Yumeiro Pâtissière
Se state cercando un anime leggero e divertente che tratti anche di tematiche importanti come la famiglia, l'amicizia, i sogni e i primi amori, senza mai appesantire o rendere troppo seria la trama, "Yumeiro Pàtissiére" è quello che fa per voi.
Tutto inizia quando Ichigo, una ragazzina allegra, vivace e anche un po' imbranata, con un forte amore per i dolci, incontra a una vendita promozionale un pasticciere molto bravo, che, notando il suo palato fuori dal comune, le propone di entrare a far parte dell'accademia di dolci St. Marie, di cui lui stesso è un insegnante. Ichigo riesce a convincere i suoi genitori e accetta la proposta di Henry-sensei, convinta più che mai di voler diventare una pasticciera, i cui dolci siano in grado di rendere felici le persone che li mangiano, esattamente come facevano quelli della sua ormai defunta nonna con lei. Da qui però iniziano i veri guai per Ichigo, che, essendo entrata sotto raccomandazione di Henry-sensei, viene subito messa in gruppo con i ragazzi più bravi del dipartimento delle medie, conosciuti in tutta la scuola come "i principi dei dolci", nonostante ella non sia in grado di preparare nemmeno una banalissima mille crèpe. Le cose inizieranno a migliorare quando Vanilla, uno spirito dei dolci, deciderà di prendere Ichigo come sua partner, aiutandola ad esercitarsi nella preparazione dei dolci, però limitandosi a darle solo qualche consiglio, senza mai intromettersi troppo nelle esercitazioni della ragazza.
Ricapitolando, questa serie è molto leggera e comica, con qualche pizzico di magia e soprattutto tanto amore per i dolci. La consiglio specialmente dopo un anime molto serio o complicato, per riprendersi con qualcosa di leggero e divertente.
Tutto inizia quando Ichigo, una ragazzina allegra, vivace e anche un po' imbranata, con un forte amore per i dolci, incontra a una vendita promozionale un pasticciere molto bravo, che, notando il suo palato fuori dal comune, le propone di entrare a far parte dell'accademia di dolci St. Marie, di cui lui stesso è un insegnante. Ichigo riesce a convincere i suoi genitori e accetta la proposta di Henry-sensei, convinta più che mai di voler diventare una pasticciera, i cui dolci siano in grado di rendere felici le persone che li mangiano, esattamente come facevano quelli della sua ormai defunta nonna con lei. Da qui però iniziano i veri guai per Ichigo, che, essendo entrata sotto raccomandazione di Henry-sensei, viene subito messa in gruppo con i ragazzi più bravi del dipartimento delle medie, conosciuti in tutta la scuola come "i principi dei dolci", nonostante ella non sia in grado di preparare nemmeno una banalissima mille crèpe. Le cose inizieranno a migliorare quando Vanilla, uno spirito dei dolci, deciderà di prendere Ichigo come sua partner, aiutandola ad esercitarsi nella preparazione dei dolci, però limitandosi a darle solo qualche consiglio, senza mai intromettersi troppo nelle esercitazioni della ragazza.
Ricapitolando, questa serie è molto leggera e comica, con qualche pizzico di magia e soprattutto tanto amore per i dolci. La consiglio specialmente dopo un anime molto serio o complicato, per riprendersi con qualcosa di leggero e divertente.
"Le ragazze fanno grandi sogni" cantava Edoardo Bennato, e la protagonista di "Yumeiro Pâtissière" non fa eccezione. Ichigo Amano è una quattordicenne come tante, forse anche meno brillante e più tonta della media, ma nella sua mente e nel suo cuore vi è chiaramente delineato un grande sogno: diventare una pasticciera come l'adorata defunta nonnina. Dopo una serie d'insuccessi nel campo della musica e dell'arte, il destino porge una mano a Ichigo, facendole incontrare un famoso pasticciere francese nonché insegnante in una prestigiosissima scuola di cucina, l'accademia Saint Marie. Grazie alla raccomandazione del professor Henri Lucas, Ichigo entra all'accademia piena di sogni e speranze, scontrandosi però immediatamente con la triste realtà: la scuola è dura, lo studio pesante e impegnativo, inoltre la piccola Ichigo si ritrova al secondo anno senza aver frequentato il primo, priva quindi delle basi già acquisite dai compagni. La nostra fragolina (Ichigo significa fragola) però è una ragazza fortunata e finisce nel gruppo dei cosiddetti "principi dei dolci", tre bei ragazzotti idoli delle ragazze: Satsuki Hanabusa (specializzato in decorazioni con la pasta di zucchero), Sennosuke Andou (specializzato in dolci giapponesi) e Makoto Kashino (specializzato nella lavorazione del cioccolato), rispettivamente un vanitoso narcisista farfallone, un ragazzo dal calmo e riflessivo spirito giapponese e un piccolo tsundere a cui salta facilmente la mosca al naso. Il percorso di Ichigo è ovviamente in salita, ma ad aiutarla ci penserà Vanilla, un dolcissimo "Sweet spirit" proveniente dal regno dei dolci, con il supporto dei tre principini e dei loro rispettivi "Sweets spirits", Cafè, Caramel e Chocolat. L'amore, l'amicizia, i sogni e ovviamente i dolci, accompagneranno Ichigo lungo la strada che le permetterà di diventare una vera pasticciera.
L'anime di "Yumeiro Pâtissière" è tratto dal manga omonimo di Natsumi Matsumoto, pubblicato su Ribon e rivolto quindi alle bambine delle elementari e alle studentesse delle medie. La serie, anche conosciuta con l'abbreviazione "YumePati", riscuote un buon successo, tanto che l'anime inizia quando il manga è giunto solo al quarto volume, sfornando una serie infinita di gadget appetibili alle giovani aspiranti cuoche e diversi eventi dedicati. L'anime, così come il manga, si rivolge a un pubblico di giovanissimi, con tutti i pregi e difetti che da ciò derivano.
