Sasameki Koto
Grandissima delusione questo yuri.
Potenzialmente c'era tutto: bei disegni, belle caratterizzazioni, una bella storia. E invece, anche stavolta, ci ritroviamo un anime creato solo per pubblicizzare il manga, ricavato da tavole della parte iniziale della storia (che, invece, su carta è terminata). Il risultato è una storia che appassiona, senza arrivare da nessuna parte. La storia d'amore non è nemmeno iniziata, e tutto deve ancora succedere. Ovviamente, dopo oltre dieci anni è impossibile che venga realizzato il seguito, che avrebbe potuto sistemare tutto.
Potenzialmente c'era tutto: bei disegni, belle caratterizzazioni, una bella storia. E invece, anche stavolta, ci ritroviamo un anime creato solo per pubblicizzare il manga, ricavato da tavole della parte iniziale della storia (che, invece, su carta è terminata). Il risultato è una storia che appassiona, senza arrivare da nessuna parte. La storia d'amore non è nemmeno iniziata, e tutto deve ancora succedere. Ovviamente, dopo oltre dieci anni è impossibile che venga realizzato il seguito, che avrebbe potuto sistemare tutto.
Scrivo questa recensione sopratutto perché mi sembra che i miei onorevoli predecessori abbiano un pò sottovalutato questo anime. Ultimamente di anime yuri se ne vedono parecchi - mai abbastanza per il sottoscritto - e forse questo Sasameki Koto si è un po' perso nel mucchio, apparendo meno meritevole di altri. Personalmente credo invece che questa serie abbia un suo posticino ben preciso e guadagnato. Mi è piaciuto molto sopratutto perché l'ho trovato un anime che segue la regola d'oro di John Ford < Quando fai un film drammatico, bisogna cominciare dalle scene in cui si dovrà ridere>. Con questo Ford voleva dire che la vita reale è sempre un miscuglio di situazioni comiche e serie, non c'è quasi mai una assoluta mancanza di comico o una assoluta mancanza di tragico e un buon film deve riflettere tutto questo. Sasameki Koto rispetta questa regola con un equilibrato dosaggio di momenti divertenti e rilassanti, accompagnati da una storia che - in fondo - è piuttosto malinconica perché centrata su una serie di amori non corrisposti: Sumika ama non corrisposta Kazama; ma a sua volta è amata da un compagno e da una compagna di classe con i quali resta amica senza corrispondere il loro amore. In ultima analisi, il vero tema della serie è la difficoltà di entrare veramente in rapporto con le persone amate, di comunicare i propri sentimenti reali. Tema non allegrissimo che però viene svolto in modo piacevole e profondo.
Un consiglio pratico: guardate attentamente fino in fondo la sigla di chiusura perchè al suo interno viene sempre inserita una breve scena che spesso modifica il senso del finale dell'episodio.
Un consiglio pratico: guardate attentamente fino in fondo la sigla di chiusura perchè al suo interno viene sempre inserita una breve scena che spesso modifica il senso del finale dell'episodio.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
E' impossibile recensire Sasameki Koto senza far riferimento alla trama che tratta di amori yuri tra alcune ragazze delle superiori. L'unica coppia ufficiale che fa outing davanti a tutta la classe è quella Tomoe - Miyako, il loro bacio in classe al tramonto è la scena che di fatto apre la serie ed è una delle più belle dell'intero anime. I personaggi principali sono Sumika Murasame, alta, atletica ed intelligente, ma dai modi un pò mascolini e Ushio Kazama bella e gentile che ama solo le ragazze, raccoglie solo delusioni d'amore e non si accorge dell'amore che ha per lei Sumika. Attorno a loro quattro ruotano una serie di personaggi divertenti e ben caratterizzati.
L'anime è molto elegante e raffinato anche se non mancano momenti di puro divertimento demenziale. A farne le spese sono i ragazzi che nella serie vengono rappresentati come maleducati, rumorosi e superficiali. L'unico personaggio maschile è Masaki Akemiya che, guarda caso, è un crossplayer famoso come "modella", in quanto si veste da ragazza per compiacere, a suo dire, la terribile sorellina che compare, purtroppo in un solo episodio; purtroppo in quanto è una ragazzina spassosissima!
I disegni sono molto belli ed i giochi di luce sono meravigliosi, molto delicate le due sigle, non benissimo il doppiaggio. La serie sarebbe da 8, ma purtroppo manca di un finale vero e proprio, questo lascia perplessi perchè dopo 13 puntate mi aspettavo una conclusione più decisa in un senso o nell'altro.
Che sia il preludio di un sequel con le nostre eroine più vecchie di un anno?? Se amate le storie d'amore non potete perdere questa serie.
E' impossibile recensire Sasameki Koto senza far riferimento alla trama che tratta di amori yuri tra alcune ragazze delle superiori. L'unica coppia ufficiale che fa outing davanti a tutta la classe è quella Tomoe - Miyako, il loro bacio in classe al tramonto è la scena che di fatto apre la serie ed è una delle più belle dell'intero anime. I personaggi principali sono Sumika Murasame, alta, atletica ed intelligente, ma dai modi un pò mascolini e Ushio Kazama bella e gentile che ama solo le ragazze, raccoglie solo delusioni d'amore e non si accorge dell'amore che ha per lei Sumika. Attorno a loro quattro ruotano una serie di personaggi divertenti e ben caratterizzati.
L'anime è molto elegante e raffinato anche se non mancano momenti di puro divertimento demenziale. A farne le spese sono i ragazzi che nella serie vengono rappresentati come maleducati, rumorosi e superficiali. L'unico personaggio maschile è Masaki Akemiya che, guarda caso, è un crossplayer famoso come "modella", in quanto si veste da ragazza per compiacere, a suo dire, la terribile sorellina che compare, purtroppo in un solo episodio; purtroppo in quanto è una ragazzina spassosissima!
I disegni sono molto belli ed i giochi di luce sono meravigliosi, molto delicate le due sigle, non benissimo il doppiaggio. La serie sarebbe da 8, ma purtroppo manca di un finale vero e proprio, questo lascia perplessi perchè dopo 13 puntate mi aspettavo una conclusione più decisa in un senso o nell'altro.
Che sia il preludio di un sequel con le nostre eroine più vecchie di un anno?? Se amate le storie d'amore non potete perdere questa serie.
Stando a Wikipedia, esistono tre filoni dello yuri:
- Lo shonen yuri, praticamente al solo scopo di far eccitare i maschietti.
- Lo shojo yuri, particolarmente incentrato sul romanticismo del rapporto.
- Lo yuri propriamente detto, che vede la relazione su un punto di vista più generale, che unisce al romanticismo del rapporto fra donne (o ragazze) all'inevitabile e realistico desiderio fisico.
