Goblin Slayer
"Goblin Slayer" è l'emblema della mediocrità.
Un'opera che ha ha ottenuto popolarità a causa di un letterale errore su un sito di streaming, e che si caratterizza per un primo episodio ingannevole, che ti porta a pensare essa sia chissà quanto crudele e cinica, ma che in realtà evolve in un fantasy che, nei picchi più alti, è mediocre.
Ma andiamo con ordine.
A parte che non mi capacito del perché, quando i giapponesi creano un fantasy medievale di ispirazione europea, sembrano creare sempre la stessa opera a livello di character design, ambientazioni e colori. Quasi fossero tutte ambientate nello stesso universo e scritte dallo stesso autore.
"Goblin Slayer" non ha niente per cui spicca. Tolto il protagonista, tutti gli altri personaggi e le varie creature, goblin inclusi, potrebbero tranquillamente provenire da un'altra opera. I comprimari sono così stereotipici da sembrare prefabbricati: abbiamo la chierica timida e loli, l'elfa spocchiosa e un altro tizio. I personaggi terziari sono ancora più stereotipici, infatti me li sono dimenticati (e io tendo a ricordarmi tutte le frivolezze di questo mondo). Mi pare ci fossero due comparse che erano una citazione/plagio a "Berserk". A questo discorso sui personaggi, aggiungiamoci che la storia prosegue lineare come l'elettrocardiogramma di un morto, e ci ritroviamo davanti un'opera che non ha picchi o grandi pregi, mentre ha un grosso e unico difetto: non è onesto.
In tutte le mie recensioni metto il tema dell'onestà, e questo non perché sia simpatizzante di Beppe Grillo (dovevo fare questa battuta, scusatemi), ma perché quando si analizza un'opera non bisogna piegarla alla propria percezione personale e ai propri desideri, ma bisogna chiedersi prima cosa vuole raccontare, e poi come lo sta raccontando. Non ha senso lamentarsi della profondità assente della trama di "High School DxD" (che comunque è coerente), perché è "High School DxD" stesso che non vuole avere una trama profonda.
Bene: "Goblin Slayer" mente. Si presenta con questo primo episodio in cui sembra volerti dire che sarà un'opera oscura, crudele, cinica etc., e poi si rivela un fantasy di un generico, ma di un generico, che al confronto Le Cronache del Mondo Emerso è un capolavoro del grimdark. Ti da delle premesse false con il solo e unico scopo di spacciarsi per ciò che non è.
Non è così che si mente in arte.
Auf wiedersehen
Un'opera che ha ha ottenuto popolarità a causa di un letterale errore su un sito di streaming, e che si caratterizza per un primo episodio ingannevole, che ti porta a pensare essa sia chissà quanto crudele e cinica, ma che in realtà evolve in un fantasy che, nei picchi più alti, è mediocre.
Ma andiamo con ordine.
A parte che non mi capacito del perché, quando i giapponesi creano un fantasy medievale di ispirazione europea, sembrano creare sempre la stessa opera a livello di character design, ambientazioni e colori. Quasi fossero tutte ambientate nello stesso universo e scritte dallo stesso autore.
"Goblin Slayer" non ha niente per cui spicca. Tolto il protagonista, tutti gli altri personaggi e le varie creature, goblin inclusi, potrebbero tranquillamente provenire da un'altra opera. I comprimari sono così stereotipici da sembrare prefabbricati: abbiamo la chierica timida e loli, l'elfa spocchiosa e un altro tizio. I personaggi terziari sono ancora più stereotipici, infatti me li sono dimenticati (e io tendo a ricordarmi tutte le frivolezze di questo mondo). Mi pare ci fossero due comparse che erano una citazione/plagio a "Berserk". A questo discorso sui personaggi, aggiungiamoci che la storia prosegue lineare come l'elettrocardiogramma di un morto, e ci ritroviamo davanti un'opera che non ha picchi o grandi pregi, mentre ha un grosso e unico difetto: non è onesto.
In tutte le mie recensioni metto il tema dell'onestà, e questo non perché sia simpatizzante di Beppe Grillo (dovevo fare questa battuta, scusatemi), ma perché quando si analizza un'opera non bisogna piegarla alla propria percezione personale e ai propri desideri, ma bisogna chiedersi prima cosa vuole raccontare, e poi come lo sta raccontando. Non ha senso lamentarsi della profondità assente della trama di "High School DxD" (che comunque è coerente), perché è "High School DxD" stesso che non vuole avere una trama profonda.
Bene: "Goblin Slayer" mente. Si presenta con questo primo episodio in cui sembra volerti dire che sarà un'opera oscura, crudele, cinica etc., e poi si rivela un fantasy di un generico, ma di un generico, che al confronto Le Cronache del Mondo Emerso è un capolavoro del grimdark. Ti da delle premesse false con il solo e unico scopo di spacciarsi per ciò che non è.
Non è così che si mente in arte.
Auf wiedersehen
Leggendo qualche recensione su questa piattaforma ho visto molte persone giudicare male la scelta di mettere nell'episodio pilota scene cruente e macabre, ma, ad esser sincero, faccio fatica a trovare opere (e non spazieremo nell'hentai perché non voglio toccare tale argomento) che abbiano un tale livello di realismo, perché sì: in questo caso io preferisco parlare di realismo siccome stiamo trattando di creature come i goblin che -se esistessero in un'ipotetica vita reale- mi aspetterei agissero proprio in questo modo; e soprattutto tutta la violenza descritta dagli altri recensori si trova solo nel primo dei 12 episodi, escluso quello l'anime rimane uno scontato dark fantasy.
Dopo aver speso metà della recensione a parlare solo del primo episodio comincio un po' a descrivervi tutti gli altri aspetti dell'anime: di positivo troviamo le animazioni che, però, alle volte spaziano in orrende scene in CGI e il concept dell'opera, al posto di concentrarsi sullo spavaldo eroe che sconfiggerà il signore dei demoni questo anime si concentra invece su un personaggio che altrimenti passerebbe in secondo piano: un uomo che ha fatto dell'ammazzare goblin la sua vita.
Di altro di saliente, purtroppo non mi viene in mente nulla, penso di aver guardato questa serie principalmente per prendermi una pausa dalla visione più impegnativa che è invece "Evangelion" perché oltre alle scene di azione stupende non c'è un granché che questo anime può offrire; anche il character desing è un po' scontato (tranne per quanto riguarda il protagonista) di conseguenza non lo consiglio ad una persona che cerca il significato ad un'opera quanto più a qualcuno a cui interessa più che altro vedere azione e distruzione apparire a schermo.
Dopo aver speso metà della recensione a parlare solo del primo episodio comincio un po' a descrivervi tutti gli altri aspetti dell'anime: di positivo troviamo le animazioni che, però, alle volte spaziano in orrende scene in CGI e il concept dell'opera, al posto di concentrarsi sullo spavaldo eroe che sconfiggerà il signore dei demoni questo anime si concentra invece su un personaggio che altrimenti passerebbe in secondo piano: un uomo che ha fatto dell'ammazzare goblin la sua vita.
Di altro di saliente, purtroppo non mi viene in mente nulla, penso di aver guardato questa serie principalmente per prendermi una pausa dalla visione più impegnativa che è invece "Evangelion" perché oltre alle scene di azione stupende non c'è un granché che questo anime può offrire; anche il character desing è un po' scontato (tranne per quanto riguarda il protagonista) di conseguenza non lo consiglio ad una persona che cerca il significato ad un'opera quanto più a qualcuno a cui interessa più che altro vedere azione e distruzione apparire a schermo.
Ho guardato l'anime dopo aver scoperto Goblin Slayer tramite il manga e non posso che tesserne le lodi, se il manga vi è piaciuto allora consiglio assolutamente la visione di questa prima stagione perchè si avrà la possibilità di vedere in movimento i nostri eroi potendo così immedesimarsi ancora di più in loro.
Visto che l'opera rimane molto fedele alla sua controparte cartacea, se il manga non vi è piaciuto invece è consigliabile evitarne la visione perchè troverete le stesse situazioni che hanno reso famoso questo prodotto.
Vedremo così il Goblin Slayer in azione, la giovane chierica che viene salvata all'inizio dell'opera e poi deciderà di sua iniziativa di seguirlo nelle sue imprese, ritroveremo l'arciera elfo, l'incantatore nano e l'uomo lucertola così come il lanciere e la maga che lo accompagna, la ragazza della gilda e quella della fattoria, ognuno avrà il suo giusto spazio all'interno dell'opera.
Buone le animazioni e i combattimenti, con alcune scene molto ben fatte come ad esempio la comparsa di goblin slayer con la sua consueta scia di rossa dagli occhi.
Per gli amanti del genere fantasy medievale e chi vuole vedere trucidare malvagi goblin non potrà esimersi dal guardare questa serie.
Visto che l'opera rimane molto fedele alla sua controparte cartacea, se il manga non vi è piaciuto invece è consigliabile evitarne la visione perchè troverete le stesse situazioni che hanno reso famoso questo prodotto.
Vedremo così il Goblin Slayer in azione, la giovane chierica che viene salvata all'inizio dell'opera e poi deciderà di sua iniziativa di seguirlo nelle sue imprese, ritroveremo l'arciera elfo, l'incantatore nano e l'uomo lucertola così come il lanciere e la maga che lo accompagna, la ragazza della gilda e quella della fattoria, ognuno avrà il suo giusto spazio all'interno dell'opera.
Buone le animazioni e i combattimenti, con alcune scene molto ben fatte come ad esempio la comparsa di goblin slayer con la sua consueta scia di rossa dagli occhi.
Per gli amanti del genere fantasy medievale e chi vuole vedere trucidare malvagi goblin non potrà esimersi dal guardare questa serie.
Una giovane Sacerdotessa, alle prime armi come avventuriera, si unisce a un gruppo per una missione di sterminio di Goblin; la missione fallisce miseramente, ma quando tutto sembra perduto Goblin Slayer giunge in suo soccorso. La sacerdotessa decide poi di unirsi a Goblin Slayer nello sterminio sistematico, paranoico e meticoloso dei Goblin, unica specialità di Goblin Slayer.
La trama può sembrare all'inizio banale, ma non lo è affatto. La narrazione si focalizza esclusivamente su di un personaggio, Goblin Slayer, che rimarrà misteriosissimo fino alla fine. L'intreccio narrativo è semplice, lineare e interessante, così come l'universo che l'autore ha creato, con i suoi misteri e le sue controversie. L'autore ha deciso di narrare le vicende di un avventuriero come un altro, focalizzato nella sua piccola lotta contro i Goblin per motivi personali, piuttosto che narrare l'avventura di un'eroe che salva il mondo eliminando il signore dei demoni, che c'è ma che rimane di contorno e sconfitto da un personaggio che rimane praticamente anonimo allo spettatore. Dalla narrazione traspare uno stile unico e molto particolare, infatti nessun personaggio ha un nome proprio, vengono tutti chiamati con soprannomi, nome della razza e classi di lavoro, scelta stilistica audace, originale e vincente. Questa scelta stilistica non permette l'attaccamento dello spettatore e non rende facile empatizzare con i personaggi. L'ambientazione è dark fantasy, molto cruda, violenta e a tratti macabra soprattutto per quanto riguarda gli scontri con i Goblin, parte centrale dell'opera. L'anime è appassionante ed estasiante, cattura l'attenzione e al tempo stesso disgusta grazie alle sue immagini cruente e oscene.
I personaggi hanno design buoni e ben differenziati, non hanno nomi propri, ma sono comunque ben caratterizzati, non stereotipati. Tutta l'opera si focalizza su Goblin Slayer il protagonista, che ha un background crudo ma ben fatto e per niente banale e una buona caratterizzazione psicologica e caratteriale che si evolve durante l'opera. Tutti gli altri personaggi non sono poi così caratterizzati, la cosa però non pesa minimamente.
Il comparto tecnico è buono, la CGI poteva essere fatta un po' meglio in alcuni momenti ma è comunque buona. Le soundtrack sono particolari ed esaltano le atmosfere nella loro epicità e drammaticità. Il doppiaggio italiano è davvero molto ben fatto con ottime scelte per i vari personaggi.