Sono dell'idea che qualunque cosa si legga/guardi, sia indispensabile provare a immedesimarsi negli occhi, nella mente e nel cuore del fruitore di riferimento, in modo da giudicare un'opera con i giusti criteri; in tal senso, "YumePati" ha richiesto uno sforzo non indifferente ai miei occhi di spettatrice quasi trentenne, che di maghette accompagnate da dolci creaturine ne ha già viste in abbondanza. Guardando l'anime da questo punto di vista, la serie risulta banale e prevedibile sin dalle primissime battute, difatti è intuibile già dal primo episodio quale sarà il destino di Ichigo, chi s'innamorerà di lei, chi lei ricambierà, chi e come cercherà di intralciarla. Onde evitare ciò, ho tirato fuori i ricordi di quando ero bambina e sedevo davanti alla TV per vivere le avventure delle varie Bunny, Sandy, Stilly, Chappy, Creamy, ecc. con l'ingenuità di chi ancora crede nelle favole, nella magia e nel lieto fine a tutti i costi. In tal modo, "YumePati" è apparsa ai miei occhi come una serie divertente, dolce, allegra, solare, positiva e gradevolissima, che, dopo un inizio un po' in sordina, è riuscita a conquistarmi e a farmi affezionare ai suoi personaggi.
Nonostante sia una produzione abbastanza recente, "YumePati" si colloca a metà tra il majokko classico e quello moderno, facendo sue le tipiche caratteristiche dell'uno e dell'altro: ha un gusto classico per la semplicità della storia e dei personaggi, caratterizzazioni immediate (e, se vogliamo, un po' stereotipate) e buoni sentimenti a go go, privandosi quindi di un linguaggio troppo moderno, di caratterizzazioni contorte, forzatamente mature e complesse, di qualsivoglia battuta a sfondo sessuale di cattivo gusto e di eccessiva attenzione su dettagli inutili quali capigliature o abbigliamento da ventenni su quattordicenni ancora acerbe. L'elemento "classico" che ho più apprezzato è stata la rivale della protagonista, a mio dire miglior personaggio della serie, la tanto detestabile quanto simpatica Miya Koshiro: bella, ricca, intraprendente, arrogante e sicura di sé, non manca mai di mettere in risalto la sua superiorità nei confronti di Ichigo, accompagnata sempre e comunque dalla sua risata sguaiata; potremmo paragonarla a Hikaru Hibino di "Hime-chan no Ribbon" o a Cristine Hanakomachi di "Ufo Baby". Al contempo, però, la serie non disdegna un elemento di spicco dei moderni prodotti rivolti alle ragazze: l'harem! La fortunata fragolina infatti si ritrova attorniata perennemente dai tre principi, mettendo in secondo piano l'amicizia con le altre ragazze, che qui figurano solo come comparse o rivali. Ci tengo a precisare che però l'harem è tale di nome ma non di fatto, infatti le questioni amorose vengono quasi sempre lasciate sullo sfondo.
A causa di quest'oscillazione tra classico e moderno,"YumePati" sembra non avere un'identità del tutto definita, mancando a volte di brio e coinvolgimento emotivo, riuscendo ad acquisire personalità solo nella lunga distanza, con l'andare avanti delle vicende e con l'intrecciarsi delle relazioni.
Gli episodi sono comunque molto dolci e divertenti, niente melodrammi e nessuna particolare esasperazione delle situazioni... se passiamo oltre le immagini di estasi e beatitudine che accompagnano i personaggi che hanno addentato un dolce particolarmente buono. Ciò che si può rimproverare alla serie è l'aver trattato in modo misero l'elemento amoroso; se è pur vero che il sogno di Ichigo è diventare una pasticciera e non di trovare marito, ed è pur vero che la ragazzina è ancora troppo infantile e ingenua per pensare all'amore, bisogna anche dire che l'elemento romantico è accennato ed evidenziato con l'andare avanti delle puntate, senza mai essere esplicato, lasciando così i poveri romantici a bocca quasi asciutta. Forse, l'argomento sarà approfondito nella seconda serie.
La caratterizzazione dei protagonisti, come già accennato, è semplice e immediata, non presenta grandi svolte o scossoni, ma pur nella sua stereotipizzazione risulta azzeccata e funzionale. Un discorso a parte va fatto per la protagonista, a mio parere, l'anello debole della storia. Ichigo è la classica protagonista che non ha nessuna particolare virtù, anzi, sembra avere solo difetti: una brava ragazza, ma talmente inetta, capricciosa ed egoista che, senza l'aiuto dei compagni e degli spiriti dei dolci, non sarebbe arrivata da nessuna parte. Più volte la sua testa per aria o il suo ingenuo egoismo mettono in difficoltà il gruppo, sempre pronto a perdonarla (a parte Kashino, l'unico che alza la voce per farla rinsavire). Di contro, è necessario dire che Ichigo è una ragazza volenterosa, con un obiettivo ben preciso, che s'impegna a costo di rimetterci la salute, positiva e allegra, che riesce con la sua solarità a donare un sorriso a tutti, anche a chi l'ha trattata male. Sorvolando sulla piattezza del suo carattere, il problema è che la ragazzina, dalla prima alla cinquantesima puntata, non si evolve minimamente; nonostante abbia imparato che per raggiungere il suo obiettivo è necessario impegnarsi duramente e che lavorare in gruppo richiede rispetto e altruismo, anche a un passo dalla fine della serie Ichigo continua ad avere atteggiamenti da bambina egocentrica. Non sia mai che una ragazzina di quattordici anni abbia la maturità di una trentenne, ma la sensazione è che Ichigo, al suo percorso di crescita come pasticciera non abbia affiancato un vero percorso di crescita personale, e solo qualche accenno di ciò viene dato nelle ultimissime puntate, quando si trova a doversi confrontare con i propri limiti e con grandi responsabilità. Il personaggio di Ichigo, però, nonostante questo, risulta per certi versi originale e meritevole di stima, difatti, al contrario di molte magiche colleghe, non usa la magia per salvare il mondo, né per diventare una idol di successo, né per puro divertimento: il sogno di Ichigo è quello di riuscire a preparare un tortino di fragole uguale a quello che faceva l'amata nonna, un dolce che riusciva a farla sorridere anche nei momenti tristi. Riuscire a ricreare il tortino della nonna significa riuscire a donare ad altri il sapore della felicità. Al contrario di altri compagni di accademia, Ichigo non vuol diventare una famosa pasticciera per piacere personale, né per compiacere l'adorato professor Henri, né tantomeno per far colpo sull'amato: lo scopo di Ichigo è semplicemente quello di rendere felice il prossimo. La protagonista, quindi, nonostante una caratterizzazione non perfetta e difetti evidenti del suo carattere, è un elemento positivo, di ottimo esempio per il suo giovane pubblico.
