Ahiru no Sora
Mi sento di recensire questo anime trovato quasi per caso, perchè non presenta al momento alcuna recensione e penso la mia possa quindi essere d’aiuto nell’indirizzamento di chi è intenzionato a guardarlo, per indicare cosa deve aspettarsi.
La serie "Ahiru no Sora", come si desume dall'immagine di copertina o dai - clamorosamente brevi - riassunti di trama, si presenta come anime sportivo riguardante la pallacanestro. Non può essere pertanto fin da subito evitato il triste paragone con i suoi predecessori che grazie alla loro qualità sono riusciti ad aprire la strada a questo specifico genere ("Slam Dunk", "Kuroko no basket"...).
Tuttavia nonostante svariate pecche che condizionano la serie tra le quali la più evidente è la mancanza di grande qualità nell’animazione, il prodotto è tutt’altro che negativo e discretamente guardabile: la trama è relativamente solida, ai personaggi ci si lega empaticamente fin da subito grazie alla sempre presente ironia che permea l’intero substrato del programma e infine al puro basket è sempre accostata una leggera e spensierata vita scolastica con tanto di interessi amorosi (apro qui un’istantanea parentesi per dire che non condivido certe scelte dell’autore in merito alle relazioni amorose che ha deciso di creare, anzi ci sono rimasto piuttosto male).
E fin qui ok.
Il vero problema arriva appena la si finisce.
Basta infatti una piccola ricerca per scoprire che l’insoddisfazione del mangaka verso l’anime ha portato a chiudere il proprio rapporto con la casa produttrice e si potrebbe con una grande probabilità mai avere un seguito. Adesso certamente c’è l’opzione “passa al manga” o “aspetta e spera” ma onestamente coi manga non ho lo stesso rapporto che ho con gli anime e per quanto riguarda i tempi di attesa siamo nel 2024 per una serie conclusa nel 2020 senza notizie. Sfiancante.
In conclusione, se volete godervi un anime carino questo probabilmente farà per voi, sappiate però che la sorpresa che vi aspetta alla fine non è purtroppo positiva e la cosa che dispiace è che lascia incompleto un prodotto che avrebbe un buon potenziale sia in termini di qualità (in quanto a trama, e magari sotto la giusta casa produttrice anche di “effetti") che di quantità (si è concluso il primo anno di tre delle superiori del protagonista… qui è tutto fuorché nel suo arco conclusivo). Detto questo, auguro a tutti una buona visione.
La serie "Ahiru no Sora", come si desume dall'immagine di copertina o dai - clamorosamente brevi - riassunti di trama, si presenta come anime sportivo riguardante la pallacanestro. Non può essere pertanto fin da subito evitato il triste paragone con i suoi predecessori che grazie alla loro qualità sono riusciti ad aprire la strada a questo specifico genere ("Slam Dunk", "Kuroko no basket"...).
Tuttavia nonostante svariate pecche che condizionano la serie tra le quali la più evidente è la mancanza di grande qualità nell’animazione, il prodotto è tutt’altro che negativo e discretamente guardabile: la trama è relativamente solida, ai personaggi ci si lega empaticamente fin da subito grazie alla sempre presente ironia che permea l’intero substrato del programma e infine al puro basket è sempre accostata una leggera e spensierata vita scolastica con tanto di interessi amorosi (apro qui un’istantanea parentesi per dire che non condivido certe scelte dell’autore in merito alle relazioni amorose che ha deciso di creare, anzi ci sono rimasto piuttosto male).
E fin qui ok.
Il vero problema arriva appena la si finisce.
Basta infatti una piccola ricerca per scoprire che l’insoddisfazione del mangaka verso l’anime ha portato a chiudere il proprio rapporto con la casa produttrice e si potrebbe con una grande probabilità mai avere un seguito. Adesso certamente c’è l’opzione “passa al manga” o “aspetta e spera” ma onestamente coi manga non ho lo stesso rapporto che ho con gli anime e per quanto riguarda i tempi di attesa siamo nel 2024 per una serie conclusa nel 2020 senza notizie. Sfiancante.
In conclusione, se volete godervi un anime carino questo probabilmente farà per voi, sappiate però che la sorpresa che vi aspetta alla fine non è purtroppo positiva e la cosa che dispiace è che lascia incompleto un prodotto che avrebbe un buon potenziale sia in termini di qualità (in quanto a trama, e magari sotto la giusta casa produttrice anche di “effetti") che di quantità (si è concluso il primo anno di tre delle superiori del protagonista… qui è tutto fuorché nel suo arco conclusivo). Detto questo, auguro a tutti una buona visione.