In conclusione l'opera è davvero molto ben fatta e l'anime, per me, merita moltissimo di essere visto da chiunque.
La trama può sembrare all'inizio banale, ma non lo è affatto. La narrazione si focalizza esclusivamente su di un personaggio, Goblin Slayer, che rimarrà misteriosissimo fino alla fine. L'intreccio narrativo è semplice, lineare e interessante, così come l'universo che l'autore ha creato, con i suoi misteri e le sue controversie. L'autore ha deciso di narrare le vicende di un avventuriero come un altro, focalizzato nella sua piccola lotta contro i Goblin per motivi personali, piuttosto che narrare l'avventura di un'eroe che salva il mondo eliminando il signore dei demoni, che c'è ma che rimane di contorno e sconfitto da un personaggio che rimane praticamente anonimo allo spettatore. Dalla narrazione traspare uno stile unico e molto particolare, infatti nessun personaggio ha un nome proprio, vengono tutti chiamati con soprannomi, nome della razza e classi di lavoro, scelta stilistica audace, originale e vincente. Questa scelta stilistica non permette l'attaccamento dello spettatore e non rende facile empatizzare con i personaggi. L'ambientazione è dark fantasy, molto cruda, violenta e a tratti macabra soprattutto per quanto riguarda gli scontri con i Goblin, parte centrale dell'opera. L'anime è appassionante ed estasiante, cattura l'attenzione e al tempo stesso disgusta grazie alle sue immagini cruente e oscene.
I personaggi hanno design buoni e ben differenziati, non hanno nomi propri, ma sono comunque ben caratterizzati, non stereotipati. Tutta l'opera si focalizza su Goblin Slayer il protagonista, che ha un background crudo ma ben fatto e per niente banale e una buona caratterizzazione psicologica e caratteriale che si evolve durante l'opera. Tutti gli altri personaggi non sono poi così caratterizzati, la cosa però non pesa minimamente.
Il comparto tecnico è buono, la CGI poteva essere fatta un po' meglio in alcuni momenti ma è comunque buona. Le soundtrack sono particolari ed esaltano le atmosfere nella loro epicità e drammaticità. Il doppiaggio italiano è davvero molto ben fatto con ottime scelte per i vari personaggi.
In conclusione l'opera è davvero molto ben fatta e l'anime, per me, merita moltissimo di essere visto da chiunque.
"Goblin Slayer" è una serie che per molti aspetti ha molte cose belle, ma il cui risultato finale è solamente un mediocre (se non meno che mediocre).
Partiamo dal principio. I goblin sono una specie più o meno intelligente che vive principalmente (o anche) di razzie nei confronti degli umani. Tra le loro caratteristiche, oltre all'essere una specie infestante che cresce in modo esponenziale (o crescerebbe, se non ci fossero gli avventurieri a darle la caccia) hanno la particolare caratteristica di violentare le donne umane prima di mangiarle.
Ora, vorrei soffermarmi un attimo su questo punto. Secondo me la cosa è una trovata molto intelligente. Se così non fosse stato, agli occhi dello spettatore tutta la serie non sarebbe sembrata diversa dal classico "Uomo che stermina fino all'estinzione la specie X" però aggiungendo questo dettaglio (che nel bene o nel male può -o non- avere appeal sul pubblico, ma qui si va più su una questione relativa al genere, che sulla realizzazione in sè) si dà un motivo allo spettatore per dire che sterminare i goblin è giusto (a differenza dallo sterminare tigri, per esempio).
Altre cose che rendono la serie interessante sono, a mio avviso, il voler sembrare volutamente banale a prima vista (senza esserlo davvero). Voglio dire, la serie presenta dei personaggi che cacciano goblin, che però non vengono approfonditi più di tanto, o quanto meno non vengono approfonditi subito, facendo sembrare il tutto come un gruppo di persone che caccia i goblin e basta. Finita la missione ne parte un'altra e così all'infinito. In realtà però è palese di come ci sia dell'altro dietro ai personaggi, che però non viene, volutamente, inserito troppo esplicitamente.
Come detto però, alla fine, la serie, secondo me, risulta solo mediocre. Come spesso accade nel fantasy medievale europeo made in Japan, il tutto sembra troppo legato agli stereotipi del mondo dei videogiochi (degli RPG, magari anche ai giochi da tavolo che però io non conosco, quindi non mi sbilancio sulla cosa) il che funziona perfettamente per i videogiochi, ma è evidente che non funziona per niente bene per credo nient'altro, anime compresi. Per esempio è come se esistessero i punti magia e i personaggi li avessero a schermo, così da sapere perfettamente cosa gli è possibile fare (che in realtà è pure corretto, ma non che prima della missione sanno già quanti incantesimi e di che tipo possono fare, cioè sembra di vedere i PP dei pokemon).
Altra cosa che non funziona è uno degli errori più classici del genere e riguarda le armature. In "Goblin Slayer" le armature sono inutili. Lo so che può sembrare strano per molti, visto che la tv ci ha abituati molto bene alla cosa, ma indovinate un po', la gente in tempi passati indossava pesanti armature perché queste proteggevano da frecce e colpi di spada. Penserete che sia una cosa che non giustifica una critica, ma nel genere sono i dettagli a fare la differenza, anche se nemmeno questo è il motivo principale per cui la ritengo mediocre.
Il motivo per cui per me è solo mediocre è che, prendendo ancora una volta spunto dai videogiochi probabilmente, tira fuori tutta una serie di pozioni e oggetti magici che rendono sostanzialmente sbagliata ai miei occhi la risoluzione degli eventi. Come detto, facendo sempre l'esempio dei pokemon (perché sono la serie più famosa, qui magari sarebbe meglio il paragone con Final Fantasy), le pozioni funzionano perché c'è un preciso sistema di soldi che ti da la possibilità (o meno) di comprare queste pozioni e cose così in anticipo.
Qui invece, siccome il sistema dei soldi non è davvero implementato (cioè ovviamente ci sono, ma non si mettono a spiegare quanti soldi ha goblin slayer, quanto costa la pozione, quanto guadagna con una missione, quanto spende per vivere, il potere d'acquisto, le pozioni disponibili... perché chiaramente verrebbe fuori una cosa orribile) il tutto sembra sempre come una cosa tirata fuori a caso che risolve la situazione, un deus ex machina. Inoltre prima della missione non ci viene detto quali oggetti magici porta con se (anche qui, per ovvi motivi) e il tutto alla fine finisce per funzionare davvero davvero male, con i personaggi che in estrema difficoltà tirano fuori qualcosa di molto (leggi troppo) potente e si salvano.
Quindi, promosso tutto l'incipit della serie, come è impostata e come ci viene presentata, ma bocciato tutto lo svolgimento e l'esecuzione.
Partiamo dal principio. I goblin sono una specie più o meno intelligente che vive principalmente (o anche) di razzie nei confronti degli umani. Tra le loro caratteristiche, oltre all'essere una specie infestante che cresce in modo esponenziale (o crescerebbe, se non ci fossero gli avventurieri a darle la caccia) hanno la particolare caratteristica di violentare le donne umane prima di mangiarle.
Ora, vorrei soffermarmi un attimo su questo punto. Secondo me la cosa è una trovata molto intelligente. Se così non fosse stato, agli occhi dello spettatore tutta la serie non sarebbe sembrata diversa dal classico "Uomo che stermina fino all'estinzione la specie X" però aggiungendo questo dettaglio (che nel bene o nel male può -o non- avere appeal sul pubblico, ma qui si va più su una questione relativa al genere, che sulla realizzazione in sè) si dà un motivo allo spettatore per dire che sterminare i goblin è giusto (a differenza dallo sterminare tigri, per esempio).
Altre cose che rendono la serie interessante sono, a mio avviso, il voler sembrare volutamente banale a prima vista (senza esserlo davvero). Voglio dire, la serie presenta dei personaggi che cacciano goblin, che però non vengono approfonditi più di tanto, o quanto meno non vengono approfonditi subito, facendo sembrare il tutto come un gruppo di persone che caccia i goblin e basta. Finita la missione ne parte un'altra e così all'infinito. In realtà però è palese di come ci sia dell'altro dietro ai personaggi, che però non viene, volutamente, inserito troppo esplicitamente.
Come detto però, alla fine, la serie, secondo me, risulta solo mediocre. Come spesso accade nel fantasy medievale europeo made in Japan, il tutto sembra troppo legato agli stereotipi del mondo dei videogiochi (degli RPG, magari anche ai giochi da tavolo che però io non conosco, quindi non mi sbilancio sulla cosa) il che funziona perfettamente per i videogiochi, ma è evidente che non funziona per niente bene per credo nient'altro, anime compresi. Per esempio è come se esistessero i punti magia e i personaggi li avessero a schermo, così da sapere perfettamente cosa gli è possibile fare (che in realtà è pure corretto, ma non che prima della missione sanno già quanti incantesimi e di che tipo possono fare, cioè sembra di vedere i PP dei pokemon).
Altra cosa che non funziona è uno degli errori più classici del genere e riguarda le armature. In "Goblin Slayer" le armature sono inutili. Lo so che può sembrare strano per molti, visto che la tv ci ha abituati molto bene alla cosa, ma indovinate un po', la gente in tempi passati indossava pesanti armature perché queste proteggevano da frecce e colpi di spada. Penserete che sia una cosa che non giustifica una critica, ma nel genere sono i dettagli a fare la differenza, anche se nemmeno questo è il motivo principale per cui la ritengo mediocre.
Il motivo per cui per me è solo mediocre è che, prendendo ancora una volta spunto dai videogiochi probabilmente, tira fuori tutta una serie di pozioni e oggetti magici che rendono sostanzialmente sbagliata ai miei occhi la risoluzione degli eventi. Come detto, facendo sempre l'esempio dei pokemon (perché sono la serie più famosa, qui magari sarebbe meglio il paragone con Final Fantasy), le pozioni funzionano perché c'è un preciso sistema di soldi che ti da la possibilità (o meno) di comprare queste pozioni e cose così in anticipo.
Qui invece, siccome il sistema dei soldi non è davvero implementato (cioè ovviamente ci sono, ma non si mettono a spiegare quanti soldi ha goblin slayer, quanto costa la pozione, quanto guadagna con una missione, quanto spende per vivere, il potere d'acquisto, le pozioni disponibili... perché chiaramente verrebbe fuori una cosa orribile) il tutto sembra sempre come una cosa tirata fuori a caso che risolve la situazione, un deus ex machina. Inoltre prima della missione non ci viene detto quali oggetti magici porta con se (anche qui, per ovvi motivi) e il tutto alla fine finisce per funzionare davvero davvero male, con i personaggi che in estrema difficoltà tirano fuori qualcosa di molto (leggi troppo) potente e si salvano.
Quindi, promosso tutto l'incipit della serie, come è impostata e come ci viene presentata, ma bocciato tutto lo svolgimento e l'esecuzione.
Perché ho scelto questa serie e non un altro fantasy?
Perché era doppiata. Sì preferisco il doppiaggio ai sottotitoli perché mi rende più familiari i personaggi e Dynit in genere lavora bene. Non posso dire che questa serie sia un’opera imprescindibile ma è fatta bene… abbiamo un eroe con un obbiettivo (sterminare goblin), abbiamo cattivi da odiare, abbiamo dei coprotagonisti che aiutano l’eroe… più che coprotagonisti direi personaggi spalla con poco background direi, buoni solo a combattere… sì perché l’unico personaggio di cui capiamo la mentalità e l’ammazza goblin e anche li c’è poco da capire.
Ma com’è il prodotto?
Buona qualità, belle ragazze, fluido nei movimenti con bei fondali sullo sfondo, insomma ben fatto, la trama pur con qualche gap funziona (non funziona nei momenti di “riflessione”, uno fra tutti il dialogo fra Goblin Slayer e la Fanciulla della Spada nella città dell’acqua).
