La città demoniaca Shinjuku
Un classico anime movie; una garanzia di una storia tutta da scoprire e che si lascia scoprire, osservare, ispezionare, assorbire perché diventi parte di noi con colpi di scena, imprevisti, scene inquietanti, spaventose, raccapriccianti orribili, piene di tensione e suspence. Questo è "Shinjuku La Città Dei Demoni".
Ci sono tutte le premesse per una storia intensa, profonda, piena di pathos, azione e anche di citazioni, allusioni, metafore colte e grandiose.
1. I personaggi sono i classici di un film d'azione misto ad horror e thriller*.
2. La vicenda si dipana a poco a poco e ci rivela particolari sempre più spaventosi e terrificanti.
3. Le musiche ben si accostano alle scene che vengono presentate/illustrate attraverso l'uno dei dialoghi e di un'adeguata scenografia da paura/incubo.
4. I messaggi dietro la trama sono i classici che non tramonteranno mai e che sono quindi una garanzia di un successo e che sembrano scontati, ma l'errore sta proprio nel darli per scontati, ovvero: l'amore è più grande di qualsiasi potere, oppure "Serve il potere solo per distruggere le persone, per il resto basta l'amore", C.Chaplin; oppure "Quando il potere dell'amore sconfiggerà l'amore per il potere allora l'umanità sarà in pace", Gandhi.
5. Il modo in cui vengono raccontati presenta una certa fedeltà nei dettagli ed è proprio quello che il pubblico si aspetta.
*7. A mio avviso c'è una serie di citazioni più o meno in stile cameo sapientemente usate per arricchire e la trama e darle notevole spessore, come ad esempio i personaggi che sembrano venuti fuori sapientemente da opere classiche e moderne sia della letteratura che del mondo dei videogiochi e dei supereroi, oltre che ovviamente che dagli anime: ad esempio il padre del protagonista ricorda molto Wolverine/Logan e anche l'attore Hugh Jackman (proprio come se fosse stato preso l'attore in carne ed ossa e fatto un personaggio anime, forse in anticipo del film Wolverine-L'immortale). La ragazza co-protagonista ricorda molto Jun Kazama della saga di Tekken, presente fino all'episodio 2 nei Tag Team). Il protagonista stesso ricorda abbastanza Ken Shiro con quello sguardo serio, composto, introspettivo ed indagatore, dotato di una certa perspicacia, anche se non lo dà a vedere. Il personaggio di Mephisto rimanda indubbiamente a Mephistophele dell'eterno capolavoro Marlowiano/Goethiano Faust. Proprio quest'ultimo cita il Mito di Pandora, quindi c'è un rimando alla letteratura classica greca e spiega la reazione chimica di acqua e acido solforico che causa un'esplosione uccidendo la sua nemica. Inoltre la trama viene rappresentata come se fosse una discesa all'Inferno di Dante, dove i due protagonisti sembrano quasi Dante e Beatrice, guidati dal bambino che sembra quasi un piccolo Virgilio.
8. Interessante la figura del cane a due teste Kuro, il quale può essere un'allusione al cane a tre teste Cerbero, il guardiano dell'entrata degli Inferi della mitologia classica greco-romana oltre che custode del Girone dei Golosi della Cantica dell'Inferno della Divina Commedia di Dante.
9. I personaggi hanno sempre sentimenti ed emozioni composti in simbiosi e sincronia con l'ambiente circostante e questo e oggettivamente perfetto.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Genchirou e Rabi Ra sono due maestri dell'arte del combattimento con la spada che si sfidano per il destino del mondo. Genchirou, rappresenta il lato buono, mentre Rabi Ra rappresenta quello malvagio. Purtroppo Genchirou ha una tecnica limitata; si tratta di un limite voluto in obbedienza agli insegnamenti del proprio maestro. Rabi Ra invece ha il potere degli Inferi che gli garantisce una potenza senza eguali, oltre a impressionanti capacità di auto-rigenerazione e scatena un violento terremoto con il quale può aprire un varco verso l'Inferno dal quale fare uscire il suo nuovo maestro/padrone e quindi preparare la nuova Apocalisse, ma deve aspettare.