Senza dubbio Sasameki Koto appartiene a quest'ultimo genere: si evita il banale amore platonico in favore di un sentimento più realistico, completo e umano, ma ci si tiene lontani da quella sensazione di "uuuh che figo! Due ragazze che si baciano!" che un po' troppo ha costituito la spina dorsale di molti altri "yuri" (uso le virgolette per intendere yuri come termine generico").
La protagonista, Sumika, è innamorata pazzamente dell'amica d'infanzia Kazama. Anche a quest'ultima piacciono le ragazze, ma solo per quelle che trova particolarmente "carine", categoria alla quale Sumi-chan, con la sua alta statura e il suo atteggiamento virile, chiaramente non appartiene. A complicare la situazione c'è il fatto che le cotte di Kazama sono spesso superficiali, portandola a continue sofferenze "amorose" (ehi, non avrete mica pensato che fosse roba che compare solo negli shojo!). Non è certo cosa facile per Sumika riuscire a far cadere ai propri piedi l'amata, che sembra considerarla solo un'amica. Entreranno quindi a far parte della scena molti altri personaggi, che andranno a creare un particolare assortimento di personalità legate allo yuri: un crossdresser particolarmente carino, una coppia di ragazze con un modo di esprimere l'amore tutt'altro che platonico, una yurista convinta che l'amore tra ragazze debba essere puro e riservato, e qualche altra personalità di minore importanza.
Le caratterizzazioni sono decisamente un punto forte dell'opera, originali ed incredibilmente funzionali, fra le migliori che abbia mai visto. Il comparto tecnico, sinceramente, non è ottimo: chiaramente l'opera è stata prodotta per essere indirizzata ad una nicchia ristretta di appassionati/e. Quindi non si è speso troppo e non ci si è curati di quei singoli particolari che fanno la differenza nel determinare la qualità finale dell'opera. Anche se su questo punto si sarebbe molto da migliorare, l'anime in generale può compensare con la storia di ottimo livello. Ultima cosa: penso che per chi non ha mai visto opere di questo genere, Sasameki Koto sia ottimo per cominciare.
- Lo shonen yuri, praticamente al solo scopo di far eccitare i maschietti.
- Lo shojo yuri, particolarmente incentrato sul romanticismo del rapporto.
- Lo yuri propriamente detto, che vede la relazione su un punto di vista più generale, che unisce al romanticismo del rapporto fra donne (o ragazze) all'inevitabile e realistico desiderio fisico.
Senza dubbio Sasameki Koto appartiene a quest'ultimo genere: si evita il banale amore platonico in favore di un sentimento più realistico, completo e umano, ma ci si tiene lontani da quella sensazione di "uuuh che figo! Due ragazze che si baciano!" che un po' troppo ha costituito la spina dorsale di molti altri "yuri" (uso le virgolette per intendere yuri come termine generico").
La protagonista, Sumika, è innamorata pazzamente dell'amica d'infanzia Kazama. Anche a quest'ultima piacciono le ragazze, ma solo per quelle che trova particolarmente "carine", categoria alla quale Sumi-chan, con la sua alta statura e il suo atteggiamento virile, chiaramente non appartiene. A complicare la situazione c'è il fatto che le cotte di Kazama sono spesso superficiali, portandola a continue sofferenze "amorose" (ehi, non avrete mica pensato che fosse roba che compare solo negli shojo!). Non è certo cosa facile per Sumika riuscire a far cadere ai propri piedi l'amata, che sembra considerarla solo un'amica. Entreranno quindi a far parte della scena molti altri personaggi, che andranno a creare un particolare assortimento di personalità legate allo yuri: un crossdresser particolarmente carino, una coppia di ragazze con un modo di esprimere l'amore tutt'altro che platonico, una yurista convinta che l'amore tra ragazze debba essere puro e riservato, e qualche altra personalità di minore importanza.
Le caratterizzazioni sono decisamente un punto forte dell'opera, originali ed incredibilmente funzionali, fra le migliori che abbia mai visto. Il comparto tecnico, sinceramente, non è ottimo: chiaramente l'opera è stata prodotta per essere indirizzata ad una nicchia ristretta di appassionati/e. Quindi non si è speso troppo e non ci si è curati di quei singoli particolari che fanno la differenza nel determinare la qualità finale dell'opera. Anche se su questo punto si sarebbe molto da migliorare, l'anime in generale può compensare con la storia di ottimo livello. Ultima cosa: penso che per chi non ha mai visto opere di questo genere, Sasameki Koto sia ottimo per cominciare.
Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler
Un bacio poetico al tramontar del sole tra due ragazze, così Sasameki Koto apre le sue porte allo spettatore, un anime che fa della semplicità la sua qualità migliore.
È un prodotto che non vuole raggiungere nessuna vetta (almeno spero), ma che si lascia guardare con scioltezza, forse troppo lento e troppo "puro" dato che non vengono mai mostrate situazioni hentai, diciamo che vuole semplicemente portare l'omosessualità femminile allo scoperto in modo piuttosto platonico.
Non troverete niente di complesso o straordinario, ma a me è piaciuto perché ciò che mostra lo mostra con tranquillità e senza malizia, regalando qualche sorriso e forse qualche lacrima, l'anime finisce ma non finisce dato che il manga è ancora in fase di produzione quindi do un 8 e non un 10, sperando che una nuova serie possa regalare un senso più "pratico" ed un finale degno di tale nome a questa serie. Consigliato.
Il disegno è bello, luminoso o caloroso a seconda dei momenti, il seno delle ragazze non è gonfiato in modo esagerato (tranne in alcuni momenti, per lo più nelle fantasie di alcuni di loro XD) e questo gioca a suo favore, l'unica pecca forse è per i visi, mancano di un netto tratto distintivo, personalmente trovo più accortezza nelle acconciature e nei vestiti che nei volti, ma ci si può passare sopra.
Le musiche sono tutte molto lente, poetiche e "libere", decisamente non adatte a tutti ma sono sicuramente attinenti all'anime e a ciò che vuole portare alla nostra attenzione.
La trama è semplice, tutto ruota intorno ad una studentessa delle scuole superiori, segretamente innamorata della sua migliore amica che... non ricambia affatto (anche se poi non sarà così :P)! Ci sono anche altre comparse ma servono per lo più a "far andare avanti la storia", dando stimoli, piuttosto che per il voler creare dei veri e propri Personaggi Completi.
Un bacio poetico al tramontar del sole tra due ragazze, così Sasameki Koto apre le sue porte allo spettatore, un anime che fa della semplicità la sua qualità migliore.
È un prodotto che non vuole raggiungere nessuna vetta (almeno spero), ma che si lascia guardare con scioltezza, forse troppo lento e troppo "puro" dato che non vengono mai mostrate situazioni hentai, diciamo che vuole semplicemente portare l'omosessualità femminile allo scoperto in modo piuttosto platonico.
Non troverete niente di complesso o straordinario, ma a me è piaciuto perché ciò che mostra lo mostra con tranquillità e senza malizia, regalando qualche sorriso e forse qualche lacrima, l'anime finisce ma non finisce dato che il manga è ancora in fase di produzione quindi do un 8 e non un 10, sperando che una nuova serie possa regalare un senso più "pratico" ed un finale degno di tale nome a questa serie. Consigliato.