I compagni di viaggio del goblin slayer (di cui non conosceremo mai il nome e il volto), diventeranno una chierica, un elfa, un nano e un uomo lucertola, salvo negli ultimi due episodi in cui ad essi si aggiungeranno un mucchio di avventurieri per difendere una misera fattoria (dove sta un’amica d’infanzia dell’ammazza-goblin) da un'orda di mostriciattoli… da notare che tutti i personaggi femminili per loro natura si innamoreranno del nostro eroe, come spesso accade in questo genere di prodotto, siano umili impiegate della gilda o arcivescovi, comunque anche se le ragazze sono ben disegnate e ci sono scene invitanti io non mi faccio influenzare da ciò, devo dire che mi ha influenzato nel giudizio (in modo negativo) il fatto che era stato presentato come un possibile erede del vecchio Berserk, ma pur avendo qualche scena “forte” (non abbastanza per il mio palato) in realtà non l’ho trovato abbastanza splatter…
Giudizio finale? La White Fox ha fatto un buon lavoro con le animazioni, ma trama e personaggi non sono sempre all’altezza: voto 7 ½ perché comunque non c’è episodio che preso singolarmente merita un’insufficienza, anche se alcuni lasciano perplessi.
Perché era doppiata. Sì preferisco il doppiaggio ai sottotitoli perché mi rende più familiari i personaggi e Dynit in genere lavora bene. Non posso dire che questa serie sia un’opera imprescindibile ma è fatta bene… abbiamo un eroe con un obbiettivo (sterminare goblin), abbiamo cattivi da odiare, abbiamo dei coprotagonisti che aiutano l’eroe… più che coprotagonisti direi personaggi spalla con poco background direi, buoni solo a combattere… sì perché l’unico personaggio di cui capiamo la mentalità e l’ammazza goblin e anche li c’è poco da capire.
Ma com’è il prodotto?
Buona qualità, belle ragazze, fluido nei movimenti con bei fondali sullo sfondo, insomma ben fatto, la trama pur con qualche gap funziona (non funziona nei momenti di “riflessione”, uno fra tutti il dialogo fra Goblin Slayer e la Fanciulla della Spada nella città dell’acqua).
I compagni di viaggio del goblin slayer (di cui non conosceremo mai il nome e il volto), diventeranno una chierica, un elfa, un nano e un uomo lucertola, salvo negli ultimi due episodi in cui ad essi si aggiungeranno un mucchio di avventurieri per difendere una misera fattoria (dove sta un’amica d’infanzia dell’ammazza-goblin) da un'orda di mostriciattoli… da notare che tutti i personaggi femminili per loro natura si innamoreranno del nostro eroe, come spesso accade in questo genere di prodotto, siano umili impiegate della gilda o arcivescovi, comunque anche se le ragazze sono ben disegnate e ci sono scene invitanti io non mi faccio influenzare da ciò, devo dire che mi ha influenzato nel giudizio (in modo negativo) il fatto che era stato presentato come un possibile erede del vecchio Berserk, ma pur avendo qualche scena “forte” (non abbastanza per il mio palato) in realtà non l’ho trovato abbastanza splatter…
Giudizio finale? La White Fox ha fatto un buon lavoro con le animazioni, ma trama e personaggi non sono sempre all’altezza: voto 7 ½ perché comunque non c’è episodio che preso singolarmente merita un’insufficienza, anche se alcuni lasciano perplessi.
Sono un grande fan del fantasy e degli RPG e avendo sentito grandi elogi su questa serie mi sono approcciato con un minimo di aspettativa...
E ora, premesso che l'ho guardato fino alla fine, forse con la costante speranza di un drastico miglioramento (credo?)... che non è mai arrivato. Penso sia uno dei peggiori anime che abbia mai visto. Forse proprio perché promette di essere questo gran titolo in cui invece ho trovato il vuoto totale...
Certo la qualità è ottima, le ragazze son bellissime, i disegni e le animazioni non tradiscono, i fondali rendono bene l'atmosfera... Per il resto: nulla. La trama è inesistente. Insomma questo ce l'ha con i goblin. Perchè questi sono cattivi ma siccome sono anche sfigatelli nessuno se li fila. E invece sono un pericolo da tenere in considerazione. Ok. È una buona premessa per un fantasy. Ci sono i vari ranghi, i "boss di fine livello" non mancano insomma. E poi il vuoto. Ci si aspetta sempre che si inizi ad intravedere qualcosa di consistente ma nulla. Ho visto comparse in serie senza pretese con più carisma dei personaggi principali di "Goblin Slayer".
Peccato: perché a me i fantasy RPG-ecchi piacciono.
E ora, premesso che l'ho guardato fino alla fine, forse con la costante speranza di un drastico miglioramento (credo?)... che non è mai arrivato. Penso sia uno dei peggiori anime che abbia mai visto. Forse proprio perché promette di essere questo gran titolo in cui invece ho trovato il vuoto totale...
Certo la qualità è ottima, le ragazze son bellissime, i disegni e le animazioni non tradiscono, i fondali rendono bene l'atmosfera... Per il resto: nulla. La trama è inesistente. Insomma questo ce l'ha con i goblin. Perchè questi sono cattivi ma siccome sono anche sfigatelli nessuno se li fila. E invece sono un pericolo da tenere in considerazione. Ok. È una buona premessa per un fantasy. Ci sono i vari ranghi, i "boss di fine livello" non mancano insomma. E poi il vuoto. Ci si aspetta sempre che si inizi ad intravedere qualcosa di consistente ma nulla. Ho visto comparse in serie senza pretese con più carisma dei personaggi principali di "Goblin Slayer".
Peccato: perché a me i fantasy RPG-ecchi piacciono.
Innovativo, non riesco a definire diversamente questa serie.
Siamo infatti in un mondo fantasy, e la storia inizia con una giovane e dolce chierica, quindicenne, che -decisa a iniziare la carriera d’avventuriera- si unisce ad un party di tre giovani e promettenti avventurieri neo diplomati. Pensando ad una facile missione entrano nella tana di una tribù di goblin per sterminarli ma saranno loro ad essere uccisi, salvo la giovane chierica, salvata appena in tempo dal potente avventuriero soprannominato "Goblin Slayer", poiché accetta solo missioni di sterminio di goblin. Per la giovane ragazza inizia così una nuova vita, dato che accetterà di far coppia con Goblin Slayer per imparare la non facile vita dell’avventuriero sterminatore di goblin.
Molti avventurieri si uniranno al party, ovvero un nano, un uomo coccodrillo e un’elfa. Non avremo perciò l’eroe solitario che affronterà chissà quali nemici, ma solo avventurieri mercenari che risolvono dietro pagamento missioni più o meno importanti, eroi ed eroine che devono lottare contro sé stessi e le loro paure, vedi la famosa sacerdotessa della spada, così potente ma che ha il terrore dei goblin.
Ottima la caratterizzazione dei personaggi, protagonisti o meno che siano, in particolare le tre figure femminili della giovane chierica, la sacerdotessa, la giovane impiegata della gilda e la giovane maga, amica del protagonista. Avventure ed eroi senza pretese di salvare il mondo, ma che vivono avventure serie e importanti, piene di trucchi tattici, dato che i goblin sono temibili e non vanno mai sottovalutati. Buona la grafica, dai colori caldi, le sigle e la regia. In conclusione: serie indicatissima per chi vuole un fantasy diverso con un eroe carismatico per il suo carattere, non per i suoi poteri e con personaggi ben caratterizzati, non sarà facile dimenticare nessuno, compresi i comprimari che si vedranno anche solo per pochi minuti
Voto 7 e mezzo
Siamo infatti in un mondo fantasy, e la storia inizia con una giovane e dolce chierica, quindicenne, che -decisa a iniziare la carriera d’avventuriera- si unisce ad un party di tre giovani e promettenti avventurieri neo diplomati. Pensando ad una facile missione entrano nella tana di una tribù di goblin per sterminarli ma saranno loro ad essere uccisi, salvo la giovane chierica, salvata appena in tempo dal potente avventuriero soprannominato "Goblin Slayer", poiché accetta solo missioni di sterminio di goblin. Per la giovane ragazza inizia così una nuova vita, dato che accetterà di far coppia con Goblin Slayer per imparare la non facile vita dell’avventuriero sterminatore di goblin.
Molti avventurieri si uniranno al party, ovvero un nano, un uomo coccodrillo e un’elfa. Non avremo perciò l’eroe solitario che affronterà chissà quali nemici, ma solo avventurieri mercenari che risolvono dietro pagamento missioni più o meno importanti, eroi ed eroine che devono lottare contro sé stessi e le loro paure, vedi la famosa sacerdotessa della spada, così potente ma che ha il terrore dei goblin.
Ottima la caratterizzazione dei personaggi, protagonisti o meno che siano, in particolare le tre figure femminili della giovane chierica, la sacerdotessa, la giovane impiegata della gilda e la giovane maga, amica del protagonista. Avventure ed eroi senza pretese di salvare il mondo, ma che vivono avventure serie e importanti, piene di trucchi tattici, dato che i goblin sono temibili e non vanno mai sottovalutati. Buona la grafica, dai colori caldi, le sigle e la regia. In conclusione: serie indicatissima per chi vuole un fantasy diverso con un eroe carismatico per il suo carattere, non per i suoi poteri e con personaggi ben caratterizzati, non sarà facile dimenticare nessuno, compresi i comprimari che si vedranno anche solo per pochi minuti
Voto 7 e mezzo
Premetto che, in genere, violenza gratuita e tematiche forti come lo stupro in un anime, per me, sono alquanto intriganti, ed è con uno spirito di sana curiosità che ho cominciato a guardare questo anime. Ecco, elencate per punti, le mie opinioni.
- Personaggi: 4. Tutti, ma proprio tutti i personaggi di questo anime sono macchiette. Ecco, può essere preso come esempio di anime con personaggi non caratterizzati (non è per forza un difetto ma di certo non aiuta a destare interesse).
- Trama: 3,5. Incuriosisce all’inizio ma dopo appena qualche episodio, stufa poiché non riesce ad affrontare nessuna delle tematiche che tira fuori, non spiega niente del protagonista, non giustifica nessuna delle azioni di nessun personaggio, insomma è riassumibile con: in questo anime c’è un tizio che ammazza goblin e fa cose... A peggiorare la situazione c'è il fan-service (molto fastidioso in questo anime).
- Animazioni: 6. Personalmente non mi piacciono molto, ma non posso dire che siano fatte male.
- Combattimenti: 6. C’è qualcosa di buono nelle strategie adottate dal protagonista, ma finisce li.
Insomma, lo consiglio o no?
La risposta è semplice: vi va di vedere un tizio che ammazza goblin e fa cose a caso? Se sì, questo è l’anime che fa per voi.
- Personaggi: 4. Tutti, ma proprio tutti i personaggi di questo anime sono macchiette. Ecco, può essere preso come esempio di anime con personaggi non caratterizzati (non è per forza un difetto ma di certo non aiuta a destare interesse).
- Trama: 3,5. Incuriosisce all’inizio ma dopo appena qualche episodio, stufa poiché non riesce ad affrontare nessuna delle tematiche che tira fuori, non spiega niente del protagonista, non giustifica nessuna delle azioni di nessun personaggio, insomma è riassumibile con: in questo anime c’è un tizio che ammazza goblin e fa cose... A peggiorare la situazione c'è il fan-service (molto fastidioso in questo anime).
- Animazioni: 6. Personalmente non mi piacciono molto, ma non posso dire che siano fatte male.
- Combattimenti: 6. C’è qualcosa di buono nelle strategie adottate dal protagonista, ma finisce li.
Insomma, lo consiglio o no?
La risposta è semplice: vi va di vedere un tizio che ammazza goblin e fa cose a caso? Se sì, questo è l’anime che fa per voi.
Trama non molto originale, la caratterizzazione dei personaggi è semplice, ricorda qualcosa di già visto. Animazioni eccellenti e qualità dell'immagine ottima. Classico anime fantasy con un gruppo di avventurieri che si occupa di sconfiggere i mostri della città. Molto, forse troppo fan service, nulla di particolare se non la creanza delle scene, soprattutto nei premi episodi, ma la storia resta piatta, semplice, con qualche mistero che sarà risolto probabilmente nella seconda stagione. Regia eccellente, comporto sonoro anch'esso ottimo ma nulla di straordinario.