Anni dopo, troviamo il figlio di Genchirou, il diciasettenne Kyoya, il quale si esercita nell'arte della spada e, più o meno inconsapevolmente, sente di essere vicino al padre. All'improvviso compare a davanti a lui il maestro di suo padre, il quale gli spiega il perché della sua visita. Il giovane capisce quello che è accaduto al padre, ma all'inizio non sembra essere molto disposto a intraprendere il sentiero del genitore. Tuttavia, dopo aver ricevuto la visita di una ragazza che si scopre essere Rama Sayaka, la figlia del presidente di una corporation attiva nell'attività contro i demoni, Kyoka cambia idea. Nel frattempo la ragazza decide di addentrasi nel distretto di Shinjuku epicentro del terremoto, pur sapendo che è un'impresa pericolosa, addirittura suicida, ma lo fa per spronare implicitamente il ragazzo ad aiutarla a salvare suo padre. Tuttavia, capisce, in seguito ad un brutto incontro, che è un'impresa "veramente pazza e folle" e che non può fare a meno dell'aiuto di Kyoka. Questi, d'altro canto, non ha ancora padroneggiato il Nempo, la disciplina praticata dal padre per il controllo della propria energia spirituale e ha poco meno di tre giorni per farlo, prima che Rabi Ra completi la cerimonia per il risveglio di Rai. A peggiorare la situazione ci si mettono poi proprio i servitori di Rai, i quali cercano di ostacolare Kyoka e Sayaka nell'arrivo all'epicentro del terremoto per impedirgli di confrontarsi con Rabi Ra. Interviene improvvisamente un ragazzino il quale, in cambio di denaro e/o di qualsiasi oggetto di valore offre riparo e li aiuta ad annientare i demoni. Tra questi vi è una bambina piccola che è in realtà la reincarnazione delle anime delle persone morte nel terremoto, le quali non hanno trovato pace dopo la morte, poiché i loro resti non sono stati sepolti e comunque sono anime sconvolte, piene di dolore e rimpianto. Tuttavia Sayaka parla loro e riesce finalmente a placare la loro collera, piangendo e sperando che anche le sue lacrime possano alleviare quel dolore. A questo resta solo lo scontro finale con Rabi Ra/Master Rai ed è qui che Kyoka apprende l'essenza ultima del Nempo, ovvero il controllo dell'energia ed in seguito ad una prima sconfitta contro Rai, trovata anche la spada di suo padre, riesce finalmente a sconfiggerlo e a liberare anche il padre di Sayaka, con l'aiuto di quest'ultima.
A dispetto di quello che sembra è un anime movie completo ed esaustivo. Voto: 9
Ci sono tutte le premesse per una storia intensa, profonda, piena di pathos, azione e anche di citazioni, allusioni, metafore colte e grandiose.
1. I personaggi sono i classici di un film d'azione misto ad horror e thriller*.
2. La vicenda si dipana a poco a poco e ci rivela particolari sempre più spaventosi e terrificanti.
3. Le musiche ben si accostano alle scene che vengono presentate/illustrate attraverso l'uno dei dialoghi e di un'adeguata scenografia da paura/incubo.
4. I messaggi dietro la trama sono i classici che non tramonteranno mai e che sono quindi una garanzia di un successo e che sembrano scontati, ma l'errore sta proprio nel darli per scontati, ovvero: l'amore è più grande di qualsiasi potere, oppure "Serve il potere solo per distruggere le persone, per il resto basta l'amore", C.Chaplin; oppure "Quando il potere dell'amore sconfiggerà l'amore per il potere allora l'umanità sarà in pace", Gandhi.
5. Il modo in cui vengono raccontati presenta una certa fedeltà nei dettagli ed è proprio quello che il pubblico si aspetta.