Tecnicamente parlando, "YumePati" non spicca in nessun campo, presentandosi con una realizzazione tecnica mediocre e poco curata, eccezion fatta per il design dei dolci, curato personalmente da un pasticciere giapponese che opera in Francia, Aoki Sadaharu. Ogni episodio è un fiorire di dolci giapponesi e occidentali, di tutte le forme e colori; impossibile quindi non farsi venire l'acquolina in bocca a ogni puntata. Il chara dei personaggi invece, per quanto funzionale, non riprende perfettamente lo stile del manga, rendendolo meno dolce e più spigoloso; carini e pucciosi invece gli spiriti dei dolci. Le musiche sono abbastanza anonime, la sigla iniziale e quella finale sono carine ma non eccelse e accompagnano lo spettatore dalla prima all'ultima puntata, dando alla lunga un certo senso di monotonia. Anche le location sono piuttosto monotone e anonime (il luogo che vediamo più spesso è la cucina della scuola), mentre gli sfondi sono poco curati. I colori invece sono molto accesi e brillanti. Il doppiaggio è abbastanza buono, anche se abituarsi alla voce stridula di Ichigo richiede parecchia pazienza.
A conti fatti, "YumePati" è una bella serie che riesce a coinvolgere lo spettatore e a trasmettere tanti sentimenti positivi, ma proprio per questo risulta un po' surreale e stucchevole. Forse qualche ostacolo in più sulla strada dei nostri protagonisti avrebbe permesso una migliore evoluzione della protagonista, difatti le continue vittorie non le permettono di riflettere a fondo sui propri limiti, difetti ed errori.
La serie è consigliatissima a chi non ne ha mai abbastanza di ragazzine dagli occhioni enormi e 'sbrilluccicosi', di buoni sentimenti e situazioni zuccherose, a chi non è mai stanco della solita morale che recita "Se t'impegni, i tuoi sogni diventeranno realtà"; soprattutto, ne consiglio la visione agli amanti dei dolci. Come ho già detto, approcciarsi a "YumePati" richiede la volontà di mettersi dal punto di vista del target di riferimento, la voglia di tornare bambini e il piacere di riscoprire, per l'ennesima volta, la dolcezza dei buoni sentimenti. Di conseguenza, astenersi cinici, adulti che hanno dimenticato di essere stati bambini e, ovviamente, spettatori nel pieno della dieta!
L'anime di "Yumeiro Pâtissière" è tratto dal manga omonimo di Natsumi Matsumoto, pubblicato su Ribon e rivolto quindi alle bambine delle elementari e alle studentesse delle medie. La serie, anche conosciuta con l'abbreviazione "YumePati", riscuote un buon successo, tanto che l'anime inizia quando il manga è giunto solo al quarto volume, sfornando una serie infinita di gadget appetibili alle giovani aspiranti cuoche e diversi eventi dedicati. L'anime, così come il manga, si rivolge a un pubblico di giovanissimi, con tutti i pregi e difetti che da ciò derivano.
Sono dell'idea che qualunque cosa si legga/guardi, sia indispensabile provare a immedesimarsi negli occhi, nella mente e nel cuore del fruitore di riferimento, in modo da giudicare un'opera con i giusti criteri; in tal senso, "YumePati" ha richiesto uno sforzo non indifferente ai miei occhi di spettatrice quasi trentenne, che di maghette accompagnate da dolci creaturine ne ha già viste in abbondanza. Guardando l'anime da questo punto di vista, la serie risulta banale e prevedibile sin dalle primissime battute, difatti è intuibile già dal primo episodio quale sarà il destino di Ichigo, chi s'innamorerà di lei, chi lei ricambierà, chi e come cercherà di intralciarla. Onde evitare ciò, ho tirato fuori i ricordi di quando ero bambina e sedevo davanti alla TV per vivere le avventure delle varie Bunny, Sandy, Stilly, Chappy, Creamy, ecc. con l'ingenuità di chi ancora crede nelle favole, nella magia e nel lieto fine a tutti i costi. In tal modo, "YumePati" è apparsa ai miei occhi come una serie divertente, dolce, allegra, solare, positiva e gradevolissima, che, dopo un inizio un po' in sordina, è riuscita a conquistarmi e a farmi affezionare ai suoi personaggi.
