", comodissima per schivare i proiettili; una voce che porta alla pazzia (e alla morte) chiunque la ascolti, oppure 2 appendici (sic!!).
Ovviamente non poteva mancare la lolita sadomaso innamorata della "sorellona" Alphard (altro siparietto lesbo).
Insomma, un discreto minestrone di situazioni: per capire meglio la trama probabilmente bisognerebbe rivedersi l'intera serie, ma sinceramente, chi ne ha voglia?
Personaggi piatti, piattissimi, delle vere macchiette, per di più con una gamma di espressioni davvero ridotta.
Si salvano giusto i combattimenti, coinvolgenti e vari, e il character design, abbastanza efficace.
Sufficiente, purchè lo si guardi col cervello in stand by.
A differenza di altri utenti ho aspettato di aver finito di vedere tutti gli episodi di questa serie per darle un voto e recensirla perché non mi sembra giusto giudicare qualcosa che non si conosce e di conseguenza non si può conoscere un anime finché non lo si è visto fino all'ultimo episodio.
Canaan è un anime principalmente d'azione ed in secondo luogo psicologico.
Non ha davvero NIENTE a che vedere con uno shojo.
Canaan è il nome della protagonista della serie, una ragazza albina che ha sviluppato il raro potere della sinestesia riuscendo in questo modo ad avere i sensi più affinati rispetto agli altri esseri umani.
La sua è una storia triste:
Quando era ancora una bambina viveva in un paese nel deserto asiatico che venne preso di mira da delle organizzazioni militari governative che volevano sperimentare una nuova arma batteriologica.
L'arma in questione è il virus UA, che si è abbattuto sui poveri abitanti del villaggio, decimandone la maggior parte. I pochi sopravvissuti sono diventati borners, ossia esseri che si distinguono dagli umani perché gli si sviluppa una parte del corpo in più (ad es un fegato, un cuore ecc...) .
La maggior parte di loro sono inutili e lasciati morire, mentre altri, che sviluppano peculiarità interessanti, vengono assoldati dalle organizzazioni criminali in cambio di farmaci personalizzati in grado di mantenerli in vita.
Canaan è l'unica ad aver sviluppato la sinestesia e combatte per rendere vani i piani delle organizzazioni criminali, in particolari quelli della più temibile: i "Serpenti".
I serpenti sono capeggiati da Alphard, una donna bellissima quanto spietata, che vuole diffondere nel mondo il virus UA per creare in questo modo un nuovo essere in grado di sviluppare la sinestesia come Canaan.
Canaan ed Alphard hanno in comune un uomo di nome Siam, un fuorilegge che quando erano piccole, in tempi diversi (nel caso di Canaan dopo l'epidemia del paese natale) le ha prese sotto la sua tutela insegnando loro a combattere e ad usare le armi da fuoco.
Le ha chiamate entrambe Canaan (in ebraico=terra promessa), ha tatuato sul loro braccio lo stesso simbolo e ha fatto sì che entrambe non avessero altro desiderio se non quello di diventare invincibili.
è inutile dire che le due erano destinate a scontrarsi e la prima a cercare vendetta sull'altra è stata Alphard, che quando Canaan era ancora ragazzina, ha ucciso Siam senza che lei potesse salvarlo.
A queste due donne se ne aggiungono altre 4; una idol, una donna bellissima ma muta, una instancabile lavoratrice, ma soprattutto Maria, una giovane fotografa piena di vita, nonché unica amica di Canaan e per questo continuamente presa di mira da Alphard.
L'anime ha inizio con la venuta a Shangai di Maria per lavoro assieme al suo collega giornalista Mino.
Insieme hanno il compito di scrivere un articolo su una festa locale appena iniziata.
Nel frattempo Alphard vuole approfittare del convegno globale che si tiene sempre a Shangai nello stesso periodo, per infettare col virus UA i maggiori esponenti della politica mondiale.
Per una serie di circostanze, Maria e Canaan si incontrano di nuovo ed è così che hanno inizio 13 fantastici episodi pieni di colpi di scena.
