Mr. Tonegawa: Middle Management Blues
In mezzo ad un immenso numero di anime ad ambientazione scolastica, c'è "Mr. Tonegawa Middle Management Blues": uno dei pochissimi anime ad ambientazione lavorativa, probabilmente ciò che rende inusuale per i mangaka questo scenario è che l'ambiente lavorativo giapponese non è affatto bello ed entusiasmante, ed infatti lo impareremo seguendo le vicende del Direttore Tonegawa e della sua squadra di uomini in nero.
Ci sono due cose importanti da sapere prima di approcciarsi a "Mr. Tonegawa Middle Management Blues": La prima è che quest'anime è uno spin-off dei due anime di "Gyakkyou Burai Kaiji", e come tale non può essere visto senza aver prima visionato i suddetti.
La seconda è che al contrario dei due anime principali che sono una sadica tragedia sul gioco d'azzardo, questo anime è una commedia incentrata sui rapporti aziendali.
La descrizione della Teiai, importante ed oscura azienda giapponese in cui lavora Tonegawa come quadro dirigente, ricorda molto la descrizione della Megaditta fantozziana, con tanto di Presidente che gira per l'azienda comportandosi come una capricciosa divinità greca. Tonegawa e la sua squadra tramite brainstorming e riunioni dovranno escogitare dei crudeli giochi che coinvolgano i debitori dell'azienda, il tutto per soddifare il sadismo del vecchio presidente.
Dalla seconda stagione si aggiungono alle vicende della Teiai quelle del capo squadra Ootsuki, egli internato in un campo di lavoro finchè non ripagherà i suoi debiti con la Taipei; ha comunque, data la sua posizione lavorativa non proprio infima, la possibilità di avere dei permessi premio giornalieri.
Questi episodi al contrario di quelli incentrati su Tonegawa non sono molto riusciti e si svolgono come una sorta di slice of life all'interno delle tavole calde giapponesi. Cosa che rende comunque quest'anime il miglior show di cucina dell'anno dopo "Golden Kamuy".
Madhouse fortunatamente non tratta questa serie come figlia di un dio minore, anche se è implicito che non possa avere molti spettatori. Utilizza gli stessi chara design già visti nelle serie di Kaiji ed una grafica migliorata vista la differenza di età fra i due anime. Notevoli inoltre sia la opening che la ending, addirittura migliori di molte di quelle utilizzate nei prodotti di punta di Madhouse.
La serie su Tonegawa presenta un umorismo sottile, e dei riferimenti culturali che chiaramente strizzano l'occhio ad un target adulto, ma non perchè vi siano contenuti scabrosi o piccanti ma perchè si fanno riferimento a procedure aziendali, presentazioni Powerpoint, multilevel marketing, social media management e cene di classe. D'altronde la scelta di un target adulto in età lavorativa è sensata se si pensa che la prima serie di "Kaiji" è di 12 anni più vecchia dell'attuale.
Il mio consiglio è di visionare i primi episodi per vedere se il tipo di umorismo è di proprio gusto, tenendo comunque presente che non siamo di fronte ad un capolavoro ma ad una serie discreta con un'ambientazione però molto inusuale.
Ci sono due cose importanti da sapere prima di approcciarsi a "Mr. Tonegawa Middle Management Blues": La prima è che quest'anime è uno spin-off dei due anime di "Gyakkyou Burai Kaiji", e come tale non può essere visto senza aver prima visionato i suddetti.
La seconda è che al contrario dei due anime principali che sono una sadica tragedia sul gioco d'azzardo, questo anime è una commedia incentrata sui rapporti aziendali.
La descrizione della Teiai, importante ed oscura azienda giapponese in cui lavora Tonegawa come quadro dirigente, ricorda molto la descrizione della Megaditta fantozziana, con tanto di Presidente che gira per l'azienda comportandosi come una capricciosa divinità greca. Tonegawa e la sua squadra tramite brainstorming e riunioni dovranno escogitare dei crudeli giochi che coinvolgano i debitori dell'azienda, il tutto per soddifare il sadismo del vecchio presidente.
Dalla seconda stagione si aggiungono alle vicende della Teiai quelle del capo squadra Ootsuki, egli internato in un campo di lavoro finchè non ripagherà i suoi debiti con la Taipei; ha comunque, data la sua posizione lavorativa non proprio infima, la possibilità di avere dei permessi premio giornalieri.
Questi episodi al contrario di quelli incentrati su Tonegawa non sono molto riusciti e si svolgono come una sorta di slice of life all'interno delle tavole calde giapponesi. Cosa che rende comunque quest'anime il miglior show di cucina dell'anno dopo "Golden Kamuy".
Madhouse fortunatamente non tratta questa serie come figlia di un dio minore, anche se è implicito che non possa avere molti spettatori. Utilizza gli stessi chara design già visti nelle serie di Kaiji ed una grafica migliorata vista la differenza di età fra i due anime. Notevoli inoltre sia la opening che la ending, addirittura migliori di molte di quelle utilizzate nei prodotti di punta di Madhouse.
La serie su Tonegawa presenta un umorismo sottile, e dei riferimenti culturali che chiaramente strizzano l'occhio ad un target adulto, ma non perchè vi siano contenuti scabrosi o piccanti ma perchè si fanno riferimento a procedure aziendali, presentazioni Powerpoint, multilevel marketing, social media management e cene di classe. D'altronde la scelta di un target adulto in età lavorativa è sensata se si pensa che la prima serie di "Kaiji" è di 12 anni più vecchia dell'attuale.
Il mio consiglio è di visionare i primi episodi per vedere se il tipo di umorismo è di proprio gusto, tenendo comunque presente che non siamo di fronte ad un capolavoro ma ad una serie discreta con un'ambientazione però molto inusuale.