Goblin slayer, l'avventuriero che si occupa solo di missioni di sterminio di Goblin! La storia inizia quando un gruppo di quattro avventurieri non esperti decidono di accettare una missione di sterminio Goblin tra cui una chierica di nome Yui. Non avranno la meglio visto che verranno uccisi e violentati, a parte per Yui che si trova davanti Goblin slayer che penserà a mettere a posto le cose. Durante la storia vedremo che i due cominceranno a formare un duo molto competitivo e andando avanti si uniranno anche altri avventurieri. Spiegherà inoltre la storia di Goblin slayer, da quando ha cominciato ad odiare i goblin a come mai dorme con l'elmo. Conoscerà inoltre tre nuovi compagni che lo assisteranno in missione, di cui un uomo lucertola, un nano e un'elfa.
Non mi dispiace affatto questo mix di razze! Goblin slayer da una personalità veramente monotona e chiusa riesce a trasformarsi in un mostro davanti ai suoi avversari. Conosce tutte le abitudini dei goblin e sa sempre cosa faranno! I co-protagonisti sembrano presi da un mondo, tipo "Warhammer Fantasy", mi ricordano questo. Mi piace inoltre l'ottima classificazione dei goblin che è stata fatta come goblin base, goblin campione, goblin stregone ecc ecc. L'azione strategica non manca di certo. La grafica è ok e i dialoghi semplici davvero da capire. Nel complesso mi è piaciuto.
Non mi dispiace affatto questo mix di razze! Goblin slayer da una personalità veramente monotona e chiusa riesce a trasformarsi in un mostro davanti ai suoi avversari. Conosce tutte le abitudini dei goblin e sa sempre cosa faranno! I co-protagonisti sembrano presi da un mondo, tipo "Warhammer Fantasy", mi ricordano questo. Mi piace inoltre l'ottima classificazione dei goblin che è stata fatta come goblin base, goblin campione, goblin stregone ecc ecc. L'azione strategica non manca di certo. La grafica è ok e i dialoghi semplici davvero da capire. Nel complesso mi è piaciuto.
Anime appassionante e estasiante, cattura ma al tempo stesso disgusta grazie alle sue immagini cruente e oscene, proprio come in quei film horror dove copri gli occhi con le mani, ma spii ciò che sta succedendo attraverso le fessure delle dita. Ha il fascino della violenza gratuita e dell’eroe imperfetto ma comunque imbattibile. La trama è molto semplice e senza pretenziosi plot twist, ma da un anime di questo tipo ci si aspetta principalmente violenza e sfogo, quindi non si bada eccessivamente al filo conduttore. Merita di essere visto da chiunque sia appassionato del genere, da chi volesse un po’ di sana violenza e dai forti di stomaco. Eccezionale.
So che non è una cosa giusta da fare ma non sono riuscito a continuare la serie oltre l'episodio 4... È veramente una anime noioso, personaggi caratterizzati poco e niente con un background così scontato che ti lascia l'amaro in bocca; specialmente il protagonista! La serie sarebbe potuta benissimo andare avanti con un cartone a forma di uomo senza ripercussioni gravi sulla trama, e questa la trovo una cosa gravissima!
Il genere ormai sta diventando molto popolare e capisco la difficoltà di creare personaggi originali (sempre se ci stiano ancora provando) ma un personaggio così piatto con un background così fiacco credo che raramente lo abbia mai incontrato.
Per il resto i disegni e le musiche sono nella norma, niente di spettacolare o orrendo dal lato tecnico anche se questa moda dei modelli CGI nelle animazioni secondo me rovina un po' l'atmosfera ma vabbè immagino che passerà.
Il genere ormai sta diventando molto popolare e capisco la difficoltà di creare personaggi originali (sempre se ci stiano ancora provando) ma un personaggio così piatto con un background così fiacco credo che raramente lo abbia mai incontrato.
Per il resto i disegni e le musiche sono nella norma, niente di spettacolare o orrendo dal lato tecnico anche se questa moda dei modelli CGI nelle animazioni secondo me rovina un po' l'atmosfera ma vabbè immagino che passerà.
Allora... Questo anime, mi ha fatto schifo. E non posso crederci che stiano per farci un film. La cosa che non capisco è perché sia così osannato in Giappone...
Sì, i disegni sono pienamente più che sufficienti di voto, però non capisco perché hanno usato la CGI nei momenti migliori, o certe volte anche per gli spostamenti, poi i personaggi non hanno nomi, sappiamo solo la loro età. E poi le OST sono proprio quelle di un GDR, e l'opening non è il mio genere, infatti l'ho sentita una sola volta, poi l'ho saltata negli altri episodi. Di per sé l'anime è, appunto, strutturato come un GDR, ovvero:
-Dungeon
-Un tot. numero di Mob
-Boss Finale.
L'idea è buona, ma mal sviluppata. Il fan service per me è irrilevante, però in certi scene non ci azzecca secondo me. Io sono per il fan service comico, e in questo anime c'è il fan service-stupro, che mi mette addosso un forte senso di sconforto e di disgusto. Se voi siete amanti degli splatter, questo anime non fa per voi. Se proprio volete vedervi uno splatter degno di questo nome, vi consiglio "Drifters", mentre invece vi sconsiglio "Goblin Slayer".
Disegni e animazioni: 6,5
Trama:5,5
OST e Opening: 5
Personaggi: 4
Voto media finale 5,25/10 che passo a 5/10
Non capirò mai perché la maggior parte degli anime tratti da Light Novel faccia schifo.
Sì, i disegni sono pienamente più che sufficienti di voto, però non capisco perché hanno usato la CGI nei momenti migliori, o certe volte anche per gli spostamenti, poi i personaggi non hanno nomi, sappiamo solo la loro età. E poi le OST sono proprio quelle di un GDR, e l'opening non è il mio genere, infatti l'ho sentita una sola volta, poi l'ho saltata negli altri episodi. Di per sé l'anime è, appunto, strutturato come un GDR, ovvero:
-Dungeon
-Un tot. numero di Mob
-Boss Finale.
L'idea è buona, ma mal sviluppata. Il fan service per me è irrilevante, però in certi scene non ci azzecca secondo me. Io sono per il fan service comico, e in questo anime c'è il fan service-stupro, che mi mette addosso un forte senso di sconforto e di disgusto. Se voi siete amanti degli splatter, questo anime non fa per voi. Se proprio volete vedervi uno splatter degno di questo nome, vi consiglio "Drifters", mentre invece vi sconsiglio "Goblin Slayer".
Disegni e animazioni: 6,5
Trama:5,5
OST e Opening: 5
Personaggi: 4
Voto media finale 5,25/10 che passo a 5/10
Non capirò mai perché la maggior parte degli anime tratti da Light Novel faccia schifo.
Ho visto l'anime a distanza di un paio di mesi dalla fine della serie spinto sia dalla trama che dagli elevati piazzamenti nella classifica settimanale di gradimento.
Devo dire sinceramente che mi aspettavo molto di più, sono rimasto parecchio deluso.
A mio personalissimo giudizio, la trama non è affatto avvincente ed i personaggi sono piuttosto piatti, non reggono assolutamente il confronto con quelli di anime dello stesso genere (che oggi va per la maggiore).
Vista appunto la concorrenza, mi aspettavo qualcosa di diverso... magari una chiave di lettura differente... cosa che non c'è.
Poi non gradisco i tanti inserimenti gratuiti di nudi femminili, a mio modo di vedere utilizzati solo per attirare un pubblico maschile giovane... posso capire le scene di violenza da parte dei Goblin ma i bagni o le nudità in solitaria della piccola ragazza di campagna sono totalmente fuori dal contesto.
Voto: 6, benché molto risicato... perché comunque l'ho portato fino alla fine ed i disegni e qualche scena di combattimento non sono male.
Nota positiva: l'opening non è male.
Tornassi indietro lo rivedrei? No, meglio destinare il tempo a qualche altra opera...
Devo dire sinceramente che mi aspettavo molto di più, sono rimasto parecchio deluso.
A mio personalissimo giudizio, la trama non è affatto avvincente ed i personaggi sono piuttosto piatti, non reggono assolutamente il confronto con quelli di anime dello stesso genere (che oggi va per la maggiore).
Vista appunto la concorrenza, mi aspettavo qualcosa di diverso... magari una chiave di lettura differente... cosa che non c'è.
Poi non gradisco i tanti inserimenti gratuiti di nudi femminili, a mio modo di vedere utilizzati solo per attirare un pubblico maschile giovane... posso capire le scene di violenza da parte dei Goblin ma i bagni o le nudità in solitaria della piccola ragazza di campagna sono totalmente fuori dal contesto.
Voto: 6, benché molto risicato... perché comunque l'ho portato fino alla fine ed i disegni e qualche scena di combattimento non sono male.
Nota positiva: l'opening non è male.
Tornassi indietro lo rivedrei? No, meglio destinare il tempo a qualche altra opera...
"Goblin Slayer" è una serie anime fantasy, ispirata dai giochi di ruolo.
Le vicende ruotano intorno al Goblin Slayer, il protagonista che da il nome al opera, e alla sua "partner" ovvero la sacerdotessa, bisogna dire che in questa serie i personaggi vengono chiamati per la loro classe (goblin slayer, strega, arciere ecc...) o per la loro razza (elfo, nano ecc...).
Goblin Slayer è un cacciatore solitario di Goblin, lui è pronto a usare ogni mezzo per trovare e uccidere i goblin, questo è dovuto al fatto che quando era piccolo il suo villaggio fu distrutto dai goblin, e lui dovette assistere a tutto compresa la morte di sua sorella, senza che potesse fare nulla: questo lo cambió per sempre.
Il Goblin Slayer è ossessionato dalla sua caccia, non ha altri interessi, e accetta solo queste missioni anche sapendo che ci sono pericolo maggiori oltre ai goblin, lui spesso esagera rischiando di morire, e usa anche metodi estremi per distruggere i covi dei goblin, come esplosioni, incendi, inondazioni e gas tossici.
L'incontro con la sacerdotessa e con altro gruppo di avventurieri, gli farà cambiare parzialmente il suo comportamento e vedremo una mutazione in lui, lui può essere considerato il classico guerriero che pensa sola al combattimento, un antieroe in tutto e per tutto.
La parte tecnica del anime è ben fatta, le animazioni sono buone, le musiche sono molto belle, il comparto tecnico è uno dei punti di forza del opera.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi essa è molto carente, già il fatto che non abbiamo nome (per così dire) è un punto a loro svantaggio, ma la loro personalità non è ben strutturata, non sono personaggi interessanti, neanche il protagonista si salva in merito.
Per concludere "Goblin Slayer" è una serie che intrattiene se si cerca una serie leggera, e piena di azione, e piace sopratutto se si è fan dei fantasy e dei giochi di ruolo.
Le vicende ruotano intorno al Goblin Slayer, il protagonista che da il nome al opera, e alla sua "partner" ovvero la sacerdotessa, bisogna dire che in questa serie i personaggi vengono chiamati per la loro classe (goblin slayer, strega, arciere ecc...) o per la loro razza (elfo, nano ecc...).
Goblin Slayer è un cacciatore solitario di Goblin, lui è pronto a usare ogni mezzo per trovare e uccidere i goblin, questo è dovuto al fatto che quando era piccolo il suo villaggio fu distrutto dai goblin, e lui dovette assistere a tutto compresa la morte di sua sorella, senza che potesse fare nulla: questo lo cambió per sempre.
Il Goblin Slayer è ossessionato dalla sua caccia, non ha altri interessi, e accetta solo queste missioni anche sapendo che ci sono pericolo maggiori oltre ai goblin, lui spesso esagera rischiando di morire, e usa anche metodi estremi per distruggere i covi dei goblin, come esplosioni, incendi, inondazioni e gas tossici.