Il disegno è bello, luminoso o caloroso a seconda dei momenti, il seno delle ragazze non è gonfiato in modo esagerato (tranne in alcuni momenti, per lo più nelle fantasie di alcuni di loro XD) e questo gioca a suo favore, l'unica pecca forse è per i visi, mancano di un netto tratto distintivo, personalmente trovo più accortezza nelle acconciature e nei vestiti che nei volti, ma ci si può passare sopra.
Le musiche sono tutte molto lente, poetiche e "libere", decisamente non adatte a tutti ma sono sicuramente attinenti all'anime e a ciò che vuole portare alla nostra attenzione.
La trama è semplice, tutto ruota intorno ad una studentessa delle scuole superiori, segretamente innamorata della sua migliore amica che... non ricambia affatto (anche se poi non sarà così :P)! Ci sono anche altre comparse ma servono per lo più a "far andare avanti la storia", dando stimoli, piuttosto che per il voler creare dei veri e propri Personaggi Completi.
Quest'anime non è certo un capolavoro, ma devo dire che è stato il primo yuri, dopo Caro fratello, a tenermi incollata allo schermo!
Ero rimasta abbastanza traumatizzata da Maria Sama ga Miteru, che reputo uno degli anime più involontariamente esilaranti di sempre, dato che è talmente irreale, noioso e inutilmente drammatico da essere a tratti esilaranti (poi 'sta cose che le lesbiche si rimorchiano scambiandosi rosari mi ha fatto morire!).
Generalmente l'atmosfera degli yuri è sempre quella: una scuola cattolica di sole ragazze, le ragazze più piccole naturalmente affascinate dalle loro senpai, una marea di sospiri e pippe mentali. Poi arriva Sasameki Koto e vedo finalmente la luce! Due protagoniste, amiche per la pelle, lesbiche, ma i cui cuori non sono destinati ad incontrarsi: Ushio, la biondina del duo è costantemente innamorata di qualunque ragazza tranne della sua migliore amica, Sumi, un'energumena e pure secchiona che dietro l'aspetto della ragazza tutta d'un pezzo è follemente innamorata proprio di Ushio...
Il tutto però non è come al solito ricondotto in una luce tragica di dolore e disperazione (o perversione), ma di una frizzante commedia romantica in cui i personaggi sono fatti anche di carne e non aspirano solo a sospirare (le scene in cui Sumi si fa i peggio pensieri sconci su Ushio sono esilaranti!).
Non mancano comunque i momenti malinconici che danno alla storia l'aspetto generale del piccolo romanzo di formazione adolescenziale, in questo caso dei sentimenti di un'adolescente. Il comparto tecnico è soddisfacente, con buone animazioni, un character design sobrio e una simpatica colonna sonora.
Consigliato a chi, come me, non apprezzava gli yuri e adesso può ricredersi.
Ero rimasta abbastanza traumatizzata da Maria Sama ga Miteru, che reputo uno degli anime più involontariamente esilaranti di sempre, dato che è talmente irreale, noioso e inutilmente drammatico da essere a tratti esilaranti (poi 'sta cose che le lesbiche si rimorchiano scambiandosi rosari mi ha fatto morire!).
Generalmente l'atmosfera degli yuri è sempre quella: una scuola cattolica di sole ragazze, le ragazze più piccole naturalmente affascinate dalle loro senpai, una marea di sospiri e pippe mentali. Poi arriva Sasameki Koto e vedo finalmente la luce! Due protagoniste, amiche per la pelle, lesbiche, ma i cui cuori non sono destinati ad incontrarsi: Ushio, la biondina del duo è costantemente innamorata di qualunque ragazza tranne della sua migliore amica, Sumi, un'energumena e pure secchiona che dietro l'aspetto della ragazza tutta d'un pezzo è follemente innamorata proprio di Ushio...
Il tutto però non è come al solito ricondotto in una luce tragica di dolore e disperazione (o perversione), ma di una frizzante commedia romantica in cui i personaggi sono fatti anche di carne e non aspirano solo a sospirare (le scene in cui Sumi si fa i peggio pensieri sconci su Ushio sono esilaranti!).
Non mancano comunque i momenti malinconici che danno alla storia l'aspetto generale del piccolo romanzo di formazione adolescenziale, in questo caso dei sentimenti di un'adolescente. Il comparto tecnico è soddisfacente, con buone animazioni, un character design sobrio e una simpatica colonna sonora.
Consigliato a chi, come me, non apprezzava gli yuri e adesso può ricredersi.
Dall’omonimo manga di Takashi Ikeda, nasce questa produzione televisiva che scorre lentamente davanti agli occhi dello spettatore, regalando qualche risata qua e là e spegnendosi come la brace che diventa cenere.
La storia di base ruota attorno al rapporto tra due ragazze, Ushio e Sumika, che in queste 13 puntate intesseranno un rapporto d’amicizia con altre ragazze della scuola che frequentano, senza tuttavia approfondirlo un granché. “Il club delle ragazze”, così si chiama il loro gruppetto, si destreggerà in varie attività e riunioni che, da buon slice of life, non avranno un filo conduttore se non il rapporto stesso tra le due protagoniste.
L’analisi dei personaggi parte con una considerazione, ossia l’inesistenza di uno spessore psicologico che, in un anime yuri, è quantomeno dovuto. L’assenza di una trama portante infatti, dovuta alla scelta scenografica del format slice of life, farebbe ben sperare che almeno le due protagoniste vengano esaminate con cura dal punto di vista umano e che i loro sentimenti siano snocciolati dagli autori dispensandoli di puntata in puntata, accrescendo così nello spettatore un certo feeling emotivo con i personaggi. Tutto ciò non avviene. Al di la del lato comico, che è comunque ben congegnato e regala più di un sorriso, tutto il resto è semplicemente aria fritta e quando qualcosa affiora per paventare un minimo di spessore ad un profilo quasi bidimensionale, sfuma via rapidamente, senza neppure dare il tempo di raccapezzarvisi.
Si parlava di comicità e spunti divertenti, resta il fatto che questi, seppure ben realizzati, si alternino a lunghe scene piuttosto noiose di vita quotidiana che non accennano ne a sentimenti ne a momenti di ilarità. Né Ushio, né Sumika sono state studiate a dovere e risultano spesso quasi trasparenti, vuoi per la banalità di certe reazioni, vuoi per la criticità di certe altre. Da una parte Ushio è la bella e ingenua ragazzotta popputa, che, dichiaratamente omosessuale, si destreggia in varie pose e posture (o pianti) che ben sguazzano nel fanservice. Sumika d’altro canto è forse l’unica protagonista degna di questo nome, in quanto, perlomeno, ci regala uno spaccato di umanità assente in tutti gli altri personaggi. Solo il suo carattere viene esaminato, seppure in modo piuttosto superficiale. Il resto dei personaggi sono poco più che comparse, che dicono frasi a effetto in stile “Baci Perugina” sull’amore e sull’amicizia, regalando alle teenager nipponiche qualcosa da scrivere sul diario segreto, oppure si limitano a operazioni di mero fanservice come l’efebo transgender innamorato cotto della nostra protagonista.