Nonostante sia una produzione abbastanza recente, "YumePati" si colloca a metà tra il majokko classico e quello moderno, facendo sue le tipiche caratteristiche dell'uno e dell'altro: ha un gusto classico per la semplicità della storia e dei personaggi, caratterizzazioni immediate (e, se vogliamo, un po' stereotipate) e buoni sentimenti a go go, privandosi quindi di un linguaggio troppo moderno, di caratterizzazioni contorte, forzatamente mature e complesse, di qualsivoglia battuta a sfondo sessuale di cattivo gusto e di eccessiva attenzione su dettagli inutili quali capigliature o abbigliamento da ventenni su quattordicenni ancora acerbe. L'elemento "classico" che ho più apprezzato è stata la rivale della protagonista, a mio dire miglior personaggio della serie, la tanto detestabile quanto simpatica Miya Koshiro: bella, ricca, intraprendente, arrogante e sicura di sé, non manca mai di mettere in risalto la sua superiorità nei confronti di Ichigo, accompagnata sempre e comunque dalla sua risata sguaiata; potremmo paragonarla a Hikaru Hibino di "Hime-chan no Ribbon" o a Cristine Hanakomachi di "Ufo Baby". Al contempo, però, la serie non disdegna un elemento di spicco dei moderni prodotti rivolti alle ragazze: l'harem! La fortunata fragolina infatti si ritrova attorniata perennemente dai tre principi, mettendo in secondo piano l'amicizia con le altre ragazze, che qui figurano solo come comparse o rivali. Ci tengo a precisare che però l'harem è tale di nome ma non di fatto, infatti le questioni amorose vengono quasi sempre lasciate sullo sfondo.
A causa di quest'oscillazione tra classico e moderno,"YumePati" sembra non avere un'identità del tutto definita, mancando a volte di brio e coinvolgimento emotivo, riuscendo ad acquisire personalità solo nella lunga distanza, con l'andare avanti delle vicende e con l'intrecciarsi delle relazioni.
Gli episodi sono comunque molto dolci e divertenti, niente melodrammi e nessuna particolare esasperazione delle situazioni... se passiamo oltre le immagini di estasi e beatitudine che accompagnano i personaggi che hanno addentato un dolce particolarmente buono. Ciò che si può rimproverare alla serie è l'aver trattato in modo misero l'elemento amoroso; se è pur vero che il sogno di Ichigo è diventare una pasticciera e non di trovare marito, ed è pur vero che la ragazzina è ancora troppo infantile e ingenua per pensare all'amore, bisogna anche dire che l'elemento romantico è accennato ed evidenziato con l'andare avanti delle puntate, senza mai essere esplicato, lasciando così i poveri romantici a bocca quasi asciutta. Forse, l'argomento sarà approfondito nella seconda serie.
La caratterizzazione dei protagonisti, come già accennato, è semplice e immediata, non presenta grandi svolte o scossoni, ma pur nella sua stereotipizzazione risulta azzeccata e funzionale. Un discorso a parte va fatto per la protagonista, a mio parere, l'anello debole della storia. Ichigo è la classica protagonista che non ha nessuna particolare virtù, anzi, sembra avere solo difetti: una brava ragazza, ma talmente inetta, capricciosa ed egoista che, senza l'aiuto dei compagni e degli spiriti dei dolci, non sarebbe arrivata da nessuna parte. Più volte la sua testa per aria o il suo ingenuo egoismo mettono in difficoltà il gruppo, sempre pronto a perdonarla (a parte Kashino, l'unico che alza la voce per farla rinsavire). Di contro, è necessario dire che Ichigo è una ragazza volenterosa, con un obiettivo ben preciso, che s'impegna a costo di rimetterci la salute, positiva e allegra, che riesce con la sua solarità a donare un sorriso a tutti, anche a chi l'ha trattata male. Sorvolando sulla piattezza del suo carattere, il problema è che la ragazzina, dalla prima alla cinquantesima puntata, non si evolve minimamente; nonostante abbia imparato che per raggiungere il suo obiettivo è necessario impegnarsi duramente e che lavorare in gruppo richiede rispetto e altruismo, anche a un passo dalla fine della serie Ichigo continua ad avere atteggiamenti da bambina egocentrica. Non sia mai che una ragazzina di quattordici anni abbia la maturità di una trentenne, ma la sensazione è che Ichigo, al suo percorso di crescita come pasticciera non abbia affiancato un vero percorso di crescita personale, e solo qualche accenno di ciò viene dato nelle ultimissime puntate, quando si trova a doversi confrontare con i propri limiti e con grandi responsabilità. Il personaggio di Ichigo, però, nonostante questo, risulta per certi versi originale e meritevole di stima, difatti, al contrario di molte magiche colleghe, non usa la magia per salvare il mondo, né per diventare una idol di successo, né per puro divertimento: il sogno di Ichigo è quello di riuscire a preparare un tortino di fragole uguale a quello che faceva l'amata nonna, un dolce che riusciva a farla sorridere anche nei momenti tristi. Riuscire a ricreare il tortino della nonna significa riuscire a donare ad altri il sapore della felicità. Al contrario di altri compagni di accademia, Ichigo non vuol diventare una famosa pasticciera per piacere personale, né per compiacere l'adorato professor Henri, né tantomeno per far colpo sull'amato: lo scopo di Ichigo è semplicemente quello di rendere felice il prossimo. La protagonista, quindi, nonostante una caratterizzazione non perfetta e difetti evidenti del suo carattere, è un elemento positivo, di ottimo esempio per il suo giovane pubblico.