L'incontro con la sacerdotessa e con altro gruppo di avventurieri, gli farà cambiare parzialmente il suo comportamento e vedremo una mutazione in lui, lui può essere considerato il classico guerriero che pensa sola al combattimento, un antieroe in tutto e per tutto.
La parte tecnica del anime è ben fatta, le animazioni sono buone, le musiche sono molto belle, il comparto tecnico è uno dei punti di forza del opera.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi essa è molto carente, già il fatto che non abbiamo nome (per così dire) è un punto a loro svantaggio, ma la loro personalità non è ben strutturata, non sono personaggi interessanti, neanche il protagonista si salva in merito.
Per concludere "Goblin Slayer" è una serie che intrattiene se si cerca una serie leggera, e piena di azione, e piace sopratutto se si è fan dei fantasy e dei giochi di ruolo.
L’attrazione verso il macabro ha radici antiche: basti pensare alle crudeltà, alle sevizie e mutilazioni così comuni alla drammaturgia classica, talora esposte con sadico compiacimento. Trattasi tuttavia di un corollario dell'arte tragica, che si serve di questi espedienti per mostrare, benché talvolta sospesa in un giudizio etico, il decadimento dei costumi, l’abisso morale dei personaggi, l’orrore della guerra; per scuotere gli animi, muovere dure riflessioni, spezzare pregiudizi. Una cosa è palese, non fa leva sulla scopofilia morbosa degli amanti della peggior letteratura di appendice, di quel filone letterario che, solleticando il gusto dell’orrido, attira indiscreti curiosi come api al miele.
Un filone che, con l’avvento dei nuovi media, ha figliato senza ritegno, andando sempre più a confondere il tragico con l'osceno.
Quali parole spendere dunque per quest’opera, ennesimo esponente di un genere assimilabile al rape and revenge, che, con banali escamotage, e sfruttando indegnamente la sfera sessuale, gongola nel sadismo, annegando il tutto in una violenza becera ed eccessiva? Trarre appagamento nell’osservare vergini violate da goblin pustolosi, per poi gioire quando la lama della giustizia cade implacabile sulla loro testa, è il paradigmatico ‘fondo del barile’, da raschiare in mancanza di idee migliori.
Stupri e infanticidi non sono in sé sinonimo di un linguaggio artistico maturo, quando l’ostentazione di queste crudeltà è vilipesa dall’assenza di qualsivoglia riflessione e da quell’umorismo a sfondo sessuale che abbonda negli ecchi di infimo livello. La violenza è qui solo una capziosa piaggeria che può trovare terreno fertile in adolescenti in subbuglio ormonale, per cui è prassi estremizzare i concetti: il nemico dai tratti ripugnanti e animaleschi, l’eroe spietato latore della ‘giusta vendetta’. Invertire i ruoli tra umani e goblin avrebbe sortito lo stesso clamore? Non credo, senza un facile capro espiatorio non ci sarebbe stata quell’ingenua immedesimazione che rende attraente (?) un protagonista perennemente in armatura, a tal punto ossessionato dallo sterminio del nemico, da sembrare mentalmente ipodotato.
Nessuno si aspettava De Sade, con la sua filosofia vestita di perversione, ma da qui a camuffare di affettata seriosità una banale commedia scollacciata ce ne passa.
Non bastasse quanto detto, la disgraziata regia, totalmente squilibrata nei tempi narrativi, e il comparto tecnico dozzinale aggiungono ulteriore disagio alla visione dell’anime. Oltretutto il canovaccio è sempre lo stesso, reiterato allo sfinimento, con variazioni su tema vieppiù scadenti e annacquate, tanto che è un supplizio - in questo caso reale! - portare a termine la visione della serie.
Io, dopo sei episodi, ho gettato la spugna. Non mi importa nemmeno sapere se l’autore, con un atto di resipiscenza, abbia provato ad aggiustare il tiro, ma ad esser sincero mi auguro di no: provare a dare profondità a una trama tanto insulsa sarebbe solo un’ipocrita pezza, cucita alla bell’e meglio.
Mi infonde malessere pensare che questa operucola voglia essere ascritta al genere dark fantasy. Più che altro lo denigra, offendendo la serietà di esponenti ben più blasonati, e ciò non è emendabile in alcun modo.
Alla luce dei fatti, avrei preferito sprecare il mio tempo guardando un inutile harem fotocopia, risparmiandomi almeno quella fastidiosa sensazione di essere stato preso in giro.
Un filone che, con l’avvento dei nuovi media, ha figliato senza ritegno, andando sempre più a confondere il tragico con l'osceno.
Quali parole spendere dunque per quest’opera, ennesimo esponente di un genere assimilabile al rape and revenge, che, con banali escamotage, e sfruttando indegnamente la sfera sessuale, gongola nel sadismo, annegando il tutto in una violenza becera ed eccessiva? Trarre appagamento nell’osservare vergini violate da goblin pustolosi, per poi gioire quando la lama della giustizia cade implacabile sulla loro testa, è il paradigmatico ‘fondo del barile’, da raschiare in mancanza di idee migliori.
Stupri e infanticidi non sono in sé sinonimo di un linguaggio artistico maturo, quando l’ostentazione di queste crudeltà è vilipesa dall’assenza di qualsivoglia riflessione e da quell’umorismo a sfondo sessuale che abbonda negli ecchi di infimo livello. La violenza è qui solo una capziosa piaggeria che può trovare terreno fertile in adolescenti in subbuglio ormonale, per cui è prassi estremizzare i concetti: il nemico dai tratti ripugnanti e animaleschi, l’eroe spietato latore della ‘giusta vendetta’. Invertire i ruoli tra umani e goblin avrebbe sortito lo stesso clamore? Non credo, senza un facile capro espiatorio non ci sarebbe stata quell’ingenua immedesimazione che rende attraente (?) un protagonista perennemente in armatura, a tal punto ossessionato dallo sterminio del nemico, da sembrare mentalmente ipodotato.
Nessuno si aspettava De Sade, con la sua filosofia vestita di perversione, ma da qui a camuffare di affettata seriosità una banale commedia scollacciata ce ne passa.
Non bastasse quanto detto, la disgraziata regia, totalmente squilibrata nei tempi narrativi, e il comparto tecnico dozzinale aggiungono ulteriore disagio alla visione dell’anime. Oltretutto il canovaccio è sempre lo stesso, reiterato allo sfinimento, con variazioni su tema vieppiù scadenti e annacquate, tanto che è un supplizio - in questo caso reale! - portare a termine la visione della serie.
Io, dopo sei episodi, ho gettato la spugna. Non mi importa nemmeno sapere se l’autore, con un atto di resipiscenza, abbia provato ad aggiustare il tiro, ma ad esser sincero mi auguro di no: provare a dare profondità a una trama tanto insulsa sarebbe solo un’ipocrita pezza, cucita alla bell’e meglio.
Mi infonde malessere pensare che questa operucola voglia essere ascritta al genere dark fantasy. Più che altro lo denigra, offendendo la serietà di esponenti ben più blasonati, e ciò non è emendabile in alcun modo.
Alla luce dei fatti, avrei preferito sprecare il mio tempo guardando un inutile harem fotocopia, risparmiandomi almeno quella fastidiosa sensazione di essere stato preso in giro.
Trasposizione animata dell’omonimo manga, "Goblin Slayer" è sicuramente un anime che si è fatto notare sin da subito al momento della sua uscita.
Premetto subito che non ho letto l’opera originale, quindi mi limiterò a parlare della serie animata senza fare alcun confronto.
L’opera parte subito molto veloce, presentando un gruppo di giovanissimi che decidono di diventare avventurieri e si arruolano in una gilda. La loro prima missione, però, non andrà come previsto, data l’inesperienza del gruppo, e la missione verrà conclusa soltanto con l’arrivo del vero protagonista della serie, appunto "Goblin Slayer". Personaggio taciturno e votato allo sterminio di Goblin, di lui non viene raccontato nulla all’inizio, e solo pochi indizi verranno dati di tanto in tanto, lasciando su di lui un alone di mistero fino al termine della stagione.
Durante i vari episodi e le sue avventure, Goblin Slayer sarà affiancato da un gruppo ben assortito di personaggi con il quale porterà a termine una serie di missioni aventi sempre la costante di essere uccisioni di Goblin.
Il primo episodio della stagione è sicuramente ben fatto, sembra voler quasi illudere lo spettatore di trovarsi di fronte ad un classico shonen, ma l’epilogo della missione e la crudezza di determinate scene fa subito cambiare drasticamente idea. Nell’anime, infatti, non ci sono censure, ferite e uccisioni vengono mostrate continuamente, come pure le crudeltà dei goblin e le loro violenze.
Il protagonista, inoltre, suscita subito un notevole interesse, con le sue strategie assurde, ma sempre efficaci, e quei brevi momenti d’introspezione che cercano di approfondirne la storia e la psicologia.
Anche i suoi compagni d’avventura inizialmente sembrano seguire un percorso simile, seppur molto meno accentuato, soprattutto la giovane ragazza che, dopo essere stata salvata da Goblin Slayer, lo segue incessantemente. Questo percorso, però, viene in realtà solo accennato per gli altri componenti del gruppo, i cui personaggi sono legati a classici cliché del fantasy e dei giochi di ruolo in generale.
Proprio come questo percorso, però, anche la trama si perde col procedere della stagione.
Se prima le avventure e gli scontri erano emozionanti per l’assurdità e l’originalità delle tattiche impiegate da Goblin Slayer, andando avanti queste perdono un po’ della loro forza, anche a causa di avventure non troppo ispirate o mal raccontate ed a comportamenti dei personaggi che stridono con la genialità delle loro tattiche.
Una delle cose che più mi ha fatto apprezzare questo anime è stata senz’altro l’ottima corrispondenza con il mondo da cui prende spunto, i giochi di ruolo. Guardando le avventure dei protagonisti, infatti, si ha davvero l’impressione di assistere ad una battaglia di D&D, di cui segue molte regole, come ad esempio il limite giornaliero di incantesimi a disposizione degli incantatori. Anche nella sigla questo riferimento è molto forte, mostrando notevoli lanci di dado proprio come durante le giocate di ruolo, ed ho molto apprezzato il riferimento finale fatto ad essi durante la conclusione della stagione.
La cosa probabilmente meno riuscita, invece, sono stati proprio i vari personaggi.
Quasi tutti, come ho detto, seguono dei semplici cliché del genere, altri vengono descritti in modo molto approssimativo, altri vengono esaminati frettolosamente senza arrivare a capirli davvero, e pur risultando spesso piacevoli e divertenti, rimangono altresì piatti e privi di interesse. Forse anche per questo la parte centrale dell’opera, in cui la storia narrata e le avventure del gruppo risultano sottotono rispetto al resto della stagione, diventa particolarmente noiosa e pesante.
La conclusione della serie, tuttavia, risolleva notevolmente tutta la trama, legandosi direttamente al passato del protagonista ed a quanto raccontato finora e chiudendo nel modo più appropriato tutte le vicende, premiando lo sforzo fatto per arrivare fino in fondo.
In conclusione, quindi, consiglio questa serie agli appassionati di fantasy e giochi di ruolo o a chi, magari stufo dei soliti shonen, voglia qualcosa di più, pur tenendo presente che, per apprezzare davvero la stagione, bisogna prima arrivare a vedere le ultime puntate.
Premetto subito che non ho letto l’opera originale, quindi mi limiterò a parlare della serie animata senza fare alcun confronto.
L’opera parte subito molto veloce, presentando un gruppo di giovanissimi che decidono di diventare avventurieri e si arruolano in una gilda. La loro prima missione, però, non andrà come previsto, data l’inesperienza del gruppo, e la missione verrà conclusa soltanto con l’arrivo del vero protagonista della serie, appunto "Goblin Slayer". Personaggio taciturno e votato allo sterminio di Goblin, di lui non viene raccontato nulla all’inizio, e solo pochi indizi verranno dati di tanto in tanto, lasciando su di lui un alone di mistero fino al termine della stagione.