Il chara design è davvero poco curato se non sulle forme delle ragazze, ma comunque il disegno del modello è ben riuscito. Vergognosamente tragica invece la key animation, quasi del tutto assente, si barcamena come un funambolo ubriaco tra una presa statica e una serie di movimenti ripetitivi. Chi sono gli autori di questo calcio in faccia all’animazione? Manco a dirlo lo Studio Mark, lo stesso che fa muovere con una certa perizia Naruto Shippuden e altri bei prodotti shonen in onda in Giappone, e questo ci dà materiale sufficiente per decretare una sommaria e frettolosa realizzazione dell’opera. Che dire poi di quel Eiji Suganuma, che di professione fa appunto il key animator e che si ritrova regista di questa sfortunata serie? Stendiamo un velo pietoso. I colori sono allineati con la moda del momento, pastelli e acquerelli per le scene romantiche (poche), vivaci e pantoni nel resto delle prese. Luce assente se non proiettata come flash con lens flare che rapiscono la retina per una manciata di secondi buoni. Musiche melodiche, delicate, romantiche ma ripetute alla nausea.
In sostanza una visione evitabile, anche dagli appassionati del genere, che non da e non toglie nulla all’animazione nipponica e che allo spettatore toglie solo il tempo sprecato nella visione. Si salva dall’insufficienza grave per le poche scene comiche che comunque tengono su di morale e aiutano a svagare la mente dal peso quotidiano. Noioso. Cinque.
La storia di base ruota attorno al rapporto tra due ragazze, Ushio e Sumika, che in queste 13 puntate intesseranno un rapporto d’amicizia con altre ragazze della scuola che frequentano, senza tuttavia approfondirlo un granché. “Il club delle ragazze”, così si chiama il loro gruppetto, si destreggerà in varie attività e riunioni che, da buon slice of life, non avranno un filo conduttore se non il rapporto stesso tra le due protagoniste.
L’analisi dei personaggi parte con una considerazione, ossia l’inesistenza di uno spessore psicologico che, in un anime yuri, è quantomeno dovuto. L’assenza di una trama portante infatti, dovuta alla scelta scenografica del format slice of life, farebbe ben sperare che almeno le due protagoniste vengano esaminate con cura dal punto di vista umano e che i loro sentimenti siano snocciolati dagli autori dispensandoli di puntata in puntata, accrescendo così nello spettatore un certo feeling emotivo con i personaggi. Tutto ciò non avviene. Al di la del lato comico, che è comunque ben congegnato e regala più di un sorriso, tutto il resto è semplicemente aria fritta e quando qualcosa affiora per paventare un minimo di spessore ad un profilo quasi bidimensionale, sfuma via rapidamente, senza neppure dare il tempo di raccapezzarvisi.
Si parlava di comicità e spunti divertenti, resta il fatto che questi, seppure ben realizzati, si alternino a lunghe scene piuttosto noiose di vita quotidiana che non accennano ne a sentimenti ne a momenti di ilarità. Né Ushio, né Sumika sono state studiate a dovere e risultano spesso quasi trasparenti, vuoi per la banalità di certe reazioni, vuoi per la criticità di certe altre. Da una parte Ushio è la bella e ingenua ragazzotta popputa, che, dichiaratamente omosessuale, si destreggia in varie pose e posture (o pianti) che ben sguazzano nel fanservice. Sumika d’altro canto è forse l’unica protagonista degna di questo nome, in quanto, perlomeno, ci regala uno spaccato di umanità assente in tutti gli altri personaggi. Solo il suo carattere viene esaminato, seppure in modo piuttosto superficiale. Il resto dei personaggi sono poco più che comparse, che dicono frasi a effetto in stile “Baci Perugina” sull’amore e sull’amicizia, regalando alle teenager nipponiche qualcosa da scrivere sul diario segreto, oppure si limitano a operazioni di mero fanservice come l’efebo transgender innamorato cotto della nostra protagonista.
Il chara design è davvero poco curato se non sulle forme delle ragazze, ma comunque il disegno del modello è ben riuscito. Vergognosamente tragica invece la key animation, quasi del tutto assente, si barcamena come un funambolo ubriaco tra una presa statica e una serie di movimenti ripetitivi. Chi sono gli autori di questo calcio in faccia all’animazione? Manco a dirlo lo Studio Mark, lo stesso che fa muovere con una certa perizia Naruto Shippuden e altri bei prodotti shonen in onda in Giappone, e questo ci dà materiale sufficiente per decretare una sommaria e frettolosa realizzazione dell’opera. Che dire poi di quel Eiji Suganuma, che di professione fa appunto il key animator e che si ritrova regista di questa sfortunata serie? Stendiamo un velo pietoso. I colori sono allineati con la moda del momento, pastelli e acquerelli per le scene romantiche (poche), vivaci e pantoni nel resto delle prese. Luce assente se non proiettata come flash con lens flare che rapiscono la retina per una manciata di secondi buoni. Musiche melodiche, delicate, romantiche ma ripetute alla nausea.
In sostanza una visione evitabile, anche dagli appassionati del genere, che non da e non toglie nulla all’animazione nipponica e che allo spettatore toglie solo il tempo sprecato nella visione. Si salva dall’insufficienza grave per le poche scene comiche che comunque tengono su di morale e aiutano a svagare la mente dal peso quotidiano. Noioso. Cinque.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Sasameki Koto è una storia di due ragazze che entrano in sintonia.
Situazione iniziale
Kazama: Mi piacciono le ragazze carine.
Sumika: Anche se per lei non sono la ragazza giusta, continuerò ad amarla.
Tentando di camminare sullo stesso sentiero di Aoi Hana, Sasameki Koto presenta dei personaggi sentimentalmente meno maturi; lo stesso sviluppo della storia manca di quel coraggio necessario a farla evolvere allo stadio di rapporto platonico il quale, seppur sterile, è almeno esplicito. E si arena per quasi tutta la serie al semplice livello di amicizia ricambiata da una segreta e profonda ammirazione fra Kazama, una scostante, ingenua e sentimentalmente superficiale ragazza, e Sumika, una timida, vulnerabile karateka nascosta da un fisico atletico e allevata in un ambiente molto maschile.
Sumika infatti, tanto fragile e inesperta nelle questioni di cuore quanto forte e colossale appare nella sua forma fisica, ammira appassionatamente una ragazza, sua amica d'infanzia, Kazama. Questa però, oltre a essere sentimentalmente cieca e insensibile all'affetto a lei mostrato, non sa che cosa significhi amare e confonde il sentimento con l'oggetto del desiderio, spasimando per ogni ragazza carina che passa per le sue vicinanze, rimanendo puntualmente delusa dal fatto di non essere corrisposta.