Tecnicamente parlando, "YumePati" non spicca in nessun campo, presentandosi con una realizzazione tecnica mediocre e poco curata, eccezion fatta per il design dei dolci, curato personalmente da un pasticciere giapponese che opera in Francia, Aoki Sadaharu. Ogni episodio è un fiorire di dolci giapponesi e occidentali, di tutte le forme e colori; impossibile quindi non farsi venire l'acquolina in bocca a ogni puntata. Il chara dei personaggi invece, per quanto funzionale, non riprende perfettamente lo stile del manga, rendendolo meno dolce e più spigoloso; carini e pucciosi invece gli spiriti dei dolci. Le musiche sono abbastanza anonime, la sigla iniziale e quella finale sono carine ma non eccelse e accompagnano lo spettatore dalla prima all'ultima puntata, dando alla lunga un certo senso di monotonia. Anche le location sono piuttosto monotone e anonime (il luogo che vediamo più spesso è la cucina della scuola), mentre gli sfondi sono poco curati. I colori invece sono molto accesi e brillanti. Il doppiaggio è abbastanza buono, anche se abituarsi alla voce stridula di Ichigo richiede parecchia pazienza.
A conti fatti, "YumePati" è una bella serie che riesce a coinvolgere lo spettatore e a trasmettere tanti sentimenti positivi, ma proprio per questo risulta un po' surreale e stucchevole. Forse qualche ostacolo in più sulla strada dei nostri protagonisti avrebbe permesso una migliore evoluzione della protagonista, difatti le continue vittorie non le permettono di riflettere a fondo sui propri limiti, difetti ed errori.
La serie è consigliatissima a chi non ne ha mai abbastanza di ragazzine dagli occhioni enormi e 'sbrilluccicosi', di buoni sentimenti e situazioni zuccherose, a chi non è mai stanco della solita morale che recita "Se t'impegni, i tuoi sogni diventeranno realtà"; soprattutto, ne consiglio la visione agli amanti dei dolci. Come ho già detto, approcciarsi a "YumePati" richiede la volontà di mettersi dal punto di vista del target di riferimento, la voglia di tornare bambini e il piacere di riscoprire, per l'ennesima volta, la dolcezza dei buoni sentimenti. Di conseguenza, astenersi cinici, adulti che hanno dimenticato di essere stati bambini e, ovviamente, spettatori nel pieno della dieta!
Ho scelto questo anime casualmente, non avendo visto niente che mi ispirasse. Ho trovato i primi episodi su Youtube, e ho pensato: "Va beh, io inizio a guardarlo, poi se non mi piace smetto. Tanto non mi piacerà di sicuro, sembra troppo da bambini". Questo è stato il mio pensiero iniziale ma, come si suol dire, l'apparenza inganna; e devo dire che stavolta mi ha ingannata davvero.
Sì, è vero, è un anime leggero, ma, nonostante la lunghezza della serie, non mi ha mai annoiata, non mi ha fatto pensare nemmeno una volta di smettere di guardarlo. Alla fine mi ha lasciato come un vuoto, come mi accade sempre quando mi affeziono ad anime lunghi.
La storia narra le vicende di Ichigo Amano, una quattordicenne in cerca di un suo talento, che un giorno incontra per caso Henri Lucas, un insegnante nella scuola per pasticceri St. Marie. La ragazza si ricorda del suo sogno da bambina di seguire le orme della nonna e aprire una pasticceria, perciò, sotto la raccomandazione di Henri-sensei, decide di iscriversi alla succursale giapponese della prestigiosa scuola francese. Arrivata lì con esperienza solo nel mangiare, Ichigo trova alcune difficoltà, e la cosa peggiora quando viene messa in gruppo con i tre Principi dei dolci: Hanabusa-kun, Andou-kun e Kashino. E il resto lo lascio a voi, non mi sento davvero di anticiparvi nient'altro!
Il mio voto è un 10, perché, nonostante sia una serie leggera e disimpegnata, mi è realmente piaciuta molto: non ci sono molti colpi di scena, è vero, ma i personaggi si lasciano voler bene (con nessuna eccezione). La storia non è nulla di innovativo, ma è piacevole e scorre bene; inoltre mi ha davvero presa: senza rendermene conto mi sono ritrovata a ridere e a piangere insieme ai protagonisti! E poi, fa appassionare moltissimo ai dolci!
La consiglio davvero a tutti, senza limiti di età!
Sì, è vero, è un anime leggero, ma, nonostante la lunghezza della serie, non mi ha mai annoiata, non mi ha fatto pensare nemmeno una volta di smettere di guardarlo. Alla fine mi ha lasciato come un vuoto, come mi accade sempre quando mi affeziono ad anime lunghi.
La storia narra le vicende di Ichigo Amano, una quattordicenne in cerca di un suo talento, che un giorno incontra per caso Henri Lucas, un insegnante nella scuola per pasticceri St. Marie. La ragazza si ricorda del suo sogno da bambina di seguire le orme della nonna e aprire una pasticceria, perciò, sotto la raccomandazione di Henri-sensei, decide di iscriversi alla succursale giapponese della prestigiosa scuola francese. Arrivata lì con esperienza solo nel mangiare, Ichigo trova alcune difficoltà, e la cosa peggiora quando viene messa in gruppo con i tre Principi dei dolci: Hanabusa-kun, Andou-kun e Kashino. E il resto lo lascio a voi, non mi sento davvero di anticiparvi nient'altro!
Il mio voto è un 10, perché, nonostante sia una serie leggera e disimpegnata, mi è realmente piaciuta molto: non ci sono molti colpi di scena, è vero, ma i personaggi si lasciano voler bene (con nessuna eccezione). La storia non è nulla di innovativo, ma è piacevole e scorre bene; inoltre mi ha davvero presa: senza rendermene conto mi sono ritrovata a ridere e a piangere insieme ai protagonisti! E poi, fa appassionare moltissimo ai dolci!
La consiglio davvero a tutti, senza limiti di età!