Canaan è un anime bellissimo, con una colonna sonora che spacca, dei disegni encomiabili e dei personaggi che, nonostante 13 episodi siano pochi, vengono approfonditi e caratterizzati molto bene.
Come ho detto poi largo spazio ce l'hanno proprio i loro pensieri, le loro paure, gli interrogativi che si pongono e tutto questo aiuta a fare chiarezza su quanto avviene.
Tutti gli interrogativi principali hanno soluzione negli ultimi episodi, anche i personaggi più criptici come Alphard, alla fine sono umani e a loro modo vengono "spiegati" ed i flashback nel passato, servono più di ogni altra cosa a completare il quadro complessivo dell'anime.
La trama è farraginosa nei primi episodi, ma ciò è normale perché solo in questo modo lo spettatore si pone le domande a cui alla fine riceve risposta!
La protagoniste poi non sono affatto sociopatiche, ma come ho detto sono solo vittime del proprio triste passato e nonostante tutto non hanno perso la propria umanità .
I pochi personaggi maschili si distinguono per il proprio coraggio e lealtà nel finale e per quanto riguarda il plagio ad altri titoli, l'unica somiglianza per me è quella fisica di Canaan con Jo di "Bust angel" e di Alphard con Sei dell'omonima serie!
Consiglio quindi Canaan a tutti; è un anime bellissimo e l'unico suo difetto per me è che, come tutti i titoli stagionali di soli 12/13 episodi, è fin troppo breve!
Canaan è un anime principalmente d'azione ed in secondo luogo psicologico.
Non ha davvero NIENTE a che vedere con uno shojo.
Canaan è il nome della protagonista della serie, una ragazza albina che ha sviluppato il raro potere della sinestesia riuscendo in questo modo ad avere i sensi più affinati rispetto agli altri esseri umani.
La sua è una storia triste:
Quando era ancora una bambina viveva in un paese nel deserto asiatico che venne preso di mira da delle organizzazioni militari governative che volevano sperimentare una nuova arma batteriologica.
L'arma in questione è il virus UA, che si è abbattuto sui poveri abitanti del villaggio, decimandone la maggior parte. I pochi sopravvissuti sono diventati borners, ossia esseri che si distinguono dagli umani perché gli si sviluppa una parte del corpo in più (ad es un fegato, un cuore ecc...) .
La maggior parte di loro sono inutili e lasciati morire, mentre altri, che sviluppano peculiarità interessanti, vengono assoldati dalle organizzazioni criminali in cambio di farmaci personalizzati in grado di mantenerli in vita.
Canaan è l'unica ad aver sviluppato la sinestesia e combatte per rendere vani i piani delle organizzazioni criminali, in particolari quelli della più temibile: i "Serpenti".
I serpenti sono capeggiati da Alphard, una donna bellissima quanto spietata, che vuole diffondere nel mondo il virus UA per creare in questo modo un nuovo essere in grado di sviluppare la sinestesia come Canaan.
Canaan ed Alphard hanno in comune un uomo di nome Siam, un fuorilegge che quando erano piccole, in tempi diversi (nel caso di Canaan dopo l'epidemia del paese natale) le ha prese sotto la sua tutela insegnando loro a combattere e ad usare le armi da fuoco.
Le ha chiamate entrambe Canaan (in ebraico=terra promessa), ha tatuato sul loro braccio lo stesso simbolo e ha fatto sì che entrambe non avessero altro desiderio se non quello di diventare invincibili.
è inutile dire che le due erano destinate a scontrarsi e la prima a cercare vendetta sull'altra è stata Alphard, che quando Canaan era ancora ragazzina, ha ucciso Siam senza che lei potesse salvarlo.
A queste due donne se ne aggiungono altre 4; una idol, una donna bellissima ma muta, una instancabile lavoratrice, ma soprattutto Maria, una giovane fotografa piena di vita, nonché unica amica di Canaan e per questo continuamente presa di mira da Alphard.
L'anime ha inizio con la venuta a Shangai di Maria per lavoro assieme al suo collega giornalista Mino.
Insieme hanno il compito di scrivere un articolo su una festa locale appena iniziata.