Ad alleviare le ricorrenti delusioni dei fatui, effimeri e falsi amori di Kazama c'è sempre Sumika, che la consola e la sostiene. Questa infatti pensa di sentire per Kazama qualcosa che definisce amore ma, anche se ciò la spinge a esserle sempre al fianco e a sostenerla a ogni costo, non è sufficientemente consistente da indurla a dichiararsi o anche solo a farla uscire dallo stato di segreta e appassionata ammiratrice, rimanendo così volontaria prigioniera dei suoi stessi sogni e desideri.
Considerazioni personali
Inizialmente il rapporto fra Sumika e Kazama non ha molto a che fare con l'affetto, meno ancora con l'amore: sembra infatti l'ennesima serie dove yuri è sinonimo di "amare senza sapere che cosa significa amore ,oppure macerare le proprie emozioni nella segreta ammirazione di qualcuno". L'esatto contrario di quello che dovrebbe essere, appunto.
Non mancano neppure gli stereotipi per indicare la diversità: altezza superiore alla media o capelli chiari; il personaggio Sumika che nelle sue fattezze, abitudini e movenze, sembra un mix della Sachiko di Marimite e di Fumi di Aoi Hana. Inoltre Kazama non si rende conto che una, fra le ragazze che ama, una in realtà è un ragazzo travestito. Un tentativo di screditare il suo coming out?
Il legame tra Kazama e Sumiko sembra, per gran parte della serie, non far alcun passo avanti; ci vuole un personaggio come Aoi, ragazza ingenua e con scarsa vita sociale, amante pura delle storie d'amore yuri vissute a tavolino per certificare quello che è tutt'altro che evidente. Aoi si apre a Sumiko quel tanto da accorgersi che il cuore di lei è già occupato da Kazama e di rendersi conto che nessuna delle due è cosciente di che cosa l'una senta per l'altra.
La svolta si presenta nell'ultimo episodio: Kazama e Sumika scoprono di non riuscire a sopportare l'una la mancanza dell'altra. La frustrazione di Sumika di non riuscire a contattare Kazama e i pensieri nefasti di quest'ultima, scaturiti dall'improvviso vuoto che sente dentro di sé, terminano e con essi la serie, con una conversazione nella quale, anche se non escono le parole tanto attese, quelle dette centrano esattamente i loro sentimenti.
Situazione finale
Sumika: Kazama, riesci a sentirmi?
Kazama: Sì... ti sento forte e chiaro.
Spero in futuro in uno yuri un po' più coraggioso, che affronti il tema con più serietà e rispetto di quanto abbia fatto Sasameki Koto; partendo da dove è arrivato Aoi Hana credo ci siano ampi margini per una storia matura e credibile.
Sasameki Koto è una storia di due ragazze che entrano in sintonia.
Situazione iniziale
Kazama: Mi piacciono le ragazze carine.
Sumika: Anche se per lei non sono la ragazza giusta, continuerò ad amarla.
Tentando di camminare sullo stesso sentiero di Aoi Hana, Sasameki Koto presenta dei personaggi sentimentalmente meno maturi; lo stesso sviluppo della storia manca di quel coraggio necessario a farla evolvere allo stadio di rapporto platonico il quale, seppur sterile, è almeno esplicito. E si arena per quasi tutta la serie al semplice livello di amicizia ricambiata da una segreta e profonda ammirazione fra Kazama, una scostante, ingenua e sentimentalmente superficiale ragazza, e Sumika, una timida, vulnerabile karateka nascosta da un fisico atletico e allevata in un ambiente molto maschile.
Sumika infatti, tanto fragile e inesperta nelle questioni di cuore quanto forte e colossale appare nella sua forma fisica, ammira appassionatamente una ragazza, sua amica d'infanzia, Kazama. Questa però, oltre a essere sentimentalmente cieca e insensibile all'affetto a lei mostrato, non sa che cosa significhi amare e confonde il sentimento con l'oggetto del desiderio, spasimando per ogni ragazza carina che passa per le sue vicinanze, rimanendo puntualmente delusa dal fatto di non essere corrisposta.
Ad alleviare le ricorrenti delusioni dei fatui, effimeri e falsi amori di Kazama c'è sempre Sumika, che la consola e la sostiene. Questa infatti pensa di sentire per Kazama qualcosa che definisce amore ma, anche se ciò la spinge a esserle sempre al fianco e a sostenerla a ogni costo, non è sufficientemente consistente da indurla a dichiararsi o anche solo a farla uscire dallo stato di segreta e appassionata ammiratrice, rimanendo così volontaria prigioniera dei suoi stessi sogni e desideri.
Considerazioni personali
Inizialmente il rapporto fra Sumika e Kazama non ha molto a che fare con l'affetto, meno ancora con l'amore: sembra infatti l'ennesima serie dove yuri è sinonimo di "amare senza sapere che cosa significa amore ,oppure macerare le proprie emozioni nella segreta ammirazione di qualcuno". L'esatto contrario di quello che dovrebbe essere, appunto.
Non mancano neppure gli stereotipi per indicare la diversità: altezza superiore alla media o capelli chiari; il personaggio Sumika che nelle sue fattezze, abitudini e movenze, sembra un mix della Sachiko di Marimite e di Fumi di Aoi Hana. Inoltre Kazama non si rende conto che una, fra le ragazze che ama, una in realtà è un ragazzo travestito. Un tentativo di screditare il suo coming out?
Il legame tra Kazama e Sumiko sembra, per gran parte della serie, non far alcun passo avanti; ci vuole un personaggio come Aoi, ragazza ingenua e con scarsa vita sociale, amante pura delle storie d'amore yuri vissute a tavolino per certificare quello che è tutt'altro che evidente. Aoi si apre a Sumiko quel tanto da accorgersi che il cuore di lei è già occupato da Kazama e di rendersi conto che nessuna delle due è cosciente di che cosa l'una senta per l'altra.
La svolta si presenta nell'ultimo episodio: Kazama e Sumika scoprono di non riuscire a sopportare l'una la mancanza dell'altra. La frustrazione di Sumika di non riuscire a contattare Kazama e i pensieri nefasti di quest'ultima, scaturiti dall'improvviso vuoto che sente dentro di sé, terminano e con essi la serie, con una conversazione nella quale, anche se non escono le parole tanto attese, quelle dette centrano esattamente i loro sentimenti.
Situazione finale
Sumika: Kazama, riesci a sentirmi?
Kazama: Sì... ti sento forte e chiaro.
Spero in futuro in uno yuri un po' più coraggioso, che affronti il tema con più serietà e rispetto di quanto abbia fatto Sasameki Koto; partendo da dove è arrivato Aoi Hana credo ci siano ampi margini per una storia matura e credibile.