Amano Ichigo è una studentessa della scuola St. Marie la cui particolarità è insegnare ai suoi studenti a fare dolci non ottimi, di piú. Entrata su raccomandazione di Henry-Sensei e quindi molto inesperta dovràá confrontarsi con studenti piú bravi di lei facendo parte del gruppo dei principi dei dolci, che oltre a essere estremamente belli, sono anche bravissimi nel fare i dolci e dotati con lo studio. Grazie al suo non arrendersi davanti a niente e alla sua bravura nel mangiare dolci e nel riconoscerne gli ingredienti solo assaggiandoli diventerà una pasticciera bravissima guadagnandosi la stima (e l'amore) dei principi dei dolci.
Una serie super extra moe che vi farà venire voglia di mangiarvi lo schermo. Insomma i disegni non sono proprio di altissimo livello e il tema è per un pubblico infantile (grazie anche alla presenza degli spiriti dei dolci, esserini stra-kawaii che accompagnano i migliori pasticcieri nelle loro avventure), ma comunque nel complesso trovo l'anime molto bello. Ovviamente il mio voto non è alto sempre a causa della protagonista. Non fraintendetemi, amo le serie d'amore e le dolcezze però la protagonista è il classico stereotipo visto e rivisto. Dolce, ingenua, goffa e naturalmente amata dai piú belli e dalle amiche. Belle trovo le musiche, carini i disegni e brillanti i colori. Insomma è un anime consigliato se volete vedere una cosetta leggera e gustosa.
Una serie super extra moe che vi farà venire voglia di mangiarvi lo schermo. Insomma i disegni non sono proprio di altissimo livello e il tema è per un pubblico infantile (grazie anche alla presenza degli spiriti dei dolci, esserini stra-kawaii che accompagnano i migliori pasticcieri nelle loro avventure), ma comunque nel complesso trovo l'anime molto bello. Ovviamente il mio voto non è alto sempre a causa della protagonista. Non fraintendetemi, amo le serie d'amore e le dolcezze però la protagonista è il classico stereotipo visto e rivisto. Dolce, ingenua, goffa e naturalmente amata dai piú belli e dalle amiche. Belle trovo le musiche, carini i disegni e brillanti i colori. Insomma è un anime consigliato se volete vedere una cosetta leggera e gustosa.
Inizio affermando che per me quest'anime ha troppe puntate, e molte volte si prolunga troppo con "storie" a dir poco futili, mentre invece a volte la storia principale scorre troppo velocemente, tanto che a un certo punto ti inizi a chiedere quante altre puntate inutili ci saranno prima della fine. Però questo vale solo per le prime 30 puntate, perché le restanti 20 scorrono bene.
La trama si potrebbe dire soddisfacente, ho apprezzato molto l'attenzione dedicata ai dolci, il modo in cui molte volte questi venivano creati, e come erano loro dedicato un significato preciso. Anche se, per l'età dei protagonisti, trovo strana tutta la loro abilità, creatività, molte volte anche la loro risolutezza nel risolvere i problemi che nascono. Comunque nel generale, "Yumeiro Pâtissière" è un buon anime, e sinceramente avrei voluto assaggiare anche io tutti quei dolci.
La trama si potrebbe dire soddisfacente, ho apprezzato molto l'attenzione dedicata ai dolci, il modo in cui molte volte questi venivano creati, e come erano loro dedicato un significato preciso. Anche se, per l'età dei protagonisti, trovo strana tutta la loro abilità, creatività, molte volte anche la loro risolutezza nel risolvere i problemi che nascono. Comunque nel generale, "Yumeiro Pâtissière" è un buon anime, e sinceramente avrei voluto assaggiare anche io tutti quei dolci.
Dolcissimo! Pasticcini, torte e dolci sono i veri protagonisti di Yumeiro Pâtissière. Tutte queste golosità sono in grado di riportare il sorriso a coloro che le assaggiano. Proprio per realizzare ciò, Ichigo ha deciso che diventerà una pasticcera. Il suo sogno però non è semplice da realizzare, soprattutto se si è degli assoluti principianti e ci si trova a frequentare una prestigiosa scuola di pasticceria circondati da studenti eccezionali…
Ichigo, la protagonista della storia, è una ragazza allegra e un po' sbadata dotata di una grande immaginazione e di un senso del gusto eccezionale. Il suo più grande pregio però è quello di non arrendersi mai, di lavorare sodo ed impegnarsi per realizzare i suoi sogni. In questo percorso per diventare pasticciera però non è da sola, con lei ci sono i principi dei dolci, tre ragazzi eccezionali ognuno dei quali specializzato in una particolare arte pasticcera che ben si addice al proprio aspetto e carattere. Ad affiancare i giovani pasticcieri ci saranno anche i simpaticissimi spiriti dei dolci che conferiscono all'anime un pizzico di magia.
oQuesto anime è destinato ad un pubblico di giovanissimi perciò la trama è semplice, nonstante ciò, viene sviluppata in maniera fluida e ben congegnata in modo da non renderla noiosa e capace di cogliere l'interesse anche di un pubblico più maturo.
I disegni dei personaggi sono graziosi e teneri, ben adatti al tipo di storia che viene raccontato, particolarmente carini sono quelli degli spiriti dei dolci. Inoltre vengono rappresentati molto bene anche i numerosi tipi di dolci che guardandoli fanno veramente venire l'acquolina in bocca e voglia di assaggiarli.
Piacevoli sono anche le musiche di sottofondo e le sigle, specialmente quella iniziale, che con la sua allegria trasporta all'interno dell'atmosfera dell'anime. Interessanti sono anche gli spazi alla fine degli episodi in cui una pasticciera spiega alcune ricette o curiosità sul mondo dei dolci.
Yumeiro Pâtissière è un anime piacevole e leggero. Consigliato a chiunque, soprattutto ai golosi.