Durante i vari episodi e le sue avventure, Goblin Slayer sarà affiancato da un gruppo ben assortito di personaggi con il quale porterà a termine una serie di missioni aventi sempre la costante di essere uccisioni di Goblin.
Il primo episodio della stagione è sicuramente ben fatto, sembra voler quasi illudere lo spettatore di trovarsi di fronte ad un classico shonen, ma l’epilogo della missione e la crudezza di determinate scene fa subito cambiare drasticamente idea. Nell’anime, infatti, non ci sono censure, ferite e uccisioni vengono mostrate continuamente, come pure le crudeltà dei goblin e le loro violenze.
Il protagonista, inoltre, suscita subito un notevole interesse, con le sue strategie assurde, ma sempre efficaci, e quei brevi momenti d’introspezione che cercano di approfondirne la storia e la psicologia.
Anche i suoi compagni d’avventura inizialmente sembrano seguire un percorso simile, seppur molto meno accentuato, soprattutto la giovane ragazza che, dopo essere stata salvata da Goblin Slayer, lo segue incessantemente. Questo percorso, però, viene in realtà solo accennato per gli altri componenti del gruppo, i cui personaggi sono legati a classici cliché del fantasy e dei giochi di ruolo in generale.
Proprio come questo percorso, però, anche la trama si perde col procedere della stagione.
Se prima le avventure e gli scontri erano emozionanti per l’assurdità e l’originalità delle tattiche impiegate da Goblin Slayer, andando avanti queste perdono un po’ della loro forza, anche a causa di avventure non troppo ispirate o mal raccontate ed a comportamenti dei personaggi che stridono con la genialità delle loro tattiche.
Una delle cose che più mi ha fatto apprezzare questo anime è stata senz’altro l’ottima corrispondenza con il mondo da cui prende spunto, i giochi di ruolo. Guardando le avventure dei protagonisti, infatti, si ha davvero l’impressione di assistere ad una battaglia di D&D, di cui segue molte regole, come ad esempio il limite giornaliero di incantesimi a disposizione degli incantatori. Anche nella sigla questo riferimento è molto forte, mostrando notevoli lanci di dado proprio come durante le giocate di ruolo, ed ho molto apprezzato il riferimento finale fatto ad essi durante la conclusione della stagione.
La cosa probabilmente meno riuscita, invece, sono stati proprio i vari personaggi.
Quasi tutti, come ho detto, seguono dei semplici cliché del genere, altri vengono descritti in modo molto approssimativo, altri vengono esaminati frettolosamente senza arrivare a capirli davvero, e pur risultando spesso piacevoli e divertenti, rimangono altresì piatti e privi di interesse. Forse anche per questo la parte centrale dell’opera, in cui la storia narrata e le avventure del gruppo risultano sottotono rispetto al resto della stagione, diventa particolarmente noiosa e pesante.
La conclusione della serie, tuttavia, risolleva notevolmente tutta la trama, legandosi direttamente al passato del protagonista ed a quanto raccontato finora e chiudendo nel modo più appropriato tutte le vicende, premiando lo sforzo fatto per arrivare fino in fondo.
In conclusione, quindi, consiglio questa serie agli appassionati di fantasy e giochi di ruolo o a chi, magari stufo dei soliti shonen, voglia qualcosa di più, pur tenendo presente che, per apprezzare davvero la stagione, bisogna prima arrivare a vedere le ultime puntate.
Premetto che oramai non sono più piccino e di solito, vari anime con molti voti favorevoli sono per me al limite del guardabile, roba che non avrei potuto apprezzare neanche in piena pubertà... dico questo visto l'altalenarsi di commenti negativi e positivi di questo anime meritevole... di me potete fidarvi.
Ho sempre pensato che molti anime abbiano letteralmente bruciato nella mediocrità, trame da leccarsi i baffi dopo averle lette, soprattutto parlando di anime ambientati in classici mondi fantasy, popolati da nani elfi e bestie mitologiche, per poi strutturare un pessimo mondo ed una storia troppo ambiziosa, risultando alla fine scontata e noiosa.
Beh, in questo caso direi che è esattamente il contrario.
Il protagonista è un mercenario specializzato nell'uccisione di mostri pericolosi, che dopo aver vissuto un esperienza terribile, decide di dedicare la sua vita all'uccisione di soli goblin, e quando dico solo goblin intendo solo loro! infatti, raramente avremo l'occasione di vedere altri tipi di nemici e di certo, non sarà il protagonista a volerli fra i piedi!
La sua è un insaziabile sete di sangue goblin, punto (chi dice che è difficile capire come mai sia così ossessionato da queste odiose creaturine ha saltato qualche puntata evidentemente), quindi non si tratta di una premessa avvincente come se l'anime si intitolasse dragon slayer, ma devo dirlo, tanto di cappello al regista.
Già dalle prime battute è chiaro che l'anime ha un impronta più adatta ad un pubblico adulto (finalmente!!) e che c'è dello splatter, forse più adatto ai maschietti, visto che non mancherà la presenza di seni prosperosi (oppai!!). Già questa è una ragione sufficiente per dargli una valutazione positiva visto che... sono davvero pochissimi gli anime fantasy di questo tipo che non si perdono nella narrativa, stonando amaramente da quella che era la trama principale o finendo nella banalità fino a creare la disgustosa sensazione di guardare un cartone animato per neonati e pensate! Quando in uno scontro si recide la carne con una lama, ci sono espressioni di dolore, paura ed esce perfino del sangue!! Almeno da insegnare ai più piccini che tagliarsi un braccio con una motosega NON è una cosa da prendere alla leggera!
Se in più ci aggiungiamo un pizzico di belle tette, cosa volete di più.
Tanto di cappello al regista lo dico perché, proprio grazie al fatto che fra i personaggi principali nessuno si avvicina ad essere il "più forte essere che la galassia abbia mai visto", ci viene presentato un mondo che ai loro mortali occhi è vasto, pieno di misteri e pe-ri-co-lo-so!
Sebbene le spiegazioni siano sufficienti a farci capire cosa sta succedendo e perché, di questo mondo viene mostrata una minima parte, riguardate le vite che ruotano attorno ad una città X, che possiede una gilda X in cui arrivano missioni X... questo a me è piaciuto! il regista ha mantenuto, in questo modo, vivo fino alla fine, l'interesse per un incredibile mondo in cui religioni, credenze, culture e usanze sono ben marcate ma solo accennate, invece che spoilerate fino a farne scomparire la magia.
Un punto discusso in generale è quello dell'eccessiva violenza sulle donne... per quanto mi pesi vedere qualsiasi forma di abuso femminile (perfino se si tratta di un anime) e a volte mi abbia appesantito vedere la sofferenza di certe donne umiliate, direi che non è affatto eccessivo! Ma solo parte integrante della storia, necessario a farti capire cosa si prova, il loro punto di vista, proprio ciò che un regista deve fare per far coinvolgere chi guarda lo schermo e tenerlo sull'attenti.
Non è un opera che spicca per la profondità caratteriale dei personaggi ne tanto meno ne è carente, non sono eccessive le scene d'azione (anche un po' per l'approccio del protagonista che predilige la tattica allo scontro diretto) ne tanto meno di qualità elevata, ma io personalmente non ne sono rimasto deluso.
Nel complesso direi che gli elementi leggermente mancanti sono comunque ben equilibrati fra di loro e coperti dal compiacimento di vedere un mondo azzeccato e scene piuttosto forti (che fanno dimenticare tutto il resto).
Pochi episodi e devo dire che anche questa è una scelta accurata, andare oltre avrebbe probabilmente iniziato a rendere il susseguirsi delle puntate ripetitivo.
Per concludere vi dico che... trovo che la scelta di non mostrare il viso del protagonista, sia più che passabile e dopo aver visto "Goblin Slayer", i goblin mi stanno sulle palle molto, mooolto più di prima e spero che il nostro banale, normalissimo eroe dal volto coperto, torni presto, se non altro per vedergliene uccidere altri con sommo piacere.
PS: ho apprezzato il finale, quanto vorrei aver sbirciato anch'io.
Ho sempre pensato che molti anime abbiano letteralmente bruciato nella mediocrità, trame da leccarsi i baffi dopo averle lette, soprattutto parlando di anime ambientati in classici mondi fantasy, popolati da nani elfi e bestie mitologiche, per poi strutturare un pessimo mondo ed una storia troppo ambiziosa, risultando alla fine scontata e noiosa.
Beh, in questo caso direi che è esattamente il contrario.
Il protagonista è un mercenario specializzato nell'uccisione di mostri pericolosi, che dopo aver vissuto un esperienza terribile, decide di dedicare la sua vita all'uccisione di soli goblin, e quando dico solo goblin intendo solo loro! infatti, raramente avremo l'occasione di vedere altri tipi di nemici e di certo, non sarà il protagonista a volerli fra i piedi!
La sua è un insaziabile sete di sangue goblin, punto (chi dice che è difficile capire come mai sia così ossessionato da queste odiose creaturine ha saltato qualche puntata evidentemente), quindi non si tratta di una premessa avvincente come se l'anime si intitolasse dragon slayer, ma devo dirlo, tanto di cappello al regista.
Già dalle prime battute è chiaro che l'anime ha un impronta più adatta ad un pubblico adulto (finalmente!!) e che c'è dello splatter, forse più adatto ai maschietti, visto che non mancherà la presenza di seni prosperosi (oppai!!). Già questa è una ragione sufficiente per dargli una valutazione positiva visto che... sono davvero pochissimi gli anime fantasy di questo tipo che non si perdono nella narrativa, stonando amaramente da quella che era la trama principale o finendo nella banalità fino a creare la disgustosa sensazione di guardare un cartone animato per neonati e pensate! Quando in uno scontro si recide la carne con una lama, ci sono espressioni di dolore, paura ed esce perfino del sangue!! Almeno da insegnare ai più piccini che tagliarsi un braccio con una motosega NON è una cosa da prendere alla leggera!
Se in più ci aggiungiamo un pizzico di belle tette, cosa volete di più.
Tanto di cappello al regista lo dico perché, proprio grazie al fatto che fra i personaggi principali nessuno si avvicina ad essere il "più forte essere che la galassia abbia mai visto", ci viene presentato un mondo che ai loro mortali occhi è vasto, pieno di misteri e pe-ri-co-lo-so!
Sebbene le spiegazioni siano sufficienti a farci capire cosa sta succedendo e perché, di questo mondo viene mostrata una minima parte, riguardate le vite che ruotano attorno ad una città X, che possiede una gilda X in cui arrivano missioni X... questo a me è piaciuto! il regista ha mantenuto, in questo modo, vivo fino alla fine, l'interesse per un incredibile mondo in cui religioni, credenze, culture e usanze sono ben marcate ma solo accennate, invece che spoilerate fino a farne scomparire la magia.
Un punto discusso in generale è quello dell'eccessiva violenza sulle donne... per quanto mi pesi vedere qualsiasi forma di abuso femminile (perfino se si tratta di un anime) e a volte mi abbia appesantito vedere la sofferenza di certe donne umiliate, direi che non è affatto eccessivo! Ma solo parte integrante della storia, necessario a farti capire cosa si prova, il loro punto di vista, proprio ciò che un regista deve fare per far coinvolgere chi guarda lo schermo e tenerlo sull'attenti.
Non è un opera che spicca per la profondità caratteriale dei personaggi ne tanto meno ne è carente, non sono eccessive le scene d'azione (anche un po' per l'approccio del protagonista che predilige la tattica allo scontro diretto) ne tanto meno di qualità elevata, ma io personalmente non ne sono rimasto deluso.
Nel complesso direi che gli elementi leggermente mancanti sono comunque ben equilibrati fra di loro e coperti dal compiacimento di vedere un mondo azzeccato e scene piuttosto forti (che fanno dimenticare tutto il resto).
Pochi episodi e devo dire che anche questa è una scelta accurata, andare oltre avrebbe probabilmente iniziato a rendere il susseguirsi delle puntate ripetitivo.