Sasameki Koto è un manga del 2007 di Takashi Ikeda, nato come one-shot, ed invece ancora in corso di pubblicazione sulla rivista seinen "Monthly Comic Alive", per un totale di sette volumi. In patria e all'estero Sasameki Koto è uno dei manga "yuri" più apprezzati dai fans del genere e non è un caso, infatti, che sia stato recentemente trasposto in una serie animata di tredici episodi dallo studio AIC, andati in onda in Giappone dallo scorso Ottobre fino a Novembre 2009.
La serie ha ottenuto un buon risultato, grazie anche a Crunchyroll che ne ha acquisito la licenza, permettendo la visione via streaming negli Stati Uniti e in Oceania, con i sottotitoli in inglese, a solo un'ora dalla messa in onda in Giappone.
Prima di parlare dell'anime è bene soffermarsi un po' anche sul gioiellino che è il manga e di cui è specchio fedele. Come ho scritto, il manga era nato come oneshot, cioè una storia autoconclusiva. Proprio in considerazione di ciò, anche solo il fatto che ne sia stato deciso in seguito il prolungamento dell'opera è indicativo sia dell'originalità del manga, sia del suo apprezzamento da parte dei lettori.
Dal punto di vista tecnico però, per Sasameki Koto è stato adottato uno stile molto semplice e quasi scarno per quel che concerne soprattutto i primi capitoli. Il mangaka, infatti, non si concentra su alcun dettaglio superfluo e si limita alla caratterizzazione dei personaggi principali (comprese le loro versioni "chibi"), dei quali l'aspetto fisico e il look sono anche una rappresentazione psicologica. I fondali, quando non sono assenti (il che sarebbe in parte giustificabile dall'ambientazione scolastica), sono un po' rozzi e sporchi, e le inquadrature sono spesso strette. Tutto sommato, però, l'opera risulta gradevole e il merito di questo piccolo miracolo sta, come ho già detto, in parte nella sua originalità e nella simpatia dei personaggi, che sono davvero ben caratterizzati, e dall'altra, nell'assurdità delle vicende che si vengono a creare in normali situazioni di vita quotidiana.
L'anime presenta una migliore qualità dal punto di vista grafico. I disegni, infatti, sono molto più curati, i fondali sono belli ed ariosi, ed i colori risultano talmente piacevoli da far sembrare vero il colore del sole al tramonto, trasportando così lo spettatore in un'atmosfera rilassata e sognante. I personaggi sono ancora più particolari ed accattivanti del manga, con tratti decisamente più maturi, una maggiore cura nella rappresentazione con un tocco più femminile anche nel look, lasciando però poco spazio per il fan-service.
Tutto questo è accompagnato da una colonna sonora molto piacevole e della quale la sigla iniziale e finale sono una sorta di specchio dell'anime. L'opening, "Kanashii Hodo Aoku", di Natsumi Kiyoura introduce perfettamente nell'atmosfera sognante dell'opera attraverso una melodia lenta e semplice, accompagnata da un testo dolce cantato in modo ineccepibile. L'ending, "Niji-iro Pocket", sempre ad opera di Natsumi Kiyoura, che accompagna Sumi & Co disegnate in modo chibi, è divertente, spiritosa e ricalca perfettamente i numerosi momenti comici dell'anime.
Del resto, come lo stesso autore afferma, Sasameki Koto altro non è che "Una storia leggera (speciale) che descrive le emozioni di essere innamorati" - ma anche, e più precisamente - che è "Una storia un po' agrodolce dei giorni di scuola, che ruota attorno all'ambiguo rapporto tra ragazze che frequentano lo stesso liceo".
La storia si svolge in un normale istituto superiore, protagonista è Sumika, una ragazza alta ben 1,75 m, proveniente da una famiglia composta quasi unicamente da uomini praticanti karate, sport in cui anche lei è un asso. Caratterialmente è un'adolescente come tante, se non fosse che ha un "peso" che la rende spesso triste e silenziosa: Sumi è innamorata da lunga data della sua migliore amica, Ushio. Quest'ultima, da parte sua, è una vera appassionata del gentil sesso, ma si innamora solo di ragazze piccole, fragili e soprattutto molto femminili e, anche solo per l'altezza e l'abbigliamento, Sumi non rientra nei suoi canoni.
Per un caso fortuito, Sumi e Ushio entreranno però a far parte di un "club per ragazze", o meglio, dei tentativi (sempre falliti) di Tomoe, una loro compagna di classe, e di Miyako, la sua ragazza, di realizzarlo. A loro si uniranno Aoi, una compagna di classe con la passione per gli yuri e per l'amore puro ed innocente tra due donne, un qualcosa lontano dalla realtà quotidiana, e Kyori, un'amica molto solare di Sumika ed Ushio, che, a differenza loro, ribadisce spesso la sua eterosessualità. Unico personaggio maschile della serie è Masaki, un ragazzo dall'aspetto e dai modi di fare molto delicati, che viene costretto dalla sua bizzarra sorellina minore a vestire panni femminili e a lavorare come "modella" per delle riviste. Masaki è innamorato di Sumi ed è oggetto dei desideri (quando indossa abiti femminili) di Ushio.
I personaggi sono pochi, ma abbastanza per permettere all'autore di creare situazioni intricate, divertenti e spesso anche imbarazzanti ma, quel che più conta, vere e realistiche. I sentimenti non corrisposti che Sumi prova per Ushio, sono gli stessi di qualsiasi altro innamorato nella medesima situazione. Sumi fa sogni ad occhi aperti nei quali lei ed Ushio vivono felici come moglie e moglie; perde sangue dal naso quando si sofferma sulla visione del corpo nudo dell'amica; è gelosa delle persone che le ronzano intorno, ma, soprattutto, desidera la sua felicità più di ogni altra cosa al mondo. Inoltre la paura di perdere la sua amicizia, la porta a tenere chiusi dentro di sé i propri sentimenti e a resistere stoicamente di fronte ai continui innamoramenti di Ushio per ragazze più carine di lei.
Se è vero che di shojo che trattano gli stessi argomenti ce ne sono a bizzeffe, ciò non è altrettanto vero per gli "shoujo-ai" ed è proprio ciò che rende Sasameki Koto così speciale ed apprezzato: la libertà, la freschezza ed ironia con cui l'omosessualità femminile viene trattata in quest'opera non è paragonabile a nessun altro anime/manga precedente. Nella storia degli yuri e shoujo-ai (genere nato come maschile, ma apprezzato negli ultimi anni maggiormente dalle ragazze, ed il cui perno è l'omosessualità femminile), il sentimento amoroso è descritto talvolta molto velatamente, i personaggi provano sentimenti molto profondi, ma quasi esclusivamente di tipo platonico senza che vi sia neanche l'accenno alla sfera sessuale. Spesso quindi non si assiste neanche allo scambio di un bacio tra innamorate. E' il caso di opere quali: "Maria sama ga miteru", "Hitohira", "Kashimashi girl meet girl", "Kiddy Grade", "Mahou shoujo lyrical Nanoha", "Noir", "Saki".