*7. A mio avviso c'è una serie di citazioni più o meno in stile cameo sapientemente usate per arricchire e la trama e darle notevole spessore, come ad esempio i personaggi che sembrano venuti fuori sapientemente da opere classiche e moderne sia della letteratura che del mondo dei videogiochi e dei supereroi, oltre che ovviamente che dagli anime: ad esempio il padre del protagonista ricorda molto Wolverine/Logan e anche l'attore Hugh Jackman (proprio come se fosse stato preso l'attore in carne ed ossa e fatto un personaggio anime, forse in anticipo del film Wolverine-L'immortale). La ragazza co-protagonista ricorda molto Jun Kazama della saga di Tekken, presente fino all'episodio 2 nei Tag Team). Il protagonista stesso ricorda abbastanza Ken Shiro con quello sguardo serio, composto, introspettivo ed indagatore, dotato di una certa perspicacia, anche se non lo dà a vedere. Il personaggio di Mephisto rimanda indubbiamente a Mephistophele dell'eterno capolavoro Marlowiano/Goethiano Faust. Proprio quest'ultimo cita il Mito di Pandora, quindi c'è un rimando alla letteratura classica greca e spiega la reazione chimica di acqua e acido solforico che causa un'esplosione uccidendo la sua nemica. Inoltre la trama viene rappresentata come se fosse una discesa all'Inferno di Dante, dove i due protagonisti sembrano quasi Dante e Beatrice, guidati dal bambino che sembra quasi un piccolo Virgilio.
8. Interessante la figura del cane a due teste Kuro, il quale può essere un'allusione al cane a tre teste Cerbero, il guardiano dell'entrata degli Inferi della mitologia classica greco-romana oltre che custode del Girone dei Golosi della Cantica dell'Inferno della Divina Commedia di Dante.
9. I personaggi hanno sempre sentimenti ed emozioni composti in simbiosi e sincronia con l'ambiente circostante e questo e oggettivamente perfetto.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Genchirou e Rabi Ra sono due maestri dell'arte del combattimento con la spada che si sfidano per il destino del mondo. Genchirou, rappresenta il lato buono, mentre Rabi Ra rappresenta quello malvagio. Purtroppo Genchirou ha una tecnica limitata; si tratta di un limite voluto in obbedienza agli insegnamenti del proprio maestro. Rabi Ra invece ha il potere degli Inferi che gli garantisce una potenza senza eguali, oltre a impressionanti capacità di auto-rigenerazione e scatena un violento terremoto con il quale può aprire un varco verso l'Inferno dal quale fare uscire il suo nuovo maestro/padrone e quindi preparare la nuova Apocalisse, ma deve aspettare.
Anni dopo, troviamo il figlio di Genchirou, il diciasettenne Kyoya, il quale si esercita nell'arte della spada e, più o meno inconsapevolmente, sente di essere vicino al padre. All'improvviso compare a davanti a lui il maestro di suo padre, il quale gli spiega il perché della sua visita. Il giovane capisce quello che è accaduto al padre, ma all'inizio non sembra essere molto disposto a intraprendere il sentiero del genitore. Tuttavia, dopo aver ricevuto la visita di una ragazza che si scopre essere Rama Sayaka, la figlia del presidente di una corporation attiva nell'attività contro i demoni, Kyoka cambia idea. Nel frattempo la ragazza decide di addentrasi nel distretto di Shinjuku epicentro del terremoto, pur sapendo che è un'impresa pericolosa, addirittura suicida, ma lo fa per spronare implicitamente il ragazzo ad aiutarla a salvare suo padre. Tuttavia, capisce, in seguito ad un brutto incontro, che è un'impresa "veramente pazza e folle" e che non può fare a meno dell'aiuto di Kyoka. Questi, d'altro canto, non ha ancora padroneggiato il Nempo, la disciplina praticata dal padre per il controllo della propria energia spirituale e ha poco meno di tre giorni per farlo, prima che Rabi Ra completi la cerimonia per il risveglio di Rai. A peggiorare la situazione ci si mettono poi proprio i servitori di Rai, i quali cercano di ostacolare Kyoka e Sayaka nell'arrivo all'epicentro del terremoto per impedirgli di confrontarsi con Rabi Ra. Interviene improvvisamente un ragazzino il quale, in cambio di denaro e/o di qualsiasi oggetto di valore offre riparo e li aiuta ad annientare i demoni. Tra questi vi è una bambina piccola che è in realtà la reincarnazione delle anime delle persone morte nel terremoto, le quali non hanno trovato pace dopo la morte, poiché i loro resti non sono stati sepolti e comunque sono anime sconvolte, piene di dolore e rimpianto. Tuttavia Sayaka parla loro e riesce finalmente a placare la loro collera, piangendo e sperando che anche le sue lacrime possano alleviare quel dolore. A questo resta solo lo scontro finale con Rabi Ra/Master Rai ed è qui che Kyoka apprende l'essenza ultima del Nempo, ovvero il controllo dell'energia ed in seguito ad una prima sconfitta contro Rai, trovata anche la spada di suo padre, riesce finalmente a sconfiggerlo e a liberare anche il padre di Sayaka, con l'aiuto di quest'ultima.
