Popotan
E' meglio avere amato e perduto o è meglio non aver amato mai e non aver sofferto? E' questo l'interrogativo di fondo di questa serie davvero bella e commovente. L'anime è datato 2003 e dalle prime immagini si ha subito l'impressione di vedere disegni un po' approssimativi, poco colorati e fluidi. Tuttavia l'attenzione dello spettatore viene subito rapita dal fanservice accentuato e dalle nudità delle tre sorelle Ai, Mai e Mii, che è praticamente una bimba. Questo fa scalpore, se si considera che la serie è del 2003 e che, tra l'altro, non c'è alcun tipo di censura. Da quest'elemento ho iniziato a percepire che forse la serie poteva riservare delle sorprese, e infatti così è stato.
Le tre sorelle vivono in una casa magica in compagnia di una cameriera che sembra un robot, viaggiano nel tempo e nello spazio alla ricerca dell' "uno" guidate dalle voci dei popotan che altro non sono che fiori. Questo le costringe a restare per breve tempo in uno stesso posto e sono costrette ad abbandonare gli amici che trovano e per questo motivo soffrono tanto. La cosa diventa ancor più triste quando i protagonisti ritornano nello stesso posto a distanza di decenni e trovano le loro vecchie conoscenze cresciute e invecchiate, mentre loro sono sempre le stesse e hanno modo di constatare quale impatto ha avuto la loro presenza nelle vite degli altri, impatto che, diciamolo, a volte è del tutto negativo.
Le storie vengono rivisitate e la storia dei singoli personaggi viene approfondita con dei flashback, tutto si ammanta di un velo di tristezza: vale la pena fare questo viaggio? A cosa porta? E' meglio, forse, fermarsi e vivere come gli altri? Sono rimasto scioccato quando ho scoperto che l'anime era tratto da un gioco hentai. La storia infatti è molto profonda e commovente e ti spinge a porti delle domande e ti porta a fare profonde riflessioni.
Tutto da gustare è il finale, preparate i fazzoletti!
I disegni approssimativi, le sigle non eccelse e il doppiaggio "nella media" passeranno in secondo piano man mano che la storia va avanti e si sviluppa. Se volete qualcosa di più del solito harem scolastico guardate "Popotan", non ve ne pentirete.
Le tre sorelle vivono in una casa magica in compagnia di una cameriera che sembra un robot, viaggiano nel tempo e nello spazio alla ricerca dell' "uno" guidate dalle voci dei popotan che altro non sono che fiori. Questo le costringe a restare per breve tempo in uno stesso posto e sono costrette ad abbandonare gli amici che trovano e per questo motivo soffrono tanto. La cosa diventa ancor più triste quando i protagonisti ritornano nello stesso posto a distanza di decenni e trovano le loro vecchie conoscenze cresciute e invecchiate, mentre loro sono sempre le stesse e hanno modo di constatare quale impatto ha avuto la loro presenza nelle vite degli altri, impatto che, diciamolo, a volte è del tutto negativo.
Le storie vengono rivisitate e la storia dei singoli personaggi viene approfondita con dei flashback, tutto si ammanta di un velo di tristezza: vale la pena fare questo viaggio? A cosa porta? E' meglio, forse, fermarsi e vivere come gli altri? Sono rimasto scioccato quando ho scoperto che l'anime era tratto da un gioco hentai. La storia infatti è molto profonda e commovente e ti spinge a porti delle domande e ti porta a fare profonde riflessioni.
Tutto da gustare è il finale, preparate i fazzoletti!
I disegni approssimativi, le sigle non eccelse e il doppiaggio "nella media" passeranno in secondo piano man mano che la storia va avanti e si sviluppa. Se volete qualcosa di più del solito harem scolastico guardate "Popotan", non ve ne pentirete.
<i>Popotan</i> è il riadattamento animato di un'omonima visual novel a sfondo erotico, fortunatamente poco conosciuta all'estero se non per avere favorito la diffusione del meme noto come 'Caramelldansen', o probabilmente neanche per questo motivo.
L'impatto iniziale con la serie è piuttosto disastroso. Una ridicola sigla d'apertura in pieno stile 'otaku' costituisce il primo segnale d'allarme; le cose peggiorano gravemente con il primo episodio, che non lascia trasparire via di scampo da quella che sembrerebbe essere un'altra produzione low-cost sprovvista di contenuti.