Vi sono poi opere yuri smaccatamente create per un pubblico maschile, ma che poi hanno entusiasmato maggiormente il femminile, nelle quali la sfera sessuale è presente e resa molto esplicita da una notevole dose di fan-service. Rientrano in questa categoria "Kannazuki no miko", "Yami to boushi to hon no tabibito", "Strawberry panic!".
Ultima caratteristica, comune a molti degli yuri sopra elencati, è il voler sotto certi aspetti giustificare l'omosessualità dei personaggi, inserendoli in contesti fuori dal normale. È il caso ad esempio di "Simoun", ambientato in un altro mondo in cui tutti nascono donne e possono diventare uomini in seguito ad una loro scelta, ma anche di "Strawberry Panic", in cui l'omosessualità di tutte le protagoniste è giustificata dal fatto che studiano, vivono e dormono per anni in accademie solo ed esclusivamente femminili.
Sasameki Koto è ambientato in una scuola mista; Sumika, Tomoe, Ushio e Miyako sono ragazze omosessuali a prescindere dal loro passato, presente e futuro e vivono apertamente i propri sentimenti (non solo platonici) senza ipocrisie. Al contrario Aoi, che segue con fervore una serie di romanzi, che per le tematiche ricordano molto "Maria sama ga miteru", non solo prima di incontrare Sumi, è emarginata dal resto della classe e del mondo, ma ricerca un sentimento che per sua stessa ammissione è irreale e possibile sono nei romanzi che legge e che anche lei scrive.
In questo sta la forza e la gradevolezza di Sasameki koto. Nessun altro manga/anime yuri aveva mai raccontato in modo così divertente, ma al contempo profondo, privo di patetismi di sorta e con tanta schiettezza e veridicità, l'innamoramento, tra i banchi di scuola, di una ragazza per la sua amica. Sicuramente un'opera in grado di piacere agli amanti del genere, ma che non dispiacerà anche a chi vi si affaccia per la prima volta, perché è impossibile non riconoscersi in Sumi, non affezionarsi a questo adorabile personaggio un po' goffo ma tanto umano, non condividerne le sconfitte e le conquiste.
La serie ha ottenuto un buon risultato, grazie anche a Crunchyroll che ne ha acquisito la licenza, permettendo la visione via streaming negli Stati Uniti e in Oceania, con i sottotitoli in inglese, a solo un'ora dalla messa in onda in Giappone.
Prima di parlare dell'anime è bene soffermarsi un po' anche sul gioiellino che è il manga e di cui è specchio fedele. Come ho scritto, il manga era nato come oneshot, cioè una storia autoconclusiva. Proprio in considerazione di ciò, anche solo il fatto che ne sia stato deciso in seguito il prolungamento dell'opera è indicativo sia dell'originalità del manga, sia del suo apprezzamento da parte dei lettori.
Dal punto di vista tecnico però, per Sasameki Koto è stato adottato uno stile molto semplice e quasi scarno per quel che concerne soprattutto i primi capitoli. Il mangaka, infatti, non si concentra su alcun dettaglio superfluo e si limita alla caratterizzazione dei personaggi principali (comprese le loro versioni "chibi"), dei quali l'aspetto fisico e il look sono anche una rappresentazione psicologica. I fondali, quando non sono assenti (il che sarebbe in parte giustificabile dall'ambientazione scolastica), sono un po' rozzi e sporchi, e le inquadrature sono spesso strette. Tutto sommato, però, l'opera risulta gradevole e il merito di questo piccolo miracolo sta, come ho già detto, in parte nella sua originalità e nella simpatia dei personaggi, che sono davvero ben caratterizzati, e dall'altra, nell'assurdità delle vicende che si vengono a creare in normali situazioni di vita quotidiana.
L'anime presenta una migliore qualità dal punto di vista grafico. I disegni, infatti, sono molto più curati, i fondali sono belli ed ariosi, ed i colori risultano talmente piacevoli da far sembrare vero il colore del sole al tramonto, trasportando così lo spettatore in un'atmosfera rilassata e sognante. I personaggi sono ancora più particolari ed accattivanti del manga, con tratti decisamente più maturi, una maggiore cura nella rappresentazione con un tocco più femminile anche nel look, lasciando però poco spazio per il fan-service.
Tutto questo è accompagnato da una colonna sonora molto piacevole e della quale la sigla iniziale e finale sono una sorta di specchio dell'anime. L'opening, "Kanashii Hodo Aoku", di Natsumi Kiyoura introduce perfettamente nell'atmosfera sognante dell'opera attraverso una melodia lenta e semplice, accompagnata da un testo dolce cantato in modo ineccepibile. L'ending, "Niji-iro Pocket", sempre ad opera di Natsumi Kiyoura, che accompagna Sumi & Co disegnate in modo chibi, è divertente, spiritosa e ricalca perfettamente i numerosi momenti comici dell'anime.
Del resto, come lo stesso autore afferma, Sasameki Koto altro non è che "Una storia leggera (speciale) che descrive le emozioni di essere innamorati" - ma anche, e più precisamente - che è "Una storia un po' agrodolce dei giorni di scuola, che ruota attorno all'ambiguo rapporto tra ragazze che frequentano lo stesso liceo".
La storia si svolge in un normale istituto superiore, protagonista è Sumika, una ragazza alta ben 1,75 m, proveniente da una famiglia composta quasi unicamente da uomini praticanti karate, sport in cui anche lei è un asso. Caratterialmente è un'adolescente come tante, se non fosse che ha un "peso" che la rende spesso triste e silenziosa: Sumi è innamorata da lunga data della sua migliore amica, Ushio. Quest'ultima, da parte sua, è una vera appassionata del gentil sesso, ma si innamora solo di ragazze piccole, fragili e soprattutto molto femminili e, anche solo per l'altezza e l'abbigliamento, Sumi non rientra nei suoi canoni.
Per un caso fortuito, Sumi e Ushio entreranno però a far parte di un "club per ragazze", o meglio, dei tentativi (sempre falliti) di Tomoe, una loro compagna di classe, e di Miyako, la sua ragazza, di realizzarlo. A loro si uniranno Aoi, una compagna di classe con la passione per gli yuri e per l'amore puro ed innocente tra due donne, un qualcosa lontano dalla realtà quotidiana, e Kyori, un'amica molto solare di Sumika ed Ushio, che, a differenza loro, ribadisce spesso la sua eterosessualità. Unico personaggio maschile della serie è Masaki, un ragazzo dall'aspetto e dai modi di fare molto delicati, che viene costretto dalla sua bizzarra sorellina minore a vestire panni femminili e a lavorare come "modella" per delle riviste. Masaki è innamorato di Sumi ed è oggetto dei desideri (quando indossa abiti femminili) di Ushio.