A dispetto di quello che sembra è un anime movie completo ed esaustivo. Voto: 9
È incredibile come il fondatore della Madhouse, Yoshiaki Kawajiri sia diventato uno dei personaggi più importanti nell’ambito dell’animazione giapponese producendo prodotti scadenti, ho già parlato fatto una simile riflessione scrivendo del suo lavoro in “La città delle bestie incantatrici” e qui, anche se notiamo qualche piccolo miglioramento, la regia e il character design sono migliori, ma la trama…
Partiamo dal soggetto originale, che è sempre del noto scrittore Hideyuki Kikuchi, ma sceneggiato da non so chi (non so leggere i caratteri giapponesi) ma chiunque sia non fa un buon lavoro, la trama è poco avvincente e banale con il solito ragazzo chiamato a salvare il mondo contro un uomo che ha venduto dieci anni prima l’anima ai demoni e adesso vuole consegnare loro il mondo.
Il comparto grafico è discreto, la trama ridicola, usata e abusata, le musiche con un brutto voto in quanto non in grado di sottolineare l’azione… nell'insieme non lo consiglio, ma non mi sento di dargli un voto superiore a “La città delle bestie incantatrici” dell’anno prima (1987) in quanto, pur senza tutte quelle scene di sesso gratuite, non si propone di dare degli insegnamenti ed è molto banale: Demon City è pensata come puro svago, ma sa di trito e ritrito.
Partiamo dal soggetto originale, che è sempre del noto scrittore Hideyuki Kikuchi, ma sceneggiato da non so chi (non so leggere i caratteri giapponesi) ma chiunque sia non fa un buon lavoro, la trama è poco avvincente e banale con il solito ragazzo chiamato a salvare il mondo contro un uomo che ha venduto dieci anni prima l’anima ai demoni e adesso vuole consegnare loro il mondo.
Il comparto grafico è discreto, la trama ridicola, usata e abusata, le musiche con un brutto voto in quanto non in grado di sottolineare l’azione… nell'insieme non lo consiglio, ma non mi sento di dargli un voto superiore a “La città delle bestie incantatrici” dell’anno prima (1987) in quanto, pur senza tutte quelle scene di sesso gratuite, non si propone di dare degli insegnamenti ed è molto banale: Demon City è pensata come puro svago, ma sa di trito e ritrito.
Questo film horror vintage si ambienta in una città di nome Shinjuku. Una città maledetta, semi-abbandonata, popolata da demoni e da criminali dopo un'orrendo terremoto avvenuto 10 anni prima, che ha devastato questa terra. Ora una grave minaccia incombe sull'umanità: un guerriero malvagio sta per evocare i demoni dell'inferno per la conquista del mondo. Un giovane ragazzo e una ragazza, con grande coraggio, entreranno nel cuore di Shinjuku nel tentativo di fermare questo malvagio individuo ed evitare così la fine del mondo.
Ora... la trama già di per sè è risibile, ma molto in voga in questi films vintage anni '80. Il protagonista è un ragazzo vestito con la divisa scolastica (!), la ragazza protagonista è la figlia del presidente del Giappone e ha un unico abito elegante con un ridicolo e puerile fiocco sulla testa (!). Non è chiaro che senso abbia un tale abito all'interno di una avventura sanguinolenta di questo tipo.
Si può sostenere che il forte punto debole di questo anime siano i costumi e soprattutto la storia, la trama, che è risibile e ricca di non-sense. L'unica scena memorabile è l'incontro/scontro con l'anima maledetta di una bambina. Non vi sono sonorità nè musiche di significativo pregio.
Punti positivi ne ha, ad esempio il character design e la regia non sono male, così come le animazioni, in virtù anche del fatto che non è un prodotto recente. Però il lettore comprenderà che se in un anime la storia è sciocca e i personaggi sono kitsch (il vecchio maestro dal viso orrendo che lievita e sta di guardia al presidente del Giappone crocifisso è grottesco!), tutto il resto va a farsi facilmente benedire.