I restanti episodi riescono miracolosamente a lasciarsi alle spalle un esordio repellente, ma in sostanza la trama è comunque molto semplice: quattro ragazze (tre sorelle e una domestica) mantengono un negozio di addobbi natalizi(?) nella villa in cui dimorano, che si scopre presto essere una sorta di portale spazio-temporale. Ogni viaggio le spedisce di cinque anni nel futuro, in un luogo diverso dal precedente, tuttavia la loro età sembra non subire gli effetti del tempo se si allontanano dalla casa. Lo scopo dei loro viaggi sarà essenzialmente la ricerca di Shizuku, la dea dei 'denti di leone', ma ancora più la scoperta della propria ragione di vita, che inizialmente sembrerà mirata a rendere felici le persone incontrate lungo i vari spostamenti, ma che verrà presto smentita dalle cattive ripercussioni generatesi nel tempo ai danni di quella stessa gente.
L'idea alla base di <i>Popotan</i> non è affatto atroce e alcuni episodi si guardano davvero con piacere, ma tutto il resto è fuori luogo, di cattivo gusto, e... sì, mi riferisco ancora una volta ai protagonisti stereotipati, al fan service sovrabbondante e alla realizzazione tecnica vergognosa, carenze che rovinano non di poco il soggetto di quest'opera.
Specificare il pubblico di destinazione di quest'anime è un altro grattacapo: l'elementarità delle tematiche trattate, la mole di buoni sentimenti e la sobrietà dei disegni e dei colori potrebbero farne addirittura una serie per bambini, peccato che le frequenti scene di nudo o i martellanti richiami alle 'morbide qualità' delle protagoniste spiazzino completamente la prima opzione.
L'impatto iniziale con la serie è piuttosto disastroso. Una ridicola sigla d'apertura in pieno stile 'otaku' costituisce il primo segnale d'allarme; le cose peggiorano gravemente con il primo episodio, che non lascia trasparire via di scampo da quella che sembrerebbe essere un'altra produzione low-cost sprovvista di contenuti.
I restanti episodi riescono miracolosamente a lasciarsi alle spalle un esordio repellente, ma in sostanza la trama è comunque molto semplice: quattro ragazze (tre sorelle e una domestica) mantengono un negozio di addobbi natalizi(?) nella villa in cui dimorano, che si scopre presto essere una sorta di portale spazio-temporale. Ogni viaggio le spedisce di cinque anni nel futuro, in un luogo diverso dal precedente, tuttavia la loro età sembra non subire gli effetti del tempo se si allontanano dalla casa. Lo scopo dei loro viaggi sarà essenzialmente la ricerca di Shizuku, la dea dei 'denti di leone', ma ancora più la scoperta della propria ragione di vita, che inizialmente sembrerà mirata a rendere felici le persone incontrate lungo i vari spostamenti, ma che verrà presto smentita dalle cattive ripercussioni generatesi nel tempo ai danni di quella stessa gente.
L'idea alla base di <i>Popotan</i> non è affatto atroce e alcuni episodi si guardano davvero con piacere, ma tutto il resto è fuori luogo, di cattivo gusto, e... sì, mi riferisco ancora una volta ai protagonisti stereotipati, al fan service sovrabbondante e alla realizzazione tecnica vergognosa, carenze che rovinano non di poco il soggetto di quest'opera.
Specificare il pubblico di destinazione di quest'anime è un altro grattacapo: l'elementarità delle tematiche trattate, la mole di buoni sentimenti e la sobrietà dei disegni e dei colori potrebbero farne addirittura una serie per bambini, peccato che le frequenti scene di nudo o i martellanti richiami alle 'morbide qualità' delle protagoniste spiazzino completamente la prima opzione.
Popotan. Lo ammetto, se ho visto quest'anime la prima volta è solo per lo stile e il fanservice.
credevo di trovarmi di fronte a qualcosa di leggero, quasi banale.
Col progredire della storia ho però avvertito un cambio radicale nella trama.
La storia, a prima vista così banale andava via via assumendo sempre più spessore toccando temi profondi come quello dell'amicizia. Vi garantisco che sono rimasto stupito!
In una puntata (non vi dico quale) ho quasi pianto.
Per quanto riguarda il fanservice (io non lo definirei così) personalmente non l'ho trovato di cattivo gusto ma quasi necessario per "sdrammatizzare" alcuni momenti e in grado di strappare un sorriso.
In linea di massima non si può definire Popotan un capolavoro ma consiglio vivamente di guardarlo.
credevo di trovarmi di fronte a qualcosa di leggero, quasi banale.
Col progredire della storia ho però avvertito un cambio radicale nella trama.
La storia, a prima vista così banale andava via via assumendo sempre più spessore toccando temi profondi come quello dell'amicizia. Vi garantisco che sono rimasto stupito!
In una puntata (non vi dico quale) ho quasi pianto.
Per quanto riguarda il fanservice (io non lo definirei così) personalmente non l'ho trovato di cattivo gusto ma quasi necessario per "sdrammatizzare" alcuni momenti e in grado di strappare un sorriso.