I personaggi sono pochi, ma abbastanza per permettere all'autore di creare situazioni intricate, divertenti e spesso anche imbarazzanti ma, quel che più conta, vere e realistiche. I sentimenti non corrisposti che Sumi prova per Ushio, sono gli stessi di qualsiasi altro innamorato nella medesima situazione. Sumi fa sogni ad occhi aperti nei quali lei ed Ushio vivono felici come moglie e moglie; perde sangue dal naso quando si sofferma sulla visione del corpo nudo dell'amica; è gelosa delle persone che le ronzano intorno, ma, soprattutto, desidera la sua felicità più di ogni altra cosa al mondo. Inoltre la paura di perdere la sua amicizia, la porta a tenere chiusi dentro di sé i propri sentimenti e a resistere stoicamente di fronte ai continui innamoramenti di Ushio per ragazze più carine di lei.
Se è vero che di shojo che trattano gli stessi argomenti ce ne sono a bizzeffe, ciò non è altrettanto vero per gli "shoujo-ai" ed è proprio ciò che rende Sasameki Koto così speciale ed apprezzato: la libertà, la freschezza ed ironia con cui l'omosessualità femminile viene trattata in quest'opera non è paragonabile a nessun altro anime/manga precedente. Nella storia degli yuri e shoujo-ai (genere nato come maschile, ma apprezzato negli ultimi anni maggiormente dalle ragazze, ed il cui perno è l'omosessualità femminile), il sentimento amoroso è descritto talvolta molto velatamente, i personaggi provano sentimenti molto profondi, ma quasi esclusivamente di tipo platonico senza che vi sia neanche l'accenno alla sfera sessuale. Spesso quindi non si assiste neanche allo scambio di un bacio tra innamorate. E' il caso di opere quali: "Maria sama ga miteru", "Hitohira", "Kashimashi girl meet girl", "Kiddy Grade", "Mahou shoujo lyrical Nanoha", "Noir", "Saki".
Vi sono poi opere yuri smaccatamente create per un pubblico maschile, ma che poi hanno entusiasmato maggiormente il femminile, nelle quali la sfera sessuale è presente e resa molto esplicita da una notevole dose di fan-service. Rientrano in questa categoria "Kannazuki no miko", "Yami to boushi to hon no tabibito", "Strawberry panic!".
Ultima caratteristica, comune a molti degli yuri sopra elencati, è il voler sotto certi aspetti giustificare l'omosessualità dei personaggi, inserendoli in contesti fuori dal normale. È il caso ad esempio di "Simoun", ambientato in un altro mondo in cui tutti nascono donne e possono diventare uomini in seguito ad una loro scelta, ma anche di "Strawberry Panic", in cui l'omosessualità di tutte le protagoniste è giustificata dal fatto che studiano, vivono e dormono per anni in accademie solo ed esclusivamente femminili.
Sasameki Koto è ambientato in una scuola mista; Sumika, Tomoe, Ushio e Miyako sono ragazze omosessuali a prescindere dal loro passato, presente e futuro e vivono apertamente i propri sentimenti (non solo platonici) senza ipocrisie. Al contrario Aoi, che segue con fervore una serie di romanzi, che per le tematiche ricordano molto "Maria sama ga miteru", non solo prima di incontrare Sumi, è emarginata dal resto della classe e del mondo, ma ricerca un sentimento che per sua stessa ammissione è irreale e possibile sono nei romanzi che legge e che anche lei scrive.
In questo sta la forza e la gradevolezza di Sasameki koto. Nessun altro manga/anime yuri aveva mai raccontato in modo così divertente, ma al contempo profondo, privo di patetismi di sorta e con tanta schiettezza e veridicità, l'innamoramento, tra i banchi di scuola, di una ragazza per la sua amica. Sicuramente un'opera in grado di piacere agli amanti del genere, ma che non dispiacerà anche a chi vi si affaccia per la prima volta, perché è impossibile non riconoscersi in Sumi, non affezionarsi a questo adorabile personaggio un po' goffo ma tanto umano, non condividerne le sconfitte e le conquiste.
FINALMENTE! ... CI RISIAMO!
Aspettavo con ansia Sasameki Koto era da un po' che non veniva fatto un anime yuri come si deve, dove protagonisti sono i sentimenti e non il "Guarda due ragazze che si baciano!!!". Ho visto i primi 3 episodi e si puo' dire che come anime rispecchia molto il manga (punto dolente) sia per la storia sia per le faccine buffe; anche il character design si attiene al manga, anche se non devono essere perfettamente uguali. La storia a quanto leggo e' gia' stata raccontata, quindi posso dire Finalmente uno yuri come si deve!
Punto dolente: come Aoi Hana l'anime di Sasameki e tratto dal manga ma... MA... il manga non e' ancora concluso, quindi molto probabilmente taglieranno l'anime ad un certo punto e chi si e' visto si e' visto!
Voto (per ora) 9 per la semplicita' con cui viene raccontato tutto.
Aspettavo con ansia Sasameki Koto era da un po' che non veniva fatto un anime yuri come si deve, dove protagonisti sono i sentimenti e non il "Guarda due ragazze che si baciano!!!". Ho visto i primi 3 episodi e si puo' dire che come anime rispecchia molto il manga (punto dolente) sia per la storia sia per le faccine buffe; anche il character design si attiene al manga, anche se non devono essere perfettamente uguali. La storia a quanto leggo e' gia' stata raccontata, quindi posso dire Finalmente uno yuri come si deve!
Punto dolente: come Aoi Hana l'anime di Sasameki e tratto dal manga ma... MA... il manga non e' ancora concluso, quindi molto probabilmente taglieranno l'anime ad un certo punto e chi si e' visto si e' visto!
Voto (per ora) 9 per la semplicita' con cui viene raccontato tutto.
Sasameki Koto narra la storia di Sumi e Ushio, due migliori amiche. Ushio s'innamora in continuazione di ragazze e lo ammette anche davanti alle sue amiche. Ma purtroppo non è mai stata ricambiata. Sumi invece, è segretamente innamorata di Ushio, ma fa di tutto per non far trasparire i suoi sentimenti e soffre in silenzio ogni volta che l'amica s'interessa ad un'altra ragazza. Nel primo episodio la povera Ushio subirà l'ennesima delusione d'amore, e Sumi sarà come sempre al suo fianco per consolarla.
La storia sembra banale, ma mi aspetto di più dai prossimi episodi. L'ambientazione è bella, con l'atmosfera tranquilla e pacata che ricorda molto Aoi Hana. I disegni sono semplici e ben fatti e i presupposti per una bella serie yuri ci sono tutti. Un bel voto otto è meritato!
La storia sembra banale, ma mi aspetto di più dai prossimi episodi. L'ambientazione è bella, con l'atmosfera tranquilla e pacata che ricorda molto Aoi Hana. I disegni sono semplici e ben fatti e i presupposti per una bella serie yuri ci sono tutti. Un bel voto otto è meritato!