In conclusione questo è un anime mediocre, che difficilmente si riesce a guardare sino alla fine senza esser tentati di interrompere. Voto: 5, adatto solo ai collezionisti più accaniti del genere.
Ora... la trama già di per sè è risibile, ma molto in voga in questi films vintage anni '80. Il protagonista è un ragazzo vestito con la divisa scolastica (!), la ragazza protagonista è la figlia del presidente del Giappone e ha un unico abito elegante con un ridicolo e puerile fiocco sulla testa (!). Non è chiaro che senso abbia un tale abito all'interno di una avventura sanguinolenta di questo tipo.
Si può sostenere che il forte punto debole di questo anime siano i costumi e soprattutto la storia, la trama, che è risibile e ricca di non-sense. L'unica scena memorabile è l'incontro/scontro con l'anima maledetta di una bambina. Non vi sono sonorità nè musiche di significativo pregio.
Punti positivi ne ha, ad esempio il character design e la regia non sono male, così come le animazioni, in virtù anche del fatto che non è un prodotto recente. Però il lettore comprenderà che se in un anime la storia è sciocca e i personaggi sono kitsch (il vecchio maestro dal viso orrendo che lievita e sta di guardia al presidente del Giappone crocifisso è grottesco!), tutto il resto va a farsi facilmente benedire.
In conclusione questo è un anime mediocre, che difficilmente si riesce a guardare sino alla fine senza esser tentati di interrompere. Voto: 5, adatto solo ai collezionisti più accaniti del genere.
Demon City Shinjuku è un OAV del 1988 davvero buono dal punto di vista tecnico e decisamente leggero e godibile. Il suo punto di forza maggiore non risiede nella trama bensì nel riuscire, nella sua breve durata, ad essere assolutamente godibile, grazie ad una sceneggiatura riuscita, all'ottimo character design, ai dettagliati fondali, all'uso dei colori, che per alcune ambientazioni è davvero ottimo e allo stile tipicamente made in Japan. L'anime in questione riesce a raccontare una storia semplice e neanche troppo originale, sviluppando una debole storia che riesce ad essere interessante giusto per la sua durata. Il quartiere di Shinjuku è stato invaso dai demoni, che sono controllati dall'incarnazione del male Rebi Ra, che vuole aprire un varco interdimensionale, tra il mondo dei demoni e l'intero pianeta terra. A contrapporsi a Rebi Ra, nella scena iniziale, troviamo Genichirou Izayoi, abile combattente della tecnica di combattimento Nempo, che con grande tenacia riesce a sconfiggere Rebi Ra a costo della vita. Rebi Ra, in punto di morte avverte, che dopo 10 anni sarebbe tornato. Dieci anni dopo sarà Kyoya Izayoi (suo figlio) a dover ereditare il Nempo, per sconfiggere i demoni e un Rebi Ra in via di risveglio. Il ragazzo inizialmente non ne vuole sapere, ma viene convito (chissa perché) dalla bellissima Sayaka Rama, figlia del presidente mondiale. Kyoya e Sayaka decidono di risolvere la questione, entrando nel quartiere Shinjuku dove ad attenderli, troveranno dei demoni dalle svariate forme. Troppe volte assistiamo ad anime di successo pieni di filler, dallo stile pietoso e dai disegni pessimi, che tuttavia nessuno nota; Demon City Shinjuku è un Oav che rappresenta l'esatto opposto degli anime commerciali da me prima descritti; ovvero, è sconosciuto, di molti anni fa, ma di grande qualita grafica, specialmente nello stile, merito di signori mangaka o character desiner quali: Yoshiaki Kawajiri, Matsumoto, Masakazu Katsura, Rumiko Takahashi, lo straordinario Yasuomi Umetsu, (disegni superbi) l'ottimo Ken'ichi Sonoda ed ovviamente il mitico Tetsuo Hara, che in quel periodo sognavano e realizzavano capolavori, o titoli solo discreti, ma che avevano in comune uno stile, nel realizzare i personaggi, sempre bello, azzeccato ed attuale, basta vedere le loro opere, per capire da dove bisogna partire per giudicare un anime.