Per concludere vi dico che... trovo che la scelta di non mostrare il viso del protagonista, sia più che passabile e dopo aver visto "Goblin Slayer", i goblin mi stanno sulle palle molto, mooolto più di prima e spero che il nostro banale, normalissimo eroe dal volto coperto, torni presto, se non altro per vedergliene uccidere altri con sommo piacere.
PS: ho apprezzato il finale, quanto vorrei aver sbirciato anch'io.
"L’avventuriero di cui parlo è un giovane uomo ordinario. È un uomo che potresti incontrare ovunque. Gli Dei lo avevano favorito ma non si aspettavano niente di speciale da lui. Perché lui era solo un’altra pedina, uguale a mille altre. Ma questo avventuriero era, in realtà, leggermente diverso dagli altri. Gli venivano continuamente in mente nuove strategie, pensava attentamente, entrava in azione, si allenava e usava sempre la sua intelligenza. Finché un giorno gli Dei capirono: l’uomo probabilmente non avrebbe mai salvato il mondo, probabilmente non avrebbe lasciato il suo segno nella storia, perché in fondo era solo un’altra pedina, uguale a mille altre. Ma l’uomo non avrebbe mai lasciato che gli Dei decidessero il suo destino. Ed è esattamente per questa ragione che neanche gli Dei conoscono il fato di questo avventuriero."
"Goblin Slayer" è un anime di dodici episodi andato in onda dall'ottobre al dicembre 2018.
Ho iniziato la visione di questo anime con delle aspettative abbastanza alte, avendo letto in rete numerosi commenti in cui veniva osannato sia per tematiche crude, sia per setting adulto, sono quindi rimasta molto delusa quando non è minimamente risuscito a mantenere le aspettative.
Partiamo dalla storia (se poi storia si può chiamare): Goblin Slayer uccide i goblin. Punto. Non c’è nient’altro da dire. I goblin sono cattivi e vanno sterminati. GS va alla gilda degli avventurieri, si fa dare una missione che riguarda solo ed esclusivamente i goblin, e, quando ha bisogno di aiuto perché ci sono troppi goblin da uccidere, lo chiede alla Banda Bassotti che comprende un elfo, uno gnomo, un sacerdote/guerriero lucertola e una chierica (quest’ultima in particolare quasi sempre presente). Vanno alla tana dei goblin, GS si fa venire in mente una strategia, si trasforma in Massimo Decimo Meridio e dopo aver urlato "Al mio segnale scatenate l’inferno!", inizia il massacro (generalmente c’è sempre una scena di stupro giusto per mostrare quanto quest’anime sia duro e crudo), GS vince e se ne tornano tutti allegramente a casa.
Gilda-missione-stupro/tortura del giorno-massacro-perla di saggezza sul miglior modo di uccidere i globlin-'wow, waw'-ripeti. Questo è tutto quello che succede per dodici episodi.
Ci sono due punti in particolare su cui voglio concentrare la mia attenzione: la violenza sessuale e il fanservice. Ci sono state molte discussioni online su come 'se quest’anime ti piace' allora sei favorevole/non prendi seriamente lo stupro. Su questo mi sento di spezzare una lancia a favore dell’anime: da nessuna parte viene detto che lo stupro è qualcosa da augurare o è visto in modo positivo. La violenza è decritta in modo grafico ed è un espediente abusato, questo è vero, ma non ne viene mai nascosto l’orrore o la sofferenza delle vittime.
Detto questo, se si decide di impostare la storia su tematiche crude con stermini di goblin pieni di violenza e sangue, allora non si possono inserire scene di fanservice ogni episodio, giusto perché così facciamo contenti tutti. Questa necessità di alleggerire l’atmosfera con scene ecchi è una scelta davvero ridicola che stona brutalmente con il tono generale.
Passiamo ai personaggi. Va prima di tutto detto che Goblin Slayer non ha un nome e, nelle due occasioni in cui si toglie l’elmo, non ci è dato vedere il suo volto. Personalmente non so l’autore abbia voluto privarlo di un’identità perché l’uomo ha deciso di dedicare la sua esistenza allo sterminio dei goblin ed è quindi una metafora del fatto che la sua vita sia vuota a parte per la sua missione, ma a me è parso solo stupido. GS rischia la vita insieme ai suoi compagni, loro rischiamo la vita per lui, e non hanno trovato due minuti per presentarsi? Quando poi ho cominciato a farci caso, ho notato che nessuno dei personaggi viene mai chiamato per nome proprio, ci si riferisce agli altri chiamandoli 'tu', 'lui', 'lei', 'l’altro', quindi boh, forse in questo mondo fantasy i bambini non ricevono nomi, non ci è dato saperlo.
Tornando al protagonista, l’aspetto che mi è piaciuto è il suo essere un uomo ordinario, non è fortissimo né possiede mosse speciali, semplicemente ha molta esperienza, si affida alla sua intelligenza nel costruire trappole e pensa prima di agire. Il lato negativo è che quest’uomo non ha un brandello di personalità: non ride, non si arrabbia, non è felice, non è triste, semplicemente è. Dice tre parole in croce proprio quando è costretto e potrebbe avercela con i goblin, ma è proprio giusto accennato, solo un attento osservatore potrebbe accorgersene.
Passiamo ora all'altra metà del dinamico duo: la chierica, del cui buonismo sentivamo davvero il bisogno. Mi chiedo, era necessario questo personaggio? Prima di tutto, è solo di bella presenza, non è che abbia un ruolo attivo o niente, ma soprattutto non centra nulla con la storia. Dopo che Goblin Slayer la salva da una situazione che mi avrebbe fatto finire in terapia per i prossimi dieci anni, lei decide di unirsi a lui per andare allegramente a massacrare goblin. Dico io, sei stupida? Masochista? Cosa? Perché nessuna persona normale vivrebbe quello che hai vissuto tu, per poi svegliarsi il giorno dopo e andare a fare quello che fa lui. GS uccide in modo sadico e calcolatore, e fa solo quello dalla mattina alla sera, la chierica è il buonismo incarnato, con quale logica lavorano insieme? Almeno gli altri tre, l’elfo, lo gnomo e la lucertola, sono veterani, hanno il giusto atteggiamento, lei no. Lo dico col cuore, non ci imporre la tua imbarazzante presenza, io non dico di essere utile ma per lo meno cerca di non far danni.
Menzione finale per l’amica d’infanzia di GS, anche lei senza nome, che non ha nessuna funzione se non quella di fanservice. Nessuna. Funzione. Nulla. Non mette e non toglie, è lì solo ed esclusivamente per le scene ecchi.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, le animazioni e la grafica sono davvero realizzate maluccio con una forte presenza di CGI. La colonna sonora invece non è male, in particolare l’opening è orecchiabile.
Alla fine dell’ultimo episodio è stata annunciata una possibile seconda stagione ma, onestamente, a meno che non abbia l’assoluta certezza che la storia si evolva di parecchio in positivo, non penso che la seguirei.
Riassumendolo in frase o meno: "Prima di andare a sterminare i goblin, GS dovrebbe cercare la sua personalità visto che ovviamente è scappata via."
"Goblin Slayer" è un anime di dodici episodi andato in onda dall'ottobre al dicembre 2018.
Ho iniziato la visione di questo anime con delle aspettative abbastanza alte, avendo letto in rete numerosi commenti in cui veniva osannato sia per tematiche crude, sia per setting adulto, sono quindi rimasta molto delusa quando non è minimamente risuscito a mantenere le aspettative.
Partiamo dalla storia (se poi storia si può chiamare): Goblin Slayer uccide i goblin. Punto. Non c’è nient’altro da dire. I goblin sono cattivi e vanno sterminati. GS va alla gilda degli avventurieri, si fa dare una missione che riguarda solo ed esclusivamente i goblin, e, quando ha bisogno di aiuto perché ci sono troppi goblin da uccidere, lo chiede alla Banda Bassotti che comprende un elfo, uno gnomo, un sacerdote/guerriero lucertola e una chierica (quest’ultima in particolare quasi sempre presente). Vanno alla tana dei goblin, GS si fa venire in mente una strategia, si trasforma in Massimo Decimo Meridio e dopo aver urlato "Al mio segnale scatenate l’inferno!", inizia il massacro (generalmente c’è sempre una scena di stupro giusto per mostrare quanto quest’anime sia duro e crudo), GS vince e se ne tornano tutti allegramente a casa.
Gilda-missione-stupro/tortura del giorno-massacro-perla di saggezza sul miglior modo di uccidere i globlin-'wow, waw'-ripeti. Questo è tutto quello che succede per dodici episodi.
Ci sono due punti in particolare su cui voglio concentrare la mia attenzione: la violenza sessuale e il fanservice. Ci sono state molte discussioni online su come 'se quest’anime ti piace' allora sei favorevole/non prendi seriamente lo stupro. Su questo mi sento di spezzare una lancia a favore dell’anime: da nessuna parte viene detto che lo stupro è qualcosa da augurare o è visto in modo positivo. La violenza è decritta in modo grafico ed è un espediente abusato, questo è vero, ma non ne viene mai nascosto l’orrore o la sofferenza delle vittime.
Detto questo, se si decide di impostare la storia su tematiche crude con stermini di goblin pieni di violenza e sangue, allora non si possono inserire scene di fanservice ogni episodio, giusto perché così facciamo contenti tutti. Questa necessità di alleggerire l’atmosfera con scene ecchi è una scelta davvero ridicola che stona brutalmente con il tono generale.
Passiamo ai personaggi. Va prima di tutto detto che Goblin Slayer non ha un nome e, nelle due occasioni in cui si toglie l’elmo, non ci è dato vedere il suo volto. Personalmente non so l’autore abbia voluto privarlo di un’identità perché l’uomo ha deciso di dedicare la sua esistenza allo sterminio dei goblin ed è quindi una metafora del fatto che la sua vita sia vuota a parte per la sua missione, ma a me è parso solo stupido. GS rischia la vita insieme ai suoi compagni, loro rischiamo la vita per lui, e non hanno trovato due minuti per presentarsi? Quando poi ho cominciato a farci caso, ho notato che nessuno dei personaggi viene mai chiamato per nome proprio, ci si riferisce agli altri chiamandoli 'tu', 'lui', 'lei', 'l’altro', quindi boh, forse in questo mondo fantasy i bambini non ricevono nomi, non ci è dato saperlo.
Tornando al protagonista, l’aspetto che mi è piaciuto è il suo essere un uomo ordinario, non è fortissimo né possiede mosse speciali, semplicemente ha molta esperienza, si affida alla sua intelligenza nel costruire trappole e pensa prima di agire. Il lato negativo è che quest’uomo non ha un brandello di personalità: non ride, non si arrabbia, non è felice, non è triste, semplicemente è. Dice tre parole in croce proprio quando è costretto e potrebbe avercela con i goblin, ma è proprio giusto accennato, solo un attento osservatore potrebbe accorgersene.
Passiamo ora all'altra metà del dinamico duo: la chierica, del cui buonismo sentivamo davvero il bisogno. Mi chiedo, era necessario questo personaggio? Prima di tutto, è solo di bella presenza, non è che abbia un ruolo attivo o niente, ma soprattutto non centra nulla con la storia. Dopo che Goblin Slayer la salva da una situazione che mi avrebbe fatto finire in terapia per i prossimi dieci anni, lei decide di unirsi a lui per andare allegramente a massacrare goblin. Dico io, sei stupida? Masochista? Cosa? Perché nessuna persona normale vivrebbe quello che hai vissuto tu, per poi svegliarsi il giorno dopo e andare a fare quello che fa lui. GS uccide in modo sadico e calcolatore, e fa solo quello dalla mattina alla sera, la chierica è il buonismo incarnato, con quale logica lavorano insieme? Almeno gli altri tre, l’elfo, lo gnomo e la lucertola, sono veterani, hanno il giusto atteggiamento, lei no. Lo dico col cuore, non ci imporre la tua imbarazzante presenza, io non dico di essere utile ma per lo meno cerca di non far danni.
Menzione finale per l’amica d’infanzia di GS, anche lei senza nome, che non ha nessuna funzione se non quella di fanservice. Nessuna. Funzione. Nulla. Non mette e non toglie, è lì solo ed esclusivamente per le scene ecchi.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, le animazioni e la grafica sono davvero realizzate maluccio con una forte presenza di CGI. La colonna sonora invece non è male, in particolare l’opening è orecchiabile.