Ichigo, la protagonista della storia, è una ragazza allegra e un po' sbadata dotata di una grande immaginazione e di un senso del gusto eccezionale. Il suo più grande pregio però è quello di non arrendersi mai, di lavorare sodo ed impegnarsi per realizzare i suoi sogni. In questo percorso per diventare pasticciera però non è da sola, con lei ci sono i principi dei dolci, tre ragazzi eccezionali ognuno dei quali specializzato in una particolare arte pasticcera che ben si addice al proprio aspetto e carattere. Ad affiancare i giovani pasticcieri ci saranno anche i simpaticissimi spiriti dei dolci che conferiscono all'anime un pizzico di magia.
oQuesto anime è destinato ad un pubblico di giovanissimi perciò la trama è semplice, nonstante ciò, viene sviluppata in maniera fluida e ben congegnata in modo da non renderla noiosa e capace di cogliere l'interesse anche di un pubblico più maturo.
I disegni dei personaggi sono graziosi e teneri, ben adatti al tipo di storia che viene raccontato, particolarmente carini sono quelli degli spiriti dei dolci. Inoltre vengono rappresentati molto bene anche i numerosi tipi di dolci che guardandoli fanno veramente venire l'acquolina in bocca e voglia di assaggiarli.
Piacevoli sono anche le musiche di sottofondo e le sigle, specialmente quella iniziale, che con la sua allegria trasporta all'interno dell'atmosfera dell'anime. Interessanti sono anche gli spazi alla fine degli episodi in cui una pasticciera spiega alcune ricette o curiosità sul mondo dei dolci.
Yumeiro Pâtissière è un anime piacevole e leggero. Consigliato a chiunque, soprattutto ai golosi.
All'inizio l'anime mi sembrava di poche pretese, almeno fino al quinto episodio. Andando avanti non riuscivo a smettere di guardarlo, e pur di andare avanti ho visto gli episodi in sub english. Attualmente sono al 44 e le cose più vanno avanti e più si fanno interessanti. Personalmente amo il genere shoujo, anche quelli più seri, questo pur mescolando sentimenti e sogni che sono le basi, secondo me è un capolavoro.
Tutto è appunto incentrato sul sogno della nostra protagonista: riuscire a far sorridere le persone con i suoi dolci. Come sfondo, non meno importanti, ci sono i sogni dei "principi dei dolci", tre ragazzi uno diverso dall'altro che hanno capacità enormi nella preparazione dei dolci, ognuno ha una sua specialità e faranno gruppo con la nostra Ichigo, la protagonista per diventare pasticceri professionisti. Piano piano alcuni caratteri si sviluppano, in particolare quello di uno dei tre ragazzi: Makoto Kashino. Sembra infatti che il ragazzo da freddo e glaciale, piano piano, grazie all'amicizia di Ichigo, riesca a far emergere dal suo carattere la parte migliore.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Ormai sono quasi alla fine della serie, e direi che è chiaro che è innamorato di lei. Lei invece non sembra accorgersene perché infatuata da Henri-sensei, colui che le ha dato la possibilità di studiare alla St. Marie, la più grande accademia di dolci del Giappone. Infatti la storia parte proprio con Ighigo ed Henri. I due si incontrano durante una dimostrazione di pasticceria della famosa scuola Saint Marie; lei essendo molto golosa acchiappa tutti i dolci che riesce a prendere (il suo stomaco sembra non avere fondo) e li gusta uno per uno, assaporandone il gusto e riconoscendo ogni singolo ingrediente all'interno. Ad un certo punto assaggia un pezzo di torta che all'improvviso le fa ricordare la nonna deceduta, la quale era una gran pasticcera e quando era piccola le preparava sempre dolci per farla sorridere. Sorpresa dal sapore del tortino, che è uguale a quello che faceva la sua nonna, cerca il pasticcere che l'ha creato. Quest'ultimo è proprio Henri-sensei, uno degli insegnanti della scuola, il quale sorpreso dalle capacità della ragazza e della padronanza che ha nel fare di ogni dolce un sentimento, la spinge ad iscriversi. Solo in quel momento Ichigo capisce qual è il suo sogno, lei che non ha mai avuto qualche talento particolare o qualche aspirazione, ora lo sa: rendere felici le persone che mangiano i suoi dolci, come sua nonna faceva con lei.
Fine parte contenente spoiler
Le avventure di Ichigo alla St. Marie sono tante, tante quanto gli ostacoli che riuscirà a superare grazie all'amore per i dolci e al rapporto costruito con i suoi tre compagni di squadra. Ottima serie, grande mangaka e bellissimo sviluppo. Conto molto sulla fine.