Dalla fantasia di Hideyuki Kikuchi e il talento registico di Yoshiaki Kawajiri ("La Città delle Bestie Incantatrici", "Ninja Scroll", "X"...), vede la luce nel 1988 Demon City Shinjuku, un piccolo lungometraggio d'azione dalle forti atmosfere horror.
La scenografia è abbastanza ricorrente nel mondo degli anime: Tokyo, futuro prossimo, precisamente Shinjuku.
Un tempo vitale quartiere di Tokyo, il posto è diventato una landa oscura, preda di creature demoniache che si sono manifestate sulla Terra attraverso un varco aperto da un folle sanguinario dieci anni prima. Lo stesso folle che oggi ha rapito un illuminato presidente e che intende precipitare il mondo intero nelle tenebre. All'epoca del disastro, il padre di Kyoka aveva tentato di fermarlo. Ora tocca a Kyoka stesso liberare i suoi poteri latenti e terminare la battaglia iniziata dal genitore, prima che l'umanità venga definitivamente distrutta...
Ci troviamo dinanzi a un prodotto che poteva offrire decisamente molto, vista la collaborazione di due grandi nomi dietro le quinte, eppure le aspettative non vengono raggiunte, e nemmeno per poco: se l'ambientazione risulta fin troppo comune, a scontentare altrettanto è decisamente la trama, piuttosto scialba, poco credibile in parecchie occasioni e senza davvero nessuno spunto originale. Le situazioni appaiono datate anche in quel periodo, deludono anche i personaggi, che si dimostrano alquanto anonimi e scontati anche nella personalità.
Se l'aspetto forse più interessante è rappresentato dalle buone animazioni e dai disegni, nè troppo innovativi, nè troppo distanti dai tratti dell'epoca, non si può certo dire lo stesso della colonna sonora, del tutto insignificante, ma se vogliamo essere buoni, la sufficienza viene comunque raggiunta dal lato tecnico.
Per concludere, il titolo in questione è certamente un prodotto difficile da digerire, soprattutto per le nuove generazioni di appassionati, a causa dell'avvizzimento di temi e circostanze fin troppo abusati nel tempo, ma non è detto che la buona dose di azione e un pizzico di horror in esso presenti non possano far piacere a qualcuno.
Discreto.
La scenografia è abbastanza ricorrente nel mondo degli anime: Tokyo, futuro prossimo, precisamente Shinjuku.
Un tempo vitale quartiere di Tokyo, il posto è diventato una landa oscura, preda di creature demoniache che si sono manifestate sulla Terra attraverso un varco aperto da un folle sanguinario dieci anni prima. Lo stesso folle che oggi ha rapito un illuminato presidente e che intende precipitare il mondo intero nelle tenebre. All'epoca del disastro, il padre di Kyoka aveva tentato di fermarlo. Ora tocca a Kyoka stesso liberare i suoi poteri latenti e terminare la battaglia iniziata dal genitore, prima che l'umanità venga definitivamente distrutta...
Ci troviamo dinanzi a un prodotto che poteva offrire decisamente molto, vista la collaborazione di due grandi nomi dietro le quinte, eppure le aspettative non vengono raggiunte, e nemmeno per poco: se l'ambientazione risulta fin troppo comune, a scontentare altrettanto è decisamente la trama, piuttosto scialba, poco credibile in parecchie occasioni e senza davvero nessuno spunto originale. Le situazioni appaiono datate anche in quel periodo, deludono anche i personaggi, che si dimostrano alquanto anonimi e scontati anche nella personalità.
Se l'aspetto forse più interessante è rappresentato dalle buone animazioni e dai disegni, nè troppo innovativi, nè troppo distanti dai tratti dell'epoca, non si può certo dire lo stesso della colonna sonora, del tutto insignificante, ma se vogliamo essere buoni, la sufficienza viene comunque raggiunta dal lato tecnico.
Per concludere, il titolo in questione è certamente un prodotto difficile da digerire, soprattutto per le nuove generazioni di appassionati, a causa dell'avvizzimento di temi e circostanze fin troppo abusati nel tempo, ma non è detto che la buona dose di azione e un pizzico di horror in esso presenti non possano far piacere a qualcuno.