Nel frattempo Alphard vuole approfittare del convegno globale che si tiene sempre a Shangai nello stesso periodo, per infettare col virus UA i maggiori esponenti della politica mondiale.
Per una serie di circostanze, Maria e Canaan si incontrano di nuovo ed è così che hanno inizio 13 fantastici episodi pieni di colpi di scena.
Canaan è un anime bellissimo, con una colonna sonora che spacca, dei disegni encomiabili e dei personaggi che, nonostante 13 episodi siano pochi, vengono approfonditi e caratterizzati molto bene.
Come ho detto poi largo spazio ce l'hanno proprio i loro pensieri, le loro paure, gli interrogativi che si pongono e tutto questo aiuta a fare chiarezza su quanto avviene.
Tutti gli interrogativi principali hanno soluzione negli ultimi episodi, anche i personaggi più criptici come Alphard, alla fine sono umani e a loro modo vengono "spiegati" ed i flashback nel passato, servono più di ogni altra cosa a completare il quadro complessivo dell'anime.
La trama è farraginosa nei primi episodi, ma ciò è normale perché solo in questo modo lo spettatore si pone le domande a cui alla fine riceve risposta!
La protagoniste poi non sono affatto sociopatiche, ma come ho detto sono solo vittime del proprio triste passato e nonostante tutto non hanno perso la propria umanità .
I pochi personaggi maschili si distinguono per il proprio coraggio e lealtà nel finale e per quanto riguarda il plagio ad altri titoli, l'unica somiglianza per me è quella fisica di Canaan con Jo di "Bust angel" e di Alphard con Sei dell'omonima serie!
Consiglio quindi Canaan a tutti; è un anime bellissimo e l'unico suo difetto per me è che, come tutti i titoli stagionali di soli 12/13 episodi, è fin troppo breve!
Ho visto solamente i primi nove episodi della serie ma non ritengo che meriti giudizi così negativi. Il tratto grafico non è niente male, l'azione è buona e la trama, pur simile ad altre produzioni, non è del tutto banale. Ha i soliti difetti delle serie "corte" (quelle, cioè, di soli 11-13 episodi), per cui i personaggi sono spesso caratterizzati frettolosamente. Tutto sommato però, forse anche perchè ho potuto visionare gli episodi tutti assieme, non mi è affatto dispiaciuto. Da consigliare soprattutto a coloro i quali apprezzano innanzitutto questo stile di disegno.
Mha, non saprei di preciso cosa non mi piace. Probabilmente è perchè “Canaan” è praticamente composto da:
1. Una trama e uno svolgimento che inevitabilmente mi sembra un plagio di altri anime e film. E per questo non riesce mai a sorprendermi.
2. Per dare almeno una cosiddetta “innovazione” hanno dato un IRRITANTE tocco shoujo. Cioè hanno tolto tutti i personaggi maschili decenti e li hanno sostituiti con ragazze sociopatiche-semilesbiche-gesùcristoconlepistole e con tizi inutili che si fanno solo molestare dalle sopracitate ragazze.
3. Un’altra cosa è che praticamente per non farlo sembrare noioso (perchè lo è) hanno inserito l’espediente: “iosotuttoetucheseguinoncapiraiuncazzofinoallafine”.
Cioè ora mi spiego. Per tutto l’anime c’è questa sensazione di deja vu per cui tutti i personaggi ad esempio conoscono Tizio e Caio, per le sue passate peripezie; ma al telespettatore non è dato sapere perchè o come lo conoscano. Quindi si devono stare a sentire flashback rompicoglioni o frasi tipo “perchè quella volta te ne sei andato?”, “hai fatto la scelta giusta quella volta?”. Mha sto espediente potrebbe anche essere vedibile e simpatico tranne per il fatto che la trovo una cosa copiata non so quante volte e ogni tanto un po' scassaballe… ma va bè…
so gusti…
4. Poi bhè i personaggi. Visto che proprio mi scasso la minchia a parlare di tutti, parlo solo di Canaan.
Una ragazza orfana (ma perchè in tutti gli anime ce l’hanno sempre con gli orfani? o.o) con zero tette è un Gesù cristo con le pistole perchè è stata addestrata dal solito tizio figone di turno (Wow! Che originalità!) e non solo! Ha degli occhi rossi (?), e grazie a quest’ultimi schiva alla matrix, vede i cosiddetti “colori” con cui rintraccia cose e persone meglio di un cane al festival del tartufo e riesce anche a deviare missili! Wow!