Tutto è appunto incentrato sul sogno della nostra protagonista: riuscire a far sorridere le persone con i suoi dolci. Come sfondo, non meno importanti, ci sono i sogni dei "principi dei dolci", tre ragazzi uno diverso dall'altro che hanno capacità enormi nella preparazione dei dolci, ognuno ha una sua specialità e faranno gruppo con la nostra Ichigo, la protagonista per diventare pasticceri professionisti. Piano piano alcuni caratteri si sviluppano, in particolare quello di uno dei tre ragazzi: Makoto Kashino. Sembra infatti che il ragazzo da freddo e glaciale, piano piano, grazie all'amicizia di Ichigo, riesca a far emergere dal suo carattere la parte migliore.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Ormai sono quasi alla fine della serie, e direi che è chiaro che è innamorato di lei. Lei invece non sembra accorgersene perché infatuata da Henri-sensei, colui che le ha dato la possibilità di studiare alla St. Marie, la più grande accademia di dolci del Giappone. Infatti la storia parte proprio con Ighigo ed Henri. I due si incontrano durante una dimostrazione di pasticceria della famosa scuola Saint Marie; lei essendo molto golosa acchiappa tutti i dolci che riesce a prendere (il suo stomaco sembra non avere fondo) e li gusta uno per uno, assaporandone il gusto e riconoscendo ogni singolo ingrediente all'interno. Ad un certo punto assaggia un pezzo di torta che all'improvviso le fa ricordare la nonna deceduta, la quale era una gran pasticcera e quando era piccola le preparava sempre dolci per farla sorridere. Sorpresa dal sapore del tortino, che è uguale a quello che faceva la sua nonna, cerca il pasticcere che l'ha creato. Quest'ultimo è proprio Henri-sensei, uno degli insegnanti della scuola, il quale sorpreso dalle capacità della ragazza e della padronanza che ha nel fare di ogni dolce un sentimento, la spinge ad iscriversi. Solo in quel momento Ichigo capisce qual è il suo sogno, lei che non ha mai avuto qualche talento particolare o qualche aspirazione, ora lo sa: rendere felici le persone che mangiano i suoi dolci, come sua nonna faceva con lei.
Fine parte contenente spoiler
Le avventure di Ichigo alla St. Marie sono tante, tante quanto gli ostacoli che riuscirà a superare grazie all'amore per i dolci e al rapporto costruito con i suoi tre compagni di squadra. Ottima serie, grande mangaka e bellissimo sviluppo. Conto molto sulla fine.
Un'anime senza troppe pretese, con i classici personaggi fissati nei loro caratteri e che si comportano di conseguenza, almeno fino a questo momento, che siamo praticamente all'inizio della serie (le puntate totali sono 50 e in giro non si trova oltre la numero 14!)
Amano Ichigo è una ragazza che frequenta ancora le scuole medie e senza nessun talento in particolare, soprattutto se messa a confronto con la talentuosa sorellina che suona il pianoforte. Unico pregio della ragazza è di saper riconoscere con un solo morso tutti gli ingredienti con cui vengono preparati i dolci, merito della nonna pasticciera e della passione della ragazzina per i dolci stessi.
Un giorno, mentre era in corso una competizione di pianoforte, Ichigo si trova in un centro commerciale dove si tiene una dimostrazione di pasticceria della famosa scuola Saint Marie, dove sua nonna aveva studiato. Stupendosi della capacità di riconoscimento degli ingredienti della ragazza, Hanry-sensei, un insegnante della scuola, la spinge ad iscriversi.
Un anime senza troppe pretese nella trama, il cui punto di forza sta nell'assoluta accuratezza dei dettagli nella preparazione dei dolci. Niente è lasciato al caso, dall'uso dei forni, alle temperature per sciogliere la cioccolata. La precisione nei dettagli è dovuta anche al fatto che i creatori dell'anime hanno chiesto aiuto ad una pasticciera professionista, che si vede spesso alla fine degli episodi per dare dimostrazione di alta pasticceria. Per gli amanti della pasticceria, una vera delizia per gli occhi! Un consiglio, non guardatelo mai prima di pranzo o se siete a dieta, perché le tentazioni sono davvero moltissime!
Amano Ichigo è una ragazza che frequenta ancora le scuole medie e senza nessun talento in particolare, soprattutto se messa a confronto con la talentuosa sorellina che suona il pianoforte. Unico pregio della ragazza è di saper riconoscere con un solo morso tutti gli ingredienti con cui vengono preparati i dolci, merito della nonna pasticciera e della passione della ragazzina per i dolci stessi.
Un giorno, mentre era in corso una competizione di pianoforte, Ichigo si trova in un centro commerciale dove si tiene una dimostrazione di pasticceria della famosa scuola Saint Marie, dove sua nonna aveva studiato. Stupendosi della capacità di riconoscimento degli ingredienti della ragazza, Hanry-sensei, un insegnante della scuola, la spinge ad iscriversi.
Un anime senza troppe pretese nella trama, il cui punto di forza sta nell'assoluta accuratezza dei dettagli nella preparazione dei dolci. Niente è lasciato al caso, dall'uso dei forni, alle temperature per sciogliere la cioccolata. La precisione nei dettagli è dovuta anche al fatto che i creatori dell'anime hanno chiesto aiuto ad una pasticciera professionista, che si vede spesso alla fine degli episodi per dare dimostrazione di alta pasticceria. Per gli amanti della pasticceria, una vera delizia per gli occhi! Un consiglio, non guardatelo mai prima di pranzo o se siete a dieta, perché le tentazioni sono davvero moltissime!
Oggettivamente non credo diverrà mai una serie cult;
É Chiaramente un titolo pensato per essere visto principalmente da bambine delle elementari.
Tecnicamente è nella media, la trama non è certo un fiorire di colpi di scena, ne nasconde chissà quali risvolti intellettuali, tuttavia si lascia seguire con piacere.
Se quindi cercate una serie per la vostra sorellina, o se volete vedere un anime senza troppi pensieri, questa serie può rivelarsi una piccola scoperta.
Da notare come tutta la parte tecnica sia curata in collaborazione con un vero pasticcere che comparirà alla fine di ogni episodio, dando delle mini lezioni di cucina!
É Chiaramente un titolo pensato per essere visto principalmente da bambine delle elementari.
Tecnicamente è nella media, la trama non è certo un fiorire di colpi di scena, ne nasconde chissà quali risvolti intellettuali, tuttavia si lascia seguire con piacere.
Se quindi cercate una serie per la vostra sorellina, o se volete vedere un anime senza troppi pensieri, questa serie può rivelarsi una piccola scoperta.
Da notare come tutta la parte tecnica sia curata in collaborazione con un vero pasticcere che comparirà alla fine di ogni episodio, dando delle mini lezioni di cucina!