In linea di massima non si può definire Popotan un capolavoro ma consiglio vivamente di guardarlo.
Ho appena finito di vedermi questa serie e mi sento in dovere di mettere in guardia chi pensa di vederla credendo di trovarsi di fronte a un anime leggero, divertente, pieno di ragazze seminude. Nonostante la grafica dolce e a volte quasi infantile, nonostante i protagonisti principali siano tre belle ragazze (una quasi adulta, un'adolescente e una bambina), e soprattutto la presenza veramente eccessiva di fanservice (che comunque, col proseguire della storia, quasi si dimentica), questo è un anime serio, terribilmente serio, pieno di malinconia, tristezza, rimpianti, senza un vero e proprio lieto fine. Parla di amicizia, di separazione, dello scopo della vita... di tante cose veramente serie (quante volte ho usato il termine "serio", parlando di questo anime!). Non voglio dire altro, perché parlare anche solo in parte della trama guasterebbe la sorpresa. Dico solo questo: non guardatelo se siete tristi o depressi.
Ha ha ha! Ho visto anche io questa serie qui
Ovviamente tutti me la snobberete dicendo solo "fanservice fancervice oddio fancervice ke skifoooo bleah!"
Devo dire che di fancervice in questo anime ce ne sono e pure tante, ma una ed una sola tematica quest'anime ce l'ha. E lo fa svettare molto al di sopra di altre serie di questo genere.
Si tratta del valore dell'amicizia. Popotan sono i semi dei fiori "dente di leone". Come cambia il vento questi volano via senza una direzione precisa, in balia degli eventi.
Le tre protagoniste sono spiriti di Popotan, destinate a vagare nel tempo e nello spazio in cerca di qualcosa o qualcuno che neanche loro conoscono. Nei loro viaggi conosceranno molte persone e faranno molte amicizie. Ma a loro natura non le trattiene mai nello stesso posto a lungo, lasciandole nell'impossibilità di coltivare le loro amicizie. Le tre ragazze sono dunque sole, osservano il mondo cambiare, ma loro non possono farlo.
Questo anime dimostra come anche anime leggeri come questo possano essere letti anche ad un livello un po più alto delle "poppe" della protagonista, se solo si sorvola su aspetti come quello del fanservice.
E poi la sigla è pure caruccia, ecco! Visto che simpatico il fiore ballerino che sta sempre in controtempo? ;) Mi ricorda un gadget che vendevano i vu' cumprà qualche anno fa... Una margheritaa che ballava a tempo di musica...
Ovviamente tutti me la snobberete dicendo solo "fanservice fancervice oddio fancervice ke skifoooo bleah!"
Devo dire che di fancervice in questo anime ce ne sono e pure tante, ma una ed una sola tematica quest'anime ce l'ha. E lo fa svettare molto al di sopra di altre serie di questo genere.
Si tratta del valore dell'amicizia. Popotan sono i semi dei fiori "dente di leone". Come cambia il vento questi volano via senza una direzione precisa, in balia degli eventi.
Le tre protagoniste sono spiriti di Popotan, destinate a vagare nel tempo e nello spazio in cerca di qualcosa o qualcuno che neanche loro conoscono. Nei loro viaggi conosceranno molte persone e faranno molte amicizie. Ma a loro natura non le trattiene mai nello stesso posto a lungo, lasciandole nell'impossibilità di coltivare le loro amicizie. Le tre ragazze sono dunque sole, osservano il mondo cambiare, ma loro non possono farlo.
Questo anime dimostra come anche anime leggeri come questo possano essere letti anche ad un livello un po più alto delle "poppe" della protagonista, se solo si sorvola su aspetti come quello del fanservice.
E poi la sigla è pure caruccia, ecco! Visto che simpatico il fiore ballerino che sta sempre in controtempo? ;) Mi ricorda un gadget che vendevano i vu' cumprà qualche anno fa... Una margheritaa che ballava a tempo di musica...
ho visto tutta la serie di POPOTAN è devo dire che mi è piaciuta tanto... parla di tre ragazze che viaggiano nel tempo... e ogni volta che si fermano in un luogo stringono amicizie e aiutano persone a ritrovare la fiducia in loro stessi e nella vita... solo alla fine della serie sarà chiaro il senso di questa serie... e credetemi... vi scenderà anche qualche lacrima!
Insomma io la consiglio, ha me è piaciuta tanto pur avendola vista in giapponese con i sottotitoli in inglese! ;)
Insomma io la consiglio, ha me è piaciuta tanto pur avendola vista in giapponese con i sottotitoli in inglese! ;)