Ora ditemi voi se lei, insieme a Maria, al presidente degli Stati Uniti e alla sorella di Alphard (non mi ricordo il nome) non sembrano usciti da un crack party giamaicano.
Bhè c’è anche da dire che sono di gusti difficili quindi la mia è solo un opinione.
1. Una trama e uno svolgimento che inevitabilmente mi sembra un plagio di altri anime e film. E per questo non riesce mai a sorprendermi.
2. Per dare almeno una cosiddetta “innovazione” hanno dato un IRRITANTE tocco shoujo. Cioè hanno tolto tutti i personaggi maschili decenti e li hanno sostituiti con ragazze sociopatiche-semilesbiche-gesùcristoconlepistole e con tizi inutili che si fanno solo molestare dalle sopracitate ragazze.
3. Un’altra cosa è che praticamente per non farlo sembrare noioso (perchè lo è) hanno inserito l’espediente: “iosotuttoetucheseguinoncapiraiuncazzofinoallafine”.
Cioè ora mi spiego. Per tutto l’anime c’è questa sensazione di deja vu per cui tutti i personaggi ad esempio conoscono Tizio e Caio, per le sue passate peripezie; ma al telespettatore non è dato sapere perchè o come lo conoscano. Quindi si devono stare a sentire flashback rompicoglioni o frasi tipo “perchè quella volta te ne sei andato?”, “hai fatto la scelta giusta quella volta?”. Mha sto espediente potrebbe anche essere vedibile e simpatico tranne per il fatto che la trovo una cosa copiata non so quante volte e ogni tanto un po' scassaballe… ma va bè…
so gusti…
4. Poi bhè i personaggi. Visto che proprio mi scasso la minchia a parlare di tutti, parlo solo di Canaan.
Una ragazza orfana (ma perchè in tutti gli anime ce l’hanno sempre con gli orfani? o.o) con zero tette è un Gesù cristo con le pistole perchè è stata addestrata dal solito tizio figone di turno (Wow! Che originalità!) e non solo! Ha degli occhi rossi (?), e grazie a quest’ultimi schiva alla matrix, vede i cosiddetti “colori” con cui rintraccia cose e persone meglio di un cane al festival del tartufo e riesce anche a deviare missili! Wow!
Ora ditemi voi se lei, insieme a Maria, al presidente degli Stati Uniti e alla sorella di Alphard (non mi ricordo il nome) non sembrano usciti da un crack party giamaicano.
Bhè c’è anche da dire che sono di gusti difficili quindi la mia è solo un opinione.
Una serie Shoujo estremamente di nicchia, con personaggi ricalcati a carta carbone da altre serie. L'azione è data dalle inquadrature riservate ad Alphard che rievoca tremendamente le fattezze di Revy in Black Lagoon. La storia in se' non è ne' avventurosa ne Misteriosa, ma è propriamente uno SHOUJO. Le eroine sono ragazze più o meno Tsundra, violentemente terribili o socievoli sociopatiche. Canaan, nasce come una serie improntata sull'avventura, proponendo un nome prettamente Fenicio, ma fallisce miseramente. Risulta piuttosto ridondante e molto similare ad un reload di " Fullmetal Panic Sigma ". I personaggi non sono neanche troppo caratterizzati ed è propria di questa serie una profonda sensazione di Deja-vuù degli stessi " attori principali ". In certi punti, può far ricordare del film " Fuga da New York " con il torvo Snake ( Jena ) Plissken, ed è propriamente lo stesso senso di Deja-vu, per cui tutti i personaggi conoscono Snake, per le sue passate peripezie; ma al telespettatore non è dato sapere perchè o come lo conoscano. La stessa cosa avviene in Canaan per l'eroina. Da vedere per gli amanti degli Shoujo, ma lascia l'amaro in bocca.