Alla fine dell’ultimo episodio è stata annunciata una possibile seconda stagione ma, onestamente, a meno che non abbia l’assoluta certezza che la storia si evolva di parecchio in positivo, non penso che la seguirei.
Riassumendolo in frase o meno: "Prima di andare a sterminare i goblin, GS dovrebbe cercare la sua personalità visto che ovviamente è scappata via."
Un buon fantasy, ci sono molti elementi classici dei GDR europei trasposti in una visione fantasy nipponica. Inzia come un one man show per approdare ad una visione corale di squadra dove il Goblin Slayer è attore ma anche spalla. Belli i disegni e le animazioni, ma soprattutto interessante l'introduzione di elementi "maturi" ben dosati in modo tale da destare l'attenzione senza risultare ingombranti nelle scene. Un fantasy diverso, non epico, intriso di super colpi o magie devastanti, ma composto da personaggi con abilita' e limiti in cui ogni scontro richiede astuzia e pianificazione.
Prima d'ora nessun "titolo" di una serie giapponese è riuscito nell'intento di inquadrare e descrivere perfettamente la tematica principale e chiave dell'opera: la figura del "Goblin Slayer" stesso. Francamente è difficile decifrare qualcosa che vada al di là del suo personaggio... ambientazioni, luoghi, narrazioni, psicologia, trama e soprattutto anche i caratteri stessi dell'anime sono stati tutti tremendamente ridotti e messi da parte, per esaltare tale figura insieme al suo trascorso narrativo e psicologico. Se riflettiamo adeguatamente su ciò che abbiamo visto, non esiste una particolare o precisa caratterizzazione di nessun altro personaggio storica o psicologica che sia, sembrano tutti delle mere comparse, dei personaggi secondari se non addirittura terziari che agiscono e variano passivamente in funzione del Goblin Slayer; in altre parole, è come se fossero degli elementi additivi utili al solo scopo di garantire il suo sviluppo e i suoi cambiamenti.
Tuttavia non dobbiamo dimenticarci dell'altro elemento fondamentale che caratterizza l'opera, probabilmente preso in considerazione e sviluppato quanto il protagonista stesso: i Goblin! Questi ultimi ricoprono un ruolo di rilievo rispetto a tutto il resto, perché sono la chiave di volta per poter analizzare e interpretare non solo gli atteggiamenti e i comportamenti assunti dal Goblin Slayer, ma soprattutto la sua psicologia. È proprio durante il periodo dell'infanzia che l'essere umano è più facilmente suscettibile a eventi traumatici, i quali potrebbero in qualche modo sconvolgere e incidere particolarmente sul proprio sviluppo sia a livello biologico, psicologico che sociale (il rapporto intrapersonale e interpersonale per essere precisi); infatti le cause principali della suo radicale cambiamento sono dovute ad uno specifico evento traumatico verificatosi quando era piccolo, originato proprio da un gruppo di goblin, il quale ha trasformato il bambino felice e spensierato, desideroso di diventare un'avventuriero o un eroe per proteggere gli altri, nel personaggio che abbiamo potuto apprezzare con il trascorrere degli episodi: continuamente chiuso in se stesso e nella sua ossessione di uccidere quanti più goblin possibili (addirittura tiene conto del numero di goblin che uccide durante i combattimenti), poco abile nell'utilizzo della retorica relazionale, in quanto la maggior parte delle sue risposte a domande o questioni corrispondono a semplici "Sì" oppure "Capisco", poco curante di tutto ciò che gli circonda e delle persone che mostrano per lui grande affetto. L'elemento fondamentale il quale dimostra che quanto detto è tutto semplicemente frutto della sua ossessione e del suo blocco psicologico, è il fatto che quando entrano in gioco i goblin, tutte queste sue particolari caratteristiche si amplificano chiaramente, dimostrando a sprazzi anche doti empatiche e piuttosto comunicative nei confronti dei propri compagni avventurieri. Tuttavia è proprio questo passaggio ad aver sancito il definitivo cambiamento del personaggio: ha compreso che a livello individuale riesce a uccidere molti meno goblin di quanti ucciderebbe, invece, insieme ad un gruppo di avventurieri al suo fianco, il che è uno strumento da non sottovalutare nella sua guerra utopica e impossibile contro i suoi acerrimi nemici. Dunque adesso bisognerebbe rispondere "alla domanda da un milione di dollari": questa sua trasformazione è dovuta al fatto che gli avventurieri lo stiano effettivamente influenzando positivamente nelle relazioni interpersonali e nella cura di se stesso, oppure li sta usando come un mero strumento per portare al termine la sua missione impossibile? Sebbene la caratterizzazione del Goblin Slayer e del suo rivale siano impeccabili, come ho già citato in precedenza, tutto ciò riduce al minimo la caratterizzazione degli altri personaggi e soprattutto della trama. Se dovessimo riassumere in poche parole quanto visto in ben dodici episodi il risultato sarebbe: "uno pseudo-avventuriero e la sua guerra continua contro i goblin", niente di più e niente di meno.
Sono rimasto particolarmente colpito dalla violenza e dalla brutalità delle prime scene, le quali però non si sono susseguite in maniera adeguata durante l'anime, soprattutto agli inizi ho avuto la percezione che anche i protagonisti avessero le stesse probabilità di morire rispetto alle comparse, purtroppo questa mia idea è stata poi smentita sul nascere.
Il comparto grafico non è stato all'altezza delle aspettative, i movimenti del Goblin Slayer sono apparsi molto meccanici e in certe occasioni anche innaturali rispetto agli altri personaggi; stesso discorso per quanto riguarda i combattimenti, molto semplici, basilari e poco coinvolgenti, onestamente mi sarei aspettato molto di più. Le OST mi sono piaciute, soprattutto l'opening, mentre per il doppiaggio sicuramente positivo, in modo particolare l'interpretazione del Goblin Slayer è stata pressoché perfetta: il modo di rispondere cinico e secco, sono riusciti a far comprendere perfettamente la personalità del personaggio in questione.
Nel complesso Goblin Slayer è certamente un'opera sufficiente, con una caratterizzazione del protagonista davvero superba, ma che presenta degli archi narrativi piuttosto aleatori e che soprattutto non seguono un filo logico, inoltre se aggiungiamo a ciò, dei personaggi mancanti di caratterizzazione e dei combattimenti poco avvincenti, naturalmente il voto scende. Non ho letto la light novel o il manga, di conseguenza non sono a conoscenza del fatto che sono stati sovvertiti l'ordine temporale di alcuni archi narrativi oppure sono stati tagliati degli episodi importanti.
Dunque, dovendo giudicare l'anime, il mio voto finale è... 6!
Tuttavia non dobbiamo dimenticarci dell'altro elemento fondamentale che caratterizza l'opera, probabilmente preso in considerazione e sviluppato quanto il protagonista stesso: i Goblin! Questi ultimi ricoprono un ruolo di rilievo rispetto a tutto il resto, perché sono la chiave di volta per poter analizzare e interpretare non solo gli atteggiamenti e i comportamenti assunti dal Goblin Slayer, ma soprattutto la sua psicologia. È proprio durante il periodo dell'infanzia che l'essere umano è più facilmente suscettibile a eventi traumatici, i quali potrebbero in qualche modo sconvolgere e incidere particolarmente sul proprio sviluppo sia a livello biologico, psicologico che sociale (il rapporto intrapersonale e interpersonale per essere precisi); infatti le cause principali della suo radicale cambiamento sono dovute ad uno specifico evento traumatico verificatosi quando era piccolo, originato proprio da un gruppo di goblin, il quale ha trasformato il bambino felice e spensierato, desideroso di diventare un'avventuriero o un eroe per proteggere gli altri, nel personaggio che abbiamo potuto apprezzare con il trascorrere degli episodi: continuamente chiuso in se stesso e nella sua ossessione di uccidere quanti più goblin possibili (addirittura tiene conto del numero di goblin che uccide durante i combattimenti), poco abile nell'utilizzo della retorica relazionale, in quanto la maggior parte delle sue risposte a domande o questioni corrispondono a semplici "Sì" oppure "Capisco", poco curante di tutto ciò che gli circonda e delle persone che mostrano per lui grande affetto. L'elemento fondamentale il quale dimostra che quanto detto è tutto semplicemente frutto della sua ossessione e del suo blocco psicologico, è il fatto che quando entrano in gioco i goblin, tutte queste sue particolari caratteristiche si amplificano chiaramente, dimostrando a sprazzi anche doti empatiche e piuttosto comunicative nei confronti dei propri compagni avventurieri. Tuttavia è proprio questo passaggio ad aver sancito il definitivo cambiamento del personaggio: ha compreso che a livello individuale riesce a uccidere molti meno goblin di quanti ucciderebbe, invece, insieme ad un gruppo di avventurieri al suo fianco, il che è uno strumento da non sottovalutare nella sua guerra utopica e impossibile contro i suoi acerrimi nemici. Dunque adesso bisognerebbe rispondere "alla domanda da un milione di dollari": questa sua trasformazione è dovuta al fatto che gli avventurieri lo stiano effettivamente influenzando positivamente nelle relazioni interpersonali e nella cura di se stesso, oppure li sta usando come un mero strumento per portare al termine la sua missione impossibile? Sebbene la caratterizzazione del Goblin Slayer e del suo rivale siano impeccabili, come ho già citato in precedenza, tutto ciò riduce al minimo la caratterizzazione degli altri personaggi e soprattutto della trama. Se dovessimo riassumere in poche parole quanto visto in ben dodici episodi il risultato sarebbe: "uno pseudo-avventuriero e la sua guerra continua contro i goblin", niente di più e niente di meno.
Sono rimasto particolarmente colpito dalla violenza e dalla brutalità delle prime scene, le quali però non si sono susseguite in maniera adeguata durante l'anime, soprattutto agli inizi ho avuto la percezione che anche i protagonisti avessero le stesse probabilità di morire rispetto alle comparse, purtroppo questa mia idea è stata poi smentita sul nascere.
Il comparto grafico non è stato all'altezza delle aspettative, i movimenti del Goblin Slayer sono apparsi molto meccanici e in certe occasioni anche innaturali rispetto agli altri personaggi; stesso discorso per quanto riguarda i combattimenti, molto semplici, basilari e poco coinvolgenti, onestamente mi sarei aspettato molto di più. Le OST mi sono piaciute, soprattutto l'opening, mentre per il doppiaggio sicuramente positivo, in modo particolare l'interpretazione del Goblin Slayer è stata pressoché perfetta: il modo di rispondere cinico e secco, sono riusciti a far comprendere perfettamente la personalità del personaggio in questione.
Nel complesso Goblin Slayer è certamente un'opera sufficiente, con una caratterizzazione del protagonista davvero superba, ma che presenta degli archi narrativi piuttosto aleatori e che soprattutto non seguono un filo logico, inoltre se aggiungiamo a ciò, dei personaggi mancanti di caratterizzazione e dei combattimenti poco avvincenti, naturalmente il voto scende. Non ho letto la light novel o il manga, di conseguenza non sono a conoscenza del fatto che sono stati sovvertiti l'ordine temporale di alcuni archi narrativi oppure sono stati tagliati degli episodi importanti.
Dunque, dovendo giudicare l'anime, il mio voto finale è... 6!
Assolutamente da vedere, animazione davvero ben fatta, storia avvincente. La presenza di scene molto crude (alla "Berserk") puo infastidire i più sensibili ma comunque è fondamentale per la qualità dell'anime. Diciamo che la storia in se è qualcosa di già visto, la solita gilda di avventurieri che va in missione per denaro (alla "Fairy Tail"), nonchè le classi di guerrieri e maghi ("Overlord"). Tuttavia colpisce l'animazione molto curata specialmente nei combattimenti e la strategia del protagonista che comunque non mostra alcun super potere ma si destreggia grazie alla sua forza, intelligenza ed un forte desiderio di vendetta.