Discreto.
Demon City Shinjuku è un anime che va guardato e giudicato non tanto per il suo reale valore, ma per il fatto che si tratta di uno dei primi lavori dell'affermato Kawajiri.
La trama di questo fantasy ruota attorno al giovane Kyoya, prescelto per abbattere il potente Rebi Ra, demone che insieme ai suoi seguaci ha portato alla desolazione il quartiere di Shinjuku.
Tutta la storia pena per la sua semplicità: non si tratta certo di un capolavoro destinato a rimanere nelle memorie dei posteri. Il lavoro fatto è comunque abbastanza buono, con animazioni ben riuscite e avvincenti scene d'azione. Il tratto di Kawajiri è inconfondibile, così come le colorazioni bluastre (o rossastre, a seconda dell'evenienza) che distinguono i suoi anime, anche se si distacca fortemente da Cyber City Oedo 808 e Wicked City.
Nonostante la trama sia molto semplice, i personaggi che compaiono sono accattivanti (in particolare la figura misteriosa di Mephisto) e avrebbero richiesto un po' più di spazio per essere più approfonditi e meglio sfruttati. Magari una breve serie di OAV avrebbe giovato per godere di più dei particolarissimi nemici che Kyoya e Sayaka affronteranno.
Un anime senza troppe pretese, insomma, ma che potrebbe appassionare. Consiglio di dargli un'occhiata a chi ne ha l'occasione.
La trama di questo fantasy ruota attorno al giovane Kyoya, prescelto per abbattere il potente Rebi Ra, demone che insieme ai suoi seguaci ha portato alla desolazione il quartiere di Shinjuku.
Tutta la storia pena per la sua semplicità: non si tratta certo di un capolavoro destinato a rimanere nelle memorie dei posteri. Il lavoro fatto è comunque abbastanza buono, con animazioni ben riuscite e avvincenti scene d'azione. Il tratto di Kawajiri è inconfondibile, così come le colorazioni bluastre (o rossastre, a seconda dell'evenienza) che distinguono i suoi anime, anche se si distacca fortemente da Cyber City Oedo 808 e Wicked City.
Nonostante la trama sia molto semplice, i personaggi che compaiono sono accattivanti (in particolare la figura misteriosa di Mephisto) e avrebbero richiesto un po' più di spazio per essere più approfonditi e meglio sfruttati. Magari una breve serie di OAV avrebbe giovato per godere di più dei particolarissimi nemici che Kyoya e Sayaka affronteranno.
Un anime senza troppe pretese, insomma, ma che potrebbe appassionare. Consiglio di dargli un'occhiata a chi ne ha l'occasione.
Estremamente deludente come film! Per il semplice fatto che non sembra proprio che appartenga al genere che dovrebbe essere.
Si tratta di demoni ma a stento se ne vedono due/tre, i combattimenti ci sono, ma si contano sulle punta delle dita, e poi sono pure statici! Più che scontrarsi sembra facciano una tranquilla partita a bocce... Per non parlare del finale, solo cinque minuti di vero combattimento, gli altri quindici sono solo chiacchiere e scena! Infine la bella Sayaki che ha fin troppo coraggio, si graffia, la colpiscono, la sballottolano a terra eppure si rialza come se fosse nulla (meglio di Wonder Woman)! Mah! Le musiche sono mediocri, le animazioni scarse, i disegni non tanto belli, e devo essere sincero non mi è piaciuto tanto manco il doppiaggio! Sinceramente non ve lo consiglio!
Si tratta di demoni ma a stento se ne vedono due/tre, i combattimenti ci sono, ma si contano sulle punta delle dita, e poi sono pure statici! Più che scontrarsi sembra facciano una tranquilla partita a bocce... Per non parlare del finale, solo cinque minuti di vero combattimento, gli altri quindici sono solo chiacchiere e scena! Infine la bella Sayaki che ha fin troppo coraggio, si graffia, la colpiscono, la sballottolano a terra eppure si rialza come se fosse nulla (meglio di Wonder Woman)! Mah! Le musiche sono mediocri, le animazioni scarse, i disegni non tanto belli, e devo essere sincero non mi è piaciuto tanto manco il doppiaggio! Sinceramente non ve lo consiglio!