Princess Nine
"Princess Nine" è un anime di genere sportivo e sentimentale, trasmesso sulle TV giapponesi nel 1998.
Lo sport in questione è il baseball, e come è quasi di norma per ogni anime su questo sport, lo scopo ultimo dei protagonisti è quello di arrivare a giocare al Koshien, lo stadio dove ogni anno si tiene la finale del torneo liceale.
Questo "Princess Nine" presenta però un elemento di originalità rispetto alle altre serie: il torneo per arrivare al Koshien è riservato alle scuole maschili, mentre invece in questo anime seguiamo il percorso di una squadra composta di sole ragazze.
Tutto inizia quando la preside del liceo Kisaragi nota una giovane ragazza, Ryo Hayakawa, giocare una partita in un piccolo torneo di quartiere. Notando il suo grande talento, decide di indagare un po', e scopre che si tratta della figlia di una ex promessa del baseball, a cui lei era molto legata. Così le viene in mente di creare una squadra di baseball femminile di cui Ryo sarà l'asso e puntare al Koshien. Come detto, però, il torneo è riservato solo alle squadre maschili e tante saranno le difficoltà per fare accettare un gruppo di ragazze. E, prima ancora, bisogna trovare le altre otto giocatrici. La squadra viene raffazzonata mettendo insieme una tennista, una judoka, una teppista, una pescatrice, una secchiona, una aspirante idol, una ragazza un po' tocca che crede negli alieni, una ragazza fin troppo energica e un'altra a cui piace preparare dolci. Come allenatore hanno un ex giocatore, di grande talento anche lui, ma con il vizio di alzare spesso il gomito. Completamente scoordinate e senza esperienza di gioco, le ragazze iniziano ad allenarsi e a migliorare sempre più, cominciando a vincere le prime partite...
Oltre all'aspetto sportivo, grandissima parte della storia è incentrata sui sentimenti della protagonista Ryo verso l'asso della squadra maschile della sua stessa scuola, il bel Hiroki Takasugi. Lui però è anche l'amico d'infanzia di Izumi Himuro, la seconda migliore giocatrice della squadra, da sempre innamorata di lui, e pertanto rivale di Ryo sia sul campo sportivo che sentimentale. Il triangolo amoroso tra questi tre personaggi tiene banco per tutta la serie, creando le più classiche situazioni da commedia sentimentale, con litigi, riappacificazioni, pianti e confessioni d'amore.
A causa di questo, gli altri personaggi finiscono per essere un po' trascurati, ma ognuna delle ragazze protagoniste ha comunque i suoi momenti di gloria nei vari episodi. Lo stesso aspetto sportivo finisce in secondo piano rispetto alle vicende personali dei personaggi, dato che forse, di tutta la durata dell'anime, le scene incentrate sulle varie partite sono circa un quaranta percento del totale. Quando ci sono, però, le partite sono comunque gradevoli da seguire e abbastanza emozionanti. Certo, non c'è mai il dubbio che le ragazze possano perdere, visto che sono le protagoniste, ma ci arrivano spesso vicino, e gli sceneggiatori sono stati bravi nel creare la giusta tensione prima della rimonta che le porta alla vittoria.
Un aspetto forse negativo è che di baseball come sport in sé nell'anime se ne parla poco, e non viene spiegato quasi nulla, nemmeno le regole più basilari, rendendo difficile la comprensione del gioco a chi non è già ferrato di suo. A parte questo, però, la serie non presenta particolari difetti, se si esclude che alcune delle ragazze della squadra hanno delle personalità un po' stereotipate, e pertanto si lascia seguire con interesse fino all'emozionante finale.
Graficamente l'anime sente un po' il peso degli anni, ma la qualità media di disegni e animazioni è sempre buona e costante in tutti gli episodi, senza cali evidenti. Il chara design tipicamente anni '90 rende le ragazze tutte molto carine e perfettamente distinguibili le une dalle altre, grazie alle varie caratteristiche uniche di ognuna, siano esse le acconciature un po' particolari o il colore degli stessi capelli.
Per quel che riguarda invece la parte audio, abbiamo un ottimo doppiaggio, con le varie doppiatrici che riescono a rendere benissimo le varie emozioni provate dai diversi personaggi, che sia la gioia della vittoria o l'amarezza della sconfitta. Per non parlare poi dei vari accenti delle diverse regioni.
La colonna sonora accompagna tutte le scene perfettamente, grazie a dei bei brani orchestrali, suonati dall'orchestra di Varsavia, tra cui anche le sigle iniziali e finali in versione strumentale, o cantate nelle scene più significative.
Per concludere, dico che a me "Princess Nine" è piaciuto davvero molto. Posso dire che sicuramente non è il miglior anime sul baseball che sia stato realizzato, così come pure non sarà il migliore nella storia d'amore che propone, ma per me la cosa è secondaria.
Ho iniziato a guardarlo solo perché mi piaceva il chara design delle protagoniste, dopo che ne avevo vista un'immagine per caso. Pensavo che mi sarei annoiato, perché a me il baseball non piace affatto e lo considero uno degli sport più noiosi mai creati, invece mi sono davvero appassionato alla storia delle ragazze della Kisaragi. Mi sono emozionato nel seguirne le partite, così come mi sono emozionato anche per le scene sentimentali. La visione mi ha lasciato soddisfatto completamente.
Pertanto, consiglio "Princess Nine" a tutti quelli che sono appassionati di anime sportivi o anche sentimentali, perché se la cava molto bene in entrambi i campi.
Lo sport in questione è il baseball, e come è quasi di norma per ogni anime su questo sport, lo scopo ultimo dei protagonisti è quello di arrivare a giocare al Koshien, lo stadio dove ogni anno si tiene la finale del torneo liceale.
Questo "Princess Nine" presenta però un elemento di originalità rispetto alle altre serie: il torneo per arrivare al Koshien è riservato alle scuole maschili, mentre invece in questo anime seguiamo il percorso di una squadra composta di sole ragazze.
Tutto inizia quando la preside del liceo Kisaragi nota una giovane ragazza, Ryo Hayakawa, giocare una partita in un piccolo torneo di quartiere. Notando il suo grande talento, decide di indagare un po', e scopre che si tratta della figlia di una ex promessa del baseball, a cui lei era molto legata. Così le viene in mente di creare una squadra di baseball femminile di cui Ryo sarà l'asso e puntare al Koshien. Come detto, però, il torneo è riservato solo alle squadre maschili e tante saranno le difficoltà per fare accettare un gruppo di ragazze. E, prima ancora, bisogna trovare le altre otto giocatrici. La squadra viene raffazzonata mettendo insieme una tennista, una judoka, una teppista, una pescatrice, una secchiona, una aspirante idol, una ragazza un po' tocca che crede negli alieni, una ragazza fin troppo energica e un'altra a cui piace preparare dolci. Come allenatore hanno un ex giocatore, di grande talento anche lui, ma con il vizio di alzare spesso il gomito. Completamente scoordinate e senza esperienza di gioco, le ragazze iniziano ad allenarsi e a migliorare sempre più, cominciando a vincere le prime partite...
Oltre all'aspetto sportivo, grandissima parte della storia è incentrata sui sentimenti della protagonista Ryo verso l'asso della squadra maschile della sua stessa scuola, il bel Hiroki Takasugi. Lui però è anche l'amico d'infanzia di Izumi Himuro, la seconda migliore giocatrice della squadra, da sempre innamorata di lui, e pertanto rivale di Ryo sia sul campo sportivo che sentimentale. Il triangolo amoroso tra questi tre personaggi tiene banco per tutta la serie, creando le più classiche situazioni da commedia sentimentale, con litigi, riappacificazioni, pianti e confessioni d'amore.
A causa di questo, gli altri personaggi finiscono per essere un po' trascurati, ma ognuna delle ragazze protagoniste ha comunque i suoi momenti di gloria nei vari episodi. Lo stesso aspetto sportivo finisce in secondo piano rispetto alle vicende personali dei personaggi, dato che forse, di tutta la durata dell'anime, le scene incentrate sulle varie partite sono circa un quaranta percento del totale. Quando ci sono, però, le partite sono comunque gradevoli da seguire e abbastanza emozionanti. Certo, non c'è mai il dubbio che le ragazze possano perdere, visto che sono le protagoniste, ma ci arrivano spesso vicino, e gli sceneggiatori sono stati bravi nel creare la giusta tensione prima della rimonta che le porta alla vittoria.
Un aspetto forse negativo è che di baseball come sport in sé nell'anime se ne parla poco, e non viene spiegato quasi nulla, nemmeno le regole più basilari, rendendo difficile la comprensione del gioco a chi non è già ferrato di suo. A parte questo, però, la serie non presenta particolari difetti, se si esclude che alcune delle ragazze della squadra hanno delle personalità un po' stereotipate, e pertanto si lascia seguire con interesse fino all'emozionante finale.
Graficamente l'anime sente un po' il peso degli anni, ma la qualità media di disegni e animazioni è sempre buona e costante in tutti gli episodi, senza cali evidenti. Il chara design tipicamente anni '90 rende le ragazze tutte molto carine e perfettamente distinguibili le une dalle altre, grazie alle varie caratteristiche uniche di ognuna, siano esse le acconciature un po' particolari o il colore degli stessi capelli.
Per quel che riguarda invece la parte audio, abbiamo un ottimo doppiaggio, con le varie doppiatrici che riescono a rendere benissimo le varie emozioni provate dai diversi personaggi, che sia la gioia della vittoria o l'amarezza della sconfitta. Per non parlare poi dei vari accenti delle diverse regioni.
La colonna sonora accompagna tutte le scene perfettamente, grazie a dei bei brani orchestrali, suonati dall'orchestra di Varsavia, tra cui anche le sigle iniziali e finali in versione strumentale, o cantate nelle scene più significative.
Per concludere, dico che a me "Princess Nine" è piaciuto davvero molto. Posso dire che sicuramente non è il miglior anime sul baseball che sia stato realizzato, così come pure non sarà il migliore nella storia d'amore che propone, ma per me la cosa è secondaria.
Ho iniziato a guardarlo solo perché mi piaceva il chara design delle protagoniste, dopo che ne avevo vista un'immagine per caso. Pensavo che mi sarei annoiato, perché a me il baseball non piace affatto e lo considero uno degli sport più noiosi mai creati, invece mi sono davvero appassionato alla storia delle ragazze della Kisaragi. Mi sono emozionato nel seguirne le partite, così come mi sono emozionato anche per le scene sentimentali. La visione mi ha lasciato soddisfatto completamente.
Pertanto, consiglio "Princess Nine" a tutti quelli che sono appassionati di anime sportivi o anche sentimentali, perché se la cava molto bene in entrambi i campi.